venerdì 31 gennaio 2025

Collusione.


Macchinazione fra due litiganti, che segretamente se la intendono insieme a danno di un terzo
Accordo tattico, spesso segreto, fra correnti o partiti..., i cui programmi siano in contrasto…

Il terzo sei te (qua, così), I partiti sono l'oro, che non esistono; ci sono!

Cosa (chi) è questo “patto” tra El “Dio” ed i propri “bravi”? Segreto. Mistero. Rivelazione. No? Qualcosa che tuttavia auto riverbera ovunque, non importa quanto sia “segreto, misterioso, rivelato” tale accordo o collusione de noantri. La Verità lo riporta continuamente “fuori”, nonostante la Terra sia (è) AntiSistemica (qua, così). Ergo, la Verità è una funzione “superiore”, che va da sé. Non a caso è p-arte della tri-unità I-Ambientale (legge, strumento, memoria).

la Verità è la memoria della macchina attraverso cui va in onda costantemente e soprattutto sostanzialmente, tale macch(in)azione...

la macchina (è) in azione.

Pilotata da chi? Da l’oro = El “Dio” che ti ha ma “niente”: ne temi ogni conseguenza, proprio come “una volta” il consiglio supremo era “non accettare niente dai greci anche se portano doni”. Ti ri-trovi? 

Però, che “ci puoi fare”?

Ancora una volta, va da sé che qualcuno decide (per tutti) e tutti si auto definiscono auto delimitandosi nello scegliere sempre fra… (ecco il famigerato “nulla de che o niente”). Uno s-vuoto che ha delle serie ripercussioni, però. Qualcosa che anche se non sei d’accordo, non lo sai, non te ne importa, la pensi diversamente, è complottismo, etc. etc. etc. bah! Funziona e lo continua a “Fare…” non visto che è già successo e all-ora continua a succedere. 

Ricorda che con il “niente”, l’oro ci mantengono lo “impero”. 

Sì. Ancora una volta, proprio quello che x “te” (qua, così) non esiste (anche se c’è).  Eh, “SPS che due palle! Dice sempre le stesse cose. È fermo a questo da mo’”. Vero. Però, ricorda:

“essere fermi e non fare niente sono due cose molto diverse…”.
Mr. Han

Infatti, è come “essere avanti un paio di semafori verdi e uno lampeggiate”. Ove, essere “avanti” non è trovarsi a Dalmine, Capriate, mentre “te” sei ancora al casello di Milano. Di più è essersi accorti sostanzialmente, ma… auto constatare di essere solo (lì, qua, così). Sai; quando sei solo, non ti segue nessuno. Dunque, rimani come in un vuoto, ancora una volta: nel tessuto molle costituito dallaggente (qua, così). 

Molto ma molto... fastidioso. 

L’entropia interna è sempre “a tappo”. Non puoi credere a fondo che sia così (qua), anche perché nessuno te lo conferma e nessuno è con Te, nella sostanza. Ciò non ti permette di essere totale! Di esserci. Ergo, il potenziale contemporaneo rimane interciso. Dunque, è proprio in tal modo che l’oro controllano, non il “dissenso”, bensì… chi c’è, ma non esiste per laggente, che è tanta e può davvero “Fare…” la differenza (quella sostanziale che l’oro davvero temono di più). 

Per questo ti dicono sempre, in-direttamente, che la questione portante è la “tua” fiducia, in qualsiasi ambito del sociale e non solo. I “mercati (che sono il mercato)” ad esempio ma causalmente, si sorreggono proprio della “tua” fiducia, ottenuta grazie alla mancanza di alternativa sostanziale, che non esiste anche se c’è (nel modus operandi poco sopra de-scritto).  

Alias, attraverso laggente, laggente si auto controlla. Wow

Geniale, quando “Fai…” tutto da “te” (qua, così) alimentando proprio il (qua, così) che non esiste; c’è = “niente”, va da sé, però. La collusione, vieppiù, è di conseguenza davvero una sorta di “patto”, ottenuto mediante l’incanto AntiSistemico, che ti ha levato tutto, anche le mutande, dandoti in cambio il binomio denaro-lavoro

la macch(in)azione = ancora, sempre, l’oro x “te” (qua, così). 

Cosa ci vuole? Una laurea, per accorgerti sostanzialmente? Suvvia. Stai “lavorando al tuo risveglio”, pagando o seguendo “corsi” de noantri, ma… de che, essenzialmente: 

“niente”. 

