venerdì 2 agosto 2019

Una caccola sul viso, è per “sempre”?



Dipende:
se non ti lavi mai, oppure, se ti immergi costantemente in un in-cert3 tipo di “ambit3 (ambiente)”.
Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa...”.
Benjamin Franklin
Di conseguenza, “tutti per uno e uno per tutti…”. 
L3 Grande Opera “AntiSistema”, in cui sei o vai in onda usualmente, è l3 consolidata realtà di tipo manifest3 che ti fai andare bene, poiché (sembra) che così fan tutt3. No? 
Eppure, quanta “energia” cova sotto/dentro all’essere cenere? 
Tanta. 
Tanto da portare a termine qualsiasi tipo di scenario che “ora” si auto ritrova Oltre Orizzonte, nell3 spettro del potenziale contemporaneo.
Dunque, se “ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”, allora come ti spieghi tale luogo comune:
l'Escherichia coli è un batterio che si trova normalmente nell'intestino degli esseri umani
Anche gli Enterococchi intestinali sono batteri che si trovano normalmente nell'intestino umano
Agi 1 agosto 2019 Link
Che “cosa” ci fanno, allora, in/a mare? 
Di solito, auto decodifichi l3 verità che sta più “a monte” in quanto ad… generic3 “inquinamento”. No?
E, di fatto, consideri tale problema come qualcosa di troppo grande da/per essere affrontat3 e risolt3 da “te”, laddove dopo aver votato (ogni volta) per qualcun3, poi lasci che sia la marea non solo politic3 a compiere il “proprio” destino. 
Ovvero, aspetti che (non) succeda qualcosa (considerando di avere terminato il “tempo dell3 scelt3, in tale modus). 
Poi, quando ti allontani dall’episodio ciclico “elezioni”, ti rendi conto che… continua sempre a succedere ciò (cosa/chi) sostanzialmente “è già success3”. 
Ossia, ti rassegni (seppure lamentandoti) al/nel “tempo che ritrovi, 'qua (così)'”, come auto svuotat3 dentro, in profondità, laddove riconosci che sopravvivi come in un incubo che non termina mai nemmeno quando ti “risvegli”.
Come mai dei micro organismi intestinali finiscono in mare
Perché l3 società scarica escrementi anche in mare. 

È un’equazione persino lineare, ma, tant’è che esistono e ci sono dell3 situazioni esemplari, in tal senso, che continuano a passare in rassegna come se fosse autenticamente un3 sentenza.
Qualche anno fa (2014) anche SPS (Io) dedicò dei byte a tale “problema”.
E, ancora “oggi”, l3 situazione è rimasta sostanzialmente se stess3, o, immutat3.
Che cos'è l'Escherichia coli e perché ci impedisce di fare il bagno.
Il 30 luglio è stato disposto dai comuni interessati il divieto di balneazione temporaneo in 18 punti del litorale romagnolo:
13 punti nel riminese, due zone a Lido di Volano (Ferrara), uno a Savignano, uno a Cesenatico e uno San Mauro, nella provincia di Forlì-Cesena.
Il motivo è lo sforamento, rilevato dall'Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna), dei parametri di legge relativi alla presenza di Escherichia coli ed Enterococchi nelle acque.
Ma cosa sono Escherichia coli ed Enterococchi?
Perché impediscono di fare il bagno? Cosa dice la legge in materia?...
Batteri “spia”.
L'Escherichia coli è un batterio che si trova normalmente nell'intestino degli esseri umani. I suoi filamenti sono normalmente inoffensivi, ma alcune varietà possono causare malattie anche gravi.
Generalmente si prendono questi batteri consumando cibi crudi contaminati, ma è possibile anche la trasmissione via acqua, se questa è contaminata ad esempio da feci infette.
Causano normalmente crampi e diarrea ma possono comportare anche febbre e vomito. Il periodo di incubazione è tra i 3 e gli 8 giorni e, normalmente, in 10 giorni al massimo si guarisce.
Anche gli Enterococchi intestinali sono batteri che si trovano normalmente nell'intestino umano e che, nei ceppi più pericolosi, possono causare crampi, diarrea, febbre e vomito, in particolare a pazienti anziani o debilitati.
Al di là delle loro caratteristiche mediche, di per sé non particolarmente preoccupanti, questi due batteri vengono utilizzati come parametri per stabilire la qualità idrica.
