lunedì 7 novembre 2011

Tinteggiare una nuova realtà.




Analizziamo i 'titoli' di queste notizie economiche che appaiono nella home page di Yahoo finanza verso le 10.30 di questa mattina:
  • Gonzalez (Bce), solo l'Italia può risolvere i suoi problemi.
  • Attacco all'Italia, rendimento Btp al 6,6%.
  • Telecom Italia: per Unicredit adesso è un titolo da comprare.
  • Lettera finanziaria settimanale: Italia ferita e lacerata.
Possiamo osservare una miscellanea di verità spirituali riflesse nella realtà 3d. I problemi dell’Italia è lei stessa che li deve risolvere. Non si deve aspettare l’aiuto di nessuno, perché i problemi sono ‘nativi’, sono inerenti alla popolazione italica e, dunque, agli individui che la compongono. 

Questa ‘debolezza’ si presta all’attacco di ‘entità’ predatrici, esattamente come accade con le entità parassite che detengono il controllo della situazione globale umana da lunghissimo tempo. 

Il ‘tasso d’interesse’ che si alza è sinonimo di ‘maggiore rischio’. È un ‘premio’ che viene riconosciuto a coloro che sostengono lo status quo senza consapevolezza, adattandosi come zecche al pelo animale.

I vari ‘attori’ sotto le luci dei riflettori come, soprattutto, le 'unità bancarie', camminano come morti viventi o malati terminali, non ‘ascoltando’ ciò che ormai le descrive pienamente, continuando a dispensare ‘consigli’ per il resto della platea inconsapevole, che attende come degli uccellini l’imbeccata della madre. 

Il risultato è un'ulteriore riduzione del contesto italico ad un ammasso decadente in lenta e continua regressione.

G20: Italia Vigilata Da Fmi. Berlusconi, Lo Abbiamo Chiesto Noi.
I venti grandi del pianeta hanno importanti responsabilità poichè rappresentano circa l'85% del Pil mondiale. Dal lato della crescita economica si punterà a spingere politiche per favorire l'occupazione cercando di agire in modo virtuoso sugli squilibri mondiali, una sorta di ‘do ut des’… 

Gli Usa, la prima economia del mondo, si impegnano a…
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Potrebbero, la Bce o l'Fmi, fare qualcosa per l’Italia? Certo. Potrebbero 'favorirla' in due modi:
  • economicamente, ossia attraverso la creazione di altro debito
  • 'moralmente', ossia attraverso un monitoraggio attento e continuo di quello che l’Italia si è impegnata a ‘fare’ per risolvere i suoi problemi.
Tra le due polarità, la prima rappresenta certamente la linea di continuazione con la 'politica' del paradigma in auge, mentre la seconda implica perlomeno un atteggiamento di attenzione più vicina all’introspezione meditativa. L’Ego è rappresentato dalla reazione del Governo italico.

Osserviamo anche come il linguaggio sia pregno di 'simbolismo' più o meno inconscio:
  • i venti grandi del Pianeta; l’utilizzo del termine ‘grande’ cosa identifica in questo caso?
  • hanno importanti responsabilità; di quale responsabilità si sta scrivendo?
  • gli squilibri mondiali; la responsabilità che i ‘grandi’ sentono è verso questo problema? Oppure verso il mantenimento della curva del Pil?
  • gli Usa, la prima economia del Mondo; sostenere questa ‘ipotesi’ è vivere in una dimensione 'made in the Usa' e non rappresenta più la dimensione in cui tutto sta trasformandosi, smantellando progressivamente ‘pezzi’ di Antisistema colorato da questa versione della realtà 3d.
Queste notizie costituiscono il ‘polso’ della situazione italica e, per riflesso, la situazione media in cui versano gli individui e quella inerente ai ‘blocchi’ geografici continentali ed extra continentali ed, infine, persino della situazione globale terrestre

Non servono trattati chilometrici redatti da 'esperti'.