Non (ti) sbagli, infatti: 

dovresti proprio “svegliarti”! Sì: ma una volta per tutte

La collusione altra (quella che riverbera sostanzialmente, dimostrandoti l’AntiSistema = l’esse-Re già successo che continua a succede-Re) è Oltre a tale versione del tutto, ch’è “tutto ma tant’è”:

il colluso sei “te” (sadomaso)
ma
la Verità ti “dipinge la scena” costantemente
vuoi perché “serve” all’AntiSistema l’oro (è sfruttata per la terra-in-formazione)
vuoi perché ti serve (serve Te) dal momento in cui è, contemporaneamente, anche la memoria di ciò che è stato e che non è mai passato di moda, essendo sempre AntiSistema sin dalla “c-Re-azione”.

Dunque:

quando i Dem (la “Sx”) si comportano come hai visto benissimo dal “2020”
quale tipo di “organismo-entità” ti viene alla mente
giusto per non solo fare un paragone?

Bè, proprio la “Mafiach’è, dunque, anche la Verità che ti mantiene “informato”. In che modo? Bah. La “Mafia” è ovunque, è “dentro”, infiltrata, occupa “posti di comando”, dunque, se è sempre così sfuggevole. No

Come Palpatine in Star Wars, il “posto migliore per rivelarsi” è proprio quello di “comandante”: 

colluso in piena luce solare. 


Ecco che l’AntiSistema, di conseguenza, è un imbuto girato al contrario, avente le maglie della rete che filtrano sostanzialmente il contenuto sociale, in maniera tale da premiare i più “bravi”. Ok? I vari sottodomino sono dispositivi wireless, come “celle terroristiche” del tutto separate le une dalle altre, in maniera tale che anche se ne arresti una, “niente”. Chi verrà “preso”, non avrà mai molto da dire, perché l’organizzazione non esiste; c’è. Va da sé che El “Dio” (l’oro) è tutto da com-provare per laggente, che si auto delimiterà solamente a c®edere, temendone ogni conseguenza sostanzialmente diversa. 

Ecco come, all-ora, hanno fatto e fanno ad auto eliminare l’alternativa sostanziale dal mondo intero, senza colpo ferire: 

ricorrendo alla “immunità di gregge” che si diffonde ovunque grazie a “te” (qua, così). 

Un automatismo che si difende auto diffondendosi nell’ambiente, manco fosse deodorante spruzzato nell’aria per rivelare il puzzo sottostante. Quale? , quello della testa del “pesce”, che puzza da morire ma “niente” = lo devi “provare”. 

Mallerisate proprio!

Questa popolazione dei “rimasti” (che all'epoca del ritorno generalizzato dei deportati dagli assiri e dai babilonesi potrebbe forse essere stata rafforzata dal ritorno in patria dei discendenti degli esiliati) si mescolò col tempo con i gruppi non ebraici e non yahwisti, che a loro volta erano stati deportati nel territorio dell'ex Regno di Israele (e dei quali restano tracce archeologiche), formando i samaritani. 

La Bibbia racconta (spiegandolo con l'effetto di una “visione” mandata da Dio) di come anche i nuovi venuti adottarono il culto di Dio che era stato delle popolazioni del luogo. Questa assimilazione degli elementi stranieri, però, lungi dall'essere giudicata positivamente, è anzi deprecato da una parte rilevante dei redattori post-esilici dei libri biblici. Fu infatti proprio questa mescolanza di popoli e lingue, secondo la visione purista ed esclusivista di questi redattori, a costituire la “perdita” di tali popolazioni, cioè l'allontanamento dal “vero” culto di Dio (quello officiato sul Tempio di Gerusalemme)…

Ecco la “politica dell’inclusività” de noantri, a che “serve” (qua, così).
Dove la religione è solo il contorno della mappa, nella sostanza.

E la “Dx” è diversa, essenzialmente? Ma manco pe’ di-sogno! L’oro, son sempre l’oro. Te pare che uno “schieramento politico” possa m-andare al macero un unico impero che, tra l’altro, non esiste; c’è? Suvvia.



Anche se ridi, non ti passa

Cosa “protegge” tale… Trattato.

Chi? Un “Paradiso”, poiché tutto attorno è vietato “operare come sulla Terra industriale”.
Chi “era” la Grande Tartaria, nella sostanza? L’oro: quando il “confino” era ancora aperto ed il mondo “un posto molto più grande dove non solo abitare”. Ok? È “lì” che ricollochi ogni “epoca diversamente astrusa” di cui hai sentito parlare da quando sei in vita.

L’Antartide non è di nessuno o meglio è di tutti…:
uno per tutti
e
tutto per uno…

Dal punto di vista giuridico, l’Antartide è una parte del pianeta non assoggettata alla sovranità di alcuno Stato…:

però, “te”, non ci puoi andare ugualmente!

