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lunedì 13 ottobre 2025

Salva te stesso e salverai il mondo…


Cantastorie

Sì, ma… in che senso

La solita solfa non ti salverà. Lo “stress” ti ha ma tale “logorio della vita moderna…” è-voluto. Ergo? Quante baggianate intendi ancora raccontarti. Se non vai a fondo (non sostanzi) è perché ci sei già “sul fondo” AntiSistemico:

è già successo Vs continua a succede-re.

“Addio, cielo; addio, terra; addio neve; moriamo. Addio; come servitori di Doom, noi moriamo...”.
Conan il Barbaro

Doom = “destino, sventura…”. Dr. Destino as Doom.
Dome… cupola, duomo, volta, testa, calotta, tiburio, arrotondare, tetto a cupola… 

Il mondo è la mia ostrica, ah ah ah ah ah…
Le stelle cadenti non si fermano mai anche quando raggiungono la cima…
Siamo lontani da casa. Benvenuti al Pleasure Dome…”.
Welcome to the Pleasuredome - Frankie Goes to Hollywood

Ostrica: hai presente la f-orma? 

Qualcosa che si apre, ma che è normalmente chiuso. E che racchiude la “perla”, al suo interno o centro (portante). La perla è preziosa. Sì, ma per chi? Per l’ostrica? No. Per chi se ne impadronisce, avendolo organizzato ad hoc. L’ostrica produce la perla o la conserva: ma la perla “serve” altro, ch’è Oltre.


“Dopo Blowin’ in the wind, diventato La risposta è caduta nel vento incisa da Luigi Tenco, e approvata da Dylan che controllava tutte le versioni internazionali, mi arrivò da tradurre Ballad of a Thin Man…”.
Mogol

Blowin’ in the wind… (soffiando nel vento: Mary Poppins, la tata magica che arriva volando dal cielo con un ombrello durante una giornata ventosa per occuparsi dei fratelli Banks…).

Visitatori. Visit-attori. 

Chi entra dentro a… Mentre, “te” sei sempre pre-occupato al fine di… Ergo, “niente y nessuno”. 

Dylan… controllava tutte le versioni internazionali… (torre di controllo a missione, rispondete missione…). 

“La risposta, amico mio, soffia nel vento
la risposta soffia nel vento.
Sì, e quanti anni deve esistere una montagna
prima di essere spazzata via dal mare?
Sì, e quanti anni possono esistere alcune persone
prima di poter essere libere?
Sì, e quante volte può un uomo girare la testa
e fingere di non vedere?...”.
Bob Dylan

All’ultima “domanda”, puoi tranquillamente rispondere “te” (qua, così). Quante volte? , dove il numero non conta + niente? Ove, è già successo e continua a succedere ma “niente”. Ci sei

È “300” ma al contrario, ad angolo giro, nella sostanza. 

Laggente (ch’è tanta), viene fatta auto infilare dentro a qualcosa (uno “stretto”) da cui fuoriesce “uno alla volta” = perfettamente sotto controllo (anche se non si può dire). 

Ecco la manifestazione (“nascita”) nel (qua, così).

“Non ci capivo nulla e riscrissi il testo a modo mio. Dylan non approvò ma come traduttore voleva solo me, così mi fissarono un incontro con lui al Mayfair Hotel, a Londra. Gli spiegai che non potevo firmare la traduzione letterale di parole di cui non capivo il senso, e gli chiesi di spiegarmi cosa volesse dire il testo. E Dylan… mi confessò che nemmeno lui riusciva a capire il significato delle proprie canzoni…”.
Mogol

Il Gran Mogol, uhm. E “Robert Allen Zimmerman (l'alieno nella stanza)”: colui che non “capisce il significato delle proprie canzoni”. Peccato che Dylan è un “cantautore”. No? Quindi? Cosa (ti) sta dicendo di sì tanto rivelato. Cosa “non sa”. Non è solo la Verità. È anche Dylan: che sa, conosce, ricorda, etc. Ma, non te lo può dire apertamente, perché… “non si fa”. 

Perché il giogo è bello quando dura potenzialmente per sempre. E da Dylan a Mogol e Battisti:

oltre al monte c’è un gran ponte. Una terra senza serra… Non lo sai…
Due mondi.

E dai! 

