giovedì 17 novembre 2011

Patate, colla e programmazione.




Leggendo la pagina che Wikipedia ha dedicato a Ehret, si è certamente colpiti dalla frase d’apertura che recita il ‘messaggio d’avvertenza’:

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
  
È doveroso e responsabile questo warning, pur essendo adattato alla filosofia Antisistemica più in voga. Se da un lato è comprensibile questo comportamento 'non consapevole', dall’altro è pur vero che ‘l’informazione passa le maglie Antisistemiche’ e il suo ‘utilizzo’ è delegato, come è giusto che sia, alla ‘sensibilità’ dell’individuo in cerca di ‘se stesso’.

Nulla di nuovo sotto al Sole? È solito rispettare la saggezza contenuta nei proverbi, che 'affondano' nella tradizione o nei 'luoghi comuni', anche se non dovremmo fare ‘di tutta l’erba un sol fascio’. Perché? Iniziamo a leggerne due:

la patata dà più forza quando è cotta con la scorza.
cruda, arrosto oppur lessata benedetta la patata.
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A parte la rima ‘commerciale’, queste espressioni racchiudono almeno due verità, che nascondono una ‘menzogna’:
  • le due verità sono quelle evidenziate a chiare lettere dai due proverbi
  • la ‘menzogna’ è quel punto prospettico che sfugge, probabilmente per semplice ‘ignoranza’, relativo a ciò che la patata 'rappresenta' quando viene introdotta nella struttura biologica/spirituale umana.
Quando Ehret parla di ‘muco’, nei suoi libri, si riferisce alla sostanza prodotta nel tratto digestivo, da quei cibi, che egli ritiene essere completamente anti-naturali per l'uomo.

Quindi, produrrebbero come una ‘pasta collosa’ che il corpo non riuscirebbe ad eliminare. Proprio a causa di questa sua caratteristica ‘vischiosa’, starebbe alla base del processo tossiemico, producendo così ‘malattia’ (sarebbe il terreno di coltura per tutti gli agenti patogeni)…
 
Secondo Ehret, questo ‘muco’ intestinale sarebbe solo uno scarto patologico e si accumulerebbe in tutto il corpo. Alimentato dai prodotti di derivazione animale e farinacei, ma soprattutto da quelli chimici e industriali, escluderebbe un sottilissimo e importantissimo strato lubrificante degli intestini.
 
Digiuno razionale, op. cit., p. 3: [...] se facciamo bollire sufficientemente delle patate, [...] per esempio, o carne, otterremo un materiale gelatinoso e vischioso [...] una pasta come quella che usano gli inquadernatori, o gli ebanisti. [...] nella digestione, che non è altra cosa se non una 'cottura' o combustione, questo 'pasta appiccicosa' si produce allo stesso modo.
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Il muco. Ne siamo a conoscenza? Sappiamo che, in funzione di quello che introduciamo nel nostro corpo, si possono creare sostanze collose che, nel tempo, imbrattano e precludono la trasformazione dei nutrienti in energia vitale?

La patata è proprio uno di questi cibi. Leggiamo quello che diceva Rudolf Steiner quasi cento anni fa:

I frutti hanno di particolare che vengono digeriti già nello stomaco e nell’intestino, mandano alla testa solo le forze

Quindi i frutti hanno soprattutto la particolarità di venir ben digeriti già nell’intestino. Ma con le patate noi non consumiamo certo i frutti. Se mangiassimo ciò che nelle patate sono i frutti, ne otterremmo addirittura un veleno, un veleno mortale. Quindi nella patata non ci è consentito mangiare quel che mangiamo con lenticchie, fagioli, piselli eccetera, o con i cereali, la segale, il grano. 

Ma allora, cosa consumiamo con la patata? 

Ebbene, noi consumiamo la parte sottostante, cioè il tubero. E il tubero è quella parte di tutte le piante, delle radici e così via, che l’intestino digerisce meno di tutto. I frutti vengono digeriti nell’intestino, ma della patata non si possono mangiare i frutti. E il tubero non è una vera radice, è un rizoma. 