Un sistema di accordi internazionali, il Sistema del Trattato Antartico, è lo strumento giuridico per gestire politicamente tutto quanto situato a Sud del 60°S…:

gli “accordi internazionali” sono occulti, occultati, collusi tra l’oro
tale è lo “strumento” che ri-suona (qua, così)
nella sostanza.

Per essere membro consultivo occorre condurre ricerche scientifiche sostanziali...

organizzare spedizioni e avere almeno una stazione permanente…:
ecco(li) i collusi
che per “trenta denari = il nulla”
o per una idea di “potere”
bè… sono come ammette il Modello Eichmann
anche se che diamine te lo dico a fare…

Loop, Nastro di Mobius, in-de-finito, moto perpetuo, è già successo e continua a succedere, Matrix, ruota del criceto, binomio “lavoro-denaro”, abitudine “tempo”, moda, tendenza, stile, design, monopoli(o), etc. etc. etc.
Come te ne ri-esci da/in “tutto” ciò che “sai” poiché te lo hanno detto? Che ne sapevano gli “antichi egizi= la Verità che fa sempre surf”? 

Per l’auto decodifica sostanzialmente urgi proprio Te. Chi

No: non l’essere “te” (qua, così) ma Te. Ecco perché “non sai chi sei”, dato che sei nell’AntiSistema che ti ha ma “niente” = tutto ciò che ti ha ma “niente”… El va da Sé (che non è dialetto milanese)!

Il Rituale della Resurrezione veniva inscritto nella parete Sud della camera sepolcrale ed è costituito da lunghi incantesimi atti a far sì che lo spirito del defunto si liberasse del proprio attaccamento verso il corpo e la terra, affinché potesse unirsi alle divinità
Letizia Cozzuol

Ok? Nella sostanza, please = contestualizzato (qua, così) alla luce del (xxx, xxx) o perlomeno del (qua, xxx). Se non contestualizzi essenzialmente, sei il solito colluso (qua, così), p-arte dellaggente non solo Smith.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3881
prospettivavita@gmail.com


giovedì 30 gennaio 2025

Negrita.


“Allarmi, son tornati quelli che c’erano prima…”.

I Negrita, che sembrano “negrità”:

l’insieme delle qualità e delle caratteristiche dei neri; negritudine…

Dunque, i Negrita: “una così bella voce, suadente, dolce, avvolgente, inebriante”. Una musica divertente, su cui lasciarsi andare e/a “godere la vita”. Ah! I Negrita “sono (ri)tornati”. Wow!

Come la Piera, Dj-Vax, Vaxco Rossi e tutti gli altri:
“andiamo tutti sull’arca…”
declamava l’orso Yoghi nel cartoon.

Ecco! Or dunque, perché continua a “parlare”. No? Così (qua) fan tutti! Sono meglio i fatti, nella sostanza. Senza dire “nulla”, si dice tutto. Anche se purtroppo spetta proprio a “te”, fartene una idea. Come a dire: daje a ride (qua, così). 

Pronti? Via…

Noi siamo gli altri e crediamo ancora nelle canzoni
ed aspettiamo le rivoluzioni
ma chi le ha viste mai?
Noi siamo quelli, quelli sempre in minoranza
l’alternativa alla vostra arroganza
siamo gli antieroi
E siamo liberi, i liberi pensatori
siamo i figli, siamo i genitori
che non si arrendono mai…”.

I Negrita sono tornati! – Venerdì 17 gennaio sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali “Noi siamo gli altri” , una ballata profonda e viscerale, un brano dal testo potente, che celebra l’autenticità e la libertà di pensiero riaffermando la loro identità e la volontà di andare oltre le convenzioni. “Noi Siamo Gli Altri” è un punto fermo su chi sono e cosa vogliono dire i Negrita
“Viviamo un’epoca confusa e violenta e le semplificazioni continue non aiutano a capire la realtà delle cose, anzi, spesso le complicano. Dire o sentire continuamente: destra o sinistra, rosso o nero, progressisti o conservatori, etc, non significa più niente, i tempi sono cambiati, i centri di potere sono cambiati, ma è evidente che il detto “divide et impera” continua ancora a funzionare, infatti dividere in tifoserie per comandare meglio è un processo in atto ogni giorno qui in Occidente. Molte parole come democrazia, giustizia o libertà stanno mutando di significato fino addirittura ad annullare o capovolgere il senso originale. Noi Negrita, come molte altre persone, siamo stanchi di questa condizione e vogliamo dirlo, rimarcarlo a gran voce e addirittura cantarlo. Non ci riconosciamo in queste semplificazioni bugiarde. Non siamo allineati e non ci sentiamo rappresentati da nessuno purtroppo, ma almeno abbiamo un pensiero libero. Siamo dei liberi pensatori che fanno ormai fatica a sognare un mondo migliore, anche se non smetteremo mai di provarci…”.

