lunedì 8 febbraio 2016

Il labirintico status quo (3)


"Nascere (manifestarsi)"...
Segui il “filo logico”, ovverosia… gli effetti della frattalità espansa, nel momento in cui, consegui o ti accorgi:
la traccia mnemonica frattale espansa, "cambia", in funzione di te.
Se:
  • consegui, (non ti accorgi), le informazioni ci sono sempre ma… non te ne fai nulla
  • ti accorgi, le informazioni vengono “come a galla (ebollizione frattale espansa)”, si evidenziano ai tuoi occhi. Poi, tocca te, la decodifica d’insieme, il “trarne un senso, nella tua più autentica direzione”.
Il labirintico status quo è un “luogo parziale scambiato per totale”, per via monotematica e unilaterale, indiretta e dominante/dominata. Qualcosa che rimanda sempre ad altro (anima, Dio, spirito, al di là, etc.), procrastinando lo scioglimento di ogni dubbio, in un “secondo tempo”... che non avviene mai (loop).
Nel “qua, così”, ci nasci già dentro, per cui:
  • non esiste un ingresso fisico, una porta da aprire e/o chiudere
  • non esiste, per come ti abitui, né l’ingresso, né l’uscita
  • la “prigione perfetta”.
Nel “qua, così”, ci muori dentro, per cui:
  • anche se rinasci
  • non riesci mai a…
In cosa consiste il “filo di Arianna”?
  

Il mito di Arianna e Teseo è raccontato in varie versioni.
In una si narra che Arianna si innamorò di Teseo quando egli giunse a Creta per uccidere il Minotauro nel labirinto.
Arianna diede a Teseo un gomitolo di lana (il proverbiale filo d'Arianna) per poter segnare la strada percorsa nel labirinto e quindi uscirne agevolmente.
Arianna fuggì con lui e gli altri ateniesi verso Atene, ma Teseo la fece addormentare per poi abbandonarla sull'isola di Nasso (chiamata anche Dia).
In ogni modo, durante le loro passioni segrete, Arianna concepì l'eroe Demofonte
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Se, Arianna è la memoria frattale espansa (il suo “innamoramento” è, dunque, la traccia del programma neutrale di “memoria frattale espansa”), Teseo è ogni umano, preso uno per uno (nel “labirintico status quo”, dopo esserci nati dentro).
Il “filo” è, dunque, la modalità del non perdere mai la memoria (relativa al “cosa è già successo, prima”. Ossia, del motivo per il quale gli umani nascono “qua, così”).
Il Minotauro è ciò che ritrovano nel reale manifesto: l’AntiSistema.
Una simile “complicità (fuga di Arianna con Teseo e gli altri ateniesi)” è il frutto di una cattiva decodifica della memoria frattale espansa stessa ed il successivo step (disinnesco), ossia, il progressivo addormentamento ed abbandono della “via di riuscita (della risoluzione mnemonica del labirinto senza via d’ingresso e di uscita, “tradizionalmente attesi/cercati dalla Massa”).

La "mela" è... già, mangiata.
In ogni modo, durante le loro passioni segrete, Arianna concepì l'eroe Demofonte…”:
Demofonte è (simbolicamente, riflesso) il Dominio ("concepito/permesso" dalla legge, strumento, memoria, frattale espansa, per delegazione frattale espansa). Il frutto “in leva ‘causa/effetto’” del distacco tra gli umani e la loro “guida frattale espansa”.


Demofonte… Vale “uccisor di popolo”…
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Quanta fantasia. SPS eccelle in questo. In qualcosa che non ha senso alcuno? Sì, solo se “non ci sei”.

Basta guardare qualcuno in faccia un po' di più, per avere la sensazione alla fine di guardarti in uno specchio…”.
Paul Auster
La gerarchia si riflette (è riflessa), creando... gerarchia.
Alla luce, per apparire, serve un corpo di contrasto:
  • il reale che si manifesta
  • di conseguenza
  • il reale manifesto.
- Come mai non hai un lavoro? - Non c’è lavoro…”.
Il coraggioso
La seconda tra le accuse contro Socrate… è di avere corrotto i giovani… È necessario ricordare che, mentre la legge ateniese puniva chi volontariamente corrompesse i giovani, il farlo non intenzionalmente non costituiva reato
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È molto sottile il “farlo non intenzionalmente non costituiva reato”.
Perché? Sembra "scritta apposta, la legge, per questo motivo strumentale sfuggente, seppure estremamente incisivo/determinante".
Perché, nella realtà manifesta, avviene tutto... proprio in questa maniera “indiretta”. Poiché, il Dominio diffonde la propria intenzione, per mezzo della delegazione frattale espansa, ossia:
  • nel piano inclinato gerarchico unico
  • in leva
  • ubiquamente riportato, per inerzia e senza attrito alcuno
  • semplicemente...
Dando inizio al “movimento, senza movimento”, contando sull’apporto “mediatico/funzionale” costituito dalla “non più riconosciuta (dalla Massa)” legge, strumento, memoria, frattale espansa:
il mezzo vettore (programma) che collega tutto e tutti, alla loro fonte unica di riferimento “qua, così”
la grande concentrazione di massa, dominante.


