Visualizzazione post con etichetta Frammentazione.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Frammentazione.. Mostra tutti i post

giovedì 26 giugno 2014

Lo spazio dell’eredità.

 
Sydney: aereo Malaysia precipitato volava con pilota automatico.
Il volo MH370 della Malaysia Airlines aveva inserito "molto probabilmente" il pilota automatico nel momento in cui si è schiantato l'8 marzo scorso:
è quanto ha detto oggi un ministro australiano.
Link
Oppure, era soggetto a “controllo remoto wireless da lunga distanza”
"Vi sarà libertà e dignità solo fuori dal dominio dei gruppi di potere globale"…
Carlo Corbucci
La particella “molto probabilmente”, inneggiante ad un moto di pensiero perlomeno dubbio/teorico, "dove va a finire" allorquando il corpo della notizia viene riassunto a livello di titolo accattivante?
Sparisce, lasciando la propria "orma" in coloro (spazio) che "la ereditano" leggendo (seguono)...
L’individuo, che si nutre soprattutto dell’evidenza (ri)portata dal/nel titolo, che cosa ne desume e dunque “che cosa capisce”? Che cosa racconterà all’amico? Cosa riferirà ai colleghi o in famiglia? Che idea si farà?
Un simile modo di essere/fare (operare) sostiene ancora la teoria, anche presente in SPS, che la mente è in realtà un computer, un insieme di programmi?


martedì 9 novembre 2010

Divisi ma uniti.





Il mondo nel quale si muove la nostra odierna “coscienza morale” è delimitato da due confini. L’uomo vive tra due mondi dal carattere completamente diverso: un mondo esteriore regolato da leggi naturali e un mondo interiore, sperimentato come realtà soggettiva. Chi nell’estasi spezza confini esteriori, “vede” immagini; chi fa l’esperienza del proprio io attraverso la via mistica interiore “sperimenta” sentimenti.
Fonte: L’uomo alla soglia di Bernard Lievegoed

La nostra società, sempre più “mescolata”, è alle prese con la sua estrema frammentazione. Questa dinamica corrisponde alla fase finale di un “progetto” nel “progetto”. Un sogno attuato con lungimiranza dall’Antisistema nel sogno del Piano Divino, la cui chiave di lettura è il linguaggio sincronico attualizzato dalla comparsa di “opportunità”, di punti di svolta, bivi, decisioni, che mai rappresentano il frutto della casualità, dal momento in cui sin troppe Leggi Celesti regolano ogni ambito del bacino globale della Creazione. 

Al livello dimensionale attuale, nella dualità, ogni “cosa” è vera e falsa allo stesso tempo ed il punto prospettico da cui si “osserva” fa la differenza nel predominio di una verità sull’altra. Le forme pensiero focalizzate nel paradigma in auge, corrispondono al veicolo che determina temporaneamente quale "piatto della bilancia" ha la meglio sull’altro. Gli usi, le abitudini, le consuetudini, fissano negli inconsci le regole imposte dalla forma energetica di Controllo

I moderni mass media determinano l’imprinting della società globalizzata e suddivisa allo stesso tempo.

Ecco allora che lo “Spirito” dell’affermazione di Lievegoed prende maggiore corpo. I due confini a cui allude, quello esteriore e quello interiore, trovano la relativa rappresentazione frattale, ad esempio, proprio nello sviluppo della scienza o delle dinamiche espansive e riduttive del vivere in città. Nel piccolo e nel grande ci si perde senza una bussola interiore in grado di amministrare ogni tipo di esperienza disposta dall’Essere. Questa “bussola” è rappresentata dal livello di conoscenza e di presenza verso se stessi, una sorta di equilibrio o di barra antirollio. Questa barra è un altro frattale che rappresenta il ruolo del “senso di presenza”, della Spiritualità, del “Io Sono”:

La barra antirollio è un semplice organo meccanico che mette in connessione due bracci o portamozzi di due sospensioni del tipo a ruote indipendenti di uno stesso asse, in modo da opporsi al rollio. Questa barra è conformata e fissata in modo da lavorare a torsione, questo perché ha una forma a "C", dove le estremità son fissate alle sospensioni, mentre la parte centrale è collegata al telaio in modo elastico e non vincolante, in modo che la barra possa contrapporsi a una diversa escursione delle due sospensioni.
Con questa conformazione la barra antirollio riesce a trasferire parte della forza dalla sospensione non in compressione a quella in esercizio, il che permette una migliore stabilità, senza andare a compromettere il confort al superamento di una buca o dosso, dato che permette l'uso di sospensioni più morbide.
Fonte: Wikipedia

Abbiamo due ruote indipendenti che fanno parte di uno stesso asse, in cui questa barra si oppone al rollio, alla disarmonia, alla mancanza di equilibrio dovuto alle asperità del territorio da esplorare ma anche di colui che è alla guida. Ogni aspetto "solidificato" dell’energia, ogni oggetto creato dall’uomo, è la contrapposizione fisica di una verità spirituale/eterica. Se noi osservassimo con “occhi” diversi e con pazienza quello che l’uomo ha “inventato”, potremmo comprendere il linguaggio dei frattali. La profondità della comprensione è soggettiva, proprio come gran parte delle esperienze umane in Terra. 

Trasferire convenientemente una parte della “forza” da una parte non soggetta a “lavoro” ad un’altra "in tensione" rappresenta un grande risultato in termini di efficienza energetica e di equilibrio che, a cascata, sarà in grado di riversarsi sull’intero mono esteriore percepito come reale.

Dicevamo che la società moderna è sia globale che individuale e dispersa sempre più finemente entro le stanze delle proprie case e tra le maglie del vivere quotidiano. Le due dinamiche spingono allo stesso tempo in maniera antitetica, perché l’opera del Controllo si oppone al rilascio dell’umanità stessa e perché l’umanità deve esplorare ogni possibilità racchiusa dalla geometrica solidità della terza dimensione. La divisione delle acque del Mar Rosso ad opera di Mosè, rappresenta proprio frattalmente queste doppie dinamiche disarticolanti: un intero popolo che per andare avanti deve chiedere una divisione dell’unità che altrimenti lo “sovrasterebbe” e la manifestazione di un potere potenzialmente alla portata di ognuno, insito nelle proprie capacità e caratteristiche dormienti, un appuntamento con un esame solo rimandato.

Altro frattale, esistente attualmente, che rispecchia la frammentazione e l’unità allo stesso tempo è la “griglia” di computer globale nata per unire ed aumentare la potenza di calcolo a disposizione: 

I Grid computing o sistemi Grid sono un’infrastruttura di calcolo distribuito, utilizzati per l’elaborazione di grandi quantità di dati, mediante l’uso di una vasta quantità di risorse. In particolare, tali sistemi permettono la condivisione coordinata di risorse all’interno di un’organizzazione virtuale.
Il termine “Griglia” è stato coniato intorno alla metà degli anni Novanta. Il vero e specifico problema alla base del concetto di Griglia è la condivisione coordinata di risorse all’interno di una dinamica e multi-istituzionale organizzazione virtuale (Virtual Organization, brevemente indicata con VO). La condivisione non è limitata solo allo scambio dei file, ma si estende all’accesso diretto a computer, a software, in generale a tutto l’hardware necessario alla risoluzione di un problema scientifico, ingegneristico o industriale. Gli individui e le istituzioni, che mettono a disposizione della griglia le loro risorse per la medesima finalità, fanno parte della stessa VO.
Fonte: Wikipedia 

Wow!

Tornando a Lievegoed, comprendo adesso perché io non abbia ancora avuto esperienze OBE; perché la mia “direzione” intrapresa è quella interna, ossia la via mistica della sperimentazione dei sentimenti.

Non “vedo” immagini ma “sento” gradazioni dell’Essere. È il verso scelto per adesso.