Noi siamo gli altri
quelli con basse aspettative
quelli che hanno conati di bile
ma che non si accontentano mai.
Noi siamo gli altri
ci puoi trovare nudi sopra i palazzi
noi che rischiamo di sembrare pazzi
e poi finiamo quasi sempre nei guai.

Noi siamo gli altri
l’altra faccia della medaglia
che rifiutiamo di andare in battaglia
e siamo oltre le tifoserie.

Noi siamo quelli, quelli abbandonati
quelli indifesi, quelli bombardati
quelli che sperano fino alla fine in quello che non c’è.
Per vivere sotto questo cielo
che sembra ormai impossibile
la nebbia ci confonde e non sai più a chi credere
e sembra inutile esistere così.
Per vivere senza più veleni
senza più vipere
senza più la nausea nelle notti acide
e mani libere per riuscire a ridere dei guai.
Noi siamo gli altri
e crediamo ancora nelle canzoni
e aspettiamo ancora le rivoluzioni
ma chi le ha viste mai.

Noi siamo quelli, quelli sempre in minoranza
l’alternativa è la vostra arroganza
siamo gli antieroi
e siamo liberi, i liberi pensatori
siamo i figli, siamo i genitori
che non si arrendono mai, mai
ma siamo anche quelli calpestati
quelli derisi, quelli manganellati
quelli che inseguono fino alla fine
quello che non c’è, quello che non c’è
Per vivere sotto a questo cielo
che è sempre più impossibile
la nebbia ci nasconde e non sai più a chi credere
e sembra inutile resistere così.
Ma vivere
niente più veleni, ma cieli di lucciole
nemmeno più la nausea e notti acide
e mani libere per riuscire a ridere dei guai
a ridere dei guai.

Significato.
Noi siamo gli altri dei Negrita è un inno a chi vive ai margini della società, a chi è spesso ignorato o emarginato, ma che continua a sperare e a lottare per un futuro migliore. La canzone esplora temi di lotta, speranza e rifiuto dell’omologazione, raccontando di quelli che sono “altri” rispetto ai più, di quelli che sfidano le aspettative e le convenzioni sociali. Nonostante la difficoltà della vita e la lotta contro le ingiustizie, il messaggio è di resistenza, di speranza nel cambiamento, di un desiderio di un mondo senza più veleni e aridità, ma con la possibilità di ridere dei guai. La canzone mette in luce anche la frustrazione verso il sistema e la sensazione di vivere in un mondo sempre più difficile e confuso, dove le rivoluzioni sembrano essere un miraggio.

Che bello! Peccato che nel durante c’è stato lo “2020, 21, 22”. Eh; come “impronta digitale, karma, Dna, pistola fumante” laggente si è auto esposta nella sostanza per quello che “è” (qua, così).


Vaccino e Negrita gli appuntamenti di Marina di Cerveteri. 

Venerdì, 20 agosto 2021
Questa sera, Venerdì 20 agosto alle ore 21:30 sul Lungomare dei Navigatori Etruschi a Campo di Mare, un nuovo grande appuntamento con Etruria Eco Festival. Sul palco, una band storica della musica italiana, con una carriera lunga un quarto di secolo: i Negrita.
INGRESSO GRATUITO. Una volta entrati tutti i possessori del biglietto, sarà CONSENTITO L’ACCESSO fino a esaurimento posti.

Per accedere all’area spettacoli è necessario il Green Pass.

L’accesso al Lungomare è invece LIBERO. Ci saranno stand di artigianato e un nuovo spazio food.
Sempre questa sera, dalle ore 19:00 fino a mezzanotte vi ricordo che presso l’Associazione Nautica Campo di Mare, sempre sul Lungomare dei Navigatori Etruschi, la ASL ROMA 4 ha organizzato un open day vaccinale (Johnson e Moderna). Per vaccinarsi non occorre prenotazione...”.
Link

“Noi tutti Negrita siamo in lista di attesa e ci vaccineremo con la prima dose intorno al 20 giugno. Impensabile partire in tour senza vaccinarsi…”.
Link

