giovedì 14 settembre 2017

Storia del deviato ma non della deviazione.



L’umanità intera (e non la “sua” storia, che è solamente il racconto deviato, ma non è il racconto della “sua” deviazione, inteso come “perché, in che modo, quando, dove, etc.”… l’elemento portante, compresente, manifesto... ed immanifesto per quanto riguarda la consapevolezza umana, ha già potuto deviarne assolutamente il relativo “passo, futuro, destino, orbita, etc.”) procede nel cono d’ombra di una “eclisse” sotto (alla) dominante.
Ombra che si è condensata nel tempo chimico...
La conseguenza (ed il modo, lente, focale, prospettiva, strategia, piano, etc. sotto dominante) è il “qua, così”
Che cosa è il “qua, così”? 
È l’essere “qua” viv3, sopravvivendo “così”… come puoi misurare tranquillamente anche da te, sulla tua pelle (facendo finta di nulla, per abitudine e manifesta auto impotenza, a/di fronte a qualcosa che è qualcun3 di assolutamente non pres3 in seria considerazione come, ad esempio, merita l’alta considerazione globale collegabile ad una pandemia). 
Questo solco d’aratro AntiSistemico (la negazione dell’utopia “come dovrebbe essere”, Sistema) è l’ombra che caratterizza ed avvolge interamente il cammino, sul posto, dell’umanità intera. 
L’ombra è, però, la proiezione di un corpo fisico che, allora, esiste anch’esso da qualche parte “qua, così” (a Filtro di Semplificazione attivo, ossia, evitando di allargare a dismisura la cerchia auto investigativa. Per intenderci, omettendo ogni ambito collegato agli alieni, ai fantasmi, al metafisico, etc. Infatti, essendo la caratteristica ambientale frattale espansa, l’informazione c’è sempre, essendo l’ambiente stesso una memoria indelebile globale). 

mercoledì 13 settembre 2017

È una buona giornata per farti un favore…



Nella mia famiglia 1 + 1 era uguale a 3…
Per il mondo erano solo numeri. Ma per noi erano segni invisibili”.
An invisible sign
Dio lascia che i suoi figli siano divorati. Voglio capire perché”.
Amen
Queste sono le regole.
E secondo te, chi ha scritto le regole?
Da che parte stai?
Non ci sono parti. Solo la partita”.
Death note
Sei immers3, dispers3 e ti “cospargi il capo di cenere”… appartenendo a qualcosa (qualcun3) che nemmeno immagini; e non immagini per via di un “blocco mentale”: 
un blocco nella “tua” mente “qua, così”. 
Con “a monte” un evento certo, che non riesci più a prendere in considerazione. 
Probabilmente, ti sarà capitato - almeno una volta, da che “sei viv3” - di sorprenderti mentre, con lo sguardo fisso Oltre Orizzonte, stavi “pensando ad ambiti che, una volta lasciati lì, la mente non sapeva più come mettere assieme, avendo perduto una sorta di connessione altra”.
No? Non è nemmeno il "non ricordare"... è, qualcosa di molto simile al "non essere più in grado di comprendere, di mettere assieme, di ritrovare la logica, il senso, il filo conduttore, etc."; è diverso.
Ricordi solo che non riesci a...
Se (se) non ti è mai successo, ti succederà, poiché fa parte dei frammenti di un evento “a monte”, persino, del “è già successo (del quale non hai alcuna memoria apparente)”. 
Se (se) ti è successo, allora (allora) come puoi fare finta di nulla? 

martedì 12 settembre 2017

I due perni ed il riflesso te/“te”.



Per “fare surf” devi sempre stare sulla cresta dell’onda.
In realtà, i surfisti non cavalcano l’onda – così come si cavalca un cavallo, standogli sopra – ma (ma) la anticipano, precedono... per quanto riguarda proprio la “cresta dell’onda”.
Stanno nella sua “pancia”, piuttosto:
davanti. 
Nel filo, nel “ricciolo”, nella linea orizzontale che prosegue lungo la verticale. 
Ora, analizzando a livello frattale espanso (sostanziale, significativo) questo incedere, questo passo, puoi meglio focalizzare sull’atteggiamento che, tali sportiv3, hanno sviluppato “facendo esperienza diretta e indiretta”
Quale? 
Quello “stare dentro all’onda” al fine di… cavalcarla il più a “lungo” possibile, sfruttandone la forza e, dunque, la corrente... che la rende possibile e manifesta. 
Anche in un simile “caso”, detta “potenza” è - e rimane - del tutto immanifesta e tutto ciò che “vedi (e misuri)” è l’apparenza fisica dell’onda: 
della quale, il significato “cosa significa” scompare del tutto, di fronte all’evento che matura quando l’onda s’abbatte lungo la costa, formando rivoli arricciati d’acqua, non più costituita da gocce bensì da striature, filamenti artistici, grovigli conseguenti alla legge fisica, sotto ondulazioni dell’onda portante. 
Qualcosa che va a caratterizzare una giornata “mossa e ondosa”. 
Qualcosa che solitamente s’immagina accompagnat3 anche da un cielo ad hoc, dal vento, dai colori del panorama e degli animi sempre alla moda.