martedì 22 dicembre 2015

Il “risveglio della forza” è subordinato alla tua consapevolezza.


 
Che cosa “abbiamo” nella saga Star Wars, che si ripete in continuazione?
La serie dei vari imperi “oscuri”, in auto successione, che s’intrecciano alla vicenda della Repubblica, il tutto in chiave “espansa”, ovvero, galattica.
Il tutto ambientato in un tempo “fuori dal tempo convenzionale”, ossia, senza agganci apparenti/diretti alla “tua” realtà manifesta “qua, così”…
"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana"...
Guerre stellari… è una saga cinematografica creata da George Lucas… La trama, scritta nei primi anni settanta… I primi tre film furono prodotti dal 1977 al 1983 e formarono la cosiddetta trilogia originale, composta da:
Episodio IV, Episodio V, Episodio VI…
Link
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...”, che cosa significa?
È la continuazione ridondante di “C’era una volta…”; di quell'incipit per ogni “buona storia/fiaba” che si rispetti.
Dunque, nella trama ideale di Star Wars, c’è qualcosa di riferibile allo status quo ambientale, nel quale “sei”?
C’è una critica? C’è una polemica?
Che cosa c’è… se c’è qualcosa?
  

lunedì 21 dicembre 2015

Indossa la lente SPS per la realtà aumentata.


 
“Qua, così” (in questo reale manifesto, “ad immagine e somiglianzacertamente di una causa originale”), emerge sempre – per via della “intelligenza/intenzione/memoria frattale espansa” – un modo “altro” di osservare e vedere le “cose”.
Ossia, le parti e la parzialità, la parte e la totalità, mosse da interessi apparentemente diversi ma... identici nella sostanza (“libertà da…”), evocano ed attirano a sé (manifestano) ambiti da concretizzare che, non possono “tutti assieme” divenire realtà manifesta, in quantoché... recanti intenzioni in conflitto tra di loro, dal momento in cui – le parti e la parte – “pensano, vedono e progettano, diversamente, il 'loro' futuro che, per realizzarsi comunemente, necessita del “lavoro inconscio delle parti” (rese ingranaggio, usate, consumate mentre consumano, indottrinate e sagomate ad hoc, molto spesso – quasi sempre – senza più averne il minimo sentore).
In questo gioco, che diventa giogo, esiste sempre (sempre) “La Causa (il Dominio)”.
Ora, come “vedere” questa Causa?
Dal momento in cui, il clou della relativa strategia è “la non manifestazione (al fine di rendere il “vantaggio”, massimo)”, non ti resta che… “evocarla”. Come e in che modo?
  

venerdì 18 dicembre 2015

Se non vedi e non ricordi, non osservi e non interagisci.



La linea E sta sottoterra. Non va in superficie…”.
Time Out of Mind
Che cosa “non esce sino in superficie”?

Ciò che è “al di sotto di…”; alla “sua” radice. All’origine.
L’alimentazione della “forma (emersa)”.
Dunque, che cosa sai in/della superficie? Ciò che "vedi", studi (quello che altri hanno redatto), riconosci, ricordi, etc. Ma, non sai ciò che si annida al di sotto (dove per “sotto” devi intendere: a monte, prima di).
E non lo sai, perché non lo ricordi più.
Lo ignori, dunque.
E avendolo dimenticato, non lo sai. Per cui, consegui (qualsiasi sia l’origine celata alla vista). Da “qua”, puoi riuscire – se te ne accorgi, perlomeno (e SPS te lo sta rammentando da anni) – ad implementare nel “tuo” processo logico/razionale/intelligente/rinsecchito… anche la compresenza silente (Dominio), auto installata al di sotto della prospettiva superficiale.
Mhm… non ti sembra che, allora, la “forma del reale manifesto, abbia un po’ più ‘senso’”?
Ingiusta, rimane ingiusta ma… perlomeno – ora – sai il perché.
E, sapendolo, puoi persino (anche) mettere insieme uno straccio di intenzione, che sia sufficientemente originale (tua, lato tuo) da ritenere di aver finalmente “bucato il firewall ambientale, perlomeno nel senso dell’accorgerti di…