venerdì 13 gennaio 2012

L'attrattore Demoniaco e la forza delle Stelle.




Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.
Il Gladiatore

Non è più matematico questo accadimento. Vero? Per almeno tre motivi, il primo dei quali è 'perchè costituiva un vantaggio'. Ecco gli atri due:
  1. non sappiamo di essere ‘soldati’
  2. non sappiamo di essere in ‘guerra’.
Siamo ‘soldati’, seguendo la terminologia Antisistemica, ossia siamo ‘pagati per…’. È fuori da ogni dubbio che siamo pagati per fare qualcosa. No? E la guerra? Dov’è? Non intendo quella che conduciamo per ‘sopravvivere’ o che vediamo al telegiornale o nei film, ma quella che deriva la propria funzione dal Mondo sottile dell'apparentemente ‘non manifesto’

Preciso che devo utilizzare i termini conosciuti, al fine di cercare di essere comprensibile, anche se l’utilizzo di una simile terminologia confonde l’orientamento della mente sia di chi ‘dorme’, sia di chi è ‘risvegliato’ ma non ancora ‘radicato’ nella consapevolezza.

Che cos’è la guerra? È ‘agitazione. Molto simile al ribollire del mondo subatomico. Molto simile a reazioni chimiche, pressione, entropia, vento, movimento… Vita.

Ciò che è vivo si ‘muove’, magari in modi diversi e in tempi diversi. Però, statene certi, quello che è vivo si muove perché è in ‘cambiamento’, per cui ‘tutto scorre’ veicola questa verità

È vivo un albero immobile? Certo. È vivo anche un essere umano in coma. È vivo. Lo ‘è’ in una maniera diversa dall’usuale, secondo cicli, sottocicli, ritmi, loop, circostanze, che lo portano ad ‘agitarsi’ sottilmente provocando ‘uragani’ da altre parti della manifestazione fisica 3d. Che cos'è, ad esempio, un terremoto?

Tutto è collegato perché ‘legge’. 

Faremmo bene a prenderne finalmente atto e ‘registrarlo’ nei nostri 'archivi di superficie', ossia quei registri di memoria sempre disponibile, on-line, a cui i nostri sistemi ‘automatici’ fanno riferimento nel durante della ‘navigazione’ quotidiana.

Le ‘leggi’ Cosmiche e Planetarie sono innumerevoli a questa vibrazione dell’energia. Tutte insieme ‘confondono’ l’osservatore, ma hanno sempre un senso, una ‘direzione’, uno scopo, un perché:

In questo abisso selvaggio,
il grembo della natura e forse la sua tomba,
né di mare, né terra, né aria, né fuoco,
ma tutti questi al concepimento mischiati
confusamente, e quindi sempre in conflitto,
finché il Creatore onnipotente ordini loro
da queste oscure materie di creare altri Mondi.
 
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'Inferno e intanto osserva, 
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton 

Cosa succede nei 'piani' non percepiti sensorialmente? Accadono ‘cose’, o meglio, accadono le ragioni delle cose, ossia di quello che si scatenerà in Terra 3d, alla luce del Sole.

- Guerra? Non ho sentito voci di una Guerra.
- Le sentirà. È anche la sua guerra, che lei lo sappia o no.
- E su che sarà la contesa?
- Nient’altro che il libero arbitrio. Il Magisterium non solo mira a controllare tutti in questo Mondo,  ma tutti i Mondi in tutti gli Universi. Sono stati incapaci di estendere il loro potere, sino ad ora. Ma se Asriel trova il modo di viaggiare tra un Mondo e l’altro, nulla li fermerà dal tentare di dominare tutti. Nulla tranne noi…
La Bussola d’oro.

Se cercate, se interessati, in SPS le parole ‘Bussola d’oro’, troverete vari articoli nei quali ho cercato di cogliere le varie sfumature provenienti da questo film e dal relativo libro. La trilogia, in ambito cinematografico è rimasta, sino ad ora, incompiuta. Il motivo? Ufficialmente perché ha incassato ‘poco’ negli Stati Uniti, mentre nel resto del Mondo è andato molto meglio, poi c’è stato anche un passaggio nella proprietà della casa produttrice. Che altro? Beh… ‘solo’ un veto del Vaticano dalla ‘coda di paglia’

Il nocciolo della faccenda è che il sequel della Bussola d’oro è ‘mancante’. 

È molto strano un comportamento tanto ‘evidente’, in un epoca caratterizzata dall’effetto ‘saponetta’, dalle pillole indorate che mettono tutti d’accordo per il ‘bene comune’. 

Se l’individuo vive qualsiasi esperienza come una diretta privazione, ossia se l’accadimento è direttamente comprensibile, l’individuo stesso si desta, si arrabbia… perché percepisce l’atto in questione come una ‘prepotenza’, una ingiustizia palese. La strategia Antisistemica è divenuta, infatti, quella di confondere le idee, portando a compimento i propri desideri ma in maniera illusoria, che faccia capire all’individuo l’esatto opposto. Come? 

Anche solo utilizzando opportunamente le ‘parole’, agendo sull’effetto ambiguo del loro significato, sapendo che ognuno di noi ‘vede, sente, capisce, etc.’ in maniera ‘propria’, ma attraverso la funzione indottrinante della forma abitudinaria sociale è possibile veicolare il messaggio in maniera opportuna – smarrendo l’orientamento nativo della massa.

Come si può ‘decidere al meglio’ se si ignora che è in corso un preciso ‘atto premeditato’ dalla Natura ritenuta impossibile? Anzi, nemmeno impossibile, ma… nemmeno percepita. Siamo al di là dell'impossibile!

Capite? Una volta le 'oche del Campidoglio' potevano avvertire la popolazione che ‘dormiva’, ma oggi non è possibile nemmeno questa possibilità. Perché il piano naturale è il riflesso dello stato in cui versa l’umanità attuale in perfetta ‘stasi’, per cui anche le ‘oche’ sono divenute ormai la nostra ‘immagine’.

L’esempio lo vediamo nel secondo episodio delle 'Cronache di Narnia - Il principe Caspian', allorquando la piccola Lucy comprende, a sue spese, che la Natura è ‘cambiata’ dal  tempo che ricordava. Gli animali hanno paura e attaccano per difendersi, gli alberi non parlano più, etc. Che cosa è successo, nel frat-tempo – nel corso del ‘fratello tempo’? 

Il Paradiso perduto, pubblicato nel 1667, è il poema epico in versi sciolti di John Milton che racconta l'episodio biblico della caduta dell'uomo: la tentazione di Adamo e Eva a opera di Satana e la loro cacciata dal giardino dell'Eden...
 
La storia è innovativa nei suoi tentativi di riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana: così come Shakespeare, Milton trovava la teologia cristiana insufficiente; prova a conglobare nella storia paganesimo, cristianità e classici greci: egli ammirava molto i classici, ma intendeva, con la sua opera, andar oltre essi.
 
Il poema affronta e ‘lotta’ con molte ardue questioni teologiche, tra cui il fato, la predestinazione e la Trinità. Milton, in quanto seguace dell'arianesimo, non credeva nella Trinità, bensì solo nei distinti Padre e Figlio. Ci presenta un Padre che è buono, ma anche irascibile e sarcastico, ed un Figlio generoso e ottimista. Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre.
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  • Milton trovava la teologia cristiana insufficiente
  • intendeva, con la sua opera, andar oltre
  • riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana.
Che cosa significa ‘il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre’?
  • evoluzione
  • comunione
  • consapevolezza.
Indica la ‘direzione’ che ‘stiamo’ perseguendo. Un vettore che è comprensibile solo ‘facendo chiarezza della confusione’:

confusamente, e quindi sempre in conflitto (guerra).
Paradiso perduto di John Milton

Perché? Perché ‘da queste oscure materie… creare altri Mondi’.
Paradiso perduto di John Milton 

In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'inferno e intanto osserva,
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton 

Traversata = movimento/cambiamento.

Inizialmente conosciuto come Lucifero, egli era un orgoglioso Angelo che non riusciva a pensare a se stesso uguale agli altri Angeli. Il giorno in cui Dio nominò il Figlio suo successore al potere, Lucifero si ribella a causa della propria invidia, prendendo con sé un terzo dell'intera popolazione di Angeli del Paradiso
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Quel ‘terzo’ siamo ‘noi’: Angeli. E la ribellione di Lucifero rappresenta la legge della biodiversità.

Ecco perchè abbiamo una strana ‘familiarità’ storica, un certo magnetismo atavico, verso quella polarizzazione dell’energia. Ecco la ‘discesa’ del genere umano. La separazione. La perdita del ‘ricordo’. Tutto è accaduto per nostra spontanea scelta? Sì e no. 'Sì' all'apparenza. 'No', dal punto di vista della 'vittima' e 'No' dal punto prospettico del Creatore. Questi sono i tre livelli della percezione.

