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giovedì 2 febbraio 2012

Voci diverse.




Esistono forme pensiero cristallizzate, condensate, ma non manifeste nelle 3d, se non per i loro effetti ‘riflessi’. Quando in SPS si legge della loro esistenza, asserendo che esse rimangono, a tutti gli effetti, una nostra creazione e che, ‘adesso ci hanno’, cosa significa esattamente?  

Come ogni forma ‘vivente’, esse tendono per ‘istinto’ a sopravvivere. 

L’impulso della sopravvivenza è una legge 3d molto potente, che non può trascendere l’illusione di vivere oltre alla propria manifestazione fisica. Ad esempio, non l’ha ancora ‘capito’ nemmeno l’umanità stessa, impantanata nella corsa alla sopravvivenza.  Al fine di trascendere l'illusione del sopravvivere, occorre raggiungere un livello manifesto nelle 3d sufficientemente ‘stabile’, eco del medesimo livello che compatibilmente si è raggiunto ‘internamente’ o a livello spirituale.

Per ‘stabile’ non intendo uno stato di attaccamento alla materialità, bensì uno stato di centratura con il ‘tutto’ che in definitiva coincide con ‘quello che si ha e che si è’. Imparare a comprendere che ogni attimo è perfetto in se stesso, in quanto vettore ‘scolastico’ di lezioni per ogni individualità impegnata nella nave scuola Terra 3d, a polarità attuale Antisistemica, ossia negativa come diretto contraltare del ‘Sistema’, del quale è il riflesso speculare, come Materia e Antimateria.

La polarità emanata dal genere umano ha caricato lo scenario 3d di ‘negatività’. La negatività non è un male, ma è solo una estremità della scala della possibilità. Abbiamo ‘scelto’ di manifestare questa polarità, per ‘esigenze’ globalmente sfuggevoli all’attuale consapevolezza.

Esigenze che, a ‘cascata’, rappresentano l’intenzione del Creatore di conoscere meglio se stesso. Se ciò che abbiamo saputo manifestare, come ‘colore’ o tono imperante dell’attuale forma di paradigma, ha delle valenze negative, in termini di semplice analisi dell’illusorietà/reale 3d in cui siamo immersi, è semplicemente perché ‘doveva accadere’.

Prendiamone atto e cerchiamo di andare 'oltre', di procedere lungo il cammino evolutivo che ‘esiste’ ed è fuori da ogni scetticismo possibile ed immaginabile, nonostante le apparenze ribaltate in cui ci diluiamo.

Questa polarità particolare del timbro energetico interiore, ha polarizzato le 3d negativamente, per cui questa ‘carica’ attrattiva ha veicolato attorno alla nave scuola Terra 3d, quelle entità parassite che si alimentano proprio di questo tipo di ‘energia’. Simili entità rimangono in un ambito sovradimensionale e hanno la capacità di ‘controllare’ gli inconsci umani, di piegarli alla loro intenzione, per una serie di motivi molto sottili, il primo dei quali è la nostra ‘rinuncia’ a conoscere noi stessi; rinuncia effettuata molti secoli, se non millenni or sono.

Il piano di controllo naviga nel tempo con fare ‘lento’ ma inesorabile, vista la nostra poca consapevolezza. In definitiva, tutto ciò, equivale ad attirare la negatività sul Pianeta. Perché? Perché quando il ‘Piano’ sarà completo, noi saremo in grado di illuminarci, trascendendo la Tenebra, trasmutando la Tenebra in quanto 'parte di noi'...

Questo vale, nel 'breve', più per l’individualità che per la globalità.

È un ‘lavoro su se stessi’ che occorre compiere, tralasciando ogni sorta di ‘salvezza dell’Intero’. Ciò non deve tuttavia suggerire un carattere egoico dell’esperienza umana nelle 3d, ma semplicemente un cammino che ognuno di noi esegue in funzione dei propri ritmi e tempi spirituali. La collettività riflette la media delle individualità. Per questo il potere parassitario ha conquistato la massa; perché con i grandi numeri inconsciamente al potere non si può ‘discutere’. 

È una legge matematica, anche se l’effetto leva, che frattalmente s’emana dall’esempio dell’economia basata sul debito, permette di meglio comprendere l’effetto quantico della ‘centesima scimmia’.

Mai dire mai, dunque. L’illuminazione dell’intero ‘scenario 3d’ costituirebbe la fine della sua Natura scolastica, e rappresenterebbe una ‘promozione’ dell’intero livello. Un effetto che secondo me è ancora molto lontano nel tempo, mentre rimane sempre valido e costante, nello scorrere in ogni ramo del tempo, del 'senso' del cammino individuale.

Non fermiamoci alla semplice constatazione relativa al com’è il Mondo 3d che ‘vediamo’.

Questo Mondo è uno dei possibili Mondi. Ne abbiamo reso manifesto uno su un infinito numero. Per cui è proprio quello che ci ‘serve’ per conoscerci meglio. Se crediamo nella 'perfezione nomade' posseduta da ogni istante, allora non avremo dubbi in merito alla sincronicità d’ogni accaduto.

Utilizzando la nostra capacità di osservare l’analogia delle grandi verità, espresse nelle 3d, potremo trarre ‘rassicurazioni sensoriali’ anche per la nostra parte più fisica, o 3d, dell’apparato di navigazione corpo-mente-spirito umano.

Occorre dimostrare l’esistenza di queste entità parassite, non manifeste, se non per gli effetti evidenti in relazione al nostro Mondo rovesciato

Un Mondo co creato dal nostro potere veicolato dall’influsso parassitario e coincidente con ‘quello che doveva accadere’.

Focalizzare nitidamente la visione, nel marasma aggrovigliato dell’effetto delle leggi Cosmiche e Planetarie, non è semplice, tuttavia è possibile fare esercizio, utilizzando delle facoltà poco valorizzate usualmente, come ad esempio l’osservazione istintiva scollegata dalla sete apparente di risultati immediati

Un effetto viaggia nel tempo con velocità diverse. Se lo si riesce ad intuire, va bene, ma poi si ‘cade’ quando non lo si vede apparire in ‘fretta’ nella manifestazione 3d.
 
Non si può vivere d’illusioni, ok, ma si dice anche che la speranza è l’ultima a morire, e mi fermo qua con le citazioni di Proverbi.

Dunque, come dimostrare l’esistenza del potere parassitario? 

Cercandolo e vedendolo riflesso nel livello più ‘adatto’ per il nostro costrutto di navigazione delle 3d. Quale sarà il livello più adatto? Ovviamente quello in grado di convincerci maggiormente, o meglio quello in grado di convincere i nostri cinque sensi e dunque la razionalità inversa della mente, la logica, la nostra parte di San Tommaso, etc.

In attesa di eventi clamorosi, inizio a mettere in evidenza questa notizia:

Agenzie di rating da declassare.
Abbiamo perso l'occasione di finirla con le agenzie di rating all'indomani della crisi del 2008. Esse non avrebbero mai più dovuto rimettersi in piedi’. 
 
