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martedì 28 aprile 2015

Nel vuoto, tra gli interessi.



È, forse, mai cambiato qualcosa, nel modo di “per(seguire) l'interesse” – nella sostanza – da quando esiste il (ri)cordo della “storia umana”?
Assoluta(mente)… no.
In(fatti), la storia è “deviata”, ossia, esiste qualcosa che ne sposta il (de)corso. Qualcosa che, a livello frattale, è ben ®ap(presentato) – per esempio – dalle intercettazioni delle comunicazioni, dalla censura, dai “filtri” di qualsiasi tipo applicati all’ascolto, al potere decisionale individuale e sociale, all’illusione del poter scegliere in libertà, alla mancanza - paradossal(mente) sempre meno evidente - di una autentica alternativa, alla capacità sovrana di decidere al meglio... in relazione al proprio “destino”, etc.
Taci! Il nemico ti ascolta”…
Il controllo è ubiquo, è nell’aria, è dappertutto, perché… “nativo”.
La società attuale (realtà riemersa) nasce da un punto prospettico, da una prospettiva figlia dell’interesse o, meglio, di una rete piramidale a (f)orma di interesse. Una scala gerarchica di appartenenze, regola la società, modellandola sin dalla propria “alba”.
Per questo motivo (originale) non sembra possibile discernere e sbrogliare una simile matassa (accorgersi)…
Era interesse, molti anni fa, fondare città e nuove città. È interesse ancora oggi.
Ma, in questo gio(g)o, l’interesse sino a dove giunge?
Ossia, in quale percentuale, in seguito, la “città” è libera di scegliere da sé, al meglio, l’orizzonte da intraprendere?
La “città”, la “società”, gli “individui”:
  • non descrivono solo… l’individuo
  • che, preso a sé, non è mai del tutto… la “città”, la “società”, gli “individui”…
Tu non sei… la “città”, la “società”, gli “individui”, etc.
"Tu sei… tu" (anzi, non sei nemmeno “tu”, visto che sei diluito in un complesso dotato di controparti. Il “tuo” corpo, la “tua” mente… sono contenitori per le “tue” parti che, sino a quando non “ti accorgi”, non dipingono d’insieme quella particella esistenziale che credi solo di essere).
Diciamo che... “tu sei (d)entro all’insieme corpo/mente” ed, in questo, “non sei mai da solo/a”.