Ricordiamo sempre che l’onda massima è quella del Creatore, per cui la sua sete di auto conoscenza è impressa per default in noi, dunque in realtà siamo ‘obbligati’ a cercare l’auto conoscenza. Non possiamo esimerci dal farlo. La confusione deriva per mezzo dei reami temporali cresciuti come radici di alberi ‘immortali’

Le ‘strade’ si sono divise e, ad ogni bivio, le possibilità di scelta si sono moltiplicate. Anche se tutte conducono verso la ‘realizzazione’, in realtà la dispersione temporale ‘stacca’ dalla consapevole condotta di colui che ‘è’, a prescindere.

Il ‘gioco’ diventa serio e si giunge anche a confondere la Morte ciclica per la Morte definitiva.

Siamo stati ‘tagliati fuori da ’… cosa? Un cammino facile, comodo? Lo abbiamo ‘preferito’ seguendo certi ‘Principi’, alla luce dell’attraversata di noi stessi.

Non confondiamo la polarità per l’intero. È ora che i Giganti si ridestino… noi tutti.

Abbiamo delegato, confondendo per abitudine riflessi e cause, eppure senza sbagliare, perché non è possibile ‘sbagliare’ ma, semmai, il prendere la strada più opportuna per la propria auto conoscenza, può condurre verso ‘luoghi’ più ambigui. Mai sbagliati però.

È tutto in un ordine perfetto. 

La polvere descritta nella Bussola d’oro è la consapevolezza co creativa. In lei sono racchiuse tutte le forze. Le ‘ombre’ sono davvero negative, essendo una porzione del ‘Tutto’? Olograficamente non è possibile, in quanto è presente in loro il Principio Creativo. Per cui?
 
Tutto ha senso. Astenendosi dal giudizio…

E YHVH Elohim creò un uomo polvere della terra'.
Ciò che insegnano i commentari della tradizione, è che Elohim corrisponde alle ‘forze e leggi della natura’, poiché la ghematria di questo nome è la stessa della parola ha-tevà: la natura, appunto.
 
Hatevà: he-tet-bet-ayin
5 + 9 + 2 + 70 = 86
 
Elohim: aleph-lamed-he-yod-mem
1 + 30 + 5 + 10 + 40 = 86
  
Infatti il testo della Torah in Genesi 2:7 va considerato come una seconda creazione dell'uomo, a seguito della prima, in Genesi 1:26, che l'ha creato semplicemente creatura fra le creature, oggetto fra gli oggetti, così com'è precisato in Genesi 2:5, con la formula ‘Veadam ayin’, ossia:

‘Adam niente’, nella frase che di regola viene tradotta con ‘l'uomo non c'era ancora’ (per coltivare la terra).
 
Dunque il creatore della natura si limita a dar vita a un ‘uomo naturale’, o pre-istorico, mentre è solamente YHVH - e nel momento della sua prima apparizione - a creare l'uomo storico, ossia quell'uomo che si interroga sul senso dell'esistenza.
 
Il primo Adam è uomo o donna? 

I commentari dicono che l'Adam primordiale, Adam Qadmon, era ‘uomo e donna’ insieme, o ‘al di là’ della divisione in due esseri distinti, per contrapposti o coincidenti si voglia immaginarli. Ciò deriva, però, da Genesi 1:27, dove si legge, verso la conclusione del sesto giorno: 

‘Dio Elohim creò Adam a sua immagine; lo creò a immagine di Dio Elohim; lo creò maschio e femmina’, ossia: ‘...Et haAdam be-tzelmò be-tzelem Elohim barà...’. C'è tuttavia, nella parola ‘tzelem’, che traduciamo con ‘immagine’, l'idea dello specchio, o della specularità, così come la stessa impressione è generata dall'idea di un Adamo primordiale ‘bifronte’ o androgino, quando viene ‘segato’ (proprio come un albero...) in due esseri dalla volontà divina di YHVH Elohim che da lui estrae una ‘costola’, in ebraico: ‘tzelà’ (Gen. 2:21):
 
La radice della parola ‘tzelà’ è Tzade-Lamed-He:
 
che significa ‘ombra’, e che forma anche la parola Tzelà (Tzade-Lamed-Ayn), col doppio significato di: costola (di Adam, o di qualsiasi vertebrato) o lato (del Tabernacolo, o di qualsiasi oggetto fisico o metafisico). 
 
Siamo polvere preziosa...
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  • Elohim corrisponde alle ‘forze e leggi della natura’
  • una seconda creazione dell'uomo, a seguito della prima
  • il creatore della natura si limita a dar vita a un ‘uomo naturale’, o pre-istorico, mentre è solamente YHVH - e nel momento della sua prima apparizione - a creare l'uomo storico, ossia quell'uomo che si interroga sul senso dell'esistenza
  • l'Adam primordiale, Adam Qadmon, era ‘uomo e donna’ insieme, o ‘al di là’ della divisione in due esseri distinti
  • ‘tzelem’, che traduciamo con ‘immagine’, l'idea dello specchio, o della specularità
  • da lui estrae una ‘costola’, in ebraico: ‘tzelà’ (Gen. 2:21). La radice della parola ‘tzelà’ è Tzade-Lamed-He che significa ‘ombra’
Ecco il ‘Tutto’, perfettamente spiegato:
  • la prima creazione è ‘naturale’, ossia segue il processo diretto innescato dal Piano Divino, nella funzione di auto conoscenza del Creatore ed è inerente all’Anima umana
  • la seconda creazione, ad opera di ‘Entità', riprende ciò che 'trova' e lo modifica a propria immagine e somiglianza, imprimendogli le proprie caratteristiche, ben ‘sapendo’ che i ‘figli’ sarebbero stati ‘migliori’ dei padri… ‘Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del PadreLink
  • la prima creazione aveva dato luogo ad esseri asessuati, come ci ricorda anche Steiner nelle ‘Cronache dell’Akasha’. Ma la ‘divisione’ originale del Creatore doveva manifestarsi frattalmente, a cascata, anche nella separazione del ‘Tutto’.
  • La ‘costola’ estratta è un pezzo di Dna delle Entità-Padre/Madre. Vedasi a tal proposito questo breve video. Ringrazio l’amico Cosmos per la segnalazione.
  • Con la ‘costola’ passa anche l’ombra, ossia quel principio non-risolto, che i ‘figli’ dovranno portare alla trasmutazione, nel corso della propria esistenza trascendentale ripetuta in loop sino alla conclusione consapevole dell’opera.
Rabbi Shimeon ben Laqish dice: l'uomo è ‘ultimo’ in quanto (il suo corpo è) opera dell'ultimo giorno, e ‘primo’ in quanto (la sua anima è) opera del ‘primo giorno’...
Link 
 
Questo mondo fu creato con la lettera 'He': ciò allude al fatto che tutti gli esseri di questo mondo devono discendere in basso, per vedere la corruzione. Infatti questo mondo è come la lettera 'He', la quale è chiusa da tutti i lati, ma è aperta in basso, così indicando la via per la quale tutti devono discendere...
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Ecco la ‘caduta’ impressa a ‘fuoco’ nelle  forme delle lettere utilizzate per scrivere. La verità è frattale e si ripete sempre ‘ad immagine e somiglianza’.

Cittagazze è un luogo strano e deserto. Gli abitanti sono fuggiti, perché la città è infestata dagli Spettri, esseri invisibili che si nutrono della consapevolezza, la coscienza di sé degli adulti, lasciandoli simili a zombi, vuoti e spenti. I bambini sono immuni agli Spettri, perché non hanno ancora sviluppato del tutto la consapevolezza.

I due ragazzi tornano nella Oxford di Will, sperando di trovare qui le risposte ai loro interrogativi. Will indaga sulla spedizione a cui ha partecipato il padre e scopre che includeva una ricerca sulle particelle atmosferiche, mentre Lyra, alla ricerca di uno studioso che le possa spiegare qualcosa in più sulla Polvere, incontra Mary Malone, una scienziata che ha scoperto l'esistenza delle Ombre (Shadows), la stessa identica misteriosa entità conosciuta da Lyra come Polvere

Ma ciò che Lyra non sa è che Mary ha scoperto che tale entità è conscia di sé, è consapevole di esistere. È la consapevolezza della Polvere che fa funzionare l'aletiometro ed è sempre la Polvere a circondare il pensiero umano e la materia.
 
L'obiettivo di Mary Malone è quello di trovare un modo per comunicare con queste particelle di Polvere. E dopo aver conosciuto Lyra, e grazie a lei, Mary riesce effettivamente a mettersi in contatto con le Ombre, cioè la Polvere, attraverso un dispositivo tecnologico da lei costruito. Parlando con le Ombre, scopre il ruolo che dovrà giocare nella profezia...
La lama sottile 
 
La funzione di un ‘luogo’ vibrazionale è la prima cosa da capire. Che senso ha questa Terra 3d? Chi la abita, oltre a noi? 
 
