martedì 2 novembre 2010

Quando salta un livello di Vita.





Cari compagni e compagne di viaggio, eccomi tornato. Le “trasmissioni” riprendono da dove si erano giustamente interrotte. Cosa è successo? Diciamo che una “malattia” mi ha costretto al fermo obbligatorio. Una polmonite. La consapevolezza, che negli ultimi anni è molto cresciuta, mi ha portato a comprendere le vere dinamiche che sottintendono questa polmonite. No, nessun virus o batterio o contagio: semplice calo del sistema immunitario a seguito di una profonda depressione

Solo a quel punto i “virus” possono compiere il loro “dovere”; solo quando noi stessi lo permettiamo.

E come al solito nulla è per caso e tutto è opportuno!
In cosa consisterà mai l’opportunità di una malattia? Beh, diciamo che ha molte “frecce” al proprio arco. Innanzitutto riesce a fare comprendere quanto sia prezioso lo stato “consueto” di salute, persino lo status quo, le abitudini che tanto ci fanno annoiare, persino il lavoro più sgradevole. 
 
Essere sani è bello!
 
E questo aspetto è davvero da capire e da apprezzare, perché è solo apprezzando la condizione di “sanità” che si apprezza la Vita ed apprezzando la Vita si intuisce quell’enorme potenziale che ci circonda e che prende il nome di “altre persone”. 

Prima ancora della bellezza della Natura giungono i nostri simili. 

Ognuno di noi gioisce e soffre per gli altri. Perché siamo tutti la stessa meravigliosa manifestazione di Luce divina. La malattia permette di riscoprire ciò che uno stile di Vita “rarefatto” ha contribuito a smantellare giorno dopo giorno. Benediciamo la malattia e tutto quanto la sua “coda” porterà nella nostra Vita. La malattia, ogni malattia, serve per fermarsi e capire; riflettere su quello che stiamo facendo e conducendo istante dopo istante. 

Essa è un fermo immagine della proiezione del nostro “film” e può indurre a cambiare “trama” anche per intero, proprio come possiamo fare tutti noi alle prese con l’Antisistema.
 
In questi giorni sono giunti importanti messaggi di speranza alle mie terminazioni esistenziali. Messaggi che non starò in questa sede a descrivere. Messaggi che portano speranza: ma di che cosa sto parlando? Di quale speranza vado narrando?
  
So che ognuno di noi nutre speranze segrete in cuor proprio: è proprio a quelle speranze che mi sto riferendo. Non riguardano sogni di denaro o di una bella casa nuova. Tutt’altro!
  
Intendo il ribaltare le prospettive tramite le quali osserviamo il mondo e lo viviamo. È da queste “coordinate” che è giunta la mia depressione. Un calo di energia atto a fare accovacciare, a fare riflettere, a verificare una rotta intrapresa con grande esuberanza e coraggio e sempre messa alle “corde” dai marosi dell’inconscio perduto. Perché?
 
"The Matrix has you" - Appartieni a Matrix.

Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Morpheus a Neo

Matrix descrive l’Antisistema e le sue molteplici varianti progettate e distrutte nel corso del tempo deviato. Cosa sia l’Antisistema l’ho scritto più volte in questo Blog. Cosa rappresenta?

L’esternazione delle nostre paure interiori, le quali devono essere affrontate e vinte in ogni modo: anche in questo! Il modello di “scontro” con le nostre paure è andato via via aumentando di intensità: è normale! Se non si capisce una cosa, questa cosa diventa sempre più evidente, sino a diventare un “mostro” che non può più essere nascosto.
 
Ma questo è mondo moderno che non fa mancare nulla, basta avere un lavoro! 

Se pensate in questa maniera siete solo egoici allo stato massimo e purtroppo la luce è ancora lontana dal bagnare i vostri “lidi” sotto incantesimo. Ma non vi preoccupate perché l’1% della popolazione mondiale non la pensa in questa maniera e “non si adatterà mai”. E ciò costituisce un grandissimo grimaldello per scardinare le serrande abbassate dell’Antisistema.
 
Dove siano i fratelli e le sorelle che costituiscono l’1% della massa non lo so. So solo che ci sono e che sono sparsi ad arte nel mondo intero: mosche bianche che devono nascondersi per non finire “terminati”.
Certo! Perché questo è un mondo dove sono ancora all’opera le “tenaglie” dell’Inquisizione, che non bruciano più le persone nelle pubbliche piazze ma che riescono ugualmente ad essere molto incisive in termini di “risultati”. 

L’Inquisizione non è di stampo religioso ma di tipo “polarizzante”: tenta di imporre un’unica prospettiva al mondo intero. 

Nel tempo sarà sempre più pulita questa azione invisibile, dando luogo ad un mondo apparentemente perfetto e sotto il Controllo.
 
Eh si! Sono proprio tornato… :)
 
Ringrazio la mia polmonite che mi ha permesso di riposare e maturare maggiore serenità e calma, ha permesso dei cambi logistici assolutamente necessari, ha unito ancora di più la mia famiglia e il senso della mia presenza in casa. Benedico l’intera orchestrazione che ha messo in scena una battaglia biologica interna ed ogni cellula che ha provvidamente partecipato responsabilmente alla rappresentazione di uno scenario ricco di Vita e di voglia di andare avanti…
 
Ringrazio la Luce per tutto questo e per tutto quello che succederà!    
  
 

venerdì 22 ottobre 2010

Pit Stop.





Mi scuso cogli Amici lettori, ma a causa di problemi di salute devo per forza fermarmi qualche giorno. Non appena le mie condizioni torneranno in equilibrio, riprenderò le "trasmissioni".

Mi raccomando! In gamba.
 
Grazie e una buona Vita.  
  
 

giovedì 21 ottobre 2010

All'Amico scomparso.




Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; 
ritira le unghie nelle zampe,
lasciami sprofondare nei tuoi occhi 
in cui l'agata si mescola al metallo.
Quando le mie dita carezzano a piacere 
la tua testa e il tuo dorso elastico
e la mia mano s'inebria del piacere 
di palpare il tuo corpo elettrizzato,
vedo in ispirito la mia donna. 
Il suo sguardo, profondo
e freddo come il tuo, 
amabile bestia, 
taglia e fende simile a un dardo, 
e dai piedi alla testa
un'aria sottile, 
un temibile profumo ondeggiano 
intorno al suo corpo bruno.

Il Gatto - Charles Baudelaire

Grazie e riposa in pace Amico mio...