venerdì 27 luglio 2012

La costante di sfasamento.




La stupidità è l’effetto delle parole mal comprese
 
Nei campi che procurano all’uomo le sue più grandi difficoltà, troverete le maggiori alterazioni della verità, le idee più confuse e conflittuali e, naturalmente, il massimo numero di parole mal comprese. 
 
La prima parola mal compresa in un soggetto è la soluzione per risolvere le successive parole mal comprese in quel soggetto.
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Viviamo in un Mondo 'superficiale'. Di ‘superficie’: 

infatti popoliamo quella porzione molto ristretta di crosta terrestre che ci separa da un 'mix' del tutto diverso di possibilità d’esistenza fisica, per le condizioni attuali del corpo. 

La somiglianza con la ‘superficialità’, che l’umanità mette in gioco allorquando decide/permette che i modelli di business mettano a repentaglio l’esistenza fisica del Pianeta che ci ospita, è perlomeno ‘bizzarra’ e comunque sorprendente.

SPS insiste molto su questo ‘tasto’: 

c’è 'qualcosa che non va' a livello di comprensione dello stato di discernimento umano. Perché ci comportiamo in questo modo ‘dannoso’ per tutto e per tutti?
 
Mediamente siamo così ‘meschini’? Non penso…

C’è un fattore silente e nascosto tra le pieghe della comprensione e della lucidità. E questo ‘fattore’ lo possiamo ritrovare distintamente in ogni ambito dello scibile umano; lo possiamo chiamare:

costante di sfasamento.

Faccio un esempio:

se pensiamo alla storia ufficiale delle religioni che deriva dall’area del Medio Oriente, terra di almeno tre grandi religioni attuali, cosa ci viene in mente immediatamente? Da quale sensazione siamo subito colpiti?
 
Smarrimento e confusione

non è assolutamente chiara la questione, che ognuno racconta alla propria maniera. Questo margine d’imprecisione veicola, in chi legge/ascolta/vive la questione, anche solo per curiosità, un analogo margine d’imprecisione interiore…

La stupidità è l’effetto delle parole mal comprese.
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La 'stupidità' è, allora, un fenomeno indotto e non nativo!

Questa ‘costante di sfasamento’ è presente praticamente in ogni lembo di tessuto caratterizzante il cammino evolutivo umano. Ma sarà poi corretto il termine ‘evolutivo’, alla luce di un simile concetto?

Se si tratta comunque di una 'evoluzione', verso ‘dove’ ci sta conducendo, di conseguenza, questa direzione ‘bacata’ e sotto l’effetto alcoolico di un simile smarrimento cosmico/terrestre?

Il Pianeta Terra, un essere vivente quanto e più di ognuno di noi, ce lo sta dimostrando in 'real time', attraverso il proprio cambiamento/adattamento al nostro ‘rumore’ di superficie. Al Gore, in ‘Una scomoda verità’, ha chiaramente messo in evidenza il rapporto tra scioglimento dei ghiacci terrestri e presenza di Co2 rilasciato da attività ‘intelligente’ umana.

Ebbene, ad un certo punto del ‘documentario/film’, viene espresso il concetto che la Natura procede in una sorta di moto costante del cambiamento/trasformazione, sino a quando, ad un tratto e quasi per Magia, le ‘cose’ accelerano improvvisamente, lasciando esterrefatti coloro che pensavano di avere capito tutto di una certa situazione in corso d’opera.

Raggiunto un certo ‘punto di rottura’, le cose accelerano in maniera giudicata incredibile/bizzarra.

Proprio quello che è accaduto a metà luglio in Groenlandia:


La mappa del disgelo anomalo in Groenlandia.
La Nasa ha pubblicato una nuova immagine che mostra le rilevazioni satellitari sullo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia nella prima metà di luglio, e il risultato delle osservazioni è preoccupante

Per alcuni giorni lo strato di ghiaccio che ricopre la grande isola si è sciolto a ritmi mai osservati prima negli ultimi trent'anni di dati raccolti con i satelliti. Quasi tutta la copertura ghiacciata della Groenlandia – dallo strato più sottile lungo le aree costiere fino a quello più spesso (circa tremila metri) delle zone centrali dell'isola – è stato interessato da uno scioglimento più o meno intenso. Le rilevazioni sono state effettuate con tre diversi satelliti e sono state poi analizzate dalla Nasa e da alcuni gruppi di ricerca universitari.
 
Solitamente, nel periodo estivo, circa la metà della superficie di ghiaccio della Groenlandia si scioglie. Nei pressi delle coste parte dell'acqua viene trattenuta dal ghiaccio e torna allo stato solido, mentre il resto confluisce in grandi canali che sfociano nell'oceano. Nelle zone più rilevate, invece, l'acqua del disgelo rimane allo stato liquido per poco tempo, ghiacciandosi di nuovo con rapidità. Quest'anno le cose sono andate diversamente, con un aumento senza precedenti dello scioglimento dei ghiacci: i ricercatori stimano che il 97 per cento della superficie ghiacciata della Groenlandia sia stata interessata dal disgelo a metà luglio.
 
L'immagine mostra l'estensione del fenomeno tra l'8 e il 12 luglio scorsi. 

Le zone rosse indicano le aree in cui si è sicuramente verificato lo scioglimento dei ghiacci, mentre quelle rosso chiaro le aree dove è probabile che il ghiaccio si sia sciolto. Il fenomeno è stato repentino: l'8 luglio solamente il 40 per cento della superficie risultava interessata dal disgelo, quattro giorni dopo era il 97 per cento.
 
