giovedì 24 febbraio 2011

Sapere dal di dentro.




Quanto di quello che ci circonda è sotto forma di ‘codice’? Probabilmente tutto. Non mi riferisco solo ed esclusivamente a ciò che ci è stato tramandato dagli ‘antichi’, ma anche a quello che caratterizza la nostra quotidianità sempre più informatizzata

Abbiamo necessità di codici interpretativi per avere la percezione di capire e capirci, perchè abbiamo demandato all'esterno di noi questa funzione.

Dobbiamo codificare ogni cosa, dare un nome e una connotazione ad ogni condensazione energetica che i sensi sono in grado di cogliere. Ricordate quanto è il margine a noi direttamente accessibile dello spettro della luce? Poco. Molto poco se raffrontato alla sua interezza. Da quello stretto margine noi osserviamo il Mondo e pensiamo di avere la padronanza del Mondo, della Natura, degli Altri. 

Si necessita di interfacce e di codici per le interfacce. Il frattale diretto è l’architettura software dei Computer. Ciò che il Computer ci mostra quando lo avviamo è solo una piattaforma informativa strutturata ad hoc per la nostra comprensione. Se quei dati ci venissero forniti in linguaggio macchina, ebbene non saremmo in grado di comprendere nulla, proprio come se vedessimo il flusso grafico che è stato rappresentato in Matrix


Osservando meglio quel flusso verde su nero, i caratteri non sono propriamente simili a quelli conosciuti ed utilizzati nella modernità occidentale, bensì sono più rassomiglianti ad una sorta di codice Copto, frammisto ad una certa quantità di tratti orientali. 

È un codice nel codice. 

E tutto è così in ciò che ci circonda. Il inguaggio è una forma di comunicazione in codice, una interfaccia per tentare di capirci, per porre le basi di un qualcosa di ‘comune’. I monumenti degli ‘antichi’ sono in codice. Ogni leggenda, ogni mito, ogni favola, ogni configurazione della realtà solidificata dagli intenti della massa e dell’individuo. 

Ora, pensiamo bene a chi sono coloro che si occupano di comprendere questi codici. Chi sono? I cosidetti ‘esperti’. Esatto. Ma chi sono questi ‘esperti’? E, soprattutto, sono rappresentativi della massa oppure sono rappresentativi di un potere differente dalla massa? Dove si ‘formano’, dove studiano? Ne conoscete qualcuno direttamente? Se sì, questo ‘qualcuno’ è tanto aperto con voi da poter dialogare come tra fratello e fratello? O come con l’amico più caro? 

Ebbene se risponderete ‘sì’, siete anche voi parte del loro Mondo. Perché ‘loro’ sono al soldo dell’Antisistema

Sono solo una illusione per la massa, la quale continuerà a fare quello che sta facendo per tutta la Vita, senza mai interrogarsi sul fatto che gli ‘esperti’ non fanno i loro interessi ma quelli dell’Antisistema. Nessun giudizio per carità, solo semplice intuizione. Gli interessi della scienza ufficiale e quelli della massa divergono ormai da molto tempo. Chi si occupa di ‘pedalare’ e chi si occupa di ‘celare’ facendo finta di ‘ricercare’. Nella casta degli ‘esperti’ ci sono probabilmente anche delle mosche bianche, ma per ora rimangono celate al Mondo.  

Ecco l’ennesima divulgazione di uno studio ufficiale verso la massa:
"Salute: cellulari assolti, studio conferma che non causano tumori".

Ok. Tutto a posto allora. Possiamo continuare a telefonare e a… consumare. Lo dicono gli ‘esperti’. Chi può controllare quello che ci dicono. Chi ha le competenze oltre a loro? La società si è divisa i compiti come dei buoni fratelli, oppure i compiti sono stati assegnati da un ‘padre tiranno’? Chi nasce, prende poi un certo cammino secondo il proprio sentire, per cui le mansioni sono dettate dal caso oppure da altre dinamiche? Io credo che il caso non esista, per cui le altre ‘dinamiche’ quali sono? 