Il rosso



Mogol, dopo essersi nascosto tra le parole di tante canzoni di cui chiunque conosce a memoria almeno qualche strofa, ora si racconta in un libro…

“Dopo essersi nascosto tra…”. Ok? Ora se ne esce, raccontandosi in un libro = ancora nascosto tra le parole. Rivelazione è il cont®atto a cui i visitatori sono vincolati. 

Non possono dire. Ma possono “dire”.
Come, dando le noccioline alle scimmie dello zoo cittadino.

Questo significa che “te” sei talmente imbastito (qua, così) che possono anche “dirti”; tanto… “niente”. La Verità spinge persino per “dirti”, dunque, quando i visitatori “dicono”, a “te” giunge un “dato” ben preciso, sospinto da “tali ali di e-vento”. 

È in ciò che va “soffiato”.
“Apriti Sesamo…”. 


L’ispirazione è, appunto, un sottile velo che ti sussurra nelle “orecchie”. Però, l’ispirazione è anche AntiSistemica (qua, così), motivo per cui ecco perché hai sempre sulle spalle sia un “angioletto” che un “diavoletto”. Ecco perché sei sempre preso dal “dubbio”, nonostante “non hai mai tempo per…”. Ecco perché devi c®edere in teorie, assiomi, fede, etc. assolutamente “scientifici”. Altrimenti, useresti la mente sostanzialmente, se non fossi sempre troppo imp®egnato anzitempo. 

C’è una strana “assonanza” tra le cose. Sembra, anzi non sembra ma…, che ogni cosa abbia una in-certa familiarità. Con chi? Tra di loro. D’assieme.

Come se…, ma anche no.

Questo è il non lineare, oltre che il frutto del Re-Seth. Questi sei “te”, nell’AntiSistema. Altro che “Alice”. Altro che. Oltre c’è ben altro. E, fra l’altro, ci sei anche Te (come potenziale contemporaneo). Hai presente quando l’eroe di turno, nei cartoni animati dei robottoni, è sempre atteso da un “corpo più grande/potente” che attende fedelmente? Ecco in cosa consiste il potenziale di cui godi, Te. 

Ma (qua, così) sei “te” ad auto sopravvivere. 

Mentre, Te non esisti (anche se ci sei). Le “similitudini” non si sprecano. Nel senso che sono la n-orma ed al contempo, vanno disperse come “perdendo la coincidenza”. Qualcosa che tuttavia ritorna sempre, come per effetto boomerang, o quella penna che si chiama Pietro. Ricordi

Come una promessa, un debito da onorare, una stretta di mano che salda il circuito relativo a quello che due persone si sono dette. Non come un cont®atto, a meno che ogni cavillo contenuto faccia davvero parte della conoscenza tra le parti (cosa che inficerebbe i cavilli stessi).

Qualcosa che devi “conoscere”, al fine di… Qualcosa che è una struttura complessa o, meglio, è-voluta. Qualcosa che “una volta” ne facevi tranquillamente a meno. Qualcosa ove “la legge non ammette ignoranza”, in quanto che la medesima “serve” a chi l’ha concepita, ricevuta, fatta approvare dalla “maggioranza”. Ah! Che miseria ladra ed impestata è il (qua, così), con “te” dentro, ma “sei fuori?”. 

Un’altra potente “similitudine (frattalità espansa)”? Eccotela:
entrare in un sottomarino
passando dall’acqua esterna a quella interna della camera da depressurizzare
che comporta aria al posto dell’acqua
Vs
passare dalla pancia (“acquosa”) della mamma, all’aria “aperta”…

Uhm. Che stranezza. Vero? Anzi, che similitudine curiosa. 

Come quando il “cre-attore” divise le acque superiori da quelle inferiori… Come quello che ti è dato ricordare, dopo ogni Re-Seth. Ricorda, quindi:

ciò che è passato, non è passato
ciò che non è passato, è passato…


Il “Verbo” che fa la differenza tra Te e “te” (qua, così):

passato = transitato, filtrato (ricordato)
passato = precedente, fermato (dimenticato).

Il “Fare…” Vs il “tempo” = lo spazio che auto suddivide tutto da “tutto” (qua, così). 

Ricordi, qualche mesa fa, cosa successe in SPS? Figurati. , ecco quanto…
Lasciati i “social (c’era il solo Telegram)” il 20 giugno 2025, sono passati, quanto? Quasi 4 mesi, che sono alquanto significativi. Ritornandovi solo per fare pulizia e per “fare del carotaggio”, uhm:

la situazione nel Paese 404 non si è fermata
anzi
la Russia è avanzata ulteriormente
ma (ma)
la situazione è tesa in quel Paese.