Il dato è anomalo, ma per ora i ricercatori non hanno elementi a sufficienza per prevedere quali conseguenze potrà avere. In molti si chiedono se il fenomeno contribuirà a una perdita cospicua del volume di ghiaccio in Groenlandia e se potrà esserci un conseguente innalzamento del livello del mare

Il ricercatore della Nasa, Tom Wagner, ricorda che ‘questo evento, messo insieme con altri fenomeni naturali, ma poco comuni, come il distacco di una grande porzione di ghiaccio dal ghiacciaio Peterman, è parte di una storia molto complessa’. Le variabili in gioco sono molte e occorre considerare sempre il contesto, che deriva dall'osservazione dell'andamento dei ghiacci nel corso dei decenni.
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L’esperto in questione ‘bolla’ in maniera semplicistica quella che definisce ‘una storia molto complessa’, di fatto facendo finta di non sapere che il fenomeno in atto sia completamente comprensibile se si affrontasse la situazione pubblicamente, senza freni/blocchi di Natura ‘sfasante’

Il fattore ‘costante di sfasamento’ lo ritroviamo praticamente dappertutto ed è inerente alla presenza di un qualcosa celato tra le righe delle consuetudini e riferibile ad una modalità esistenziale, applicata per inerzia/osmosi, all’intera umanità, la quale di conseguenza ‘vive con un piede sull’acceleratore sociale e con l’altro piede sul freno, schiacciato per motivi non ben auto comprensibili’.

SPS ha più volte introdotto la verità di presenze silenti, di entità ‘altre’ in noi e tra noi… ma spetta ad ogni individualità intuirlo, comprenderlo ed eventualmente ‘fare qualcosa’. È logico che qualcun altro, a livello di competenza sociale, adotti una ‘seconda vista’ e ci avvisi di questa realtà? È forse logico ma non possibile, perché il livello di competenza sociale è decisamente ‘saturato’ dall’effetto di questa ‘energia di controllo’. 

Da ‘lì’ non arriverà mai nulla di ‘nuovo’. 

Le forme pensiero ed il 'controllo diretto' sono ferrei nel non permettere sblocchi della possibilità. È dalla Massa, a livello individuale, che potrà fluire nuova e diversa prospettiva, come del resto sta accadendo in maniera pressochè insospettabile.

Come i ghiacci perenni, che nel giro di pochi giorni si sciolgono ‘drammaticamente’, anche il tessuto sociale quando si muove lo fa in maniera ‘improvvisa’, dopo una grande preparazione ‘sotterranea’. Per cui, la nostra superficialità nasconde un livello di competenza sotterranea del tutto ‘non intuibile’ per il livello medio di esistenza 3d

È solo 'fermandosi ad ascoltare' che si riesce a percepire qualcosa dell’attività radicale umana.

Quando la massa di ghiacci della Groenlandia e dell’Antartico si sarà sciolta, molto probabilmente la ‘corrente del golfo’ si fermerà, facendo entrate gran parte dell’Europa in una glaciazione. Il livello delle acque si alzerà, per via di tutta l’acqua proveniente da 'ghiacciai di terra', per cui il volume dei mari e degli oceani aumenterà per effetto del maggiore ‘peso’ della massa liquida riversata ex novo.

La faccia della Terra cambierà e milioni di persone si dovranno spostare all’interno delle terre emerse.

A quel punto che cosa decideranno di fare? Chi ascolteranno ancora? Ancora quelli che ‘hanno taciuto sino all’ultimo giorno, lanciando un segnale tardivo di evacuazione e tacitando in questa maniera il peso della propria coscienza’, oppure decideranno di ‘cambiare frequenza’?

Dipende: perché in quei giorni le persone saranno ‘sotto scacco’, per cui la loro lucidità non sarà delle migliori per prendere decisioni tanto importanti. Di conseguenza il ‘potere di controllo’ potrà reinventarsi qualche cosa, magari aiutando tangibilmente l’esodo e il disagio, e resistendo alla verità venuta a galla e taciuta per tanto Tempo per cause di ‘egoismo energetico legato alla propria sopravvivenza’…

Saltare sul ‘carro del vincitore’ è stata sempre la specialità del potere di controllo. Il ‘vincitore’, di volta in volta, non lo è mai stato nel vero senso della parola, quanto più similmente ad una sorta di ‘vittoria di Pirro’, momentanea ed illusoria, frutto delle conseguenze dello scontro tra masse diverse che si affrontano a livello energetico, come un temporale terrestre, caratterizzato da aria calda e fredda:
  • entità ‘altre’
  • umanità.
Le 'vittorie' che hanno strutturato la storia deviata, sono stati episodi veicolati dal ‘Controllo’. Ovvio che lo stesso potere ispirante abbia, di conseguenza, potuto essere sempre presente sul carro del vincitore di turno. Era, di fatto, il proprio intento, la propria strategia, scambiata dagli umani per il frutto della propria lotta per la libertà.

La ‘costante di sfasamento’ è tale da essere sempre presente e da rendere il processo di comprensione umana piuttosto fumoso/incomprensibile, perché dall’altro lato si è drenati continuamente dell’energia sufficiente a ‘capire’

L'epistemologia è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza, come suggerisce peraltro l'etimologia del termine, il quale deriva dall'unione delle parole greche episteme (‘conoscenza certa’, ossia ‘scienza’) e logos (discorso)

In un'accezione più ristretta l'epistemologia può essere identificata con la filosofia della scienza, la disciplina che si occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche.
 
È bene precisare che nei paesi di lingua inglese il concetto di epistemologia viene invece usato come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza in generale…
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Aria fritta. Se ‘scienza’ significa ‘conoscenza certa’, allora la frittata è proprio pronta.

