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venerdì 22 luglio 2011

La 'testa e la coda' parlano la stessa lingua.




Partiamo da una semplice constatazione: come scegliamo su quale azione/azienda investire una parte del nostro denaro? Certamente, oltre a tutta una serie di considerazioni inerenti alla sfera 'personale', in base alla previsione che possiamo avere dell'andamento del business di una determinata azienda

Ossia guardiamo alla sua profittabilità nel tempo - meglio se 'nel minor tempo possibile', no?

Mediamente, non ci si fa scrupoli nell'acquistare azioni di una 'sana' azienda che produce armi, perchè quelle azioni, molto presto, potrebbero rivelarsi delle autentiche 'perle', visti i tempi di guerra in cui siamo immersi. 

Nella scelta di una azienda non ci facciamo nessuno scrupolo etico/morale. 

Se il giorno dopo, al nostro acquisto, quelle azioni facessero il +10%, festeggeremmo come se avessimo vinto alla lotteria.

Diventando 'pseudo tenutari' di un pezzo di azienda, ne diventiamo anche 'responsabili' e facciamo il 'tifo' per la buona sorte della stessa azienda, proprio come se fossimo dei 'dipendenti'. Ad esempio, ieri, la reazione dei mercati a fronte dell'annuncio del piano di salvataggio per i paesi dell'Unione Europea colpiti dalla crisi del debito sovrano, è stata estremamente euforica. 

Ma avrà 'senso', questa reazione, ai fini della sostenibilità di questo reame Antisistemico?

In questa versione della realtà si vive in un perenne stato di ‘scollamento’  tra due polarità; quelle dell’eterno confronto duale che, come degli sci ‘armati’ ai piedi, contribuisce a veicolarci lungo il cammino dell’eterno presente, disegnando in questo modo le anse della Vita stessa. 

Le caratteristiche di ‘navigazione’ della Vita fuoriescono dall’attrito tra queste due polarità, filtrate dalla nostra dimensione psico biologico animica, la quale permea e soppesa ogni ambito, risolvendo ogni ‘momento decisionale’ che emerge ‘andando avanti nell’esperienza di Vita’ e generando in questa maniera quel ‘surf tra le onde’ denominato da me ‘terzo stato quantico’, ossia quell’attimo eterno di presente che diventa il frutto, la sintesi, dell’evidente presenza della dualità tridimensionale

Le due polarità, frutto della Natura energetica delle 3d, costituiscono i ‘pistoni’ di un motore esistenziale, che in ogni caso necessita di un controllo decisionale, come i cavalli di potenza di un normale motore a scoppio. Tale ‘controllo’ sfocia nel terzo stato quantico, che rappresenta la direzionalità che imponiamo alla nostra Vita quotidiana

È come un 'vettore risultante' dell’azione tra due forze ed imprime una direzione risultante, nuova, elaborata anche dai processi di memoria ed intenzione, di passato e futuro, pur rimanendo costantemente in un eterno flusso di presente, che incide una scia fisica e concreta dando luogo alla manifestazione della Vita quotidiana.

È come dire che ‘tra i due litiganti, il terzo gode’.

Il frattale emerso ieri nella trattazione del 'cosa sia l’elettricità statica', dimostra che lo scivolamento/attrito di un corpo con un altro, provoca il trasferimento di materia microscopica dallo stesso corpo verso l’altro, ossia si instaura un trasferimento di materia molto simile ad una comunicazione e, dunque, al passaggio di ‘dati’ come in una modalità di scambio d’informazioni. 

Il passaggio del vento diventa, da questo punto di vista, un fenomeno molto diverso dal ‘semplice’ soffiare secondo leggi planetarie. Le correnti d’aria possono essere in grado di ‘informare’ globalmente il ‘paesaggio e i suoi abitanti’ in maniera sottile ed accurata, proprio come l’acqua, la pioggia, etc. Il trasferimento di ‘materia’ rappresenta un modello diverso di comunicazione, come una sorta di ‘bus’ energetico per addensamenti di particelle.

In definitiva, l’aria così come l’acqua, sono la stessa cosa, ma caratterizzate da una differente densità energetica vibrazionale. Muovere dell’acqua, facendola scorrere tra le dita, è la stessa cosa che muovere dell’aria effettuando il medesimo gesto; la densità del mezzo ci illude che ci sia differenza, quando in realtà stiamo solo ‘assaporando’ una differenza di densità ‘molecolare’. L’acqua è l’esempio più evidente, passando attraverso i suoi tre stadi principali, in funzione della temperatura. 

In realtà, secondo me, l’acqua raggiunge degli altri stati vibrazionali come quello dell’aria o della estrema densità.    

Lasciamoci adesso andare sulle onde della polarità sincronica e osserviamo quali notizie giungono sino a noi e per quale motivo, ossia  ‘cosa ci sta raccontando, di noi, l’Universo in questo momento’:

Allarme rientrato. Almeno così sembrerebbe, a dar retta a tutti i quotidiani. Fukushima? Tutto a posto. E. Coli? Nessun problema. Per giorni questi due argomenti hanno avuto l'onore delle prime pagine, con articoli, commenti e opinioni. Poi, più nulla, il vuoto. Sono spariti dai notiziari.
 
Perché? Davvero non c'è più notizia degna di essere seguita sulle conseguenze del sisma giapponese di magnitudo 9.0 e dal successivo tsunami dell'11 marzo scorso, che hanno provocato più di 22.000 tra morti e dispersi? Dalle parti di Fukushima non la pensano di certo così... Ma, evidentemente, tutto ciò non fa più notizia, almeno da noi... Il sospetto è che si cerchi, in qualche modo, di normalizzare la sciagura per proseguire in una serie di affari, come dimostrano le decisioni del governo giapponese che spinge per riattivare i reattori fermati per manutenzione. 
 
