giovedì 14 maggio 2015

La situazione “esatta”, nella quale si ritrova SPS.



"Caverna con luci" (reale manifesto).
Oggi, nella “censura” rischia di finire - non più - “chi tira la bomba/chi nasconde la mano…” ma, diretta(mente) - in quanto "tipo di memoria" - il titolo della canzone:
Ma il cielo è sempre più blu”.
Come cantava Rino Gaetano nel lontano 1975.
Interpretare questa canzone non è stato per niente facile, il grande Rino Gaetano cantava questo brano con estrema verità, mista a sarcasmo e ad un timbro vocale che sembra quasi uno schiaffo di parole in faccia alla società che lui raccontava.
Reinterpretare oggi questo brano significa prima di tutto rendersi conto che quei temi che lui cantava sono ancora, purtroppo, attuali e io ho cercato di ricantare le sue parole con tutta l'ironia, la rabbia, l'energia e la profondità che potevo.
Spero di esserci riuscita.”…
Giusy Ferreri
La fine di una speranza piazzata sopra alle teste di tutti?
La fine anche della colorazione “blu/azzurra” del cielo “pubblico e comune”?
Oppure, la (ri)conferma che:
tutto è compiuto”.
Che “tutto (s)corre”, sì, ma... sempre e solo all’interno del solco dell’aratro (Anti)Sistemico…
Te ne sarai, forse, accorto/a… ma “il cielo è sempre più bianco”.
Osservalo bene. Facci caso.

Non è raro, ormai, osservare un cielo che dà sul bianco...
Non lo è sempre, ma “lo è sempre di più… bianco”.
Ieri, ad esempio, era un "giorno bianco", sopra alle teste della popolazione diretta(mente) osservabile da SPS (Me).
Il cielo bianco:
l’avresti mai pensato
Di solito, si dice, che è “un cielo da neve”. Ma è un po’ difficile, quando ci sono trenta gradi. No? Come te lo spieghi? Non ci hai mai fatto caso? Non te ne (im)porta? Non è vero?
È vero ma, “che ci vuoi fare”… sarà l’inquinamento!
È “normale”, dunque. È diventato normale, anche questo?
“Che ci vuoi fare” = non te ne frega niente di niente.
Perchè sei (pre)occupato/a solo per ciò che concerne l’attività di procacciare denaro, la “benzina che ti serve per… sopravvivere” (sopravvivere; esattamente come milioni di anni fa e… come, dunque, non è mai cambiato nulla nella sostanza).
  

mercoledì 13 maggio 2015

Con quale "economia" hai a che fare?



(C’è un “livello di lettura delle vicissitudini o di ‘ciò che ti accade’” - che SPS chiama frattale o frattalità – il quale può “essere letto, tra le righe, senza essere un esperto in nulla, se non nell’arte di “essere presente/consapevole/”accorto”).
Solita(mente), è come se tu sentissi parlare uno straniero che si esprime nella propria lingua. Sì. La Vita “parla un’altra lingua”, rispetto a te… che ti limiti ad “esserci (d)entro”… senza “capire/(ri)cordare”.
La frattalità è un linguaggio che si adatta a chiunque, senza (ri)chiedere null’altro che... “accorgersi che esiste”.
Se tu sei nel tuo “terzo stato” (come dire: “se ci sei”), allora sei:
  • presente
  • consapevole
  • accorto/a.
E scopri che tutto è sincronico (oltre che con il principio del dominio, a monte di te) anche con te. E lo è in una maniera del tutto “bizzarra”, per come ti sei abituato/a a “pensare/immaginare/ragionare”. Perché?
Perché… è possibile che più st(r)ati di “vero” coesistano, a (ri)formare “Realtà/Mondo” di(verse), seppure “solo” a livello di reale 1) potenziale e 2) manifesto.
Ossia, la differenza tra “ciò che 'è emerso' e ciò che 'è non manifesto', dunque, è solo un/nel potenziale”… (di)pende dalla “forza consapevole” schierata a livello di “proiezione dell’intento”.
La "circuiteria SPS" è utile per (ri)cordare “come stanno le cose” al livello sorgente, che (f)orma l’emersione del reale dall’insieme del potenziale, che non ha limiti.
Il tuo “sonno” (cor)risponde al “sogno di qualcun altro”.
 

martedì 12 maggio 2015

La macchina della ciclicità.




"I dati ufficiali Inps sul lavoro ci dicono che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la macchina finalmente è ripartita...".
Matteo Renzi
Che cosa è… (ri)partito? Parti da "qua":
la Banca d’Italia è una banca statale controllata dai privati.
Ergo… rimane una “banca” (privata – dal suo nominativo – di quella attenzione che usualmente riponi, allorquando “inquadri moralmente l’operato storico – riconosciuto popolarmente e non certo a livello didascalico - di una banca”).
Ora, quando una economia d’insieme si (sor)regge su un fitto intreccio di interessi, nel dettaglio, che cosa (ri)accade quando la “macchina (ri)parte”?
Beh, come minimo che… gli interessi privati, dei "player bancari", (ri)partono. Il “(ri)torno all’utile”… (ri)parte.
Mps: il ritorno all'utile. Ora si guarda al 2018.
Dopo 11 trimestri di perdite, l'istituto senese rivede profitti:
72,6 milioni a marzo 2015. Il piano industriale: nel 2018 880 milioni di utile netto…
Link
11 trimestri di perdite (a livello "contabile (ri)creativo").
Ci sono banche che, (in)vece, anche durante la “crisi” non hanno mai “sofferto” più di tanto. Anche se… è bene averlo sempre in mente, che:
  • le banche sono organismi più complessi, rispetto alla “vetrina, che dà sulla strada”
  • le banche sono formate da più “entità”, solo apparente(mente) di(staccate) dal concetto classico di “marchio, filiale e direzione”
  • le banche sono costituite anche da società satelliti, che operano in sinergia… ma senza mai destare attenzione
  • le banche possono, attra(verso) le proprie componenti “altre”, anche… “puntare contro se stesse, dando luogo ad un meccanismo di vasi comunicanti, che permette di travasare i relativi contenuti ad hoc e, soprattutto, senza dare troppo nell’(hoc)chio”.