giovedì 6 ottobre 2011

Il tenero Algie è l'Agente Smith.




Da oggi il Mondo ha perduto la presenza fisica di Steve Jobs. Perché ricordiamo lui e non le migliaia di morti che accadono quotidianamente sulla sfera di terre e acque?

Semplice: perché lui era ‘famoso’. La notorietà di un nome, legato ad un’immagine, un’azione, un gesto, fanno la differenza nell’ottica dell’immaginario collettivo. Quel ‘contesto’, fatto di energia più o meno addensata, diventa un simbolo.

Il simbolo rappresenta un sunto capace di trasportare un ‘significato globale’. 

È come una chiave, un codice capace di orientare ed introdurre in un vero e proprio Mondo che scaturisce da quel ‘simbolo’. La sua rappresentazione più classica è quella di un oggetto magico, che solitamente vediamo esemplificato in una produzione letteraria o cinematografica:
  • l’anello di Tolkien
  • la bacchetta magica di Harry Potter
  • la pillola di Matrix
  • l’armadio delle Cronache di Narnia
  • lo Swoosh della Nike.
Assunto il simbolo (o 'respirato il pensiero' direbbe Carlo Dorofatti), l’individuo può 'entrare' e sentirsi in una diversa ‘dimensione’

Avrà di conseguenza un comportamento diverso dal solito e penserà in maniera ‘laterale’, rinnovata secondo lo ‘spirito’ addensato nel simbolo. Una intera Vita può essere condensata in un oggetto, in una immagine, etc. 

Una intera Vita altrui che viene ‘scaricata’ all’istante non appena si entra in risonanza con la chiave di accesso. 

Entrare in un ‘ordine’ comporta di ‘essere nell’ordine’ e, per quanto tale, significa comportarsi secondo norme ad hoc, funzione di quell’ordinamento. Si fa parte di un diverso modo di essere.

Ora, questo meccanismo è ripartito ad ogni ‘latitudine’ esistenziale, lo troviamo praticamente dappertutto, dal micro al macro. Le tendenze e le mode catalizzano l’attenzione della massa attraverso l’utilizzo dei simboli, alcuni dei quali diventano ‘status symbol’. 

Qualcosa di 'unico' da ostentare o da ‘indossare’.

Il simbolo Antisistemico è la rappresentazione di un potere incantesimale, di un paradigma, di una eggregora, di una polarizzazione magnetica del nostro ‘spazio vitale’, di un campo morfogenetico artificiale, di una routine o loop energetico… 

Nel tempo e con il 'tempo deviato' entriamo a fare parte di quella ‘forma d’onda’. Zeland parla del meccanismo dei ‘pendoli’ per fare comprendere il medesimo significato. Alla base c’è sempre una configurazione di attrazione e relativa estrazione d’energia dai ‘partecipanti al vortice’.

L’energia che viene ‘data’ all’inizio, al fine di convincere le individualità, viene ripresa in seguito con gli interessi, per così dire ‘a Vita’. I frattali che permettono di percepire questo meccanismo sono la medicalizzazione della società con relativo affioramento di malattie croniche da ‘abbonamento’ alla sanità privata, che si nasconde sempre e comunque anche ‘oltre’ alla sanità pubblica. 

Il ‘maiale’ è un simbolo animale di sfruttamento totale della sua ‘configurazione’. 

Il ‘maiale’ è uno degli archetipi che i Pink Floyd hanno utilizzato nel loro album ‘Animals’ per raffigurare parte della società umana:

‘Algie’ il celebre maiale immortalato nella copertina ‘Animals’. L’idea del maiale volante, ispirata al brano ‘Pigs on the wing’ che apre e chiude l'album e al libro di George OrwellLa fattoria degli animali’, fu di Roger Waters.
Link 
  
Maiali volanti.
Se non ti interessasse ciò che mi è successo
e io non mi occupassi di te
zig-zagheremmo attraverso la noia e il dolore
ogni tanto alzando lo sguardo attraverso la pioggia
chiedendoci a quale stronzo dare la colpa
e stando in guardia dai maiali volanti
 
Sai che mi importa di quello che ti accade
ed io so che anche a te importa di me
perciò non mi sento solo
e non sento il peso della pietra
ora che ho trovato un posto sicuro
per seppellire il mio osso
e ogni idiota sa che un cane ha bisogno di una casa
un rifugio dai maiali volanti.
Link 
 
Il ‘maiale volante’ mi ricorda tanto da vicino il concetto di ‘Agente Smith’ visto in Matrix. Ognuno di noi lo è potenzialmente ed ognuno di noi è posto al controllo di quello che fanno gli altri e può trasformarsi all’occorrenza nella vigilanza operativa Antisistemica. 

Tutto ciò descrive una società in cui il ‘controllo’ è interiorizzato e in cui la caccia all’untore è sempre aperta e capace di sconvolgere qualsiasi tentativo di ‘aprire gli occhi’.

Chi erano gli untori, nel passato?

Nella Milano del XVII secolo un uomo viene visto aggirarsi con sospetto all’alba. Questo sospetto basta per farlo arrestare con l’accusa infamante di essere un untore, di avere cioè sparso per la città dell’unguento pestifero.

L’uomo, malgrado i supplizi della tortura, nega l’accusa. Viene di nuovo torturato e finisce per confessare. I giudici, a questo punto, vogliono conoscere i nomi dei suoi complici, perché non può non aver avuto dei complici

Viene così tirato in ballo il suo barbiere. Anche questi, arrestato, prima nega, poi finisce per confessare sotto lo strazio della tortura, Viene così accusato un terzo uomo. E da questi, grazie all’ostinazione dei giudice, si giunge a scoprire una fantomatica catena di untori che ha al proprio capo un insospettabile, tale Cavalier Padilla, di nobile lignaggio spagnolo. Anche questi viene arrestato, interrogato, ma non torturato. Ed alla fine scagionato

Tutti gli altri, invece, vengono condannati a morte e nel punto della città dove sorgeva la casa del barbiere viene fatta erigere una colonna, a monito immortale della riprovevole azione di aver diffuso la peste.
Link

Questa vicenda mi ricorda, allo stesso modo, ciò che Wikipedia Italia ha cercato di evidenziare in questi ultimi giorni. Cioè? La propria chiusura temporanea:

In queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando.

La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero… Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto - neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti - rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
 
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., così modificato (vedi p. 24), alla lettera a) del comma 29 recita:
 
Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.
 