A dirlo è un alto funzionario, nonché uno dei migliori economisti francesi, secondo il quale è scandaloso non solo il fatto che il giudizio di queste società private sia preso seriamente in considerazione, ma anche che esso possa avere conseguenze sull'esistenza stessa della zona euro, sulla crescita mondiale e su centinaia di migliaia di posti di lavoro.
 
Le agenzie di rating, secondo l'economista francese, che preferisce restare anonimo, sono corresponsabili della crisi del 2008 e hanno gravemente mancato alla propria missione: quella di consigliare gli investitori sulla solidità dei prodotti di risparmio.
 
Come spiegava un'inchiesta del settimanale francese Nouvel Observateur, più si vendono prodotti finanziari tossici ai quali le agenzie di rating hanno accordato il loro imprimatur, più queste ultime guadagnano, grazie alle banche, loro principali clienti.
 
E poi ci sono i giudizi sui singoli stati. 

‘Se i giudizi delle agenzie di rating hanno un impatto immeritato’, scrive il Financial Times, ‘è perché i governi le hanno investite di un ruolo quasi pubblico attraverso regolamentazioni finanziarie’: 

quelle, per esempio, che impongono a un gestore del risparmio pubblico di investire solo nei prodotti promossi dalle agenzie di rating.
 
Infine, nel 2008 le loro valutazioni sulla tenuta del mercato immobiliare (che poi crollò rovinosamente) non avevano nulla di originale e ancor meno di scientifico: 

esse non erano che un riflesso dell'opinione dominante negli ambienti dei mercati finanziari.
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Oh, ecco una bella frase frattale, relativa all’esistenza del controllo parassitario:

esse non erano che un riflesso dell'opinione dominante negli ambienti dei mercati finanziari.
 
Evidenzio per migliorare l’attenzione:
  • riflesso
  • dell’opinione dominante.
Dove? In un altro 'ambiente'

Accidenti, ma più chiaro di così. Lo so, lo so… non vale una ‘cicca’, questa argomentazione, come prova da esibire in un qualunque tribunale del Mondo. Tuttavia non è in un tribunale che dobbiamo dimostrare l’esistenza del ‘controllo’, ma dentro di noi, nella nostra parte ‘motrice’ co creativa, proprio ‘di fianco’ alla nostra parte più autentica, che conosce benissimo lo stato dell’arte.

Comunque, la notizia soprariportata è veramente foriera di verità superiori. Quando devo scrivere in SPS, mi metto in una modalità particolare; ‘chiedo’ e la veicolazione delle informazioni ‘giunge’. Per cui mi fido completamente di quello che attiro. Dunque, tutto ciò che giunge in ‘risposta’ è per me valido, sincronico, utile alla 'spiegazione richiesta nell’atto dello scrivere'.

Ciò non contribuisce a creare delle barriere indissolubili dentro di me, anzi… la mia disponibilità coerente mi mantiene sempre attento a non cadere in ambiti interiori legati all’Ego. 

Cerco di rimanere sempre ‘flessibile’ come il Bambù descritto da Osho: anche disposto a cambiare ‘colore’ se è il caso.

Osserviamo certe dinamiche globali, potenzialmente esplosive e utilizzate dall’Antisistema come forma di ‘Spada di Damocle’ perenne, al fine di mantenere sempre l’umanità in uno stato di tensione, stress, paura, etc. insomma in uno stato basilare per produrre alimentazione energetica della 'migliore qualità' per lo stesso potere di controllo.

Siria, Russia annuncia veto a risoluzioni Onu ‘inaccettabili’.
La Russia ha annunciato oggi che porrà il veto a qualsiasi risoluzione Onu sulla Siria che riterrà inaccettabile, dopo aver chiesto che venga comunque escluso l'intervento militare, per bloccare lo spargimento di sangue provocato dalle proteste contro il regime del presidente Bashar al-Assad...
 
Gli stati arabi e l'Occidente hanno invitato ieri il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad agire rapidamente su una risoluzione che chiede ad Assad di lasciare il potere al suo vice e disinnescare la rivolta contro il regime.
 
Se il testo sarà inaccettabile per noi, voteremo contro, naturalmente’, ha detto da New York l'inviato russo Vitaly Churkin in una videoconferenza stampa con giornalisti a Mosca. ‘Se è un testo che consideriamo errato, che porterà a un aggravamento della crisi, non consentiremo che passi, è indubbio’.
 
Le dichiarazioni di Churkin arrivano qualche ora dopo quelle dell'inviato russo presso la Ue, Vladimir Chizhov, secondo cui non c'è possibilità che il testo concordato da paesi arabi e occidentali possa essere accettato, a meno che non rigetti espressamente ogni ipotesi di intervento armato.
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E ancora:

Pechino avverte Usa: pronti ad entrare in guerra a favore dell'Iran, marina cinese in stato di allerta.
Durissimo monito della Cina agli Usa e ai suoi alleati: 

nel caso in cui l’Iran verrà attaccato da Washington e qualunque altro paese, Pechino entrerà subito in azione scegliendo l’opzione militare a favore di Teheran.

L’ha detto il presidente cinese Hu Jintao citato da 'European Union Times', organo del Pentagono

A confermare la notizia è stato per primo il premier russo, Vladimir Putin, che ha menzionato le parole del capo di stato di Pechino secondo cui l’unica via per fermare l’aggressione occidentale all’Iran è quella militare; la Cina adotterà misure di rappresaglia contro ogni azione ostile alla Repubblica islamica. 

Le forze marine della Cina sono attualmente in stato di massima allerta dietro l’ordine dello stesso Hu Jintao, il quale secondo Fars News, in un incontro con i capi dell’esercito del suo paese ha promesso di sostenere l’Iran ad ogni costo correndo persino il rischio di entrare nella terza guerra mondiale.

Per richiesta dei gentili utenti segue il link della notizia riportata dall'agenzia iraniana Fars News:

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E qui sotto i link della due notizie inerenti riportate in origine dall'agenzia European Union Times:

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I blocchi sono schierati ancora una volta. Cina e Russia rimangono in una posizione d’ovvia contrapposizione al potere ‘occidentale’, anche se questo braccio di ferro è una sorta di rappresentazione delle parti, come dimostrano ad esempio gli schieramenti politici italiani nel loro continuo teatrino mediatico

L’ultima notizia riportata è inerente al sito web Iran Italian Radio, alla cui pagina ‘Chi siamo’ si può leggere queste parole ben scritte il lingua italiana:  

Radio Italia è nata il 9 agosto 1995 allo scopo di aprire una finestra verso l'Iran, la sua storia, la sua cultura e la sua tradizione religiosa iraniana

In tutti questi anni abbiamo cercato di presentare all'interlocutore italiano le realtà della società iraniana, cercando di rimuovere i pregiudizi ed i malintesi che esistono nei confronti dell'Iran. L'altro nostro obiettivo è contribuire all'avvicinamento tra l'Islam ed il Cristianesimo nell'ambito della grande iniziativa promossa dal nostro paese circa il dialogo tra le civiltà come un mezzo efficace per realizzare l'unità, l'amicizia e la fratellanza tra i seguaci delle due religioni monoteistiche ed imparare a rispettarsi. 

