martedì 12 aprile 2016

Lo Stato alcolico, è tossico.



La logica ti porta da 'a' a 'b'. L'immaginazione ti porta ovunque”.
Albert Einstein
Vero. Infatti, è con l’immaginazione che la dominante “qua, così”, arriva ovunque. Laddove, per “immaginazione” devi intendere la posizione dominante - la grande concentrazione di massa - in grado di “impiegare” il Genio frattale espanso (per delegazione frattale espansa), in maniera tale che “ogni proprio desiderio, si trasformi in solida realtà (ad “immagine e somiglianza”)”.
 
Domanda (retorica):
  • se “la logica ti porta da 'a' a 'b'”allora, “dove sei arrivato/a, ora”?
Le motivazioni che spingono i giovani ad avvicinarsi all'alcol sono:
  • i ragazzi per uniformarsi al gruppo e per provare sensazioni piacevoli;
  • le ragazze per solitudine, per scappare dai problemi, per curarsi dalla depressione.
Secondo una recente ricerca i giovani bevono perché...
  • è divertente (36%)
  • disinibisce (25%)
  • rende felici (25%)
  • fa dimenticare i problemi (14%).
Altri motivi comprendono la socializzazione, la suggestione e l'erotismo...
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O, meglio, “dove ti ha portato/a, questa logica lineare”?
Usa, protesta a Washington contro soldi in politica: 400 arresti...
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Come è successo?
   

lunedì 11 aprile 2016

Non puoi non sapere.



Le sette eccellenze del vino made in Italy a Verona...
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Questa pubblicità multimediale, al vino (ad una "droga" legalizzata, "in deroga" ed incentivata pubblicamente) è un grande "biglietto da visita" AntiSistemico.
La deroga è conseguenza dell'operare del principio espresso dal brocardo "lex specialis derogat generali" (la legge speciale deroga quella generale), uno dei principi, presente nella generalità degli ordinamenti...
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"Bevi (scommetti) con moderazione". Vero? Perchè? Perchè altrimenti "ti fa male (ti 'sdoppia')". Un comportamento che, evidentemente, non riesci a tenere e/o a mantenere, per via della "dipendenza" che il vino crea, sempre.
"Bevi con moderazione". No. Perchè?
  
Perchè dalle vendite, dipende anche il futuro di molte aziende e, quindi, di molti posti di lavoro ed, in definitiva, del Pil...
Quanta “invenzione/creatività/fantasia (intelligente)” ti attornia e caratterizza? Secondo te, esiste solo “vero e falso”? Ossia, la “scelta” è così limpida e lapidaria? La possibilità è solo questa?
Assolutamente, no.
Infatti, esistono “gradazioni di vero e di falso”, derivanti dalla prospettiva per mezzo della quale s’inquadra tutto (dettaglio per dettaglio). Il limitarsi al singolo dettaglio, non permette più di accorgersi del tutto (insieme dei dettagli).
Per questo esiste la “specializzazione”… per confonderti a livello d'assieme.
Al fine di non farti accorgere (di quello che "è già successo" e che, per questo, continua a succedere, nella sostanza, nonostante il “tuo” non renderti conto/avere dimenticato), i sotto poteri dominanti (Punti di Riunione AntiSistemici) si sono letteralmente inventati una “logica (lato loro by legge)”, che rende del tutto dubbio il certo (plausibile, intuibile, percepibile) e che rende del tutto "vero" l’incerto (il “dubbio”, di cui appena trattato).
"Il vero senza menzogna, è certo e verissimo...".
Tavola di smeraldo
   

venerdì 8 aprile 2016

Il "paesaggio" e la sua... industria.


Radicamento, cancro...
"Alla fine di questa tempesta il cielo sarà di nuovo blu e l'unico crimine è l'hacking", ossia l'accesso illecito ai documenti del gruppo…
"L'unico crimine comprovato è che c'è stata una violazione della privacy"…
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Qua, così= status quo, by dominante planetaria, al di là degli “usi e costumi” locali (la “tua” realtà, sulla/nella quale puoi incidere solo per mezzo di “scelte preconfezionate”, che non cambiano di una virgola il fondamento delle “cose”. Senza alternativa sostanziale: “la storia che si ripete”. La ciclicità. La gravità, derivante dalla grande concentrazione di massa, gravitazionale. L’interesse di parte, dominante).
Per intender meglio, ad esempio:
La presidente brasiliana, Dilma Rousseff, ha lanciato un appello per un "grande patto" di unione nazionale e di svolta nella politica del Paese…
Il Brasile ha già superato momenti difficili stringendo un patto
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Se il Brasile “ha già superato momenti difficili, stringendo un patto”, come mai – adesso (ancora una volta) – si trova nelle condizioni di:
  • stringere un altro patto di “svolta”?
Il “superato”, non lo è mai definitivamente, in una realtà manifesta che funziona “ad immagine e somiglianza” di una dominante, unica, unita, planetaria, compresente ma non manifesta (strategicamente).
Il “superato” ritorna sempre, sino a quando la ragione fondamentale (che lo rende tale) rimane esattamente “dove si trova”… visto che “il caso non esiste (dal momento in cui “nulla è lasciato al caso”).
Caro papà, capisco la tua apprensione, ma concorderai sul fatto che la barbarica invasione del nostro paese, non può restare incontrastata. Tutto quello che ci sta a cuore è in serio pericolo. E non ci si può aspettare che io resti in disparte, mentre altri lottano per i nostri ideali”…
  