Quanto al batterio killer, così definito dai giornali di tutta Europa per giorni, l'E. Coli, che fine ha fatto? […] Il batterio potrebbe essere presente nella rete idrica, secondo le autorità tedesche… Di fatto, però, non si va oltre il sospetto. Certo è che qualche voce autorevole lancia l'allarme-acqua, come il presidente della Commissione acqua potabile, Martin Exner, che ha detto: 'Il pericolo di una contaminazione microbiologica dell'acqua potabile è stato finora assolutamente sottovalutato'… E si torna all'acqua, dunque… 

In Italia, intanto, non fa notizia neanche l'attacco di Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri alla coltivazione bio: ‘Forse non è un caso che il prodotto fosse biologico’. Garattini si dice stanco per la contrapposizione tra ‘prodotti biologici (buoni) e prodotti chimici (cattivi)’ che, a suo giudizio, ‘non è basata su seri confronti ed evidenze scientifiche’.
Da Yahoo 
 
Frasi chiave:
  • Sono spariti dai notiziari
  • Il sospetto è che si cerchi, in qualche modo, di normalizzare la sciagura per proseguire in una serie di affari
  • E si torna all'acqua, dunque
  • Forse non è un caso che il prodotto fosse biologico.
Dunque? Ecco la trasposizione del ‘messaggio’:
  • controllo
  • status quo e morale/etica in auge
  • veicolo ‘informativo’ per eccellenza: l’acqua
  • creazione del ‘problema’ al fine di attaccare l’obiettivo – in questo caso il settore biologico.
Tutto ciò evidenzia il reame tipico Antisistemico in cui siamo inseriti e che abbiamo contribuito a costruire/autorizzare.

Nel futuro delle donne c’è lo stress.
Le donne del futuro? Saranno molto stressate. La Nielsen Company ha divulgato una recente ricerca, dal titolo The Women of Tomorrow Study che analizza i consumi e la 'dieta mediatica' delle donne in Occidente e nei Paesi emergenti.
 
Il dato più significativo che emerge è lo stress che caratterizza le donne a qualsiasi latitudine.
 
Le più stressate? Le indiane (l'87% del campione intervistato), seguite da messicane (74%) e russe (69%)…  Perché sono più stressate le donne di economie emergenti (l'India, la Russia, il Messico) di quelle dei cosiddetti Paesi sviluppati? È una conseguenza di una diversa percezione dell'ansia o c'è dell'altro? 

L'Economic Times ritiene che il caso dell'India sia emblematico per capire la condizione della donna contemporanea: il Paese è cresciuto velocemente a livello economico, ma la società è rimasta statica. Per le donne indiane che lavorano non è facile conciliare questa nuova vita con il modello di famiglia tradizionale che è stato loro inculcato

Altre interessanti considerazioni arrivano da Reuters India, in un articolo che sottolinea come siano proprio le indiane le donne disposte a spendere maggiormente per se stesse (in prodotti di bellezza, creme e vestiti). Un atteggiamento, questo, che le accomuna ad altre 'sorelle' che vivono in Paesi emergenti: in Europa e in America, invece, le carte di credito delle donne servono per pagare le vacanze (ma anche i tanti mutui). 

'Le donne stanno potenziando la loro capacità di spesa e acquisendo maggior controllo e influenza nelle decisioni chiave per tutta la famiglia. Sono consumatrici importanti e conoscere le loro abitudini è fondamentale per gli esperti di marketing e per i pubblicitari', commenta Susan Whiting, vicepresidente di Nielsen, nel comunicato allegato alla ricerca.
Da Yahoo 
 
Frasi chiave:
  • Le donne del futuro? Saranno molto stressate.
  • il Paese è cresciuto velocemente a livello economico, ma la società è rimasta statica
  • che è stato loro inculcato
  • conoscere le loro abitudini è fondamentale per gli esperti di marketing e per i pubblicitari.
Trasposizione del 'messaggio':
  • proiezione nel tempo di una intenzione superiore, come un incantesimo
  • la società è ‘ferma mentre attorno a lei cresce ‘qualcosa’ quasi d’estraneo
  • conquista dell’inconscio collettivo
  • conquista della massa e programmazione della stessa.
Tutto concorda nell’emanare una sempre maggiore e pressante modalità di controllo sulla gente che viene utilizzata come dei ‘lapis magici’ per co creare la realtà, secondo un desiderata altrui. Le entità parassite controllano la situazione da un piano dimensionale diverso rispetto alla percezione sensoriale sviluppatasi nel corso del tempo deviato.

Europa guarda a nuovi estesi poteri per fondo salvataggio.
I leader della zona euro hanno deciso di dare al loro fondo di salvataggio finanziario nuovi e più ampi poteri per evitare il contagio e aiutare la Grecia a superare la crisi del debito, secondo una bozza delle conclusioni del vertice straordinario.
I leader si sono riuniti a Bruxelles, dopo che la Banca centrale europea si è detta disposta ad accettare un default temporaneo della Grecia come parte di un piano che comprende prestiti ufficiali più lunghi e a tassi più bassi, uno swap del debito, un buyback di bond, ma nessuna nuova tassa sulle banche.
Il timore alla base era che la crisi del debito europeo potesse travolgere economie molto più grandi come quelle di Spagna e Italia. Grecia, Portogallo e Irlanda hanno già ceduto.
La bozza del vertice, ottenuta da Reuters, mostra che il fondo di salvataggio Efsf consentirà per la prima volta di aiutare in anticipo gli stati con i prestiti precauzionali, di ricapitalizzare le banche e di intervenire sul mercato obbligazionario secondario…
‘Mi aspetto che saremo in grado di siglare un nuovo piano per la Grecia. Questo è un segnale importante. E con questo programma vogliamo estirpare i problemi alla loro radice’, ha detto Merkel ai giornalisti all'arrivo a Bruxelles.
Il ministro delle Finanze olandese Jan Kees de Jager ha detto che un default a breve termine o un default selettivo per la Grecia, a lungo fortemente respinto dalla stessa Bce, ora è una possibilità. "La richiesta di evitare un default selettivo è stata rimossa", ha detto al parlamento olandese...
L'Efsf sarà in grado di fare prestiti agli Stati in via cautelare, invece di aspettare fino a quando essi non hanno più la possibilità di ricorrere da soli al mercato, di ricapitalizzare le banche attraverso prestiti ai governi, anche se non sono sotto il programma di assistenza di Ue/Fmi…
La Germania aveva bloccato tutte queste misure, quando la Commissione europea le aveva proposte nuovamente in febbraio, in un momento in cui la crisi era meno acuta, dicono fonti Ue...
In quella che appare come una concessione da parte di Merkel nell'accogliere queste misure più audaci, Sarkozy ha lasciato cadere la richiesta francese di una tassa sulle banche per finanziare il piano di secondo salvataggio per la Grecia...
I mercati hanno tutti reagito positivamente all'accordo..
Da Yahoo 
 