Chi si oppone al “culto in voga (anzi, ai culti in voga, che sono sempre e sostanzialmente “l’opera dominante, in salsa strategica, non manifesta in toto”), lo può combattere (grande errore, perché in realtà lo rafforza solamente), oppure lo può “trascurare (ignorare)”.
Qualcosa che, a quanto pare, conferisce maggiore “fastidio” alle classi dominanti, nella gerarchia del Dominio, se (se) questo "ignorare" avviene da un centro di grande concentrazione di massa, accorto (ossia, al di là della sostanza espressa "dalla legge, che non ammette ignoranza"):
ad Atene era costume che, qualora non fosse un delitto capitale, quando veniva emesso il giudizio dai giudici, all’imputato veniva chiesto cosa ritenesse di aver meritato.
Dopo che Socrate venne interrogato, rispose che egli aveva meritato di essere insignito di cariche molto importanti e ricompense e che gli fosse fornito un vitto quotidiano a spese dello stato nel Pritaneo, che presso i greci è considerato un grandissimo onore.
Alla risposta di costui i giudici si infiammarono a tal punto che condannarono a morte un uomo del tutto innocente…
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L'empietà è, nella concezione generale, la trascuratezza del culto di una religione, ovverosia della totalità della pratica religiosa esteriore; indipendentemente dalle sue sacre scritture, dalla sua teologia o mitologia, o dalla fede personale dei suoi credenti.
L'empietà si distingue, in quanto atto passivo
Nella religione cattolica - "L’empietà è la non fiducia in Dio" Padre Bernardo Boldini
[Definizione moralistica proposta da una fonte irrilevante]…
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Leggi bene: definizione moralistica proposta da una fonte irrilevante… (chi può “emettere sentenzaqua, così”?). Non tu, che sei "irrilevante", se consegui sempre e solamente.
  • l'empietà si distingue, in quanto atto passivo:
il farlo non intenzionalmente non costituiva reato…


Eppure, Socrate è stato messo a morte, perché per mezzo della sua “fierezza”, cadde nella provocazione dei giudici, che lo riconoscevano molto bene, passando dalla non intenzionalità, alla fiera intenzionalità... nel momento in cui si espresse fermamente, davanti a tutti.
Inedia… “malessere interiore connesso a una prolungata condizione di uniformità e monotonia”.
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Serve a qualcosa anche chi non fa altro che stare a guardare e applaudire…”.
Henry Adams

  • malessere interiore (stato)
  • connesso a (legame causale)
  • una prolungata condizione (status quo)
  • di uniformità e monotonia (assenza di alternativa sostanziale)…
- Arriveranno coi bulldozer e porteranno via il nostro mondo… Allora, che possiamo fare?
-    Non lo so. Grazie per la soda…”.
Il coraggioso


Ti accorgi che l’articolo, in questione, delinea un “labirinto”?
Sì, perché… sei nel labirinto. Ogni "risposta" lo è.
E se “non ti accorgi”, ti muovi labirinticamente, lambendone le divisorie paratie stagne, colleganti una direzione di massima, l’unica consentita a livello dominante. Quella prescelta “per te”, in maniera tale da trasformarti nel “portatore sano” dell’impero - “senza necessità di vessilli al vento” – dominante.
Gli “angoli” del labirinto sono tutti dei vortici, nei quali – se ti fermi “sei perduto/a”.
Motivo per cui, consegui alla corrente. Perché sempre “alla moda”. Perché “così fan tutti/e”. Perché “è gioco forza”, conviene… dalla prospettiva dell’opportunismo, che è una paura camuffata da leone morto.
Se ti accorgi, sei ancora nel labirinto ma, inizi a ricordarlo "per come è fatto". Alias, inizi anche a scorgere la possibilità di...