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine
 
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per 'non avere problemi'.
 
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Link 
 
Dunque:
  • Simbolo
  • Ipnosi
  • Società separata e ‘animalizzata’ archetipicamente
  • Agente Smith
  • Untori
  • Comma 29 del DDL intercettazioni.
Secondo me, il Mondo Individualizzato non è ancora pronto per gestire un simile ‘potere’. Che uso ne farebbe il ‘singolo’? 

Difenderebbe la propria immagine o potrebbe attuare una diversa strategia di faida o d'interesse personale? 

Ricordiamo come nei film il genere umano venga sempre definito ‘ all’alba del vero sé’. Questa ‘legge’ è un’arma che sta per passare pubblicamente, allo scopo di fornire ulteriore protezione per coloro che possiamo definire come ‘i potenti’, per coloro che ‘sanno come muoversi e che hanno buoni avvocati che possono consigliarli’. È troppo presto per estenderla al ‘resto del Mondo’.

Del resto se non si inizia mai non si può fare esperienza, per cui… posso anche comprendere il punto di vista opposto. Nell’assenza di giudizio ripongo la scelta al buon senso collettivo, pur avendo il mio punto prospettico completamente riverberante con l’energia della mia presenza multidimensionale che ‘è’ a prescindere da ogni legge 3d.

Scorgo comunque qualcosa di nuovo in questo DDL; qualcosa da non sottovalutare in entrambe le polarità del pensiero. 

Viviamo in un contesto iper controllato all’origine da un’energia intelligente che non ha mai perso la ‘memoria’ di sé, a differenza di quello che è accaduto a tutto il ‘resto’. La possiamo vedere all’opera sempre, in continuazione, in ogni ambito:

A 45 minuti dal termine, ecco il miracolo. Mani sante e molto pesanti hanno cominciato a comprare senza sosta, provocando sull’indice principale un parziale di quasi il 4% di rialzo che ha permesso ad SP500 di chiudere con un +2,25% sul giorno prima…  

Conseguenza di quella concentrazione del potere di mercato in poche mani forti che riescono spesso a piazzare colpi a sorpresa all’inizio o alla fine delle sedute, trascinando il mercato a svolte clamorose ed immotivate… 

Chiaro che il mercato va sempre rispettato, anche quando non si riesce a capirlo, per il semplice motivo che è lui che comanda. Piuttosto riflettiamo su quanto sia diventato difficile operare in questi ultimi anni, anche basandosi su strumenti come l’analisi tecnica, che spesso coglie le inversioni, ma a volte subisce inesorabilmente i cambiamenti repentini di idea del mercato (o le trappole dei manovratori, non fa differenza).
Link 
 
Un giorno si legge che gli aiuti economici alla Grecia sono in alto mare. Ciò viene detto per trovare una spiegazione ‘logica’ ad un pesante ribasso. Poi, il giorno dopo, viene detto che ‘forse’ quegli aiuti possono arrivare prima del previsto, perché il Mercato sta salendo copiosamente. Ci si muove sul ‘nulla’.

In realtà si sta difendendo un livello: quello del nuovo due anni iniziato da un paio di settimane. Se quel minimo venisse violato sarebbe la prova definitiva che ‘si deve scendere ancora e parecchio’.

Ancora più reale è la difesa di un Mondo che sta collassando inesorabilmente, e questo fatto non lo vedo come solo negativo, ma ha delle valenza insospettabili di valore opposto, ossia di quel processo che il simbolo della Fenice rappresenta da sempre: il rinascere dalle proprie ceneri.

Greggio rimbalza grazie a impegno per salvaguardia banche.
Il brent rimbalza oltre i 101 dollari al barile, dopo tre sedute negative consecutive, grazie all'impegno manifestato dai ministri delle Finanze Ue per salvaguardare gli istituti di credito dell'area euro.
 
Le quotazioni sono anche sostenute dalla promesse dalla Fed di nuove misure per aiutare la fragile economia Usa, oltre che da un calo inatteso delle scorte di greggio Usa.
Link 
 
Ecco il Mondo a cui abbiamo dato 'Vita'. La catena di collegamento degli interessi e dell’energia è molto evidente. Questa ‘cordata’ è tale da gettare tutti nel burrone se cade uno degli ‘attori’. Lo sforzo della cordata per rimanere in equilibrio è immane in questo momento. Verranno utilizzati tutti i trucchi del caso.

Nobel chimica all'israeliano Shechtman per i ‘quasicristalli’.
Lo scienziato israeliano Daniel Shechtman si è aggiudicato il Nobel per la chimica 2011 per avere scoperto negli atomi schemi ritenuti impossibili e il cui lavoro ha provocato controversie. Lo ha riferito oggi il comitato che assegna il premio.
 
Il Comitato del Nobel per la chimica dell'Accademia reale svedese per le scienze spiega che Shechtman ha scoperto i ‘quasicristalli’, che sono come ‘affascinanti mosaici del mondo arabo riprodotti al livello degli atomi’ e che non si ripetono mai.
 
Fino a questa scoperta, gli scienziati ritenevano che gli schemi dell'atomo all'interno dei cristalli dovessero ripetersi...
Link 
  
Cè sempre dell'altro...

Per fortuna che il Mondo va Avanti, comunque ed in ogni caso. Non esiste l’impossibile. Esistono barriere da superare o aggirare. Il Mondo è polarizzato a vari livelli. Il Piano Divino è quello più alto.

Algie, alzatosi di quota fino a 13-14.000 metri, venne anche avvistato da piloti di aerei commerciali… prima di schiantarsi al suolo nella periferia di Londra.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 5 ottobre 2011

Le paure sono davvero nostre?




Da dove giungono le paure? Come si formano? Perché si formano? A quale simbologia frattale o archetipo si rifanno? Qual è il loro linguaggio?

In definitiva: cosa rappresentano?