La Massa fa opera di ‘Fede’ nella scienza, ma la scienza è al soldo di un potere che la piega. È tutto relativo ad un sistema di riferimento; non a caso ho riportato quella differenziazione sottile inerente ai paesi di lingua inglese.

Paese che vai, usanze che trovi. È biodiversità. Una legge che protegge, ma che permette anche ad un certo tipo di intelligenza trasversale di prosperare sino a quando una specie non sviluppa capacità sufficienti ad aprire gli occhi e le ‘finestre dell’Anima’, spolverando per bene la propria dimora dalle polverose ragnatele che si sono depositate nel corso del Tempo.

In epistemologia, un assioma è una proposizione o un principio che viene assunto come vero perché ritenuto evidente o perché fornisce il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento.
 
L'insieme degli assiomi e dei concetti primitivi costituiscono il fondamento, il ‘punto di partenza’, di ogni teoria deduttiva che si presenti come sistema assiomatico…
 
Assioma o Postulato.
Un postulato si differenzia da un assioma in quanto è introdotto per dimostrare proposizioni che altrimenti non potrebbero essere dimostrate.

In altri termini si può definire come una semplicissima ‘teoria ad hoc’, accettata grazie alla sua utilità.
 
In matematica il termine postulato invece ha il significato più preciso di assioma non-logico, cioè di assioma specifico di una particolare teoria matematica. Gli assiomi e i postulati, proprio per loro natura, non sono mai dimostrati
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Leggete molto bene quest’ultima citazione, perchè è lì contenuta una chiave frattale molto chiara del come ‘qualcuno/qualcosa’ si sia impossessato del cammino umano, riducendo lo spettro di luce in grado di passare e di illuminare il percorso verso ‘Casa’.
  • una semplicissima ‘teoria ad hoc’, accettata grazie alla sua utilità
  • una proposizione o un principio che… costituiscono il fondamento, il ‘punto di partenza’, di ogni teoria deduttiva
  • gli assiomi e i postulati, proprio per loro natura, non sono mai dimostrati…
Ecco l’incantesimo! Ecco da dove parte l’inganno… e l’opera di confusione dei nostri centri. La costante di sfasamento è inserita e concepita alla sorgente del sistema di pensiero imposto.

La memoria individuale si resetta, ma non quella del Controllo, che può tranquillamente ‘vincere facile’. Rifletteteci bene. Meditateci sopra.

Tutto quello che conosciamo si basa su ‘assiomi e postulati', che 'proprio per loro natura’ non sono dimostrabili. È una convenzione, una consuetudine accettata inconsciamente dalla Massa, la quale viene svuotata giorno dopo giorno ed ‘imbottita’ da quel dato modello di pensiero, da quella ‘semplicissima - teoria ad hoc -, accettata grazie alla sua utilità.

Ma ‘utilità’ per chi o cosa?

È ‘utile’ distruggere il Pianeta che ci ospita? La nostra ‘Madre’ figurata?
 
O questo comportamento nasconde un altro tipo di ‘utilità’? Magari per qualche presenza non ancora mappata dal sistema di riferimento sociale/umano, ad esempio. Il modello religioso ci parla da sempre di ‘presenze altre’ che, a quanto pare, sembrano annidarsi in noi/tra noi, riuscendo a piegare la nostra volontà in funzione della loro.

Allora?

Demonizziamo la religione e basta? No. A livello frattale tutto veicola verità superiori o comunque verità 'multistrato', proporzionali alla vibrazione caratterizzante l’essere osservatore.

Non vogliamo vedere per paura? Così sia… La scelta è solo nostra.

I principi della dinamica sono la base filosofica (essenzialmente metafisica) della meccanica, ossia la branca della fisica che studia e descrive le relazioni tra il movimento di un corpo e gli enti che lo modificano

All'interno della formalizzazione logico-matematica della meccanica newtoniana essi svolgono il ruolo di assiomi. Tali principi vengono anche detti Principi di Newton, dal nome dello scienziato che li ha proposti nel celebre Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, pubblicato nel 1687. Gli enunciati che oggi si utilizzano sono una riformulazione attuale di quelli scritti nei Principia; il volerli attribuire in breve a Newton è improprio

Si noti inoltre che le attuali formulazioni differiscono spesso l'una dall'altra in alcuni dettagli, non del tutto inessenziali...
 
È molto importante tenere presente che i principi della dinamica sono validi in sistemi di riferimento inerziali e per sistemi i cui componenti siano a velocità molto minori di quella della luce.
  • I principi non valgono in sistemi di riferimento non inerziali. Per poter studiare anche questi ultimi, infatti, è stata necessaria l'introduzione di forze apparenti, quali la forza centrifuga e la forza di Coriolis dovute alle accelerazioni del sistema di riferimento.
  • La meccanica classica è inclusa completamente nella teoria della relatività ristretta: entrambe le teorie sono valide in sistemi di riferimento inerziali, ma la prima si può considerare un'approssimazione della seconda per basse velocità (relativamente alla velocità della luce).

Dentro a quest’ultima citazione c’è molto ‘fumo’ o ‘costante di sfasamento’; eppure questa citazione plasma il modello di Vita sociale umana. Regola e veicola, limita e riduce, afferma e impone.

Si noti inoltre che le attuali formulazioni differiscono spesso l'una dall'altra in alcuni dettagli, non del tutto inessenziali’. Perdinci e perbacco, che sorpresa e che conferma.

Si parla di principio e non di legge né di assioma perché esso è un'affermazione filosofica, di natura essenzialmente metafisica, perciò non dimostrabile, né falsificabile

una richiesta arbitraria che definisce la base concettuale attraverso cui la fisica classica descrive e, sperabilmente, spiega il mondo, almeno per quanto riguarda la meccanica, cioè per quanto riguarda il movimento.
 