In economia o, meglio, in “econosua (del Dominio)”, tutto ciò si ritraduce, ad esempio, in:
visto che il Qe lo fanno tutti, allora, sono tutti d’accordo, “e non esiste nessuna differenza sostanziale tra le parti”… Ok?
Tutte (le parti) difendono indirettamente - ma, direttamente - la “stessa cosa”. Lo status quo
A che serve “accorgersi” di ciò?
A “fare la differenza… tra prima e poi”, perché se il “momento dell’accorgersi” diventa la tua lente frattale espansa, per mezzo della quale – di conseguenza – inizi ad inquadrare tutto, allora il “qua, così” diventa una “realtà aumentata” che – non certo magicamente – prende ad evidenziare informazioni, mai prima così risultanti evidenti, per te.
È ancora troppo astratto?
Questo dipende dal “filtro, che hai sugli occhi/nella mente”. Il firewall ambientale, ti obbliga, deviandoti e mantenendoti deviato/a.


Allora, e solo allora, tutto prende una “forma” diversa.
Quando questo accade solo per te, mentre tutti gli altri si auto limitano a conseguire, allora… tu diventi – ai loro occhi – qualcosa di non ben inquadrabile, che sfugge alla “loro” logica e che trova una collocazione “per assurdo”, solo quando la Massa permette al segnale portante AntiSistemico di:
decidere per essa.
A quel punto, il diverso diventa anche “pericoloso”, perché il “programma principale” così ha deciso.
La pericolosità come la combatte, la Massa?
Mediante, inizialmente, lo snobbare, l’ignorare, il by passare… la fonte di diversità apparente.
La “guerra è sempre tra poveri, perché impoveriti dentro, nello stato di conseguenza, nel quale sopravvivono”:
Inedia… “malessere interiore connesso a una prolungata condizione di uniformità e monotonia”.
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Una prolungata condizione di uniformità e monotonia…” ti avvolge ("ti ha") ed asfissia. Per questo esiste la “noia”, in ogni situazione nella quale ti ritrovi, a maggior ragione anche “quando hai tutto, eppure - dopo un certo tempo - ti sembra di non avere più niente”.
Tutto è “riflesso, nel qua così”.
Ciò che non è tuo (lo stato nel quale versi), prende e continua ad incidersi nel reale manifesto, diventando “tuo”.

Clicca sopra per leggere meglio.
Il bipolarismo Usa – Urss.
L’espressione “cortina di ferro”, con cui si sottolinea la divisione dell’Europa, sottoposta a Est dall’egemonia sovietica, venne coniata da Winston Churchill, capo del governo inglese, durante il discorso tenuto a Fulton, negli Stati Uniti nel 1946.
Si trattò di un discorso epocale che rappresentò l’inaugurazione pubblica della guerra fredda; in esso, infatti Churchill diceva che, contro l’espansionismo della Russia, diventava compito dei popoli liberi inglesi e americano quello di difendere i valori liberali e la civiltà cristiana.
Al termine della Seconda guerra mondiale, infatti, l’alleanza tra Unione Sovietica, Stati Uniti e Gran Bretagna in funzione antinazista entrò rapidamente in crisi. Sgretolatosi il cemento della lotta comune alle potenze dell’Asse, riemerse l’ostilità nei confronti della Russia sovietica.
L’opposizione delle classi dirigenti europee al comunismo sovietico doveva però questa volta misurarsi con una realtà profondamente mutata rispetto al periodo tra le due guerre mondiali.
L’Urss figurava tra i vincitori del conflitto e l’Armata rossa, al pari delle truppe americane e inglesi, era un esercito liberatore; inoltre la Russia di Stalin aveva pagato il più alto tributo di sangue dell’intera guerra.
Le nazioni europee, dal canto loro, si presentavano come una infinita distesa di macerie, sfinite economicamente e prive di forza politica autonoma, inclusa la stessa Gran Bretagna, che aveva speso tutte le risorse di cui disponeva nella lotta al nazismo, nonostante non fosse stata invasa dagli eserciti tedeschi.
In questa nuova situazione furono gli Stati Uniti, l’unica potenza la cui capacità economica e militare non era stata minata dal conflitto, a prendere sulle proprie spalle la lotta al comunismo.
Il confronto tra bolscevismo e antibolscevismo prese dunque la forma nuova della guerra fredda, ossia del confronto per l’egemonia planetaria tra Unione Sovietica e Stati Uniti…
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La lungimiranza in gioco è epocale.
Si organizzano guerre, che si sanno già come andranno a finire.
Poi, sarà il momento del rendere l’idea di una occupazione, per quello che non è, ossia:
una liberazione.
E la Massa acconsentirà sempre “qua, così”, perché il “filo di conduzione” è nelle mani dominanti; le stesse, di sempre.
Il Dominio non è: nessuna delle parti in giogo. Non è gli Usa, ad esempio.
Le parti “servono” il/per…
Le “alleanze” si stringono e si sciolgono, ad hoc, per…
Quale “onore” c’è in tutto questo?
Non ve né alcuno, per la verità. Eppure, gli animi si infiammano, solo perché sono obbligati a farlo. Nonostante tutto quello che si “sente interiormente”.


