giovedì 12 aprile 2012

Dal punto di vista dell'Entità Parassita.




Chi 'siete' usualmente, rispetto alla dualità espressa dalla luce?

il corpo o l'ombra?

Una domanda: 

perchè occorre per forza scegliere?

SPS è abituato a vedere il Mondo nella sua esatta ‘connotazione’ dipinta dall’attuale paradigma; quale?
 
Quella esattamente ribaltata a 180 gradi, rispetto al ‘come dovrebbe essere se... l’etica, la morale, la consapevolezza e, in definitiva, se il cammino dell’umanità l’avesse già condotta a lasciare andare tutto quello che corrisponde al solo attaccamento sulle frequenze della feroce sopravvivenza’.

Tra le notizie di questi giorni, una in particolare sta provando a dipingere il Mondo, o meglio una sua porzione frattale, secondo una nuova ‘tinta’, chiaramente risonante per l'opinione pubblica quanto una chitarra elettrica in un concerto di una filarmonica.

Questa ‘increspatura’ nel campo magnetico polarizzato terrestre, questa ‘distorsione’, corrisponde al tentativo di una certa ‘prospettiva altra’ di farsi largo tra le maglie molto fitte dell’abitudine sociale di ‘digerire’ di tutto, magari tappandosi il naso preventivamente, ma comunque sempre ‘disposti’ a lasciare correre per mancanza di palese alternativa

Quando, nel gergo mediamente popolare, si dice ‘piove Governo ladro’, che cosa s’intende nel profondo della propria senzienza?  

Ognuno avrà la percezione che gli compete, tuttavia il ‘colore’ di questa espressione è tale da avvalorare una comune sensazione di essere amministrati da una classe di persone, che si approfittano di una situazione divenuta perlomeno ‘imbarazzante’:

questa situazione corrisponde alla 'normalità', che scambiamo per unica e senza vie d’uscita, a ‘norma di legge’, impressa a ferro e fuoco da tutto ciò che la ‘Storia Deviata’ ci racconta e non ci racconta.  

Napolitano e Monti denunciati per attentato alla Costituzione.
Paola Musu, avvocato cagliaritano, ha presentato un esposto contro i vertici dello Stato, compresi i ministri e il Parlamento. Hanno ‘sottratto la sovranità al popolo italiano’.
 
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Denunciato. Il premier Mario Monti? Denunciato. I ministri? Denunciati anche loro, assieme a tutti i parlamentari. L'iniziativa è di quelle destinate a far discutere. Paola Musu, avvocato cagliaritano, il 2 aprile si è presentata nella Procura nella sua città e ha denunciato i vertici dello Stato e l'intero Parlamento. I reati citati non sono certo roba di poco conto

attentato contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato italiano; associazione sovversiva; attentato contro la Costituzione; usurpazione di potere politico; attentato contro gli organi costituzionali e i diritti del cittadino; cospirazione politica mediante accordo e mediante associazione. 

Secondo l'avvocato Musu, con l'avvento del governo tecnico si è violato il primo articolo della Costituzione italiana, quello che recita che ‘la sovranità appartiene al popolo’.

Scrive infatti nella sua denuncia: 

‘Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale... Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva della facoltà e del potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso - essere - compromettendone la sua stessa esistenza’

Napolitano, Monti e gli altri denunciati avrebbero ‘consegnato la sovranità del popolo italiano in materia di politica monetaria, economica e fiscale... e, con essa, la sostanza essenziale ed intangibile della sovranità popolare, nelle mani di organismi esterni alla Repubblica (BCE, SEBC, Commissione), di struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico e, tanto meno, repubblicano e senza che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale consenso’.