Frasi chiave:
  • dopo che la Banca centrale europea si è detta disposta ad accettare
  • nessuna nuova tassa sulle banche
  • aiutare in anticipo gli stati con i prestiti precauzionali, di ricapitalizzare le banche
  • con questo programma vogliamo estirpare i problemi alla loro radice
  • un default a breve termine o un default selettivo per la Grecia, a lungo fortemente respinto dalla stessa Bce, ora è una possibilità
  • in un momento in cui la crisi era meno acuta
  • Sarkozy ha lasciato cadere la richiesta francese di una tassa sulle banche
Trasposizione del messaggio:
  • controllo delle banche sulla Banca Centrale che a sua volta ‘lavora’ sugli Stati
  • intenzione di ‘non cambiare’
  • il volere del controllo viene imposto a suon di 'colpi di crisi'
Cosa dire? È tutto così evidente. La cosa ‘nuova’ semmai è probabilmente quella che emerge da questo ‘spezzone’ di frase:

aiutare in anticipo gli stati con i prestiti precauzionali.

Il concetto di ‘aiuto gli Stati’ è stato consolidato ormai. 

È, questa modalità, divenuta una ‘abitudine’. In realtà, lo ‘Stato’ dovrebbe essere il collettore finale di una situazione interna, divenuta insostenibile, che è stata procurata da una componente endogena, perlomeno da ‘rivedere’ ed analizzare. Invece non è così, a quanto pare. Lo Stato si limita a dover porre rimedio ad un qualcosa che gli ha portato solo avversità e che continua ad operare nella medesima modalità e che, per giunta, ha il potere di obbligare lo Stato a garantire per esso/a. 

Le persone, che formano lo Stato, se ne rendono conto? O decide solo Sarkozy, Merkel e compari?

Mi viene da scrivere: roba da mattAdesso esistono anche i prestiti precauzionali. Veramente incredibile. 

Si fa di tutto pur di non mettere mano alla ‘vicenda’ in maniera seria. Su questa strada non si risolve per nulla ‘il problema alla radice’, ma si persevera utilizzando lo stesso veicolo cancerogeno del debito, ossia dell’arma di distruzione di massa imbracciata ancora e sempre dallo stesso potere bancario che troviamo da ambedue le parti della 'barricata'

È un po’ come osservare, a ‘bocce ferme’, il potere ebraico che ha alimentato la grande depressione economica e, dunque, la ‘grande guerra’ e che è ricordato, in definitiva, come la ‘grande vittima’ dell’olocausto nazista, ossia del prodotto finale dell’intenzione oscura celata dal potere bancario internazionale. Si può parlare di ‘danni collaterali’?

Mi viene in mente l’11 settembre 2001, chissà perché!

Il potere di controllo globale è ‘una corda tesa’: da una estremità all’altra c’imbattiamo sempre in ‘lui’.

Il frattale è che ‘non esiste alternativa’. È l’alternativa che va trovata, creata, autorizzata… e ciò dipende solo da noi, dall’intenzione della massa. Massa che viene ‘ammortizzata/mortificata’, da sempre, attraverso l’illusione di avere una ‘data di scadenza naturale’ e, per questo, di vivere nella paura di quel momento.

È meglio un giorno da leoni o mille da pecora?

Sanità, Oms: ospedali molto più pericolosi di voli aerei.
Milioni di persone muoiono ogni anno a causa di errori sanitari o per infezioni legate alle terapie e andare in ospedale è molto più rischioso che non prendere un aereo. Lo ha detto oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
 
'Se domani verrai ricoverato in un ospedale di un qualsiasi paese ... la probabilità di subire un errore nella cura è circa pari al 10%. In un caso su 300 si potrebbe morire a causa di un errore nella trattamento sanitario', ha detto in una conferenza stampa Liam Donaldson, il nuovo rappresentante dell'Oms per la sicurezza dei pazienti.
 
Il rischio di morire in un incidente aereo è invece più bassa, con 1 passeggero su 10 milioni che perde la vita secondo Donaldson, ex responsabile sanitario per l'Inghilterra…
 
Quanto più i pazienti rimangono in una unità di cura intensiva, tanto più sono sottoposti al rischio di essere infettati’, ha detto ancora Donaldson. Strumenti medici come i cateteri e i respiratori artificiali sono associati ad alti tassi di infezioni.
Da Yahoo 
 
La società è stata ospedalizzata. Le persone ridotte a contenitori per farmaci a pagamento. La salute scambiata per un qualcosa di ‘raro’ da avere e/o mantenere. In un luogo dove ‘il lavoro nobilita’ ci si consuma per il lavoro e si guadagna del denaro in cambio della propria ‘anima’. Se non è questo un patto col Diavolo…

La Vita, così intesa, sembra descrivere un modello troppo imperfetto per essere ‘vero’. Si dice che ‘prevenire sia meglio che curare’ e ci si sta arrivando anche per via economica, attraverso i ‘prestiti cautelari’. Bene? Mhm…

Osserviamo bene ‘chi presta e chi prende’. È questo un altro giro del gioco delle ‘tre case’.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 20 giugno 2011

L’altra Internet.