Che tutto è opportuno, certamente, però nel reame del Piano Divino, la percezione del tempo è alterata dalle esperienze di Vita dense. Quanto tempo può passare prima che i nodi giungano al pettine? La cosa di cui sono certo è che esiste una legge naturale che equilibra l’essere e l’avere, come se fosse una bilancia che non si può ‘truccare’

Esiste tuttavia anche il libero arbitrio, per cui questa ‘bilancia’ è perlomeno ‘incomprensibile’ dal punto di vista prospettico della massa e dell’individuo ‘pedalatore’. Da qua si sviluppano i moti di ‘miscredenza’ che mettono alla prova la fiducia, la fede in se stessi prima ancora che nei confronti degli ‘altri’ e dell’esistenza di una intelligenza celeste superiore che regola lo scorrere degli eventi, alla ricerca di un ‘assetto’ che ancora è 'perfezionabile'

È inutile nasconderlo per timore di essere tacciati di blasfemia o di scomunica: il Creatore è perfetto nella sua imperfezione, oppure imperfetto nella sua perfezione

Il Creatore è alla ricerca di se stesso, o meglio di una sua configurazione più ‘stabile’. Egli necessita di conoscersi meglio, di sapere cosa è nascosto nelle sue ‘cantine’. Egli cerca di equilibrare in maniera diversa l’equazione, così che la bilancia sia sempre in equilibrio ma in un equilibrio diverso da com’è ora

La sua ricerca è la nostra ricerca. La nostra ricerca è la sua ricerca. Lo Human Bit ha il compito e la necessità di svolgere questa ricerca ‘scavando’ lungo la linea di frontiera della Creazione, nel reame del Creatore, nelle ‘cantine’ del Creatore.

Ogni nostra paura è sensata, se attraversata da questa consapevolezza. Allo stesso modo in cui i figli assomigliano ai genitori, ognuno di noi assomiglia alla Sorgente

Questo ‘assomigliare’ è in un linguaggio in codice che afferma una coincidenza di valori esistenziali, strutturali, olografici. Perché in realtà siamo tutti ‘Uno’. Siamo la stessa ‘cosa’ manifesta all’infinita potenza numerica, perché è solo nella propagazione unitaria che gli intenti possono meglio conformarsi, in maniera coerente alla sete evolutiva dell’input iniziale.

Nel film ‘Pandorum – L’Universo parallelo’, possiamo certamente notare come l’uomo tenda a ricostruire olograficamente il Mondo da cui proviene, limitato però dalla mancanza di memoria e di consapevolezza del chi egli sia in realtà. Nel film rivive nuovamente il ‘mito della caverna’ di Platone, infatti il Mondo di quei personaggi è lo scheletro di una astronave enorme, che credono in viaggio nello spazio, ma che in realtà è sprofondata negli oceani di un pianeta simile alla Terra: Tanis, la meta del viaggio. Quel mondo ricade nella dimensione tribale, dettato dalle paure più radicate nell’uomo. Nasce anche una certa mitologia, graffiti di antichi tempi in cui il male si era ribellato al principio divino, ossia agli ordini impartiti ai computer della nave spaziale. Ognuno dei sopravissuti ricorda solo qualcosa del puzzle ed ognuno ha delle competenze che non si spiega nemmeno. È stato sviluppato anche il concetto di Karma, attraverso le ‘visioni’ del tenente Payton che, in assenza di un controllo del tempo, sfugge alla sua morsa tenace. 

Nel film è codificata l’intera saga dell’umanità, dalla sua origine stellare sino allo sprofondamento, all’arenamento ed all’ascensione finale

Infatti, alla fine, siamo in grado di poter osservare la risalita alla luce del giorno dei sopravissuti. I sopravissuti e non gli ‘altri’ che rimangono ad appesantire le strutture di metallo del passato sul fondo dell’oceano. È una sorta di catarsi dell’umanità che lascia indietro ciò che è troppo pesante per alzarsi di livello. Nella pancia dell’astronave si manifesta la lotta per la sopravvivenza, una nuova forma di Vita, una nuova forma di religione e di veggenti, la caduta nelle spire dei sensi, l’illusorietà delle percezioni, il libero arbitrio più completo, anche nella facoltà di autodistruzione, la fede in un qualcosa di diverso e di più elevato, etc. 

Lo slogan del film è “I mondi finiscono, la paura sopravvive”. Il nome della nave spaziale è Elysium che ricorda molto i Campi Elisi che, nella mitologia greco-romana, sono quel luogo che accoglie le anime degli umani cari agli dei.

