giovedì 15 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi (2)

Immagina e… chiediti:
quando si accende una “spia luminosa”, in qualche apparecchiatura tecnologica, che cosa indica?
Indica che ha raggiunto un “limite”?
 
Oppure, indica - di più - che ha raggiunto un “limite previsto”?
La differenza è sottile e “fa, appunto, la differenza”.
Ma... tra cosa e cosa?
La tecnologia è composta da “componenti”.
Le componenti hanno fisica natura, per cui, funzionano entro un certo range di parametri e sino ad un certo punto (anche per la sola usura). Le caratteristiche di fabbrica, dei singoli “pezzi”, si applica all’assieme del dispositivo, che si viene a creare lavorando in sinergia.
Ergo:
in una società globalizzata e, soprattutto, interessata alla “filosofia del guadagno industriale, pianificato a monte”, nel contesto conseguente di “obsolescenza programmata”… che cosa ti puoi tranquillamente e logicamente, aspettare?
Che ogni singolo componente abbia una “data di scadenza” e che, quindi, la stessa caratteristica si spalmi anche nella/alla “macchina”.
Dunque, “qua, così” – chiediti – “che cosa è un limite di fabbrica”? E cosa indica quella “spia” che si accende esteriormente?
  

mercoledì 14 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi (1)



(Per qualche motivo tecnico, per oggi le citazioni non sono tutte riportate nel color verde. Mi scuso per l'inghippo).
    
Così come ti viene dato tutto “qua, così”, alfine, per essere te stess3 e “dire tutto di te (tecnologia)”, allo stesso modo, anche il manifestarti in vita può rappresentare la stessa identica, frattale espansa, “cosa (caratteristica)”…
è “incarnandoti in seno alla vita” che,  di fatto, acquisisci una identità fisica e “finita”, perfettamente controllabile e mappabile (come quell’Ip, che ogni “macchina” ha... in quanto “indirizzo logico/fisico e ogni “essere umano” ha, in quanto codice fiscale, impronta digitale, retina, Dna, etc.).
Prima di manifestarti nel “qua, così”, chi/cosa sei? 
 
La risposta non è prevista, poiché non ricordi. 
Dunque, è “apparendo in un livello fisico di rilievo e misurazione diretta/indiretta”, che acquisisci una quadratura reale manifesta ("senso").
Qualcosa che è possibile meglio ricomprendere, attraverso proprio quello che ti succede, “una volta viv3, ‘qua così’”:
  • infatti, ciò che ti succede “dopo, nella lunga sequela di ‘ora’, riguarda sempre il ‘prima’, ossia, quello che ‘è già successo’”, non fosse altro per il motivo che… il “già successo” costituisce il “prima di”. Ora, avendo causalmente dimenticato, non riesci nemmeno a “capire” quale sia il prima, il dopo, il durante, etc. Per cui, non ti resta che “mettere insieme” queste particelle temporali, in una sequenza logica, che puoi ricavare, anche senza ricordare, a partire dalla tua esperienza diretta seppure “qua, così”.
Esiste, dunque:
  • prima (“è già successo”)
  • ora (“sta succedendo”)
  • dopo (“succederà”).
Ma, il “dopo” è, ancora una volta, qualcosa che “è già successo (dopo che/di…)”. 
   
Più che il futuro, "dopo" è… un passato...
   

martedì 13 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi.


"Armiamoci... e partite"...
Il fondo Atlante serve a sostenere le banche italiane nelle proprie operazioni di aumenti di capitale e a favorire la gestione dei crediti in sofferenza del settore...
Sostenersi = (figurato) conservarsi nel proprio stato o nelle proprie funzioni basandosi su certe entrate economiche, mantenersi, finanziarsi…
Lo status quo è uno "stato di fatto", che necessita di auto sostenersi, ossia, di essere sostenuto
Anzi, di più: un interesse specifico.
Alias:
una cerchia di persone o una sola persona, al vertice - non manifesto - di una organizzazione (di una cima “poderosa”, riusciresti a vederne le fattezze, se… sempre ricoperta da nubi?).
L’inarrivabilità ordinaria di una struttura verticale, assoluta, di potere uman3, è rispecchiata anche nella natura e dalla natura, causalmente, ossia:
per caratteristica frattale espansa (quel grado di “familiarità”, che percepisci anche abitualmente, ma che non riesci mai a “mettere a fuoco” in maniera tale da… ricordarla in termini a te più congeniali, per quanto inerente allo stato attuale delle “cose”).
La sopravvivenza, alla quale tutti “qua, così”, sembrano doversi come auto assoggettare – allo stesso modo – chi/che cosa è?
  
