venerdì 21 dicembre 2012

Il mio 21 12 2012.




Eccoci giunti alla ‘fine dei Tempi’; il vecchio lascia il posto al nuovo, ovviamente in maniera progressiva e magari anche con qualche ‘colpo di coda’. Perché no?

Ricordiamo che questo reame 3d è illusorio, 'barbino', come se gli piacesse… giocare.

In questo, riconosco il marchio di fabbrica di un Creatore fanciullo, al quale diverte ‘fare scherzetti anche di dubbio gusto’.  

Perché quando si allude ad un qualsivoglia ‘Dio’, il discorso si deve sempre fare serio?
 
Tra le altre ‘cose’:

la vita è gioco, giocala.
Madre Teresa di Calcutta

Si parla spesso di un ‘fanciullino’, che ognuno di noi conserva in sé:

la voce interiore del fanciullino dà vita alla poesia, nella quale dunque il linguaggio cercherà di esprimere, con strumenti come metafora, analogia, sinestesia, un mondo che si lascia afferrare dall'intuizione e non dal ragionamento

Il linguaggio della poesia scopre il mondo come se fosse nuovo: ‘tutto come per la prima volta’, e ne illumina le corrispondenze segrete (si ricordi il celebre sonetto 'Correspondances' di Charles Baudelaire). 

La poesia di Pascoli, in effetti, procede spesso in modo alogico, mediante accostamenti e simboli che vanno al di là della visione consueta delle cose
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Ecco 'chi sono io', nei panni di SPS.

Mi ritrovo sparso per ogni dove. 
Ovunque guardi raccolgo pezzetti di me.
Se raccolgo un legnetto per terra, calpestato da tutto e da tutti… 
quello sono io.

Una mia proiezione con la quale riunifico la visione.

Penso che quello che sta accadendo ad ognuno di noi, coi propri Tempi, corrisponda proprio alla riemersione delle nostre componenti atemporali e temporali:

riemergere per poi immergersi.

Ovviamente, il punto prospettico è quello 3d, ma potrei tranquillamente ‘girare la frittata’.

Ci siamo immedesimati a tal punto in questo scenario, che lo scenario è diventato ‘vero, unico, serio’, pur conservando tutte le sue peculiarità interiori di Natura auto educativa.

Non c’è nulla che sia veramente fuori posto.

E ogni volta che scrivo questo sentimento, mi viene subito alla mente la parola ‘Fede’.

Un costrutto magico capace di intessere cordate indissolubili.

Un qualcosa capace di andare al di là di ogni blocco o illusione, religione o dogma.

Fede, in chi o in che cosa?

In se stessi e nel principio che sottintende alla propria Natura. Ognuno di noi lo sa interiormente, a cosa si sta alludendo; è a quella parte che mi rivolgo

Consiglio, ad esempio, di sentire la colonna sonora di Dragonheart, per capire meglio. Ma può succedere con qualsiasi evento, cosa, ambito, aspetto, soprattutto legato alla Natura o al comportamento umano che, in un certo senso, ‘esce dagli schemi’ (gentilezza, altruismo, etc.).

Nelle colonne sonore dei film c’è sempre grande magia.

La parte sinfonica della musica lascia senza fiato. E io, sinceramente, mi sento sempre toccato talmente in profondità da… piangere. È come se l’infrastruttura di serietà che avvolge e che sosteniamo, lasci il posto ad altro, come se venga ‘bucata’ dalle vibrazioni musicali.

Dura poco, potrete dire. Sono certo che l’avete provato tutti, almeno una volta nella Vita…

Che importa se dura poco? Sta a noi amplificare il momento; come?

Portandolo dentro mentre viviamo la Vita di tutti i giorni. Sì, quella Vita ‘noiosa’ che non lascia mai spazio a null’altro se non alla fase di ‘dovere’, molto spesso legata alla propria sopravvivenza 3d.

Ieri sera ero distrutto. Quasi 38 di febbre. Dolori dappertutto…

E poi è… passato.

Questo è stato il mio ‘quasi’ 21 12 2012. L’ho vissuto prima; qualche ora prima.

Sono certo che è stata una ri/calibrazione energetica.

Almeno, questo è quello a cui ho scelto di credere.

Portate l’elemento fuoco nelle vostre case (una stufa, ad esempio). Con lui giungerà anche l’elemento legno/terra. Abbiate premura di non far mancare l’elemento acqua. L’aria c’è già.

I confini del ‘foglio’ sono superabili.

La Luce sia con tutti noi.

La Luce è con tutti noi. 

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Paura? Naa... guardatelo bene negli occhi. C'è solo forza ed onore.
 Andiamo oltre al pregiudizio...

Chi era realmente? Che tipo d'uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non amano. Non è di un'idea che sento la mancanza ma di un uomo... un uomo che non dimenticherò mai.
V per vendetta
 
20122012 V 0 + 355 Ursicino del Giura (Ogni grotta diventa un monastero?) - +
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com