lunedì 28 marzo 2011

Sogni a strati.





In un’ottica diciamo quantistico-spirituale-olografica, per intenderci quell’ambito in cui si interseca Karma, legge d’attrazione, legge d’ottava e libero arbitrio, nei panni del cosiddetto Sincrodestino o legge d’evoluzione, è piuttosto ‘angosciante’, visto l’attuale stato delle ‘cose’, che il nuovo spot dell’Enel sia ‘Sono i vostri sogni a darci energia’

È angosciante perché è proprio una verità utilizzata in maniera molto sottile dall’Antisistema. Non si dica che la verità non ci viene spiattellata in faccia… è solo che non ci crediamo, non osserviamo, non sentiamo. I nostri ‘sogni’, infatti stanno alimentando quello che non vogliamo consciamente ma inconsciamente. Siamo ‘usati’ in mille modi, in maniera molto intelligente e sapiente. 

Noi siamo i lapis magici con i quali si scrive il futuro passando da una serie infinita di attimi presenti: le nostre scelte.

C’è il sentore, e anche qualcosa di più, che le nostre scelte siano retaggio di una energia di controllo diversa dal nostro intimo volere. Ecco un frattale molto attuale:

Giustizia, Anm contro leggi ‘piegate ad interessi particolari’.
Da Yahoo 

Estraiamo la frase dal contesto nel quale è stata espressa, perché non mi appartiene la lotta politica o i conflitti sociali nella loro mera manifestazione tridimensionale, bensì il messaggio che posso raccogliere dall’osservazione distaccata delle medesime situazioni.  Un altro frattale attuale relativo allo stato in cui versa l’intera umanità? Eccolo:

Dalla Siria alla Cina, gli 11 regimi a rischio dopo la Libia.
Il mondo arabo è ormai da mesi ufficialmente in fiamme, ma chi pensa che le rivolte saranno arginate nell'area si sbaglia. Il rischio di nuove violente proteste in altri paesi è una realtà e anche il regime cinese dovrebbe iniziare ad aver paura.
Da Yahoo 
 
Leggiamo cosa ha da dire James dei Wingmakers questa volta:

Io credo che la Terra/Natura sia tra i principali catalizzatori che la Sorgente Primaria sta orchestrando per aiutare l’umanità a raggiungere la realizzazione di sé come Sovranità Integrale. Dunque, sembrerà come se la Terra e l’intero universo stiano premendo sull’individuo, stringendo la presa intorno al suo stesso essere. Questa pressione è proprio lo strumento che la Sorgente Primaria sta dispiegando per attivarvi.
Estratto da: Intervista a James di Project Camelot 
 
C’è veramente qualcosa che stringe l’umanità, che la pressa ad aprire gli occhi, in realtà. È talmente chiaro, che la medicina ufficiale ha trovato il modo di inventare nuove ed infinite malattie psicosomatiche per cercare di ‘tranquillizzare’ la popolazione. Si cerca di tranquillizzare insinuando nuovi timori che tentano di spiegare ciò che l’antenna umana 'sente'

La famiglia umana è stata legata nel corso di migliaia di generazioni e ogni volta che ritorna sul nostro pianeta natale Terra migliora gli ambiti della generazione precedente, le comodità delle sue creature, lo stile di vita e la tecnologia, mentre la maturità emozionale resta rintanata in un substrato di stupro, abuso, asservimento, guerra, disonestà, avidità, inganno politico e di centinaia di altri vizi di umani deboli e disillusi, programmati a vedere soltanto l’esternalizzazione della mente umana e dei suoi sistemi di limitazione.
 
Da migliaia di generazioni la famiglia umana sta costruendo una piramide di vita manifesta e ogni nuova generazione deposita un nuovo strato – un miglioramento della tecnologia e del modo di vivere. Stiamo raggiungendo il vertice di questa piramide dove non c’è altro da aggiungere

La piramide è finita e noi – ciascuno di noi – dobbiamo guardare la piramide che abbiamo costruito e chiederci quanto questa esprima la nostra trascendenza, il nostro vero Sé. 
Estratto da: Intervista a James di Project Camelot
 
Quale è il frattale che meglio esprime questo concetto di stratificazione generazionale umana? La modalità di creazione naturale delle barriere coralline:

La barriera corallina è una formazione tipica dei mari e oceani tropicali. È composta da formazioni rocciose sottomarine biogeniche costituite e accresciute dalla sedimentazione degli scheletri calcarei dei coralli, animali polipoidi facenti parte della classe antozoa, phylum Cnidaria.
Da Wikipedia 
 
Noi siamo il prodotto della ‘sedimentazione’ energetica dei nostri avi. Abbiamo un Mondo che ci rispecchia nel bene e nel male, ed è inutile lamentarsi o fare le vittime. 

