venerdì 4 marzo 2011

Steiner, Akasha, Atlantide ed il Mondo alla rovescia.





 “Tutti credono un po’ al Diavolo. Anche quelli come lei che fanno finta di no”.
Devil
 
Si dice, si pensa, si crede, che questo Mondo sia alla ‘rovescia’. O perlomeno questo è il mio ‘sentire’. Tra le persone di una certa età, è però evidente che fanno fatica a riconoscere una società tanto mutata nel breve volgere di poco più di mezzo secolo.  

Costoro, fuori dai ‘giochi’ del lavoro e della corsa alla competizione, hanno l’opportunità di sviluppare un altro punto di vista e di confronto: usano cioè la propria memoria personale, la quale, in assenza di malattia, è inalterabile dall’Antisistema, soprattutto in una determinata conformazione del tempo in cui ‘non si ha più nulla da perdere’. 

La capacità di ricordare com’era il proprio Mondo quando si era piccoli, è una qualità antica dell’uomo e descrive una età cosmica in cui il ragionamento era basato sulla capacità di memorizzare e ricordare. Quella memoria storica è praticamente stata cancellata dalle pratiche dell’Antisistema, in maniera non sempre ‘naturale’. Ma è meglio non sapere tutti i dettagli, perché ne potremmo soffrire per il resto della nostra attuale Vita. 

Vedremo, nel corso di questo articolo, cosa ci riferisce Rudolf Steiner, leggendo direttamente dai registri Akasici, ossia in quell’addensamento dell’energia molto simile ad un hard disk di un computer, o meglio di un server sul quale è stato allocato un ‘banco di memoria’ della memoria umana. 

Accedervi è un privilegio ma anche una ‘croce’: per questo motivo è permesso solo a pochissimi esseri.

Iniziamo da questa news: 

Il governatore dello Stato dell'Ohio, il repubblicano Lynn Watchmann, ha proposto una iniziativa legislativa destinata a scatenare le più dure polemiche tra abortisti e anti abortisti. Tema sempre caldissimo in America, nonostante uno dei paesi occidentali con la legislazione a favore dell'aborto di più lunga data. La proposta del governatore è stata battezzata "Heartbeat Bill", nome decisamente esplicativo del suo contenuto. Vuol dire Decreto legislativo "del battito di cuore". Perché? Perché fa riferimento a un fatto ben preciso: se un feto ha il cuore funzionante, è in grado cioè di rilasciare i battiti del suo cuore, tale feto non potrà essere abortito

Ed essendo che tale fatto si verifica all'incirca dopo 18 giorni dalla sua concezione, automaticamente sarà vietato per le donne abortire dopo il 18esimo giorno. "Ogni qualvolta il battito del cuore di un feto sarà identificato" ha detto il governatore alla stampa "quel bambino sarà protetto dall'aborto. Una cosa molto semplice. Dato che nel campo medico le tecnologie continuano a progredire, la protezione dei feti si avvicinerà sempre di più al momento stesso della concezione, cosa che per molti di noi è l'obiettivo finale nella difesa della vita".
Da Yahoo

Quanti pensieri si accumulano in me, osservando queste parole. La riconoscenza del battito cardiaco è la riconoscenza della Vita che unifica gli opposti espressi da coloro che stanziano ai margini dell’esistenza. Nulla è per caso. Se un aborto ha avuto luogo, sino ad ora, è perché doveva 'accadere' e quell’Anima lo aveva in un certo senso ‘previsto’. 

È una dura esperienza e una possibilità a disposizione al fine di esperenziare! 

Senza aborto è valido il riconoscimento e la sacralità della Vita. È un progresso spirituale più che altro, anche se lo si misura in termini di progresso della scienza. Ciò che intendo è che possiamo prendere ogni via possibile, ma esiste un ‘peso’ diverso attribuito ad ogni scelta, in termini di responsabilità

Sono certo che giungeremo, comunque, al ‘porto’. Il corso di ‘studio’ è all’altezza delle facoltà espresse e recondite dello studente, ma con il tempo emerge sempre di più una certa evidenza che offusca via via tutto ciò che rimane nel limbo del potenziale. La società si trasforma in una scelta a carattere materialista, perde la ‘fede’ nel proprio potenziale inespresso, perché sempre meno sono coloro disposti a tollerare un vuoto, un ritardo, in luogo di un pieno o di un risultato.

Il Mondo viaggia dunque a testa in giù.


Pur nella sua opportunità, il percorso si complica. L’uomo cerca di stabilire regole che lo possano orientare nel proprio cammino. Fissa dei punti cardinali, un alto e un basso, un sopra ed un sotto. Osserva i moti che lo circondano attraverso i sensi ed il proprio ingegno legato alla sopravvivenza. Vive in una emergenza continua. Dubita di tutto e di tutti. Diventa un lupo per ogni altro suo simile. Fonda le comunità per sentirsi più forte e protetto e poi si ‘addormenta al sicuro’ delle proprie quattro mura domestiche. 

Poi, delle immagini dal satellite ci danno l’esattezza sensoriale a cui siamo ‘appesi’: la Terra è un palloncino che fluttua nello spazio aperto.

Il Mondo è davvero sottosopra. Ruota. La sensazione di essere in piedi con la testa verso l’alto è una pura illusione. Per la maggior parte del tempo siamo come paletti conficcati nella Terra che sventolano ai quattro venti. Quando dormiamo ci appiattiamo sulla Terra. Ci disponiamo orizzontalmente a lei. Ci sovrapponiamo e la avviciniamo cogli organi più 'lontani': il cuore e la mente. E ci ricarichiamo...

Questa azione è un frattale che rivela come tutto sia ribaltato ed illusorio.

Che senso ha affermare che esiste il Nord quando è chiaro che è solo una ‘convenzione’? Ha il solo senso di non sentirsi smarriti e senza direzione. Che senso ha affermare che sono le 10.22? Rispetto a cosa è quell’ora? 

È chiaro che l’affermazione ‘rispetto a cosa’ è relativa al ‘sistema di riferimento’. 