Oggi siamo una dozzina di persone, fra giornalisti, traduttori e conduttori. Tanti lavorano da quasi 15 anni, alcuni soltanto da pochi anni. Però ci sentiamo uniti non soltanto dal lavoro, ma dall'enorme interesse che tutti nutriamo per l'Italia, per la sua storia, la sua cultura, la sua vita quotidiana, rispecchiando in un certo senso quel comune senso di amicizia che gli iraniani hanno per l'Italia, sentimento che ci auguriamo possa essere ricambiato.
Link 
 
Abbiamo cercato di presentare all'interlocutore italiano le realtà della società iraniana, cercando di rimuovere i pregiudizi ed i malintesi che esistono nei confronti dell'Iran.

Avremo sempre occasione per imparare dai nostri errori cronici/storici, e questa mi sembra davvero una bella possibilità di aprire la prospettiva, andando al di là dell’eco mediatico usuale. Quello che dipinge sempre dello stesso ‘colore’ la nazione Iraniana. Quello che urla sempre più forte per cercare di soffocare…

Non è mia abitudine scendere al livello dello scontro politico, sociale, sportivo, sessuale, educativo, etc. Non ne vale proprio la pena, se non per inscenare ‘programmi d’intrattenimento Antisistemici’ in cui opinionisti, conduttori e pubblico, ‘come stupide galline si azzuffano per niente’, per dirla alla Battiato.

Un dato esemplare dello stato di ‘impaludamento ‘in cui mediamente si versa è questo:

la rivista ‘Chi’ vende circa 450.000 copie alla settimana.

La rivista, che si rivolge ad una fascia di pubblico prevalentemente femminile e di cultura medio-bassa, è specializzata nella cronaca rosa e regolarmente pubblica gossip su personaggi famosi…
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Ovviamente c’è anche la controparte maschile, inerente a calcio, videogiochi, pornografia, etc.

E ovviamente c’è anche molto altro, nella consuetudine della biodiversità.

Dipende da noi…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 25 gennaio 2012

Sensibilità post terremoto.




Quello che una volta scandalizzava il popolo americano, ora raccoglie consensi…
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Le opinioni hanno l’abitudine di 'stazionare', per un certo lasso di tempo, ruotando in uno stretto giro della possibilità. Cerchiamo di osservarle come solidi Platonici, che ruotano su se stessi, al fine di generare effetti illusori relativi al proprio movimento. 

Quello che vediamo è solo l’apparente traccia evidenziata da una rotazione su se stessi e attorno ad un ‘anello’ gravitazionale, allo stesso modo di un Pianeta. Ciò equivale a sostenere la visione prospettica di uno sciabordio di leggi provenienti da diverse 'latitudini' dell’Universo; solitamente suddivise in:
  • native o Planetarie
  • esistenti o Cosmiche.
La rivoluzione attorno ad un ‘qualcosa’ comporta l’essere sotto l’influsso di quello stesso ‘qualcosa’. È come una sorta di ‘dipendenza’, questa attrazione a cui ci si concede. Una dipendenza anche funzionale, ossia relativa ad una certa scala gerarchica. La rotazione attorno a se stessi è una necessità, mentre quella attorno a ‘qualcosa’ è una funzione relativa all’appartenere all’insieme Universale. Quindi:
  • rotazione sul proprio asse = Vita = Io = esplorazione 3d = conosci te stesso
  • rivoluzione attorno ad un ‘corpo centrale’ = esistenza = Io sono.
Nelle 3d tutto concorre a formare dei loop, perché è la forma più ‘stabile’ dell’energia e della sua ottimizzazione. Questi loop descrivono frattalmente la rotazione attorno al proprio asse, in quanto una simile rotazione conferisce magnetismo appartenente al ‘corpo che ruota’. Il magnetismo è una forma di conservazione della ‘memoria’ e, quindi, del contesto racchiuso nel loop.

L’Aura è un effetto illusorio della rotazione su 'se stessi', come ci ricorda Carlo Dorofatti

Quando Castaneda descrive il Volador, come ‘attaccato’ all’Aura umana, in realtà descrive la visione dell’effetto illusorio di quello che gli ‘sciamani’ vedevano

La ‘macchia scura’ sullo sfondo dell’Aura è una proiezione magnetica di quel ‘lato oscuro’, che esiste in ogni individualità, ad immagine e somiglianza del Creatore. 

È come la cineproiezione di una pellicola relativa al Sé. 

I colori dell’Aura descrivono le varie funzionalità e ‘stati appartenenti’, per cui allo stesso modo le parti oscure descrivono i ‘gap funzionali’. Da questo punto di vista il Volador viene scambiato per la nostra ‘problematica’, invece che per un’autoesistenza attratta irresistibilmente dal nostro ‘scompenso’ energetico

In fondo al cammino del Conosci Te Stesso è installato il principio della ‘fine’, sia nostra che del parassita, nelle forme incarnate e ‘accessoriate’. L’accessorio è il parassita che ha sempre un senso, un preciso compito esistenziale e funzionale, scambiato molto spesso per un ‘nemico’ o per la ‘causa’ dei nostri problemi. Questa prospettiva cambia nel momento in cui si trascendono le paratie stagne dell’isolamento adattivo a cui ci siamo concessi. 

Nella sopravvivenza c’è il continuum di tutti quei meandri abitudinari legati alla diluzione nel tempo della consapevolezza. Sopravvivere mantiene intatti tutti quei ‘germi’ legati alla fase della sopravvivenza. È come se l’umanità dettasse i tempi e i ritmi della ‘Natura’ attraverso il proprio cammino, ottenendo di rimando sempre un preciso riflesso di Sé

Il riflesso è tale da indurre il proprio cambiamento persino nello ‘specchio’, che fedelmente non può fare altro che ‘obbedire’. 

Il riflesso è autentico, perché il corpo riflettente, effettivamente, diventa quello che riflette. Questa è la co creazione. Il corpo diventa quello che riflette: anche il nostro corpo.

Dove si colloca l’uscita dal loop?

Precisamente a livello trascendente le 3d. Alzando la propria vibrazione è possibile ricomprendere il loop, abbracciarlo e gentilmente scioglierlo nella sua continuazione, nel senso che ‘sciogliendolo’ si scopre quello successivo. 

Oggi, alle 9.07, penso che sia avvenuta una scossa di terremoto nella zona del Vigevanese. Ero al computer e ho percepito come una forza ‘sconosciuta per me’, che è letteralmente entrata in casa secondo un movimento ondulatorio:

la struttura della casa è stata attraversata da una forza che era ‘sotto’, ma allo stesso tempo ‘sopra’, attraverso l’effetto vibrazionale che ha scosso le finestre. Si è mossa anche l’aria, infatti degli sbuffi improvvisi hanno attraversato i serramenti. Una sensazione davvero strana e nuova per il circolo abitudinario a cui sono agganciato sensorialmente

La ‘campana eolica’ si è messa a suonare lentamente, per cui non ci sono dubbi che si sia trattata di una scossa di terremoto. I cani hanno iniziato ad abbaiare, anche se non molto aggressivamente. È stato come un evidenziare la ‘novità’… La sensazione iniziale di ‘non capire cosa stesse succedendo’ è ancora chiaramente impressa dentro di me, come la precisa sequenza di eventi accaduti, forse, in quattro/cinque di secondi, a scandire gli effetti fisici di una forza che giunge per ricordarci ‘qualcosa’: che siamo di passaggio su questa Terra. 