L’unica ‘medicina’ possibile è il ‘conosci te stesso’. 

Nessun giudizio o senso di colpa. Solo ‘lucida’ consapevolezza.

* L'opera raffigurata in apertura di articolo è di Marco Fabiano e s'intitola 'Corallo Rosso'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

venerdì 25 marzo 2011

Vero o falso?




Rimango sempre stupefatto quando leggo notizie del genere ‘horror’, proprio come in questo caso:

I nuovi cellulari disturbano la tv.
Il progresso nelle tlc sembra infinito, ma può anche avere effetti collaterali. Di questo bisogna che tengano conto i produttori di telefoni cellulari.
Il caso sta facendo discutere la Francia, dove alcuni esperimenti condotti sulla quarta generazione di telefonia mobile hanno rilevato che le frequenze utilizzate disturbano la ricezione dei programmi televisivi. Parigi vuole mettere all'asta le frequenze e conta di ricavarne 2 miliardi di euro.
L'inconveniente messo a nudo dagli studi riguarda la televisione digitale terrestre: proprio quella che, rispetto al vecchio segnale analogico, dovrebbe garantire un segnale e una visione ottimali. In alcune case, invece, non si riusciva più a vedere la tv. Imbarazzante. Mentre un tempo il disturbo consisteva in una qualità inferiore dell'immagine, ora non si vede più nulla: schermo nero. Così sostengono alcuni esperti. Ribatte però l'Agenzia nazionale delle frequenze: è allarmismo, può semmai accadere che per qualche canale la ricezione sia peggiore.
Fatto sta che, per il momento, è difficile capire quanti francesi possano incappare in un simile inconveniente. Le prime prove sono state condotte in una zona rurale, quella di Mayenne, nella regione della Loira

C'è il timore che nelle città e in aree densamente popolate la situazione possa essere più grave. Una soluzione ci sarebbe: installare filtri sulle antenne televisive interessate dal problema. Ma gli operatori di telefonia non vogliono farsene carico e neppure sborsare soldi. Sarà giocoforza intavolare un'ulteriore trattativa con il governo.
Da Yahoo 
 
Attenzione dunque: i cellulari possono disturbare la ricezione dei canali di ‘sua maestà’ la televisione commerciale. Questi sono gli effetti collaterali di cui ci si preoccupa? 
 
Di questo bisogna che tengano conto i produttori di telefoni cellulari”. 

Il rischio è di non poter vedere più la ‘scatola magica’. È questo il vero rischio a cui soggiaciamo? La grande spada di Damocle è rappresentata dal rischio black out televisivo. Io davvero non mi capacito di fronte alla pazzia dilagante di questo Mondo

Però, cerchiamo un aggancio, un filo conduttore unico: se i cellulari disturbano i segnali televisivi, significa che ‘qualcosa di negativo fanno’.

Il loro ‘disturbo’ può essere ampliato anche alla sfera umana? Certo. Ci sono studi ‘non riconosciuti’ che lo dimostrano, negati dagli 'studi' commissionati dalle compagnie telefoniche: come chiedere all’oste se il suo vino è buono.

Radiazioni dannose provenienti da telefoni cellulari.
Numerosi segnali d’allarme compaiono nelle ricerche del dottor Carlo: che i telefoni cellulari interferiscono con i pacemaker, che il cranio in via di sviluppo dei bambini viene penetrato profondamente dall’energia emessa dai telefoni cellulari, che la barriera di sangue che previene l’invasione del cervello da parte di tossine può essere compromessa dalle radiazioni emesse dai cellulari, e, cosa ancor più scioccante, che le radiazioni prodotte da frequenze radio creano nelle cellule sanguinee umane dei micronuclei, un tipo di danno genetico noto per essere un segnale diagnostico per il cancro.
Cell Phones: Invisible Hazards in the Wireless Age:
An Insider's Alarming Discoveries about Cancer and Genetic Damage. George Carlo e Martin Schram, 2002

