martedì 15 novembre 2011

Le due polarità di 'Struttura': Sistema e Anti Sistema.




Immaginiamo di avere, in sottofondo alla lettura di questo articolo, una musica d’eccezione, un mix di suoni ‘giusto per noi’, il nostro rumore ‘bianco’ preferito, quello che ci fa rabbrividire e raggomitolare intimamente e sentire ancora il calore dello stato fetale all’interno della pancia della mamma. 

Che 'momenti indimenticabili' quelli, quando il suo cuore pulsava costante, alimentando ogni anfratto come il potente motore di un transatlantico

Ricordate? Come dimenticare quella sensazione di appartenenza all’intero Universo?

Dov’era l’attività mentale in quel periodo della nostra esistenza? Aveva senso ‘pensare’? O, piuttosto, avevamo accettato di ‘lasciarci andare’ con cieca fiducia sulle ali della nostra Natura Celeste? Che differenza c’era tra quei momenti e il resto della Vita 3d?
 
Certamente un elemento basilare era la totale assenza di Paura, identificato nel senso di calore provato...

Almeno, questa è la mia esperienza. 

Mi 'ricordo' totalmente coerente con l’intima melodia del Tutto. Una sol cosa. Come quando il tempo sembra fermarsi mentre facciamo qualcosa di talmente ‘profondo’ da levigare ogni meccanismo o convenzione.

Il tempo scorre lento
quest’oggi
si mostra diverso
mi prende sotto braccio
ma non come sempre
con considerazione
tra evoluzioni di forza
trattenuta
tra Salmi imparati dal vento
tra giri di curioso Walzer
e nostalgia per la battaglia. 

La tregua

Nostalgia per la battaglia’ – ecco il punto cardine che permette di entrare in una condizione di ‘lancio’ verso il Mondo esterno. Questa ‘nostalgia’ è un’eco magnetico che richiama coloro che ancora non hanno completato il proprio cammino

È come un 'appello', un campo morfogenetico, sorretto dalla capacità responsabile di un ‘luogo’ di non venire mai meno alla propria funzione di base, in questo caso intendo alludere all’Antisistema: un ‘luogo’ dimensionale atto ad ospitare una importante tappa del cammino del genere umano e di tutto quello che lo stesso genere umano si porta dietro

Di per sé, l’Antisistema, è neutro seppure con una sua ‘personalità’ di base:

permettere l’usufruizione dell’esperienza 3d

In Matrix il frattale è determinato dal programma ‘Struttura’:

questo è ‘Struttura’, il nostro programma di caricamento. Possiamo caricare di tutto: vestiti, equipaggiamento, armi, addestramento simulato. Tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Morpheus

Prima di divenire una particella polarizzata, che ho chiamato Antisistema, il programma ‘Struttura’ è completamente ‘bianco’ ed attende di essere ‘colorato’ dalla nostra attività globale. Esso può, nel Tempo, divenire ‘Sistema o Anti Sistema’

È logico che questa è una definizione che ‘dipende da me’, essendo il diretto osservatore che analizza ed elabora secondo una propria Natura prospettica.

Chiamatelo come vi pare, ma comunque esso è uno specchio del punto di convergenza medio espresso dalla condizione esistenziale della Vita ospitata. Dal mio punto di vista e secondo il mio personale sentire, questa versione del programma ‘Struttura’ è divenuta ‘negativa’ ed inversamente proporzionale a quello stato ideale espresso da Dante nella sua ‘Commedia’ e chiamato con il termine umano di ‘Paradiso’.

In un certo senso... doveva andare così.

'Struttura' si carica di tutto quello che ‘noi’ decidiamo di immaginare. Ma siamo certi che siamo proprio noi ad immaginare? E che dire della Natura del pensiero? Nasce forse da noi? E che cos’è che respiriamo allora? L’aria che cos’è? Non è forse il frattale di un altro meccanismo più sottile, che ci riguarda, inerente proprio al respirare, ma… il respirare ‘pensiero’?

Tutto ciò che ci circonda è l’espressione esteriore della discesa dell’Anima. 

Per capirlo senza alcun indugio è sufficiente osservare una Rosa; la sua perfezione e bellezza raffigurano le stesse qualità interiori dell’Anima riflesse all’esterno, mentre si apprestava a ‘scalare’ le profondità della discesa vibrazionale.

Ovviamente, nel Mondo, non ci sono solo ‘Rose e Fiori’, e ciò testimonia il cammino che ancora deve compiere l’Anima al fine di potersi completare. Ciò che si annidava nelle sue ‘Cantine’ è ciò che adesso è completamente manifesto alla luce del Sole e corrisponde a ciò che il Creatore stesso aveva da manifestare di Sé, al fine di poter ‘andare avanti’.

Un deja-vu è un’imperfezione di Matrix. Capita quando cambiano qualcosa.
Trinity

Che cos’è un Deja-Vu, se non un ciclo o il suo punto di 'snodo'? 