Non è un intimidire ma un ricordare, molto simile ad un buffetto ricevuto sulla guancia dallo zio di turno.

È un avvertimento e va preso in quanto tale, nell’ottica sinfonica dell’esistenza. Una cosa è certa: ho compreso l’illusorietà fisica del pavimento, perché quell’onda lo ha reso simile all’essere su un materasso ad acqua. Una vera e propria meraviglia sensoriale.

Uno ‘schiaffo’ molto simile a quello shock addizionale descritto da Gurdjieff, al fine di compensare il semitono mancante della scala d’ottava? Le abitudini o i ‘loop’ vengono scossi alle fondamenta da eventi di questo tipo; eventi capaci di mutare le ‘aspettative’ prospettiche. Il ‘domani’ rischia di cambiare, alla luce di simili manifestazioni. Perché? 

Perché si evidenzia la struttura energetica di un luogo 'condensato' nell’abitudine, un luogo che si crede conoscere e misurare con la sola razionalità.

Gli effetti distruttivi di forti terremoti sono terribili, per carità, ma è il ‘ricordo’ che si installa in profondità che potrà fare la differenza, ‘poi’. Il valore aggiunto di un terremoto è quel senso di ‘leggerezza’ che si avverte anche dopo anni, quando la paura e lo sconforto si dissolvono sempre di più, lasciando spazio per quello strano, ma evidente, senso di ‘trascendenza fisica’ capace di aprire nuovi spiragli nella prospettiva.

Le abitudini 3d hanno simili fattezze, ad esempio:

risultati trimestrali in crescita per McDonald's. Il big statunitense dei fast food ha archiviato il quarto trimestre con un giro d'affari pari a 6,82 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto ai 6,2 miliardi registrati nell'analogo trimestre nel 2010... In salita anche l'utile netto che si è attestato a 1,376 miliardi, ossia 1,33 dollari per azione, contro i 1,24 miliardi, ossia 1,16 dollari per azione, registrati dodici mesi fa. Il mercato si attendeva un Eps per 1,30 dollari. McDonald's intende aprire 1.300 nuovi ristoranti.
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A quanto pare Francia e Germania hanno preparato un documento comune in cui chiedono regole meno penalizzanti per le banche che hanno anche business assicurativi; il rinvio delle regole sul leverage e sulla liquidità…
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Queste ‘abitudini’ descrivono lo stato dell’incantesimo che 'abbiamo creato' e che, ‘adesso’, ci controlla in virtù della propria intenzione di sopravvivenza.

Scrivevo anche ieri, ad esempio, di Matrix e della presenza di Smith in ogni individualità appartenente alla neuro simulazione globale. Ebbene, quel principio di controllo presente in ognuno di noi, corrisponde sia ad un aspetto interiore che esteriore: la paura attira i predatori.

Un discorso, quello relativo al parassitismo eterico, che mal si adatta allo status Antisistemico, che ‘ha’ il possesso della massa. È un discorso che non viene 'digerito' e che suscita ‘malumore’, generalmente

Infatti, va per la maggiore ‘far finta di nulla’, lasciandosi andare a quel finto divertimento sociale da intavolare nei momenti liberi del tempo ‘concesso’. Ieri, riflettendo sul perché il mio discorso intuitivo relativo al ‘controllo’, in generale, non venga preso sul serio dalle persone, ho capito improvvisamente la motivazione di base

Il pensiero è andato proprio alla ‘figura’ di Smith, cioè al fatto che, potenzialmente, egli è presente in ognuno di noi. Egli rappresenta il controllo dell’inconscio, quel ‘meccanismo’ sviluppato interiormente, in grado di attivarsi al fine di trasformare ognuno di noi in Smith

un controllo invisibile del nostro operato, che ci rende vittime e carnefici allo stesso tempo. Giudici di quello che fanno gli altri.

Ciò 'spiega' tutto quello che succede quando è la massa stessa a processare quegli individui che ‘esulano’ dal contesto abitudinario, in maniera ‘pericolosa’ per la consuetudine e, quindi, per la sopravvivenza del potere parassitario condensato nel ‘paradigma’.

Ho capito il perché dei miei problemi ‘pseudo nativi’, relativi all’approccio con il 'prossimo', ed il perché dell’indifferenza del 'prossimo' alle mie sollecitazioni, per la verità sino ad ora un po' all'acqua di rose.

È semplicemente una strategia – basata sull’indifferenza dimostrata da ogni potenziale ‘Smith’ presente all’interno del 'prossimo'

Un sistema di sicurezza Antisistemico, che emerge dalla nostra ‘rinuncia’ a conoscerci. Il loop è servito: come uscirne?
 
Insistendo con tenacia, pazienza, lungimiranza e ‘vera intenzione’: conoscendo se stessi.

Essendo se stessi e non un surrogato di se stessi. 

Smith è diventato una delle nostre personalità che dobbiamo imparare a riconoscere e gestire. È un grande lavoro da compiere. Un ‘lavoro’ che necessita di totalità e presenza, scelte radicali e non-paura.

Esattamente tutto quello che viene incoraggiato, al contrario, dal tessuto Antisistemico. È solo lì da ‘vedere’…

Abbiamo occhi per vedere? Oltre che bocche per lamentarci e sentirci vittime? Noi siamo anche i nostri 'carnefici'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 16 gennaio 2012

Rimanere accesi: una bussola che indica il centro.




Osservo la Borsa, nel breve termine, e percepisco che statisticamente succede quello che la massa 'pensa', ma al contrario. Ossia:
  • decisioni vengono prese in ‘privato’
  • decisioni vengono rese note ‘ a Mercati chiusi’
  • i Media internazionali diffondono le decisioni tra la massa
  • l’impatto sui Mercati è inizialmente contrario rispetto all’evidenza della notizia.
Questo è un ‘segnale operativo’ statisticamente rilevante.

Che cosa significa? Che la massa è ‘ben capita’ da altri ‘attori’ che necessitano della ‘partecipazione ‘ della massa. Che altro? Che la massa non è cosciente di se stessa e di quello che gli accade ‘intorno’ e, per analogia frattale, anche ‘dentro’. Si evince che la massa non si ‘auto conosce’

A quanto ammonta il ‘ritardo’ dei prezzi rispetto alla direzione auspicata dal vettore della ‘notizia’? Dipende:
  • può essere un ritardo colmato in giornata
  • può essere un ritardo colmato all’interno di un ciclo maggiore (anche più giorni).
Il ritardo è sempre spiegato a priori dagli ‘esperti del giorno dopo’. E si può rimanere di stucco nel sentirsi ‘dire’ che i ‘prezzi scontavano già la notizia’, per cui la reazione contraria del Mercato spiazza ancora maggiormente la massa, allorquando ne sente le motivazioni paventate

Per cui si capisce che il ‘ritardo’ non è tale ma, bensì, la parte finale di un movimento che è nato ‘prima’, o in anticipo rispetto alla ‘materializzazione’ della notizia amplificata dai Media: un'azione premeditata...