Da www.lighthealing.com 
  
Oddio, non intendo scrivere le solite cose relative all’uomo come ad un 'dispositivo completo', in cui vigono correnti elettromagnetiche ed eteriche, per cui un segnale proveniente dall’esterno, come quello dei cellulari, sicuramente va ad interferire con il normale stato di ‘quiete’ dell’ammasso psico-fisico-spirituale. Mi sembra se non altro persino logico. Proprio quella logica di cui l’uomo si ammanta quando deve affrontare ogni ambito della sua ricerca ed esperienza di Vita. Che dire? Che non c’è peggiore sordo di chi non vuole sentire. 

Si fatica a credere che bisogna dimostrare che un tal oggetto o principio attivo faccia male. In un Mondo sensato, la visione dovrebbe essere esattamente all’opposto. La dimostrazione della negatività è una conseguenza della prudenza? Quindi la prudenza è ribaltata nel proteggere un ‘sistema’ atto a generare dei lauti guadagni. 

La prudenza e la sicurezza sono tese a preservare il business e non la Vita umana

I segnali storici di questa modalità del fare sono ampiamente sotto ai nostri occhi da sempre. Le organizzazioni che hanno il compito di controllare e tutelare non lo fanno: dei membri influenti al loro interno riescondo continuamente a deviare il flusso della ragione, perché ampiamente sedotti dalle promesse di denaro che provengono dai centri di potere ‘canonici’. La politica idem.
Le popolazioni che intendono ottenere qualcosa lo fanno alla vecchia maniera: con una ribellione, come possiamo vedere proprio di questi tempi accadere nel nord dell’Africa e nel medioriente. Cosa fanno le case regnanti per sedare ed illudere la rabbia popolare? Quello che hanno sempre fatto storicamente: illudere tramite concessioni di maggiore benessere. 

Le popolazioni dell’occidente non sono più dedite alla violenza esplicita. Sono state, infatti, vaccinate a tutto… anche a bollire piano piano a fuoco lento. Ovvio che la modalità di risveglio non passa dalla violenza, ma da un senso comune di partecipazione nel ‘sentire’. Gli uomini e le donne che hanno compiti amministrativi ed organizzativi dovrebbe essere in grado di riflettere il volere della massa. Volere che è ampiamente imbrigliato nell’oceano di illusioni e di tentazioni moderne che le 'città' mettono a disposizione.  

In un templio della ‘perdizione’ simile chi trova la forza per mantenere la rabbia per più di cinque minuti? 

Solo chi effettivamente ‘soffre’. Ma soffre di che cosa? Evidentemente mi riferisco alla sofferenza dovuta alla mancanza di denaro o attività lavorativa: questa è la grande dinamo che può spingere a fare ‘pazzie’. L’Italia è ricca di gloria trascorsa. La massa vive ancora al di sopra di quella che è la vera situazione generale, proprio grazie a ciò che hanno 'messo via' i loro genitori, appartenenti ad un epoca diversa, sia per qualità che per quantità di opportunità lavorative e trattamento sociale.

Oggi si vive molto più a lungo, ma si è tutti 'ammalati'.

La società è stata ospedalizzata ed ogni umano è un ‘abbonamento’ a vita per le strutture mediche private. L’ambito statale è una nave che perde denaro da tutte le parti a favore del privato che, come una sanguisuga si annida al suo interno.
Insomma sono le solite cose, dai. C’è quasi da stufarsi a ripeterle in continuazione anche se è solo la verità. Ormai le informazioni circolano in Internet e basta solo avere la volontà di cercarle e convincersi che una casta di umani si è impossessata dell’amministrazione della grande massa, la quale ha delegato a queste persone il proprio futuro e quello dei propri figli. Nessun dramma, dunque

Nessuna paura se non quella di avere delegato anche la conduzione della propria ‘libertà’ ad un potere molto simile a quello esplicitato dal mito del Faust: vendere l’anima in cambio della presunzione di vivere d’illusioni lenitive.