L’intero blocco occidentale lavora come una sola macchina (azionata da remoto) contro i russi. Questa volta se la vogliono inglobare. Lì, iniziano a mancare gli specialisti, l’elite militare, gli incursori professionisti, etc. L’esercito è sempre più caratterizzato da “uomini a contratto” = dilettanti o avventurosi o disperati o patrioti senza esperienza di guerra o personaggi che si sono formati guardando film e giocando in rete. Questo emerge dall’analisi quotidiana di un canale sufficientemente trasparente da ammetterlo. E dopo 4 mesi, salta all’occhio. Dunque: nella sostanza si può tranquillamente parlare di “Russia”. E, quindi, di… “Putin”, che sta permettendo la distruzione dello zoccolo duro dell’esercito (e non solo). Mentre, al contrario, nel blocco occidentale tutto si rafforza, si organizza sempre più e si avvicina non solo logisticamente al “confine russo”. Facendo pensare all’esatto contrario! Il punto debole delle precedenti fallimentari “campagne” contro i russi, è stato ampiamente irrobustito: la capacità logistica di rifornire le truppe, in continuazione. La stagione invernale non avrà più lo stesso effetto auto distruttivo per le forze di invasione, in quanto che la rete satellitare, l’aviazione, i droni, etc. possono sopperire alla mancanza di movimento terrestre. Cosa che vale anche per i russi, fra l’altro. Questa volta sarà più arduo difendere le loro terre. Sull’altro fronte, la Cina può fare la differenza. Così come gli “Usa”, che sino ad ora hanno fornito lo scheletrato della guerra, pur disponendo di mezzi e uomini che direttamente possono intervenire ad hoc. La Corea del Nord ha fornito truppe nella fase di difesa del territorio russo. Ma la Cina è il vero player che potrebbe davvero aiutare i russi. Come si comporterà? Ricorda che sino al “2020” circa, la Cina era la “Cina”. Ora sarà davvero Cina, però? Il perno sta lì. Se è la Russia il boccone del Re, di conseguenza, tutto si muoverà contro, a tempo debito. E lo vedrai abbastanza a breve. Putin non è immortale. Seppure sia “Putin”, sino a quando sarà in vita, dovrà essere coerente. Ma subito dopo? Una classe di politici corrotti (globalisti) darà subito il là ad un processo di “pace”, molto simile a tutti quelli già successi = la fine della Russia storica. Quella che può dire di avere vinto ogni guerra a cui ha partecipato! Stanne certo. E la dottrina sovrana nucleare russa? 

“Niente”, grazie allapolitica.


“Potenza del motore, forza, movimento, azionamento.
Potenza, forza, movimento, spinta, propaganda
Su strade senza gioia camminiamo in file.
Un flusso calmo ma costante
accompagnato da comandi ad alta voce.
La nostra forza sta esaurendosi
un'altra speranza alimenta un altro sogno
un'altra verità installata dalla macchina.
Un desiderio segreto il matrimonio di bugie.
Oggi si avvera ciò che il buon senso nega.
Le ruote girevoli sono il destino
Le macchine chiamano seguaci fino a notte fonda…
La nostra forza sta esaurendosi
un'altra speranza, un altro sogno, un'altra verità.
Installato dalla macchina, installato dalla macchina…”
P: Machinery – Propaganda

Qualcuno governa ogni e-vento: ci soffia dentro. 

La rimanenza, resta con il cerino spento in mano. “Resta di stucco…”. Il trucco è un incanto. Qualcosa a cui non riesci mai a dire di “No”. E anche quando lo pensi, non lo emani. Anche se non è coi “No” che combini qualcosa sostanzialmente. Ci vuole ben altro; però un bel “No” deciso, ogni tanto, fa effetto (li allarma). 