E infatti:

Piazza Affari in recupero, downgrade Francia e Austria già scontato.
Link 
 
Sono le 10 di lunedì 16 gennaio 2012 e per ora le ‘cose’ vengono spiegate in questo modo. Staremo a vedere entro sera cosa succederà e poi domani e dopo e dopo ancora.

Nasce, allora, il problema della gestione delle notizie da parte di coloro che le conoscono in anteprima. Senza entrare nel  ‘gergo’ della legge, che punisce questo reato, è importante evidenziare che ‘qualcuno’ conosce sempre in anticipo la direzione di una notizia, perchè molto probabilmente ne è anche il fautore.

Qualcuno ‘vince’ facile con la massa

Qualcuno che tenta anche di non far 'partecipare' la massa alla ‘festa’. Perché? Perché per avvenire, la festa, la massa non può partecipare altrimenti chi ce li mette i 'soldi' per ‘pagare’ la festa? La massa deve esserci, in quanto 'motore' d'ogni cosa, ma non partecipare all'evento fine a se stesso.
  
Buy the rumor, sell the news. Ci rendiamo conto di come avvengano i movimenti sui Mercati? Si ‘compra’ sui ‘rumori’ e si ‘vende’ sulle notizie: praticamente un Mondo alla rovescia. Questi meccanismi rivelano la presenza di 'attori silenti' nel panorama energetico globale.

Come capacitarsi e orientarsi in un simile ribaltamento della prospettiva?

Da ‘qua’ si capisce come possa essere difficile cogliere il senso del ‘presente’ e, per analogia frattale, il senso di tutto quello che ‘ci accade’. La Borsa non esula dal piano di lezioni inerenti al Conosci Te Stesso. Essa riflette sempre, perché legge, colui e coloro che vi si ‘affacciano’. Per quali motivi un individuo decide di entrare in Borsa?  

Ognuno di noi inizi a riflettere e a darsi una risposta.

Quella risposta è la prima parte di un ‘codice personale’ capace di innescare meccanismi molto importanti in merito a se stessi.

Prendiamo questa mattina, ad esempio, coi Mercati alle prese con la notizia del declassamento di nove stati europei ad opera di Standard & Poor's:

nella sua dichiarazione, Standard & Poor's nota che ‘l'efficacia, la stabilità e la prevedibilità delle politiche europee e delle istituzioni politiche non sono stati così forti come invece richiesto dalla gravità di ciò che vediamo, ovvero una crisi finanziaria che si sta ampliando nell'Eurozona ‘. 
Link 

Prevedibilità
  
La cosa curiosa, tra l’altro, è che una società ‘privata’ come Standard & Poor's abbia il potere di mettere alle corde un intero ‘continente’. La sua ‘autorità’ è tanto alta?

Rating, è difficile rompere la morsa di S&P e Moody.
È ormai noto a tutti che il mercato finanziario globale è dominato da una ristretta oligarchia di centri di investimento che manovrano flussi di denaro quantificabili in 20 volte il Pil mondiale e che hanno partecipazioni dirette nella governance delle maggiori agenzie di rating

È difficile quindi non pensare che nel furioso attacco speculativo all’Euro e nella sistematica declassazione dei debiti sovrani dei paesi di Eurolandia non vi sia una regia e quello che sta accadendo ancora in queste ore lo conferma. Che cosa deve accadere ancora per convincere i governi della Ue e la Commissione europea a sposare la posizione del Parlamento che chiede l’istituzione di un’agenzia di rating indipendente al quale tutte le istituzioni pubbliche dovrebbero fare riferimento, di applicare sanzioni in presenza di giudizi sbagliati, di affidare la classificazione dei debiti sovrani alla Corte dei conti europea?  

Se la politica è debole vincono speculatori e quattro agenzie che senza controlli decidono sui destini di tutti noi.

Le agenzie di rating che operano attualmente sono tutte private e questa situazione accende discussioni a non finire sul reale grado di legittimità delle stesse, ma il costo di creazione e gestione di una nuova agenzia, europea e pubblica, pari ad almeno 300-500 milioni di euro per cinque anni, è stato per il momento ritenuto eccessivo dalla Commissione. C’è molta apprensione per la situazione dei mercati, che sembrano a tratti incontrollabili
 
Le agenzie di rating fanno politica. 
 
Il Tesoro americano comincia a vedere minacciato lo stesso spazio di manovra di un tempo, che gli dava la possibilità di stampare moneta praticamente all’infinito senza creare inflazione e di spingere l’economia con flussi di denaro illimitati a bassi tassi d’interesse. Prima della crisi, cinesi e arabi stavano ragionando seriamente, per motivi non solo economici ma anche geopolitici, sulla opzione di sostituire il dollaro con l’euro nelle loro enormi transazioni internazionali...
Link 
 
L’interesse è alla base di tutto nel reame Antisistemico.

L’interesse è un riflesso di una ‘intenzione’. Nulla è per caso. Si rimane perlomeno confusi cercando di capire mentre si è nella mischia.

Che fare? 

Barnier, Crisi Non Riguarda Euro In Quanto Valuta.
‘L'euro è qui per restare’ e la crisi attuale ‘non riguarda l'euro in quanto valuta’. Lo ha dichiarato il commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, a Hong Kong per partecipare all'Asian Financial Forum. 

‘Negli ultimi dieci anni l'euro si è confermato una vera valuta mondiale e, nonostante le difficoltà, resta forte - ha sottolineato il commissario - la vera crisi che l'eurozona sta affrontando è una crisi di fiducia, la nostra unità politica, la nostra determinazione e la nostra capacità di rimediare agli errori sono in questo momento messe alla prova’.
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Una crisi di ‘fiducia’, guarda caso molto simile alla ‘crisi’ dell’individuo. Svalutazione di sé. Un ampio vettore capace di condurre la malattia ed il disagio, e ‘tutto’ rispecchia questo stato evidente della società dei grandi numeri: la massa

È ‘lì’, che occorre guardare: la direzione percorsa dalla massa, ma senza perdere di vista il ‘dove si è individualmente’. Impostando il tragitto verso una città da raggiungere, si toccheranno varie località situate nel ‘mezzo’ dei due poli fra i quali scorrere: capire che si è giunti in una di queste ‘località’ intermedie cosa significa? 

Nel concreto, riposarsi per un certo lasso di tempo, fare benzina e mangiare e bere qualcosa. Invece a livello emozionale cosa ci succede? Cadiamo nello sconforto del giudizio: siamo ‘qua’? Ahhrgh. Perché? Capire ‘dove si è’ è basilare. Non esiste nessuno sconforto perché non esiste nessun ‘errore’. Siamo semplicemente ‘lì’. Bene. Cosa vogliamo di più. Sappiamo ‘dove siamo’. È meglio saperlo piuttosto che ignorarlo, no?