E da chi è interpretato questo ‘riferimento’? Proprio dall’Antisistema, dal momento in cui siamo a ‘casa sua’, nel reame di questo scenario 3D, creato appositamente per gli ‘studenti’ del genere umano. Il tempo è stato slegato dal suo fluire naturale e tutti noi apparteniamo ad un reame artificiale, in cui tutto scorre in maniera 'meccanica e sofisticata', come una atmosfera controllata.

Il nostro scorrere è eterno, ma se ce lo fossimo dimenticati? Se qualcosa lo avesse oportunamente cancellato dalla nostra memoria, approfittando del ‘piano di studi’ e della momentanea rinuncia delle qualità divine? Nel senso della rinuncia trova modo l’atto del controllo dell’Antisistema: la sua risposta alla propria necessità di sopravvivenza inserita nel Piano Divino.
 
Cronaca dell’Akasha
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici

Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? 

Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua origine nell'eterno. L'eterno non è accessibile alla percezione dei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arrivare a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti in lui in modo da poter riconoscere l'eterno… 

Quando l'uomo ha allargato la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro.

Dalla storia transitoria passa a quella eterna. 

Certo, quest'ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete. La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell'Akasha.

Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose del mondo sensibile, può darne solo una debolissima idea, poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibile, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carattere del mondo sensibile. Quindi il non iniziato che, per mancanza di esperienza propria, è ancora inconscio della realtà di un mondo spirituale, riceve facilmente l'impressione che si tratti di fantasticherie o peggio. Chi invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondo spirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro carattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui. Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive; e può anche, in virtù dell'immediata percezione spirituale, rendere con sicurezza assai maggiore i fatti narrati dalla storia.

Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore, che anche la percezione spirituale non è infallibile. Anch'essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio o in modo impreciso. Anche in questo campo nessun uomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall'errore.

Non ci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure di origine spirituale, non concordano sempre esattamente fra loro; ciò nonostante l'attendibilità dell'osservazione è qui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore. Si troverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanza in ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli avvenimenti storici e preistorici. Effettivamente, tale storia e preistoria viene narrata in tutte le scuole occulte, già da molti millenni, con una concordanza che non si può nemmeno lontanamente paragonare a quella che esiste generalmente fra gli storici comuni di un solo secolo
 
Gli iniziati di ogni tempo e di ogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.
Le cronache dell’Akasha – Rudolf Steiner

Immergiamoci nel Mondo che ‘è stato’ e che la scienza ufficiale non può comprendere, perché si ostina a misurare ciò che non è misuarabile o a misurare con mezzi non idonei a misurare. La nascita del processo legato ai pensieri ha determinato la nascita dell’Io e dell’Ego, suo riflesso. Ciò era previsto e ciò corrisponde alla creazione della resistenza che evidenzia. 

L’Ego evidenzia l’Io come l’ombra evidenzia non già ciò che copre ma ciò da cui ella si proietta

È un processo inverso e sempre valido: dipende dal dove si osservi e dal come si osservi.

Premesse queste osservazioni, esporremo ora alcuni capitoli della cronaca dell'Akasha, cominciando da quei fatti che si svolsero allorché fra l'Europa e l'America esisteva ancora il così detto continente atlantico. Quella parte della superficie terrestre era allora emersa, e oggi è il fondo dell'oceano Atlantico. Platone racconta ancora dell'ultimo resto di quel paese, dell'isola di poseidone, situata a occidente dell'Europa e dell'Africa. Anche W. Scott-Elliot racconta, nel suo libro 'L'Atlantide' secondo le fonti occulte, che il fondo dell'oceano Atlantico era anticamente terraferma, ch'esso fu, per circa un milione d'anni, il teatro di una civiltà molto diversa dalla nostra, e che gli ultimi avanzi di quel continente furono sommersi nel decimo millennio A.C. 
 
I particolari che daremo qui intorno a quell'antichissima civiltà, completeranno la descrizione di quel libro di W. Scott-Elliot; e mentre là vengono piuttosto descritti gli avvenimenti esteriori di quei progenitori atlantici, qui descriveremo invece il loro carattere animico e l'intima natura delle condizioni nelle quali vissero
 
Il lettore dovrà dunque trasferirsi con il pensiero ad un'epoca di quasi diecimila anni A.C., la quale durò parecchi millenni.

Ovvio che non posso citare l’intero libro, per coloro che fossero interessati a questo link è possibile leggere l’intera opera.

Demetrio Merezkovski (Atlantide-Europa), sulla scorta di Fred Finch Strong, di Spence e dello stesso Termier, ricorda che al microscopio è visibile la differenza tra la lava che si solidifica all'aria e quella che si rapprende subito nell'acqua; inoltre, c'è un periodo di tempo, di circa 15.000 anni, dopo il quale i cristalli lavici, sotto l'azione dell'acqua marina, si sgretolano. 

Latachilite (lava vitrea), pescata nel 1898 al largo delle Azzorre, a circa 900 chilometri dalle isole, risulta formata all'aria, e non sott'acqua, né si è sgretolata.

La sua età è dunque inferiore a 15.000 anni e si può far coincidere con la fine dell'Atlantide che, secondo Platone, risale a 9.600 anni avanti Cristo... Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginarsi quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'Atlantide; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito

Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro cultura era ben diversa da quella dei nostri giorni. 

Osservando l'umanità atlantica dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlanti. 

Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio non consisteva, come il nostro, nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abbaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; il fatto che chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapesse trarsi d'impaccio, dipendeva da ciò: ch'egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello ch'era stato applicato prima in circostanze analoghe...
 
Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere si sviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza e d'acutezza...

Le guide principali della quinta sottorazza atlantica presero a prepararla a poco a poco, affinché più tardi, dopo la rovina della civiltà atlantica, potesse sorgere una nuova civiltà interamente regolata dalla forza del pensiero... L'intenzione superiore in tutto ciò è quella di rendere l'uomo assolutamente indipendente e di svilupparne interamente la forza di pensiero.