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'Inferno e intanto osserva,
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton
 
La polarità ‘negativa’ della possibilità ha una funzione:

evidenziare quello che mai… mai… si sarebbe manifestato di propria volontà, perché ‘perfettamente al sicuro, dove si annidava, ossia nella tenebra'

Come si può ‘convincere’ una simile forza a ‘venire alla luce’?

Attirandola attraverso un principio attrattore simile: il Demonio

Il polo negativo dell’Intero. Un magnete che attira forza simile. Un potente attrattore che ha iniziato ad estrarre negatività nascosta dal nostro mare interiore

Ecco il ‘senso’ e lo smarrimento derivante dall’opera del giudizio umano. La Paura è 'fuori', adesso. La possiamo vedere all’opera. Abbiamo attirato ogni genere di ‘parassiti’ attorno a noi. 

Quando giungerà il momento ci ‘attiveremo’ bruciando come Stelle.

Che cosa fanno le stelle? Brillano...
Stardust

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 12 gennaio 2012

Il nulla esiste: diamogli un'altro nome.




 - Mi sono sorpresa a giocare con una nuova idea, per una piccola campagna. Il problema è… come facciamo davvero ad agganciare un gruppo di minorenni al nostro prodotto scadente? Preferibilmente in un modo che crei dipendenza… E sono arrivata ad una conclusione, rispetto allo slogan. Stavo pensando... e se invece, è solo un’idea, cercassimo di vendere te ai clienti, Jack. Beh… con mia grande sorpresa, sono arrivata allo stesso punto da cui ero partita: il nulla.
- ‘Nulla’ è uno slogan non male, Jack!
Melancholia

Il nulla
  • nulla è un termine comunemente usato per indicare la mancanza o l'assenza completa di qualcosa
  • in Hegelil positivo e il negativo hanno come comune base astratta proprio il nulla
  • la maggior parte delle forme di assembly hanno un'istruzione di non-operazione (Nop) - ovvero un comando per fare nulla, che può risultare utile per cancellare aree di problemi di codice.
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Le tre espressioni raccontano che il ‘nulla’ ha una funzione. Per cui il ‘nulla’  è solo una espressione ‘attuale’ per definire quello che ancora non sappiamo: l’assenza completa di qualcosa.

Cos’è quel ‘qualcosa’ che ignoriamo? Forse, è quello che si nasconde sullo 'sfondo'?

Oggi lascerò parlare sincronicamente le ‘informazioni’ magnetizzate nella ‘Rete’. Cercherò di mettere veramente 'poco di mio’. Sono certo che sapendo ‘ascoltare’, l’Universo ci parli ad ogni momento, e tramite analogia frattale è possibile interpretare quel ‘parlare’ in maniera molto utile alla ‘causa’. Quale causa? Quella personale inerente al Conosci  Te Stesso e quella ‘riflessa’ relativa al ‘Tutto’, che giustamente controbilancia il suo opposto, ossia il ‘Nulla’

Si 'dice' che l’Universo sia nato da un ‘punto di vuoto esploso’. Facciamo attenzione agli inganni tesi per i nostri sensi. Infatti sapere che esistono teorie, ricadenti nell’ambito dell’abitudine accademica, che tra l’altro la persona ‘comune’ non conosce così a fondo, contribuisce a confondere la capacità ‘razionale/logica’ del cervello. Smarrito tra due estremità deve ‘decidere’ quale spinta seguire… e quale seguirà? Quella più accreditata dal ‘sentire comune’, ossia verrà veicolato alla versione del paradigma in auge.

Confondi e separa… 

Vista e udito sono i due più importanti fornitori di stimoli al nostro cervello. Cosa accade se entrambi vengono annullati contemporaneamente?
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Si hanno allucinazioni. Si soffre d’illusioni. La società globale è sempre più avvolta da una ‘nebbia’ sonora e soffocante. La vista, nelle città, risente dei piccoli spazi aperti e 'poco disponibili', trovando sempre case, palazzi, grattacieli davanti a sé. Il rumore sempre sostenuto dei centri urbani confonde. Ecco che, per conseguenza, ingannati i sensi principali, il resto viene da solo, ossia il Controllo è libero di dosare la quantità di ‘droga’ al fine di mantenere in ‘cattività’ l’intero ‘parco buoi’.

Vi fa male un ginocchio? Avete lasciato un dito nella portiera dell’auto? È l’occasione giusta per provare un nuovo antidolorifico che non dà problemi di intolleranze o allergie: è... il binocolo capovolto. 
 
I ricercatori dell’Università di Oxford hanno recentemente scoperto che si guarda una mano dolorante attraverso un binocolo rovesciato, e quindi ne vede l’immagine rimpicciolita, sperimenta un’immediata riduzione del dolore. Secondo gli scienziati ciò significa che anche sensazioni molto elementari come il dolore sono mediate da ciò che vediamo...
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Per questo motivo ci insegnano a ‘vedere’ il dolore ad ogni istante, ingigantendolo attraverso la pressione mediatica d’ogni tipo. Quello che serve è che le ‘dinamo’, ognuno di noi, generino energia della classe della paura o ‘negativa’.

Nascondete una delle vostra braccia sotto il tavolo o dentro una scatola e posizionare l’arto finto in modo che dal vostro punto di osservazione possa sembrare quello vero. Chiedete a un amico di toccare il braccio vero e quello finto nello stesso posto e contemporaneamente. Dopo qualche minuto vi sembrerà che il braccio finto sia... molto molto reale

A questo punto chiedete all’amico di tirare una sonora martellata sul braccio finto. Proverete una strana sensazione di ansia e qualcosa che assomiglia al dolore: è il vostro cervello che si è convinto che il braccio di plastica sia... il vostro braccio
 
Secondo Henrik Ehrsson, ricercatore svedese dell’Istituto Karolinska di Stoccolma che ha studiato il fenomeno, ‘questo dimostra quanto sia facile cambiare la percezione cerebrale che ha una persona del suo corpo e farle credere di possederne un altro’.
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È facile ingannare coloro che non hanno consapevolezza di sè. È come ‘vendere caramelle a dei bambini’. Leggiamo le malattie psicosomatiche come derivanti anche da questa ‘caratteristica’ d’identificazione. Se il ‘problema’ è interiore, nemmeno uno specchio ci convincerà di essere ‘normali’. Questo è il segnale che evidenzia il ‘non ascolto e il non vedere’

La vista non sempre ce la racconta giusta. A volte occhi e cervello sono vittime di illusioni, soprattutto quando siamo davanti a immagini ambigue. Uno studio recente ha spiegato come avvengono questi ‘inganni visivi’: responsabile di tutto, pare, è un'area del cervello preposta a farci distinguere, di un'immagine, il soggetto in primo piano dallo sfondo
 
Quello che si chiama un'illusione ottica, un'immagine cioè che può essere interpretata in due modi a seconda di come il cervello mette in relazione tra loro gli elementi che la costituiscono. Quando guardiamo un'immagine a due dimensioni, infatti, la corteccia visiva del cervello si attiva per distinguere lo sfondo dal soggetto in primo piano. Immagini come questa giocano appunto sulla confusione tra sfondo e soggetto, permessa da elementi grafici interpretabili in due modi diversi.
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Ecco lo sfondo della dualità da cui emergiamo noi, nella veste di ‘ponte’ tra gli estremi. Siamo sempre chiamati ad una scelta, perché noi siamo i co creatori della realtà. Non potrebbe essere altrimenti. Chi si ‘nasconde’ sullo sfondo? 

Qualcuno o qualcosa che ‘non intende apparire’ e, ben sapendo come funziona il cervello, ha saputo alla perfezione adattare e adattarsi. Le entità parassite operano da un altro piano della percezione. I ‘segni’ sono chiari nel dimostrarlo. Il messaggio di Castaneda, ad esempio, va ampliato mediante investigazione frattale. Perché nulla è casuale in quello che accade, essendo una legge la sincronicità. 

Il ‘caos’ esiste se noi lo permettiamo…

Le temperature più alte della norma a dicembre hanno fatto seguito a un autunno caldo, e alcune colture sono cresciute ben oltre i livelli normali… ‘Le piante stanno crescendo come se fossimo a metà primavera’, spiega Jean-Charles Deswarte, dell'istituto Arvalis… Si ritiene che il principale problema potrebbe essere quello di malattie. Ecco perché la previsione è che gli agricoltori usino più fungicidi del solito
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È possibile controllare il tempo atmosferico? Sì. Ighina, tra i molti, lo aveva dimostrato. In un periodo di grande energia, come questo, coloro che non intendono perdere il loro potere sulla massa, secondo voi, staranno tranquillamente ad osservare il loro impero che si dissolve? No.

L’utilizzo di più fungicidi veicola altri ‘veleni’ nel corpo umano e, di conseguenza, nei vari sistemi biologici/spirituali che sono in inesorabile cambiamento o ‘risveglio’. Ovviamente, gli interessi dell’innalzamento della temperatura sono molteplici, e a vari livelli, tra i quali c’è anche l’attività del Sole ‘nativa’. La legge d’ottava parla di più onde che si interfacciano le une con le altre, e la più alta, ricordiamolo sempre, è quella relativa al Piano Divino: l’onda massima destinata al ‘successo’.