Aristotele nella sua ‘Fisica’ del IV secolo a.C. asseriva che lo stato naturale dei corpi è la quiete, ossia l'assenza di moto, e che qualsiasi oggetto in movimento tende a rallentare fino a fermarsi, a meno che non venga spinto a continuare il suo movimento…
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La ‘costante di sfasamento’ contenuta in questa frase è tremenda:

Si parla di principio e non di legge né di assioma perché esso è un'affermazione filosofica, di natura essenzialmente metafisica, perciò non dimostrabile, né falsificabile: una richiesta arbitraria che definisce la base concettuale attraverso cui la fisica classica descrive e, sperabilmente, spiega il mondo, almeno per quanto riguarda la meccanica, cioè per quanto riguarda il movimento…
 
È tutto ‘relativo’ quello che sfocia da questa ‘pista’.

La citazione di Aristotele è significativa e aggancia il concetto di illusione dettato dalla presenza duttile e malleabile della luce. Gli effetti di luce creano l’illusione del movimento.

Una illusione che nelle 3d è molto concreta e scambiata addirittura per la ‘realtà’.

Un utile ‘trucco’ per avere a disposizione uno scenario 3d da esperimentare ed, in definitiva, per esperimentare se stessi.

Conosci te stesso.

'La stupidità è l’effetto delle parole mal comprese'. Incominciamo da noi, dalla confusione che regna dentro di noi. Approfondiamo quello che non ci 'convince', quello che non abbiamo capito a fondo, a partire dalle parole, dai termini che ci terrorizzano o che ci tengono lontani dal loro vero significato. 

Nel ventaglio delle possibilità del significato, perchè ne è stato scelto 'uno' soprattutto?

Dipende anche da Noi...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 26 luglio 2012

Il futuro più probabile è nella rotta intrapresa.




La gente ha veramente compreso il livello di ‘crisi’ in cui l’Italia si è ‘incagliata’? Basta osservare il relitto della Costa Concordia di fronte all’isola del Giglio; 

 
Messa su un fianco, giace sul fondale, troppo basso, per cancellarla dal livello osservabile ad occhio nudo. Tuttavia le correnti la stanno ‘lavorando’ in maniera sottile, risucchiandola pian piano verso profondità più rilevanti. L’opera umana l’ha bloccata al suolo e presto inizierà anche a smantellarla.  

Il risultato è in entrambi i casi l’eliminazione della ‘carcassa’

Cosa succederà all’Italia? E all’Europa? E a 'Noi'?

Goldman: l'Euro così come lo conosciamo ha due anni di vita.
Ormai l'Eurozona così come la conosciamo ha raggiunto un punto critico e il tempo a disposizione per trovare una soluzione sta per scadere. L'avvertimento viene dal presidente di Goldman Sachs Asset Management, Jim O'Neill
 
Due anni al massimo - ha detto all'emittente Cnbc O'Neill, noto per aver coniato il termine Bric - questo è il tempo che è rimasto all'Eurozona per riuscire a sopravvivere nella forma in cui la conosciamo ora

Con ogni probabilità poi - ha aggiunto O'Neill - la realtà è un'altra e il tempo a disposizione è ancora più limitato’. 

L'Unione Monetaria Europea nel suo complesso sta lentamente cessando di funzionare, dopo che le autorità europee hanno ripetutamente fallito all'appuntamento, non essendo riuscite a prendere decisioni risolutive. Così com'è strutturata non funziona. O si creano gli Stati Uniti d'Europa o non si creano’. Non ci siano vie di mezzo.
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Il concetto finale espresso da O’Neill - ‘Non ci siano vie di mezzo’ – è un errore di battitura, oppure è un imperativo d'ordine superiore

Non ci siano vie di mezzo’ oppure ‘Non ci sono vie di mezzo’?

Interessante la questione, data la presenza di questa ‘banca’ tanto influente e ramificata nei gangli di ogni struttura di potere Antisistemica. Ci sono verità solo intuibili e inerenti al proprio livello di consapevolezza e conoscenza. Una di queste è che sia la scienza che le banche, nei panni dei loro componenti più ‘esperti’, sono perfettamente a conoscenza dei ‘veri dati’ che permettono di osservare la linea direzionale intrapresa da interi modelli sociali.

Loro lo sanno ‘dove stiamo andando’ a livello 3d.

La gente, invece, non lo sa, ma forse solo perché 'non lo vuole' sapere.

Forse la paura ha sempre la meglio ed è preferibile far finta di nulla. L’effetto collaterale è, tuttavia, quella continua lamentela che s’emana dai bacini umani praticamente in ogni situazione di pseudo confronto, fosse anche solo il prendere una tazza di caffè al bar.

La gente continua a consumare ‘quasi’ come se nulla fosse intervenuto ad erodere il proprio potere reddituale. Fa 'finta di nulla', perlomeno a livello esteriore. La realtà è che l’erosione va avanti da anni ed il frattale è proprio lo scioglimento dei ghiacci perenni della Terra. I patrimoni, che già si rafforzano dei flussi ereditari in entrata, frutto dell’accorpamento dovuto alla sempre maggiore presenza di ‘figli unici’, vanno lentamente ‘sciogliendosi’ alla luce della crisi

La temperatura è inversamente proporzionale, in questo caso, al livello di denaro usufruibile. Cosa ‘cresce’ di conseguenza?
  • debito
  • ansia
  • sconforto
  • mancanza di fiducia
  • paura.
Il 'livello delle acque' è rappresentato da questo mix di ‘valori’ diversamente umani. La ‘marea del debito’ sta travolgendo tutto e tutti. Le elite, se non cambierà qualcosa, sono destinate a rimanere all’asciutto, nel senso di preservazione del proprio livello di ‘potere’. Esse ‘abitano’ sulle vette. Ma anche per loro potrebbero esserci delle novità, nel senso che ‘una montagna crolla a partire dalla sua base’…

Non penso che esistano umani in grado di trarre profitto dalla catastrofe.