L’altro giorno mi sono imbattuto, per caso, nel provider Usenet.nl. Che cosa è? Ecco cosa riporta la Home del sito:

1979 - Anno delle rivoluzioni:
  • Sony presenta il Walkman 
  • Apple costruisce il primo Mac 
  • La Microsoft sviluppa MSDOS 
  • 3 studenti sviluppano Usenet

Usenet - Fatti e numeri:
  • Oltre 2.500 terabytes di dati 
  • 5.000 gigabytes di dati aggiunti ogni giorno 
  • Oltre 60.000 gruppi di discussione 
  • Accesso a 8 batterie di server in tutto il mondo 
  • Salvataggio file binari: fino a 1014 giorni. Salvataggio file di testo: fino a 1.000 giorni
 
Usenet - download sicuri e veloci dal 1979.
Usenet è una rete indipendente di oltre 10.000 server in tutto il mondo. Da oltre 30 anni Usenet è il luogo più famoso per lo scambio di informazioni e di file.
Sicuro.
Riservatezza garantita al 100%: dal 1979 nessuna censura e nessun log di indirizzi IP e ad altre informazioni.
Veloce.
Download fino a 100 Mbps in un click garantiti da una tecnologia avanzata. Fino a 16 connessioni simultanee a 8 batterie di server.
Grande.
Da oltre 30 anni, Usenet è la maggiore rete mondiale di salvataggio file. Oltre 2.500 terabytes di dati. Ogni giorno oltre 5 terabyte di dati aggiunti. Oltre 1014 giorni di salvataggio dei file.
Facile.
Cerchi fra 500 milioni di file e li scarichi in un solo click: il software gratuito rivoluziona il download da Usenet.
Link 
 
Proseguendo, troviamo che:

Cos'è Usenet?
Usenet fu concepito dall'Univesità del Nord Carolina nel 1979. Tre studenti di Informatica, Tom Truscott, Steve Bellovin e Jim Ellis collegarono due servers Unix, creando così Usenet come alternativa ad Arpanet, gestito da istituti scientifici e dell'esercito statunitense. Negli anni 80 Arpanet si trasformò nel diffuso e famoso Internet e si sostituì a Usenet come rete prevalente. Tuttavia, Usenet esiste ancora esattamente con la stessa identica forma di allora ed offre un accesso unico e potente ad un archivio enorme di informazioni e file non censurati.
 
Accesso a Usenet con Usenet.nl.
Usenet è l'unico provider che unisce le 8 batterie di servers più potenti in un unico accesso. Ciò significa un numero maggiore di file, una maggiore velocità di download e la massima stabilità. Il nuovo software newsreader rende il download incredibilmente facile: cerchi e scarichi in un solo click. Sicuro, veloce ed affidabile.
Link 
 
Dunque? Allora, diciamo che la partecipazione alla navigazione in questo oceano di dati è a pagamento (circa 10 euro al mese), però ci sono delle caratteristiche native veramente degne di nota, come possiamo avere già compreso dalla lettura delle informazioni riportate anzitempo. 

Non esiste pubblicità in Usenet, per questo motivo si paga per accedere e navigare

Lascio al libero fluire questa informazione, però facendo ‘perno’ sul significato frattale relativo alla presenza di una rete informativa simile: l’alternativa.

Questa versione del Mondo 3d è scarna, ‘povera’ in ogni sua emanazione Antisistemica e costituisce un ‘ritaglio’ dell’abbondanza che scorre tutta attorno a noi, ma ad un’altra frequenza esistenziale. Ci troviamo su un piano degli aventi che è stato materializzato grazie al fatto che gli individui si sono ‘uniti inconsciamente’ nell’immaginarlo, esattamente così ‘come è’ al giorno d’oggi. Individui che hanno partecipato ad un sogno ‘altrui’, seguendo l’onda più visibile nel momento in cui, globalmente, si era manifestata la possibilità di poterlo fare: in che modo?
  
Cavalcando un altro tipo di onda: probabilmente un grande disastro naturale come, ad esempio, il Diluvio o un'era glaciale o altro ancora... Un punto di 'reset', insomma.

L’esistenza di Usenet, parallela ad Internet, lo dimostra; dimostra cosa? Che esiste sempre un’alternativa allo status quo e dimostra che, un certo potenziale al fine di emergere deve essere alimentato attraverso la partecipazione diretta, seppure inconscia, della ‘massa’. I lapis magici siamo noi e un certo potere di controllo lo sa molto bene. 

Per ‘averci’ ha dovuto mettere in gioco grandi abilità illusionistiche, ossia ha dovuto semplicemente avvalersi delle proprietà relative a questo piano 3d degli eventi o dell’energia. L’effetto gregge, innescato dalla dimeticanza del Sé, ha condotto la gran parte della massa a partecipare alla ‘costruzione’ energetica, all’emergere di questa versione delle ‘cose’ piuttosto che un’altra di diversa fattura.

Lo scenario 3d è un supporto che ‘ospita’ e si presta ad essere personalizzato da coloro che vi si insediano o che insediano una loro proiezione: la personalizzazione occorsa è stata di natura ‘parassitaria’. Cosa significa? Innanzitutto che stiamo analizzando le ‘cose’ da un livello prospettico ‘secondario’, ossia non dal punto di vista del Piano Divino che tutto ri comprende opportunamente, ma da un livello sottostante: quello relativo al Piano di Controllo della globalità, nel frattempo smarritasi a causa della discesa vibrazionale.

Un Piano secondario messo in atto dal ‘lato oscuro’, ossia proprio da quella energia che si annidava nelle ‘cantine’ del Creatore e che lo stesso Creatore voleva vedere manifestarsi per un chiaro ed evidente scopo evolutivo.

Stiamo parlando di entità che si nutrono di energia negativa che il genere umano può generare, proprio come se fosse una dinamo o la famosa ‘pila’ che Morpheus fa vedere a Neo quando gli spiega lo 'stato dell’arte' in Matrix

Il costrutto umano è un generatore di energia vitale: un magnete permanente da cui si può prelevare una polarità piuttosto che un’altra. Nel nostro caso è stata preferita la componente negativa, che corrisponde all'estrazione della componente elettrica/maschile dall'energia totale. Il frattale che dimostra la possibilità di un simile accadimento è stato dimostrato da Ighina, il quale è riuscito a concepire ed estrarre il monopolo magnetico:

Ighina affronta lo studio dell'atomo da una prospettiva alquanto diversa rispetto agli altri ricercatori; infatti, invece di sottoporre l'atomo all'azione di potenti campi magnetici o di particelle ad alta energia, decide di contenere il suo movimento utilizzando altri atomi, definiti assorbenti, che impediscono agli atomi luce e a quelli esterni di interferire nell'osservazione.
 