Ora comprendo anche cosa rappresentava il sogno ricorrente dello scheletro che appariva sulla montagna e che mi buttava puntualmente giù dal dirupo. Che cosa rappresentava? Ecco: 

L’uomo incontra il “piccolo Guardiano della soglia” immergendosi nel proprio inconscio. Si tratta di una reale figura spirituale che noi stessi abbiamo prodotto.  Essa è il compendio degli aspetti negativi del nostro passato, formatosi sia dalle precedenti incarnazioni che da quella presente.  Alla nostra esperienza questa Entità ci appare come un terribile essere spettrale che sbarra il cammino, impedendoci di avanzare con la coscienza nella parte inconscia del nostro essere.
Fonte: L’uomo alla soglia di Bernard Lievegoed

Nulla è per caso e tutto è opportuno. Questo libro, apparso per la prima volta in Vita mia ieri sera e sfogliato a caso, a pagina 122 mi ha donato questa visione lucida del mio “paesaggio” interno. Ringrazio coloro che lo hanno veicolato a me e la mia Essenza che lo ha ricompreso nel proprio "raggio d’azione".

Riporto, non so ancora per quale motivo, due domande ed due risposte:

Avrò successo nel mio intento?
Lascia andare il senso della tua Vita e perdona colui che giunge per te. Sii pieno di speranza.
In che senso?
Ignora il livello che soggiace al pulviscolo e andrai verso il tuo Porto.

 

sabato 2 gennaio 2010

Intrisi di "verità".








Siamo stati talmente indotti a crederci separati ed impotenti che non esitiamo a credere di avere bisogno di un integratore o di un “succo” naturale miracoloso, per equilibrarci, stare meglio, guarire, etc. Abbiamo accettato questa visione delle “cose” solo dopo avere perduto la “conoscenza” che gli Antichi possedevano da tempi immemori. Gli ultimi a possederla furono coloro che furono arsi vivi nei roghi della Santa Inquisizione, ma per fortuna gli “ultimi non sono stati gli ultimi”. Nella biodiversità umana, il “sapere” ha sempre trovato il modo di destreggiarsi tra infinite difficoltà e possibili terminazioni, per cui in un certo senso ha sviluppato doti proprie di “mimetismo” camaleontico. Il sapere o conoscenza o verità si è sparpagliato come zucchero a velo sopra ad ogni aspetto della “realtà” percepita. Come un eterno caleidoscopio di giochi ad effetto, egli ha interagito con la pressoché totale ampia cerchia dello sviluppo umano, sia esso fisico sia esso mentale, sia esso sacro sia esso profano. In ogni singola molecola, atomo, particella subatomica, singolo costrutto umano la verità è presente. Diluita in maniera diversa, altalenante eppure sempre "attiva", attorcigliata oppure evidente, difficile soprattutto da agganciare alla verità di colui che a turno osserva. Come un puzzle complicato, un estremo rompicapo, la verità porta alla saggezza. Saggezza di unire i “puntini” per chiudere i “cerchi”, le ampie spirali che conducono alla convergenza nel loro punto d’origine. Sulla scuola Madre Terra non esiste in realtà il difficile o il facile; esiste quello che si sa e quello che si ignora. O quello che ancora non si sa. Tutto è raggiungibile solo grazie ad un cammino dettato dal proprio intento di “conoscere”, “giungere a…”.