Il mondo è sottoposto ad una direzione divina; l'uomo però non deve essere forzato ad ammetterlo, bensì deve riconoscerlo e comprenderlo per libera riflessione...
Nel capitolo seguente cominceremo a trattare della evoluzione dell'uomo e degli esseri che sono in relazione con lui, prima del 'periodo terrestre'... Quando l'uomo cominciò a collegare il proprio destino col pianeta che noi chiamiamo 'Terra', egli aveva già attraversato una serie di gradi d'evoluzione durante i quali si era prepa- rato, in certo qual modo, alla vita terrestre

Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo gradi d'evoluzione planetaria, a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna.

Vedremo che questi termini non hanno, a tutta prima, un nesso con quei corpi celesti a cui l'astronomia fisica attuale dà appunto tali nomi, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo 'altri pianeti' dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti

La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, è passata, prima di diventare 'Terra', attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna, sono, in certo qual modo, le tre precedenti incarnazioni della Terra; e ciò che in questo senso viene chiamato Saturno, Sole e Luna, oggi è scomparso, quale pianeta fisico, come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale.
 
Mi fermo qua. Si evince come tutto sia ‘guidato’ nelle sue motivazioni, aspirazioni, senso ed appartenenza. Che i cicli cosmici e planetari abbracciano tempi remoti e sconosciuti alla scienza ed alla ‘memoria’ attuale. Che lo sviluppo di questo ciclo della Vita è legato alla piena manifestazione del pensiero umano. Quando leggiamo le profezie Maya legate al 2012 ed ai cicli cosmici delle Cronache dell’Akasha, cresciamo in consapevolezza solo se ci mettiamo qualcosa di nostro, altrimenti le leggende e la fantasia rimangono tali e frammiste al misero senso dello smarrimento, perché spira in noi qualcosa che non smette mai di influenzarci ad intraprendere la via dello Spirito manifestato nella densità.  

Dobbiamo ricordare che quel margine di 'errore' a cui Steiner fa riferimento è minimo, eppure secondo me si evidenzia nel fatto che lo studioso rispecchiasse in tutto e per tutto la mentalità della propria epoca. Ciò che intendo è che la Vita è giunta sulla Terra anche grazie all'apporto di altri esseri provenienti dalle stelle, e dunque che la frase 'Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti' corrisponda ad ampia verità non solo 'figurativa'. Lo sappiamo da Freccia Bianca che gli Atlantidei giunsero da un altro pianeta e che Atlantide è stato un 'ricordo' portato da loro e rispecchiante la loro perduta civiltà. Tuttavia la leggenda non è solo una leggenda, ma anche una realtà, allorchè costoro ricostruirono in Terra ciò che avevano perso. Dove lo costruirono? Dove le terre erano emerse. Dove oggi c'è l'oceano.

La leggenda che è una leggenda ed allo stesso tempo una realtà... Meraviglioso. 

Ogni istante siamo incoraggiati ad aprire gli occhi dello Spirito

Tutto quello che ci circonda è Spirito manifesto, persino il nostro peggior nemico: la nostra più grande opportunità…

La tua capacità di perdonare determina la qualità della tua Vita, più di qualsiasi altra cosa”.
Devil

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 3 marzo 2011

Le scelte indotte.





Le persone che hanno dei problemi hanno semplicemente bisogno di fare scelte diverse da quelle che li hanno causati e che continuano a causarli. Ho fede nel processo di apprendimento umano. Le persone imparano in modo automatico. Impariamo a parlare senza sforzo, perché nasciamo già predisposti per accumulare e fare nostri gli strumenti per comunicare con gli altri membri della nostra specie. E così come siamo potenti macchine per l’apprendimento del linguaggio, lo siamo anche per l’apprendimento dei comportamenti. Alcuni dei comportamenti che apprendiamo si trasformano in vizi e cattive abitudini, mentre altri diventano componenti positive e preziose risorse nella nostra vita. Rimane il fatto che, se a priori siamo in grado di apprendere, questo implica che possiamo sempre apprendere qualcosa di diverso da quello che già abbiamo appreso, qualcosa di più utile e più veloce, qualcosa di migliore. Oggi sappiamo che tutto questo non richiede tempi lunghi e duro lavoro. 

Gli esseri umani imparano, infatti, con massima efficacia quando l’apprendimento avviene rapidamente e quando è orientato a rendere il comportamento inconscio e automatico”.
Da “Il Potere Dell'inconscio E Della Pnl” di Richard Bandler.

Due aspetti sono facilmente distinguibili:
  1. la velocità sociale è sempre più accelerata
  2. il controllo delle informazioni e dei processi percepiti è al di fuori della persona
Per cui l’ultima frase di Richard Bandler è quantomai illuminante.

Quali sono i ‘messaggi’ che vengono trasmessi da chi detiene il controllo? Non lo devo dire io, ma occorre solo fare ‘mente locale’ a quello che abbiamo ‘assunto’ vivendo in questo Mondo. Sono certamente messaggi che fanno temere per il futuro, che tendono a fare pensare ad altro, che intimidiscono oppure allontanano dal senso ‘intimo’ dell’esistenza. Che narrano di ristrettezze di risorse e di speculazione.

Perché?

Perché l’Antisistema si nutre di quelle emozioni, le desidera ed usa noi tutti per generare la sua alimentazione quotidiana, proprio come in Monsters & Co., il film d’animazione della Disney/Pixar Animation Studios, in cui i ‘Mostri’ entrano di notte nelle camere dei bambini, proveniendo da un’altra dimensione, per farli spaventare ed immagazzinare la loro paura.

Perché? Perché nel Mondo dei Mostri ‘tutto’ funziona con quella forma di energia. Davvero illuminante quel ‘cartone animato’. Quando, alla sua conclusione, il Mostro più ‘illuminato’ si accorge che l’energia migliore è quella della gioia, sempre prodotta dai bambini, capisce che chi controlla il Mondo dei Mostri è perlomeno ‘corrotto’: ecco il frattale che denuncia l’esistenza dell’Antisistema. 