Un ‘già visto’ descrive qualcosa che già abbiamo provato, conosciuto, osservato, e che se 'torna' è perché ancora non abbiamo imparato la lezione che ‘ha per noi’. Esso è simile ad una 'memoria', un ‘neurotrasmettitore’ che veicola un messaggio di input verso altre parti che attendono il suo prezioso contenuto

Nelle 3d esiste la figura della Maestra o del Professore, i quali cercano di insegnare qualcosa e poi interrogano sulla bontà dei nostri studi e, prima o poi, arriva anche il momento di sottoporsi ad un esame di ‘maturità’.

Il ‘quando cambiano qualcosa’ è relativo al ‘Controllo’ ad opera delle entità parassite, che hanno approfittato della nostra scarsa vena di ‘voglia di studiare’ per auto installarsi nei nostri inconsci e da lì, generare onde di  caos apparente.

La loro Natura è immersa nel buio dell’ignoranza della luce. Essi tendono semplicemente a sopravvivere, ma la loro presenza è anche un rivelatore di un segnale molto importante:

essi rilevano e rivelano uno stato di non equilibrio nella Natura dell’organismo ospitante.

È come osservare la spia dell’olio della macchina che si accende: manca qualcosa, ossia c’è qualcosa che non va.
Noi cosa facciamo quando questa spia ci segnala qualcosa? Agiamo di conseguenza. Perché? Perché abbiamo a cuore la nostra vettura. Perché? Perché ci è costata molto denaro.

Ecco che il denaro permette di ‘misurare’ il nostro stato di responsabilità nei confronti di un bene, che se fosse gratuito non genererebbe in noi la medesima reazione.

Se potessimo tornare a manifestare la realtà con un schiocco delle dita, come ci comporteremmo? In ‘Una settimana da Dio’ è messo ben in evidenza questo concetto. Il genere umano è pronto a destreggiarsi con il proprio ed autentico potere?

Dopo avere colorato il programma ‘Struttura’ della tonalità Antisistemica, saremo in grado di ritinteggiarlo con una tonalità più coerente con il ‘programma di studi dell’ultimo anno’? 

L’Antisistema emerge quasi per default o per inerzia dopo circa un quarto del cammino e si protrae a tempo indefinito sino a quando un ‘deja-vu’ smette di ‘azionarci’ nella stessa modalità, ossia quando un ciclo viene spezzato e si passa a quello successivo.

Il genere umano come reagirà all’inasprimento della ‘crisi globale’, a questo 'deja-vu' visto e rivisto nel corso della storia deviata?

Se dovesse mantenersi preda delle spire della Paura, rinvigorirebbe ancora maggiormente l’ancoraggio ‘magnetico’ a questo paradigma, viceversa, se dovesse emanciparsi dall’apparente rinvigorimento dello stato di tensione negativo, in cui il Controllo lo sta veicolando, allora verrà lanciato un segnale di una potenza inaudita all’Universo, il quale risponderebbe con misure straordinarie all’evidente cambio di 'Struttura' registrato nella Terra Antisistemica 3d.

Questo processo è misurabile globalmente? Penso di sì, anche se ‘il raccolto non matura tutto insieme’. 

Basta osservare com’è strutturata una Scuola, ossia su un corso di studi programmati su più anni, per cui esisteranno sempre allievi del primo anno e dell’ultimo anno.

Da ciò comprendo che la Natura di ‘Struttura’ è ciclica.

L’Ascensione è una modalità di lasciare il programma di studi e allenamento, ma solo dopo essere stati ‘promossi’.

Spero, con quest’oggi, di avere meglio chiarito cosa intendo per ‘Antisistema’:

una segnalazione dello stato dell’Arte contenuta ed ospitata.

Di per sé, né negativo né positivo, ma che si plasma in funzione di ‘coloro che lo colorano’. 

A prescindere dall’importanza che attribuiamo al nostro intelletto o potere mentale, questi non è altro che una forma dell’intelligenza che, pur avendo indubbiamente un posto importante nel nostro mondo, non è l’intelligenza primaria del nostro Sè

La nostra intelligenza primaria è potenziata dalla maestria sulle emozioni e dalla capacità di vivere la nostra vita sulla base delle sei virtù del cuore che, a loro volta, ci uniscono ai luminosi reami dell’intuizione, cioè alla connessione coerente che abbiamo con il campo universale di informazione, campo a cui i fisici si riferiscono come al vuoto quantico. 

Nel Lyricus Teaching Order c’è un detto: ‘Ciò che uno esprime dal suo cuore è oro in confronto all’acciaio della mente’. 