“Aiutati che il cielo ti aiuta” – recita la saggia “tradizione” racchiusa nei proverbi.
“Volere è potere” – recita un altro “detto”.
Tra queste due verità, una lo è maggiormente dell’altra, pur essendolo nella loro accezione entrambe. La seconda modalità “vibrazionale” non è completa perché manca il “preambolo” qualificante, l’aspetto necessario senza il quale la volontà da sola “non basta”: l’immaginazione. La prima modalità “vibrazionale” è completa e solamente limitata dall’impegno profuso, dal Karma e dalla “lunghezza” raggiunta dal libero arbitrio. In ogni caso l’atto dell’aiutarsi è sufficiente per meritarsi perlomeno una “risposta” olografica, frattale, una eco, un riverbero dall’Universo. Colui che si vuole bene può fare del bene. Il substrato sul quale “poggiamo” determina la qualità del terreno esistenziale ed il magnetismo agganciato alla nostra “visione della realtà”. Credere che una pillola si possa sostituire a Dio, a noi, non porta molto lontano; semmai l’effetto placebo può servire per trovare una via di fuga dalla gabbia nella quale ci siamo chiusi. Ma oltre ad un breve “lampo” in termini di opportunità, ciò che si ingurgita dall’esterno non serve a gran chè. In questi termini la verità è ancora presente anche nella pillola miracolosa perché la verità è stata sparsa ad arte nel tutto. Tutte le vie sono buone e nessuna via porta direttamente alla trasmutazione della propria esistenza. Diciamo che occorre più volte scegliere, sentire, partecipare, cambiare, evidenziare, decidere…
Nel film Sherlock Holmes le verità si sprecano e solo esigenze cinematografiche allontanano dal ricalcare questa nostra realtà comunemente percepita. Secondo tempi diversi e secondo un “piano” tuttora in auge. In alcuni punti della “visione” le emozioni erano talmente forti da portare la mia essenza ad includersi nella trama del film. Come se io fossi il regista. È ovvio che anche le sale cinematografiche hanno lo scopo, similmente alla televisione, di ipnotizzare e provocare lo strappo con la propria anima, tramite meccanismi scientifici altamente evoluti che sfiorano già il futuro prossimo. Tuttavia la verità è dappertutto. Anche in una sala cinematografica colma di persone che trangugiano popcorn e Coca Cola. Il “messaggio” giunge da tutte le parti ed in ogni modo. Persino per coloro che sono già staccati dalla propria anima. Perché nulla è perduto per sempre in ambito spirituale. Nulla. Non credete mai a chi Vi dice il contrario. Noi siamo eterne scintille divine. Non ci fermiamo nemmeno davanti all’evidenza di una realtà dimensionale, perché la “magia” ci guida e ci nutre e ci protegge. La nostra forza latente è talmente grande da spezzare ogni sorta di “incantesimo”, come nella migliore tradizione delle fiabe animate per bambini.
Sino al punto di non ritorno sarà così. È questo punto che occorre non superare. Ed in cuor mio credo che nemmeno il punto di non ritorno potrebbe fermarci per l’eternità. Sarebbe solo una questione di tempo…
Mi sono spinto troppo oltre le “Colonne d’Ercole”, mi fermo qua.     