Axa: italiani sempre più paura della non autosufficienza.
Quasi il 90% dice di sentirsi più giovani della propria età, ma la grande paura degli italiani è la non autosufficienza

È quanto è emerso da un'indagine realizzata da Axa - Mps e presentata stamane al Tempio di Adriano nel corso di un convegno. Il 69,6 degli italiani è preoccupato di non essere mentalmente lucido con l'avanzamento dell'età, il 64,6 di non essere automaticamente sufficiente e il 62,8 di perdere la possibilità di decidere di se stesso. Questa paura secondo l'indagine supera quella di non poter contare su una pensione dignitosa (51,1%) e di non avere beni di proprietà cui ricorrere in caso di necessità (30,8%)

Gli over 65 vivono comunque in uno stato positivo così determinato dai progressi della medicina e dalla ‘generosità del welfare' - si legge in un comunicato - mentre per chi ha un'età tra i 55 e i 65 anni l'indagine rileva che sono 'vittime di un vero e proprio corto circuito generazionale. Sono gli 'eterni genitori’, schiacciati dai problemi di doversi prendere contemporaneamente cura dei figli adulti e non autosufficienti economicamente e nello stesso tempo dei genitori anziani. 

Chi ha tra 45 e 55 anni è intrappolato in un vissuto di precarietà molto spesso, mentre chi ha tra i 35 e 45 anni, attraversa una condizione di difficoltà con un presente ancora da consolidare e pertanto la longevità è un problema da rinviare

Infine, nella fascia di età tra 25 e 35 anni gli italiani sono consapevoli di essere al centro di un processo di 'riconfigurazione totale’. Per tanto è ancora forte la necessità di far riferimento all'ombrello dello Stato soprattutto sul tema della non autosufficienza (71,8%), un italiano su tre è consapevole della necessità di pianificare la 'fase di lunga vita’ ed emerge un'apertura verso il settore privato: l'84,8% ha interesse nei confronti della LTC, e nelle polizze malattie (82,6%) seguono altre forme di previdenza integrative finanziate con la nuda proprietà (49%) o con la casa di proprietà (40,5%).
Link

Ecco le paure, a quanto pare, più diffuse in Italia:
  1. il 69,6 degli italiani è preoccupato di non essere mentalmente lucido con l'avanzamento dell'età
  2. il 64,6 di non essere automaticamente sufficiente
  3. il 62,8 di perdere la possibilità di decidere di se stesso.
Come possiamo osservare quello che sta a cuore agli italiani è la ‘funzionalità’ della propria persona. La terza paura, ossia quella ‘di perdere la possibilità di decidere di se stesso’ è un paradosso, in quanto la Vita sociale Antisistemica si basa proprio sull’illusione di poter decidere di se stessi, ma in realtà si è sottilmente ‘spinti’ a prendere decisioni predeterminate. 

La ‘lucidità’ è cosa rara nelle 3d, nel senso che la logica, da sola, non basta. È piuttosto una lucidità spirituale quella che manca clamorosamente e la seconda paura, quella ‘di non essere automaticamente sufficiente’, è la denuncia, legata apparentemente all’età, di individui che percepiscono qualcosa che sfugge nella prospettiva materiale, ossia di non essere più in grado da soli di fare ‘tutto’. 

Frattalmente emerge un punto di vista di 'dipendenza', così come si delinea un fattore di dipendenza anche dal giudizio altrui: tutto ciò è perfettamente allineato con il controllo dimensionale parassitario. 

Ogni fascia di età ha la propria ‘croce’. Non c’è che dire: il genere umano ha perduto la facoltà di ‘credere’ a se stesso in qualità di ‘scintilla divina’ e dipende da una variante impressionante di punti di vista esterni.

L’età che avanza diventa un conto alla rovescia, un dramma inesorabile, verso la ‘fine’ di tutto. Senza speranza, senza appelli, senza consapevolezza… ci si lascia andare come in preda ad una nenia paralizzante che non permette più di tornare a percepire se stessi.


A questo link la Televisione pubblica cerca responsabilmente di fare il punto della situazione relativa agli anziani, però a questo link  scrive:

L'attenzione alla Terza età, alle sue condizioni ed alla relativa qualità della vita è fra i temi sociali di particolare importanza per il servizio pubblico radiotelevisivo. Come è noto, l'alimentazione sbagliata comporta conseguenze gravi per la salute di chi si trova appunto in questa fascia di età, cui spesso la comunicazione arriva confusa e contraddittoria.
 
È sufficiente osservare la programmazione televisiva in termini di 'alimentazione' e la 'pubblicità' trasmessa a tutte le ore indistintamente, al fine di rendersi conto che è la Rai stessa a creare questa ‘comunicazione confusa e contraddittoria’


Ma allora, mi chiedo, perché creare un sito che cerca di portare una ventata di buon senso nella società degli anziani? Senza contare che la società dei bimbi e degli adolescenti è lasciata alla mercè del tamburo battente delle mode  e delle tendenze selvagge all’insegna del profitto delle case produttrici con il benestare delle autorità di controllo pubblico.

Il guadagno viene sempre al primo posto.

La non coerenza crea il substrato energetico per lo smarrimento di sé.

Si bada alla parola ben detta o ben scritta ma non altrettanto alla prova concreta dell’evidenza.

Nessuno sembra in grado di porre fine a questa regola non scritta.

Tutti sanno o intuiscono, nessuno o pochi cercano di aprire gli occhi.

Perchè è un ‘gioco’ che non paga

Il mondo del lavoro esilia gli anziani, li demonizza come inutile ciarpame. La società è negativa nei loro confronti, visti solo come un ‘peso’ da sopportare. Non è la paura per la mancanza della pensione o per la mancanza di autosufficienza la piaga più grave, bensì lo stato di abbandono a cui sono sottoposti da tutte le angolazioni del ‘sistema’.

Questa caratterizzazione energetica dell’ambiente in cui sono inseriti li conduce inesorabilmente ad una autosvalutazione della propria persona e sappiamo molto bene, dagli studi del Dr. Hamer, a cosa si può andare incontro con simili problemi aperti nel proprio campo vitale. 


C’è un incoraggiamento sottile a ‘lasciarsi andare’ e questo campo morfogenetico artificiale è ventilato continuativamente come un mantra sensibile o un ultrasuono che viene accusato senza nemmeno accorgersene.

Qualcosa che non va lo percepiamo tutti. Le paure sono il carburante per quelle entità che si nutrono di ciò che le paure stesse 'evocano' nella società umana; esse giungono direttamente da un'altra dimensione, come  un flusso da respirare il cui frattale, nelle 3d, è la scia chimica e l'inquinamento industriale, ad esempio.

Esiste un piano unico o un filo conduttore univoco e sfuggevole perchè intessuto in un altro piano dimensionale. Questo fatto gli conferisce una sfuggevole latitanza per gli occhi del genere umano alla ricerca di prove dell'esistenza dei dinosauri...

