martedì 8 agosto 2017

Auto ricavati da te.



Come è possibile instaurare una comunicazione efficace (sostanziale), quando all’apparenza sai già tutto (poichè te lo dicono)
Quando l’informazione esiste ma (ma) si limita a confonderti, piuttosto che il contrario. 
Quando ti raggiunge “verità” sotto forma di abitudine, alias, attraverso un manto di codifica (filtro) di parte. 
Quale “parte”
Quale se (se) sembrano esistere molte parti “qua, così”... 
Del resto, l’orientamento della/alla politica (destro, centro, sinistra “ieri” e centrodestra e centrosinistra “oggi”) dimostra proprio che una lottizzazione della realtà manifesta è “già” avvenuta
Dunque, come ti spieghi che, all'opposto, esiste solo una parte... con la Massa (sullo sfondo)? 
Semplice: 
non te lo spieghi. 
Infatti, affermare che qualcosa/qualcun3 è “di parte”, non significa ammettere che “esiste sempre e solo una parte”, bensì, significa che esiste una separazione dell’insieme, in parti “diverse”
Così, l’essere “di parte” perde il suo senso post “è già successo (avvento della sotto dominante)” ed il risultato è il dubbio:
una sorta di Applicazione che si auto installa nella mente, così come un agente virale si trasporta da “caso in caso”. 

lunedì 7 agosto 2017

Te lo dice Al-Khelaifi stesso.



L’espressione (intento) di Henry Gadsen (direttore della compagnia farmaceutica Merck), “Il nostro sogno è quello di produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque”, indica chiaramente – anche – lo scopo dell’intera “industria” globale:
interpretare le "necessità" della Massa per, poi, venderle i rimedi?
Non solo. Di più:
indurre nella Massa le necessità dell’industria per, poi, venderle i "rimedi"
A quando la credenza che la “sete” rientri nel più vasto ambito della malattia? 
Se Gadsen pronunciò la sua famosa “massima” nel 1977 e, se (se) multinazionali come Merck non hanno, nel frattempo, cambiato “idea”... allora, pensa cosa può essere “già successo” durante questi quarant'anni. 
A quale strategia puoi essere stato espost3, in tutto questo lasso di tempo
Quali convinzioni sono “ora”, davvero, utili per la tua salute ed all’opposto, quali sono poco più che invenzioni? 
Non è semplice comprenderlo se (se) affronti la questione in maniera lineare e diretta: 
infatti, in un simile “caso”, ti ritroverai a discorrere con espert3 del settore, che non ti lasceranno alcuno scampo, nell'ambito di un dibattito assolutamente inesistente. 
Non solo. Infatti, avrai contro – nella sostanza – tutt3 “qua, così”. 

venerdì 4 agosto 2017

Tutto al momento giusto. Ma da quale prospettiva?




Hai presente cosa è il “problem solving”?
Il problem solving (locuzione inglese che può essere tradotta in italiano come risoluzione di un problema) è un'attività del pensiero che un organismo o un dispositivo di intelligenza artificiale mettono in atto per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data
Il problem solving indica più propriamente l'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.
Gaetano Kanizsa propone una definizione di problema secondo la quale:
un problema sorge quando un essere vivente, motivato a raggiungere una meta, non può farlo in forma automatica o meccanica, cioè mediante un’attività istintiva o attraverso un comportamento appreso…”…
Questo termine sta ad indicare la situazione psicologica nella quale si viene a trovare una persona quando, in conformità ad una varietà di dati e di richieste, deve affrontare un problema…
Link 
È una “situazione psicologica” favorita dallo status quo qua, così (che è qualcosa che ti impedisce, ostacolandoti sempre, di…)”.