Ma è un prodotto della fantasia, direte voi. No. Mi dispiace. I messaggi che vengono veicolati per la massa, utilizzano le forme di convincimento più diverse e la cosiddetta ‘fantasia’ è proprio una forma di messaggio in codice. Ma utilizzato da chi? Da coloro che sensibilmente vogliono trasmettere un messaggio di risveglio e di speranza.
Il controllo è feroce ma nulla può se tenta di ingabbiare ciò che non si può ingabbiare…

Un modo si trova sempre se proprio lo si vuole.

Il comportamento umano è stato reso ‘inconscio e automatico’ e l’apprendimento ‘rapido’. Secondo Bandler è il metodo migliore per ‘imparare’. Ma imparare a fare cosa, mi chiedo. Se analizziamo ciò che passano i mass media, lo possiamo capire molto in fretta.

Abbiamo imparato a rimanere 'quieti quieti', anche se il Mondo sembra come impazzito esternamente. È tutta una illusione quel gran vorticare percepito come azione. Una illusione che fa male, perché dentro siamo stati lobotomizzati, resi come dei robot o delle rane bollite. Spendiamo le nostre Vite, le bruciamo sull’altare dell’incomprensione più totale del 'chi siamo' nella nostra più profonda ‘memoria’.

Ecco a cosa ha portato la velocità ed il progresso dell’Antisistema.

Per carità, è stata una scelta dell’umanità. Dovevamo prendere una strada e abbiamo preso quella più arzigogolata. Ma siamo davvero sicuri che l’abbiamo presa di nostra spontanea volontà?

Sia Couè che Bandler, e molti altri, ci dicono la stessa cosa: è l’inconscio che domina in maniera ‘silenziosa’. E l’inconscio non è più in nostro dominio. Pur essendo dentro di noi, noi non ne sappiamo niente, mentre l’Antisistema lo conosce molto bene.

Mi viene da chiedere all’Antisistema: ti piace vincere facile?

Ecco due news da rileggere insieme. Sono notizie che contribuscono a confondere e a massificare dei concetti poco chiari che instillano il tarlo dell’insicurezza. Di chi ci si può fidare? Forse, prima di tutto, conviene fidarsi di se stessi. In che modo? Mettendosi in ascolto, facendo silenzio, mutando frequenza, cercando di trovare un filo d’unione con quello che siamo stati da bambini:

Alimenti: Efsa, aspartame sicuro, insufficienti nuovi studi su danni dolcificanti.
Non ci sono motivi per riconsiderare la sicurezza dei dolcificanti artificiali, in particolare l'aspartame. Non sono sufficienti, infatti, i dati dei due nuovi studi che avevano fatto ripartire le 'accuse' contro la sostanza: un lavoro italiano sulla cancerogenicità riscontrata nei topi e uno danese sui rischi di parti prematuri legati all'assunzione di bibite analcoliche edulcorate artificialmente. Questa, in sostanza, la dichiarazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha eseguito l'esame degli studi in collaborazione con l’Agenzia francese per la sicurezza dell'alimentazione, l'ambiente e la salute sul lavoro, Anses.
La dichiarazione di oggi sarà presa in esame nella riunione plenaria, in programma domani e dopodomani, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (Ans) che valuterà "l’eventuale necessità di approfondire l’analisi in relazione a questi studi", si legge in una nota. L’Efsa, dal canto suo, continuerà a monitorare la letteratura scientifica per individuare "nuove prove scientifiche sugli edulcoranti che possano rivelare un possibile rischio per la salute umana o che possano in qualche modo influire sulla valutazione della sicurezza di tali additivi alimentari".
In merito allo studio italiano sulla cancerogenità dell'aspartame, gli esperti scientifici dell’Efsa, in risposta a una richiesta di assistenza tecnica, hanno concluso che, sulla base delle informazioni disponibili nella pubblicazione, la validità dello studio e il suo approccio statistico non possono essere valutati e i suoi risultati non possono essere interpretati. In particolare, per quanto concerne il disegno dello studio, l’Efsa ha avvertito che studi sperimentali effettuati sull’arco di vita degli animali possono condurre a conclusioni errate. Gli animali più anziani, ad esempio, sono più sensibili alle malattie e quando uno studio sulla cancerogenicità nei topi viene esteso oltre le 104 settimane raccomandate, possono comparire cambiamenti patologici legati all’età (quali tumori spontanei) che possono creare confusione nell’interpretazione di qualsiasi effetto della sostanza.
L’autorità europea ha rilevato, inoltre, che i topi svizzeri (usati in questo studio) sono noti per presentare un'incidenza elevata di tumori spontanei epatici e polmonari. Inoltre questi tumori epatici nei topi non sono considerati pertinenti dai tossicologi qualora siano indotti da sostanze non genotossiche quali l’aspartame. I risultati, quindi, non forniscono prove scientifiche sufficienti a far rivedere le precedenti valutazioni effettuate dall’Efsa sull’aspartame, che ne indicavano la non genotossicità e cancerogenicità.
Anche sullo studio sui rischi in gravidanza, "non vi sono - dice l'Efsa - prove disponibili a sostegno di una relazione causale tra il consumo di bibite analcoliche dolcificate artificialmente e il parto prematuro e sono necessari studi supplementari tanto per confermare quanto per rifiutare detta associazione, così come indicato dagli autori".
Poiché il legame riscontrato sembra riferirsi soprattutto a parti prematuri provocati clinicamente (anziché spontanei), l’Efsa ha sottolineato che l’anamnesi e i criteri sui quali si fondavano le decisioni mediche di provocare il parto sono fattori che richiedono ulteriori indagini. L’autorità, infine, ha raccomandato che gli studi futuri indaghino anche su altri importanti fattori equivoci quali l’esposizione ad altre sostanze nella dieta, che potrebbero influenzare il decorso della gravidanza.
Da Yahoo

Tumori: Veronesi, piu' rischi da cattiva alimentazione che da fumo.
I tumori? Si prevengono partendo dalla tavola. A ribadirlo, tornando su un tema a lui caro, è l'oncologo Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità e direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenuto stamani al ciclo di incontri 'Vivere in salute' all'università Sapienza di Roma. Veronesi, numeri alla mano, stila una classifica dei fattori che rappresentano un rischio sul fronte tumori. La parte del leone spetta all'alimentazione "con il 35%" dei pericoli nell'innescare una neoplasia. Seguono "tabacco (30%), infezioni virali (10%), fattori riproduttivi (7%), attività lavorativa e inquinamento (4% rispettivamente)".