Il frattale del sabotaggio, nel film, richiama alla mente ciò che succede nel ‘nostro’ Mondo. È la resistenza che rivela. Se ne potebbe certamente fare a meno, ma si è ‘scelto’ di fare così, perché evidentemente è più opportuno visto il livello da cui riparte l’umanità. L’Antisistema evidenzia proprio questa resistenza, la incoraggia, perché è il suo scopo

Sino a che potrà, si nutrirà anche di noi, permettendo alla paura di sopravvivere. Solo in questo livello della Creazione tutto è così ‘solido’, evidente. Questa 'sede' è il punto focale del nostro viaggio di scoperta della luce

Da qua ce ne andremo ad ondate, proprio come ad ondate matura il raccolto e non tutto insieme

I segreti codificati del Mondo sono mantenuti da elite di uomini lungimiranti che non hanno mai perso la ‘memoria’ e che, dolorosamente, hanno capito che era opportuno fare così per il bene di tutti, Madre Terra compresa. Sino al giorno in cui la ‘soluzione’ dell’equazione avrà raggiunto un equliibrio diverso da quello di partenza

Come muoversi senza muoversi eppure muoversi. 

Proprio come il viaggio di Ellie in Contact, gran film dove il codice e la sua interpretazione rappresenta la chiave di volta degli eventi. Il messaggio che giunge per l’umanità è un messaggio di speranza, di Amore, una risposta alla nostra chiamata. Sino a quando il Mondo non sarà pronto, come descritto in Sphera?

Io credo che questo Mondo tridimensionale non lo sarà mai... pronto, perché l’utilizzo, lo scopo di questo livello 3D è di ‘formare ed espellere' attraverso il meccanismo ascensionale. Per cui questo Mondo 3D non può cambiare ma solo oscillare e poi resettare.

Questo mondo non necessita di essere salvato.

Come scrive Jose Arguelles nel suo splendido “Il fattore Maya”: “Incominciai a sapere dal di dentro”.

Il buon pittore è saggio, dio è nel suo cuore.
Egli conversa con il suo proprio cuore.
Egli mette il divino nelle cose”.
Detto Nahuatl.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

mercoledì 23 febbraio 2011

Nozionismo spirituale.





L’attivismo spirituale è un impegno profondo, e non è importante il tempo che in questa vita vi resta da vivere su questo pianeta: chi di voi sta cercando un più alto scopo, una più mirata influenza e intensità di espressione, li troverà su questo sentiero. Non è l’unico sentiero, e non dico neppure che sia il migliore, poiché questo è soggettivo e dipende dalla persona, ma se riuscite a dimorare nel Centro Spirituale e a vedere il vostro universo locale attraverso le lenti quantiche di facilitazione, guida, osservazione e co-creazione, vedrete in modo diverso e le vostre manifestazioni rifletteranno nel vostro mondo questa differenza”.
Wingmakers

Mi è venuto in mente un termine, iniziando a scrivere l’articolo di oggi, come sussurrato, insufflato dalla citazione soprariportata. Il termine è:  nozionismo.

Cosa è il ‘nozionismo’?. Ammetto spudoratamente che ho dovuto cercare la definizione in Internet, perché l’idea che avevo in me era traballante quanto il castello di carte del debito. Non sono certo un pozzo di scienza ed è corretto evidenziarlo, poiché le troppe ‘nozioni’ ammorbano il ‘canale’ umano, il quale deve rimanere il più libero possibile per ricevere come una spugna ciò che ha da dire l’Universo. Cosa significa, dunque, il termine ‘nozionismo’? Ecco varie definizioni raccolte: 

Conoscenza delle nozioni relative a una disciplina, perseguita e ottenuta mediante uno studio privo di organicità e sistematicità”.

Conoscenza basata su un complesso di nozioni, per lo più superficiali e slegate”.

L'apprendere, o il fare apprendere, molte nozioni senza coordinazione e approfondimento”.

Bene. Ne prendo atto e inizio a riflettere, alzando il punto prospettico di osservazione. Si tratta di una forma di ‘conoscenza’ sterile, a compartimenti stagni. È una modalità di acquisizione di informazioni: di questo si tratta. Chissà perché mi viene in mente Noam Chomsky ed il suo decalogo delle ‘10 strategie della manipolazione mediatica’.   

È coerente, per me, riconoscere il nozionismo, opportunamente sezionato e spalmato in questo illuminante decalogo. Per cui questa modalità di ‘acquisizione dati’ dello Human Bit è la tappa attuale del processo di co creazione umana diretta ad opera dell’Antisistema.