Diciamo che forse ne esistono davvero pochi, come pochi erano gli Anunnaki scesi sulla Terra. Lasciando perdere questa quantificazione n(s)umerica, che lascia il Tempo che trova, è preferibile muoversi su un livello dell’osservazione più espanso

Una certa logica ‘naturale’ e, quindi, legata alla propria sopravvivenza, non farebbe certo propendere la Vita ad auto distruggersi, come invece sembra proprio accadere all’interno del ‘formicaio umano’. C’è qualcosa di evidentemente ‘diverso’, che è subentrato nella questione terrestre dell’umanità. Cosa c’è, ad un altro livello, che è in grado di palesare comportamenti bizzarri nei comportamenti individuali? La presenza sottile di altre entità viventi dotate di prospettive ‘di medio/lungo termine’, diverse, rispetto a quelle della specie ospitante e, molto spesso, inconsapevole di una simile presenza.

Che siano esse degli atomi, dei geni, delle cellule, dei virus, dei demoni, degli alieni, delle personalità, dei campi morfogenetici, dei fantasmi, delle forme pensiero, etc. la risultante non cambia:

il Mondo sembra impazzire, seguendo una 'rotta' incomprensibile...

Personalmente, non trovo una spiegazione esauriente nel comportamento di massa umano, se non prendendo in considerazione una presenza silente annidata da qualche ‘parte’. Non è un modo di ‘dare la colpa’ ad altri, ma un modello di visione più aperto della consapevolezza. La Vita è un intreccio di presenze e la scienza lo ha già capito ed affermato da molto Tempo. Perché, allora, ci si ferma davanti alle ‘porte umane’, non ritenendo possibile che ‘qualcosa’, presente in noi, sia in grado di ‘obbligarci’ a prendere talune scelte non in linea perlomeno con una condotta esistenziale legata alla sopravvivenza?

Si badi bene che è proprio la sopravvivenza che è messa in discussione

Non stiamo scrivendo del rischio di finire in bancarotta, che semmai è solo un frattale della gravità della situazione, ma stiamo annuendo alla possibilità di terminare un ciclo esistenziale del Mondo che conosciamo. Per carità: nessuna fine dei Tempi preannunciata nei libri ‘sacri’. Solo il frutto delle azioni, apparentemente - ‘non sense’, adottate dalla Massa.

Lasciando perdere i consueti ‘capri espiatori’, i casi isolati e isolanti, cosa rimane di chiaramente evidente?

Ben poco. Tutto è confuso e realtà e fantasia danzano a braccetto sul nostro destino. La ‘nave’ marcia dritta verso una direzione già ‘scritta’: in questo senso si può fare 'divinazione'. Un 'capitano' sa dove è diretta la sua nave!

Guarda la prua della nave: dove sta puntando? Ecco. Quello è il nostro destino. Una rotta impostata, programmata. La meta è solo frutto del Tempo della velocità di crociera. 

È possibile leggere questo destino? Certamente: avendo ben chiara la direzione intrapresa o avendo la capacità di leggere il nome del luogo di destinazione finale o l'accesso alla strumentazione di bordo.

Goldman Sachs è molto probabilmente in grado di leggere le 'carte di navigazione', così come molti esponenti di scienza, affari, religione, politica, etc.

Le previsioni ormai sono basate su ‘dati di fatto’. Tra le righe dell’informazione, che ci bombarda attimo dopo attimo, esiste anche l’esplicitazione di verità molto scottanti:

un’unità di crisi per affrontare l’estate di fuoco e il settembre durissimo che il Paese attende, a causa di una crescita ferma e dell’attacco della speculazione.

Un gabinetto di guerra che dovrebbe saper indicare la rotta ed eventualmente tracciare alternative prima del baratro, perché, malgrado la situazione sembra precipitare di giorno in giorno, non sono previste nuove misure a fronte di quelle già prese. La war room anticrisi c’è, malgrado oggi il governo abbia dovuto smentire, in mattina, di aver convocato il comitato, dopo che stamani alcuni quotidiani ne avevano annunciato la prima riunione dalla sua istituzione…
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La gente capisce l’entità del problema? Ho i miei dubbi

Pur essendo sempre preoccupata, la gente in realtà continua a perseguire la rotta preimpostata per programmazione indotta. C’è qualcosa ‘dentro di noi’ che impedisce di destarsi dal torpore dell’essere sempre alla ‘moda’, ossia di consumare tutto, persino se stessi. Le file di macchine abitano il Mondo alla faccia del prezzo della benzina. Non c’è prezzo che tenga, si potrebbe pensare: 

le vetture circoleranno ancora, perché il programma che le anima è sempre attivo.

Eppure, penso che accadrà questo fenomeno di massa, ad un certo punto:

una mattina le strade saranno quasi deserte. Come mai? La gente mediamente livellata per potere economico, non avrà più risorse per fare il pieno alla propria auto. Perché dovrebbe succedere improvvisamente e globalmente? Per questi motivi:
  1. livello economico medio personale molto simile
  2. tenuta del consumo per apparenza nei confronti degli altri, per ‘amor proprio’ e del passato a cui si è tanto ancorati, sino al punto massimo di resistenza.
Questi due fenomeni di massa faranno sì che improvvisamente un cambiamento forzato nell’abitudine si manifesti dalla sera al mattino, come per ‘magia’. Al Gore, nel suo profondo film – ‘Una scomoda verità’ – ad un certo punto parla proprio di questa improvvisa accelerazione nel cambiamento, che appare improvvisamente, come un colpo di coda o un fulmine a ciel sereno. 