L’oro, in questo caso, è la capacità di esprimere le sei virtù del cuore a due a due, separatamente o raggruppate insieme, nelle varie situazioni che la vita presenta. Si tratta di imparare a modificare le vostre azioni sulla base di queste sei virtù e di osservare come ri-calibrano il vostro sistema di valori, rivitalizzano la vostra energia e creatività, e ri-pristinano il vostro equilibrio e la stabilità emotiva.
Wingmakers - Vivere dal Cuore

I
nfine, dipende Tutto da noi…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 14 novembre 2011

L'umanità descrive un ritmo simbionte.




Il ritmo del respiro umano descrive un ciclo perlomeno a due tempi; uno di espansione e uno di contrazione. Le due estremità del ciclo possono essere caratterizzate, ciascuna, da un periodo di ‘stasi’ corrispondente ad una sorta di ‘non tempo’, in cui si ‘respira’ la parvenza che 'non accada nulla', come il trovarsi nell’occhio del ciclone: tutt’attorno agisce la bufera ma nel punto centrale esiste una condizione di perfetta calma

In quel ‘non tempo’, ossia nel ‘momento’ in cui l’espansione si ferma e la contrazione non è ancora iniziata, e viceversa, cosa può accadere se consapevolmente facciamo opera di meditazione su di noi stessi? Intuitivamente, è possibile contemplare un simile stato come un ‘punto di equilibrio tra le forze’, per cui in quella situazione abbiamo perlomeno una certezza: 

che un qualcosa in equilibrio è chiaramente riscontrabile.

Facendo ‘leva’ su questa frequenza, divenuta concreta e manifesta, è possibile sintonizzarsi e ricreare quella ‘pace’ in noi. Nel momento preciso in cui le ‘forze’ sono neutralizzate dal fenomeno della loro convergenza, il cui frattale è quel momento in cui un aereo, ad esempio, che ha raggiunto una certa quota ‘massima’, conosce l’assenza di gravità, prima di iniziare a ‘perdere quota’ - in quel frangente - il corpo è libero di navigare o volare per aria bypassando le leggi della Fisica.

Dal mio punto di vista, quell’attimo è paragonabile ad una sorta di ‘finestra’ agevolata al fine di agganciare un ‘livello’ diverso della nostra struttura esistenziale, una vibrazione diversa dall’usuale. Cosa potrebbe succedere? 

I limiti rientrano integralmente nella mancanza di immaginazione…

Ora, a livello economico, non stiamo forse attraversando un momento molto simile a quello appena descritto? Se osserviamo dal piano macro temporale, ossia dal lunghissimo periodo, diciamo di almeno un secolo di grafico di Dow Jones, possiamo osservare che la ‘curva interamente al rialzo’ sta tracciando l’apice della sua traiettoria ‘alta’. Per cui, secondo me, negli ultimi dieci anni almeno, abbiamo vissuto proprio quel  momento di ‘apnea’ in cui tutto è possibile, in cui l’assenza gravitazionale permette di far accadere di tutto

Questa ‘freccia del tempo deviato’ che stiamo esperimentando è sul punto di ‘ricadere al suolo’, essendo venuta meno l’alimentazione energetica che aveva contribuito a scagliarla alta, veloce e forte, nei ‘cieli’.

L’umanità intera, a livello animico, nel 1987 ha chiesto proprio che accadesse questo avvenimento. Essa ha inteso per una convergenza armonica delle forze, le quali hanno veicolato lo stato del ‘vuoto’, che esiste tra un ‘respiro e l’altro’. 

Nel ‘vuoto’ stiamo facendo la conoscenza di tutto quello che il vortice ha sollevato da terra e che, ormai alla mercè di forze superiori, viene trascinato senza più avere possibilità di opporre nessuna resistenza... smantellandosi.

In ‘soldoni, teniamo d’occhio i minimi del settembre 2011 e soprattutto del marzo 2009. Da quella possibile violazione giungerà l’avviso che, nella realtà 3d percepita come unica, sarà accaduto qualcosa di talmente grande da non avere riferimenti storici precisi; perlomeno se confrontato con quello che la storia deviata ci ha da sempre raccontato.
 
Qualcosa di molto grande, più devastante della crisi del 2008, accadrà in America entro i prossimi 180 giorni

A pensarla così è Michael Lombardi, salito alla ribalta nell’ultimo decennio per aver previsto i 5 maggiori eventi economici. Se dal 2002 ha invitato a entrare in acquisto con strategie di lungo periodo sull’oro, nel 2006 ha iniziato a consigliare di uscire dal mercato immobiliare. L’ultima previsione era stata quella di tornare a investire in azioni nel marzo 2009, ossia in prossimità dei minimi. 

Ora l’esperto mette in guardia partendo da un parallelismo con la crisi del 1929. ‘È impressionante la somiglianza che esiste tra il periodo 1934-1937 e quello 2008-2011’ sostiene l’economista nord-americano. Nel secolo scorso infatti il rally del mercato è iniziato nell'ottobre del 1934 e è durato fino all'agosto 1937, ossia si è esteso per 35 mesi. In questo arco temporale il Dow Jones Industrial Average si rivalutò del 106% prima di crollare nuovamente. Solo nel 1944, ossia 7 anni dopo, il paniere americano riuscì a recuperare.