Sono notizie in cui il 'vecchio ed il nuovo' coesistono, perlomeno in un ottica di realtà attuale e di sua proiezione potenziale futura. Il potenziale del cambiamento è contenuto nella fruizione del paradigma. 

Estrarre un significato piuttosto che l’altro è opera dell’osservatore interessato alla visione esperienziale della scena osservata. 

Allo stesso modo con il quale si estrae un diamante dal suo agglomerato grezzo, è possibile vedere la luce velata dall’oscurità del senso di impotenza in cui il genere umano è ammantato. Occorre lungimiranza, consapevolezza, centratura, assenza di paura, presenza

Ieri si è concretizzata l’occasione, nella splendida location di Palazzo Chintamani, di poter ‘ascoltare’ della vera e propria sincronicità, quando Carlo Dorofatti ha affrontato con ‘gentilezza, proprietà e profondità’ la memoria storica inerente alla carica energetica di Krishnamurti, sino a giungere al suo celebre discorso dello 'scioglimento dell’Ordine della Stella d'Oriente'. 

Ringrazio Carlo per quanto sta facendo al fine di diffondere maggiore consapevolezza e prospettiva. Ecco che, dunque, mi è sembrato persino intuitivo ricorrere al medesimo discorso, appena citato, in qualità di collante perfetto con quanto scritto oggi:

Allora vedrete l’assurdità della struttura che avete costruito, alla ricerca di un eterno aiuto, dipendendo da altri per il vostro conforto, la vostra felicità, la vostra forza. Tutto questo si può trovare soltanto dentro di voi
 
Siete abituati a sentirvi dire da qualcuno quali progressi avete fatto, quale sia la vostra condizione spirituale. Quanto siete infantili! Chi, se non voi stessi, potrebbe dirvi quanto siete belli o brutti interiormente? Chi, se non voi stessi, può dirvi se siete incorruttibili? Voi non siete seri in queste cose
 
Ma coloro che realmente desiderano comprendere, che vogliono trovare ciò che è eterno, senza principio né fine, cammineranno insieme con maggior intensità e saranno un pericolo per tutto ciò che non è essenziale, che non è reale, per ciò che è in ombra
 
E queste persone si concentreranno, diventeranno la fiamma, perché esse comprendono. Dobbiamo creare un nucleo così, è questo il mio scopo. 
 
Perché da quella reale comprensione deriverà una vera amicizia. Perché quella vera amicizia – che a quanto pare voi non conoscete – comporterà una effettiva collaborazione gli uni con gli altri. E tutto questo non per via di un’autorità, né per la salvezza, né perché vi immolate per una causa, ma perché comprendete veramente e quindi siete in grado di vivere nell’eterno

Ed è qualcosa di più grande di qualsiasi piacere, di qualsiasi sacrificio. 
 
Queste sono alcune delle ragioni per le quali, dopo due anni di attenta riflessione, ho preso questa decisione. Non si tratta di un impulso momentaneo. Non sono stato convinto da nessuno. Non mi faccio persuadere in queste cose; ci ho riflettuto sopra per due anni, con calma, con attenzione e pazienza e ora ho deciso di sciogliere l’Ordine, dato che ne sono il capo. Voi potrete formare altre organizzazioni e aspettare qualcun altro; a me questo non interessa, non voglio creare altre gabbie e nuove decorazioni per quelle gabbie.
 
Il mio solo interesse è di rendere l’uomo assolutamente, incondizionatamente, libero.
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Le sue ‘parole’ vivono ancora e per sempre ‘tutte intorno a noi’, quanto i moniti pubblicitari che delineano ‘cerchi’ attorno ad ognuno di noi. Noi siamo il catalizzatore. Cosa scegliamo di ‘fare/ascoltare’? 
 
Noi siamo il fulcro da cui si riflette la dualità. In noi è insito il polo unificato. La nostra proiezione ‘colora’ tutto ciò che viviamo nelle 3d

La Paura è un colore. L’Amore è un colore…

Questo Mondo ha tanta necessità di essere ‘ritinteggiato’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com