Malanga ci ricorda che dentro di noi c’è qualcosa d’altro, un punto di 'vista' alieno. Nel film ‘Il quarto tipo’, ad un certo punto c'è questo dialogo:

-    Di cosa parlava?
-    Tu credi nelle teorie delle adduzioni?
-    Vuoi dire… tipo rapimenti?
-    Sì…No, non rapimenti ma proprio… adduzioni.
-    Non intenderai rapimenti alieni?
-    Ecco, credo che potrebbe trattarsi di questo. Se guardi le statistiche sono piuttosto impressionanti. Sai, Will si stava interessando alla cosa ed ha fatto delle ricerche. Ci sono più di 11 milioni di persone che hanno riferito di avere visto o di conoscere qualcuno che ha visto un Ufo dagli anni 30.
-    L’idea che queste cose possano essere vere è un po’…
-    Una 'cosa' che vanta 11 milioni di testimoni, direi che vincerebbe in ogni tribunale.
 
Termino con due riflessioni:
  1. La narrazione mette in evidenza il gran numero di persone accomunate dall’avere avuto a che fare con fenomeni alieni, input grazie al quale è possibile capire come la massa sia tenuta volontariamente ‘separata’, o si autosepari cedendo alle tentazioni sociali, in maniera da non creare un ‘caso unico’ estremamente significativo. Le tante mosche bianche non possono dimostrare nulla da sole.
  2. La narrazione è vera o falsa? Questa cosa è estremanente grave, perché non avendo la possibilità di saperlo con esattezza, le persone fingono di credere che sia falsa, costruita per ‘esigenze di cassetta’. Coloro che credono che sia vera non hanno mai la matematica certezza e, per questo, non possono mai accettare significativamente di prendere in considerazione l’argomento in questione, sancendo un nulla di fatto.
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

giovedì 24 marzo 2011

Che cosa posso fare per voi?




Che cosa posso fare per voi? ‘Che cosa posso fare per voi’ è una frase che mi ballonzola per la testa da un po’ di giorni. È da parecchio tempo che cerco di capire dove si collochi il punto di incontro tra me e voi, tra me e il Mondo, dove si trovi quel punto fermo che ci collega certamente. 

Cosa c’è in me che è di pubblico interesse? Quali sono le mie passioni che possono interessare alla società? Cosa interessa alla società?

Il nocciolo della questione è ‘cosa interessa’ ad ‘entrambi’

Il successo o l’insuccesso dipendono da questo rapporto di ‘domanda/offerta’. Perché penso in questi termini? Perchè dobbiamo poter stare bene ‘entrambi’. Vivere di passioni e creare ‘contesti’ fisici o mentali in linea con l’intima essenza dell’umanità. Creare eticamente ed in risonanza con quello ci alimenta di Vita ad ogni istante. 

Quindi, cosa posso fare per voi? È vero. Ho chiuso i commenti. Però l’ho fatto per un buon motivo: togliere dall’imbarazzo entrambe le parti. Un Blog che non riceve commenti è ritenuto ‘sterile’. Un Blog che riceve commenti ‘superflui’ o ‘dovuti’ è ritenuto ‘vuoto’ o ‘inconcludente’. SPS aveva dei buoni commentatori ma la consuetudine stava 'piegando' sempre gli stessi a ‘dover scrivere qualcosa’: cosa no buona!

È stato meglio chiudere e lasciare la posta elettronica sempre ben evidente. Se qualcuno sente la necessità di comunicare con me non trova preclusa questa possibilità. In questa maniera chi scrive commenti non lo fa per abitudine o per Ego, e io non lo faccio per avere tanti commenti, a monito di gran attività e popolarità tra le persone. La comunicazione è più 'fine'.
Mi sono sentito di fare in questo modo.

Ora, ripensando alla frase ‘cosa posso fare per voi’, cosa succede in me? Che percepisco un moto di impotenza. Sembra che non faccia parte di me questa modalità di intreccio con le persone, a volte mi sembra di essere un alieno. Mi chiedo: ma cosa ci faccio su questa Terra? Perché non riesco ad allacciare relazioni con i lettori presenti in Internet? È solo una questione di psicologia, attirare le persone? Oppure è sufficiente una buona predisposizione d’animo? Cosa nasconde questa mancanza di comunicazione? 

Certamente un problema insito dentro di me e riflesso dalla massa. Nessun giudizio quindi, ma solo una attenta ed umile constatazione e riflessione: cosa c’è in me che blocca il processo imboccato?
 