Leggiamo cosa avviene nella società in maniera quanto/sincronica; se siamo attenti inizieremo a decodificare un linguaggio diverso rispetto a quello ‘cantato’ dalle cronache Antisistemiche. Notiamo le sincronicità, lasciamo parlare i ‘fatti’. Relazioniamo. Uniamo. Percepiamo:

Il procuratore aggiunto di Roma Pietro Saviotti è morto oggi (11 01 2012) pomeriggio per un malore.
Lo riferiscono fonti giudiziarie. Saviotti, era a capo del pool anti-terrorismo della Procura di Roma…
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Prima di Natale Saviotti ha anche aperto un fascicolo in merito alla pubblicazione della 'black list' stilata e pubblicata alcuni giorni fa sul forum del sito neonazista Stormfront
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Mafia: morto Rosario Spatola, ex soldato della famiglia mafiosa di Messina Denaro.
Oggi (11 01 2012) avrebbe dovuto deporre in videoconferenza al processo sull'omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno. A renderlo noto è stato il sostituto procuratore di Palermo Francesco Del Bene nel corso dell'udienza, davanti alla corte d'assise di Trapani, sull'assassinio del giornalista-sociologo commesso il 26 settembre 1988…
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Queste ‘casualità’ sono davvero curiose. Che avrebbe potuto dire il grande Sherlock Holmes?
  • È un errore confondere ciò che è strano con ciò che è misterioso. Spesso, il delitto più banale è il più incomprensibile proprio perché non presenta aspetti insoliti o particolari, da cui si possono trarre delle deduzioni.
  • Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
  • Non c'è nulla di più sfuggevole dell'ovvio.
Ricordate?

Quello che si chiama un'illusione ottica, un'immagine cioè che può essere interpretata in due modi a seconda di come il cervello mette in relazione tra loro gli elementi che la costituiscono. Quando guardiamo un'immagine a due dimensioni, infatti, la corteccia visiva del cervello si attiva per distinguere lo sfondo dal soggetto in primo piano. Immagini come questa giocano appunto sulla confusione tra sfondo e soggetto, permessa da elementi grafici interpretabili in due modi diversi.
Link 
 
Come il cervello mette in relazione tra loro gli elementi che costituiscono l’immagine, ossia il percepito? Per funzione dominante, ossia per adattamento al ‘luogo comune’. Se mascheriamo ‘qualcosa’ da ovvio, sarà gioco forza ‘credere’ all’ovvio… Distratti come siamo da ‘altro’. Chi si nasconde sullo sfondo?
 
Osserviamo un grande indizio che si ‘cela’ in ogni ambito del respirato. Sappiamo tutti che ‘esiste’, potenzialmente ne facciamo parte tutti, ma non lo si riesce a identificare con certezza. Quando perde dei ‘pezzi’, in realtà non li perde ma li ‘cede’ o ‘sacrifica’ per il bene della causa ‘comune’: Cosa Nostra.

Attenzione, il fenomeno Mafioso, è solo un frattale del Controllo parassitario e, a cascata, delle forme pensiero magnetiche.

Mafia Spa: il più grande operatore economico.
Dalla tredicesima edizione del Rapporto di Sos Impresa - Le mani della criminalità sulle imprese - emerge che la Mafia Spa si conferma come il più grande agente economico del Paese.
 
Una grande holding company articolata su un network criminale, fortemente intrecciato con la società, l’economia, la politica, in grado di muovere un fatturato che si aggira intorno ai 140 miliardi di euro con un utile che supera i 100 miliardi di euro al netto degli investimenti e degli accantonamenti, e 65 miliardi di euro di liquidità.
 
Il solo ramo commerciale della criminalità mafiosa e non, che incide direttamente sul mondo dell’impresa, sfiora i cento miliardi di euro, pari a circa il 7% del PIL nazionale.
Una massa enorme di denaro, quindi, che passa quotidianamente dalle tasche dei commercianti e degli imprenditori italiani a quelle dei mafiosi.
 
Di fatto, le imprese subiscono 1300 reati al giorno, praticamente 50 all’ora, quasi un reato ogni minuto. Violenza di strada e ricatto mafioso si abbattono sulla piccola impresa, costringendole ad una vita affannosa per sopravvivere ed a non divenire facile preda degli appetiti di criminali in doppio petto. Sono oltre un milione gli imprenditori vittime di un qualche reato, ovvero un quinto degli attivi.
 
Dall'inflitrazione alla collusione Mafia Spa è la prima impresa italiana, riconosciuta e riconoscibile, con cui trattano altre imprese, politici, amministratori pubblici.

Oltre al grave e continuo processo di condizionamento dell’economia legale, oggi, complice la crisi, assistiamo anche ad un fenomeno nuovo e per alcuni versi più preoccupante. Si è determinata un’inversione dei rapporti tra pezzi della finanza e dell’imprenditoria e criminalità organizzata. Rapporti che nascono sotto il segno della complicità e della collusione per ricavarne vantaggi economici rilevanti.
 
La vicinanza alle organizzazioni criminali, giungere a patti con essa, conviverci, può fare la differenza fra l’essere espulsi definitivamente dal mercato o poter continuare ad operare, magari vedendo aumentare il proprio fatturato.
 
In questo momento di crisi Mafia Spa è l’unico soggetto economico-imprenditoriale in grado di fare investimenti.
 
La Mafia camaleonte - La Mafia Spa, infatti, proprio perché duramente colpita dall’azione di contrasto delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, ridisegna di continuo la propria strategia economica e finanziaria. Negli ultimi tempi si è notata anche una certa duttilità nei comportamenti dei vari clan mafiosi e camorristici. Questi, da una parte, mantengono una strategia di scarsa esposizione, tendono a consolidare gli insediamenti territoriali tradizionali e ad espandersi oltre i confini regionali e nazionali.
 
Le attività di reinvestimento e reimpiego di denaro non hanno, quindi, solo la doppia funzione di duplicare gli utili e riciclare denaro sporco, ma divengono strategici per sfuggire all’attività repressiva sul fronte patrimoniale. Da qui l’esigenza di attrarre nel proprio circuito pezzi di finanza deviata, professionisti senza scrupoli, imprenditori persuasi che la strada della collusione partecipata sia l’unica possibile per fare affari.
 
I terreni di cointeressenza sono: 
  • la gestione finanziaria dei soldi delle mafie (l’assistenza tecnica al riciclaggio e al reinvestimento);
  • l’acquisizione (o il rafforzamento) di nuovi mercati in condizioni di monopolio;
  • maggiore competitività e minore conflittualità sindacale nei posti di lavoro.
Gioca a favore delle organizzazioni mafiose la crisi economica che rende appetibili i soldi delle mafie. Su questo fattore scommettono e investono i mafiosi. 

Colpisce, a tale riguardo, la capacità di mimetismo.

Il volto camaleontico del nuovo manager mafioso in grado di esprimere contemporaneamente intimidazione ed affidabilità, violenza e fiuto per gli affari.
 
In quest’area camaleontica operano, oltre alle organizzazioni mafiose, soggetti abituati a muoversi in settori illegali dell’economia: nel lavoro sommerso (caporalato, immigrazione clandestina), frodi fiscali, società di comodo.
Il binomio crisi-mafie determina nuovi business e nuovi lavori.
 
I nuovi settori d'investimento - È proprio grazie alla connivenza collusiva con il mondo politico e amministrativo e di professionisti compiacenti, che le mafie si sono insediati nel centro e nel nord Italia.
 
Controllano la quasi totalità del mercato del gioco d’azzardo -anche lecito-, dello smaltimento dei rifiuti, specialmente quelli tossici e nocivi, del ciclo delle costruzioni.
 
I suoi interessi si sono spostati anche in settori nuovi e per certi versi imprevedibili: 
  • nel comparto sanitario (la gestione di cliniche private, di centri diagnostici, di residence per anziani, di servizi per disabili e nelle mense);
  • nello sport (gestione di società dilettantistiche e semi-professioniste, impianti sportivi e scommesse clandestine);
  • nell’autotrasporto e nella logistica;
  • nei servizi di vigilanza dei locali notturni.
Un’analisi delle tipologie aziendali e societarie delle imprese sequestrate nel 2010 ci dà il quadro dei settori privilegiati di investimento mafioso.
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Volete che Mafia Spa non abbia niente a che fare con ‘quello che accade’? Ella persegue i propri interessi in maniera davvero efficiente ed efficace, diversamente dal riflesso dello Stato, che ad esempio, in 20 anni non è riuscito a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti nell’area campana. Un lasso di tempo simile ‘sprecato’? Niente affatto, se lo si inquadra dalla prospettiva dominante Mafiosa, da cui lo Stato ‘dipende’

La verità è molto 'aspra', a volte. L’ambito è rovesciato molto spesso. Questo scenario è ‘Antisistemico. Che cosa vuole dire? Che deve permettere l’emersione della ‘tenebra’ al fine di permettere l’auto conoscimento alle forme incarnate che lo ‘alimentano’ allo stesso tempo.