Iniziativa coraggiosa... Partita quasi in sordina dalla Sardegna, la ‘crociata anti-politica’ a suon di carte bollate si sta rapidamente diffondendo. C'è già una petizione online e su Facebook sono nati due gruppi a sostegno che contano quasi 9 mila iscritti: 

in tanti vogliono emulare l'avvocato Musu e presentare la stessa denuncia nelle loro città. C'è persino chi vorrebbe portare la questione davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. E c'è chi, come il giornalista Paolo Barnard, oltre a dare il suo appoggio precisa che ‘Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi sono golpisti da arrestare e processare’. Sarà intanto la Procura di Cagliari a stabilire se l'esposto abbia fondamento o vada archiviato.
Link

Scommettiamo sull’esito di questa ‘diatriba’?

Esito a parte, quello che mi preme evidenziare è la prospettiva diversa che si riesce ad inquadrare attraverso questa polarizzazione della visione del cosiddetto ‘reale’. Ciò che succede, magari, in un piccolo Stato del Centr’America o dell’Africa o dell’Asia, dove possiamo ancora 'oggi' verificare che i ‘colpi di Stato’, le rivoluzioni, gli intrecci politico mafiosi, la corruzione più marcata, le disparità sociali, etc. costituiscono la realtà di ‘tutti i giorni’ e non la trama di un film ben fatto, lo possiamo finalmente anche riportare in un’ottica più vicina a ‘casa nostra’.

Perché in Italia non dovrebbe essere così? È impossibile? 

Se il Dittatore di turno, nel piccolo Stato anonimo, viene dipinto come tale addirittura dai Tg, volete che la sua esistenza sia il frutto del caso? Credete che egli sia una sorta di eccezione? E che ‘da noi’ si sia superata quella fase della storia evolutiva sociale? Credete di essere trattati in maniera tanto migliore?
 
Definire un tenero anziano, come il Presidente della Repubblica, che ci ricorda magari da vicino il nostro nonno preferito di quando eravamo fanciulli, ossia di colui che ci riempiva di affetto, cortesie e mance – ebbene - definirlo come un ladrone approfittatore ci suona tanto male?
 
Non penso affatto, infatti il ‘popolo’ è molto forte quando deve giudicare gli altri, davanti ad una tazzina fumante di caffè o ad un buon piatto di spaghetti e magari dopo avere trangugiato qualche bicchiere di vino. Ma poi? Che succede poi? Che cosa segue, poi?
 
Si direbbe quasi che la ‘chimica’, legata alla sensazione di 'relax e coccole' inerenti alla buona tavola o ad una ‘pausa’ inserita nella classica giornata lavorativa o al fine settimana tra intimi o tra amici, sia idonea a far sì che la persona si ‘lasci andare’. Ma a cosa, per la verità?  
 
Al giudizio, all’Ego, alla separazione, ma anche alla constatazione, di fatto.

Quando una persona si esprime in una certa maniera in riferimento al modello che lo avvolge, additando tuttavia altre persone in ‘qualità ‘di responsabili dello status quo ‘denunciato’ verbalmente, cosa sta facendo? In che maniera si sta comportando?

Vede solo gli altri, l’esterno al proprio Sé, il riflesso dipinto dalla possibilità dei giochi di ombre e luci.

Ma in qualche maniera prende in considerazione, anche per un solo istante, anche la propria presenza inserita nel contesto che sta analizzando? In quale misura anch’esso è responsabile di quello che è accaduto?
 
Qualcuno se lo chiede?

Ok. Molti, penso, se lo chiedono. Ma cosa fanno, poi? Che alternativa hanno o percepiscono?

Non accade, forse, che dopo qualche momento speso in questa modalità ‘tutto’ scemi improvvisamente e torni alla cosiddetta ‘normalità’? E non accade, poi, che sia la persona stessa a darsi del ‘toccato’ per quello che ha appena finito di affermare/pensare?
 
Perché accade questo fatto? Che cosa lo innesca? Come può succedere?

Qualcuno se lo chiede?