Un Gruppo di Mastermind è una forte alleanza tra due o più menti che lavorano attivamente insieme in perfetta armonia per raggiungere un obiettivo comune e definito. Napoleon Hill riteneva che fosse uno dei segreti del successo.
Link

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 4 ottobre 2011

Mais superdotato.




In natura è tutto in equilibrio. Il cambiamento scorre continuo in questo equilibrio, determinando nuovo equilibrio. L'equilibrio è 'mobile'...

Allora, che cos’è l’equilibrio? Certamente non è una prospettiva fissa, del resto l’evoluzione rappresenta un flusso, essa stessa, in divenire. Come al solito siamo alle prese con un duplice concetto inerente alla stessa origine e causa: il campo morfologico che spinge a riempire i propri ‘contorni’ secondo l’intenzione del Principio Creativo.

Questa ‘curiosità’ è come un campo gravitazionale: essa ‘è’.

Essa la possiamo ‘raggiungere’ in ogni modo. Cosa sappiamo, ad esempio, della storia degli alimenti che hanno permesso all’umanità di sopravvivere nelle ere buie della maggiore lontananza da sé? È curiosità anche questa, alla pari di quella ‘assoluta’ che frattalmente ‘disegna e colora’ tutto il resto dell’esistenza in ogni sua ‘forma’. 

Sete di consapevolezza.

Le Origini del Mais: l’Enigma della Pellagra.
La diffusione del mais come alimento di base a partire dal quindicesimo secolo provocò l’insorgere di una devastante malattia da carenza nutrizionale chiamata pellagra. La causa della pellagra pose per secoli un enigma medico fino a quando gli scienziati del ventesimo secolo spiegarono il mistero.
 
La diffusione del mais.
Fu Colombo nel 1492 a scoprire il mais nel Nuovo Mondo e a portarlo in Spagna, da dove si diffuse in tutta Europa, Africa settentrionale, Medio Oriente, India e Cina… Grazie al suo basso costo, il mais divenne l’alimento più diffuso e la fonte primaria di energia e proteine per la gente più povera, in particolare in campagna e tra i ceti sociali non privilegiati.
 
Pellagra.
Sfortunatamente, ovunque arrivasse il mais arrivava anche una malattia chiamata ‘pellagra’. Il legame tra mais e pellagra venne descritto per la prima volta da Casal in Spagna nel 1735. Quando si sviluppò come una malattia endemica nel Nord Italia, Francesco Frapoli di Milano la denominò ‘pelle agra’. Clinicamente, la malattia è identificata dalle tre D - dermatite, diarrea e demenza - e, se non viene curata, la pellagra può portare alla morte nel giro di quattro o cinque anni.
 
Per anni la scarsa conoscenza medica e il sospetto che la pellagra fosse causata da qualche ipotetica tossina contenuta nel mais o che fosse il risultato di agenti contagiosi o di una condizione genetica, portarono a grandi epidemie di pellagra in Europa e negli Stati Uniti.
 
L’enigma iniziò a sciogliersi quando venne constatata una bassa incidenza della pellagra in Messico nonostante nel paese si facesse largo consumo di mais. La ragione sembrava quindi consistere in una differente preparazione del cereale.
 
I popoli delle civiltà Azteca e Maya ammorbidivano il mais per renderlo commestibile con l’acqua di calce, una soluzione alcalina. Questo processo permetteva di rendere 'biodisponibili' per la digestione la vitamina niacina e un importante aminoacido, il triptofano, che, a sua volta, si converte in niacina.
 
L’antica pratica di mettere l’impasto di mais a bagno per una notte in acqua di calce prima di fare le tortillas non venne mai trasmessa a quei paesi del Vecchio Mondo nei quali venne diffuso il mais, o alle comunità il cui alimento principale era costituito dal mais. Questo, quasi inevitabilmente, portò alla diffusione della malattia da carenza di niacina: la pellagra.
 
La conoscenza di questo processo chimico svelò una volta per tutte un enigma nutrizionale che durava da tempo. Gran parte del merito della scoperta della pellagra quale deficienza nutrizionale appartiene a Goldberger e ai suoi colleghi che, tra il 1913 e il 1930, dimostrarono che la malattia nell’uomo e la 'lingua nera' (malattia da deficienza di niacina nei cani) potevano essere curate con l’uso di sostanze preventive della pellagra: l’acido nicotinico e la niacina.
Link

L’ignoranza genera mostri come il ‘sonno della ragione’. L'antica pratica... non venne mai trasmessa: è un caso?

Causa e conseguenza recitano due parti del medesimo copione. Esse sono generate dalla separazione di ‘chi osserva’. Esse sono gli opposti di un unico processo di elaborazione dell’esistenza, di una scissione dell’attimo presente in cui si riflette l’osservatore. La pellagra è stata vinta ma ci sono voluti 200 anni, un tempo molto lungo dal punto prospettico umano. Appuntiamoci questa lunghezza epocale e poniamoci una nuova riflessione:

l’attuale ‘pannocchia’ di mais è secondo me un po’ troppo grande per essere del tutto naturale.

Il mais è il seme della pianta e non è volatile come lo sono altri tipi di semi che vengono creati in grandi quantità da altre varietà vegetali. Non mi sembra ‘naturale’ una pianta che produce pannocchie di almeno 20 centimetri tutte piene di semi tanto ‘pesanti’. Perché la Natura dovrebbe avere dotato questa pianta di un simile arsenale di semi pesanti?  I semi pesanti cadranno tutti ai piedi della pianta e non si disperderanno nell’ambiente come succede con le tipologie di seme più leggere, che possono volare.

La Natura non è 'umano centrica', semmai lo è diventata...

La pannocchia odierna mi sembra di più un costrutto artificiale, nel senso di geneticamente modificato per sopperire i bisogni del 'numeroso' genere umano sempre più popoloso. La moderna critica alle coltivazioni Ogm esula da questo mio discorso, discorso che parte da epoche remote in cui si modificò la Natura secondo uno scopo ben preciso: permettere la sopravvivenza dell’umanità che usciva dall’esperienza devastante del Diluvio Universale e, in un secondo tempo, utilizzare la nuova varietà come una delle innumerevoli frecce a propria disposizione per controllarla all’origine, introducendo nel sistema corpo mente anima principi in disarmonia tra di loro e con l’ambiente ospitante.