“Il cervello destro "sa", il cervello sinistro "indovina" e ipotizza.
Gli unici limiti sono le proprie convinzioni.
Lo sviluppo di queste doti porta potere, e il potere porta responsabilità.
Il nostro potere personale ci permette di controllare la nostra vita. Non deve servire a controllare le vite altrui. Possiamo mostrare ad altri cosa debbono fare per ottenere questo controllo, ma non dobbiamo farlo per loro. Noi siamo responsabili solo di noi stessi, e a prescindere dalla bontà delle intenzioni, abbiamo la responsabilità di non interferire coi piani di vita degli altri. È questa la responsabilità del potere”.
Da “Il potere mentale” di E.Hoffman


giovedì 22 ottobre 2009

La divisione delle speranze.



È strano come tutto quello che riguardi le nostre “componenti” non fisiche, metafisiche, spirituali, etc. sia del tutto bandito dal mondo, così ritenuto, ufficiale. Nulla è rimasto alla luce del sole dell’antica conoscenza. Ogni aspetto, per così dire, straordinario della nostra natura superiore è ufficialmente sparito da ogni branca del sapere logico e di pubblico dominio. Se esiste qualche individuo che manifesta doti “fuori dal normale”, in qualunque campo e situazione, immediatamente costui viene attaccato dai sapienti di turno, a meno che costui non sia un fenomeno dello sport o un acrobata da circo o da “Guinness dei primati”. Sembra che sia stata data una piallata generale a tutta la popolazione globale; esistono insomma solo fenomeni da baraccone o fenomeni che generano tanto denaro e allora passano la censura. In qualche luogo sperduto del mondo si viene a sapere, di tanto in tanto, di persone che “fanno strane cose”, ma le news vengono date in coda al telegiornale oppure tra i link in movimento dei siti di maggiore influenza e, dunque, subito dimenticate. Ciò che la “rete” permette di vedere viene sempre ridimensionato e riportato allo stato di “bufala” ( si parla spesso di fotomontaggio, trucchi grafici, etc. ). Il fenomeno degli alieni è forse l’esempio più fenomenale in tale senso. Abbiamo anche gli archivi ufficiali aperti e rivelati al grande pubblico, ora! Ma che meraviglia… Peccato che ciò che viene reso noto al grande pubblico è un insieme di paccottiglie al quale non crede proprio nessuno ( al limite va bene per fare una trasmissione a tema, al fine di generare un po’ di cash ). La “tabula rasa” dello straordinario è pressoché totale; se chiediamo ad un medico cosa sono i chakra otterremo un sorriso di compatimento ( mediamente ). Allora basta volgere la memoria storica al passato e ricordare “da dove veniamo”. La storia narra dei “bestiari del medioevo”, della Terra ritenuta piatta, di posti in Paradiso da acquistare presso la Chiesa, etc.; un periodo storico molto variegato in cui la società camminava a “fari spenti”, un periodo storico nel quale era prassi deridere le nuove idee ed imprigionare le persone accusandole del loro “ardire”… Purtroppo oggi è ancora così e, purtroppo, il meccanismo si è “fatto bello” e passa inosservato. La popolazione non ha tempo e voglia per approfondire. A noi non interessa poi così tanto, vero? Basta “Striscia la notizia” per portare alla luce i truffatori di turno. E tutto ciò fa molto comodo alla nostra coscienza ed all’attuale modello sociale iper controllato. La pubblicità in tv è disarmante; i prodotti sono tutti pensati per staccare l’individuo dalla sua parte nascosta. Si pone l’attenzione all’esterno ( creme di bellezza, il tempo che passa e lascia i segni sulla pelle, il problema della calvizie, il fisico ben allenato e tonico, etc. ) e quando il focus è interno lo è solo per pubblicizzare farmaci e pillole dimagranti. I giochi per i bimbi vengono propagandati a ritmi pazzeschi e non c’è nemmeno il tempo di capire qual è quello preferito. Poi ci sono i giochi d’azzardo legalizzati, i prodotti da mangiare ( tutti sani e completi ), le griffe d’abbigliamento, le scarpe, i prodotti per pulire la casa, le macchine ( in questo caso le pubblicità sono addirittura spirituali, nel senso che utilizzano questo tipo di richiamo molto spesso; come il marchio Mercedes che brilla nel cielo come una divinità. Per il mercato delle auto ci vorrebbe un discorso a parte, data la rilevanza dell’argomento e la profondità della conoscenza che si cela, infatti tutti i simboli delle marche più famose sono anche simboli radionici, hanno cioè una valenza quantica ).

“Il pensiero è lo strumento grazie al quale la scienza va avanti, tuttavia, anche, il pensiero controlla il pensatore. La più profonda intuizione scientifica si manifesta solo quando la mente raggiunge uno stato di così intensa energia che gli abituali modelli di pensiero sono dissolti.”
“L'unico modo per favorire il dialogo è creare una situazione dove possiamo sospendere le nostre opinioni e i nostri giudizi per riuscire ad ascoltarci a vicenda. Abbiamo bisogno di una specie di illuminazione sociale per far sì che questa unità globale possa accadere.”
David Bohm

Occorre andare oltre la cortina d’illusioni che abbiamo davanti agli occhi tutti i santi giorni. Uno dei cardini del controllo è condensato nella frase “Divide et impera”; in Wikipedia trovo questa descrizione molto interessante, se espansa ed applicata al mondo attuale. In pratica descrive in maniera molto semplice il perché della frammentazione sociale accaduta a tutti i livelli:

“Ai tempi dei romani era il modo di governare il territorio italiano e di evitare rivolte da parte delle popolazioni italiche.”