Noi mangiamo la patata, essa giunge nello stomaco e nell’intestino. Qui però non può venire subito digerita, e dunque risale non digerita attraverso il sangue. Ora, anziché giungere a questo livello del cervello già ben raffinata, come avverrebbe per la segale e il grano, ed essere subito rimandata giù nel corpo, la sua digestione dovrà aver luogo qui nel cervello

Cosicché quando mangiamo un buon pane di segale o di grano, lo digeriamo correttamente nello stomaco e nell’intestino, e non dobbiamo più pretendere dalla nostra testa di provvedere alla sua digestione, e allora la testa lo può distribuire al corpo. Quando al contrario mangiamo patate, avviene che la testa deve impegnarsi innanzitutto per digerire la patata. Ma se la testa deve essere utilizzata per la digestione non può più pensare, poiché per pensare deve avere forze libere, nel qual caso il corpo inferiore deve assumersi il compito della digestione

Così, se l’uomo mangia troppe patate - il che si verificò sempre più a partire dal momento in cui la patata fu introdotta in Europa e acquistò importanza -, la testa viene progressivamente esclusa dal vero e proprio pensare

E l’uomo perde sempre più la capacità di pensare con la parte mediana della sua testa. Egli pensa allora solo con la sua parte anteriore. Ma questa parte anteriore della testa che dipende dai sali, porta a diventare sempre più esclusivamente uomini razionali materialisti

La testa anteriore non può affatto pensare a quello che è veramente spirituale. 

Proprio tramite la parte anteriore della testa si diventa veri e propri uomini razionali. É così che in realtà il pensare interiore spirituale retrocesse in Europa dal momento in cui prese piede la nutrizione a base di patate. Dobbiamo ora avere chiaro che l’essere umano non è costruito unicamente dalle forze che sono sulla terra. Vi ho detto ripetutamente che l’uomo viene formato da tutto ciò che lo circonda, che è una creatura del sole, della luna e delle stelle. Se l’uomo mangia solo patate, utilizza la sua testa mediana esclusivamente per digerire patate. E così si separa dal mondo circostante, non lo riconosce più

Allora dice: sono solo chiacchiere balorde quel che si dice del mondo, che vi sia una realtà spirituale che scende dal cosmo. Si può allora dire: è il consumo esagerato di patate che ha in gran parte spinto al materialismo negli ultimi tempi. 

É chiaro che è soprattutto chi non ha mezzi a ricorrere alle patate, che costano poco. I benestanti hanno più possibilità di acquistare ciò che agisce sulla testa anteriore, e possono dunque aromatizzare e salare di più i loro piatti. Gli aromi agiscono sulla testa anteriore come i sali. Ne consegue che questi diventano sempre più razionali, e gli altri si fanno facilmente abbindolare in tutto e per tutto da loro, visto che non sanno più utilizzare la loro testa per pensare. 

Così la patata ha una relazione molto particolare con lo spirito: essa, in realtà, ha reso materialista lo spirito umano.
Alimentazione per vivere sani’ - Rudolf Steiner

Occorre segnare sul nostro ‘taccuino’ personale anche questa nozione. Osserviamo la polpa di un frutto che ci accingiamo a mangiare e la purea di patata, ad esempio: è evidente lo stato diametralmente diverso della loro Natura. Ricordo che l’amido della patata è utilizzato come ingrediente per un tipo di colla (Avebe). 

Osserviamo; per lavare ciò che rimane nel pentolino, dopo aver preparato la purea di patate, dobbiamo usare un detersivo, invece per lavare la centrifuga, che abbiamo utilizzato per frullare della frutta, basta metterla sotto al getto dell’acqua corrente.

Leggiamo un po’ della sua storia, ricordando quello che abbiamo letto:

I maggiori consumatori di patata sono gli Europei mentre in America Latina ed Africa il consumo pro-capite è il più basso al mondo, anche se sta crescendo.
 
La patata gioca un ruolo fondamentale nei Paesi in via di sviluppo grazie alle sue proprietà che permettono di fornire un alimento nutriente alle popolazioni meno abbienti. La richiesta di patata sta crescendo sia come consumo fresco che industriale. La decrescente disponibilità di terra per eventuali espansioni agricole rende necessario aumentare le rese. 

Il fattore critico nell’ottenere un maggior rendimento della patata sarà quello di aver accesso ad un adeguato approvvigionamento idrico e ad un suo più efficiente utilizzo oltre a quello di costosi fertilizzanti
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I maggiori consumatori mondiali sono localizzati in Europa e in America del Nord: il ‘centro storico ed attuale’ del potere globale Antisistemico. Come mai, pur essendo la patata un bene ‘povero’, non viene mangiata nelle zone più povere del globo, come l’Africa? È per via del clima? O forse perchè certe zone del globo hanno conservato ancora una certa 'sensibilità spirituale' e una sorta di 'allerta dei sensi' molto simile alla chiaroveggenza?
 