Se vengono sorpassati determinati livelli di concentrazione nelle acque, questo viene ritenuto una “spia” di una situazione di inquinamento potenzialmente pericolosa e scattano i divieti…
La tutela dei bagnanti da parte della Ue.
La “direttiva balneazione” (dir. 2006/7/CE) è un atto legislativo dell'Unione europea che ha imposto agli Stati membri di adottare le misure necessarie per garantire la salute dei bagnanti.
È stata recepita in Italia dal d.lgs. 116/2008 e dal decreto attuativo d.m. 30 marzo 2010 e stabilisce che i criteri su cui valutare la qualità delle acque siano due:
la presenza al di sopra di certe soglie di Escherichia coli e di Enterococchi intestinali
Le rilevazioni devono essere, durante la stagione balneare, almeno mensili. I comuni stabiliscono in ogni caso un calendario prima dell'inizio della stagione. Gli Stati sono obbligati a comunicare i risultati delle analisi entro il 31 dicembre alla Commissione europea, che elabora attraverso l'Agenzia europea dell'ambiente ogni anno un report sia per l'Unione che per i singoli Paesi.
In questo modo vengono classificati i luoghi di balneazione, in base alla qualità delle acque, secondo una scala che va da “eccellente” a “scarsa”, passando per “buona” e “sufficiente”.
Le spiagge dove non si può fare il bagno sono quelle dove la qualità dell'acqua è “scarsa”. Se la situazione di inquinamento viene registrata per cinque anni di fila, il divieto diventa permanente finché l'area non viene bonificata.
Come risulta dal rapporto dell'Agenzia europa dell'ambiente per il 2019, in Italia sono 89 i punti dove è in vigore il divieto di balneazione, la maggior parte dei quali sono situati alle foci dei fiumi, sui lungomare cittadini, in prossimità di zone portuali (il Ministero della Salute ha un portale dove è possibile controllare la situazione di ogni spiaggia d'Italia inserendo il nome del comune).
Questi 89 punti rappresentano l'1,6% del totale. Possiamo citare ad esempio la zona industriale di Pozzuoli, il lungomare di Reggio Calabria e il porto di Gioia Tauro.
A livello generale, in Italia ben il 90% delle acque balneabili ha una qualità “eccellente”, il 5% “buona”, il 2,1% “sufficiente” e l'1,2% “non classificato”.
Le recenti decisioni che hanno interessato la costa romagnola sono di carattere temporaneo:
non si tratta cioè di siti dove sia normalmente in vigore un divieto generale per l'anno in corso.
Se le prossime rilevazioni daranno esiti positivi, i divieti infatti verranno meno…
Agi 1 agosto 2019 Link
In questo modo vengono classificati i luoghi di balneazione, in base alla qualità delle acque, secondo una scala che va da “eccellente” a “scarsa”, passando per “buona” e “sufficiente”. Le spiagge dove non si può fare il bagno sono quelle dove la qualità dell'acqua è “scarsa”. Se la situazione di inquinamento viene registrata per cinque anni di fila, il divieto diventa permanente finché l'area non viene bonificata…
Ergo:
se… il 30 luglio è stato disposto dai comuni interessati il divieto di balneazione temporaneo in 18 punti del litorale romagnolo: 13 punti nel riminese
allora
significa che nel “riminese”, ch’è luogo turistico balneare “di Massa” per “eccellenza (in Italia)”, quando ti immergi in acqua sei sostanzialmente “nell3 merda”, ovvero, sei ad immagine e somiglianza dell3 situazione in cui “sei” integralmente nell’AntiSistema.
In quel “luogo (punto) comune” s’è, infatti, concentrat3 il “problema”; 
il che non significa che esista solamente “lì”, tale forma di sadomasochismo recondit3.
Significa, di più, che in quel frangente l3 situazione è estrema, costituendo l3 cartina tornasole dell’ambito generale “inquinamento”, che è essenzialmente irresponsabilità di/per parte “industriale”, dopo decine di lustri di “progresso ed espansione commerciale (e non sol3)”.
Con l’essere politic3 che, di fatto, anima continuamente dibattiti e “lotta” per ogni e qualsiasi battaglia, in cambio del ricordarsi elettorale che sembra rimanere l’ago dell3 bilancia “democratic3” (l3 porta) al fine di essere rielett3 in carica (come se nulla fosse). 