Dalla grande alleanza alla guerra fredda.
La data è il 4 febbraio 1945.
Attorno ad un grande tavolo circolare allestito in una delle sale interne del palazzo, sedevano, in presenza dei rispettivi delegati, i “tre grandi” capi di governo alleati nella seconda guerra mondiale:
W. Churchill, F.D. Roosevelt e J.V. Stalin, i leader della “Grande Alleanza” che stava ormai concludendo la vittoriosa guerra contro la Germania nazista.
Lo scopo del loro incontro, passato alla storia come la Conferenza di Yalta (4-11 febbraio 1945), era principalmente quello di gettare le basi di un nuovo assetto politico nel sistema delle relazioni internazionali, in vista dell’ormai imminente dopoguerra….
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In vista dell’ormai imminente dopoguerra…”.
L’alleanza termina solo dopo la fine della Guerra, per iniziarne un’altra “a bocce ferme (guerra fredda)”… che avrà un altro tipo di utilità.
Mantenere un senso direzionale, in ciò che è a tutti gli effetti, una serie di loop, nel labirinto dello status quo sostanziale.
  • Usa e Urss alleate
  • Urss e Germania alleate (allo stesso tempo)
  • Germania e Urss, che invadono a tenaglia la Polonia
  • la storia deviata che racconta ciò che “serve”.
Dopo settant’anni, ti dicono questo e sai quello che devi sapere, per quale motivo?
Per “farti ammalare dentro”.
Poi, la stessa “forza” provvederà anche a curarti, fornendoti rimedi che guariranno ciclicamente, senza mai dare fine ad una situazione di fondo… infinita “qua, così”.
Accorgersi è... alla base di ciò che puoi “riproporre, partendo da te”:
ricordando ciò che è già successo.
Quando la guerra finì in Europa, l'8 maggio 1945, le truppe sovietiche e occidentali (Usa, Gran Bretagna e Francia) erano collocate in aree particolari, essenzialmente lungo una linea nell'Europa centrale che venne chiamata linea Oder-Neisse.
A parte pochi aggiustamenti minori, questa sarebbe diventata la "cortina di ferro" della guerra fredda.
Col senno di poi, Jalta significò l'accordo da ambo le parti che potevano restare lì e nessuna avrebbe usato la forza per mandar via l'altra.
Questo tacito accordo si applicava anche all'Asia, come si evince dall'occupazione statunitense del Giappone e dalla divisione della Corea.
Politicamente, quindi, Jalta fu un accordo sullo status quo del dopoguerra, nel quale l'egemonia dell'Unione Sovietica regnava su un terzo del mondo e quella degli Stati Uniti sugli altri due terzi…
Intanto la rottura dell'alleanza continuava a procedere.
La frattura si inasprì quando l'Unione Sovietica si rifiutò di partecipare alle nuove istituzioni economiche internazionali create su proposta di John Maynard Keynes, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, a causa della loro ideologia capitalista e promotrice del commercio mondiale
Link
Questo tacito accordo si applicava anche a…
Politicamente, quindi, Jalta fu un accordo sullo status quo del dopoguerra…
I “liberatori” si spartivano il “bottino di guerra”, dopo averne provocato lo scoppio, a livello sottile (economico, politico).
Una parte sapeva che l’altra non avrebbe mai potuto aderire a
La frattura si inasprì quando l'Unione Sovietica si rifiutò di partecipare alle nuove istituzioni economiche internazionali create su proposta di John Maynard Keynes, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, a causa della loro ideologia capitalista e promotrice del commercio mondiale…
La proposta è unilaterale (Usa), per cui crea la “frattura”, ossia, ciò che era previsto dovesse accadere, al fine di rinsaldare i nuovi confini dell’espansionismo Usa/Urss, in Europa (l’asset obiettivo).
Come, la guerra, venne motivata? Come venne provocata?
Oltre cinquanta milioni di morti, possono rappresentare la misura che permette al “gioco di valere la candela”?
A quanto pare, sì. Perché “non hanno esitato a…”. Ma:
  • chi? Le parti
  • cosa? il Dominio.
La sovrapposizione di “stati” mette sempre in mostra solo quello più evidente, solo il riflesso. Mentre, l’altro… il "Diavolo o Dio", rimane sempre “al di là” dell’osservazione diretta.
Chi guadagna dal ripetersi perpetuo di tutto ciò?
Il “terzo incomodo”: il Dominio.
Mentre, tu, rimanendo costantemente a “bagnomaria”, emetti e diffondi “noia”, ossia:
ti consumi “qua, così”
per rimanerci ancora e "sempre" dentro.