 
Cattiva alimentazione, dunque, ancor più pericolosa del fumo, da sempre sul banco degli imputati. "Ciò di cui ci nutriamo - sottolinea Veronesi, rivolgendosi ai numerosi studenti raccolti in Aula magna per ascoltare le sue parole e quelle degli altri esperti presenti all'appuntamento - è un elemento fondamentale per la nostra vita. Alimentarsi vuol dire scegliere, e questa scelta può essere importantissima per preservarci da diverse malattie, a partire dai tumori. Il 35% di questi - ribadisce - è dovuto a ciò che mangiamo, mentre non più del 4% è riconducibile all'inquinamento". 

Quel che mandiamo giù per alimentarci "può agire indisturbato sui nostri organi". Occhio, dunque, alle cattive abitudini.

Veronesi mostra due slide che la dicono lunga, tracciando la diffusione del tumore al colon nel pianeta. "Vedete - fa notare - questa neoplasia è rarissima nei Paesi dove non si mangia carne", al contrario di quelli in cui raramente questo alimento manca dalla tavola.
Frutta e verdura, invece, sono alimenti "protettivi: più alto è il loro consumo - ricorda l'oncologo - più diminuisce il rischio" di incappare in un tumore.
Da Yahoo

Mettendo insieme le due ‘visioni’, sembra proprio che Veronesi dica una semplice verità che va ad impattare sulla ‘bontà’ di ciò che ci vogliono fare credere come assolutamente ‘sano’. “Alimentarsi vuol dire scegliere”, afferma Veronesi: ma scegliere tra cosa se le autorità preposte alla nostra sicurezza passano informazioni perlomeno fuorvianti? 

La nostra capacità decisionale è stata bruciata, nel momento in cui l’inconscio è stato invaso e controllato dall’Antisistema. Intendo 'mediamente', ovvio. Nessuno si sentirà in questa media, certamente, perché l’Ego, in qualità di ombra dell’inconscio, esprime verdetti perlomeno di parte. Il proprio punto prospettico è funzione di quello che la mente è programmata a ‘vedere’.

È un gran mix di dosaggi, chimica e azioni, che si miscelano nelle nostre interiorità. Si percepisce che la carne fa male? No? Nemmeno se lo dice un ‘guru’ acclamato come Veronesi? Ecco la dimostrazione di quello che intendevo appena sopra: Ego e punto prospettico personale.

Ognuno di noi difende uno stile di Vita percepito come assolutamente in equilibrio, secondo ciò che ‘pensa’ di avere compreso in base alla propria esperienza di Vita. 

Si dice che ‘ognuno è il miglior medico di se stesso’, frase di antico retaggio che descrive un Mondo che non c'è più. Un Mondo dove le persone sapevano quello che facevano perché ancora a stretto ‘contatto’ con la Natura. Oggi non vale più, o meglio potrebbe essere ancora valida se non fossimo stati conquistati nell’inconscio.

I ‘conquistatori’ sono ancora gli stessi che, una volta, disponevano degli eserciti per mettere a ferro e fuoco le terre da conquistare. Oggi sono diventati coloro che hanno ampia disponibilità di potere economico e di ogni altro genere. Lavorano per le pratiche dell’Antisistema, ma non lo sanno. Fanno parte del ‘gioco’… 

Sperano in cuor loro che la gente scelga il risveglio, e celano questa speranza come il più segreto dei segreti.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

mercoledì 2 marzo 2011

Ribellione e lezione.





Oggi osserviamo dal punto prospettico L1/livello Base – visione dallo Scenario 3D. Osserviamo quelle dinamiche esistenziali che oramai sono alla luce del Sole, pur essendo ancora insabbiate nella gabbia di ipocrisia e di rinuncia nella quale il genere umano si è auto imprigionato. A cosa mi riferisco? 

A tutte quelle verità che non si sanno ma si ‘sentono’ e che, comunque, non sono ancora emerse a livello di concretezza nello scenario 3D. L’ingiustizia che ha portato una intera classe di ‘approfittatori’, ad occupare i ruoli del comando sociale, è certamente risaputa. Ma è opportuno precisare che questi signori ci rappresentano in tutto e per tutto: nessun giudizio ma solo un riflesso equo della società.

Osservando loro, osserviamo noi. No? Non è vero? Pensiamoci bene, nei momenti opportuni che certamente capitano in una lunga giornata di lavoro o nella notte carica di sonno, sogni e pensieri... la storia è davanti a noi e non dietro a noi: insegna qualcosa di molto rilevante. 

Che cosa? Che l’ingiustizia percepita a livello  tangibile,  ha sempre trionfato da che si ricordi qualcosa di ‘ufficiale’. Non si può negare questo fatto. La storia dell’Antisistema è costituita da una serie pressochè infinita di guerre. Del potere del più forte che annichilisce ed assorbe la debolezza dei più. È possibile osservare una dinamica di lenta ‘pulizia’ che avanza, eliminando la grande ‘ruvidità’ dell’uomo a favore di un qualcosa, tuttavia, di più subdolo: la richiesta sottile di illusiva partecipazione al potere

In che modo? Favorendo una certa geografia del globo a discapito dell’altra. Una questione di ‘emisferi’ e di disarmonia… non trovate? L’occidente ha sviluppato un modello sociale in cui le persone si sono viste sollevare da una situazione di degrado totale ad una di benessere percepito in termini di maggiori possibilità e di sopravvivenza. Ma a scapito di cosa? 

Della padronanza di essere se stessi. 

Il tempo è stato ammanettato e le giornate rese una fitta tabella di impegni. Le persone si sono trasformate in esseri senza memoria che conservano ancora l’innata capacità di co creazione, perchè non ne possono fare a meno. Il potere lo sa e non ne può prescindere.

Senza il consenso della massa non si va 'avanti'. 