Contrariamente a quanto accaduto ad altre colture di larga diffusione provenienti dal Nuovo Mondo e in seguito diffuse, con tempi e modi diversi, per tutto il globo, (quali ad esempio il pomodoro o il mais) la patata raggiunse un certo successo solo in America del Nord ed in Europa, per contro non fu accolta in Cina, Giappone, e in tutta l'area islamica… 

Anche in Europa la diffusione della coltivazione fu lenta, influenzata da una diffidenza nei confronti di ciò che ‘cresce sottoterra’ fino ad arrivare ad affermare che il consumo diffonda la lebbra ed ad asserire, nell'Encyclopédie del 1765 che si tratta di ‘cibo flatulento’. 

Ci furono poi casi di intossicazione causati dall'esposizione prolungata dei tuberi alla luce (come è noto l'esposizione alla luce dei tuberi fa sviluppare la solanina, tossica), tali fatti enfatizzati nei racconti popolari ebbero un effetto dissuasivo al consumo; la decisione poi di costringere i galeotti o i soldati ad alimentarsi di patate, perché a disposizione a buon prezzo, non fu un buon viatico a considerare le patate un cibo di qualità… 

Per contro l'Inghilterra ne diffuse soprattutto le pratiche di coltivazione all'estero; nel suo libro La ricchezza delle nazioni Adam Smith deplorava che i suoi compatrioti non apprezzassero un prodotto che aveva, apparentemente, dimostrato il suo valore nutrizionale nella vicina Irlanda...
 
In Irlanda, grazie al clima umido e fresco, particolarmente congeniale alla crescita del tubero, in breve progressione la patata diventò l'alimento principale di gran parte della popolazione (1700-1750). Il diffuso ricorso alla monocoltura, per di più limitata a sole una o due varietà, espose però la popolazione irlandese al grave rischio degli effetti catastrofici legati al fatto che eventuali malattie potessero colpire le piante

Il fatto infatti si verificò con l'arrivo di una terribile malattia della patata, fino ad allora sconosciuta in Irlanda, la Peronospora, che colpì dapprima sporadicamente i raccolti fino poi a colpirli tutti contemporaneamente e con eguale virulenza; data la uniformità della Specie, nelle varietà che erano coltivate, i raccolti andarono completamente persi.

Le conseguenze furono spaventose, provocando una serie di carestie culminate nella devastante Grande carestia del 1845, che fu concausa scatenante la emigrazione massiccia degli Irlandesi negli Stati Uniti nella seconda metà del 1800.
 
Il frutto è una bacca polposa giallastra. A causa dell'alta quantità dell'alcaloide tossico solanina contenuta al loro interno, i frutti della patata non sono commestibili...

La patata, come il pomodoro, contiene un alcaloide velenoso nelle parti verdi, compresi i tuberi quando rinverdiscono. La solanina, contenuta appunto nelle piante del genere Solanum, causa intossicazioni con dolori addominali, diarrea, e nei casi gravi, la morte. Si consiglia dunque di conservare le patate in luogo buio e asciutto, per evitare il rinverdimento e la germinazione, che innalzano il contenuto di solanina.
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La Cina è il maggiore produttore mondiale di patate ma, in pratica, la popolazione cinese si nutre di altro. Perché? I paesi Islamici non la prediligono, così come la ‘potente’ Inghilterra d’altri tempi, pur esportandone la conoscenza all’interno del suo vasto impero.

Non sembra apparire una sottile velatura, uno strano ‘senso di ragno’ che ammonisce dal guardarci bene dall’utilizzare massivamente questo prodotto della terra? 

È la 'misura' che fa la differenza, in ogni atto o processo esistenziale. Non intendo demonizzare nulla e nessuno, però l’utilizzo massivo di questo tubero mi rende perlomeno sospetto, alla luce di quello che ho attirato a me in termini di informazioni. 

Diciamo che ho smesso di mangiare patate da un paio di anni. Perché? Perché effettivamente mi sono accorto che mi creavano ‘imbarazzo’ nei processi digestivi e di espulsione. Ho utilizzato la nostra capacità innata di essere medici di noi stessi

Ma andiamo 'oltre'.

I tuberi, la parte commestibile della pianta, si sviluppano dal rigonfiamento della parte terminale, epigea, dei lunghi stoloni sotterranei. Il rigonfiamento si forma per il trasporto e l'accumulo dei carboidrati fotosintetizzati dalla parte aerea della pianta, quando essa raggiunge la maturità. I tuberi, quindi, fungono da organo di riserva.
 