L'atomo magnetico è il più piccolo rispetto agli altri atomi, possiede una pulsazione più veloce ed inoltre ha la caratteristica di 'imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il promotore di essi'… Un concetto importante che l'Autore intende sottolineare è che 'l'atomo non oscilla, ma vibra, non si può dividerlo, sarebbe però possibile dividere la sua energia ma non l'atomo stesso'… 
 
Gli atomi magnetici sono costituiti da  triplette neutre di quark (+1,-1,0). Secondo questo modello di atomo magnetico quindi non ci sono protoni e neutroni nel nucleo atomico che contengono quark, ma i quark stessi costituiscono l'atomo… Con un microscopio lenticolare stabilisce che è la colla della materia
 
Riesce a scomporlo nei monopoli positivo e negativo.
 
Scopre che l'energia solare è il monopolo positivo dell'atomo magnetico e che arriva alla terra a spirale. A contatto con la materia la riscalda per frizione. Dalla terra, riparte verso il sole con segno negativo, il ciclo si chiude.
 
Il riflesso di questa energia, abbinato al ritmo o pulsazione che la caratterizza, crea la vita, ed ogni cosa animata o inanimata è segnata da un proprio ritmo.
Link 
 
Questi 3 fattori:
  1. ha la caratteristica di ‘imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il promotore di essi’
  2. gli atomi magnetici sono costituiti da  triplette neutre di quark (+1,-1,0)
  3. il riflesso di questa energia, abbinato al ritmo o pulsazione che la caratterizza, crea la vita, ed ogni cosa animata o inanimata è segnata da un proprio ritmo.
Mi fanno pensare frattalmente a caratteristiche già messe in risalto in SPS:
  1. effetto gregge
  2. terzo stato quantico
  3. vibrazione dello scenario 3d
Lo ‘scorporo’ di una polarità energetica di funzionamento della ‘pila umana’ è resa più manifesta dagli studi illuminati dell’illustre scienziato italiano soprariportato

Le entità che hanno controllato i filamenti di energia animica densa, le incarnazioni 3d, hanno potuto contare sul grande vantaggio dello stato di ‘sonno’ inerente l’iter esplorativo dell’esperienza umana sulla Terra. In questa maniera hanno potuto, nel tempo deviato, prenderne il controllo attraverso la concezione di un piano d’azione diluito e paziente

Ora, se il loro intervento era ‘previsto’ dal Piano Divino, non è stato altrettanto facile accorgersi della presenza a-dimensionale dell’origine di un simile controllo. L’Antisistema emerge da noi mentre siamo sotto l’influsso delle entità parassite

L’Antisistema ci descrive o meglio descrive una parte di noi, ossia proprio quella che volevamo vedere esternata, alla luce del Sole finalmente. 

Noi non siamo solo quello, ma siamo anche quello.

Per cui, adesso che abbiamo generato e ‘permesso’ una simile esternazione, cosa faremo? Come ci comporteremo? Cadremo negli abissi della paura oppure sapremo reagire proattivamente? Riconosceremo che tutto dipende da noi e che tutto ci descrive, oppure indicheremo ancora un responsabile esterno a noi stessi?

Eviteremo ancora di ‘guardare’ anche questa volta?

Dopo che abbiamo evitato di osservarci dentro per molto tempo, faremo la stessa cosa anche adesso? E in tal caso, dove guarderemo questa volta? Né dentro né fuori: dove?

In una realtà virtuale? In un’altra illusione? 

Umanità, dove sei? Perché fuggi? Perché ti credi una vittima? Perché eviti di prenderti carico della tue responsabilità?
  
Il film Tron mette in risalto come anche un nuovo Mondo in una diversa dimensione, alla fine, risenta dello stato di non equilibrio che l’umano si porta dietro come una sorta di impronta energetica vibrazionale riassumente lo stato dell’arte: una impronta digitale unica.

Chiamiamola Karma o come vogliamo: è una ‘memoria che ci riassume’ e ci caratterizza ed evidenzia, in questo momento. Una evidenza di noi…

Allo pari della scatola guida emozionale, questa memoria ci identifica come funzione d’onda all’interno del nostro campo quantico. La sua differenza con il campo morfogenetico costituisce il delta, il gap da colmare per ‘giungere a’

Ogni interferenza è un rumore di fondo che confonde ed alimenta questo ‘gap’.

Che differenza c’è tra intuito e supposizione o giudizio? Secondo me la differenza è riscontrabile nel livello frequenziale che utilizziamo per ‘sentire’:
  • la mente suppone e giudica
  • qualcosa che ‘arriva molto prima della mente’, intuisce
Sono due strutture diverse e ben specifiche. Mentre un 'aspetto' è da tenere a distanza, l’altro costituisce una guida superiore. Ma chi riesce a discernere tra i due tipi di ‘segnali’? Certamente uno ‘parla’ piano e l’altro, invece, molto forte. 

Essendo il segnale relativo alla mente più ricettivo, in quanto siamo in un reame della mente, è chiaramente questo input che ‘parla molto forte’. La Cabala, espressa da Yehuda Berg, afferma che ‘il nostro Avversario è quello che parla più forte’. Per cui l’atto del supporre e del giudicare, ossia due dei 'quattro accordi' da sciogliere, narrati da Don Miguel Ruiz, deriverebbero proprio dal rumore di fondo prodotto dalla mente: il nostro ‘avversario’.

Chi è che parla ‘piano’? Certamente una parte di noi che sa attendere e che non teme… Che con fiducia ‘ci attende’ mentre siamo dispersi in un reame che, invece, ‘ci ha’… Da qua anche tutti concetti di attaccamento 3d: l’avere.

Non abbiamo scelto queste credenze e queste regole; ci siamo nati e le abbiamo apprese secondo un processo di ‘addomesticamento’ in cui le informazioni sono passate dal sogno esteriore a quello interiore, andando a formare il nostro personale sistema di credenze. 