Immagina il quadretto, allora:
ad un certo punto (causalmente)
emerge il “problema (qualunque ess3 sia)”
con l’essere “a Massa” che si meraviglia, arrabbia e si lamenta
prendendosel3 con chi sembra essere al potere (riferimento all3 politica)
eppure
c’è un livello industriale che da “a monte” continua ad oliare ogni meccanismo
pur di continuare a macinare utili (non importa come).
Risultato:
l3 politica sembra ciò che non è
l’essere “a Massa” persevera ciclicamente
l’industria insiste, sussiste, esiste e c’è
attraverso il “proprio” metodo scientific3
che trasmette ad/in ogni parte sociale
che nel durante “ha il diritto” di lavorare
dove? Ma proprio nell’industria, guarda non caso.
Non ti dicono, “ora”, che l’economia deve essere “circolare” per garantire maggiore “positività e sostenibilità” all’essere sinfonia di turno? 
L’economia è sempre stat3 “circolare”, essendo tutt’attorno e dentro a te; tanto da averti trasformat3 o “arricchit3”... dando luogo all3 versione di te… “te”:
come zombie che continua incessantemente a far che?
A sopravvivere. 
Ovvero, ad auto rassegnarsi


Come se... ogni decisione a qualsiasi livello, fosse opera propri3. 
E, infatti, “così (qua)” deve sembrarti, poiché “serve”. 
Ergo, se sei sempre “te”, va da sé che automaticamente il congegno ti dà l’idea di smuoversi “naturalmente”, come moto proprio o moto perpetuo che l3 scienza non ammette ma/tuttavia c’è, anche se è alimentat3 proprio dall’essere costantemente “a Massa”.
Se da almeno 50 anni, nel riminese, ogni volta che ti immergi… sei in una situazione “imbarazzante”, bè… ci sarà un motivo che corrisponde proprio al significato. 
Significato che viene ignorat3 bellamente, laddove “prima” devono avvenire talun3 “scelte” che sono soprattutt3 strategia e non lineare responsabilità a nome collettiv3. Inutile dire che tale “strategia” è un’auto imposizione “dall’alto” e, non, ciò che credi essere in termini di “norma”.
Non “capisci” sostanzialmente che cosa (chi) continua a succedere. Meglio:
non ricordi o hai dimenticat3.
Intesa Sanpaolo: con Prelios accordo strategico su crediti unlikely to pay
Daniela La Cava Finanza.com 31 luglio 2019 Link
Unlikely to pay…
Perché “non parlano come mangiano”?
Che cosa vuol dire? E, bada bene, che ciò che vuol dire non equivale a ciò che significa, essenzialmente (essendo “materia” relativ3 al tipo di atteggiamento che auto incorpori o che rivesti).
Intesa Sanpaolo e Prelios hanno firmato un accordo vincolante per costituire una partnership strategica sui crediti classificati come inadempienze probabili, ossia gli Utp (unlikely to pay)…
Nel dettaglio, l'accordo prevede due operazioni:
la cessione e cartolarizzazione di un portafoglio di crediti Utp del segmento Corporate e Pmi del gruppo Intesa Sanpaolo pari a circa 3 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, a un prezzo pari a circa 2 miliardi di euro, in linea con il valore di carico;
e un contratto di durata decennale per il servicing di crediti Utp del segmento Corporate e Pmi del Gruppo Intesa Sanpaolo da parte di Prelios, con un portafoglio iniziale pari a circa 6,7 miliardi al lordo delle rettifiche di valore…
Rothschild e Banca Imi sono gli advisor finanziari per Intesa Sanpaolo nell'operazione con Prelios.
Daniela La Cava Finanza.com 31 luglio 2019 Link
Crediti classificati come inadempienze probabili, ossia gli Utp (unlikely to pay)…
Ok? In pratica, “merda” (tanto per non cambiare).
Ora “sai” che cosa sono, ma, continui ad ignorare (guarda non caso) che cosa significa(no).
Saipem, Cao: svolta completata, proiettati al futuro anche come consolidatori.
“Al perdurare della crisi, alcuni competitori hanno dato luogo a fusioni e concentrazioni, i cui effetti potranno essere misurati solo col tempo nel prossimo futuro… La nostra strategia è stata di rimanere concentrati sul nostro change management (gestione del cambiamento…) e ora che l’orizzonte comincia a chiarirsi stiamo lavorando alle migliori opzioni per le attività...