O Fortuna (in italiano O sorte) è un testo… composto da 36 versi e spiega come la sorte da favorevole possa diventare avversa, e che essa comandi su qualunque elemento. In questo caso “fortuna”, nella lingua latina, va intesa nel suo significato neutro, quindi come “sorte”…
Quando vieni “estratto a sorte”? Quando hai sufficientemente “culo”. Prova a vincere alla lotteria, infatti! A meno che è-voluto. Allora, “ti piace vincere facile”. Ergo
“O Fortuna
come la luna
(sei) variabile nel (tuo) stato,
sempre cresci
o decresci.
La vita detestabile
prima opprime
e poi calma,
per gioco, una mente acuta;
la miseria,
la potenza,
dissolve come ghiaccio.
Sorte crudele
e vana,
tu ruota volubile,
stato incerto,
falsa prosperità
sempre dissolubile,
oscurata
e velata
anche su me stendi la tua ombra…”.
O Fortuna
come la luna
(sei) variabile nel (tuo) stato,
sempre cresci
o decresci

L’essere “variabile” è (in) un ciclo. Ed in quanto tale è prevedibile. L’accostamento tra “fortuna y luna” è alquanto parlante:

dall’Oltre proviene il “comando” che ti ha ma “niente” (qua, così).

La sorte è “tua” tanto quanto lo è la… luna. Non vorrai mica la luna? Il Dr. Destino è ciò che si abbatte come e-vento. Oz soffia nel vento, indirizzando:

andando a sancire la differenza sostanziale tra mittente e destinatario, ergo, continuando ad auto suddividere le acque superiori da quelle inferiori (la “gravità” della gerarchia).


Il fato, presentato come un'entità capricciosa e imprevedibile, in grado di influenzare direttamente la vita umana… La Fortuna è vista come una forza capricciosa che alterna momenti di crescita e decrescita… I versi conclusivi sono un'amara riflessione su come il destino avverso accomuni tutti gli esseri umani, che dovrebbero quindi compiangersi unitariamente…  

Attenzione:

un…
destino avverso accomuna tutti gli esseri umani, che dovrebbero quindi compiangersi unitariamente…  

La non solo parola chiave (il “Verbo”) è unitariamente:

qualcosa che riserva lo stesso trattamento a tutti
richiede 
l’unità di tutti coloro che ne s-offrono!

Ecco perché il divide et impera, che sembra così tanto inflazionato, vecchio, stantio e superato, ma (ma) squadra che vince non (si) cambia. 

Accorgersi è capitale. 

Indi, mutare d’atteggiamento (“Fare…”), rimanendo tali in “f-erma” coerenza. Ti devi “fermare”. Altrimenti, “niente”, tanto x (non) cambiare sostanzialmente.



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4052
prospettivavita@gmail.com


lunedì 28 luglio 2025

E-vento. Testa rossa. Re. Ops!


Questo è un Bollettino di interconnessione. Spunti e varie.

“Due rami, un albero…”.
Karate Kid: Legends

Diciamo, “x rami, un albero…”.

Lo “albero” è… tutto. I “rami” sono tutto il resto. Ossia, sempre… tutto = ancora l’albero, che può dunque essere formato in infiniti modi, dall’intreccio dei rami. Da, come sono i rami. E, da come si/sono collegati. L’albero deve per forza essere il Re? È il risultato, la risultante della “trama”. La summa. La sostanza. 

Ciò che “ne viene fuori”.

Da questa “prospettiva” emerge una sostanza relativa a come sei “te”/Te. Sopravvivi = esisti ma non conti nulla a livello di albero? Scegli sempre fra…? Uhm

Ci sei, altresì? Allora, (ti) decidi e, ops, il tuo atteggiamento sembra in qualche modo “contare”. Bene. L’albero non potrà che risentirne “ad immagine e somiglianza”. Quello che proprio non passa (qua, così) è la contemporaneità delle singolarità (Te). Vero? È la “scienza” AntiSistemica che ti ha… “fatto su”. Il “sapere” auto rigenera a(u)tomi formati(si) in qualunque modo, ma sempre nell’AntiSistema. Ove, ciò che ti “collega”, sia a “te” che agli altri (versanti nella medesima condizione sostanziale), è qualcosa (qualcuno) che non esiste ma c’è. 

Ce la “Fai…” a concretizzare (sostanziare) un simile “luogo comune”? Il rivelarsi “tra le fini dei mondi”. . Ecco il concetto di s-fondo:

non esiste, c’è = essenzialmente, gli attributi accreditati a “Dio”
non esiste, c’è = qualcosa/qualcuno ch’è rivelato, a “te” (qua, così)
non esiste, c’è = un luogo fisico di-staccato da ogni “tua” percezione af-fondata nell’AntiSistema
non esiste, c’è = l’oro
non esiste, c’è = Te (xxx, xxx); il potenziale contemporaneo.