Il mais selvatico si conosce da 7.000 anni ma si trattava di una pianta la cui pannocchia (mazurca, choclo, elote o jojote in spagnolo) era piccola appena 3 o 4 cm di lunghezza, con solo 8 o 10 chicchi. La selezione delle piante migliori da parte degli agricoltori ha fatto sì che il mais raggiungesse le dimensioni attuali…
Link 
 
È una favola la vicenda che vede gli agricoltori al posto di comando nella responsabilità dell’aumento delle dimensioni della pannocchia del mais. Quando Sitchin afferma che gli Anunnaki, subito dopo la calata delle acque che ricoprivano il Mondo del post Diluvio, aiutarono i resti del genere umano a sopravvivere utilizzando la propria conoscenza genetica avanzata, secondo me coglie proprio nel segno.

Essi si erano stanziati nelle tre aree della Terra da cui partì la nuova ‘civilizzazione’ del Pianeta:
  1. la piana di Giza
  2. la valle dell’Indo
  3. il centro America.
La tecnologia disponibile era la medesima nelle tre aree e probabilmente si adottò quello che per vie naturali era già presente allo stato selvatico nelle zone in questione. Una sorta di decrescita applicata migliaia di anni fa

Per questo motivo il mais venne ‘irrobustito’ nelle zone in cui nasceva spontanea la sua ‘radice storica’, ossia proprio quel centro America che oggigiorno si ricorda come culla della varietà ‘gigante’ che noi tutti conosciamo ed apprezziamo.

Il mais dovrebbe, secondo lo spirito d’osservazione di SPS, contenere qualche principio che non aiuta a mantenere in equilibrio la nostra struttura multidimensionale, perché ‘nulla è per caso’ e la sua attuale 'configurazione' non è completamente naturale...

Intanto, il mais è un acidificante dell’alimentazione e la condizione di acidità comporta la conseguente creazione di un ambiente propenso alla proliferazione batterica e virale e, dunque, idoneo alla formazione di malattia. Inoltre ‘i cereali integrali come il riso, il mais, il grano, l'avena e  tutti i loro derivati sono formatori di muco.
Link 
 
A questo link 'Il Cibo della Mummia: calma e dà energia' possiamo leggere qualcosa che rivaluta il mais nella miscela di farina mischiata con altre sostanze naturali.

Le letture suggerivano che questo cibo ha un effetto purificante sul sistema digerente e che può aiutare a rinforzare il corpo. La lettura 2050-1 dice: 'Questo piatto come parte frequente della dieta sarà un aiuto per avere eliminazioni migliori, e porterà quelle caratteristiche che aiuteranno a costruire condizioni migliori in tutto il canale alimentare'.
 
Un commento intrigante propone che la miscela 'dovrebbe essere un cibo quasi spirituale per il corpo;...' (275-45), mentre un altro suggerisce che 'è il cibo per un corpo così spiritualmente sviluppato come questo'.
 
Ecco la chiave di lettura più in equilibrio, secondo me: nel Mondo ogni ‘cosa’ ha il suo senso ed il suo perché, tuttavia cosa sia divenuto un elemento nel corso del tempo non significa che lo stesso elemento, preso a riferimento nelle sue condizioni ottimali, non avesse avuto, a suo tempo, delle modalità assolutamente positive e curative

Ciò è equivalente a pensare ‘bene’ che ogni ‘cosa’ sia un dono d’inestimabile valore, che solo lo stato evolutivo del genere umano, oppure un suo riflesso condizionato, può contribuire a rendere decadente. Questa ‘caduta’ è uno specchio dell’intenzione superiore parassitaria.

Tutto ciò, infine, descrive un processo di ‘equilibrio nomade’, di perfezione perfezionabile ma perfetta, se osservata dal punto prospettico di vortice del livello vibrazionale che la contraddistingue. È solo facendo astrazione di sé che possiamo osservare lo scibile in funzione del ritenuto impossibile.

Quando una persona veramente desidera la salute, è necessario domandarle, prima, se è disposta a sopprimere le cause della sua malattia. Soltanto allora è possibile aiutarla. Ippocrate, 460 a.C.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 3 ottobre 2011

Di loop in loop secondo interesse.




Che cosa interessa veramente alle persone? A ben osservare i ‘campioni’ a carattere televisivo, si direbbe che la massa sia interessata ai format a contenuto d’intrattenimento sociale, ai giochi, all’attualità, alla scienza di 'superficie' (modello Quark), ai viaggi, alla curiosa conoscenza di altre culture, al divertimento, al sesso, allo sport, al mistero, al giallo, al rosa, al nero, al gossip.

Qualsiasi tipo di informazione, se approfondito, riduce il seguito, lo share, e dunque un programma perde il proprio appeal e ‘senso commerciale’. Si evince allora che per ‘funzionare’, una trasmissione televisiva deve mantenere il proprio ‘focus’ attorno all’attenzione del pubblico; attenzione che determina in questo modo il ‘livello’ dei contenuti proposti e ricevibili ‘senza perdere volume di ascolto’.  

Ci troviamo ancora una volta alle prese con il duplice e sovrapponibile concetto di causa/conseguenza.

Un’indistricabile enigma di fusione energetica tra le parti, tra lo specchio ed il riflesso: chi determina cosa?

La tv è una ‘porcheria’ perché trasmette stereotipi oppure è una porcheria perché riflette la massa, la quale richiede stereotipi? 

È un loop. Uno degli svariati cerchi concentrici a cui la mente piace dare luogo per… fare economia di sé. Chiusa a vortice entra in ‘letargo’ mentre il resto dell’essere incarnato conosce l’esperienza 3d di un vero e proprio incantesimo

L’Universo stesso funziona a ‘loop’, basta vedere la sfericità o circolarità delle forme e delle orbite; le dimensioni stesse descrivono dei livelli in cui rimanere sino a ‘tempo’ debito. L’evoluzione è una corsa a ‘saltare’ da un livello all’altro, proprio come degli elettroni

La differenza che permette di effettuare un ‘balzo’ è di carattere energetico. Si necessita di un valore aggiunto interiore, di una carica consolidata differente rispetto a quella caratterizzante la nostra personalità di vortice. 

Questa ‘carica’ che cosa è? Energia? Che tipo di energia è?
  