I Negrita tornano live con “La teatrale Summer Tour 2021”. Il frontman all'HuffPost: “ripartire senza dimenticare che il settore dello spettacolo va riorganizzato…”.
16 giugno 2021 alle 18:10
“Col lockdown ti ritrovi da passare la vita in giro per il mondo e per l’Italia all’essere stanziale, forse più simile a Cagliostro costretto in una galera. Il musicista gitano, come noi Negrita, si trova a disagio, saltano tutti i suoi schemi. Ma ora siamo pronti a ripartire, passo dopo passo, consci di tutto quello che in questo anno è accaduto...”. A parlare all’HuffPost è Paolo Bruni, conosciuto come Pau, frontman della celebre rock band italiana Negrita.
Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria, il gruppo torna live con La teatrale Summer Tour 2021. Dal 27 giugno 2021 e per tutta la stagione, la band si ripresenterà al pubblico proponendo brani cult del proprio repertorio in veste acustica nelle location più incantevoli della penisola. La band ripartirà quindi da dove tutto si era fermato, tra intimismo e voglia di lasciarsi il passato alle spalle.
Com’è stato per lei questo anno di pandemia e di vita lontana dal palco?
La prima cosa che pensi dopo aver messo in sicurezza te e i tuoi cari, è adoperarti per non finire nel gorgo di Netflix o della PlayStation. Io ho provato a scrivere e a comporre, a singhiozzo, ma mi sono reso conto che non era aria. Evidentemente la pressione esterna era così forte da impedirmi la concentrazione: tutto quello che scrivevo era scuro, frustrante a livello autoriale. Mi sono detto di non voler scrivere quelle cose, ho lasciato da parte gli appunti con l’idea di riprenderli in altri momenti, in attesa di togliere un po’ di buio. Avevo bisogno di sentirmi ancorato a qualcosa. Quindi ho pensato a qualcosa di alternativo per muovere creatività e fantasia: ho riscoperto la mia vecchia passione per il disegno e la pittura. Ho trasformato il mio studiolo da compositore in un piccolo atelier da artista. Ho aperto una pagina Instagram che mi ha dato soddisfazioni, incentivato dai fan. Ora ho una mostra in corso. Fuori dalla finestra c’erano il caos, il panico, la paura; una situazione che mi faceva sentire spaesato, umano in terra aliena. L’arte è stata la mia cura.
Avete ansie?
La cosa che mi fa paura è ripartire come se nulla fosse successo.
In che senso?
Dalla pandemia non siamo ancora totalmente usciti. Credo che finché non saremo tutti protetti dal vaccino la normalità stenterà ad arrivare. Diciamo che non mi va di festeggiare troppo, per ora, finché non torneremo tutti sani e senza preoccupazioni. Solo allora la ripartenza sarà effettiva. Poi penso, e qui mi riferisco a tutto quello che è successo quest’anno nel settore spettacolo, alle proteste: confido che questa possa essere un’occasione di profondo cambiamento. Approfittare della crisi, fare quadrato, organizzarsi, avere una voce unica. Le basi per il cambiamento ci sono, in gran parte grazie alla presa di posizione delle maestranze. Se all’improvviso ci mettiamo tutti a festeggiare, dimenticando l’importanza che ha riorganizzare il settore, continueremo sempre ad essere deboli a livello politico.
È speranzoso? Una maggiore unità è possibile?
Non è un’utopia. È qualcosa che leggo nella realtà. Bisogna capire come utilizzare la cultura in maniera propositiva per far sì che il futuro sia diverso da quel marzo 2020. “Torneremo così” è uno slogan che non mi piace. Dovremmo dire piuttosto “torneremo migliori”, “torneremo diversi”. Il settore spettacolo conta 600 mila lavoratori, in questi mesi di stop tanti hanno dovuto abbandonarlo perché avevano bollette da pagare e spese da sostenere. C’è bisogno di rappresentanza e ricostruzione per non tornare ad essere una categoria ricca soltanto per i ricchi.
Qual è stata la risposta delle istituzioni in questo periodo? C’è stato ascolto?
È stato minimo, tardivo e distratto. L’ex presidente Conte mi ha molto deluso quando ha detto di aiutare “gli artisti, che ci fanno tanto divertire”, l’ho percepito come svalutante: la musica, e gli spettacoli in generale, non sono soltanto manifestazioni ludiche, ma veicolo di cultura. In particolare la musica in Italia è da decenni percepita come un’arte minore rispetto ad altre. Eppure il nostro Paese è un’eccellenza anche da quel punto di vista: ha fatto la storia della musica classica, e ha un’importante tradizione anche nella musica leggera d’autore. Mi viene da pensare a Paolo Conte che ancora oggi fa sold out in Francia. Mentre l’altro giorno mi è capitato di stare al telefono con Francesco De Gregori: parlare con lui è parlare con il Dio della musica.
Promuoviamo troppo poco il nostro patrimonio?
Dicono che in Italia abbiamo l’80% del patrimonio culturale mondiale: non so se sia davvero l′80, ma anche se fosse il 50 dovremmo renderci conto di quale fortuna rappresenti. Abbiamo un tesoro a disposizione, regalato dai nostri avi, e non lo sfruttiamo come potremmo. Io vivo in Toscana: sono circondato da opere di artisti meravigliosi, vedo le colline senesi, il mare della Toscana. E penso a tutto il territorio, al paesaggio italiano che è un dono della natura, e noi lo sfruttiamo male. Ci sono Paesi che hanno molto meno, ma riescono a venderlo come se fosse oro. Gestire la cultura non può essere temporeggiare, salvare il salvabile, senza dimostrare alcuna attitudine a usare la cultura come industria che genera indotto e turismo.
Tornando al vostro tour, il repertorio dei Negrita è rivisitato in versione acustica. È un modo più intimista di affrontare il palco in un periodo così particolare?
Abbiamo iniziato questo tour teatrale nel 2019, in occasione dei 25 anni di carriera della band. È una stata coincidenza fortunata: quando fai una teatrale, usi il microfono non solo per suonare ma anche per raccontarti. C’è più intimità, è un incontro col pubblico. Sarà un modo per parlare e prendere coscienza di tutto quello che abbiamo vissuto a partire dal marzo 2020, per ricordarlo e dimenticarlo assieme.
Link