Ovviamente, un simile comportamento è risaputo e monitorabile dagli ‘esperti’ ma non dalla Massa, perlomeno ad un livello subito esteriorizzabile...

Dietro a questa cortina di silenzio assenso, si cela anche l’intenzione estrema di voler accorpare le nazioni sotto ad un unico vessillo Europeo, centralizzato nel vero senso del termine. Il surrogato europeo che conosciamo è solo il primo stadio della trasformazione di un organismo che, adesso, rischia tuttavia di mettere a repentaglio la sua prossima esistenza. 

Il dato di fatto, secondo SPS, che ‘nulla è per caso’, porta a supporre per altri versi che ‘il tutto sia stato studiato nei minimi particolari’, prendendo anche in considerazione che, se l’effetto prodotto dalla Massa dovesse essere diverso da quello previsto dai ‘modelli gestionali’, allora il Mondo potrebbe anche resettarsi del tutto

Il reset è perfettamente nelle 'corde' di questa dimensione. Non sarebbe la prima volta.

Questa struttura dell’energia è ‘cerchio centrica’; un loop della possibilità dal quale si esce per triangolazione verticale, ossia ‘alzando la prospettiva al Cielo’, per dirla con enfasi frattale.

La struttura a cerchio 3d è solo una versione prospetticamente compressa di una struttura spiraliforme, caratterizzata da ‘anelli’ diversi della configurazione energetica, tuttavia agganciati l'uno con l'altro, senza fine di continuità. 

Diciamo che le 3d sono come una ‘scatola’ dalla quale non si esce se non in pochissimi modi:
  • ascensione
  • apertura della consapevolezza e inerente ristrutturazione dei propri centri di potere ‘incrostati’ dal tempo della permanenza nelle 3d
  • alleanze con entità sottili
  • biodiversità legata alla nostra differenziazione ed univocità esistenziale.
Il gioco è bello sino a quando dura poco. No?

Ok… Penso che sia ora di ‘finirlo’ per quanto mi riguarda. Perlomeno finire questa versione tarlata del ‘gioco’. Una versione certamente necessaria tuttavia superata, perlomeno per il mio libero sentire

Non attendiamo passivamente che un modello termini, prima di innalzarne un altro. Il crollo potrebbe veicolarci con esso, trovandoci impreparati.

Inganni e nefandezze, oscurità della coscienza, immoralità e/o amoralità. Tutto questo deve finire perché ‘lo spettacolo deve andare avanti’.

Siamo sul Titanic o sulle navi che nel ‘Ritorno del Re’ veicolano le ‘specie pronte’ al livello superiore?

Dipende anche da Noi. Dipende anche da Me…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 25 luglio 2012

La scelta e la pendenza.




Uno dei ‘problemi’ del giorno d’oggi, caratterizzato dal fluire di una mole impressionante di informazioni ‘debordanti’, è la capacità di decodificare e ‘raddrizzare o filtrare’ l’onda di dati che ci colpisce inesorabilmente

Ne va della ‘chiarezza mentale’ e del ‘senso di direzione’, che pensiamo di avere impresso alla nostra conduzione esistenziale. 

Pur nella tempesta, mediamente, l’umano ritiene ancora di essere il protagonista della propria Vita, o nei casi più 'senzienti', perlomeno, ‘uno dei protagonisti’. E ci mancherebbe, aggiungo. Eppure non è così matematico, ormai, di fronte ad una sorta di ‘destino già scritto’ dalle imposizioni sociali a cui dobbiamo gioco forza aderire. Dagli 'step predestinati' che ci attendono al varco della possibilità legata all’avanzamento degli anni vissuti in Terra.

Queste ‘tappe’ segnano in maniera incontrovertibile il cammino umano all’interno del proprio ruolo da presunto protagonista, aggiungendo una ‘figura eterea’ capace perlomeno di affiancare la nostra essenza al ruolo guida a ‘fianco’ del timone esistenziale…

Il ruolo diventa molto più simile a quello di un co-protagonista.

Che cosa significa? Che certamente abbiamo compiuto una scelta di ‘non scelta’, ad un certo punto del filo ‘logico’ che collega la Vita con le altre Vite della propria linea evolutiva. E tutto ciò che viene lasciato ‘indietro’ o nel limbo della possibilità, viene inesorabilmente ‘riempito o conquistato’ dalla sostanza eterica capace di veicolare presenze ‘altre’ rispetto al nostro punto prospettico attuale

Una ‘non scelta’ è peggio di una ‘scelta sbagliata’, potremmo riassumere.

Lo 'spazio rimasto aperto' è anche disponibile ad essere invaso e posseduto. Questo discorso vale anche per i corpi eterici umani e per tutto quello che di nuovo viene creato nel nostro campo energetico ad ogni livello della vibrazione.

