mercoledì 21 gennaio 2015

Il controllo in remoto dell’essere umano.


Un "pulitore di vetri", della facciata e(s)terna del Mondo.
Cieco chi guarda il cielo senza comprenderlo: è un viaggiatore che attraversa il mondo senza vederlo; è un sordo in mezzo ad un concerto.
Nicolas Camille Flammarion 
Nell’antichità, gli egizi (ri)uscirono a replicare in terra, una parte del cielo a cui avevano "accesso" sopra alle loro teste. Infatti, la piana di Giza e, per quello che si conosce, anche altre parti del territorio assunsero la medesima conformazione del cielo, replicato nella visione della Via Lattea, delle stelle della cintura di Orione, etc.
Le posizioni delle piramidi e la sinuosità del grande fiume Nilo:
uno scenario in/di replica del “cielo”.
Una rappresentazione teatrale, fine a se stessa? Naa… piuttosto il lascito ai posteri, alle generazioni (s)perdute successive, della infinita portata della rilevanza frattale del tutto:
come è sopra, così è sotto.
Le solite “cose”? La (s)coperta dell’acqua calda? Aria fritta?
Sì, per come ti sei abituato a masticare e a digerire tutto, in salsa agrodolce e, paradossalmente, sempre più insipida.
Se “come è sopra, così è sotto”… anche “come è sotto, così è sopra”?

La verità è senza menzogna, è certa è autentica (“Tutto è vero”. Prima legge di SPS).

martedì 20 gennaio 2015

Nulla di nuovo all’orizzonte.



Il sistema esperto di Intelligence che andrà ad estendere DriveOnStreet, permetterà di identificare, classificare e archiviare immagini di persone e oggetti ricercati. Questo permette di generare segnalazioni spontanee in tempo reale in base alla richiesta degli agenti e di restituire risultati di ricerca dall’archivio ma anche di prevedere un avvenimento in funzione dei dati archiviati…
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Prevedere un avvenimento in funzione dei dati archiviati…
Dunque, i dati diventano centrali. Che cosa puoi (pre)dire se, ad esempio, questi dati vengono manipolati ad hoc? Se sparisce una parte e/o viene cambiata e/o aggiunta un’altra?
La predizione come cambia? Quante “prove” sono (s)comparse nel corso del tempo? Quanti “dati” mancano? Quanta menzogna è contenuta nei dati?
Senza una prospettiva più “aperta e focalizzata”, non si può (rag)giungere quel livello di “Tutto è vero”, che garantisce sempre il costante monitoraggio della fonte, che controlla/ammorba il piano inclinato della realtà emersa come (con)seguenza della (com)presenza (che… non esiste ma che c’è, sostanzialmente).
Nel grande trattato di alleanza, firmato a Losanna nel 1875, tra i supremi consigli di rito scozzese antico ed accettato si affermò:
la Massoneria proclama ciò che ha proclamato fin dalla sua origine; l’esistenza di un Princìpio Creatore (nel significato, però, di “princìpio di generazione” e non di creazione dal nulla!), sotto il nome di “Grande Architetto Dell’Universo”...
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“Princìpio di generazione” e non di creazione dal nulla…
Una base di (ri)partenza, capace di (ri)fondare tutto ciò che rimaneva, (ri)terraformando la realtà.
Dal punto di “reset” all’obiettivo (meta), passando per il lungo viaggio del presente.
Un percorso “punto – linea – punto”:
la lettera “R” in Codice Morse.
La particolarità che emerge in SPS, è che la lettera “R”, se la digiti tra parentesi, in Word diventa il simbolo del “marchio registrato”:
®
Il simbolo ® serve a indicare… un marchio registrato.
Il marchio è un qualunque segno distintivo suscettibile di essere rappresentato graficamente, e può consistere in parole (marchio verbale), disegni, lettere, cifre, suoni, addirittura la forma di un prodotto o della confezione di esso (marchio di forma), combinazioni o tonalità cromatiche, purché siano tutte caratteristiche idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelle delle altre…
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Ergo, ecco il “marchio” di tutta la “cultura” (ri)emersa progressivamente nella realtà di (ri)ferimento.
Un marchio reca con sé, sottilmente, anche la firma del progetto.
La firma è tutto ciò che segna la realtà. Se la realtà è (in)giusta, quella è la firma dell’intento, che la sorregge…
Ok?
Difficile a credersi ma è, banalmente, così.


lunedì 19 gennaio 2015

Il limite è un controllo.



- Hey! Vuoi sentire la conferenza sui microcontrollori?...
- Non ti annoia perdere tempo con tutti questi segaioli? A costruire le antenne dai pacchetti di Pringles, a leggere Neuromante, a giocare al richiamo di Cthulhu? Ma, che orribile spreco! Uomini capaci di generosità, che hanno uno scopo nella vita. Pensi che servano queste stronzate al mondo? Non è quello per cui abbiamo lottato…

Il Quinto Potere
Quanti “poteri” ci sono?
He He He… quanti ne puoi immaginare? Ecco il limite:
  • quanti ne (ri)esci ad immaginare?
Il “limite non è un limite invalicabile”… bensì, è ciò a cui tu hai diretto accesso, attraverso le tue facoltà. Non esiste nessun limite, ergo, tu vivi in un sottoinsieme delle tue possibilità, così come vivono gli animali ridotti in cattività dall’operato umano. Anche per loro vale lo stesso discorso. La razza umana impedisce lo sviluppo di qualsiasi altra forma di Vita “animale” sulla Terra, che l’umano può direttamente vedere.
Ma c’è sempre dell’altro, no? Qualcosa che (s)fugge per una diversa caratteristica principale di sopravvivenza…
Ebbene, l’umano non ha il controllo di tutte le forme di Vita auto esistenti in questa forma di reale. Di questo stanne pur certo. Per cui, anche l’umano – in quanto forma di animale “dominante” – (ri)entra nel medesimo ambito, sia per quanto (ri)guarda il “sopra” che per quanto concerne il “sotto”:
un orientamento del tutto convenzionale e, dunque, del tutto umano, nella misura in cui l’umano non è libero di essere… libero (se stesso).
La frattalità è ubiqua, essendo una caratteristica del reale. Ogni caratteristica è “legge”, dal punto prospettico di “chi (con)segue e se ne accorge, decodificandola, però, come qualcosa di soprannaturale e, quindi, elevandola al grado divino (credo)”…
  • “Tutto è vero” (Prima legge di SPS)
  • “Tutto è uno nel terzo stato” (Seconda legge di SPS)
Il “terzo stato” è una posizione prospettica dalla quale si gode di un “paesaggio” diverso dal consueto (dualità).
SPS (Io) scrive da un simile “coll(e/o)”:
da “lì”, la realtà emersa è (ri)letta in maniera altra, attraverso lenti frattali che “sincronicamente, centralmente, sovranamente, etc.”, esprimono il grado di reale più autentico, dal proprio punto di auto consultazione (qualcosa al di là della componente del giudizio e dell'attaccamento, etc.)…
Fantascienza? Illusione? Paranoia?
Sì, quando a “viverlo/pensarlo” è un solo individuo.