A questo punto non c'è più bisogno di ‘istruttori’ esterni, giacché diventiamo noi stessi i nostri giudici. Tutto ciò che crediamo su noi stessi e sul mondo rientra in quel sogno interiore, che tuttavia ci è giunto dall'esterno e che ci impedisce di vederci per come siamo veramente.
I quattro accordi – Don Miguel Ruiz 

Nel ‘modesto’ film ‘L’ultimo dei Templari’ mi ha colpito il finale, in cui si evidenzia l’esistenza di persone che hanno vissuto in maniera ‘eroica’ in ere trascorse del Mondo. Individui mossi da interessi superiori che hanno contribuito a compiere svolte tanto importanti quanto silenziate, nel cammino turbolento dell’umanità.

'Eroi dello Spirito' s’intende: uomini e donne che hanno abbandonato una via per seguirne un’altra diametralmente opposta, sensibili ad un richiamo sottile che ha toccato i loro cuori

Dobbiamo moltissimo a queste ‘figure’ che l’Antisistema ha provveduto a cancellare e smantellare nel lato tridimensionale della vicenda umana. Figure che hanno tuttavia emesso una forma d’onda specifica che non smetterà mai di alimentare l’ispirazione delle scintille divine scese ad esperimentare se stesse.

Al cinema, mi sono reso conto che occorre rimanere 'consapevoli e presenti', dal momento in cui le infrastrutture che veicolano il messaggio superiore sono prettamente Antisistemiche. Cosa significa? 

Che dobbiamo assistere alla proiezione in maniera ‘presente in noi stessi’ ed occorre ‘proteggersi’ attraverso l’intenzione che il nostro ‘filtro’ non permetterà alla parte negativa del ‘segnale’ di raggiungerci, mentre viceversa accoglierà la componente positiva

Ciò corrisponde a rimanere sempre nel proprio centro anche quando ci si 'lascia andare', sprofondandosi nelle comode poltrone delle moderne mulisale.

La propria ‘presenza’ mantiene all’interno del ‘giroscopio’ energetico in maniera equilibrata. Attorno a noi può scoppiare la terza guerra mondiale, ma non ne subiremo alcun 'effetto' in quanto saremo al ‘centro’ degli eventi e ne controlleremo le dinamiche inerenti a noi

Termino eseguendo una conversione del pensiero finale dell’amico Jan, mentre si rivolge a me:

‘Siate nel mondo, ma non del mondo’, diceva Gesù… Abbiamo tanto da fare e il meglio deve ancora venire!  

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 18 maggio 2011

Circa il Pifferaio ed il Caso.





Le ‘cose’ avanzano nel tempo sequenziale tridimensionale deviato, apparentemente come detriti condotti caoticamente dalla corrente, dalla piena o dalla secca del ‘fiume’, in virtù della stagione e della intermittenza delle pioggie. La loro percezione, ossia la personale visione della Vita, narra di una modalità separatoria da se stessi. Perché? Perché ‘tutto’ ciò che è inerente sia alla sfera personale, che a quella progressivamente più allargata del Globo, è interpretato come se la singola individualità fosse un ingranaggio meccanico di una ‘macchina’ enorme che vincola e distribuisce sorte, destino o prospettive filoguidate

Persino il ‘Dio’ nel quale si crede o non si crede è divenuto una ‘variabile’ e non più una ‘certezza’; la certezza caratterizzante un certo tempo antico e trascorso, è stata rimpiazzata dal solco, o dal muro, che l’Antisistema ha provveduto a personalizzare attorno ad ognuno di noi. Ciò che viene ‘cantato’ in Another Brick in The Wall dei Pink Floyd, ossia:

Non abbiamo bisogno di educazione
non abbiamo bisogno di essere sorvegliati
né di oscuro sarcasmo in aula
professore, lascia in pace i ragazzi
hey, professore, lascia in pace i ragazzi!
Tutto sommato, è solo un altro mattone nel muro.
Tutto sommato, siete solo un altro mattone nel muro.

Corrisponde proprio alla ‘collocazione’ di ogni individualità in una struttura ‘prevista’ da un centro di controllo collocato al di fuori della nostra sfera personale, appunto ‘un altro mattone nel muro’. 

Ora, abbiamo già ampiamente veduto nel mese di aprile 2011, a cosa corrisponde questo centro di potere e come occorre inquadrarlo al fine di trascenderlo e comprenderne la grande opportunità racchiusa e nascosta oltre ad un certo tipo di apparente compressione o senso di soffocamento. Il meccanismo delle scatole cinesi descrive le proprietà frattali dell’energia condensata sempre all’opera in ogni 'ambito' esistenziale; inoltre allargando la 'prospettiva' si può ri-comprendere meglio, attraverso una 'vista' unificante della visione d’insieme

Ciò che la ‘specializzazione’ provvede a separare, la ‘globablizzazione’ tende ad unificare. 

Il bianco è la condizione di luce che ha in sé tutti gli altri colori che, insieme, si ‘annullano’. Il nero è una condizione contraria, ma esprime solo un potere illusorio di mancanza della luce, in quantochè il nero è infine ricompreso nel bianco e altri non è che una sua emanazione, una sua esternazione manchevole di completezza, una sua… specializzazione

In quanto 'fenomeno secondario' conserva in sé un ‘sotto/senso’ ed una precisa collocazione nel fiume evolutivo. Nell’assenza di luce abbiamo la possibilità di sperimentare ciò che si cela nelle nostre profondità e che mai potrebbe emergere in maniera tanto diretta, senza l’incoraggiamento intelligente del ritrarsi della luminescenza. Non è una coperta troppo corta, ma una sensibile presa di coscienza diramata dall’energia omnicomprensiva: il conoscere se stessi.

Il buio non esprime una ristrettezza o una mancanza ma solo una opportunità. 

È uno scenario appositamente concepito, in una struttura densa e ciclica come quella in cui maggiormente ci identifichiamo, al fine di rendere evidente e padroneggiare quella parte di noi che sfugge per definizione: la nostra parte oscura riflessa dall’evidente frattale espresso dalla Luna e dalla sua faccia nascosta
  
C’è un linguaggio, codificato nella struttura della condensazione energetica 'attorno' a noi, che non siamo più in grado di comprendere, perché la nostra attenzione è catalizzata verso un senso di ansia comunemente confuso con quel senso di sopravvivenza che, da grande tempo, ha condotto il genere umano a confrontarsi attraverso il ‘metro e la misura’ della guerra e della violenza.
 