I nostri inconsci vengono programmati, anche, in questo modo. A fare cosa? A creare separazione e a creare una società sempre più separata. Le dinamiche in atto, come questa ad esempio, hanno sempre almeno una  controparte frattale che evidenzia, come un riflesso, ciò che l’uomo sta eseguendo nel proprio atto del vivere:
  • le Università sempre più specialistiche
  • i giornali e l’opera di diffusione culturale in ‘omaggio’
  • le televisioni e l’indottrinamento dozzinale proposto
  • il mondo del lavoro sempre più segmentato nei ruoli e nelle mansioni
  • il mondo scolastico preconfezionato all’origine
Ognuno di noi è invitato ad imparare la propria ‘parte’, la mano sinistra ad ingnorare quello che fa la mano destra e viceversa, a parlare per luoghi comuni, per consuetudini, per abitudini, etc. Il cervello viene ammaestrato, rabbonito, ipnotizzato, mandato in pensione anzitempo. La società è composta da giovani e anziani, da uomini e donne, da bianchi e neri, da gialli e rossi, da alti e bassi, da magri e grassi, etc. Si cade nell’illusione della separazione, sempre, ovunque e comunque.

Se torniamo per un attimo alla citazione iniziale, tutto viene svelato attraverso l’utilizzo di semplici parole messe una in fila all’altra, con modestia ed umiltà, tenendo conto della grande separazione che attanaglia questa società umana. 

Occorre alzare il livello prospettico da cui si osserva.

Non è possibile giudicare. Nemmeno il termine ‘nozionismo’. Perché? Perché esistono svariate gradazioni della comprensione di ogni terminologia umana a nostra disposizione. Sono gli strumenti che abbiamo tenuto per noi che si adattano bene ad intessere questo grado di incomprensione diffuso

È lo strumento del linguaggio che si presta a tutto ciò, essendo stato sviluppato ad un livello troppo basso dell’osservazione dell’essenza. Il linguaggio passa attraverso il filtro dei sensi, venendo ‘raddrizzato’ secondo le interfacce presenti al momento dell’ascolto e dell’emanazione. Queste interfacce sono preda dell’Antisistema, il quale le ha preparate, attraverso il nostro ruolo determinante ma passivo, secondo un preciso piano di controllo, gestione e messa in ‘sicurezza’.

L’Antisistema siamo ancora noi, sotto altre spoglie, e rappresenta la soluzione temporanea manifesta al problema ancestrale che più sentiamo dentro di noi: la paura.

Esistono dunque diverse modalità e significati di un fenomeno manifesto, e queste variazioni sono allo stesso tempo ‘buone e cattive’ in funzione del ‘come siamo noi. Il ‘nozionismo’ è buono o cattivo? Non esiste risposta se non: entrambe le cose. 

Non è il fenomeno che 'colora' il mondo, ma è la sua decodifica che eseguono gli umani a 'colorare' il mondo. 

Detto questo, significa che ogni azione umana porta alla manifestazione di un fenomeno e, tale fenomeno, non è fine a se stesso, ma può ancora mutare se ricompreso entro una sfera adatta al suo utilizzo. Non so se riesco a spiegarmi…

È molto importante questo concetto:
  • è l’uso che facciamo di una ‘cosa’ o di un ‘concetto’, del materiale o del non materiale, diffuso entro la sfera sociale attraverso il nostro comportamento che fa la differenza.
Abbiamo davvero la sfera magica in noi, solo che siamo stati nozionisticamente ammaestrati a non crederlo più, nemmeno all’evidenza che è sempre dinnanzi ai nostri occhi, fosse un figlio, fosse una realizzazione pratica.

Evitare la trappola del giudizio è basilare, ad esempio, rileggendo i significati del termine ‘nozione’, ritrovo in pieno la mia modalità di scrittura nel diario online di SPS. In che senso? Nel senso che ciò che mi sento ispirato a scrivere non arriva da un mio diretto sapere, bensì da un regolare fluire di informazioni provenienti da un bacino superiore che rimane sempre aperto ed a nostra disposizione

Tale flusso di informazioni necessita di essere il meno possibile ‘sporcato’ dalla mia interfaccia interpretativa, per cui, è gioco forza che io non possa avere una cultura alla Umberto Eco, perché personalizzerei troppo il sentire. Da ciò comprendo che la mia forma preparatoria è nozionistica

La differenza la fa la qualità dell’informazione veicolata tramite di me, la quale è, viceversa, omnicomprensiva e certamente non nozionistica anche se non completa.