È una forma di energia di consolidamento paragonabile all’entropia o alla pressione:

oltre che per l'estinzione di debiti in essere, la formula del consolidamento debiti è utilizzata anche per ottenere nuova liquidità.
Link 
 
Vediamo il suo speculare funzionamento frattale in ambito economico, ossia nell’attuale livello a vortice incantesimale, caratterizzato dalla produzione continua di debito tramite nuova liquidità. In questa ‘regione invertita’ il consolidamento comporta il rimanere nel loop Antisistemico. Nella ‘regione positiva’ evolutiva il consolidamento produce energia di consolidamento evolutivo in maniera tale da ‘non tornare più indietro’, sino al tempo personale in cui l’individuo sarà pronto per viaggiare in un altro livello esperienziale. 

Un po’ sull’esempio di un videogame multistrato a livelli successivi: un arcade.

La Vita è un gioco. La Borsa è un gioco.

Il nostro ‘fanciullino’ che si diverte? Oppure che è convinto di divertirsi?

La seconda ipotesi è quella più credibile, perché una volta ‘installati’ in un loop, il rischio di diventare come una routine di un programma è molto serio. Di quale programma? 

Di quello imperante a quel livello o di quello imperante a livelli successivi ma che a cascata riesce a padroneggiare anche quelli sottostanti. Ogni livello ha compartimenti stagni, se vissuto dal basso o nella direzione ascendente, mentre dall’alto o nella direzione discendente si mantiene una maggiore ‘visibilità’ a patto di mantenere stabile il proprio ‘centro direzionale’ o consapevolezza

L’illusione è ancora presente persino all’interno di questa ‘consapevolezza ‘ di sussistenza: le entità di controllo parassitarie vivono anch’esse nella percezione illusoria di ‘essere’, in realtà hanno solo un punto prospettico superiore rispetto a molte forme esistenziali che risiedono al di ‘sotto’ nella scala evolutiva conoscitiva del ‘ritorno a casa’.

L’altezza raggiunta non è indicativa del livello spirituale raggiunto. L’altezza può permettere di alzarsi per 'vedere' da più in alto, ma si potrebbe anche capire che non è l’altezza che determina la possibilità del balzo. L’altezza può essere riferita a livelli inerenti allo stesso macrolivello, che non coincidono con un vero e proprio balzo evolutivo: l’illusione è molto profonda, anzi ‘alta’ o tridimensionale.

Un elettrone a cui si fornisce un quantum energetico non è detto che salti di livello... tutto deve essere sostenibile.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 30 settembre 2011

Comunicazione non scritta.




È possibile da una ‘forma’, o simbolo, ottenere dell’energia sfruttabile dal genere umano? Ossia un altro tipo di free energy.
 
I primi segni divennero la rappresentazione, il simulacro, il simbolo magico, la divinità e il talismano, e il gesto umano così ripetuto divenne rituale propiziatorio, divenne Rito.
 
Queste impronte e l’attenzione stessa necessaria e focalizzata al gesto del segno, diedero vita alle cosiddette forme-pensiero, depositarie di un certo tipo proprio d’energia. Divennero modelli archetipi; giunti fino ai giorni nostri, forme e segni apportatori di energia, di cui oggi forse, sono stati dimenticati i contenuti, i concetti relativi al loro significato. Ciononostante, continuano a tramandare nei millenni il loro messaggio, a trasmettere impercettibilmente, il loro segnale vigoroso
 
Sono stati assorbiti dall’essere umano e ora fanno parte del nostro DNA; anche se non ce ne rendiamo conto, rispondiamo e risuoniamo istintivamente e fisicamente oltre che energeticamente seppure in modo spesso inconsapevole, al loro antico segnale, alla loro forma, al loro messaggio.
Link 
 
Se traccio un quadrato, ad esempio, su un foglio da disegno, quel perimetro delineato dalla mia creatività o ingegno avrà una precisa funzione d’onda nella ‘realtà’ circostante. Quel quadrato produrrà un’interazione con l’ambiente dal quale è ‘emerso’ per mio mezzo. L’individuo sufficientemente sensibile, ponendo una mano aperta sopra ad una simile forma, potrà percepirne la ‘viva presenza’ in termini energetici.

Che cosa succede? 

Si dice interazione una situazione in cui due o più oggetti (agenti o sistemi) agiscono uno sull'altro. Il concetto è azione bidirezionale, con significati distinti nelle varie discipline. 

Più in generale l'interazione è presente in qualsiasi tipo di comunicazione (dove anche il ricevere è un'azione) e nel comando, o nella guida, di macchinari (dove chi opera reagisce agli effetti della propria azione). Infatti per interazione spesso s'intende proprio la comunicazione.
Link 
 
Avviene  una ‘comunicazione’ tra noi e la forma. Dalle forme è possibile estrarre energia elettrica o magnetica o d’altro tipo? Io penso intuitivamente di sì.

L’energia delle forme e dei colori viene percepita, anche inconsciamente, in molti modi nell’ambito sociale, ad esempio nell’arredamento di una casa:

Certi luoghi hanno l'infinito pregio di farci sentire a nostro agio, mentre altri non riescono ad accoglierci nel modo giusto. Le ragioni possono essere molte ed alcune di queste sono da ricondurre al feng shui, la nota disciplina orientale, le cui origini si perdono nel tempo. Un'antica arte che coniuga filosofia ed architettura, sapienza e pragmatismo nel costruire e nell'arredare...

Il termine feng shui si può tradurre come vento ed acqua, due elementi inafferrabili... 

Il punto di partenza è il ch'i, il respiro della natura, l'energia vitale che scorre nel mondo, la quale risponde a precise leggi. Tali principi universali sono racchiusi nel concetto di Li, l'ordine naturale, che gli esseri umani non possono afferrare pienamente, ma sanno bene come esso sia perfettamente proporzionato e rispondente a principi matematici. 
 
Nel mondo naturale regna, pertanto, un'armonia che va preservata e con la quale è auspicabile stabilire un rapporto, proficuo per ambo le parti. Una delle strade percorribili per beneficiare dell'energia naturale è di vivere in simbiosi con essa ed il feng shui e si propone ciò.
Link 
 
Volenti o nolenti siamo immersi in un oceano globale d’energia o informazione. Noi stessi siamo parte di questa energia e comunichiamo, a più livelli, con il ‘tutto’ che ‘è’.