‘Il rally del mercato orso, iniziato nel marzo 2009 è durato 32 mesi e finora ha portato il Dow Jones Industrials a progredire di circa il 100%”, evidenzia Lombardi ammonendo che ‘se l'attuale mercato orso segue lo stesso percorso di quello 1934/1937, allora mancano circa 3-6 mesi prima di una nuova fase ribassista successiva che dovrebbe portare alla violazione dei minimi del marzo 2009’…
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La violazione di quei minimi condurrebbe verso un abisso delle quotazioni dei mercati azionari. Nei grafici è registrato tutto quello che è accaduto nel tempo moderno, esattamente come fare del carotaggio di strati di ghiaccio o di rocce

Il sistema Madoff, venuto alla luce, era solo una piccola ‘cupola’ che rifletteva quella più grande del totale Antisistemico. 

Bernard Madoff è un imprenditore statunitense, accusato di una delle più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi…
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Chi decide cosa?

La più grande economia al mondo continua ad attaccare la politica valutaria della Cina, accusata di mantenere eccessivamente deprezzato lo Yuan, fattore che contribuisce a una lenta ripresa dell'economia Usa, colpendo le società e il mercato del lavoro.
 
La risposta di Pechino, sull'accusa di giocare rispettando le regole, non si è fatta attendere.
 
Prima di tutto dobbiamo capire di quali regole (decise da chi) stiamo parlando’, ha detto Pang Sen, vice direttore generale del Ministero degli affari esteri cinese. ‘Se le regole sono state decise da tutti, attraverso accordi, e la Cina fa parte di questi accordi, allora non avremo problemi a rispettarle. Ma se le regole sono decise da un solo paese o da altri, la Cina non ha nessun obbligo’.
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Chi ha deciso queste regole? Una nazione che è tecnicamente fallita?

Il vero problema per l’economista è semmai che ‘gli Stati Uniti sono tecnicamente falliti’... Per l’analista il vero problema viene dal mantenimento artificiale di tassi di interesse mai così bassi per così tanto tempo…
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Leggiamo questa espressione di Tremonti:

Il governo ha fatto e il Parlamento ha votato il pareggio di bilancio. La parità tra entrate e uscite. Non è una cosa facile: l'ultima volta è stata 120 anni fa’…
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Ecco la dimensione della ‘crisi’. 

Un qualcosa che giunge direttamente dal passato, da una intenzione ferma e convinta di agire in un determinato modo, secondo lucide aspettative egoiche. Non è più tempo di continuare su questa linea. Ma quanti se ne sono accorti?
 
Crisi: Siniscalco,Più Bot In Mano a Famiglie, Anche Senza Tasse.
Bisogna aumentare la quota di debito pubblico in mano alle famiglie, anche garantendo l'esenzione fiscale. L'ex ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, indicato come possibile membro del nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti indica alcune priorità per affrontare la crisi. 

Una crisi di fiducia… che ha portato lo spread con i titoli tedeschi a schizzare oltre i 500 punti. ‘Non ha senso'', dice: bisogna riportare i tassi ‘'in linea’'. E quindi come primo intervento possibile di un governo che avrà come compito ‘quello di stabilizzare la barca’ indica la valvola di sicurezza delle famiglie ‘che non hanno attitudine speculativa’.
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Ora che c’è il più che serio rischio di default sistemico, si esorta la massa a detenere più ‘carta straccia’? A divenire più speculativi? 

Questo schema è lo stesso che ha condotto le banche a rifilare ad anziani, con profilo di rischio ‘più che basso’, strumenti speculativi legati all’Argentina, tanto per ricordarne una. 

I tassi dei Bot al 6% possono indurre proprio a questo: coinvolgere le famiglie italiane che, nonostante le apparenze, hanno mezzi economici da impiegare

Ognuno è libero di fare quello che vuole, per carità. Anche se ‘quello che si vuole’ non è sempre tutta farina del proprio sacco, ma il risultato di una chiara induzione sottile a cui ci si espone in tutti i modi vivendo nelle città Antisistemiche

Il tasso d’interesse alto è sinonimo di ‘necessità’ per chi chiede denaro. 

Perché ‘qualcuno’ ha tanta necessità di denaro? Per investirlo e per pagare qualcun altro. Ora, ha senso in questo momento parlare di ‘investimenti’ del denaro raccolto? Oppure ha più senso, in una dimensione del debito come questa, raccogliere denaro per pagare il debito stesso, oltre a stipendi e pensioni?
 
Il cane che si morde la coda.

Il debito si muove con una leva senza eguali e non è più possibile estinguerlo o ‘onorarlo’. A meno che non si accetti di ridurlo o eliminarlo con un accordo o una legge o una decisione storica, come hanno annunciato Islanda ed Ecuador, ad esempio.