 Un effetto...  
 

lunedì 12 settembre 2016

Nella stessa sostanza.



Viaggia veloce. Sii come una scimmia, che si lancia tra gli alberi, approfittando di ogni appiglio, forma, leva, unitamente alla propria “prontezza”.
Si può percorrere il tragitto anche in questa maniera, senza perdere tempo ed il più agilmente possibile.
Puoi ancora procedere a "piedi", ma tra gli alberi fitti e secolari, la foresta non ti risulterà tanto agevole, se non sai come – addirittura – sfruttarla, “metterla a fuoco”…. dove, l’unico incendio che divampa, è quello dentro di/a te.
Correre veloce è l’anticamera del "volo". È da lì, infatti, che tutto ha preso inizio:
  • andando sempre più forte e, poi, “decollando”.

 
Progressivamente, il corpo ha risposto in termini di “preparazione”, di logistica e funzionalità, ma sempre e solo in seguito da una sollecitazione (necessità, desiderio, intento), così come una intelligenza artificiale si mette a disposizione degli utenti, permettendo la creazione di nuovi servizi, quando – sostanzialmente – l’industria ne interpreta i relativi “bisogni” o, di più, li innesca, provoca, evoca, manifesta, etc. in maniera tale che, in seguito, l’utenza li richieda, l’intelligenza artificiale li permetta e l’industria li rilasci
Il loop non è propriamente solo un loop, avendo una ragione fondamentale all’origine del classico “né capo, né coda:
un mix causale, fra
ignoranza
dimenticanza
inosservanza
non curanza
lontananza, etc.
La legge, strumento, memoria, frattale espansa è… il tramite, che permette tutto. È, anche, ragione fondamentale, maneutra. Ed è, alfine – ed allo stesso tempo – sede della memoria di tutto ciò che succede (realtà manifesta) e non succede (potenziale).
  

venerdì 9 settembre 2016

Nel rito, il simbolismo, e viceversa.


"Dal buio della mente" alla luce della notte, illuminata dalla "mente"...
Ci sono due aspetti, “interessanti”, che emergono grazie all’attività delle sottodominanti, “qua, così”:
  • il rito e il simbolismo. 
Due “tendenze consolidate” e una modalità di celare qualcosa che è stato, via via, drenato dalla Massa. Massa, che è stata come “isolata”, in/da qualcosa che, ad esempio, puoi ricordare anche attraverso la “normale” tri-unità, rappresentata dai “fili elettrici, che attraversano case, luoghi, città, persone, etc.:
  1. neutro (circuito primario o sistema frattale espanso original/neutrale)
  2. fase (circuito secondario o avvolgimento, in proiezione sul primario)
  3. massa (circuito terziario, realtà manifesta "qua, così")...
Il filo neutro… rappresenta uno dei due componenti della linea elettrica, in cui passa la corrente di "ritorno" dalle utenze e prosegue verso il contatore
La fase è il secondo filo della linea e trasporta l'energia elettrica verso tutte le utenze
Il conduttore di protezione, noto come "filo di terra"… raggiunge tutte le utenze senza nessuna interruzione.
Per quanto riguarda le prese, è quasi sempre collegato allo spinotto centrale… L'impianto di messa a terra è obbligatorio ed evita pericolose folgorazioni provocate da un contatto diretto
In tutto questo, ritrovi – come sempre – sia il rito che il simbolismo (la frattalità espansa). 
Perché, l’infrastruttura riflettente tutto (nonché “superficie” adatta per l’emersione di realtà manifesta + realtà potenziale) è a caratteristica frattale espansa (un “modo di fare”, in leva, che permette di trasportare, comodamente, “attraverso le qualità attribuite simbolicamente a Dio”, praticamente, tutto… dalla “posizione fisica ed intenzionale” dominante, a quella – altrettanto fisica e ricevente – massiva), ergo:
serve, proprio, per “edificare sogni (realtà manifestabile)”
trasformandoli (elevandoli) in realtà manifesta.