Definire l’invisibilità in un ambito dove è il punto prospettico che regna sovrano, è come voler trovare una spiegazione al fatto che, nelle 3d, oltre ad una curva non si possa vedere cosa c’è: è naturale a quel livello della percezione visiva. Ma se inizio a percepire qualcosa in più, oltre all’informazione visiva, allora quella curva non potrà più nascondere ciò che esiste oltre ad essa, perché il termine ‘oltre’ non sussiste nel momento in cui la densità di un corpo viene superata dalla prospettiva della 'comunicazione allargata'.

La luce naturale è composta da tutti i colori allo stesso tempo. La loro ‘somma’ annulla le relative singolarità. Non è un paradosso ma è la conferma che le proprietà dei colori sono potenzialmente comprese nell’unità di tutti i colori

È solo quando il ‘tutto’ si ricompone che il risultato è ‘assoluto’. Se dovesse mancare anche solo un colore, l’unità sarebbe compromessa.

È anche curioso che il termine ‘unità’ possa essere, allo stesso tempo, simbolo dell’individuo e del gruppo:
  • una unità
  • unità di un gruppo.
Si gioca a rimpiattino nelle 3d. Si percorre un nastro di Moebius infinito se non si osserva da un punto prospettico superiore

Il nostro Sé osserva da un simile livello. Facendo opera di astrazione di sé possiamo ritrovarci al ‘piano superiore’ mentre osserviamo noi stessi che, come un topolino nel labirinto, percorriamo corridoi nei reami illusori della densità energetica. Al posto del pezzo di formaggio, al centro, che cosa ci sarà?
 
Nulla, se non la nostra esistenza terrena attuale consumata sulla sedia del tempo.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

giovedì 29 settembre 2011

La competizione e l'aurora boreale.




Cosa scrisse la Banca Centrale Europea al Governo italiano lo scorso 5 agosto? 

Nella missiva si legge che il Consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte ritiene necessaria ‘un’azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori’. Le sfide principali per l’Italia, secondo la Bce, sono ‘l’aumento della concorrenza, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali’...
Link 
 
Ecco la ricetta che traspare da queste poche righe.

L’obiettivo è quello di ‘ristabilire la fiducia degli investitori’.

In che modo? Aumentando la concorrenza, tra l’altro.

Ossia, si ‘deve’ ripristinare la fiducia di chi? Chi sono gli investitori? Quelli che detengono oltre il 70% del debito pubblico italiano? I detentori internazionali degli ‘asset’? Un italiano dovrebbe dunque rispondere ad un input simile? 

Ossia, impostare la propria Vita in funzione della fiducia degli ‘altri’? Ossia, impostare la propria Vita in funzione di input provenienti dal Governo, il quale riflette l’intenzione degli ‘altri’?

Trovo tutto ciò un processo in disarmonia con il ‘conosci te stesso’. 

In questo modo l’individuo è gravitazionalmente sradicato dal proprio centro e proteso a seguire una ‘rotta’ quantomeno forzata e tortuosa e, anche se ‘tutte le strade conducono a Roma’, è meglio non vivere di rassegnazione e di sterile filosofia

Aumentando la concorrenza si ottiene un maggiore sbilancio nelle componenti umane più profonde e spirituali, le quali sono adattive ad un vivere in armonia e cooperazione, lontane da ogni attaccamento  terreno, addensate attorno al significato di abbondanza creativa

L’esperienza del denaro è un grande test per mettere alla prova ‘quello che siamo’. Non intendo dire, con questo, che il denaro è ‘causa’ ma rimane sempre ‘conseguenza’… una conseguenza di quello che ‘siamo’.

Aumentare la concorrenza? Pensiamo a questo concetto applicandolo ad un formicaio o ad un alveare, ossia a quelle comunità non umane che più brillano per armonia sociale. Esiste la concorrenza all’interno di un simile ordinamento tra ‘individui’? A cosa servirebbe? Ad ‘aumentare’ che cosa? La fiducia di chi? 

La concorrenza è un processo sociale che alza la ‘temperatura’ del percepito, conducendo alla ‘febbre’ del singolo ed, infine, a quella dell’ambiente in cui è inserito.

Vediamola così; la concorrenza è:
  • attrito tra le persone
  • un aumento della 'pressione' sociale, dello stress.
È una esigenza maggiore di ‘spazio’ per sé a scapito degli altri. Cos’altro ci viene in mente se pensiamo ad una espansione di questo tipo in ambito cellulare? Una massa tumorale, un non-equilibrio.

La concorrenza mina alle radici i rapporti umani, li rende poco trasparenti. La concorrenza porta 'valore aggiunto' solo quando si apre al dialogo, quando si accetta di mettere tutte le carte in tavola e di affrontare il proprio ‘avversario’; sì… perché la concorrenza crea avversari

Questo ‘valore aggiunto’ solitamente lo si ‘estrae’ quando si è raggiunto il livello massimo della conoscenza in un determinato campo della propria ‘attività’ e, molto spesso, quando ci si trova al contempo ad affrontare una grave crisi personale, o professionale, o sociale. In quelle circostanze particolari, accettando di aprirsi al dialogo, con un ‘concorrente’ dello stesso livello competitivo ed esperienziale, potrà materializzarsi la scintilla del percorso evolutivo inerente al ‘conosci te stesso’

È una via molto difficile e tortuosa, che conduce al cospetto del proprio 'rogo esistenziale'. 

La crisi che si produce per inerzia corrisponde ad un vuoto di valori, gli stessi valori che hanno spinto all’ossesso sul piede dell’acceleratore sociale della competizione. Una Vita di studi o di lavoro sfrenato, sulla scia delle illusioni invitanti dell’Antisistema, improvvisamente evaporano al posto della coscienza. E cosa rimane? Un ‘buco nero’ dentro allo stomaco e nella testa.

Una domanda: e adesso?

Quella crisi è un segno che abbiamo iniziato a comprendere qualcosa di noi stessi.

Il confronto con gli altri diventa assolutamente vitale, nella massima trasparenza possibile. Vivere di concorrenza conduce, nel migliore dei casi, a questa soluzione evolutiva. Nella stragrande maggioranza dei casi ci si presta ad un aumento sconsiderato del proprio Ego a scapito di tutto il resto, dove per ‘resto’ intendo sia le nostre componenti individuali, sia quelle sociali in cui siamo inseriti.