La trappola del giudizio conduce a confondere colui che lo emette.

Le tre qualità dell’energia.
Nell’Universo occulto, l’energia ha tre qualità (guna) che si trovano in equilibrio:
  1. la purezza (sattva), l’attività, la passione
  2. il processo del cambiamento (rajas)
  3. l’oscurità, l’inerzia (tamas).
Quando l’energia prende forma, una delle tre qualità prende il sopravvento. Così, in un albero di mele, alcuni frutti sano maturi (sattvici), alcuni stanno maturando (rajasici) e altri sono più che maturi (tamasici). Ma, indipendentemente da quella che prevale, ci sarà sempre una compresenza di tutte e tre le qualità. Una mela potrà essere matura ma una parte di essa sarà marcia, anche se non possiamo vederlo a occhio nudo: in ogni caso sarà in atto un processo di cambiamento da uno stato all’altro

Queste tre qualità racchiudono tutta l’esistenza, tutte le azioni. 

Se un uomo compie una rapina, l’azione è fondamentalmente rajasica, ma la decisione di compierla e le motivazioni possono essere tamasiche o rajasiche o sattviche a seconda della situazione. In ogni uomo una delle tre qualità è predominante e ciò si riflette in tutte le cose che egli fa o pensa. Soltanto con l’illuminazione queste qualità vengono completamente trascese.

Gli alimenti puri (sattvici).
Questa è la dieta più pura e la più indicata per chi studia Yoga seriamente. È una dieta nutriente che mantiene il corpo in uno stato di pace. Inoltre calma e purifica la mente consentendole di esprimere tutte le sue potenzialità. Una dieta sattvica mantiene in perfetta salute: una mente tranquilla e un corpo efficiente in perfetto equilibrio tra loro. 

Gli alimenti puri comrpendono:
cereali
pane integrale
frutta e verdure fresche
succhi di frutta
latte
burro
formaggi
legumi
frutta secca
germogli
miele
tè di erbe.

Gli alimenti attivi (rajasici).
I cibi piccanti, amari, acidi, secchi o salati sono attivi. Essi alterano l’equlibrio tra corpo e mente, nutrendo il corpo a spese della mente. Un eccesso di cibo attivo è troppo stimolante ed eccita le passioni rendendo la mente agitata e incapace di controllo. 

I cibi attivi comprendono:
sostanze piccanti
spezie
erbe molto forti
stimolanti come il caffè e il tè
il pesce
le uova
il sale
la cioccolata.
Anche il mangiare in fretta è considerato rajasico.

Gli alimenti inerti (tamasici).
Un regime alimentare inerte non è sano né per il corpo né per la mente. L’energia vitale diminuisce, la capacità di ragionamento si appanna e si determina una sensazione di inerzia. Diminuiscono le resistenze alle malattie e la mente produce emozioni negative come la collera e l’avidità.

Gli alimenti inerti comprendono:
carne
alcol
tabacco
cipolle
aglio
cibi fermentati come l’aceto
cibi troppo invecchiati o stagionati.
Anche l’alimentazione eccessiva è considerata tamasica".

Da “Il libro dello Yoga” – Centro Yoga Sivananda.

È evidente che anche questa informazione è nozionistica, in quanto certamente gli autori, come chiunque altro, non hanno l’evidenza del punto prospettico del Creatore, pur tuttavia, mantenendo un livello di non giudizio e di opportunità, è possibile estrarre un grande insegnamento da ogni informazione che in ogni modo è riuscita a farsi largo sino a noi

La verità è in ogni 'luogo'.

È logico per me non nutrirmi con latte, burro, formaggio, caffè, tè e con pochissimo miele. Ogni ambito ignora gli altri e  conoscere il ‘tutto’ è opera di un altro mondo, di un’altra dimensione, di un’altra consapevolezza. C’è chi sostiene e segue una dieta a scarso muco, chi segue ogni altra filosofia… e tutto è bene e rispettabile se lo si sceglie secondo risonanza e seguendo il cuore

Se invece lo si subisce, allora il discorso è diverso, anche se alla ‘fine’ tuttò sarà comunque opportuno.

