venerdì 7 novembre 2014

Digerire è separare.

 

Ecco come l’Unione europea ha speso 7 miliardi di euro “per sbaglio”.
L’Unione europea ha speso 6,97 miliardi di euro “per sbaglio”, ossia a causa di errori di finanziamento. Lo conferma l’audit sul bilancio 2013 della Corte dei conti europea, reso pubblico mercoledì 5 novembre…
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Il caso non esiste.
Come ti (s)pieghi tutto ciò? Ossia, come lo “digerisci”? Come (ri)esci sempre a farlo? Come puoi, ogni volta, “sopportarlo”?
Sei un caso clinico, ma talmente diffuso da non essere rilevato come “malattia.
Forse, se qualche “casa farmaceutica” se ne accorgesse, potrebbe iniziare a diagnosticare un simile “status” come degno di essere menzionato a livello medico per, dunque, avvicinarsi alla (ri)considerazione pubblica dello “stato di malattia”.
Se, "dietro", non c’è la possibilità di business o c’è un potere più forte, allora il tal fenomeno non sarà manipolato al fine di… generare cassa, all’interno della continuazione del modello di potere basato sul controllo e sull’amministrazione (in)diretta del “parco umano”.
Intanto, continui a soggiacere nel “letto” scavato da qualcuno per te, all’interno della solida infrastruttura ibrida (artifici/natur)ale della realtà “aumentata/diminuita” di (s)comodo.
Quale tipo di pensiero sottintende la visione mono prospettica di questa realtà? Che cosa... "separi, digerendo sempre tutto"?
Che “cosa” (ri)circola nelle “arterie del pensiero”, lungo le autostrade infinite dei vortici (ri)percorribili in lungo ed in largo, ma non nella sostanza (com)mutabili con "altro", continuando a rimanerci dentro?

Cosa è cielo e cosa è terra, all’interno di una “tensostruttura”, che scompare insieme alla tua visione, pur rimanendo perfettamente integra?

giovedì 6 novembre 2014

(Co)stretti.



Shanti” e “Santi”; due termini agli antipodi della geografia duale Planetaria “oriente/occidente”. Due emisferi del cervello e due emisferi del Globo terracqueo. Una divisione fisica/organica, una divisione convenzionale/parziale…
Presso la religione induista, la parola sanscrita Śānti (solitamente anglicizzata in Shanti o Shantih) indica uno stato di assoluta pace interiore e di serena imperturbabilità, caratterizzato dall'assenza delle frenetiche onde-pensiero (vritti… lett. dal sanscrito vortice, o attività circolare senza inizio né fine... Link) generate dalla mente; l'individuo che ha raggiunto questa pace è estremamente equanime, equilibrato, centrato, moderato, e grazie a questa sua centratura riesce a vivere con perfetta concentrazione e serenità nel qui e ora…
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Santo (dal latino sanctus, participio passato di sancīre, perché "sancito" dalla Chiesa cattolica…) è attributo di un essere, oggetto o manifestazione che si ritiene essere correlato alla divinità. Nel significato moderno, il termine santo è utilizzato principalmente riferendosi a ciò che si ritiene inviolabile, in quanto consacrato da una legge religiosa, oppure venerato religiosamente, o considerato degno di venerazione…
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Due termini non così “distanti” per la "sostanza" alla quale si (ri)feriscono:
uno stato di dipendenza, molto simile a quello provocato dalla droga, (ri)assunta in qualsiasi forma...

Gli orientali sono così "accomodanti". Gli occidentali sono così "approfittanti"... entrambe le caratteristiche sono "coassiali" e (ri)entrano nel maggiore ambito del "controllo", ossia, ad un qualcosa (fatto) che si perpetra e perpetua nel tempo, provenendo da un passato convenzionale, dal quale si (di)parte un futuro convenzionale...
Hai mai pensato a ciò che i termini, ai quali (ri)corri, implicano anche e non solo per assonanza?
Ad esempio, le espressioni… “se ti (ri)ferisci” o “se ti ferisci”… che cosa sottintendono?
  • dal latino referre, narrareLink
  • dal latino ferīre, colpireLink

mercoledì 5 novembre 2014

Perché?



Luci sull'Atlantico, le rotte aeree viste dallo spazio.
Ecco l'affascinante animazione diffusa dalla Nats, la società leader nel monitoraggio e nella sicurezza dei voli sull'Atlantico settentrionale. Mostrando una vera e propria Via Lattea tra New York e Londra.
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Non sono "spermatozoi", la ragntaela di scie e di punti in movimento, che vedi nel video. Sono le tratte aeree che solcano ogni giorno i cieli Planetari e che, poesia a parte, servono per trasportare persone con il loro carico d’interesse addosso e/o dentro; i velivoli, a loro volta, si prestano anche ad altri tipi di interesse, meno chiari a volte, tuttavia, auto esistenti:
ciò che tali apparecchi disperdono nell’aria, disegna sopra alle terre emerse e a quelle sommerse… una trama unica (ragnatela), che tende a scomparire non appena i processi fisici la integrano con la struttura invisibile d’insieme, dell’atmosfera terrestre o “aria”.
Aria che circola dappertutto e che provvede a far scivolare in essa, le componenti chimiche più dense, che precipitano lentamente sino a terra, così come ogni aereo porta giù, infine, il proprio carico di umani pensierosi.
Tutto “(di)scende” e… raggiunge terra, perché l’attrazione del Pianeta è più forte, lasciando andare solo qualche satellite e le onde radio, in funzione di testimoni convenzionali di ciò che avviene sulla Terra.
Un invito, un biglietto da visita, una copertura, oppure… una “trappola”?
La natura sembra avere codificato in sé, tante simili strategie (ri)attuate costantemente al fine di… sopravvivere, in una base d’insieme regolata sulla frequenza della scarsità e, dunque, del relativo controllo in leva, a collo di bottiglia e, molto spesso, non localmente…
Tutto sembra reggersi su convinzioni rinsaldate alla base (paradigma).
E tutto, di (con)seguenza può anche essere “parziale”, fallace nella misura in cui “serve” alle/per le esigenze di “un ordine che, per qualche motivo, incarna un vantaggio storico, sul resto della platea”.