i ricordi più vecchi e la tua assenza nel letto
la nostra separazione e quello che siamo…
Anche questa mattina – Nazim Hikmet
Vivere nel corpo denso implica la definizione di alcuni limiti, la loro condensazione nell’evidenza della fine del corpo fisico stesso. Ma, in realtà, nella realtà che possiamo solo ‘ascoltare’, noi finiamo proprio in concomitanza di questi limiti ‘imposti’?
Da questa posizione paradossale, delle vocine ‘interne’ ci sussurrano strane modalità del ‘fare’. Vocine che hanno senza ombra di dubbio un senso, una direzione, una sorgente… ‘esterna’ a noi. Ancora una volta il concetto di confine fisico va rivisitato, perché troppo sterile e riduttivo rispetto all’arco multisensoriale che ci contraddistingue. La 'prospettiva' è tutto, in questo ambito del riconoscimento di sé.
Osservare la separazione è vivere la separazione: è sapere che esiste ma che non è tutto. Sapere che esiste perché l’abbiamo vista dall’alto, sapere che non è tutto per mantenere la ‘rotta’ quando ne siamo avvolti…
La prospettiva: un faro nella notte.
Digitate una password, ad esempio per il conto online, senza il ‘conteggio’ della mente che giunge in ritardo. Provate… Abbiamo due modalità:
- digitare direttamente da tastiera
- digitare attraverso una simulazione della tastiera a video (per questioni di sicurezza).
Pensate di essere nella seconda modalità e di dover fare a meno di ‘ripetere mentalmente’ la singola ‘cifra’ che occorre digitare, al fine di giungere alla composizione della password completa. Forzate questa eventualità perché, ad esempio, qualcuno potrebbe leggere il vostro pensiero mentre digitate e dunque potrebbe carpirvi la password intera.
Vi accorgerete che esistono due ‘sfere’ che agiscono sfasate di qualche attimo l’una rispetto all’altra. Potete schiacciare sul singolo tasto ed un attimo dopo dover ‘recitare’ quello che avete già digitato. Stiamo parlando di attimi.
Siamo prevedibili in questo.
Impariamo a controllare il processo e a capire che le informazioni giungono in un’altra maniera rispetto alla semplice ‘recita’ della mente di superficie, la quale si inserisce in un processo come un ‘impiccione’ sgradito in una conversazione intima.
Cosa abbiamo provveduto ad esportare al di fuori di noi?
Lo dobbiamo ringraziare per quello che sta facendo.
Al pari di un globulo rosso o del sangue o di una ciglia, le entità parassite hanno un proprio senso all’interno del senso evolutivo degli Human Bit. Nulla è per caso, tutto è opportuno. Ne avremmo potuto fare a meno? Certamente. Ma è andata così ed è inutile piangersi addosso. Così è stato e così sia.
Le conseguenze? Questo Mondo alla rovescia…
Un Mondo che va sempre di fretta, che necessita sempre di nuovo carburante per non collassare, che non ha ancora accettato il flusso dell’abbondanza, che ospita diverse specie in evoluzione condensate in un unico corpo evidente oltre all’infinita scia di altre creature similmente sulla ‘via’: sassi compresi.
La spinta che l’Antisistema necessita per continuare a ‘rimanere in piedi’ è costituita anche dai nuovi bacini dell’economia gonfiati per l’occasione. Bacini che iniziano a marcare il passo, per cui a breve toccherà all'Africa:
Cina: L'attività manifatturiera rallenta ulteriormente a maggio.
Da Yahoo
Australia: -1,2% Pil nel primo trimestre, maggior calo da 20 anni.
Da Yahoo
Il clima ha colpa? Il clima probabilmente non sfugge a certe logiche frattali in corso. Il clima rispecchia l’eterico che gli umani hanno tutto intorno a sé, solo che è inerente a quello della sfera terrestre: un grande essere amorevole che ci ha accolti in e su di sé.
I sensi di colpa non hanno senso, se non nel momento in cui li autorizziamo ad insegnarci qualcosa.
Tutto ci ‘appartiene’, nel senso avvolgente, intimo ed educativo, del termine.
Un'altra crisi? Derivati in circolazione pari a 10 volte il Pil mondiale.