A volte si parla di ‘una sana competizione’ stigmatizzata dal famoso motto ‘l'importante non è vincere, ma partecipare’. Una competizione basata su regole etiche e morali. Ma quando succede veramente in questa versione della realtà? Nei film? In qualche raro caso che il più delle volte ‘non ha pagato’, secondo il modello di consenso sociale? 

La massa quale input segue? È la massa che crea gli input, i condizionamenti a cui in seguito essa stessa aderirà inconsciamente, addossando le ‘colpe’ agli altri?

Giriamo sempre in cerchio.

Intanto succede questo attorno alla concorrenza del Mondo:

La Cometa Elenin passerà vicino alla Terra il 17 Ottobre 2011…
Questo autunno vedremo l'avvicinarsi della cometa alla Terra, più vicino di quanto sarebbe normale, come se fosse caduta in una sorta di 'vortice di  attrazione gravitazionale', che potrebbe guidare la cometa verso la Terra, trascinando con sè meteoriti e altri piccoli corpi celesti ma di natura ignota.

Sembra che la cometa scoperta dal professor Leonid Elenin il 10 dicembre 2010 e confermato in seguito da diversi osservatori astronomici, ha un grande legame con il nuovo pianeta scoperto nel sistema solare, la cui dimensione è tre volte più grande di Giove, con una massa gassosa, e che è stato nominato Tyche, che si trova ben oltre l'orbita di Plutone

La scoperta è stata fatta dagli americani Daniel Whitmire e John Matese dell'Università della Louisiana Centro.

Le ultime notizie provenienti dalla NASA, indicano un livello di allarme elevato e sembrerebbe che la FEMA, abbia iniziato ad installare telecamere di sorveglianza in tutti gli Stati Uniti, in modo tale da poter catturare la caduta di meteoriti. L'azione si chiama 'What's Hitting Earth?' (Cose che colpiscono la Terra). Coincidenza?
Link 
 
Il Centro Meteo del NOAA Space Center Prediction - ha emanato una nota ufficiale per la nazione, per una forte tempesta geomagnetica di livello G3 che sta raggiungendo la Terra.  
 
Questa esplosione è significativa ed è stata registrata nella mattina di Sabato 24 Settembre. La scala di pericolosità G-scala gamma delle tempeste solari va da G1 (minore pericolo) a G5 (estremo pericolo). Gli esperti NOAA del meteo sono disponibili a discutere di questa tempesta solare e del suo potenziale pericolo, anche per ulteriori tempeste solari di questa settimana. Impatti sono previsti sulla Terra e le scosse sul campo magnetico del pianeta innescano forti 'geomagnetic storming' in alcune regioni

L'Espulsione di massa coronale di sabato, potrebbe portare una raffica di particelle cariche sul campo magnetico che partono dal Sole percorrendo lo spazio a circa  5 milioni di miglia all'ora. Tale perturbazione, se fosse indirizzata direttamente verso la Terra, il suo campo geomagnetico potrebbe raggiungere 'gravi livelli estremi'. 

Tempeste geomagnetiche sulla Terra possono impedire il funzionamento delle reti elettriche e mettere fuori uso temporaneamente linee radiofoniche, arrecando danni alle telecomunicazioni via satellite. Nessun impatto alla rete elettrica, impianti tecnologici satellitari o altro, non sono ancora stati segnalati per  la tempesta geomagnetica di oggi, che potrebbe persistere per diverse ore.
 
Il punto sul Sole che ha prodotto l'espulsione di massa coronale Sabato, rimane attivo, e i satelliti di sorveglianza, rimangono a monitorare questa area che produce attività, che potrebbe creare altre tempeste nei giorni successivi. SWPC NOAA continuerà a sorvegliare la zona attiva e continuerà ad informare i propri clienti - operatori di rete, gli operatori satellitari, aeree e altro ancora. Tale tempesta potrebbe innescare una serie di terremoti e spettacolari aurore boreali. Questa sera, la gente che abita nel Nord Asia e in Europa hanno la possibilità di vedere l'Aurora.
Link

Astronomia: violenta eruzione solare. Senza luce 10 milioni di persone in Cile.
Nella giornata di ieri abbiamo parlato del mega blackout che ha paralizzato il Cile. Non sono state rese note le cause ma il Solar Dynamics Observatory (SDO) della Nasa, nell’ambito del programma lanciato dalla Nasa 'Living With a Star' (LWS), ha registrato 48 ore fa una violenta espulsione di massa coronale nella radiazione ultravioletta, pari a X1.9. 

Le espulsioni, chiamate anche CME, sono una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella (in questo caso dal Sole), con un’energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche.  Le onde d’urto risultanti viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l’alto attraverso la cromosfera e la corona solare, a velocità dell’ordine di 5.000.000 di chilometri all’ora. La classificazione di tipo X sta ad indicare la classe più violenta, che può causare danni proprio alle comunicazioni e all’energia elettrica. 
 
Insomma, il Sole come non si era mai visto. Intanto nella scorsa notte straordinarie aurore boreali hanno illuminato di bagliori colorati di verde, viola e rosso non solo i cieli polari ma anche quelli dei Paesi posti a latitudini più basse, come il Nord Europa e il Nord America. Spettacolari foto pubblicate sul sito internet ‘Spaceweather’ sono state scattate per esempio in Danimarca, Canada, Stati Uniti. 

L’eccezionale attività solare ha reso visibili all’occhio umano straordinari bagliori del cielo, come le aurore boreali, anche a basse latitudini...
Link

Aurora boreale da sogno in Danimarca…
Un'aurora boreale dai colori mai visti. L'ha immortalata utilizzando la tecnica del timelapse il fotografo Jesper Gronne sopra i cieli di Silkeborg, in Danimarca. Ma la tecnologia niente avrebbe potuto senza l'aiuto della natura. Questi colori eccezionali ed intensi sono merito di turbolenze spaziali: eruzioni solari molto forti...
Link

Prima o poi, volenti o nolenti, qualcosa ci obbligherà al 'risveglio'. In quel momento o ci adatteremo passivamente seguendo il piano predisposto dall’Antisistema, oppure inizieremo a risplendere della nostra stessa luce finalmente libera di manifestarsi anche nelle 3d.

È una scelta nella scelta e non è detto che ciò che viene in aiuto in prima istanza sia così opportuno.

A noi il discernere secondo cuore, consapevolezza e senso unitario…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com