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giovedì 3 settembre 2015

Dipendenza dalla memoria.



Ormai, quando associ ad un “termine”, del linguaggio in uso, il relativo significato… non esiti nel ritenere interamente sufficiente ciò che “sai, perché ti hanno detto che…”. L’insegnamento ha prodotto il proprio scopo, nella società.
 
L’evidenza è (diventa), dunque, l’associazione “termine vs ‘suo’ senso”:
una convinzione per convenzione.
Non solo; in questa maniera è possibile “far fluire/fruire” alle persone, costituenti la società umana, delle verità di parte (“qua, così”), piuttosto che delle altre verità – non evidentemente – "sgradite" allo status quo.
Quindi, il significato agganciato alla singolarità del termine ricorsivo, è solo una faccia di tutte quelle possibili, se… solo tu avessi la “forza” di prenderle in considerazione ogni volta che rincorri al/il termine stesso, nelle situazioni che si fossilizzano sempre maggiormente all’interno di “più o meno ampi bacini dell’abitudine, auto descritta proprio nei termini a cui ti viene immediatamente da pensare”…
Il linguaggio è un modello di vasi comunicanti, che serve per la trasmissione di “messaggistica immediata” (sms, negli smartphone).
Allo stesso modo, il pensiero è un modello, a monte, che serve per la trasmissione del linguaggio.
Ancora più a monte trovi l’immaginazione e l’ispirazione…
Dopo di che, tutto sembra svanire nel nulla, ad “immagine e somiglianza” di qualsiasi moto/evento umano, se sufficientemente analizzato e sospinto all’indietro, verso la relativa forma di origine. Ad esempio:
  • la radio trasmette “contenuti”
  • ricevendoli dalla società privata, che li diffonde.
Se tu ignori l’esistenza della fonte, che trasmette, e studi l’impianto audio meccanico “radio”, ricavi solo che... la componentistica trovata fisicamente a formare la radio, è in grado di:
evocare, in qualche maniera (fede), la “musica”.
Come se la musica sorgesse per mezzo delle singole parti, d’insieme, nella radio.
In realtà, la radio è costruita (ma, prima ancora, è... ideata) per ricevere e diffondere nell’ambiente… dei “contenuti”.
  

martedì 9 dicembre 2014

Non è vero.


(Richard Feynman) Mumble. Mumble... Uhm!
Cosa sai?
Bankitalia: Visco, attuale inflazione ha conseguenze gravi per l’Italia.
Con i livelli attuali di inflazione i Paesi che hanno debiti elevati, come l’Italia, potrebbero subire conseguenze gravissime. Così Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia…
Link
Perché? Te lo sei chiesto? 

Beh… tutti i “Tg” ne parlano, per cui, “lo sai il perché”! No? Se “te lo dicono” è perché è “vero”?
Cosa è vero? Forse, non è vero ciò che ti senti dire sempre?
Ma tu, che ne sai? Sei in grado di capire veramente e a fondo?
L'inflazione può avere diverse cause, e non c'è completo accordo su quale sia quella che influisce di più…
Link
Anche tra gli “esperti” non c’è unanimità di visione. E sai perché?
Uhm, perché:
ciò che ti dicono “non è vero”, ossia, non è vero nella misura in cui… non è “completo, unico, assoluto”.
Ciò che ti dicono è “una versione della realtà”.
Qualcosa che deriva da un “osare teorico”, che mantiene in piedi un castello di carte, (pre)ordinate a livello di intenzione, piano, strategia, lungimiranza, interesse, etc. da parte di un controllo che “non appare mai direttamente”.
Difficile da credere, nevvero?