Non è l’unico sentiero, e non dico neppure che sia il migliore, poiché questo è soggettivo e dipende dalla persona, ma se riuscite a dimorare nel Centro Spirituale e a vedere il vostro universo locale attraverso le lenti quantiche di facilitazione, guida, osservazione e co-creazione, vedrete in modo diverso e le vostre manifestazioni rifletteranno nel vostro mondo questa differenza”.
Wingmakers

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

 

martedì 22 febbraio 2011

La traiettoria ad U del genere umano.





Non è difficile comprendere le dinamiche globali in corso se ci si ‘dota’ di un punto prospettico più alto. Dicesi ‘consapevolezza’. Ossia assunzione di quella modalità della ‘visione’ dal punto di vista dell’essenza. Più in alto si trasferisce il ‘punto panoramico’ e più semplice diventa la comprensione dell’osservato. 

Le linee di confine tracciate dall’uomo scompaiono, così come il ‘rumore di fondo’. Ciò che divide la visione è solo la linea delle acque, delle terre verdi, delle terre desertiche, mentre le montagne si appiattiscono. Rimaniamo al di sotto delle formazioni nuvolose. Da questa altezza si respira una sensazione come di… assorbimento, proprio come recitava la pubblicità. 

Questa sensazione è dovuta alla gravità terrestre che assorbe ogni presenza che entra nel proprio campo d’azione. Siamo dunque chiamati a scendere al suolo, a visitare la densità di questo scenario 3D

La gravità è il frattale fisico che lo testimonia.

Ecco lo stato d’animo, la ragnatela emozionale, che accoglie le essenze visitatrici

Ecco cosa succede da ‘sempre’. Il viaggio dell’Anima conduce l’energia sino ai bastioni del pianeta e l’affida alle ‘cure’ della Madre Terra, la quale è un essere vivente che ha accettato la funzione di ‘arca’ al fine di procedere con il proprio processo di evoluzione. Sulla Terra esiste una modalità di co creazione che plasma la realtà percepita come unica realtà. Tutto ha un senso. 

Le energie che giungono sino a qua hanno la necessità di completare una parte del proprio processo esistenziale, per cui devono dimenticare chi 'esse siano'

Per questo motivo la gravità planetaria ed il campo magnetico terrestre con il trascorrere del tempo, contribuiscono a staccare l’energia incarnata, in un opportuno ‘esoscheletro’ o corpo fisico, dalla relativa sede superiore. Si è come forgiati da capo, ripartendo nel proprio cammino di apprendimento apparentemente da zero, ogni volta che si nasce. 

È questo il motivo per cui il cammino grafico tracciato dall’umanità, dalle sue remotissime origini sino ad oggi, è simile ad una ‘U’

È per questo  motivo che gli ‘antichi’ sembravamo molto più saggi e molto più avanti di ‘noi’, pur non avendo sviluppato una tecnologia moderna come quella dei giorni nostri. 

È per questo motivo che gli umani odierni tendono a relegare tutto ciò che descrive un passato ‘miracoloso’ nel reame del mito e della leggenda, a ritenere gli antichi come dei sempliciotti senza troppo cervello.

È ‘invidia’ repressa e senso di non comprensione, perché oggi si tende a decifrare e a capire ogni cosa attraverso l’utilizzo della mente, della logica, dell’intelligenza asservita al paradigma evolutosi nel frattempo.

Gli antichi non avevano bisogno della forza elettrica o della ruota o degli ingranaggi, perché conservavano ancora l’ombra del 'ricordo' di quello che erano le loro origini stellari e spirituali: quello che si definisce come chiaroveggenza.

Pensiamo in questi termini allora:
  • più ci avviciamo agli ‘inizi’ e più l’uomo ‘ricordava’ qualcosa del proprio sé
  • questo labile ‘ricordo’ era sufficiente per avere presenza di sé e per utilizzare questa facoltà per ‘fare’ ed ‘essere’ ancora in maniera ‘celeste’
  • con il tempo questo ‘ricordo’ si è disperso nelle pieghe del vissuto a terra, nello scenario 3D, dando luogo ad una progressiva manifestazione della famiglia della Paura
  • il distacco dal sé ha significato il distacco anche dagli ‘altri’ e la nascita dell’incomprensione, dell’ego, dell’invidia, dell’odio, del terrore, della competizione, della supremazia, dell’uso delle armi per fare guerra, del dilaniante cancro del ‘mors tua vita mea’, della ristrettezza delle risorse, dello sfruttamento dell’ecosistema, etc.
  • senza ‘ricordo’ del ‘chi si è’ si è sprofondati dentro alle proprie incertezze
  • ciò costituisce l’obiettivo dell’energia animica in fase di evoluzione, ad immagine  e somiglianza del Creatore: il conoscere se stessi.
La figura ad ‘U’ descrive proprio l’avvento, l’esperienza densa della Vita lungo le reincarnazioni e l’ascensione.