In Minecraft, la redstone è un materiale che può essere usato per creare circuiti e meccanismi complessi, permettendo ai giocatori di automatizzare azioni, creare trappole, o persino costruire macchine sofisticate all'interno del gioco…
La redstone in polvere è il componente base per la trasmissione del segnale. Può essere posizionata su blocchi per creare percorsi e collegare altri componenti. 
Torcia di redstone: 
fornisce un segnale costante e può essere utilizzata come interruttore o per alimentare altri componenti. 
Ripetitore di redstone: 
allunga la distanza di trasmissione del segnale e può anche ritardare il segnale. 
Comparatore di redstone: 
può essere usato per confrontare segnali o sottrarre potenza da un segnale
Pistoni e pistoni appiccicosi: 
possono spingere o tirare blocchi, permettendo la costruzione di meccanismi mobili come porte o ascensori. 
Lampada a redstone: 
si illumina quando viene alimentata da un segnale di redstone. 
Blocco di redstone: 
fonte di energia costante, utile anche per immagazzinare polvere di redstone. 
Interruttori, leve e pulsanti: 
componenti che forniscono segnali di input per attivare i circuiti… 
Circuito di redstone: 
una struttura di redstone che utilizza i componenti sopra menzionati per creare meccanismi e automazioni
Potenza del segnale: 
la redstone ha un segnale che può variare da 0 a 15. I componenti ricevono e trasmettono segnali con una certa potenza
Redstone Update: 
un aggiornamento del gioco che ha migliorato il sistema di redstone, aggiungendo nuove funzionalità e ottimizzazioni. 
La redstone è un aspetto fondamentale di Minecraft che offre infinite possibilità creative e ingegneristiche. Comprendere i suoi componenti e come interagiscono tra loro è essenziale per padroneggiare la costruzione di circuiti e meccanismi complessi.

Redstone = pietra rossa. 

Secondo il censimento degli Stati Uniti del 2010, Pietra rossa è il 51941o cognome più comune negli Stati Uniti, appartenente a 400 individui. Pietra rossa è più comune tra gli individui bianchi (86,00%)…

Il cinabro è un pigmento minerale organico di colore rosso. Questo minerale viene estratto nelle miniere e in commercio si può trovare sotto forma di pietra oppure in polvere grossolana…
Nel 2024 è stato scoperto che già le popolazioni neolitiche del sesto millennio a.C. erano in grado di estrarre questo materiale
Dato il suo contenuto in mercurio, è da considerarsi tossico
È sempre servito, fin dall'antichità, per separare l'oro dalle impurità dei minerali nei quali è contenuto
Il cinabro nell'alchimia cinese è così la materia prima della pietra filosofale. In altre parole, esso è il materiale di base per l'elaborazione dell'oro nell'alchimia esterna e dell'elisir di immortalità nell'alchimia interiore
Utilizzato in seguito da Immanuel Kant come esempio nella complessa dimostrazione di una regolarità delle apparenze (fenomeni), tale regolarità è ammessa come fondamento della possibilità riproduttiva dell'immaginazione nell'ambito della deduzione trascendentale dei concetti puri dell'intelletto 
(frattalità espansa docet).

Mercurio rosso: qualcosa che era alla base del funzionamento/interazione dei “campanili”, nella cosiddetta Grande Tartaria, con l’atmosfera = la “cattura di energia” e relativa distribuzione. Qualcosa che è stato smantellato durante l’ultimo Re-Seth.
Dunque; questi “pietra rossa” o testa rossa (400 individui negli “Usa” e chissà quanti nello “mondo intiero”), sono delle “Ferrari” che con-corrono alla “cattura” di qualcosa di molto diverso dal luogo comune di “energia”, ossia, di Te auto manutenuto fisso o appeso al chiodo, in maniera tale da auto ricavare continuamente la “mano d’opera” necessaria al mantenimento dell’AntiSistema in toto. 
Ovvero:

Te sei la “energia” = “te” (qua, così), l’ingranaggio perfetto; quello che non sa di esserlo, né manco lo immagina. Wow

I “testa rossa” sono come custodi. Tieni sempre presente che il “cog-nome” non è mai casuale, derivando da una certa caratteristica originale. Una sorta di “marchio di fabbrica”. Il motivo per cui molti “sentono” di tatuarsi (qua, così). Sostanza

Ove, il “tempo” è ancora/sempre… spazio, perfettamente ripercorribile.