Non proprio niente, vero? Quello che laggente vuole sentirsi dire:
ciò che ap-paga!

Soprattutto, nei confronti di tutti coloro che hanno davvero “r-esistito”. Inutile dire altro, dopo quello che è già successo. Ora, che persino le “Intelligence Usa” ammettono che lo “virus” è stato creato in laboratorio (ovviamente, “cinese”).
Che altro? “Niente”; sarà la “acqua (Verità)” a scorrere ovunque, facendo arrugginire tutto il “marciume”. Oppure, il mondo rimarrà tale e quale:

il l'oro AntiSistema e “basta”.

I Negrita, come tutta laggente di “spettacolo”, sanno fare “surf”. Altrimenti, non potrebbero restare lì, a spacciare lucciole per lanterne, ove l’abito non fa il monaco, ma sei sempre “te” che ci caschi a pieno, sino al fondo che sembra non arrivare mai. I Negrita? Fanno il proprio mestiere: 

“recitano ad arte”. 

Del resto, chi si è “salvato” (qua, così) in quei 3 funesti anni? Il pesce puzza dalla testa. La testa però non esiste x “te”, anche se c’è, Oltre.

Proprio vero e... coerente:

la cosa che mi fa paura è ripartire come se nulla fosse successo
sarà un modo per parlare e prendere coscienza di tutto quello che abbiamo vissuto a partire dal marzo 2020, per ricordarlo e dimenticarlo assieme

El Re-Seth ti ha ma “niente”; l’importante è la salute! Ed il “godersi la vita” che è sempre troppo corta, come la corda alla quale sei attaccato

Proprio come se:

nulla fosse successo…

Teatro

Chi se magnato la mela

De che


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3880
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 29 gennaio 2025

D(a)e Mo(o)n…


La “Luna”: è la notte con i suoi sogni... (“sonno, incanto, stand-by”).

Quasi come Crudelia: Crudelia De Mon

Il nome originale del personaggio in inglese, Cruella De Vil… (devil = lo “Diabolo” che ha un certo “vissuto”, lived o esperienza, conoscenza, vantaggio, etc.).

Quando la prima generazione, quella aurea vivente al tempo di Crono… scomparve sopraffatta dal sonno, Zeus li trasformò quindi in dèmoni…:
scomparve sopraffatta dal sonno
dalla “Luna” e dall’abitudine relativa del “tempo (da Crono a Zeus, il Re-Seth)”.

Máni, nella mitologia norrena, è il Dio che guida il carro che trasporta la Luna, in contrapposizione alla sorella Sól che guidava il carro solare…

Un demone (in lingua inglese daemon), in informatica e più in generale nei sistemi operativi multitasking, è un programma eseguito in background, cioè senza che sia sotto il controllo diretto dell'utente, tipicamente fornendo un servizio all'utente. Principalmente viene utilizzato sui server ma anche su normali Pc…
I demoni sono personaggi della mitologia greca, alcuni dei quali eseguivano compiti di cui gli dèi non potevano occuparsi, esattamente come i demoni eseguono compiti in background di cui l'utente non vuole o non può occuparsi…

Ove, chi s'assomiglia si piglia! C’è analogia (frattale espansa). Ergo? Laggente è i-diot:

diot = popolo…


Deutschland: il lemma originario era probabilmente diutisc, collegato a diot, che in tedesco moderno è diventato Volk, ovvero popolo. Il significato della parola deutsch sarebbe quindi “del popolo”. Da questo Deutschland (deutsch + land, Paese) va a significare “la terra del popolo”. È da questa radice che deriva anche l’aggettivo tedesco che usiamo per indicare tutto ciò che riguarda la Germania…

C’è “puzza” di germani(a) nel (qua, così); la “pista tedesca” deodora d’assieme l’ambiente, proprio come pesce che puzza dalla testa o tartufo sottoterra che non sfugge a chi ha il “fiuto”. Un altro Golem, come gli “Usa” e gli anglosassoni, oppure ben altro!  