Si tratta dell’Islanda, dove un governo intero si è dovuto dimettere, sono state nazionalizzate le principali banche, è stato deciso di non pagare il debito che queste avevano creato con la Gran Bretagna e l’Olanda a causa della loro esecrabile politica finanziaria ed è stata appena creata un’assemblea popolare per riscrivere la sua costituzione

E tutto questo in forma pacifica: a colpi di casseruole, urla e un appropriato lancio di uova…
 
È proprio in virtù della dichiarazione di illegittimità del debito, che Islanda ed Ecuador rifiutano di rimborsare le banche.
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Questa parvenza di ‘civilità’ è basata sul tacito consenso e sulle convenzioni. Osserviamo ad esempio il monito che viene dalla liberale Olanda a tal proposito. 

Olanda: inaccettabile aiutare paesi che non alzano età pensioni.
Il primo ministro olandese Mark Rutte ha detto oggi che per Germania e Olanda è inaccettabile ‘fornire aiuti quando i paesi beneficiari non alzano le loro età pensionabili’, e ha chiesto sanzioni automatiche per gli stati della zona euro pesantemente indebitati…
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È questa una proposta in linea con i nuovi scenari che stanno per aprirsi? O piuttosto una misera rappresentazione, o l’ennesimo bis, di una parte logora e stantia?
 
Lavorare di più e sanzioni. Mentre cerco un antiemetico, concludo con questa breve citazione, la quale fa capire come la ‘verità imposta’ sia sempre una questione di punti di vista e come la‘verità Antisistemica’ giunga sempre dalla medesima fonte d’emittenza. 

Europa, Aiea: particelle iodio radioattivo, no rischi salute.
Livelli molto bassi di iodio radioattivo 131 sono stati individuati nella Repubblica Ceca e in altre zone dell'Europa, ma si ritiene che le particelle non pongano un rischio per la salute pubblica, ha annunciato oggi l'Agenzia internazionale per l'energia atomica...
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Il verbo ‘ritenere’ dovrebbe diffondere tranquillità e competenza? 

Come mai per il pericolo immaginario dell’Aviaria hanno deciso di vaccinare mezzo Mondo? Business e controllo energetico

Questa notizia nasconde davvero un potenziale di pericolo radioattivo. La fonte è la centrale giapponese e tutto quello che ha contribuito a mettere in ciclo. Ma ormai cosa importa? Ci siamo talmente abituati a questo ‘clima’ che fra non molto cambieremo biologia e capacità di funzionamento, perché la razza umana è simbionte:

un organismo che vive in simbiosi, cioè in un rapporto in cui più organismi viventi traggono vantaggio dalla vita in comune; per estensione fusione, intima comunione:
 
dal greco: [syn] insieme [bios] vita.
 
La vita intera è una rete capillare in cui ciascun singolo organismo è collegato ad ogni altro, dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande.
 
Così il mitocondrio penetra nelle cellule diventando risorsa fondamentale per la loro ancestrale evoluzione; così il batterio prolifera nel nostro apparato digerente coadiuvando una miracolosa assunzione di nutrienti; così l'antico buon cacciatore si fa custode degli equilibri della foresta - più rapido e preciso della natura stessa; così nuove figure professionali appaiono nella società umana schiudendole orizzonti nuovi di tecnologia e benessere; così banchieri illuminati forniscono microcrediti nelle società più disastrate permettendo loro di rifiorire.
 
Ciascuno di questi simbionti fa del bene e ottiene del bene.

E mi pare quasi che sia il ruolo a cui si debba aspirare nella vita, un ruolo responsabile di consapevolezza partecipe dei grandi movimenti della natura, della società, dei sentimenti - radicalmente opposto alla figura del parassita, vile, cieco e distruttore.
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In attesa dei ‘banchieri illuminati’ viviamo al di fuori della paura, non facendo di tutta l'erba un unico fascio...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 11 novembre 2011

L'individuo e la sua responsabilità.





Oggi mi sento ‘guidato’ a scrivere dell’individuo e della sua ‘individualità’ o responsabilità:

il termine individualità si incrocia con quello di persona, ma non si identifica affatto con esso; anzi, da un punto di vista filosofico ne differisce grandemente. Ciò poiché sia il termine greco 'prosopon' che quello latino 'persona' significano ‘maschera’, cioè l’essere vivente umano che viene percepito come individuo tra altri. 

Al contrario la individualità è una specificità che non concerne la percezione di un certo individuo, ovvero la sua connotazione, bensì la sua denotazione reale di unità esistente unica e irripetibile
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Cercherò di rimanere ‘snello’ nel collegare ciò che questa mattina ho attirato a me in termini di informazioni.