In questo nuovo step del ‘processo’, non so quanti individui incarnino un simile sentire. Solitamente accade che la ‘pausa’ finisce e occorre riprendere o iniziare, che il fine settimana termina e occorre ricominciare, che la serata giunge a conclusione e bisogna andare a dormire perché il giorno dopo c’è molto da fare

Ecco. C’è sempre qualcosa da fare, poi. Quel ‘da fare’ che al solo pensiero tutto spazza via.

Che cos’è questo impulso di ‘conservazione’?

Perché non si riesce a dare continuità al sentire precedente? Perché l’energia viene a mancare? Perché subentra il ricatto sociale del ‘poi’ o del ‘da fare’?

Doveri, responsabilità… oppure programmazione indotta proprio dal ‘fare’?

A giudicare da come è rappresentativa dell’umanità questa versione del Mondo, prodotta da noi tutti, la responsabilità e la consapevolezza sono alquanto latenti, eppure la gran parte dell’umanità si ‘piega’ usualmente per desiderare, cercare e onorare il proprio posto di lavoro, che poi mediamente giunge ad 'odiare'

Un fenomeno di massa che si fissa nel campo delle percezioni affermate, secondo consuetudine e ripetizione.

Ricordo il mio primo giorno di lavoro (e non solo il primo): 

mi sentivo come un deportato in un campo di concentramento nazista. A dire la verità lo sentivo anche a scuola, a militare, etc. insomma in tutte quelle circostanze in cui ero forzato a fare qualcosa che ‘mai’ avrei fatto se avessi avuto una possibilità di scelta ‘autentica’.

Per non essere troppo ‘fumoso’ o inconcludente, vorrei evidenziare che a tutto questo discorso manca il 'riflettore' in grado di illuminare un attore principale che sino ad ora è rimasto oltre la scenografia di tutta questa teatralità. Chi?
 
Ma come? Mi riferisco all’immancabile presenza non manifesta dell’entità parassita.

Colei che funge da Regista e da Impresario della ‘Compagnia’. Colei che preferisce rimanere dietro le quinte, perché sempre impegnata a controllare che tutto scorra secondo il copione, secondo la propria intenzione. Da quel ‘luogo’ al di fuori della portata sia delle telecamere che degli occhi, lontano dagli echi delle cronache, dal clamore della gente, etc. riesce a compiere l’opera più idonea alla sopravvivenza della ‘Compagnia’ e, in definitiva, relativa alla propria sopravvivenza.

La paura è quella di ‘non farcela’.

Lo sa che, prima o poi, succederà qualcosa a quelle Creature dimentiche di Sé. Ad una ad una le vedrà completarsi e dissolversi nel nulla, ma non come muoiono bensì come quando ‘non tornano’

Ella intuisce ‘dove vanno e ‘cosa succede loro’, a differenza di quello che tutti sembrano avere dimenticato per incanto. A dire il vero, quell’incanto ha contribuito anch’essa a rafforzarlo e perpetuarlo ma rimane comunque legato ad un Mistero e ad una Magia sempre molto affascinanti:

al 'sale' dell'esistenza.

Anch’essa desidera, in ‘Cuor’ proprio, che prima  o poi tutto quello che ha inteso giunga a conclusione; un desiderio che emerge solo quando è a ‘pancia piena’ e può contemplare con fare persino tenero e omnicomprensivo. In quei ‘momenti’ riesce ad agganciare qualcosa di nuovo persino per lei:

uno strano sentire, probabilmente molto umano, molto simile ad un lieve pizzicore nel campo energetico.

Quando lo 'accusa' è gioco forza osservare con maggiore profondità l’umanità riassunta nell’individuo al quale è agganciata. 

I propri simili hanno sempre 'fatto così', si sono sempre comportati in questa maniera con le razze inferiori. È l’unico modo che conoscono per sfamarsi e per sfamare la propria inesauribile paura di ‘sparire’ come non accade agli umani,  i quali ‘tornano sempre’ sino a quel momento in cui ‘non lo fanno più’.