Uhm.

Nella vita di tutti i giorni gli ebrei si esprimevano, invece, in lingue locali o in altre lingue create dagli stessi ebrei nella diaspora, lingue non semitiche come lo yiddish... (la lingua yiddish... o giudeo-tedesco...).

Mitologia norrena… È da ritenersi (al pari della mitologia anglosassone, o inglese) un ramo della mitologia germanica che è il nucleo mitematico più antico
Ma, tutto fa brodo sostanzialmente:

anglo-sassoni = “inglesi” = “germani” = il nucleo mitematico più antico…





Buh!

Ciò che affonda, si con-fonde e ti fionda nel mitema (fonema, ri-suono, “Verbo”) sionista o “ebreo”, nella rivelazione d-El “Dio” (qua, così). 

Nel divide et impera ma “niente”. No? El... popolo eletto!

Fedeli servi dell'Oltre che, ap-punto, non esiste ma c'è!

Divide et impera; proprio come la struttura impero e vassallaggio, costituita da piloni portanti (sottodomino) che controllano “in-vece di”, il resto del “prossimo” o laggente (i servomeccanismi di struttura o contenuto).

Un nomarca… era un governatore provinciale nell'Antico Egitto: il paese era infatti diviso in 42 province chiamate “nòmi” governate ciascuna da un nomarca…

Nomarca = governatore di provincia.

E monarca

la persona in cui si accentra la suprema autorità, negli stati retti a monarchia…

Monarca = uno solo al comando…

Nel territorio della marca il commercio era gestito in modo autonomo rispetto al potere centrale, ma i marchesi erano tenuti a dare una parte del loro guadagno alle signorie di rango superiore:

nomarca Vs monarca.

Quando c’era l’imperatore era evidente chi fosse a decidere (la “Chiesa”):

il potere di incoronare l'imperatore era attribuito al Papa, almeno fino alla Riforma protestante… (1500).

Ergo, nemmeno con l’imperatore era lineare la “cosa”.

La Riforma dette inizio al protestantesimo e causò una separazione (scisma) della Chiesa occidentale in Chiese riformate e in Chiesa cattolica romana; è considerata anche uno degli eventi che marcano nella storia europea la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna…
In Inghilterra re Enrico VIII colse l'occasione per separare la Chiesa locale da Roma, dando vita alla Chiesa anglicana…
L'età del Rinascimento, almeno dopo la morte di Paolo II nel 1471, costituisce uno dei periodi più oscuri per i vertici della gerarchia della Chiesa cattolica: allo splendore culturale e civile si contrapponeva la mancanza di un autentico spirito religioso

Periodo “oscuro” questo. Sì: ma con le “vacche grasse”.
Il potere or dunque, prima di tutto

prima anche di “Dio”, che viene sempre buono al fine di manu-tenere il gregge sempre più… gregge.

Che altro?

Il Sacro Romano Impero… in tedesco Heiliges Römisches Reich… chiamato anche, in epoca recente… Primo Reich (con riferimento al Secondo e al Terzo Reich), fu una Confederazione di Stati dell'Europa centrale e occidentale, nata nell'Alto Medioevo ed esistita per circa un millennio…
L'Alto Medioevo è, per convenzione, quella parte del Medioevo che va dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, avvenuta nel 476, all'anno 1000…

Quindi, prima della “riforma”.
Quindi, l’imperatore era “imperatore”.

Traeva il nome “Impero romano” dall'essere considerato una continuazione dell'Impero romano d'Occidente e perciò un potere universale, mentre l'aggettivo “sacro”, che lo contrapponeva all'impero pagano dei primi tre secoli, sottolineava il legame tra la rinascita del potere imperiale e la religione cristiana e doveva considerarsi voluta da Dio; per questo motivo il potere di incoronare l'imperatore era attribuito al Papa

Dunque:

Impero romano
Impero romano d'Occidente
Sacro Romano Impero o Primo Reich.

