martedì 14 ottobre 2014

Il (ri)ferimento “algoritmico”.


L'Impero del Brasile fu l'entità politica che comprendeva gran parte del territorio del Brasile odierno, governata dagli imperatori Pedro I e suo figlio Pedro II. Fondato nel 1822 con l'indipendenza dalla corona portoghese, ebbe fine nel 1889, con la proclamazione della repubblica...
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Tutti i fatti possono essere cambiati e tutte le menzogne rese vere. La realtà è diventata un agglomerato di eventi in continuo mutamento e di slogan in cui una cosa può essere vera oggi e falsa domani”.
Hannah Arendt
Che cosa "ebbe fine"? Che cosa “sai”? 

Il momento attuale sembra sempre solo un "pelo" più “moderno”, rispetto a quello passato, nel senso che… la modernità, legata al tempo più vicino, rende la realtà conseguente come qualcosa di più “colorato” e, dunque, apparentemente “migliore”.
In realtà, mettendosi a classificare le diverse “età temporali” (suddivise in funzione degli avvenimenti storici cardinali, ivi avvenuti) non si fa altro che cedere il proprio passo al respiro coreografico/concettuale, inerente ad una certa prospettiva “nazionale”, corrispondente tuttavia ad una visione di parte, legata agli intessitori del corso deviato della “storia”, dietro al quale si cela l’intenzione, mai sufficientemente sviscerata pubblicamente, di perseguire un certo “interesse di parte” e non certamente di tipo nazionale/comunitario (specchio di realtà 3d, sottintesa all'interesse di parte).
Insomma:
il tempo in cui sei “ora” (che la lancetta dei secondi ti indica e ricorda come in eterno scorrimento) si (ri)veste continuamente di un manto di vicinanza e familiarità, che tu infine confondi con quella sempre attuale “mano di vernice”, tendente al farti sentire parte di quest’ultimo e a perdere di vista e di memoria, il passato dal quale emergi come una conseguenza (il)logica o come un dardo scagliato da una forza esterna/estranea a te.
Il tempo è ciclico eppure è sequenziale (ti dicono che "non ritorna indietro"). 

lunedì 13 ottobre 2014

In attesa del "Programma".


Corsi e (ri)corsi storici, piuttosto “sospetti” ormai, hanno indotto SPS a formulare un’opportuna "azione", derivante dalla propria (com)presenza nell’attuale (Anti)Sistema 3d (basato su un centrale “Modello Far West”, implementato all’origine di ogni nucleo cittadino)...
L'(Anti)Sistema 3d:
uno schema frattale ripetitivo in grado di (ri)terra trasformare la realtà, in funzione di una intenzione originantesi dalle/nelle spire della (im)possibile (co)abitazione 3d di umani e Nucleo Primo (a Filtro di Semplificazione attivo, anch’esso costituito da umani).
È fuori da ogni dubbio che esista un principio di (com)presenza, non apparentemente manifesto, in grado di “curvare lo spazio” (come afferma anche la Teoria della Relatività di Einstein) e, di conseguenza, di ogni “orbita” (percorrenza, via, futuro, destino) altrui che, dunque, viene a (ri)trovarsi completamente avvolta dagli effetti provenienti da “qualcosa” (inerzia), che sfrutta ogni sua capacità pregressa trasformandola per effetto leva in un punto continuo di vantaggio, (ri)proiettato sulla Massa umana 3d che… ne (con)segue.
In ciò, non è più possibile parlare di libero arbitrio, libertà, democrazia, evoluzione, progresso, civiltà, etica, rispetto, giustizia, etc. bensì, solo di:
schiavismo imperiale “più o meno tra le righe” (della legge e del buonsenso).
Come tu non lo riesca ancora a (ri)comprendere è un dato di fatto che obbliga SPS a (ri)tenerti preda degli effetti totali di un “incantesimo”… ossia, di qualcosa che “per te” risulta (im)possibile solo in un romanzo o in un film di “magia o fantascienza”.

In seguito all’ultima espansione della “sfera” di SPS, in settimana verrà condiviso un “Programma” in grado di fissare dei macro argomenti (con relativi brevi sviluppi) che, in assoluto, necessitano di essere applicati alla società, partendo da un ipotetico "primo comune", che fungerà da “Campione”.



venerdì 10 ottobre 2014

SPS: una "erbaccia".


Credo con fede assoluta nella venuta del Messia e, anche se dovesse tardare, pur tuttavia attendo ogni giorno la sua venuta
I 13 principi della fede
Questo, recita il decimo principio della fede ebraica; ergo:
ogni ebreo “attende”.
In SPS è ormai chiaro che l’atteggiamento “fa la situazione”, cioè, “dipinge uno strato di realtà nello scenario 3d disponibile”.
Un simile atteggiamento, ovviamente, comporta un vivere/esistere in uno stretto cono d’ombra, nel senso che la derivazione/(con)seguenza di/in un simile (con)sentire, è quella di rimanere costantemente instand by”.
Nell’attesa della tua venuta…”.

E, questo, vale non solo per il popolo ebraico, visto che bene o male “tutti gli umani” (ri)entrano in un simile gio(c/g)o d’eventi.
L’atteggiamento scolpisce la situazione reale 3d.
Se attendi… la realtà diventa “attendistica”, ossia, si (ri)configura attraverso linee energetiche (aspettative, credo, comportamenti) (con)similari (frattali).
Leggi: “si può rimanere ad attendere il naturale sviluppo degli eventi”…

Ma chi/cosa determina questo “sviluppo naturale degli eventi”? Non lo sai; qualcosa si è progressivamente sostituito alle paure originali (le prime paure umane) o, meglio, qualcosa ha riempito lo spazio apertosi per via delle paure originali (mancanza di memoria, bug) spacciandosi per “altro” che, evidentemente, le Masse “attendevano” non tanto nella funzione divina, quanto per… “naturale sviluppo degli eventi”.
Le Masse non sapevano e non conoscevano, però attendevano “qualcosa” (un "salvatore")...
Un simile comportamento mette in luce, con grande probabilità, il (ri)trovarsi improvvisamente in un luogo alieno, lontano da ciò che era il “prima”; qualcosa di molto simile ad uno “sbarco e relativo abbandono in un luogo sconosciuto”. In questa maniera si creano le “prime paure”, oltre a quelle inerenti al “trauma” che ha permesso la “cattura” (nascita) nell’ambiente nativo ed al (con)seguente "trasporto" (cancellazione della memoria, intervento genetico, riconfigurazione d’insieme, etc.).