Figlio mio, sei impetuoso proprio come il tuo fratellino. Immagino che sia una cosa che abbiamo nel sangue”…

Cari mamma e papà, spero con tutto il cuore che stiate bene. Ho deciso che prenderò parte a questa grande avventura”.
No mans land
Quando non ne sei conscio, la guerra è una "avventura"...
  

giovedì 7 aprile 2016

Le ragioni geometriche del vertice.


La sedimentazione delle/nelle rocce, che puoi “misurare, vedendo di tuo”, dimostra che “le stesse sono formate da strati”. 
Ossia, che cosa è la roccia?
È qualcosa di unico o di unito? È, piuttosto, qualcosa di “riunito insieme, nel corso del tempo (una sorta di 'archivio')”. È come una fotografia temporale. Qualcosa che “puoi anche studiare”. Per quale motivo? Per capire quali siano state le condizioni ambientali, più indietro nel tempo (per "ricordare il 'è già successo'").
Quindi, che cosa fai andando ad analizzare gli strati che compongono la roccia?
Studi la “sua” storia. Non solo. Studi anche la storia di ciò che gli stava attorno. La vicenda ambientale. Ovvio, le informazioni sono ivi codificate e le devi saper estrarre/comprendere.
Quindi: che cosa capisci/estrai?

Ragione geometrica...
Per te è identico “leggere un fumetto su carta, oppure, leggerlo nel tuo lettore digitale”?
Quale dimensione manca, nel lettore tecnologico?
Manca lo spessore sensoriale diretto.
Quel caratteristico “odore”, ad esempio, che la carta rilascia.
Manca il senso del tatto univoco, dal quale puoi trarre anche informazione d’altro tipo e direttamente verificabile in te, per mezzo tuo e della tua “storia personale”.
Allo stesso modo, l’analizzare gli strati di una roccia - per mezzo del metodo scientifico, in auge (mediante l’utilizzo di strumentazione “di mezzo” tecnologica) - disinnesca gran parte della tua sensibilità propria.
   

mercoledì 6 aprile 2016

Ogni spinta si auto proietta verso terra.


Tutto quello che "sale", poi, accondiscende... seguendo la forma ambientale.
Ci sono, sempre/in ogni caso, da fare (da “tenere a mente”) delle considerazioni di base.
Un po’ quello che è il semplice ragionamento “sorgente/foce”, relativamente alla “vita” di un fiume.
Ossia, che… esiste un “a monte (prima, sorgente)” ed un “a valle (dopo, foce)”.
Non solo. Occorre, anche, tenere in debita considerazione che, “per ogni attimo (presente) esiste, sempre, una simile distinzione ‘temporale’”.
Quindi, d’istante in istante, s’imprime e s’inscrive – nel reale manifesto (andando a caratterizzarlo, allo stesso tempo) – qualcosa che è una miscellanea sensata (orientata verso una esatta “direzione”) azione singolare d’assieme (complessa, all’apparenza, ossia... senza ricordare totalmente).
Il comportamento di tutto, il loro (di tutto) atteggiamento, le loro (di tutto) “sfere dimensionali interiori/esteriori, in toto, vanno a caratterizzare il tessuto manifesto del grado di reale percepito e percepibile, non percepito e non percepibile (per i motivi più svariati).
Con questo, SPS intende esprimere la considerazione più frattale espansa possibile. Quella che ti inquadra come un ingranaggio (potenzialmente principale) di/in una infrastruttura d’insieme che, complessivamente, ti sfugge (per motivi che sono esatti, causali, intenzionali ed inconsci – parte per parte).
Cosa viene “prima di”? Cosa “è già successo”?
Cosa “temi di più”? Cosa “eviti come la peste”?
Sono domande che affondano nella prospettiva più aperta possibile. Che non hanno nulla da difendere. Che non hanno nessun interesse di parte, se non quello “immanente” del desiderare la verità totale (il ricordare).