Attaccamento, paura... ragione di/per...
La mente risponde con un sostanziale nulla di fatto, quando non riesce più, nemmeno, ad immaginare “la via di riuscita”, non potendo evidenziare/ricordare, neanche, la via di reingresso
Se esiste, in definitiva, solo il “qua, così”, sorretto da “leggi divine (alias: senza risposta in vita)”, allora il “tuo complesso si adatterà di conseguenza, apparentemente dandoti l’idea di… fare tutto da sé”.


Senza più nessuna necessità di eserciti invasori, disposti in campo aperto.
Anzi, invertendo le polarità:
  • registrando una simile compresenza preoccupante
  • come l’amichevole presenza
  • salvo, poi, lamentarti di conseguenza, senza però – comunque – accorgerti dell’inversione prospettica, perché apparentemente “troppo tardi per…”.
SPS è quel “punto fermo”, che testimonia che “non è mai troppo tardi, per…”.
Un punto di luce colorata in altra maniera, per “contrasto” e come “filo di Arianna”:
  • accorgiti
  • “fermati”
  • ricorda…
  • perché “è già successo”
e
  • lo hai già dimenticato
ma
  • ugualmente, “è già successo”.
Che cosa?
Ciò che, “ora”, ti auto mantiene “qua, così”.


Questo messaggio è per “chi non s’identifica con il ‘qua, così’”.
La risoluzione?
È possibile…
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com 
"Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio". Emile Couè 

2 commenti:

  1. Ho seguito il link su wikipedia del termine Empietà e sono giunto al termine "dogma"
    https://it.wikipedia.org/wiki/Dogma
    parola per me alquanto irritante e da ignorare in quanto antisistemica:
    Ebbene, tra tante frasi e definizioni che evidenziano come tutto dove ci sia un dogma c'è del marcio, mi ha colpito la seguente:

    [ ... il dogma politico cambia nel tempo: il capo assoluto diventa la fonte della verità, e quindi può anche permettersi di creare verità opposte, e nel tempo di passare dall'una all'altra, senza dover rendere conto ai sudditi, i quali a loro volta professeranno come verità ciò che di volta in volta viene ordinato dal capo. Ma anche ideologie politiche di segno opposto hanno i loro dogmi. Ad esempio oggi, l'apparente trionfo del liberalismo ha reso sempre più difficile esprimere opinioni personali in contrasto con l'opinione pubblica.]

    E ce lo vengono pure a dire!
    Il finale poi è bellissimo: l' apparente liberismo (quindi il liberismo, la libertà, è solo apparente) ha reso difficile esprimere opinioni personali (ecco appunto: non è liberismo!) in contrasto con ... il Dominio.

    Poi nell'articolo parli del discorso di Churchill dove sostiene che sia "compito dei popoli liberi (?) inglesi e americano quello di difendere i valori liberali e la civiltà cristiana"

    Questo è un altro dogma! e come tale ovviamente il Dominio lo difende, difende la libertà "apparente", quindi falsa, e la religione cristiana intrinseca di dogmi quindi di falsità. Quindi difende il fatto che continui a rimanere cosi: apparentemente libertaria e dogmatica.

    Più chiaro di così! (evidenziare informazioni, mai prima così risultanti evidenti)... come fare a NON accorgersi?

    Grazie.

    Dario

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    Risposte
    1. Caro Dario, hai ragione: "E ce lo vengono pure a dire". E ciò corrisponde davvero ad un "brutto segno". Significa che la misura è colma. Che il firewall ambientale ha disinnescato tutto "qua, così".

      Ormai ci dicono tutto, tanto... che possiamo fare?

      SPS, tuttavia, ha da dire sempre qualcosa, anche in tal senso.

      Grazie di cuore. Un caro abbraccio.

      Serenità

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