Le “stanze del tempo” sono come “spazi arredati”, connessi gli uni agli altri, mediante “sostanza”. Lo “spazio-tempo” è… spazio auto sud-diviso in compartimenti locali. La “gravità (gerarchica)” è ciò che li mantiene auto “separati in casa”, servendo alla ragione fondamentale (l’oro) dal momento in cui è già successo e continua a succede-Re. Qualcosa che non è detto “durare per sempre”, però

Dipende da Te. Ok

Dunque, dal “testa rossa” deriva (si separa)… l’oro:

separare l'oro dalle impurità dei “minerali” nei quali è contenuto…

Il “cinabro” è un filtro. Una elite, da cui proviene o viene “elett®o” il… Re.






Golden Eye (testo)
“Guardalo muoversi attraverso fumo e specchi
senti la sua presenza nella folla
altre ragazze gli si raccolgono attorno
se lo avessi avuto non lo avrei mai lasciato
Golden Eye, non pizzi o pelle
una catena d'oro lo terrà fermo al punto…”.
Vedilo muoversi tra fumo e specchi
senti la sua presenza tra la folla
altre ragazze si radunano intorno a lui
se lo avessi non lo lascerei uscire
Golden Eye, non pizzo o pelle
catena d'oro portalo sul posto…”.

Nel “film” del 1995:

un'esplosione di impulsi elettromagnetici colpisce improvvisamente la base, distruggendola insieme agli aerei da combattimento..., mentre distrugge tutti i sistemi satellitari in orbita sopra… Il neo nominato M incarica Bond di indagare, dopo che è stato determinato che l'esplosione proveniva da un satellite dell'era sovietica armato con un'arma spaziale a impulsi elettromagnetici nucleare, nome in codice “Golden Eye”…

C-occhio d’oro…

Il “cocchio d'oro” è una carrozza trasformata dalla fata madrina in Cenerentola, per permetterle di partecipare al ballo reale. Questa trasformazione è un elemento chiave della fiaba, che consente a Cenerentola di uscire dalla sua condizione umile e interagire con il principe

Uscire e…:

da dove ri-esce (dalla sua condizione umile...)
e
dove va (interagire con il principe...). 

Uhm; da te a Te, il passo può essere breve, se (se)...
Anche, fisicamente.

“Ma perché sei andata via.
Mi son persa nella notte.
Perché non m'hai detto che non eri mia.
Non lo so.
Sarà il vento o sarai tu
la voce che risponde ai miei perché
Lancio qualche peso al cantinero
che non parla mai
accanto a me c'è un gringo, uno straniero
mi chiede “Man, dove vai?”…
Nord sud ovest est
e forse quel che cerco neanche c'è (oh-oh-uoh)
Nord sud ovest est…”.
Nord Sud Ovest Est - 883

Forse, sì. Forse, no. Se cerchi, però, ri-cerchi continuamente. Chi cerca (non) trova.
Nord Sud Ovest Est = auto ri-cerc(h)iare sul posto. Oppure, andar Oltre

“Ri-uscire a… vedere le stelle”. Connettersi! Colegarsi.

Vento:

“vedi riflessi sull'acqua
più che oscurità nelle profondità
vedilo emergere e mai un'ombra
nel vento sento il suo respiro”.
Golden Eye

Sarà il vento o sarai tu
la voce che risponde ai miei perché…
Ed il vento mi sta sussurrando
non ti fermerai
c'è qualcuno che ti sta aspettando
tu sai dove andrai…
Nord sud ovest est

e forse quel che cerco neanche c'è…”.

Versione Ace of Base di Golden Eye.

Mi volto come i fiori
rivolgendomi al sole cocente e al terreno cedevole.
Non ci capiscono
vivono in un altro mondo, in un altro tempo 

in un altro tempo...
Sei tu, sei la mia sezione aurea.
La sezione aurea.
Non mi sono mai sentito così prima...
Non mi sono mai sentito così prima
devi essere il mio angelo caduto...
È la sezione aurea…”.

Ok? Cosa? Ops.







  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3998
prospettivavita@gmail.com