Ognuno di noi indossa una ‘maschera’ ed il Teatro, creato dal genere umano, non è altro che la rappresentazione frattale di questa più ampia verità. La persona è un insieme di ‘maschere’ o personalità, come ben descrive Carlo Dorofatti nel suo libro ‘Anima e realtà’.

Esistono personalità diverse in funzione di un certo cammino previsto dall’Anima in sede di pre nascita e, dunque, nulla viene lasciato al caso anche se può non sembrare.

Il punto prospettico da cui una persona ‘osserva’ è frutto del momento in cui 'versa', ossia dipende dal tipo di personalità che in quel ‘momento’ assurge al ruolo di regia della ‘nave’ umana. Le ‘particelle’ di personalità sono svariate e si portano dietro una propria memoria storica. 

Il Karma della persona è quindi una miscellanea differente che emerge dall’insieme di tutte le personalità impiegate, che si manifesta per riflesso nel corso di ogni singola esistenza terrena.

Cerchiamo ‘prove’ del fatto che sia il macro Universo che il Micro Universo si comportano alla stessa maniera, ossia sono causa e conseguenza del principio individuale che, infine, ricondotto alla sua funzione 'complessa' originale non rappresenta altro che la manifestazione unica dell’Unita di base della Creazione: il Principio Divino.

L’unita ed il tutto, ad un certo punto, diventano una sola 'cosa'. Coincidono come ripiegando le estremità di uno spezzone di corda, dando luogo alla figura di un cerchio e disegnando una traiettoria a spirale, proprio come quella di una galassia o degli infiniti frattali che, anche sulla Terra 3d, possiamo tranquillamente osservare attraverso l’usufruizione dei sensi.

La dualità è l’esemplificazione dell’intero e la sua rappresentazione ‘binaria’. Vivere la dualità separa l’intenzione, se non sufficientemetne centrati e presenti in se stessi.

Riporto un brevissimo stralcio della lettera inviata ai ricercatori del Cern dall’Amico Vincenzo Russo (a cui chiedo venia per il troppo tempo trascorso senza scrivere di lui e del suo Genio. Mi riprometto di scrivere al più presto un intero articolo sulla sua opera illuminata a cui, prima o poi, la comunità scientifica internazionale ed il genere umano intero dovranno rendere omaggio):

L’esperimento del Cern dimostra dunque che la fisica del visibile costruita con numeri immaginari (cardinali pitagorici) converge a numeri continui mentali (ordinali parminedei).
 
La Mente invisibile include dunque l’Universo visibile. Non c’è Universo fuori dalla mente dell’osservatore.
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Questa profondissima ‘intuizione’ riporta ancora il focus sulla capacità individuale dell’esistenza. L’individuo, come ‘particella/insieme’, viva ed univoca, o Human Bit, della Creazione.

Da osservatore a osservatore si ‘spiega’ l’Universo. Tutto il resto è una sua rappresentazione frattale complessa/semplificata, in cui gli Human Bit possono dare luogo al fenomeno omnicomprensivo della propria funzione esistenziale applicata agli schemi interattivi da esperienziare.

Una struttura flessibile, duttile e malleabile, che dipende dall’apporto di ogni singola componente pur dimostrando il contrario all’evidenza dell’affioramento sensoriale 3d. 

Un mosaico in cui ogni singolarità è assolutamente necessaria al fine dell’intessitura della trama evolutiva.

Leggiamo ancora:

l’arte è sempre individuale. Ogni singolo individuo può imprimere il proprio marchio caratteristico ad ogni azione, che diventa così attività artistica...

Per i Greci i concetti e le idee erano qualcosa che proveniva dallo spirito. La ragione non aveva quelle caratteristiche di freddezza, di aridità che ha oggi per noi in quanto prodotto elaborato personalmente…

Ho voluto dirvi queste parole introduttive solo per farvi capire che nei secoli precedenti all’epoca moderna, vale a dire fino al XV secolo, gli uomini si incontravano in maniera tale per cui l’uno parlava all’altro muovendo dall’anima affettiva o razionale, e dalla stessa anima accoglieva ciò che l’altro gli diceva

Oggi ci troviamo di fronte all’anima cosciente. 

Che le cose stanno così, però, è diventato chiaro all’uomo in cammino solo nel periodo a cavallo fra il XIX e il XX secolo. La trasformazione è avvenuta attraverso le circostanze che vi ho già descritto, ma così i problemi della vita si presentano agli uomini in un modo completamente nuovo. E oggi certe questioni vanno osservate in maniera nuova, altrimenti non è possibile l’incontro fra anima cosciente e anima cosciente, il che per l’uomo d’oggi significa fra uomo e uomo.