La storia dell’Urbe (a carattere mondiale) diventa quella della “Germania”. Il solito parassitismo (qua, così). Ma, quanto è profonda la tana di Bianconiglio? Uhm:

“impero romano” = provincia (nomarca) della “Grande Tartaria” (monarca).

Dove, però:

Grande Tartaria= l’impero che non esiste; c’è… Oltre al “muro di ghiaccio” Antartico; quando, l’oro… stanziavano anche in questa p-arte della Terra (per questo motivo è disseminata da sì tanta grandiosità, in epoche che davvero “non potevano proprio permetterselo”). 

Perché, infatti, ti dicono e allora “sai” che:

“una volta” gli Dei abitavano assieme agli uomini.

No? Erano l’oro! In ciò che “ora” è l’esclusiva tenuta di caccia o la “riserva” (Westworld): l'AntiSistema!

Va da sé che (qua, così) è qualcosa di molto simile ad un “triplo cieco”:
se né gli sperimentatori, né i partecipanti né coloro che valutano i risultati (per esempio li elaborano statisticamente) conoscono il tipo di trattamento assegnato…
Di più:

studio in quadruplo cieco
uno studio in cui i soggetti, i ricercatori, il valutatore e gli analisti di dati rimangono accecati

come acqua che gira per i tubi.

L’AntiSistema è tale (qua, così). 

Nessun ricordo; niente di niente. Essere dentro è questione di lana caprina. Non si può provare! La strategia è perfetta; l’I-Ambiente è l’ideale per… Funzionando e contemporaneamente necessitando di… “energia (motore)”. Una sorta di pianta carnivora che potrebbe farne a meno se al comando il “pilota” non fosse solo a decidere per chiunque (qua, dentro). 

Una gerarchia che proviene da Oltre

Ecco perché non riesci mai a comprovare alcunché = prima o poi “ti viene da…” d-esistere.  Sì, il famigerato “semitono mancante” ti ha ma “niente”, manco te ne rendi conto.
Sembra che nel (qua, così) non esiste ma c’è una connessione privilegiata fra “Germania” ed entità sionista o “Israele”, ove sia “Inghilterra” (anglo-sassoni) che “Usa” sembrano fatti con lo stampino: 

quello sostanziale. 

Impero tedesco, noto anche come Impero germanico… Germania imperiale… o Secondo Reich… e ufficialmente designato come Reich tedesco… sono le denominazioni con cui ci si riferisce comunemente allo Stato monarchico che governò i territori della Germania nel periodo che va dal conseguimento dell'unificazione tedesca il 18 gennaio 1871 fino all'abdicazione del Kaiser Guglielmo II il 9 novembre 1918…

Riprendendo lo “schemino”:

tutto quel popò di “impero romano”
divenne la storia della “Germania”
che, in seguito, divenne…

Germania nazionalsocialista, nota più comunemente come Germania nazista o Terzo Reich (in tedesco Drittes Reich, lett. “Terzo Impero” o “Terzo Stato”), sono le definizioni con cui generalmente ci si riferisce alla Germania (più propriamente al Reich tedesco) tra il 1933 e il 1945, quando venne governata dal regime totalitario del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori guidato dal cancelliere Adolf Hitler, che assunse il titolo di Führer…

Bah:

“impero romano” Vs Terzo Reich.

Per “andare a finire dove”? :

nella “!”
in cui la “Germania” fa sempre al solito la “voce grossa”
nonostante la de-industrializzazione in atto.

Pensa:

se nemmeno due guerre mondiali l’hanno rovinata definitivamente
cosa sta succedendo, di conseguenza, anche in questa “crisi” o “trasformazione”?

La stessa identica “cosa”.

A qualcuno “piace” proprio (così, qua). È lo “spirito dei tempi nuovi”. Come no! Gallina vecchia? Fa sempre buon brodo… ma, ad immagine e somiglianza:

il “cordone ombelicale” è già stato interciso
ricordi?
“una volta” gli Dei vivevano tra gli uomini (quando il teatro era ancora cantiere)
ergo
come è a occidente così è anche Oltre l’est-erno (e viceversa).

Questo lo puoi auto ricavare sempre, per via della Verità, ch’è memoria della tri-unità funzionale, SO I-Ambiente.

Di certo, non per opera l’oro! 

Ricordi? Quadruplo cieco! La Verità è come Neo: è la “anomalia” che si ripresenta sempre, poiché facente p-arte degli endless (legge, strumento, memoria).

Da cui:

frattalità espansa
e
analogia frattale espansa (l’atteggiamento ad hoc per l’auto decodifica sostanziale dell’auto caratteristica I-Ambientale o frattalità espansa).







  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3879
prospettivavita@gmail.com