Con il 2012 sappiamo di essere precisamente vicini alla meta di un viaggio. Nulla di più. C’è da avere paura? Per nulla.

Dopo tanto cammino è ‘un classico’ gettare la spugna proprio alla curva prima dell’arrivo. Qualcuno ci conta, però, sentendosi forte della conoscenza intima che possiede in merito alla massa. Questa è una ‘mano di Poker’ diversa dal consueto. Tutto quello che è stato messo sul ‘piatto’ dipende da come ci comporteremo in questa ‘fase del gioco’. Il ‘raccolto’ è pressochè maturo. Un raccolto che genererà il passaggio al livello successivo. 

Un raccolto biodiverso e dunque non massivo.

Osservare ‘dov'è’ la massa è contemplare la bontà dei tempi in ottica della mietitura del raccolto, ossia del passaggio ascensionale. ‘Tutto’ lo dimostra intorno a noi. La traccia di sviluppo accelerante è il sinonimo dell’avvenuta maturazione del raccolto. Raccolto che è importante in termini di ‘valore aggiunto’ e non di apparenza, per cui esso sarà caratterizzato dalla presenza di opportune ‘erbe infestanti’, essendo del tutto naturale

Orientarsi nella visione del campo morfologico umano complessivo è arduo. Il ‘valore’ è celato come la più preziosa delle essenze o come i semi di ogni frutto o pianta esistente nelle 3d. Il ‘valore’ non si vede all’apparenza ma si ‘sente’ come presenza silente e sottile praticamente dappertutto, essendo un quantum vibrazionale d’ascensione.

Tutto ciò che sembra ostacolare il processo è solo una struttura portante, molto simile a quella che trattiene e mantiene in posizione un vettore spaziale prima della partenza. È addirittura necessario/a.


Occorre orientamento.

Quel qualcosa che blocca è qualcosa di ‘vivo’ e che tende a sopravvivere, perché legge: 


'Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento, che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso. È  una decisione assolutamente giusta’.
Silvio Berlusconi
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La tutela di se stesso’. Questa è una espressione di rara verità.  Non è usuale sentire affermazioni tanto importanti inerenti alla struttura energetica del ‘Tutto’. Il Parlamento è una entità ‘viva’ che tutela se stessa attraverso l’utilizzo dei suoi componenti, che come marionette non si possono esimere dall’esaudire l’intenzione energetica aggregante che ‘le ha’

Si rimane in attesa di vedere gli alieni, scrutando i cieli, quando essi sono fra noi da sempre.

Le forme pensiero sono entità vere e proprie e quando raggiungono le dimensioni di un organismo internazionale, come ad esempio, l’Onu, diventano dei poli aggreganti decisamente importanti. Come ogni forma di Vita anch’esse tendono a sopravvivere, per cui, in assenza di consapevolezza, cosa saranno disposte a ‘fare’ pur di non estinguersi? Tenderanno a sfruttare ogni occasione che sia giudicata ottimale in tal senso. Esse rivestono i ‘limiti’ della loro fonte generativa: noi.

L’immagine e somiglianza rivelano la natura frattale e olografica della possibilità.

L’attrito che si genera a vari livelli fra creati e creatori, inseriti in un caleidoscopio d’eventi incastonati nelle anse del tempo, è vario e in funzione della consapevolezza può essere avvertito come un senso di ‘blocco’ della conduzione esistenziale

La percezione del blocco è ‘individuale’, così come nella crisi si cela sia l’opportunità che la pena. Noi siamo l’ago della bussola, all’interno dei nostri giroscopi energetici, nei quali avviene la rotazione di spunto e di propulsione. Il movimento interno delle ‘anse’ deve essere tuttavia esterno alla nostra centralità, pena lo smarrimento nei fenomeni innescati dal nostro stesso ‘moto’ o principio di auto esistenza:

come a dire che i sensi registrano la nostra presenza, e il nostro avvicinamento, in termini di ripercussioni nelle 3d, esattamente come la scienza presuppone la presenza di un buco nero, registrando ‘strani comportamenti della luce’ in date posizioni.

In tanto scrivere in SPS, ho maturato un modello di orientamento che attualmente è stilizzabile in questa maniera:
  • triplice visione della manifestazione, del senso, della missione
  • osservazione polarizzata della confluenza di leggi derivanti dal punto precedente.
Ecco cosa intendo, al fine del disincanto:
  • rimanere ‘accesi’ attraverso l’assunzione stabile della prospettiva triplice e della relativa decodifica naturale dell’effetto risultante dalla coesistenza di tutte le leggi Cosmiche e Planetarie alla nostra ‘luce’.
Mi riprometto di entrare nel dettaglio in un prossimo articolo. Per ora mi limito a fissare queste poche righe:
  • sento di essere entrato in nuova fase della senzienza e, dunque, dell’attività.
La sensazione è il principio della conoscenza, e ogni specie di sapere ne deriva. La sensazione stessa non è altra cosa che un movimento di certe parti, che esistono all'interno dell'essere senziente.
Thomas Hobbes 

L'io non può quindi essere senziente per se stesso senza, in generale, essere attivo.
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling

Occorre essere ‘accesi’, attivi, funzionanti nella totalità.

A quel punto l’osservazione diventa multipla, ossia si iniziano a tenere in considerazione tutti quegli aspetti colti in momenti di maggiore introspezione e li si iniziano a fissare stabilmente tra i parametri per la ‘navigazione’.

I tre livelli della percezione sono:
  1. livello 3d
  2. livello trascendente le 3d
  3. livello Divino.
L’osservazione dal punto prospettico risultante, e non più dal solo livello 3d, muta il panorama osservato perché muta anche l’osservatore, o meglio, la sua ‘altezza’ o vibrazione d’essere. Ciò significa riuscire a decodificare meglio l’intreccio di leggi che, a vari livelli, si mescolano e danno luogo alla manifestazione che ‘arricchiamo’ di nostre sfumature e scambiamo per l’unica realtà

L’ago della bussola rimane, in questo modo, sempre orientato non su una posizione, ma sulla centralità della nostra ‘totalità’

Sarò più preciso nei prossimi giorni. Il ‘vantaggio’ di questa ‘crescita’ è lo sviluppo della capacità di non giudizio, di compassione, di ‘senso d’ogni cosa’, di partecipazione all’opera sinfonica della Vita, di consapevolezza e conoscenza… d’Amore per ogni latitudine della manifestazione.

Il ‘caos’ esiste solo nel nostro smarrimento e, in quanto tale, non esiste nella realtà dell’Osservatore Massimo. Quale più ampia garanzia del buon esito del Piano Divino?
 
Il ‘caos’ è un elastico che restringe la prospettiva e che dipende dalla forza che ci auto applichiamo per chiudere la prospettiva. Rimanendo ‘accesi’ il caos non sussiste. È come costruire una macchina per la gravità e predisporla su un livello massimo e poi dichiarare che la gravità è schiacciante, senza più intravvedere la paternità del principio che ha portato all'esistenza della macchina stessa

Ecco l’uscita dal loop: la ‘porta’ è sempre nella nostra consapevolezza, nel ricordo, nel senso della decisione presa tempo prima.