E nella nostra epoca risentiamo proprio del fatto di non riuscire a individuare questo raccordo fra uomo e uomo. Dobbiamo soprattutto porre certe domande in modo nuovo, così che la nostra formulazione possa in un primo momento apparire grottesca, pur non essendolo affatto…

Lo sviluppo naturale soggiace a determinate condizioni. E una delle leggi dell’evoluzione naturale che oggi sono pochissimi ad intuire è che in realtà solo a partire da un determinato momento della propria vita si diventa capaci di capire qualcosa dei nessi della vita, di quelle cose che l’uomo deve capire e che non si limitano alle informazioni ovvie sulle cose esteriori…
Da ‘Rudolf Steiner - Arte dell'educare arte del vivere - Fondamenti di pedagogia’

Questo scritto, di circa 90 anni fa, è inerente alla 'discesa' dell’Anima nel corpo del genere umano. Ciò che alimentava ed ispirava i Greci si è trasformato nel tempo, eseguendo un suo download nella forma fisica ‘finita’ delle 3d. 

Da un certo lasso di tempo in poi, l’umanità ha iniziato a vivere seguendo il precetto di una differente struttura energetica. Ciò può essere intuito anche nel cambiamento che è intercorso da quel momento in poi, in cui le cronache umane iniziano a non descrivere più la presenza di divinità o 'semidei' presenti sulla Terra, ma lasciano intendere ad una loro ‘scomparsa’ o ritiro. 

Sia che si tratti di alieni o di principi multidimensionali non ben ancora inquadrati dalla nostra attuale consapevolezza, l’unica cosa certa è che da un certo momento in poi, la storia umana cambia e diventa più ‘concreta’, camminando con le proprie ‘gambe’. 

Come si interfaccia il discorso delle entità parassite descritte da Castaneda, oppure le interferenze Luciferine, Asuriche, etc. evidenziate da Steiner? 
 
Secondo me, semplicemente come un processo aggregativo di ‘parti’ individuali disperse nell’ignoranza di sé. È il tempo, in un reame del tempo, che scorre prima di dare luogo alla trasformazione. Fuori dal tempo esiste un processo di trasmutazione, parallelo, che veicola tuttavia verso lo stesso ‘fine’: ri convergere con il proprio ‘carico’ di valore aggiunto.

Il processo trasformativo è ‘fisico’ o chimico, mentre quello trasmutativo è ‘eterico’ o alchemico. Il primo percorso è più simile ad un cammino che passa da difficoltà a difficoltà crescenti, il secondo invece ad un volo magico tra le anse della possibilità.

Il genere umano ha intrapreso il primo percorso, anche se il secondo non si discosta di molto, qualora ci si sappia sintonizzare sulle opportune lunghezze d’onda.

L’Anima è diventata tridimensionale. Ha conquistato le 3d. il genere umano ha costituito la funzione di ‘ponte’ per far sì che questo potesse accadere.

Individualmente e globalmente: insieme siamo Uno.

Vorrei trattare ora un altro aspetto che mette in evidenza l’ambito individuale umano. Ringrazio l’Amico Carlo Ronconi per avermelo segnalato.

Human Design System.
La scienza della differenziazione individuale.

Human design è la nuova scienza che decodifica il funzionamento meccanico del nostro organismo e ci fornisce una conoscenza pratica circa la natura individuale delle persone, della loro salute, psicologia, dei loro talenti naturali, delle loro vulnerabilità, del loro condizionamento e della loro autorità interna, a partire dalla quale poter prendere decisioni affidabili in tutte le aree della vita...
 
Occultato nel nostro Dna risiede un codice che determina quello che sei e come assimili il mondo esterno, è l’impronta originale scritta nei tuoi geni che, irripetibile e inconfondibile, è stata impressa nella struttura del tuo disegno individuale.
 
Con l’arrivo del sistema del disegno umano è ora possibile decifrare il codice individuale di qualsiasi essere umano usando solamente l’ora, la data e il luogo di nascita

Il risultato è un grafico che può essere letto come un manuale di istruzioni personalizzato, fatto su misura per ogni individuo. Ricevere questa informazione è stata per molti un esperienza che ha trasformato completamente il loro modo di percepire se stessi e la vita, ha finalmente permesso loro di riconoscersi come i veri protagonisti della propria esistenza.
 
All'interno di noi stessi esiste un codice che determina quello che siamo ed il modo con il quale interagiamo con il mondo esterno. Equivalente ad un codice genetico della personalità, è la nostra impronta originale, irripetibile ed inconfondibile, è il nostro Disegno individuale. Human Design può essere specifico quanto la tua personale formula genetica.
 
Human Design si basa su di un sistema che decodifica l'impronta registrata nei geni al momento della nascita, svelando così le meccaniche comportamentali coscienti ed incoscienti. Con l'uso di tecnologia informatica e di un sistema binario estratto dall’I-Ching della tradizione cinese, i dati di nascita sono filtrati da una matrice universale ( o ruota degli esagrammi).
 
Quello che emerge è una sequenza di numeri che è poi trasferita ad una mappa del corpo conosciuta come Corpo Grafico del Rave; uno schema formato da nove Centri.
 