Ribaltiamo la prospettiva e avremo un’idea molto più congeniale di quello che ‘dovrebbe essere’ se avessimo maggiore consapevolezza. Comunque non facciamo drammi, in quanto la Vita è partecipazione ad un 'piano di studi' molto accurato e approfondito, un Master oltre alla Laurea.

Conosci Te Stesso. 

McDonald’s diventa il più grande ‘libraio’ per bimbi del Regno Unito.
McDonald’s sta per diventare  il più grande rivenditore di libri per bambini nel Regno Unito. E senza trasformarsi in una catena di librerie. Nelle prossime quattro settimane, la catena di fast food più famosa del mondo, al posto del tradizionale giocattolino di plastica, distribuirà negli Happy Meal, l’offerta dedicata ai bimbi, un libro della serie ‘Mudpuddle Farm’ scritta da Michael Morpurgo.

La promozione è frutto di un accordo tra McDonald’s e la casa editrice Harper Collins e prevede la ‘vendita’ di 9 milioni di volumi con gli Happy Meal. Perché questa operazione di marketing rende McDonald’s il maggior venditore di libri per bimbi nel Regno Unito è presto spiegato: nel 2011, le copie vendute di titoli per l’infanzia sono state in media 1,16 milioni a settimana, e 6,4 milioni in un mese. Nello stesso periodo, quindi, il marchio di fast food venderà molte più copie di quanto ne facciano nel complesso tutte le altre case editrici di libri per bambini.
 
A rendere più l’allettante l’offerta per i baby utenti del fast food sarà un pupazzo, abbinato alla serie di libri, contenuto nella confezione dell’Happy Meal. L’esperimento, dicono i vertici di McDonald’s, può avere successo perché uno simile realizzato in Svezia aveva ottenuto ottimi risultati in termini di vendite e di gradimento da parte dei consumatori.  

In più, quest’operazione serve alla catena di fast food per migliorare la sua immagine e la sua reputazione presso gli utenti. Negli ultimi tempi infatti McDonald’s aveva già scelto di fornire ai suoi clienti britannici solo latte biologico, di stampare l’indicazione delle calorie di ogni menu e di rinnovare tutti i locali.

L’immagine di McDonald’s in Inghilterra era stata un po’ offuscata proprio dagli Happy Meal che erano stati accusati di essere non positivi per la salute dei bambini, a causa dei prodotti venduti (tra cui hamburger, ali di pollo fritte, patatine fritte). Gli appassionati di letteratura però accolgono favorevolmente l’iniziativa: otto famiglie su dieci consumano nei McDonald’s almeno una volta all’anno e grazie a quest’operazione la probabilità che escano con un libro è molto alta
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Per quanto ancora permetteremo questo raggiro illusorio per ‘debolezza’? Dareste del 'Rum' ai vostri figli? E allora perché si cade, ogni volta, nella trappola della distrazione?
 
Basso prezzo, campagne con il patrocinio dello Stato, 'regali':
  • collusione/connivenza Stato con azienda
  • collusione/connivenza Stato Mafia
  • collusione/connivenza Mafia azienda.
Ma chi si nasconde sullo sfondo? Un qualcosa che non vuole assolutamente apparire, perché sarebbe molto pericoloso per la sua naturale sopravvivenza: se fosse visto, tutto cambierebbe perché sarebbe ‘evidente’, così come era evidente un’invasione, vecchia maniera, fatta con un esercito in armi.

La ‘disputa’ vera si combatte nei piani invisibili all’attuale consapevolezza. Guarda caso, proprio quei ‘piani’ che la Scienza Antisistemica ci racconta come frutto della fantasia.
 
Eba, un'autorità di vigilanza che ha negato se stessa.
Nella lunga disquisizione sciorinata ieri presso la Camera dei deputati, il presidente dell’Eba, Andrea Enria, ha fatto ricorso in modo ossessivo alla parola mercato, quasi a evocare una forza superiore che tutto giustifica e contro la quale nulla si può. La circostanza ha sorpreso non pochi uditori. E alcuni di essi si sono domandati fino a che punto sia accettabile che un’autorità di vigilanza debba seguire pedissequamente gli umori del mercato invece che imporsi governandolo.

Costoro si sono anche interrogati su come sia possibile che, di fronte ad eccessi capaci di mettere a repentaglio la tenuta di uno Stato sovrano,  la stessa autorità non senta il bisogno di interrogarsi sulla capacità di giudizio del mercato tanto invocato.

È pacifico che se le cose hanno preso questa piega non è stato solo per l’azione dei mercati, ma anche per la deliberata scelta di non governarli. Anziché svolgere un ruolo anticiclico, con i suoi discutibili provvedimenti l’Eba ha alimentato irresponsabilmente le piene speculative, diventando a sua volta prociclica

E così facendo è diventata la negazione di ciò che dovrebbe essere un’autorità di controllo. 

Ieri l’Abi ha ribadito la necessità di una profonda revisione o quanto meno di un rinvio del piano Eba fino a quando il Fondo salva-Stati non sarà pienamente operativo.
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Il ‘Mercato’ è una entità vivente. Enria probabilmente lo ha rilevato. Forse, non lo ha capito, ma senz’altro percepito, come solo chi è in determinate posizioni può ‘sentire’. Siamo alle prese con le intenzioni di entità vive, ma ad un altro livello di Vita: non direttamente agganciabile sino a quando avremo paure indefinite che minano la capacità di ‘andare oltre’ all’illusione.

Il Fondo Salva Stati è una nuova creatura. È ‘giovane’ e dipende ancora dagli ‘organizzatori’; ne ha bisogno come noi dell’aria, sintantoché non diverrà sufficientemente forte da ricevere l’energia per ‘inerzia’ o assuefazione della massa all’evidenza paradigmatica.

Il Governo si dimentica dei Santi patroni, salvo il giorno festivo.
Sarebbero salve le feste patronali. La norma contenuta nel decreto di agosto del Governo Berlusconi non è infatti stata prorogata ed è quindi scaduta. Quindi niente accorpamento del giorno festivo dedicato al patrono di ogni comune alla domenica successiva, come prevedeva il decreto...
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Non ci si ‘dimentica’ di niente a livello Antisistemico. I Santi sono entità che necessitano di attenzione energetica. La dimenticanza era dunque necessaria. Le preghiere continueranno ad alimentare queste eggregore

Iran, ucciso scienziato nucleare. Accuse a Usa e Israele.
Uno scienziato nucleare iraniano è stato ucciso oggi (11 01 2012) a Teheran da una bomba piazzata sulla sua auto da un motociclista, e l'Iran ha accusato agenti israeliani e statunitensi dell'attentato, che ricorda quelli avvenuti ai danni di scienziati nucleari circa un anno fa...
 
La Casa Bianca, per bocca del suo portavoce, ha negato qualsiasi coinvolgimento degli Stati Uniti nell'episodio. ‘Gli Stati Uniti non hanno assolutamente niente a che fare con questo’, ha detto il portavoce Tommy Vietor.
 
‘Noi condanniamo duramente tutti gli atti di violenza, compresi gli atti di violenza come quello che è stato riferito oggi’. Israele, il cui capo militare aveva avvertito l'Iran solo ieri di aspettarsi ulteriori misteriosi incidenti, ha preferito non commentare...
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 Ucciso da una bomba piazzata sulla sua auto da un motociclista? Dov'è la logica in questa frase?

Cosa decidiamo, giunti all’ennesimo ‘bivio’? O, forse, è più lecito domandarsi: prenderemo una decisione?
 
Che cosa sono i neuroni Facebook?
Scoperti nella neocorteccia, la parte più evoluta de cervello, dai biologi della Carnegie Mellon University della Pennsylvania, sono stati chiamati così perchè il loro comportamento ricorda quello degli utenti del celebre social network.
 
Su Facebook infatti solo una piccola percentuale di utenti aggiorna frequentemente il proprio profilo e condivide informazioni. In modo simile, nella neocorteccia esistono neuroni dormienti e neuroni attivi e sono solo questi ultimi che si sobbarcano la maggior parte del lavoro che il cervello compie mentre esplora il mondo esterno. E questi utenti sono solitamente quelli che hanno il maggior numero di connessioni e che ricevono la maggior parte di informazioni da parte del loro network.
 
In uno studio pubblicato sulla rivista Neuron a fine 2010, i biologi hanno osservato che cosa accade nel cervello di alcuni topi allontanati dal loro ambiente e messi in una situazione inconsueta: solo il 15 per cento dei loro neuroni Facebook si attiva per prendere informazioni sulla nuova situazione. In altre parole, solo 3 utenti su 20 sono attivi.
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Nella logica frattale esiste la spiegazione ad ogni fenomeno.

La verità emerge sempre, essendo una legge. Sullo 'sfondo' si nasconde qualcosa che, tramite analogia frattale, è possibile finalmente vedere, perché lascia un’ombra di sé, una traccia energetica.