La parola avvento deriva dal latino adventus e significa 'venuta'”.
Wikipedia
 
Con il termine ascensione si indica in generale un processo di elevazione, di cammino verso l'alto
Wikipedia
 
In biologia la vita è la condizione propria della materia vivente, che la distingue dalla materia inanimata. Vita si contrappone a morte, ma anche a "non vita", in quanto la condizione della materia morta non coincide con quella della materia che non ha mai avuto vita… L'esistenza della vita così come la conosciamo necessita di particolari condizioni ambientali. I primi organismi comparsi sulla terra si sono per necessità sviluppati in base alle condizioni preesistenti, ma in seguito a volte sono stati gli organismi stessi a modificare l'ambiente, a vantaggio loro o di altri organismi”.
Wikipedia
 
Ciò che l’uomo ha compiuto in un remoto passato ha ancora un senso in ogni contesto, sia esso genetico che karmico o fisico, come la costruzione degli imponenti edifici in ‘pietra’ lasciati come testimonianza di quello che furono e di quello che ancora siamo

È come se gli antichi avessero compreso la propria debolezza, i propri errori e, pur non essendo questa consapevolezza quella necessaria al completamento della ruota delle incarnazioni, avessero deciso e scelto di passare queste ‘informazioni’ ai posteri, ossia a loro stessi ma più in avanti nel tempo

Sapevano che l’umanità aveva in qualche modo intrapreso una via molto compessa e che sarebbe sprofondata negli abissi delle proprie Paure, ma che grazie ad una certa 'lungimiranza' innata avrebbe certamente avuto la possibilità di riemergere da un simile pozzo oscuro. Ciò che l’umanità si ritrova oggi è un patrimonio vastissimo della antica conoscenza tramandata dal ‘ricordo’ di chi essa fu nel passato cancellato dal corso dell’Antisistema

Questo prezioso patrimonio è custodito in ogni parte del globo, nei monumenti lasciati a testimoniare che lo scorrere del tempo non può cancellare ogni traccia del sé umano divino.

I monumenti stessi sono il corpo del messaggio ed il contenuto stesso del messaggio. 

Gli antichi errori che hanno iniziato a creare Karma, alla fine, sono serviti al più alto scopo di permettere che la discesa in Terra si trasformasse in una caduta in Terra e relativo inabissamento. Tutto è opportuno al fine di comprendere se stessi

È per questo motivo che persino la storia deviata ci racconta di popoli del passato che hanno fatto ‘cose’ inimmaginabili. Perché? 

Perché ciò che hanno lasciato non era cancellabile in nessun modo, per cui, l’Antisistema non poteva negare una evidenza simile, alla vista di ogni uomo o donna del globo

Le Piramidi sono state affossate sotto la sabbia del deserto ma sono inevitabilmente riemerse. Queste costruzioni sono l’evidenza di un antico prodigio, un monito, un messaggio che afferma che ‘noi siamo molto di più di quello che crediamo’. Ogni venuta di esseri stellari è stata opportuna perché noi tutti siamo, alfine, esseri provenienti dalle Stelle e le ‘razze’ più evolute hanno, da sempre, avuto la responsabilità nei confronti di quelle meno evolute. 

Il bene ed il male sono un’altra evidenza di questo piano della manifestazione densa dell’energia, per cui, nel gioco delle probabilità, esisteranno anche razze stellari che sfuggono al senso superiore della ‘responsabilità’, ma ciò non fa altro che testimoniare l’opportunità della presenza della dualità, in quanto senza ‘resistenza’ non ci sarebbe evoluzione né manifestazione alcuna.

È tutto in ordine perfetto.

Ciò che riteniamo ‘nero’ lo è solo per propria responsabile scelta

La sua funzione è di evidenziare, segnalare, 'stuzzicare' acque che altrimenti diverrebbero troppo ferme, stagne, paludose, inerti, come la presenza di Ulisse nell’isola della Maga Circe.

Abbiamo, dunque, già intrapreso la via del ritorno tra le Stelle… verso 'casa'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011