I Centri rappresentano la mente, le emozioni, il cuore, l'istinto, l’adrenalina, l’ego e svelano i modelli ed i ritmi che governano la nostra vita. Il Grafico può essere usato come una ‘mappa’, per riconoscere i meccanismi basici che operano nella nostra vita.
 
Human Design non è un sistema per credenti. 

È un sistema adatto a persone che vogliono avere una mappa orientativa per sperimentare personalmente, piuttosto che seguire come un atto di fede la parola di un altro. È un potente strumento d’auto-conoscenza che permette di essere la guida di se stessi.
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Trovo davvero ‘coerente’ e sincronica questa 'vision' espressa da questa ulteriore branca della scienza. Credo che un ‘codice’ individuale possa esistere, però questa verità non nega le altre verità, ossia tutto il lavoro degli altri ricercatori, che per altre vie e scelte, hanno contribuito ad innalzare il livello di consapevolezza umano.

Conoscere il nostro codice individuale è inerente alla nostra sfera ‘intima’. È uno strumento per l’auto conoscenza. Non può essere brevettato né tantomeno essere nascosto per meri scopi di business o di controllo. Le leggi Universali conferiscono ampie differenziazioni in ogni ambito dell’auto esperienza esistenziale. Non esisterà mai una ‘sola’ via per raggiungere la meta

Scrivo questo per coerenza con alcune mie espressioni che qualcuno, forse, potrà obiettare. Esiste un esempio molto pratico a cui alludo, ma che non è materia né di questo articolo né di questo Blog, ma diverrebbe solo motivo di Gossip.

Questa mattina ho percepito nella mente una vocina che mi ha sussurrato una data: 23 04 1964. Sono andato in Google e l’ho digitata. Ebbene, mi sono lasciato guidare e ho scoperto un pdf molto interessante ed inerente, guarda caso, al processo di responsabilità, autonomia e individualità

Un esempio molto concreto ed ancora evidente persino ai giorni nostri. Un esempio che nel frattempo è ‘maturato’ come un bubbone sempre più evidente. Leggiamone una piccola citazione.  

Discussione del disegno di legge: Provvidenze a favore degli Enti autonomi lirici e delle istituzioni assimilate (1104).
Presidente: L’ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n.1104, concernente provvidenze a favore degli Enti autonomi lirici e delle istituzioni assimilate. Il Relatore, onorevole Semeraro, ha facoltà di svolgere la sua relazione.

Come è noto, con la legge del 1963 i contributi a favore di questi Enti furono aumentati da 3 a 5 miliardi di lire, ma anche allora si disse che quei 5 miliardi sarebbero stati insufficienti per affrontare la situazione degli Enti lirici…

Tradirei l’attesa degli onorevoli colleghi e del signor Presidente se non affermassi che questo ulteriore contributo di 3 miliardi non risolve totalmente la situazione, perché esistono altri debiti presso gli Enti lirici. A questo punto, pur essendo convinto dell’autonomia totale degli Enti, non posso fare a meno di osservare, che non si spiega la contraddizione fra questa autonomia e il fatto che lo Stato deve sempre intervenire per sanare i bilanci

A mio modesto avviso, affrontare alla base, alla radice la situazione significa porre gli Enti lirici dinanzi alle proprie responsabilità; nel senso che se essi sono autonomi perciò debbono preoccuparsi di tutti (i loro problemi). 

Il passivo è enorme, aumenta con il passare degli anni; le circolari ministeriali di remora alle spese esagerate e non giustificabili non vengono rispettate. Autonomia degli Enti lirici sì, ma nel rispetto di quelle somme che lo Stato può mettere a loro disposizione…

Proporrei, pertanto, che il provvedimento venga approvato senza ulteriori ritardi. Gli interessi passivi, infatti, aumentano continuamente e purtroppo le somme stanziate non servono per gli scopi degli Enti lirici, bensì a pagare gli interessi ai vari Istituti
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Sono trascorsi quasi cinquant’anni da questa esposizione dei fatti. L’Italia ha continuato sulla stessa frequenza di sperperi e di irresponsabilità. Le Banche allo stesso modo hanno sguazzato nella palude degli intenti italici. È pazzesco notare come si parli sempre di ‘Enti’ e mai di persone e di loro responsabilità

Si tende a 'fuggire'...

Allo stesso tempo possiamo osservare come sia chiara e forte l’intenzione degli Enti di essere autonomi, ossia di rispettare frattalmente l’imprinting umano di auto determinazione individuale, anche se rifiutando il carico di oneri che deriva come naturale conseguenza, ossia la propria responsabilità auto sostenente quello che si è divenuti o che si è chiamati a divenire.

Il denaro sperperato dove è andato a finire? Negli ‘ozi’ di chi se ne è approfittato, nelle ‘pance’ delle Banche e nella speculazione che oggi sta contribuendo a smantellare gli ‘ozi’ di tutti e le Banche stesse.

Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
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