Per non ‘vederlo’ ci ha convinti che ‘non esiste’, sapendo molto bene come funziona il cervello umano. Non siamo soli nell’Universo. È logico e rientra nella perfezione del ‘nulla’.

‘Nulla’, sino a quando non gli daremo un ‘nome’.
  • Nulla è un termine comunemente usato per indicare la mancanza o l'assenza completa di qualcosa
  • in Hegel… il positivo e il negativo hanno come comune base astratta proprio il nulla
  • la maggior parte delle forme di assembly hanno un'istruzione di non-operazione (Nop) - ovvero un comando per fare nulla, che può risultare utile per cancellare aree di problemi di codice.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 11 gennaio 2012

Morire per abitudine.




E fin qui, a quanto risulta, la situazione è la stessa per l'animale e per l'uomo. Qualcosa cambia però, e questo è importante, nel momento in cui l'uomo non acquista più per se stesso un'abitudine ma la riceve in eredità dai suoi genitori, dalla sua cultura

In primo luogo egli non conosce più le ragioni che hanno originato la prescrizione di quel determinato comportamento.

Il pio ebreo o il musulmano aborrono la carne suina senza essere consapevoli del fatto che sono stati i pericoli di trichinosi a spingere i legislatori al severo divieto. In secondo luogo poi la riverita figura del padre subisce nel legislatore, a causa della distanza temporale e mitica, un'apoteosi che fa sembrare divine tutte le prescrizioni che risalgono a lui e l'infrangerle peccato. 
Konrad Lorenz

Oggi cercherò di muovermi ‘leggero’ tra le  informazioni che ho opportunamente raggranellato nella Rete. Il mio operato consiste ‘d’ago e filo’ nell’unificazione sincronica di verità sparse nell’insieme confuso della strategia Antisistemica dell’abbondanza informativa, esatto contraltare della trascorsa modalità inerente all’ignoranza informativa.

Gli ambiti si sono rovesciati rispetto ad un certo passato, ma l’intenzione del paradigma è sempre quella, ossia di ‘confondere gli smarriti’. Lorenz pone una riflessione ‘secca’ e tagliente: il genere umano - non conosce più le ragioni che hanno originato la prescrizione di quel determinato comportamento.

Trasformiamo questa verità in un punto di consapevolezza e chiediamoci allora il ‘perché’? Non solo, cerchiamo di identificare i nostri comportamenti abitudinari, dettati da consuetudini e da ‘giri oziosi del fumo’. Scrivevo, anche ieri, che l’abitudine è il riflesso frattale di una legge Universale di ‘virtuosità’ nell’amministrazione delle proprie ingenti risorse. 

Tutto cerca di ‘approdare’ ad un loop energetico, grazie al quale 'meglio amministrarsi'. È semplice capire questo concetto osservando la Natura, o meglio, la perfezione della Natura, in cui nulla è per caso e dove il concetto di ‘spreco’  non esiste. La Natura ha trovato il modo di ‘ingegnerizzare’ al meglio l’abitudine. Probabilmente esistono delle eccezioni, per cui non ha senso andare a cercarle, ma semmai ha senso inquadrarle nella conferma della regola.

Il punto focale è che ‘non sappiamo il vero motivo che ha dato luogo alla cerchia abitudinaria’ che oggi ci contraddistingue. La biodiversità, all’opera globalmente, ci porta a comprendere che le abitudini umane in voga in un certo luogo non esistono in un altro, dove potremmo addirittura assistere al ribaltamento comportamentale legato alla stessa abitudine. Osservando il passato, ciò diventa molto più chiaro. Ecco alcuni esempi 'eclatanti':
  • schiavitù umana
  • lavoro minorile
  • crociate
  • santa inquisizione
  • razzismo.
Queste ‘abitudini’ nel Mondo occidentale sono pressoché state ‘corrette’. Certo, esistono ancora sotto altra forma sottile, tuttavia le ‘cose’ sono cambiate rispetto al periodo storico a cui mi riferisco inconsciamente e che certamente si comprenderà facilmente senza entrare nel particolare.

Che cos’è la ‘Trichinosi’, a cui si riferisce Lorenz, e a cui si riferivano i ‘legislatori’ del passato? Una malattia che si trasmette mangiando carne animale:

La trichinellosi (meglio che trichinosi) è una zoonosi parassitaria causata da nematodi appartenenti al genere Trichinella di cui oggi conosciamo otto specie diverse… ed almeno tre genotipi distinti. È stato calcolato che circa dieci milioni di persone sono a rischio nel mondo...
 
La Trichinella ha un ampio spettro d'ospite, dall'uomo agli uccelli ed in alcuni casi anche i rettili, a seconda delle varie specie.
 
L'unica modalità di contrazione dell'infezione è quella legata all'ingestione di carne cruda o poco cotta proveniente da un ospite infetto.
 
La malattia è caratterizzata da due fasi: una enterica con sintomatologia a carico dell'apparato gastro-intestinale, legata alla presenza degli adulti a livello intestinale ed una parenterale, dovuta al passaggio in circolo delle larve L1, caratterizzata da miosite, edemi localizzati soprattutto al volto e manifestazioni orticarioidi.
 
Inoltre le larve della Trichinella Spiralis, quando ingerite, vanno ad incistarsi nei muscoli scheletrici dell'ospite. Una complicanza talora fatale è la cosiddetta neurotrichinosi, caratterizzata da encefalite e/o miocardite...
 
La trichinellosi è una malattia di interesse veterinario, in quanto essa è presente soprattutto nei suini e nei cinghiali. Inoltre un'altra specie animale particolarmente interessata dalla trichinella è la specie equina. Altre specie sono rappresentate da animali selvatici, come i lagomorfi (lepri, conigli nani ecc.). Gli animali sono colpiti dai parassiti in particolare nelle masse muscolari. Il muscolo più interessato è il diaframma (pilastri), seguito dai masseteri, i muscoli intercostali.
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Dire che:
  • la trichinellosi è una malattia di interesse veterinario
  • l'unica modalità di contrazione dell'infezione è quella legata all'ingestione di carne cruda o poco cotta proveniente da un ospite infetto.
Risolve la questione? Nel senso che, allora, basta cuocere ben bene la carne? L’interesse è veterinario ma la specie colpita per ‘abitudine’ è quella 'dominante' umana, la quale potrebbe benissimo fare a meno di nutrirsi di questo potenziale pericolo. No? 

La ‘pigrizia’ comportamentale è una brutta bestia.

La mente erige paratie stagne nella possibilità di ‘cambiare’. Non si chiede il ‘perché’, ma ‘elabora input’. Ella ‘fa’ il proprio dovere alla perfezione e il Controllo lo sa molto bene, non avendo ‘dimenticato’. Allora, per cuocere ben bene la carne serve ‘energia’ e l’energia chi la fornisce? Pezzi di Antisistema, mentre l’energia vitale umana, lentamente, va alla deriva e alimenta con polarità ‘negativa’ l’osservatore parassitario che predilige ‘pietanze’ di siffatta bassa vibrazione. Il loop è servito

Strane abitudini vuote che svuotano:

Vi siete mai chiesti cosa introducete nel vostro corpo con l'alimentazione di tutti i giorni? Da dove vengono le bistecche, i petti di pollo, gli hamburger fumanti dei fast food consumati durante l'intervallo di lavoro? 
 
I manzi e i maiali rifiutano spesso di essere caricati sulle ‘tradotte della morte’ e quando vengono poi convogliati al loro ‘patibolo’, liberano ingenti quantità di adrenalina (l'ormone della morte) che verranno poi convogliate nella bistecca che ci verrà servita fumante a tavola...  Con i polli le cose non vanno meglio.  
 
Questi animali sono un ‘ottimo’ investimento per i produttori, che possono convertire granaglie in carne con una efficienza 5 volte superiore a quella riscontrata con i bovini ed i suini…
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L’ormone della Morte è relativo ad un processo naturale della Vita. Esiste, anche se non lo crediamo. Gli animali che vengono uccisi in moltissimi modi, truculenti o ‘coscienziosi’, rilasciano vibrazioni dell’ordine della 'paura folle', come è assolutamente comprensibile. Non serve il parere scientifico per ‘intuire’ questa verità, perché la Vita non si limita alla corporeità ma va ben oltre, facendo del discorso energetico il vero ‘corpus’ sul quale si fonda la manifestazione fisica, che scambiamo per l’essenza della Vita. 

Codice Disattivazione Ormone della Morte.
Io permetto che questa matrice disattivi l'ormone della morte nella ghiandola pituitaria.

Il proposito spirituale di questo codice è quello di disattivare la programmazione di morte che è contenuta nella ghiandola pituitaria e riportarle alla memoria della sua natura eterna, che è viva e felice, per sempre in connessione con la corrente di vita che è Dio.

Dopo la pubertà, dietro nostro mandato, il corpo invecchia.