È un gioco di ‘pressioni e di volumi’: entropia, legge di Liebig, osmosi, attrazione, etcIl tutto molto simile ad una partita a Risiko

Il frattale che dimostra, secondo SPS, questa verità è, ad esempio, il campo sempre aperto ed attivo, della scommesse

Scommettere significa pronosticare il destino più probabile, alla luce del nostro campo percettivo d’intelligenza proiettato nel Tempo sull’onda della spinta attuale

Oltre Manica si scommette su tutto: anche sul fallimento del nostro Paese.
A dirlo non sono politologi e studiosi ma bookmaker… 

Così, visto che la legge lo consente, gli inglesi si sono scatenati e hanno quotato i cavalli vincenti... Le possibilità di scommettere si sprecano. Si va dai prossimi premier al fallimento dell’Italia e dell’Euro… Mentre due mesi fa – come riporta ‘L’Espresso’ – scommettere dieci euro sull’uscita dell’Italia avrebbe portato 130 euro in tasca dei giocatori del Regno Unito, oggi le possibilità di vittoria (per chi scommette sul default italiano) sono lievitate dal 7,7 per cento al 12,5…
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I ‘Bookmaker’ assurgono al ruolo di ‘moderni Indovini’ e lo fanno a livello di business, di affari, di denaro e ovviamente di speculazione (c’è una ‘vincita’ in ogni caso, anche in quello di default di un intero paese; atto molto significativo del distacco che esiste ormai, tra realtà e previsione di realtà, dando molto bene l’idea di come questa realtà sia solo una delle infinite che possono 'uscire' e formarsi dalla combinazione ‘numerica’ del Tutto. La ‘previsione di realtà’ è solo una lettura? Oppure è anche qualcosa di più ‘magico’ rispetto alla sola ‘previsione’? Quanto può influire sulla realtà futura l’entità della scommessa che giunge dal passato/presente? In pratica si ‘gioca col fuoco’).

Commodity: continuano gli acquisti sui cereali, soia e granoturco a livelli record.
Ancora acquisti sui cereali. Le tensioni innescate dalle revisioni al ribasso dei raccolti statunitensi spingono soia e granoturco ai massimi storici. Al Chicago board of Trade il future con consegna agosto sui semi di soia oggi ha fatto segnare un nuovo record a 17,77 dollari per bushel mentre il derivato sul granoturco con consegna settembre è salito a 8,16 dollari. 

Nelle ultime 5 sedute la prima commodity ha evidenziato +10,8% mentre la seconda un +9,9% mentre il saldo dell’ultimo mese evidenzia rispettivamente un +23 ed un +43,1%. Denaro anche sul frumento, salito a 9,38 dollari, il livello maggiore da 4 anni.
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Signore e Signori, questo significa in pratica una sola cosa: che i prezzi dei generi alimentari di base aumenteranno inesorabilmente. Non solo, ma anche che le ‘scommesse’ riescono ad influenzare l’andamento sul piano reale 3d degli eventi (ricordiamo la scorsa 'primavera' di rivolte in alcuni paesi del Medioriente e dell'Africa, sull'onda dell'innalzamento del prezzo dei pane).

La scommessa non è solo una lucida aspettativa di un evento futuro, ma è anche in un certo senso una ‘componente’ del prossimo futuro. Gli osservatori che scommettono sono ‘strumenti magici o quantici’ in grado di modificare/influenzare gli eventi prossimi

Ora, se questa spinta 'deformante' il futuro è mossa da intento ‘speculativo legato al denaro’ e capace di andare oltre alla sofferenza umana, che emergerebbe come diretta conseguenza dell’atto stesso, allora significa che, di pari passo, anche la sfera umana, o coscienza, risentirebbe nel Tempo di questa dannosa pratica di ‘carotaggio’ e della sua inevitabile modifica in termini di ‘interesse’ specifico…

Borsa italiana al minimo storico.
La situazione sta degenerando e per il nostro Paese si avvicina il punto di non ritorno. La sola consolazione è constatare come stia perfettamente funzionando l’effetto domino, e quindi nessuno, ma proprio nessuno, potrà restare indifferente al tracollo del nostro Paese. 

Così come noi dovevamo essere più attenti quando la Grecia stava affondando, ora tutto il resto del mondo dovrà preoccuparsi per la china che sta prendendo l’Europa.
 
È quasi grottesco pensare che tutto parta con la Grecia, uno stato piccolo, con un minuscola popolazione ed una microscopica economia, eppure anche la falla più piccola, se non turata può fare affondare la nave più grande.
 
Naturalmente non è stata la Grecia a far affondare l’Europa, così come non sarà il Portogallo, l’Irlanda, la Spagna o l’Italia, è l’Europa che si sta suicidando.
 
Leggete le dichiarazioni di Schaeuble il Ministro delle Finanze tedesco nel momento in cui apprende che l’Agenzia di rating Moody’s aveva rivisto al ribasso l’outlook della Germania da ‘stabile’ a ‘negativo’. Per comodità le riporto:
  • la Germania si trova in una situazione economica e finanziaria solida
  • la capitalizzazione del settore bancario è sensibilmente migliorata e le prospettive di crescita dell'economia tedesca sono solide.
Sono le stesse parole sentite da Papandreou in Grecia quando arrivavano i primi downgrade, le stesse parole che pronunciava Zapatero in Spagna o Berlusconi e Monti in Italia … Poi ognuno tiri le proprie somme…
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Le ‘scommesse’ che stanno ‘dietro’ a questo panorama osservabile a cosa stanno puntando? A ‘chi giova’ tutto ciò? I ‘molti’ stanno male mentre i ‘pochi’ tendono ad infischiarsene?

SPS ha più volte già messo in evidenza l’esistenza di un piano di azione sul lato ‘non visibile ad occhio nudo’ della questione energetica

l’esistenza di entità parassite, il cui intento si riflette sul livello subatomico, inconscio e genetico della Vita. In un solo concetto, ‘questa azione speculativa, non è direttamente ‘visibile’ dal nostro punto prospettico usualmente accettato come unica realtà’.