La tuberificazione è favorita dall'assenza di luce, dalla temperatura e dall'umidità del suolo. L'accorciarsi del giorno, le basse temperature notturne e l'aumentare dell'umidità, infatti, stimolano gli stoloni a produrre una maggiore quantità di citochinine, degli ormoni vegetali che favoriscono la divisione cellulare

Quando comincia la formazione del tubero, questo diventa il meristema principale e la crescita di tutti gli altri organi rallenta considerevolmente.
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Che cos’è un ormone vegetale?
 
Un fitormone od ormone vegetale è un composto organico naturale, sintetizzato dalle piante che ne influenza, in genere a basse concentrazioni i processi di crescita, differenziamento e sviluppo.
 
Le funzioni dei fitormoni.
  1. Regolazione dell'espressione genica di fattori di trascrizione;
  2. Attivazione o disattivazione di vie di trasduzione del segnale;
  3. Stimolo, rafforzamento di processi già in atto;
  4. Induzione, innesco di processi non in atto;
  5. Inibizione, diminuzione dell'entità di un processo o blocco del suo innesco;
  6. Regolazione dei processi di crescita, sviluppo, riproduzione, morte.
  7. Risposta agli stress biotici e abiotici esterni
  8. Regolazione della durata della vita.

Se fossimo in un ambito di programmazione potrei dire che questi ‘agenti’ sono come degli switch che possono ‘accendere e/o spegnere’ determinate funzioni o stimoli inerenti ad un certo processo, che in pratica potrebbe o non potrebbe mai emergere in noi

Un momento! Ho scritto ‘se fossimo in un ambito di programmazione?’. Accidenti… ma siamo proprio in un ambito simile. Che cos’è la genetica e il Dna, se non delle parti 'sensibili' di un più vasto corpo, che necessita di programmazione al fine di ‘vivere, prosperare ed evolvere’?
 
Attraverso lo studio del genoma umano si è capito che le sue diverse componenti sono strutturate in maniera tale da ‘programmare’ il funzionamento del corpo umano. Cosa succederebbe se, ‘qualcuno o qualcosa’ con le corrette informazioni e la necessaria conoscenza, potesse veicolare il funzionamento dell’umanità attraverso la somministrazione mirata di ‘agenti’, tramite la tradizione alimentare?
 
Succederebbe quello che ‘è successo’, perché è proprio così che è andata. In infiniti modi, certamente: ‘uno’ è proprio quello legato all’alimentazione.

Effetti delle citochinine.
Varie azioni sulla crescita e lo sviluppo in combinazione o opposizione alle auxine a seconda dell'organo bersaglio. Stimolo della divisione cellulare delle gemme laterali, inibizione dello sviluppo di radici laterali (in opposizione alle auxine); distensione dei cotiledoni (trasformazione da organi di riserva in foglie fotosintetizzanti), distensione in senso radiale delle cellule e ritardo della senescenza tissutale (stimolo dell'assunzione di nutrienti e della fotosintesi con ritardata degenerazione dei cloroplasti).
 
Riassumendo:
  • Stimolano la divisione cellulare;
  • Inducono la formazione di germogli in particolare i germogli ascellari;
  • Inibiscono la formazione delle radici;
  • Ritardano l'invecchiamento dei tessuti.
 Trasformazione da organi di riserva in foglie fotosintetizzanti. Stimolo dell'assunzione di nutrienti e della fotosintesi con ritardata degenerazione dei cloroplasti - ritardano l'invecchiamento dei tessuti.

A livello ‘molecolare’ si gioca la partita della Vita. 

Così come  in un computer esiste una logica 'elementare' di 1 e 0, che generano infiniti effetti sul risultato ‘finale’ visualizzato, ad esempio, sul monitor, allo stesso modo gli ‘agenti’ del Mondo dell’invisibile, contenuto in noi ma che in realtà ci modella, hanno sviluppato una propria specializzazione funzionale

È come se un certo ormone ‘x’ vivesse e morisse, nel suo tempo, generando effetti simili a quelli che un umano genera attraverso una condotta personale e particolare del proprio comportamento sulla Natura circostante.

La loro Natura è vibrazionalmente 'diversa' dalla ‘nostra’, pur infine contribuendo sensibilmente a delinearci nel Mondo del visibile e del manifesto

Tutto ciò descrive l’opera di una intelligenza creativa e della sua ‘danza’ tra i Mondi in costante cambiamento…

Ad immagine e somiglianza. 

Una mela al giorno leva il medico di torno.
 
Non c'è miglior medico di se stessi.

Insieme siamo Uno.

La virtù sta nel mezzo...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com