La dimostrazione è nella storia ed  in quello che sta succedendo nell’Africa del nord e in alcuni paesi Arabi. Il malcontento cela la drammatica ma essenziale verità che ‘non si sta bene’. Che c’è qualcosa che non va. Bella scoperta, no? Eppure ‘non si sta bene’ nemmeno in occidente, nel quale tutti si lamentano sempre. Dov’è la grande differenza tra le due ‘lamentele’? Che in quei paesi dove ‘la gente è arrabbiata’ sul serio, si parla di rivolta mentre negli altri paesi si parla di malcontento.

In Africa si fa la fame e dunque è messa a rischio la sopravvivenza dei nuclei familiari. Nessun errore da parte del potere è più grave: mai dare la sensazione di ‘non potercela fare’. A quel punto la gente, perso per perso, scende ancora in piazza, come nel passato. La strumentalizzazione è globale, lo so, per cui le rivolte possono essere incoraggiate da un altro potere ‘esterno’ a quell’area geografica. Ma non importa, perché tutto è alla fine opportuno

In quei paesi possiamo vedere che le figure dei governanti sono datate, vecchie, logore, e rappresentano l’ombra del controllo attraverso l’utilizzo della violenza delle armi e del potere occulto dei mass media. In occidente è diverso. La gente sa che chi occupa posizioni di potere è ‘disonesto’, non importa chi esso sia e cosa faccia. Si generalizza arrabbiandosi in maniera ‘silente’, passiva. 

La gente lo sa, però non ha la ‘forza’ di fare qualcosa. 

Perché? Perché è ipnotizzata, è sotto incantesimo, non è più se stessa ed è chiamata attivamente a spartire una parte del 'bottino'

Non ci sono altre spiegazioni, se non che non conosce più la morsa della fame, ossia non gli manca il pane. Proprio il motivo che ha spinto le popolazioni, ora rivoltose, a ‘fare qualcosa’: l’aumento del prezzo dei beni di sopravvivenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. La speculazione si nutre di questi eventi ed in un certo senso li organizza a monte. Nulla è per caso, sia che si analizzi una dinamica celeste, sia che si analizzi una dinamica dell’Antisistema o dell’uomo. 

Il corpo di Leggi che vincolano e la Costituzione, sono strutturate per essere sistematicamente aggirate dal potere del denaro e dell’appartenenza ad una certa Casta. Le cose sono risapute, eppure non basta per far sì che avvenga un risveglio della massa. Massa che è stata allontanata da se stessa in ogni modo… manca in questo modo l’energia. Ecco uno dei perché. Uno degli infiniti perchè:

"Esistono numerosi studi sulla sensibilità della ghiandola pineale ai campi elettromagnetici e le misurazioni EEG (elettroencefalogramma) hanno mostrato chiaramente che le nostre onde cerebrali vengono alterate. Per la salute neurale generale, le nostre onde cerebrali si abbassano a una frequenza alfa di 8Hz una volta ogni 30 secondi. La televisione tradizionale inducendo una risonanza di 24Hz ogni mezzo minuto fa in modo che l'abbassamento regolare a 8Hz sia sostituito da una frequenza più alta, portando il "soggetto telespettatore" ad una lieve forma di trance ipnotica. La tv digitale altera la frequenza addirittura a 30Hz ogni 30 secondi facendo sì che l'influenza delle microonde sia molto più complessa e preoccupante per la nostra salute psico-fisica, portando il "soggetto telespettatore" ad una forma di trance ipnotica più forte".
Ananda Bosman - numero 32 di Scienza & Conoscenza.

Il controllo è totale in questo periodo storico ed inserito, a cascata o a frattale, nella disarmonia celeste che regna nel Sistema Solare, da quando il pianeta, che una volta esisteva tra Marte e Giove, è stato distrutto da un impatto con un corpo vagante nello Spazio. Quella che era la perfetta armonia delle sfere celesti è ora divenuta una sinfonia 'zoppa'. Esiste a tal proposito ampia documentazione grazie all’immenso lavoro del Professor Josè Arguelles

L’accordo mancante nel Sistema Solare trasferisce la sua ‘ombra’ sulla Terra e sul genere umano impegnato ad ‘andare avanti’. Chi affronta le ‘cose’ da un simile punto di vista? Nessuno o pochi. È questo il motivo per il quale nel Mondo regna la disarmonia e, questo il motivo, per cui un certo tipo di Karma deve essere ripulito una volta per tutte. 

Leggendo della Cina, ad esempio, si nota quali siano le contromisure adottate dal potere per evitare il contagio africano alla rivolta interna ora ancora silente: maggiore controllo e inasprimento delle pene

In uno stato di potere equo potremmo osservare dinamiche simili? È così chiaro, per diamine. Questo frattale evidenzia che il potere e la massa viaggiano su onde a diversi ordini di frequenza. È un Mondo che assomiglia molto alla santabarbara di un vascello. Pronto ad esplodere. Il potere deve far rigare dritto e duramente, altrimenti tutto salta. In occidente c’è una diversa miscela di perpetuamento del potere, molto più subdola e falsamente pacata, basata sull’inversione delle fasi di 'sonno e veglia'

La Coscienza ha subito un ribaltamento del punto prospettico ed è confusa, annacquata, intontita. Vorrebbe fare qualcosa, perché è evidente che bisognerebbe fare qualcosa, perché è evidente che c’è qualcosa che non va, lo capisce, lo intuisce, lo sente… ma non riesce mai a destarsi dal sonno e quando ci riesce è notte e le azioni possibili sono molto limitate dalla fievolezza dei sensi fisici

È come nel film Lady Hawke: “Sempre insieme, eternamente divisi…”.

Un esempio ‘fresco’: 

La Deutsche Bank punita dalla Corea del Sud.
Per sei mesi divieto di operazioni sui prodotti derivati.
È questa la punizione inflitta a Deutsche Bank dal governo della Corea del Sud.
L'accusa è pesante: Seul sospetta che Deutsche Securities Korea, la filiale di mediazione della banca tedesca in Corea del Sud, abbia fatto delle speculazioni approfittando della caduta dell'indice borsistico Kospi.
La sanzione, che partirà il prossimo 1° aprile, si accompagna all'apertura di un'inchiesta su cinque dirigenti dell'istituto a Hong Kong, New York e Seul, accusati di collusione. 