Le pressioni vettoriali d’intento, impartite ai vari livelli della vibrazione energetica, si ‘sommano algebricamente’ le une con le altre, dando luogo a risultanti caratterizzate da ‘centri’ non necessariamente sostenibili nel Tempo. È una questione di grandezze, di apparenze, di pressioni e di volumi. Il tutto si miscela, s’impasta, dando luogo a costrutti reali come un fiume che improvvisamente sgorga da un punto della Terra. 

Avete mai visto le sorgenti di un fiume? Ce ne sono di vari tipi, ma tutte sono sorrette dalla spiegazione bizzarra che l’umano riesce a definire di ‘sorgente’, ossia quel primo livello visibile d’acque ai propri occhi. Non importa se quel fiume scorre per decine o centinaia di chilometri sotto alla terra o alle rocce, prima di affiorare alla superficie; importa solo la classificazione umana basata su quello che i proprio occhi vedono o non vedono.

È tutto ‘relativo’ quello che ‘vediamo’.

È come dare un nome ad un luogo e identificarlo poi solo con quel nome. Non una foresta, ma la foresta Amazzonica. Questa personalizzazione del luogo che ‘accoglie’ è il consueto marchio del possesso che gli umani hanno da sempre messo in grande evidenza. È una interfaccia necessaria per orientarsi e muoversi all’interno del ‘parco giochi 3d terrestre’, al pari del linguaggio

La 'divinazione', in ogni sua forma, è sempre relativa ad un certo ramo temporale, perché esistono tessuti del Tempo diversi, caratterizzati da ‘destini probabilistici diversi’. Quello sul quale siamo stati deviati è quello sancito dallo scorrere delle lancette degli orologi artificiali. In questo ‘ramo’ è possibile divinizzare il futuro di questo fiume temporale e di conseguenza di tutto quello che vi si è adattato o attratto.

Tutto scorre. Tutto è ‘fluido’.

Se non fosse stato per l’idea che l’uomo di sapere deve essere fluido, il carattere vincolante di tutte le azioni gli avrebbe trasmesso un senso di rigidità o di sterilità…
Gli insegnamenti di Don Juan – Carlos Castaneda

Occorre stabilità e fluidità contemporanea. Chiarezza mentale e capacità di scelta derivante dal ‘dubbio’, dal libero sentire. La ‘resistenza’ eventuale permette di accumulare energia al fine di riprendere a scorrere col flusso. Opponendosi alla ‘corrente’ si dissipano energie in maniera preoccupante. Qual è la differenza tra queste due ultime espressioni, che creano un evidente paradosso?
 
Che la resistenza praticata dalla ‘forza superiore’ ha un senso evolutivo polarizzato con l’intento superiore, mentre quella praticata al livello 3d umano, molto spesso, è solo dovuta ad un diverso grado di partecipazione allo scorrere dei grandi eventi: strutture diverse di consapevolezza.

Ecco che, allora, una forma di ‘resistenza naturale’ permette di accumulare energia di possibilità, mentre una forma di ‘resistenza 3d umana’ permette di dissipare energia reale. Gli effetti nell’immediato possono essere scambiati per identici, ma nel lungo Tempo daranno luogo a manifestazioni concrete dell’intento anche diametralmente opposte. 

La ‘chiarezza mentale’ è necessaria per scorgere sempre quella ‘pendenza’ del territorio che alla fine avrà sempre la meglio sullo scorrimento del fluido energetico. L’attrazione è anche l’effetto della pendenza che ‘chiama a raccolta’ da qualche parte

Ora, il modello sociale in cui siamo auto installati, non è mai molto chiaro; anzi.
Spagna: Roma e Parigi sostengono appello per rapida azione Ue.
La Spagna ha detto oggi che l'Italia e la Francia appoggiano il suo appello per una rapida adozione delle decisione prese all'ultimo vertice dell'Unione europea, mentre si aggravano i timori che Madrid sia costretta a ricorrere ad un vero piano di salvataggio, ma Roma e Parigi negano di avere sottoscritto un documento congiunto
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Notizie date in pasto alla Massa, che veicolano dubbio e confusione. In questo caso si maschera molto bene l’azione della pendenza naturale territoriale: dove scorrerà l’energia?

Il futuro sarà rigoglioso in prossimità dei punti di passaggio di questo flusso d’abbondanza. I rami temporali che risulteranno tagliati fuori si seccheranno inesorabilmente, dando luogo alla ramificazione temporale della possibilità, al 'paesaggio':

un reame scolpito dalle scelte o non scelte umane. Deserti che si alternano a fertili pianure o ad alte montagne biodiverse.

Ogni bivio richiede una scelta direzionale.

In base a quale criterio o a quale ispirazione, decidiamo il da farsi? Come accorgersi dell’esistenza del ‘non visibile’ e della sua predominante presenza?

Continuiamo a condurre la guerra dei poveri, ma almeno chiediamoci il perché! Sarebbe già un buon inizio di ‘giornata’…

Ci scommettiamo?

Da ieri i minimi del ciclo a 4 anni, iniziato il 9 marzo 2009, hanno ceduto. Questo significa che il ciclo a 4 anni è ormai inesorabilmente al ribasso. Per questo Monti ieri ha dichiarato che:

Non è ancora il momento per un summit Ue sulla situazione economica dell'eurozona’.
 
Ci attende prima una nuova e forse anche verticale discesa dei corsi azionari, il che in termini di realtà 3d si deve tradurre in ‘fatti’, che inesorabilmente non potranno essere diversamente polarizzati con il senso di scorrimento dell’energia ciclica, in sicura pendenza verso il ‘punto di raccolta’ posto ad un livello più in ‘basso’…

Tutto scorre secondo ‘pendenza’.
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com