Saipem, dalle altre crisi, è sempre uscita come consolidatore…”.
Stefano Cao
Titta Ferraro Finanza.com 30 luglio 2019 Link
Se “tutt3 si trasforma (senza cambiare)”, di fatto l3 strategia di Saipem ti permette di entrare più in profondità nel discorso:
la nostra strategia è stata di rimanere concentrati sul nostro change management (gestione del cambiamento…)…
Quindi, l’evoluzione ed il progresso applicat3 all’essere in società (“a Massa”), fanno sì che sembri allora l3 società ad evolvere e trasformarsi, idealmente nell’auto conv3nzione d’assieme che ciò corrisponda ad un fatto(re) di positività. 
Ma, nell3 consolidata realtà manifest3 “qua (così)”, ciò corrisponde ad un tipo di “evoluzione” che parte da r3gioni dimenticate dell3 scibile, direttamente accessibile attraverso tale forma di mente usuale in termini di… imprinting industriale, prima di tutt3.
Cioè, si tratta di “te”, che credi nell3 versione ufficiale dell3 “cose”…
Ovvero, quando l3 necessità sono di ordine “superiore”, allora l3 strategia che “respiri” ti ha, di fatto. 
Perché... “chi si ferma è perdut3”, dato che l’essere “a Massa” continuerà ad insistere incessantemente, come locomotiv3 lanciata a mille, senza alcun motivo per frenare, figurati allora se si tratta di “fermarsi”.
Economia circolare: per Ue opportunità da 1.800 miliardi entro 2030
Bol Askanews 30 luglio 2019 Link
Per l’Ue è una tale “opportunità”? 
E a te che ne conviene?
Un sostanziale nulla di fatto, poiché sei sempre in “te”, in-dipendendo
Se sei nell3 cacca, allora, nell’ambiente che riflette (ti ricorda) tutt3, come può non essere che esistano dei luoghi comuni estremamente frequentat3 che di fatto ti rimettono anche fisicamente nell3 medesima situazione sostanziale?
Infatti, tant’è… che esiste anche Rimini.
L3 meta turistica “di Massa” per l’essere costantemente “a Massa”
Hai mai sentit3 di qualche “Vip” che si immerge in tali acque e se ne fa un motivo di vanto;
che ne so... come se si trattasse delle acque di un “paradiso tropicale”?
No. Ergo…?
Quanto “Fa…” 1 + 1 se non sempre “2”.
Laddove 2 è il significato, però. 
Mentre, “2” è che cosa vuol dire. 
Renditi conto dell3 differenza di potenziale (contemporaneo) che esiste tra veri e propri “ambiti (o livelli)”. 
Qualcosa che sin da prima di andare “a scuola”, si forma e controriforma rispetto al “come dovrebbe essere (utopia)” ed invece non è se (se) sempre (nel) “qua (così)”.
Come al solito, tutt3 continua a “scorrere”. 
Per cui, anche l3 costa riminese ben presto verrà “riapert3”, con buona pace del significato che, comunque, continua ad insistere poiché memoria ambientale a cui dici sempre di no, nonostante non ti pare, non sei d’accordo, dissenti da perfett3 esempio frattale espans3 di… dissenteria (probabile o unlikely).
Dai… “Fai…”. 
E se ancora non è chiar3:
hai presente quando Mario e Saverio, in “Non ci resta che piangere”, gettano l3 spugna con Leonardo? Ecco.
Leonardo: Treno.
Saverio: Come fa ad andare il treno? Si butta la legna nella caldaia, il calore si sviluppa; sviluppa energia questo treno.
Leonardo: E va? Ma allora anche il caminetto va.
Saverio: Bravo!... No, il caminetto non va.
Leonardo: He He.
Saverio (a Mario): Già, come mai il caminetto non va?
Mario: No, perché c'è un meccanismo diverso...
Saverio: Buttando legna si muove, si muove buttando legna... anche con la corrente, ma quella è un'altra cosa…
Non ci resta che piangere.
“Tu che ne sai?
Altro che Colombo! Eh, gli indiani stavano già lì… Come se io ora vado in Puglia e dico: 'Ueh, la Puglia!'… Oh, i pugliesi son duemila anni che stanno lì, lo sapranno che c’è la Puglia…”…
Non ci resta che piangere
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2605
Riproduzione libera”.