La ghiandola inizia a produrre l'ormone della morte ed istruisce anche le altra ghiandole in modo che anch'esse agiscano secondo questo stesso ordine (cfr. 'Nuove cellule nuovi corpi' di Joanna Cherry). Questa programmazione cancella totalmente la vera funzione della ghiandola pituitaria che è quella di produrre un ormone di rinnovamento di vita e di luce

Vi raccomando di usare prima questo codice perché, fino a quando l'ormone della morte non è disattivato e la vita re instaurata, qualunque altro tipo di cura può essere sabotato da questa vecchia programmazione. Questo codice può essere utilizzato molte volte essendoci in effetti molti livelli della programmazione precedente incrostati a livello inconscio. Dopo aver usato il Codice 1 il corpo può aver bisogno di più riposo del solito poichè tutte le ghiandole endocrine ne devono essere liberate, specialmente le surrenali. Potrete vedere in maniera più cosciente alcune delle forme pensiero che stavano attivando la morte invece della vita

Mano a mano che diventate consapevoli di queste forme pensiero, nominatele in maniera cosciente e lasciatele andare verso la luce della verità.

Per aiutarvi a liberare tutto il vostro essere da queste vecchie forma pensiero potete recitare 7 volte (o multipli di 7) il mantra:

UE.A.NO.AH.RAE.A.PO.UE.A.NO.AH.RAE.A.PO.AH.

Quando si canta questa canzone con un'intenzione sacra, si crea un vortice/portale di energia che libera da qualunque vecchia energia bloccata, forme pensiero, ferite, e dà il benvenuto alla nuova energia che si sta allineando, alla vera essenza di tutti gli insegnamenti sacri. Questo mantra rende anche onore a qualunque guardiano che abbia finito il suo lavoro e lo libera, in modo che possa ritornare all'origine (per mezzo del vortice di energia), riposarsi e ricaricarsi. Inoltre il mantra dà anche il benvenuto ai nuovi guardiani

Essendo stata cancellata da questa programmazione la vera funzione della pituitaria, possono sorgere forti emozioni di dolore e di ira che dovranno essere liberate e sanate. Siate pazienti ed amorevoli con voi stessi in questo processo: a qualunque grado trasformiate l'effetto dell'ormone della morte questo rappresenta un valido regalo per tutti gli esseri perché aiuta a liberare questa matrice dalla coscienza collettiva…
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Veramente interessante anche perchè, ciò che si evince, è che esiste sempre un ‘antidoto’ per qualsiasi brutta abitudine. Si  parla di:
  • dopo la pubertà, dietro nostro mandato, il corpo invecchia
  • questa programmazione cancella totalmente la vera funzione della ghiandola pituitaria
  • fino a quando l'ormone della morte non è disattivato e la vita re instaurata, qualunque altro tipo di cura può essere sabotato da questa vecchia programmazione
  • potrete vedere in maniera più cosciente alcune delle forme pensiero che stavano attivando la morte invece della vita
  • si crea un vortice/portale di energia che libera da qualunque vecchia energia bloccata, forme pensiero, ferite...
  • questo mantra rende anche onore a qualunque guardiano che abbia finito il suo lavoro e lo libera, in modo che possa ritornare all'origine.
Ecco il ‘senso’ di tutto: un grande lavoro sottile ed opportuno di squadra. Un ‘lavoro’ che ‘dipende solo da noi’, in quanto siamo noi a barattare la divinità con l’abitudine della limitazione, anche se, in realtà, tutto ha senso se inquadrato dal livello opportuno della prospettiva; infatti ricordiamo sempre che sulla Terra 3d siamo a scuola: siamo qua per conoscerci e per sviluppare la nostra maestria.

Il ‘seguito’ di questa esperienza non è di questo Mondo.

L'abitudine (dal latino habitudo, habitudinis, struttura fisica o morale) è la disposizione o attitudine acquisita mediante ripetute esperienze. Questa disposizione si riferisce di solito agli esseri umani ma può anche indicare comportamenti animali.
 
L'abitudine in fisiologia e psicologia.
Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e coordinazione.
 
L'abitudine è il processo mediante il quale un comportamento diventa abituale. I comportamenti si ripetono in un contesto coerente, vi è un aumento incrementale nel collegamento tra il contesto e l'azione. Per azione si intendono sia attività mentali che motorie che, dopo un periodo relativamente lungo in cui vengono ripetute, vengono poi svolte in maniera più sciolta o con maggiore coordinazione dei movimenti. Questo aumenta l'automaticità del comportamento in tale contesto. Caratteristiche di un comportamento automatico possono essere: efficienza, mancanza di consapevolezza, la non intenzionalità, l'incontrollabilità.
 
Cattive abitudini.
Una cattiva abitudine è un modello di comportamento negativo. Alcuni esempi includono: procrastinazione, irrequietezza, etc.
 
Un fattore chiave per distinguere una cattiva abitudine da una dipendenza o da malattia mentale è l'elemento della forza di volontà. Se una persona sembra ancora avere il controllo sul suo comportamento, allora è solo un'abitudine. Le buone intenzioni sono in grado di escludere l'effetto negativo delle cattive abitudini, ma il loro effetto sembra essere indipendente e le cattive abitudini restano, ma sono sottomesse invece che annullate.
 
Secondo l'autore Bill Borcherdt, il momento migliore per correggere una cattiva abitudine è prima che l'azione diventi regolare. Ecco perché è più facile che lo sviluppo di cattive abitudini possa essere impedito maggiormente durante l'infanzia.
 
Ci sono molte tecniche per la rimozione di cattive abitudini una volta che esse si sono stabilizzate. Uno dei metodi prevede l'identificazione e la rimozione dei fattori che innescano l'abitudine e che incoraggiano la sua persistenza a lungo termine.
 
Solitamente in psicologia e in pedagogia, l'abitudine viene classificata come meccanismo psicologico messo in moto dalla persona per adattarsi in maniera più proficua all'ambiente che lo circonda. L'abitudine diventa quindi uno dei fattori che contribuiscono in maniera maggiore alla formazione del carattere sin dalla prima infanzia
 
Il peccato d'abitudine.
Nella religione cattolica, l'abitudine diviene peccato quando una azione si ripete continuamente per difetto di volontà, sia per la prevalenza della passione, ossia per una consuetudine negativa. Il grado di gravità del peccato d'abitudine varia a seconda della posizione reale del peccatore.
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Evidenziamo questi aspetti:
  • dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e coordinazione.
  • caratteristiche di un comportamento automatico possono essere: efficienza, mancanza di consapevolezza, la non intenzionalità, l'incontrollabilità.
  • le buone intenzioni sono in grado di escludere l'effetto negativo delle cattive abitudini, ma il loro effetto sembra essere indipendente e le cattive abitudini restano, ma sono sottomesse invece che annullate.
  • è più facile che lo sviluppo di cattive abitudini possa essere impedito maggiormente durante l'infanzia.
  • solitamente in psicologia e in pedagogia, l'abitudine viene classificata come meccanismo psicologico messo in moto dalla persona per adattarsi in maniera più proficua all'ambiente che lo circonda. L'abitudine diventa quindi uno dei fattori che contribuiscono in maniera maggiore alla formazione del carattere sin dalla prima infanzia…
Si potrebbe citare anche il discorso delle sinapsi di Roy Martina, ma lo faremo in un'altra occasione. Da questi punti si capisce come l'abitudine sia un programma nativo e naturale alla base della 'macchina' umana... che necessita e funziona per 'programmazione'.

È nell’infanzia una delle chiavi di lettura delle nostre abitudini. È lì che si genera l’humus adatto all’attecchimento delle abitudini sociali imposte, esattamente sul modello della Natura, ossia ‘sapendo che è così per osservanza di leggi della Natura. Il Controllo lo sa molto bene e interviene nella ‘filiera’ proprio nel momento più importante: la nascita e l’infanzia. Allorquando i neo genitori decidono di ‘ascoltare’ ciò che giunge a favore abitudinario della salute dei propri pargoli ‘bianchi e indifesi'. Poveretti.

Essendo la ‘chiave’, nascosta nell’infanzia, che regolarmente dimentichiamo, la prospettiva risulta perlomeno annacquata, confusa, e non è affatto semplice ri orientare l’ago della bussola della consapevolezza. Nulla è per 'come appare' – ma qual è l’insegnamento contenuto nell’illusione a cui abbiamo a che fare e che, in definitiva, dipende dal nostro livello di ‘accensione’?

L’insegnamento è che ‘ogni cosa’ è una molla che ci spinge in qualche modo. Verso ‘dove’ ci spinge? Verso quello a cui ‘crediamo’ di più

La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.
Marcel Proust

Rifiuti, Corte diritti dell'uomo condanna Italia.
La Corte dei diritti dell'Uomo ha condannato oggi l'Italia per l'incapacità di risolvere da quasi 20 anni la crisi dei rifiuti a Napoli e in Campania, ritenendo che essa abbia violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare
 
‘L'incapacità prolungata delle autorità italiane di assicurare il funzionamento regolare del servizio di raccolta, di trattamento e di eliminazione dei rifiuti ha colpito il diritto dei richiedenti, al rispetto della loro vita privata e del loro domicilio’, ha sentenziato la Corte.
 