La Deutsche Bank ha reagito all'annuncio "rammaricandosi delle sanzioni imposte" e deplorando il fatto di essere accusata di speculazioni e ha mostrato la disponibilità a collaborare con gli inquirenti, precisando che la sanzione non avrà effetti sul core business delle sue attività in Corea del Sud.
 
Tuttavia la condanna potrebbe offuscare l'immagine della banca tedesca in uno dei più importanti mercati mondiali dei derivati.
L'indagine è partita dopo il calo del 2,7% registrato dall'indice Kospi l'11 novembre scorso.
Un crollo causato dalla vendita di 2.400 miliardi di won (1,55 miliardi di euro) di titoli da parte di Deutsche Securities Korea. Questa vendita, la più importante nella storia del mercato sudcoreano, è stata condotta negli ultimi dieci minuti della seduta, quando gli scambi in tempo reale sono sospesi. La scelta aveva impedito agli altri attori di intervenire, mentre i titoli di colossi come Samsung e Hyundai erano crollati. Non solo: mentre gli investitori hanno registrato perdite massicce, valutate 140 miliardi di won (89 milioni di euro), il gruppo tedesco ne ha guadagnati 45 miliardi (29 milioni di euro).
 
La vicenda si è svolta in occasione del G20 di Seul, l'11 e 12 novembre scorso, incentrato proprio sulla stabilità dei mercati finanziari e al quale era presente il numero uno di Deutsche bank, Josef Ackermann: alcuni ritengono che, vista l'entità dell'operazione, egli non potesse non esserne al corrente.
Da Yahoo

La miscela di falsità, illusione, teatralità, gioco delle parti, etc. è totale. I ‘sospetti’ sono un modo molto elegante o subdolo per manifestare una situazione risaputa, lapalissiana, senza pericolo di prendere lucciole per lanterne. Si ‘sospetta’. In un Mondo che manda navicelle nello Spazio, si ‘sospetta’. Dopo tutto quello che è successo due anni fa, con la crisi del debito internazionale, ancora si ‘sospetta’. 

Certo, perché in questi due anni non è successo nulla di tangibile, oltre alla crisi ed alla risalita dei mercati azionari. Nulla è stato modificato di quel castello di carte errante alla ricerca dell’ultima spinta della tempesta perfetta che si è solo arrestata temporaneamente. Ricordo una frase del Ministro Tremonti: “I governi hanno solo comprato tempo”…

Abbiamo quello che meritiamo.

È talmente chiara la situazione che non ammente né imbarazzo nel pensare, né dubbio nello scrivere. Osserviamo le figure che occupano il potere. Oggi, Internet ci offre la possibilità di informarci in maniera ‘trasversale’ rispetto al blocco delle informazioni impartite dagli organi del controllo. Le informazioni sono messe in chiaro per chiunque le voglia leggere. Le figure che amministrano il potere sono delle ombre e non delle luci, e questo ad ogni latitudine a prescindere da ogni altra considerazione, se non quella del Piano Divino. 

Le ombre servono per manifestare la resistenza, ma oggi non intendo calcare questo significato.

Le persone di potere rappresentano il popolo. Non ci sono altre riletture possibili. Ciò che manifestano è un riflesso del popolo. L’ingiustizia è una ignoranza della luce insita nel popolo. Ciò che occorre per trasmutare l’ignoranza è un’ombra che utilizzi la frusta e la carota a diverse angolazioni, ‘saggiamente’…

Quando lo capiremo? Lamentarsi non porta a nulla se non a rafforzare il motivo della lamentela e dunque il potere che se ne serve. Gandi aveva ben compreso questa verità attraverso la sua ‘politica’ della non violenza.

Sii il cambiamento che vorresti vedere nel Mondo”.

Il cambiamento deve avvenire prima in se stessi e poi riflettersi sul mondo circostante. Quelle violenze che infiammano le terre d’Africa sono una manifestazione di forte insofferenza che contribuiranno a mutare la modalità di somministrazione del potere. Ma se quelle genti non sono pronte ‘dentro’, a nulla servità la ribellione, se non a richiamare una nuova forma di controllo ancora più subdola. Al dominio della armi subentrerà il dominio silente ed ipnotizzante del modello occidentale, insomma: dalla padella alla brace

Eppure tutto rimane sempre e comunque… opportuno.

Avrei voluto parlare delle foreste, quest’oggi e del ruolo del motore di ricerca www.ecosia.org – lo farò domani o in altra circostanza. 

Ieri ho visto il film “Codice Genesi” con Denzel Washington e Gary Oldman. Non pensavo che mi avrebbe tanto sorpreso alla sua conclusione. Io ripulirei il discorso dal ruolo centrale del libro della Bibbia, unificandolo all’immagine finale che permette di osservare l’intera rappresentanza del potere religioso. 

Il film è un chiaro inno al potere contenuto in una forma scritta, in un codice, in una ‘legge’. Si capisce come il potere oscuro rigeneri se stesso se non viene trasmutato nel suo opposto. Anche dopo la distruzione globale, che ha lasciato solo terre aride, tra i sopravissuti cè ancora chi tenta di ‘imperare’ a scapito degli altri

Costui sa, o ricorda, che esisteva un libro dal contenuto tanto prezioso da essere in grado di procurare nella massa un senso di convincimento interiore che vale più di infinite parole o mezzi di altra ‘persuasione’. 

Il frattale è chiaro: il controllo religioso, e non solo, della società.

In un libro l’arma più micidiale della storia deviata.

Il protagonista, si scopre solo alla fine, è stato cieco o lo è ancora ma allo stesso tempo 'vede': è un miracolato che ha aperto gli occhi quando gli altri li hanno chiusi per la troppa luce. Fa quello che fa esclusivamente per ‘fede’. La ‘fede’ che smuove anche le montagne. Il ‘non vedere’ in questo caso costituisce quella modalità di non cadere nell’ambito della paura e della minaccia che il senso della vista introduce in noi

La ‘fede’ è prima di tutto un accordo con se stessi: fede in se stessi.

