“Aiutati che il cielo ti aiuta” – recita la saggia “tradizione” racchiusa nei proverbi.
“Volere è potere” – recita un altro “detto”.
Tra queste due verità, una lo è maggiormente dell’altra, pur essendolo nella loro accezione entrambe. La seconda modalità “vibrazionale” non è completa perché manca il “preambolo” qualificante, l’aspetto necessario senza il quale la volontà da sola “non basta”: l’immaginazione. La prima modalità “vibrazionale” è completa e solamente limitata dall’impegno profuso, dal Karma e dalla “lunghezza” raggiunta dal libero arbitrio. In ogni caso l’atto dell’aiutarsi è sufficiente per meritarsi perlomeno una “risposta” olografica, frattale, una eco, un riverbero dall’Universo. Colui che si vuole bene può fare del bene. Il substrato sul quale “poggiamo” determina la qualità del terreno esistenziale ed il magnetismo agganciato alla nostra “visione della realtà”. Credere che una pillola si possa sostituire a Dio, a noi, non porta molto lontano; semmai l’effetto placebo può servire per trovare una via di fuga dalla gabbia nella quale ci siamo chiusi. Ma oltre ad un breve “lampo” in termini di opportunità, ciò che si ingurgita dall’esterno non serve a gran chè. In questi termini la verità è ancora presente anche nella pillola miracolosa perché la verità è stata sparsa ad arte nel tutto. Tutte le vie sono buone e nessuna via porta direttamente alla trasmutazione della propria esistenza. Diciamo che occorre più volte scegliere, sentire, partecipare, cambiare, evidenziare, decidere…
Nel film Sherlock Holmes le verità si sprecano e solo esigenze cinematografiche allontanano dal ricalcare questa nostra realtà comunemente percepita. Secondo tempi diversi e secondo un “piano” tuttora in auge. In alcuni punti della “visione” le emozioni erano talmente forti da portare la mia essenza ad includersi nella trama del film. Come se io fossi il regista. È ovvio che anche le sale cinematografiche hanno lo scopo, similmente alla televisione, di ipnotizzare e provocare lo strappo con la propria anima, tramite meccanismi scientifici altamente evoluti che sfiorano già il futuro prossimo. Tuttavia la verità è dappertutto. Anche in una sala cinematografica colma di persone che trangugiano popcorn e Coca Cola. Il “messaggio” giunge da tutte le parti ed in ogni modo. Persino per coloro che sono già staccati dalla propria anima. Perché nulla è perduto per sempre in ambito spirituale. Nulla. Non credete mai a chi Vi dice il contrario. Noi siamo eterne scintille divine. Non ci fermiamo nemmeno davanti all’evidenza di una realtà dimensionale, perché la “magia” ci guida e ci nutre e ci protegge. La nostra forza latente è talmente grande da spezzare ogni sorta di “incantesimo”, come nella migliore tradizione delle fiabe animate per bambini.
Sino al punto di non ritorno sarà così. È questo punto che occorre non superare. Ed in cuor mio credo che nemmeno il punto di non ritorno potrebbe fermarci per l’eternità. Sarebbe solo una questione di tempo…
Mi sono spinto troppo oltre le “Colonne d’Ercole”, mi fermo qua.
“Il cervello destro "sa", il cervello sinistro "indovina" e ipotizza.
Gli unici limiti sono le proprie convinzioni.
Lo sviluppo di queste doti porta potere, e il potere porta responsabilità.
Il nostro potere personale ci permette di controllare la nostra vita. Non deve servire a controllare le vite altrui. Possiamo mostrare ad altri cosa debbono fare per ottenere questo controllo, ma non dobbiamo farlo per loro. Noi siamo responsabili solo di noi stessi, e a prescindere dalla bontà delle intenzioni, abbiamo la responsabilità di non interferire coi piani di vita degli altri. È questa la responsabilità del potere”.
Da “Il potere mentale” di E.Hoffman