I giudici hanno anche condannato il governo italiano per non aver dato ai richiedenti la possibilità di ricorrere in giustizia contro tale situazione. Secondo la Corte, l'incapacità dello Stato di assicurare la raccolta e l'eliminazione dei rifiuti non costituisce un caso di 'forza maggiore', come affermato dalle autorità italiane.
 
La crisi dei rifiuti è scoppiata ufficialmente in Campania nel 1994, con la proclamazione dello stato di emergenza fino al 2009. Il picco si è raggiunto tra il 2007 e il 2008, quando il governo ha deciso l'impiego dell'esercito per raccogliere i rifiuti.
La questione però non è stata ancora risolta definitivamente, e l'Italia rischia ancora pesanti sanzioni da parte della Commissione europea per non aver dato corso alla sentenza della Corte di giustizia Ue del marzo 2010.
Link 
 
Un caso di 'forza maggiore'? A quale ‘forza’ si riferiscono le ‘autorità italiane’? Alla Mafia? A chi o a che cosa? Può uno ‘Stato’ giungere ad affermare una simile affermazione? Andando oltre agli ‘interessi’ di parte, evidentemente legati al business dei rifiuti, c’è un’altra verità nascosta in questa affermazione: l’abitudine a ‘fare in un certo modo consolidato nel tempo’. Entità sottili che controllano la ‘volontà’, tramite il controllo dell’inconscio. Eggregore

In SPS non si critica mai nessun comportamento, ma si cerca di leggerlo secondo la modalità dell'analogia frattale, come diretto riflesso di altre verità nascoste, ma puntualmente identificabili, tramite il ‘faro’ della propria super visione prospettica consapevole.

Osserviamo lo stesso ‘metro’ all’opera in un altro constesto:

Fisco, sempre meno controlli sugli scontrini.
Colpirne uno per educarne cento. L’aforisma di Mao Zedong si cuce perfettamente addosso alla strategia del Fisco italiano per combattere l’evasione. Il blitz di Natale a Cortina, con gli agenti delle entrate negli esercizi commerciali della capitale invernale del lusso, un effetto di sicuro lo ha prodotto: quello della psicosi da accertamento
 
Di controlli su scontrini e ricevute, del resto, sia l’Agenzia delle entrate sia la Guardia di Finanza, ne fanno sempre di meno. Piuttosto, si potrebbe pensare, hanno semplicemente iniziato a comunicarli meglio.
Link 
 
A Taiwan lo scontrino vale come un biglietto della lotteria.
Innovativo metodo antievasione sull’isola cinese.
Per combattere l’evasione fiscale ogni metodo è legittimo e va bene anche ‘copiare’ le soluzioni degli altri stati coinvolti nella lotta. Tanto più se arrivano da un paese come Taiwan che condivide, con il nostro, un livello di sommerso enorme. Sull’isola, come riporta il sito Linkiesta.it, applicano già da anni un metodo che merita attenzione.

Lo Stato abbina lo scontrino fiscale alla lotteria. Sulla classica ricevuta emessa da negozi e commercianti è stampato, per obbligo di legge, un numero di serie generato automaticamente da un sistema. Lo stesso insomma che si trova sui ticket delle lotterie e dei giochi a montepremi immediato come i gratta e vinci.

Ogni scontrino quindi equivale all’acquisto di un biglietto della lotteria. 

Ogni fine mese, con piattaforme diverse, dalla tv alla radio, il Governo pubblica i numeri vincenti e il fortunato possessore del biglietto-scontrino può recarsi dall'esercente e ritirare in contanti l'ammontare della vincita. Ovviamente siamo lontanissimi da cifre colossali, poiché le vincite si aggirano tra un minimo di cinque e un massimo di duecento dollari. Ma, visto che dover emettere lo scontrino è un dovere, il cliente non ci perde nulla, anzi, ottiene la possibilità di vincere altro denaro, essendo stretta la connessione tra la moderazione della posta in gioco e la possibilità di incasso.

A Taiwan insomma non pretendere lo scontrino è un atto di autolesionismo stupido, e di fatto la lotta all’evasione vive una fase di forte rilancio a beneficio della popolazione e delle casse statali. Sull’isola, durante il primo anno di attuazione di tale politica fiscale, la riscossione delle tasse è salita di oltre il 75%: gli introiti governativi sono raddoppiati.

La posta in gioco non è altissima, ma è pur vero che ogni giorno si riceve, al netto della crisi e delle spese limitate, più di uno scontrino, e certo anche per spese minime, non certo per beni di lusso. Le chance di vincita insomma alla fine del mese sono alte. Considerata la disastrosa situazione di precari e famiglie, è lecito pensare che anche in Italia potrebbe attecchire con successo. Perché se molti nostri connazionali non amano denunciare il reddito o emettere lo scontrino, a tutti invece piace ‘vincere facile’

Per tutti quelli che si comportano bene, e rispettano le leggi,  è invece logico che al danno del mancato scontrino non si accompagni pure la beffa del non potere godere di un gratta e vinci fiscale legalizzato.
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Che cambio di prospettiva, vero? Siamo superbi in tutto quello che facciamo: nel bene e nel male. Le ‘abitudini’ cambiano nel tempo come vessilli esposti ai quattro venti.

Il ‘tempo’ è diventato un fattore di base del costrutto moderno umano. Tutto è basato sullo scatto delle lancette dell’orologio. Per quanto si viva in un contesto di tempo deviato, nel quale poter ‘inserire’ a piacimento del Controllo ogni forma di pre destinazione di questo Mondo, il meccanismo funziona allo stesso modo delle altre ramificazioni temporali. 

Le forme di abitudine vengono veicolate con fare ‘esatto’, tuttavia molto spesso delle vecchie abitudini fanno letteralmente a ‘pugni’ con il ‘nuovo che avanza’. A cosa mi riferisco? Ad esempio al business degli orologi. Da quando sono sopravanzati i cellulari, i tablet, i computer palmari ,etc. il consultare l’ora è solo un pretesto per ‘avere un orologio tradizionale’. Infatti, l’ora esatta è sempre sotto ai nostri occhi, ad esempio, sullo schermo del cellulare a cui siamo ‘sempre attaccati’.

Mi chiedo: a cosa serve ancora l’orologio se non per ostentare qualcosa al proprio braccio? Infatti il business viaggia molto bene, essendo radicato, prima di tutto, nella mentalità abitudinaria globale: 

Swatch, nel 2011 record di vendite pari a 7,14 mld franchi.
Il produttore svizzero di orologi Swatch ha raggiunto nel 2011 un record di vendite per un totale di 7,14 miliardi di franchi (pari a circa 7,5 miliardi di dollari) registrando un aumento dell'11% circa rispetto al 2010, quando le vendite si erano attestate a 6,44 miliardi di franchi. In una nota il gruppo si è detto inoltre fiducioso per il 2012 nonostante sarà un anno difficile.
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Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno.
Friedrich Nietzsche

Concludo per oggi con questa bella e trasparente riflessione trovata in Rete:

In fin dei conti, se ci pensate bene, è proprio così: ‘Noi siamo l'unica specie in natura che continua  a consumare latte dopo lo svezzamento’ o, dovremmo dire, ‘a rubare’ latte ad altri mammiferi che stanno allattando, evento reso possibile solo se questi ultimi sono particolarmente disponibili e domestici.   
 
Poichè la nostra specie è sopravvissuta per milioni di anni prima che un nostro progenitore riuscisse ad ammansire e mungere poi, il primo bovino di sesso femminile, è  decisamente più che probabile che l'implacabile selezione naturale non favorisse in maniera particolare la sopravvivenza di individui capaci di metabolizzare il lattosio anche dopo lo svezzamento e l'infanzia.   
 
A questo punto, sorge spontanea la domanda: se le popolazioni avessero necessità di bere latte in grossi quantitativi per sopravvivere, la Biologia della specie umana avrebbe sostenuto, dal punto di vista riproduttivo, proprio quegli individui caratterizzati dalla ‘lattasi sufficienza’ e, di contro, inibito a livello di competizione riproduttiva i soggetti provvisti dalla ‘lattasi insufficienza’?  
 
Le cifre e le statistiche parlano chiaro, ma ancor più eloquente è la risposta fornita dalla filogenesi evolutiva della razza umana, che di fatto dopo lo svezzamento perde la capacità di utilizzare il latte, o meglio il lattosio.  
 
Bisogna sfatare inoltre l'aforisma ‘la mamma per fare latte deve bere latte’. Forse la mucca, che in natura fornisce quantità di latte ben più industriali delle mamme, si nutre anche essa di latte? Certo che no, visto che i bovini sono ruminanti.... e giustamente ruminano solo erba.
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Si muore per abitudine.
Carlo Dorofatti

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com