Il processo imboccato è rappresentato dalla mia intenzione di mettere a fuoco le mie passioni sul sentiero della spiritualità. Non mi è ancora chiaro cosa fare del mio futuro. Continuerò a scrivere in SPS? Farò il falegname o il tagliatore di vetro? Diventerò un inventore? Uno scrittore o un operaio? Un contadino o un agente di Polizia? L’unica cosa certa è che il tempo passa e la società tende ad escludere chi non ha più 30 anni. Cosa posso fare per voi è cosa posso fare per me, pensando a voi. Perché noi siamo una sola cosa. 

Di cosa avete bisogno? Di cosa ho bisogno? 

È necessaria una comunicazione a questo pro. Comunicazione che non arriva. Perché? Non perché i commenti sono chiusi, ma perché c’è un blocco che la impedisce. È la timidezza? Che cosa è la timidezza? È paura. Paura di che cosa? Del giudizio altrui? Dell’apparire? Cosa si nasconde nelle pieghe dell’infanzia o nel cosiddetto Karma? Che cosa rappresenta il Karma? Un qualcosa da vincere e non certamente una condanna o una palla al piede.

Chi crede in queste cose? Chi le applica? Non è un po’ come leggere le previsioni dell’oroscopo, così per curiosità e per delle motivazioni interiori che sfuggono come ricoperte da altro? Il punto è che l’umanità è interessata a quello che ‘sente’ dentro e che non riesce a spiegare; è interessata a quella parte di sé che spinge sempre a ‘tormentarsi’

La Vita è strana da questo punto di vista: vietare significa indurre in tentazione. Donare significa quasi inflazionare ciò che si dona. Funzioniamo alla rovescia.
Le mie passioni quali sono? Vediamo; da quello che ho capito sino ad ora:
  • Scrivere ed ‘indagare’ alla mia maniera partendo da osservazioni spirituali e giungendo alla realtà percepita, o viceversa.
  • Lavorare il legno alla maniera dei vecchi maestri intagliatori.
  • Lavorare il vetro per fare delle vetrate artistiche.
  • Lavorare la terra per mettere in pratica l’universo della decrescita e il contatto con gli elementi naturali.
  • Realizzare un dispositivo free energy.
  • Trovare un metodo di Borsa da poter divulgare a tutti, in maniera tale da effettuare una vera ri distribuzione etica del reddito.
  • Essere d'aiuto alle persone attraverso il mio operato.
Ecco. Penso di aver messo in chiaro il mio Mondo. Un Mondo che esula dalla politica e dalla religione. Un universo aperto e fiducioso anche se contrastato sul motivo di questa scarsità nella comunicazione. Sono certo che il mio inconscio sta lavorando alla grande per la mia ‘sicurezza’. È stato programmato molto tempo fa, quando ero piccolo e probabilmente spaventato, ed oggi non mi rappresenta più. Ma non è semplice deprogrammarlo e riprogrammarlo. C’è qualcosa che impedisce il cambiamento. Un ostacolo nel bel mezzo della ‘via’. Un ingombro che evita di guardare direttamente il ‘genio’ negli occhi.
È la paura.
Che forma ha questa paura?
Quale messaggio conduce?
Perché è tanto solida?
Cosa posso fare per ‘stringerle la mano’? Per volerle bene, ringraziarla e accompagnarla all’uscita?
 
Forse la domanda è ancora: cosa posso fare per voi?

Se non riesco a leggere dentro di me, forse posso riuscire a leggere al di fuori di me, nel mio riflesso che voi tutti mi rispecchiate: indifferenza, invisibilità, trasparenza, come un qualcosa di evanescente, che teme di concretizzarsi con continuità.

C’è una presenza dentro di me, un ricordo di un vecchio direttore di produzione che mi diceva spesso: per capire se ti fidi di una persona chiediti se compreresti mai un’auto usata da lei!
Molto spesso questa decisione la prendiamo ‘a pelle’ nel momento della necessità. Quindi nel momento della necessità le persone prendono delle decisioni, molto spesso intuitive. Cosa calamita queste decisioni? 

La visibilità di un punto vendita. L’invisibilità di un punto vendita conduce al fallimento.

Visibilità: essere visibili è prendere atto della propria ‘forza’.

A quel punto, il genere di paura che blocca non serve più. Rotto il ghiaccio la paura si dissolve o si trasforma in altra forma di resistenza sempre utile al cammino. Rotto il ghiaccio si salta dal trampolino più alto con viva partecipazione.

Basta sentirci separati. Cosa posso fare per voi?

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com