Estraiamo il ‘telecomando’ dalla tasca e azioniamolo: la macchina si fermerà, secondo legge.

La nuova fase è 'post risveglio' e 'post capovolgimento della prospettiva'. Con 'ago e filo', mi muovo sulle scene rivelate e 'semi distrutte' dall'aumento della consapevolezza e mi occupo di trovarne il senso, inserito in un modello superiore naturale in cui tutto ha una precisa collocazione ai fini auto conoscitivi dell'essenza individuale e, per analogia frattale, del Creatore.

Osservando la Natura si capisce molto bene quello che intendo...  

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 11 marzo 2011

La memoria oscura e la 'confusione'.




 
Nel mio lavoro di unione e condivisione, relativo all’ambito esistenziale della sfera umana, è sempre più chiaro che cercare di comprendere le dinamiche evolutive in corso, senza staccare il punto prospettico della consapevolezza dalla dimensione in cui si versa, quella dello scenario 3D, è quantomai impresa ardua e oserei dire impensabile. Sono troppe le interferenze, il ‘rumore’ di fondo, le ragioni più diverse, gli interessi incrociati, i sogni a cascata, le catene energetiche in forma di eggregora, mito, leggenda, metafora, codice, educazione, religiosità, politica, etc. che si intrecciano e si contrastano o si raddoppiano nel mare magnum della contesa per la Vita, per la sopravvivenza, per il controllo

È solo alzando il proprio livello, dal quale si osserva, che le ‘cose’ si rendono più evidenti. È proprio quello che scopre Malanga quando giunge alla conclusione che gli addotti, sottoposti ad ipnosi regressiva, manifestano più punti prospettici dai quali evocano persino differenti versioni del tessuto mnemonico

Negli anni ottanta spetta al ricercatore ufologo Bud Hopkins scrivere alcuni libri che riportano numerose storie di statunitensi legate ad esperienze di abduction. Anche in questo caso Hopkins fa ampio uso delle tecniche di ipnosi regressiva per far riaffiorare, nel cervello dei testimoni di queste strane esperienze, i loro ricordi, apparentemente dimenticati o nascosti nelle stesse pieghe della loro mente”.
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Leggendo in maniera ‘non automatica’ il pensiero di Steiner, di Lievegoed, di Ouspensky, di Ken Carey, di Diane Stein, di Givaudan, di Aurobindo, di Powell, di Genevieve Lewis Paulson, di Zamperini, etc. è estremamente chiaro che l’umano è caratterizzato da una serie, anche complessa, di corpi inseriti in altri corpi proprio come una sorta di Matrioska

Queste persone hanno dedicato la loro Vita al fine di perseguire un certo percorso e hanno scoperto tutta una serie di intrecci coerenti relativi alla nostra struttura ‘esoterica’. La conclusione che ‘noi siamo molto di più rispetto al corpo’ è certamente logica e sensata, proprio come è logico e sensato pensare al Cosmo e ritenerlo pieno di Vita. 

Come si inserisce l’attività di Malanga in questa visione spiritual/biologica/energetica dell’uomo? Penso che si possa inserire frattalmente, ossia che il suo ambito ricalchi, ad un altro livello, sempre la stessa tematica di base: l’evoluzione che comunque scorre come un filo unico in tutto l’Universo

La comprensione che noi abbiamo dell’evoluzione è figlia, per il momento, quasi esclusivamente della psiche e della sua relativa logicità. Per questo motivo non è comprensibile alcunchè, da un simile substrato, perché troppo ‘radente’ l’ambito in cui ci si percepisce fisicamente. La spiritualità e la condizione aliena non sono di questo Mondo dei sensi e della ricerca della quadratura sociale. Queste due ‘sfere’, ritenute infondate dalla scienza ufficiale, stridono persino aprendo la propria visuale, cercando di abbracciarle il più possibile. 

Perché ci si chiude la bocca dello stomaco pensando ad un alieno e, ancora di più, ad un alieno che ci vuole ‘sfilare’ l’Anima? 

E ancora di più quando ci viene 'sussurrato' che solo il 20% dell’umanità possiede un’Anima? 

Che cosa è che si rivolta dentro di noi? E perché? È nostro quel senso di ‘disgusto’ e di inadeguatezza, oppure non fa parte di noi ma è in un certo qual modo ‘indotto’? Ve lo siete mai chiesto? Lo avete mai percepito? È come una voce che intima di lasciar perdere e di ‘fare altro’. Da dove gunge questa voce? Di chi è questa voce? 

Quante domande… domande che servono a smuovere in profondità le ‘acque’. Sono domande lecite al fine di giungere a specchiarsi in se stessi per, infine, riconoscersi oppure non riconoscersi e, comunque, perlomeno evidenziare un riflesso che per troppo tempo si è tenuto nascosto per paura… di cosa? Di chi? Degli altri o di se stessi? 

Esiste una strabiliante dose di certezza ed accuratezza che emerge dalla lettura 'non automatica' di certi autori, tutti fatti ricadere nell’ombroso ambito dell’esoterismo: termine che reca con sé l’alone della paura senza motivazione, come una intimidazione ricevuta a voce molto tempo prima. Emerge altresì una conoscenza spaventosa di organi e strutture eteriche ‘non riconosciute’, di una precisa e puntuale mappa di condotti energetici e di una ragnatela di organi sovrasensibili. Può essere questa, l’opera di fantasia di alcuni umani tanto ambiziosi da gonfiare l’Ego sino ad inventarsi interi Mondi inverosimili? 

Non credo, perché tutto ciò deriva da una conoscenza antica, da un retaggio del tempo perduto, che mai può cancellare indelelebilmente ‘ciò che è stato’: la nostra origine. Sia chi di noi è un discendente di esperimenti genetici ricondotti alle pieghe del tempo, sia chi è un figlio 'naturale' delle stelle, sia chi è figlio dell’evoluzione legata alle anse planetarie, sia chi è un ibrido di tutte queste opportunità… tutti abbiamo un senso ed un perché, una missione e la responsabilità di vivere nel migliore dei modi

Che modalità di Vita descriveremo applicando la regola del ‘vivere nel migliore dei modi’ da un punto di vista di scarsa consapevolezza? Semplice: descriveremo mediamente la sopravvivenza.

Descriveremo un mondo esemplificato dalla regola del 80/20 o 90/10. 

Con questa esatta diluizione di abbondanza costringeremo la massa ad affamarsi da sola. Questa ‘fame’ è l’ombra della ‘confusione’ nella quale ci siamo aggrappati come il pescato nella rete del pescatore. Per uscire dalla 'confusione' non serve l’informazione generica né specialistica: serve il senso della propria presenza in se stessi, infatti io mi nutro di un nozionismo spirituale che effettua 'carotaggio' dello strato di conoscenza disponibile e non disponibile. 

Non mi serve leggere tutto di tutti, ma effettuare prove quantiche del tipo di ‘terreno’ disponibile, come un’analisi bioenergetica di quello che ci circonda nell’eterno presente.   