Affermavo, in apertura di articolo odierno, che c’è una strana percezione legata al senso di scorrimento degli eventi personali e globali, come se tutto fosse legato al caso. Per quanto ognuno di noi si possa dare da fare al massimo delle proprie capacità, non c’è la matematica certezza che si otterranno i risultati agognati in termini di rendiconto e di qualità della Vita. Perché? 

Perché esistono cerchi concentrici di energia ad ogni livello e dimensione. 

Se siamo ricompresi in un ambito in cui si vive in un certo modo e noi tentiamo di andare contro quel modo, ebbene, sarà molto difficile trovare ‘la propria via su quella via’. È come se fossimo degli stranieri in casa. Potremo realizzare tutte quelle cose che non ledono il cerchio più grande che ci contiene, ma difficilmente potremo realizzare tutto ciò che ci caratterizza senza prendere in considerazione uno ‘spostamento’ dall’ambito di quel cerchio di energia materializzata dalle forme pensiero unitarie del potere e di gran parte della massa. Spostarsi da quella posizione significa trovare un’alternativa: alternativa che oggigiorno è sempre più difficile da trovare in quanto la tentacolarità dell’Antisistema è pressochè ormai distribuita in tutto il Mondo.

Senza alternativa dove si può andare? 

Ebbene, quando non si osserva più nessuna alternativa, allora è venuto il momento di tornare a crearla; ciò significa che un ciclo è giunto al termine, in quanto la biodiversità è una ricchezza intima contenuta nel seme della Vita. Una potenzialità imprescindibile. Se non la si scorge più, interverranno delle forze naturali al fine di invertire il ciclo e normalizzare il fluire dell’energia, proprio come Zeland descrive a proposito delle forze livellanti i potenziali superflui: energie celesti che intervengono allorquando si alloca un carico di aspettative/energia eccedenti la 'regola'. 

Le famose ‘farfalle nella pancia’, ad esempio, costituiscono un accumulo di aspettativa e di energia, che richiamano l’azione livellatrice del ‘tutto’, focalizzato in forze motrici di inversione. Ciò significa solo che occorre rimanere nel proprio centro, possibilmente ‘sempre’. Da quel ‘punto’ il nostro giroscopio può alternarsi nelle varie modalità di ‘transurfing’, permettendo alla nostra essenza di non essere travolta anch’essa dalle dinamiche evolutive ‘scritte tra le righe’ o tra le onde.

Ogni tanto si sente questa espressione: ma se ti dicono di buttarti nel pozzo tu ti butti? 

Questa secca domanda racchiude in sé proprio la capacità di mantenersi centrati attorno al proprio ‘nucleo’ portante. Non esiste alternativa? La creo. Esiste? La voglio sperimentare. Sempre che si senta la necessità di una alternativa, ovvio. 
  
Obsolescenza programmata: tecnologia a scadenza.
Se tutto ciò che acquistiamo avesse una durata lunga quanto dicono le pubblicità, probabilmente molte aziende chiuderebbero. Televisori, cellulari, iPad, ma anche abiti e giochi non avrebbero mai bisogno di essere sostituiti. Invece c’è una scadenza, proprio come per latte e formaggi.

Non una data 'entro il', ma qualcosa di simile: si chiama obsolescenza programmata e secondo i consumatori è quasi una truffa, soprattutto se l’apparecchio in questione smette di funzionare proprio – guarda caso – alla scadenza della garanzia. Un problema che riguarda soprattutto i beni tecnologici, come lettori mp3, telefonini, computer e quant’altro, ma che non dipende soltanto dal loro buon funzionamento, ma anche dalla percezione che se ne ha.

Ci sono casi in cui effettivamente dopo pochi anni l’oggetto smette di funzionare, in altri invece è solo passato di moda. In pochi utilizzano ancora i vecchi lettori cd, abbandonati in un cassetto per essere sostituiti da lettori mp3 e iPod: il mercato, con nuovi prodotti e tanta pubblicità, ha fatto scadere gli strumenti più vecchi nell’angolo dei beni obsoleti.

Una vecchia teoria.
A parlare per primo di 'obsolescenza programmata' è stato l’economista Bernard London. Era il 1932, pochi anni dopo la crisi del ’29, quando scrive un articolo intitolato 'Ending the depression trough planned obsolescence', dove spiegava che la definizione di un tempo di vita determinato per le cose avrebbe portato alla loro distruzione e all’immissione di nuovi prodotti sui mercati per prendere il posto di quelli obsoleti

In pratica, si garantisce così una domanda continua, nonostante la crisi. 

E anche negli ultimi due anni, secondo i dati di Ceced, l’associazione nazionale dei produttori di apparecchi domestici e professionali, sono usciti centinaia di nuovi elettrodomestici. Un frigorifero dura in media 12 anni, una lavatrice 8, ma in realtà ogni due o tre anni la gamma di prodotto cambia e il nostro elettrodomestico diventa, quindi, obsoleto.

Gli acquisti consapevoli.
Il consumatore rischia di essere indifeso davanti ad apparecchi destinati a morire dopo pochi anni, ma in Gran Bretagna i cittadini possono denunciare i casi sospetti di obsolescenza programmata all’Office of Fair Trading, che può procedere con indagini di verifica.

Dall’altra parte, però, per non gettare tra le cose vecchie un abito considerato obsoleto solo perché vogliamo seguire le mode, basterebbe essere consumatori attenti e consapevoli. Per spiegare come siamo sottoposti all’influenza delle strategie di marketing la televisione spagnola La2 ha recentemente mandato in onda un documentario girato in Spagna, Francia, Germania, Stati Uniti e Ghana. Il film “Comprar, tirar, comprar” è diretto da Cosima Dannoritzer ed è il risultato di tre anni di ricerca che spiega le pratiche industriali, come la riduzione deliberata della durata di un prodotto, e le sue conseguenze. 