Tokyo - Un'altra crisi finanziaria sarebbe inevitabile, perché le cause della precedente non sono ancora state risolte. A dircelo è Mark Mobius, gestore di Franklin Templeton, oggi considerato uno dei massimi esperti mondiali di paesi emergenti.
‘C'è sicuramente un'altra crisi finanziaria proprio dietro l'angolo, perché non abbiamo ancora risolto nessuna delle cause della precedente’, ha detto Mobius durante una conferenza al club dei corrispondenti esteri a Tokyo, in risposta a una domanda sulla recente volatilità del mercato, riporta Bloomberg.
‘I derivati sono regolamentati? No. C'e' ancora una crescita dei derivati? Si’. Il valore totale dei derivati nel mondo eccede di 10 volte il Pil globale, ha sottolineato Mobius, che gestisce oltre $50 miliardi. ‘Con questi volumi e con i capitali che si muovono nelle direzioni più svagate, la volatilità e la crisi nei mercati è inevitabile’, ha aggiunto… Le grandi banche americane stanno diventando sempre più importanti dopo la crisi finanziaria e il numero delle ‘too-big-to-fail’ dovrebbe crescere del 40% nei prossimi 15 anni, secondo i dati di Bloomberg. Il Fondo Monetario Internazionale avverte anche che devono essere aumentati i requisiti di capitale in queste istituzioni.
‘Le banche ora sono piu' grandi di prima? Si lo sono’, ha detto Mobius. "Too big to fail".
Da Yahoo
Uno dei commenti che seguono questa notizia, riporta queste considerazioni:
Nel migliore dei casi, se tutto va bene, siamo rovinati. Le Borse sono la più subdola truffa inventata dagli speculatori! Le banche sono degli Enti equiparabili ai Casinò... vincono sempre... a spese degli Altri.
Ok. Tutto vero (anche se, vedremo più in là nel corso degli aventi di SPS, che tutto dipende da noi; persino questo aspetto diabolico conferito alle Borse). E questa è l’aria che si respira mediamente nella massa, un sottile modo di dire che la massa ‘conosce’ l’artifizio utilizzato per tenerla sotto incantesimo: altra illusione. Il 'trucco' è molto più profondo e sensato di quello che si potrebbe credere.
Non occorrono rivoluzioni ma approfondimenti sulla via del ‘Conosci Te Stesso’.
Il resto diventa una conseguenza, come un buon profumo emanato da noi stessi piuttosto che un sottile puzzo coperto da un ottimo profumo.
Notiamo l’apertura del Mondo. La lenta apertura di un modello giunto alle sue estremità più dense.
Cellulari, Oms: ‘potenzialmente cancerogeni’.
Utilizzare un telefono cellulare potrebbe aumentare il rischio negli esseri umani di ammalarsi di certi tipi di cancro al cervello, e gli utenti devono prendere in considerazione alcuni modi per ridurre la loro esposizione.
Lo hanno detto oggi, esperti in materia dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Un team di 21 ricercatori da 14 Paesi riunitisi all'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Oms ha detto che un esame di tutte le prove scientifiche disponibili suggerisce che l'uso di cellulari potrebbe essere classificato come ‘potenzialmente cancerogeno’.
Questa classificazione potrebbe spingere l'Oms a rivedere le sue linee guida sui cellulari, secondo quanto detto dai ricercatori dell'Agenzia, anche se prima di dare una risposta definitiva è necessario svolgere altre ricerche.
L'Oms in precedenza aveva detto che non era stato stabilito alcun legame tra l'uso di cellulari e il cancro.
Da Yahoo
Non succederà nulla dopo questa ‘apertura’? Cosa ne pensiamo noi? Ognuno di noi contribuisce a fare da somma. Lo scetticismo dimostrato per ‘queste cose’ è scetticismo nei nostri confronti. Su che cosa siamo scettici?
Quello che ‘conta’ siamo noi: ognuno di noi. Capite la sottile differenza?
Insieme siamo Uno.
Percorriamo tutte le ‘direzioni’ ed oltrepassiamo i luoghi comuni.
Impariamo ad ascoltare il nostro corpo, perché il corpo si ama, si vuole bene, si autoguarisce, non mente (grazie all’amico Diego)…
prospettivavita@gmail.com