Il lavoro ha condotto a conclusioni certe sugli alieni, sulle loro identità, sui loro luoghi di provenienza, sui loro bisogni, sulle implicazioni storiche della loro presenza sul nostro pianeta e, non ultima, sulla motivazione dei rapimenti alieni. La quantità di materiale ricavato, la riproducibilità delle esperienze ipnotiche condotte, ad ora, su oltre duecento casi e le prove collaterali ottenute mi consentono di dire, chiaramente e per la prima volta nel mondo, senza timore di essere smentito, cosa vogliono da noi i diversi gruppi di alieni che sono sulla Terra da migliaia di anni

I risultati ottenuti, che saranno qui di seguito sinteticamente enunciati, mi hanno fatto capire anche perché era così difficile comprendere il movente delle loro azioni. Perché, infatti, dopo anni di lavoro sia mio sia di altri colleghi stranieri, non si riusciva a costruire un quadro d’insieme?
 
Perché gli alieni cercavano in noi qualcosa che noi non sapevamo d’avere!
 
Qualcosa che, una volta portata alla luce, permetteva di costruire un’immagine dell’uomo fortemente diversa da quella imposta oggi dal determinismo materialistico alla Piero Angela”.
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Nella 'confusione' non si capisce un granchè di quello che conta. Perché? Perché non si hanno chiare le domande da porsi, essendo impegnati ad evitare le collisioni con i ‘corpi’ che impazzano a prima vista senza senso. Se esiste un problema, la 'confusione' non lo evidenzia ma lo diluisce insieme al rumore di fondo. Il ‘problema’, percepito da me, relativo alla Vita è:
  • la sua origine/sorgente
  • il suo motivo/scopo/senso/direzione
Se esiste una ‘resistenza’ alla Vita, il ‘problema’, percepito da me, è relativo a:
  • chi è che oppone resistenza
  • perché oppone resistenza
Non intendo confondere le carte in tavola, per cui esemplifico aumentando la dimensione dell’Antisistema a tutto l’Universo di terza dimensione, così come avevo dedotto dopo la lettura del libro di Ann Walker/Freccia Bianca. Da questa espansione dell’Antisistema è possibile abbracciare il capitolo relativo agli alieni e inserirlo nell’ambito dell’evoluzione, non solo umana, ma comune. Per cui anche nella spiritualità dell’umanità; umanità che è una costola sia aliena che planetaria

Nell’affrontare il tema dell’Uno, non si deve commettere l’errore di tornare a considerare la propria fisicità al centro dell’Universo. Ciò che è centrale è ‘solo’ la nostra essenza, così come l’essenza di ogni creatura di ogni specie vivente. Questa centralità rappresenta il motore, il magnetismo che spinge ogni creatura a cercare l’evoluzione attraverso le varie fasi dell’ignoranza legata alla sopravvivenza ed alla catarsi. Occorre dunque mutare la frequenza di irraggiamento della Vita, alzarla e modularla in maniera diversa dal consueto. 

Cosa stanno cercando ‘coloro’ che oppongono 'resistenza'?

Detto questo, è apparso subito chiaro che i mammiferomorfi avevano un problema che noi potevamo risolvere: cercavano l’immortalità!
Pur essendo convinto che l’immortalità diventerebbe, alla lunga, incredibilmente noiosa, sono conscio che non tutti la pensano in questo modo. Il desiderio degli alieni di non abbandonare mai questa vita e la determinazione dimostrata nel perseguire tale scopo mi aveva lasciato abbastanza perplesso sul loro grado di maturità intellettuale, ma proseguii nelle ricerche: forse mi stavo sbagliando.
Sotto ipnosi gli addotti che erano venuti a contatto con questi esseri riportavano, unanimemente, che gli alieni vivevano: “attraverso di noi, attraverso la nostra mente...

In questo tipo di addotti esisteva una forte dicotomia cerebrale, che uno psichiatra da quattro soldi avrebbe facilmente interpretato quale schizofrenia acuta; tuttavia analisi approfondite della personalità dei soggetti non lasciavano dubbi sulla loro totale sanità di mente. Essi si sentivano spesso diversi, come se non fossero di questo mondo, ed avevano dei flash-back in cui si ricordavano scene di vite passate ed immagini in cui agivano in un contesto alieno, quasi fossero alieni loro stessi.
Fu subito chiaro che nella loro mente esisteva una zona di memoria ad acceso negato, in cui erano nascosti alcuni ricordi che riguardavano scene di vita di un alieno: ne nacque l’ipotesi che fosse reale ciò che risultava da diverse altre ipnosi, cioè che gli alieni usavano il cervello degli addotti come magazzino per i loro ricordi (in termini informatici, una specie di sistema di back-up).
Secondo tale ipotesi gli alieni in questione cercano l’immortalità, che non possono in realtà raggiungere, perché, pur essendo molto più longevi di noi, muoiono ugualmente. Possono, però, far sopravvivere tutti i loro ricordi, mettendo nel cervello di un bambino terrestre tutta l’esperienza dell’intera vita (fino a quel momento) di uno di loro, il quale, dopo di ciò, può anche, eventualmente, morire.
Il bambino, col trascorrere degli anni, diventa adulto ed ogni tanto il suo cervello mostra piccoli segni dell’altra personalità, creandogli non pochi problemi esistenziali.
 
La memoria aliena rimane comunque inaccessibile, se non facendo ricorso ad una specie di procedura-chiave (simile alla password di un computer), capace di aprirla e di liberarne il contenuto.
 
Prima della morte dell’addotto utilizzato per il back-up, gli alieni tornano e copiano, se necessario, tutto il contenuto della sua memoria nel cervello di uno di loro appena nato. Costui dispone così subito della memoria, oltre che del terrestre ospite, del suo predecessore alieno e diventa, pertanto, tutt’uno con lui.
Così la sua personalità sopravvive, anche se il corpo muore, e si ottiene un surrogato di immortalità. L’alieno neonato non deve fare esperienza, ricominciando daccapo tutto il percorso formativo, ed alla fine, per fare un esempio, un alieno (o meglio la sua personalità) vecchio di trentamila anni risulterà formato dai ricordi di sei alieni di cinquemila anni l’uno, più un numero elevato di memorie di terrestri usati per il back-up.
 
Il prodotto dell’applicazione dell’idea appena descritta è una sola personalità in evoluzione, che utilizza tanti corpi in successione: una sorta di pseudo-immortalità che permette agli alieni di conservare tutte le caratteristiche fondamentali del loro pensiero originario.
 
Si è presto constatato che il cervello umano è preferito dagli alieni come magazzino per le loro memorie, infatti agli addotti, durante i rapimenti, viene ripetutamente detto che: 'Il vostro cervello è una cosa perfetta: le macchine si rompono ma i cervelli umani no…'.
 
Ecco, dunque, cosa significa la frase: 'Noi viviamo attraverso il vostro cervello…'".
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Roba forte, eh? Il rifiuto a priori che percepiamo leggendo queste righe è il frattale che ‘qualcosa si muove e si oppone dentro di noi’. Cosa è? Chi è? Perché? 

Il parallelo con quanto emerge dalla visione del film 'Dark City' è notevole...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com