Il frattale del libro in codice, del codice nascosto nella Bibbia, è rappresentato dal codice Braille con il quale è stata stampata questa ultima versione, esistente al Mondo, del 'libro dei libri'. Il suo potere è multiplo e celato agli occhi di chi non ha ancora occhi per vedere: e non mi riferisco alla cecità.

Il protagonista, anche quando ‘perde’ il libro, va avanti per la sua strada. Si accorge solo perdendolo che è divenuto egli stesso il contenuto del 'libro'. La sua memoria è il libro. Ciò che ricorda e che è divenuto lungo il cammino. Altro frattale che testimonia come siano avvenute certe dinamiche nel corso della storia umana. Ecco alcune citazioni:

- Sono passati 30 inverni dall’esplosione. Non ricordo veramente.
- Almeno ti ricordi com’era? Il mondo di prima voglio dire.
- Sì. Avevamo più di quanto ci servisse. Non avevamo idea di che cosa fosse prezioso e di cosa non lo fosse. Buttavamo via cose per le quali la gente adesso si ammazza.
- Sul serio?
- Sì.
Eli / Denzel Washington e Solara / Mila Kunis


- Senti. A me serve quel libro. Anzi lo voglio quel libro. E voglio anche te, ma se mi obblighi a scegliere, uccido te e tengo il libro.
- Perché? Perché lo vuoi?
- Ne conosco il potere. Ci sono cresciuto. E se lo leggi capirai cosa voglio dire. Ecco perché li hanno bruciati tutti dopo la guerra. Già rimanere vivi è un atto di fede. Mettere su questa città è un atto di fede ancora più grande. Ma loro non capiscono. Nessuno lo capisce. E io non ho le parole giuste per aiutarli ma il libro sì. Lo ammetto. Ho dovuto fare moltissime cose che detesto per costruire tutto questo, ma se avrò quel libro sarà tutto diverso. Ora immagina. Immagina come potrebbe essere diverso e giusto questo mondo se avessimo le parole adatte per la nostra fede. La gente capirebbe perché è qui e cosa sta facendo e non avrebbe bisogno delle altre orribili motivazioni. Non è giusto tenere quel libro solo per te. È fatto per essere condiviso con gli altri. È fatto per essere divulgato. Non è questo che vuoi?
- Con tutto il mio cuore. Ho sempre pensato che avrei trovato un posto a cui questo libro apparteneva, dove sarebbe servito… Però non l’ho ancora trovato.
- Adoro quest’uomo… Uccidilo, per favore.
Eli / Denzel Washington e Carnegie / Gary Oldman


- Metti insieme una squadra e inseguiamo quel maledetto.
- Per quella merda di libro.
- Non è una merda di libro. È come un’arma! Un’arma rivolta ai cuori dei deboli e dei disperati. Ci darà il controllo totale. Se vogliamo davvero comandare… dobbiamo averlo. Le persone arriveranno da ogni dove. Faranno esattamente quello che dico loro, se le parole provengono da quel libro. È capitato altre volte e capiterà ancora. Tutto ciò che ci serve è quel libro.
Carnegie / Gary Oldman

- Che cosa intendevi quando hai detto che non è un libro qualunque?
- È l’unico.
- Davvero?
- Dopo la guerra molti si sentirono in dovere di distruggere tutti i libri che il fuoco non aveva già bruciato. Si disse che fosse stata questa la causa del conflitto. Comunque, è l’unico che sia sopravissuto.
Eli / Denzel Washington e Solara / Mila Kunis
 
- Scusa, tu dici che cammini da trent’anni, ok?
- Sì.
- Hai mai pensato che forse ti sei perso?
- No.
- E come fai a sapere che è la direzione giusta?
- Camminiamo per fede e non per visione.
- Che cavolo vuol dire?
- Vuol dire che tu sai qualcosa anche se non sai qualcosa.
- Ma non  ha senso.
- Non deve avere senso. È la fede, la fede. Il fiore della luce nel campo delle tenebre, che mi da la forza per andare avanti. Lo capisci?
- È preso dal tuo libro?
- No… Johnny Cash live nella prigione di Folsom.
- Cosa?
Eli / Denzel Washington e Solara  Mila Kunis

- Ero sicura che niente avrebbe potuto costringerti a dare via quel libro. Credevo fosse troppo importante.
- Dopo averlo portato per tanti anni e averlo letto tutti i giorni, mi sono talmente preoccupato di tenerlo al sicuro che ho dimenticato di vivere secondo quello che mi aveva insegnato.
- Sì, e cosa sarebbe?
- Fare per gli altri più di quello che faresti per te stesso… Almeno è quello che ho imparato io.
Eli / Denzel Washington e Solara  Mila Kunis

- Ti sei tanto dato da fare per quel libro. Hai sacrificato molto e moltissimi uomini. Più di quanto potessi permetterti. Ora tutte le persone che avevano addirittura paura di pronunciare il tuo nome, sono di sotto che stanno distruggendo il bar. Lo sapevi? E non c’è nessuno che li fermi. E tu sei febbricitante. Non riesco ad immaginare cosa significhi avere la cosa che più desideri così vicino, eppure come se fosse lontana milioni di miglia.
Claudia / Jennifer Beals

Carnegie / Gary Oldman, parla del potere del libro alla luce del Sole. Senza problemi. Sa che la gente non capirà lo stesso perché ha paura. I libri bruciati sono l’azione di chi ‘aveva capito’ dopo la distruzione, ma cadendo ancora nella separazione tra interno ed esterno. È il monito contenuto in un certo discorso di Rudolf Steiner, ad esempio.
Carnegie dice che ha ‘costruito tutto questo’, ma quello che si vede è solo miseria e povertà, violenza, sopruso e degrado, la città è morta. 

Tutto può ricominciare se non si è capito la lezione. Ma se l’avremo capita, nessun uomo o nessun libro o niente, potrà ripristinare la tenebra dissolta e trasmutata in luce

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com