Spesso però basta solo un attimo di riflessione e una domanda: 'Mi serve davvero?'.
Da Yahoo

Che dire? Che è vero. Però occorre 'accorgersi', perché ricordiamo sempre che siamo la rana bollita. Il fuoco è lento e ci deve fare abituare progressivamente altrimenti ci accorgeremmo saltando fuori subito dal ‘pentolone’. Allora osserviamo cosa succede attorno a noi

I miei genitori hanno tenuto frigorifero, forno a gas, arredamento, macchina, etc. almeno 20 anni. Oggi dobbiamo cambiare tutto alla velocità della luce. Perché? Per una miriade di motivi interni ed esterni. Il punto è, secondo me, non tanto addentarsi nella denuncia di questa dinamica, ma riuscire a snidare il 'programma', o meglio, l'algoritmo che frattalmente l’ha evocata dalle nostre profondità

Cosa significa cambiare le 'cose' sempre più in fretta? 

A parte i discorsi legati al Pil e compagnia bella, ossia a tutto il rumore di fondo, è meglio interrogarsi su cosa ha spinto i nostri inconsci a generare questo modello paradossale di iperconsumismo. Andiamo persino oltre alle entità parassite ed  all’Antisistema. Cosa rimane?

Ognuno di noi immerso nella propria individualità

Bene, fermiamoci qua e non saliamo ancora. Altrimenti tutto ‘evapora’ ricolmando l’Uno... Cosa rappresenta frattalmente il consumismo sfrenato? Certamente un nostro disequilibrio interiore, che se si è manifestato in questo scenario 3d, perché doveva essere estratto dalle profondità in cui si celava. Questo squilibrio circoscrive un senso di insufficienza e di non attenzione, esprime una auto svalutazione di sé, una ricerca al di fuori della propria sfera personale, un disallineamento dei nostri centri di potere e di controllo… 

Quando Martin Buber ne 'Il cammino dell'uomo' riporta la domanda che Dio fa ad Adamo – ‘Adamo, dove sei?’ – evidenzia proprio questa dinamica allontanante dal proprio perno esistenziale. 

‘Dove sei?’, significa: chieditelo, riguadagna te stesso, rientra  in te… perché vedo che adesso sei fuori da te. Dove sei? Ascoltati ed osserva. Fai silenzio e cercati. Fai attenzione a quello che fai. Perché fai quello che fai? 

C’è una tale perfezione in quello che s'emana dal genere umano da rimanere sconvolti da alcune dinamiche legate ad un mirato pressapochismo

Ad esempio, la rete di controllo del traffico aereo perfettamente sincronizzata con l’enorme flusso di velivoli in funzione... Una cosa da rimanere a bocca aperta per efficienza e padronanza delle proprie azioni. Ebbene, quell’intelligenza è umana. Quella perfezione si ‘scontra’, poi, con lo scempio delle scuole pubbliche, ad esempio, a cui mancano persino i soldi per dotarsi di carta igienica. Due veri e propri Mondi diametralmente opposti

Sembra che la responsabilità per il carico umano, trasportato a bordo di un aereo, sia superiore a quella che si dovrebbe provare per l’educazione delle nuove generazioni. Se un aereo si schianta al suolo, l’eco dell’insuccesso si propaga all’istante in ogni direzione: è deflagrante l’accaduto e a cascata si riversa su enti di controllo e di costruzione, certificazione, etc. Il focus dell’attenzione è immediato e indicante chiaramente una crepa nel modello. Mentre in ambito scolastico i ‘danni’ sono striscianti e non ci si espone al rischio di un ‘crash’ sotto la luce diretta dei riflettori

È meno evidente ma molto più tagliente la dinamica in corso: la svalutazione del sé a partire dalla tenera età.
 
Esistono apparati tecnologici che si guastano esattamente dopo il termine della garanzia, anche a distanza di molti anni. Ciò significa che c’è una enorme padronanza dei processi e della conoscenza dei punti di usura e di rottura dei materiali. Nulla sfugge se si rimane nell’ambito delle leggi monitorate dalla Fisica. È tutto calcolabile. È tutto ‘legge’. Come al solito, è la massa che permette l’instaurarsi di una determinata tendenza imposta dall’alto. 

Mediante autosuggestione, la massa stessa, accetta di patteggiare la propria Vita, ritenuta come unica e degna di essere vissuta in ben altri modi rispetto all’attività preponderante legata al Mondo del lavoro; per cui si dota di tutte quelle dinamiche gaudenti che l’Antisistema propina loro.
 
Una su tutte, la corsa pre programmata dello sviluppo tecnologico al contagocce. Come direbbe Grillo: è una cosa pazzesca!
 
Questa società ha tutte le carte in regola per autoperfezionarsi all’insegna di principi etici e morali. È tutto pronto. Le strutture alternative e parallele agli scenari ufficiali sono pronte. Ma allora perché non succede il cambiamento e tutto sembra sempre più contorto e stagnante? 
 
Esportiamo il modello che regola ogni ambito del processo di progettazione e di costruzione di un aereomobile, ogni ambito che lega il personale alla responsabilità verso quello ‘che fa’, all’attenzione costante che occorre per effettuare i piani di manutenzione, etc. – esportiamo questo modello – ad ogni ambito del sociale. Sarebbe un buon viatico al fine di collegare tutte le parti agli attori in gioco. In ambito 'aereo', una imprecisione è subito amplificata dalla più evidente delle sorti: la morte di molte persone

È forse questa evidente risultante che costringe le persone a comportarsi in maniera tanto virtuosa? È il vivere perennemente sulla corda tesa a venti metri di altezza che permette di mantenersi sempre focalizzati su se stessi? Gli esperimenti condotti nel corso della storia deviata lo dimostrano a pieno: nella troppa libertà ci si perde perché ancora non si è in grado di ‘auto gestirsi’.

Per questo il cambiamento non giunge in maniera deflagrante, palese. La più grande scuola esistente, quella dell’intero Globo, non ha ancora laureato la maggior parte degli ‘studenti’. Tutto è ancora approssimativo e abbozzato secondo una perfezione itinerante che descrive a pieno il momento presente.

Semplicemente: abbiamo quello che ci siamo meritati.

Non è un dramma e non è una sfortuna.

È solo quello che abbiamo contribuito ad autorizzare.

È quello che eravamo e non è detto che corrisponde a quello che siamo…  
 
Parti, ma non lasciarmi – Breathe – Pink Floyd 


* L'opera raffigurata in apertura di articolo è relativa a questo link.


Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com