Che cosa accade all’entità agganciata all’umano che ‘non torna più’? Le solite domande che la propria specie si pone da sempre. Le solite domande senza risposta, perché i suoi simili, che sono scomparsi insieme all’umano ‘non tornato’, non hanno mai, ovviamente, lasciato nessuna traccia dietro di Sé

Per questo motivo ella continuerà a fare quello che sa/deve fare, per paura che l’umano ‘vada via per sempre’.

Occorrerebbe un atto di coraggio da parte di tutti, entità e umani. Ma nessuno sembra fare il primo passo. Le posizioni sono congelate e si protraggono nel Tempo. Le forme pensiero programmate dalle abitudini sono molto forti e non lasciano spirare alcuna alternativa. Serve allora qualcosa di diverso per permettere l’emersione del ricordo nelle 3d:

serve che essa, l’entità, compia il proprio 'dovere', anche velato/scambiato per induzione/paura, perché quell’impulso prima o poi permetterà agli umani di svegliarsi come se qualcuno/qualcosa bussasse talmente forte alla propria ‘porta’ da destare l’inquilino anche dal più profondo dei sonni

La nave del Tempo è ‘Una’, seppure arricchita delle infinite possibilità dello ‘Spazio delle Varianti’.

Dipende da noi scegliere le modalità del ‘Conosci Te Stesso’ e tutto quello che interferisce, in realtà, rafforza.

Osservate come la prospettiva sia ‘bio diversa’:

Conoscere se stesso. Dopodiché diventa impossibile vivere insieme con se stesso.
Ennio Flaiano

Conosci te stesso. Massima tanto perniciosa quanto brutta. Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo. Il bruco che cercasse di ‘conoscersi bene’ non diventerebbe mai farfalla.
André Gide

Come si può conoscere sé stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire.
Johann Wolfgang Goethe

Questa è ‘alternativa’ secondo biodiversità. 

È corretto che sia così, che ci sia ‘scelta’. Strano è quando nel Mondo questa possibilità di ‘scelta/alternativa’ sembra cancellata/non permessa.

È quello un segno che ‘qualcosa’ ha interesse a perpetuare un modello particolare della possibilità.

Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Sherlock Holmes

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 11 aprile 2012

L'interesse dell'abbordaggio.




Qual'è l’interesse, il ‘valore aggiunto’, che emerge dal mantenere il Mondo nell’attuale ‘status quo’? Questa versione della realtà 3d, questo paradigma, a ‘chi giova’?
 
L’insoddisfazione si manifesta un po’ dappertutto. 

In ogni ceto sociale, persino, ovvio con prospettive e percezioni diverse. La tendenza generale è comunque quella determinata da uno stato di malessere ‘condiviso’ tra la gente d’ogni tipo. La globalizzazione ha poi collegato le Nazioni e dunque i ‘destini’ delle Masse popolari. 

La Grecia rischia il fallimento? Allora rischia l’Europa intera.

A distanza di almeno settant’anni è ora possibile farsi un’idea più chiara delle implicazioni, tra cause ed effetti, alla ‘base’ dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Cioè? Che fu una grande opera di strategia per cambiare gli assetti del ‘Controllo’ a livello globale.

L’invasione del Vecchio Continente rappresenta l’intenzione di un Potere 'silente', che si è occupato di gestire le ‘crisi’ pre belliche in maniera sincronica ed opportuna per i propri ‘interessi’. 

Un Potere disposto al sacrificio di grandi masse umane e ad esporre il Mondo al grande rischio ragionato dei cosiddetti ‘danni collaterali’. In un contesto tridimensionale perennemente rovesciato per ‘effetti’, le vittime a cosa corrispondono nella realtà superiore riflessa? 

In Italia è vietato parlare/scrivere di certi fatti storici, apparentemente ‘risolti’, e riportati nella versione della ‘Storia Deviata’ scritta dai cosiddetti ‘vincitori’. Per cui non approfondirà nemmeno SPS un argomento tanto ‘spinoso’. La ‘carne da cannone’ è numerosa al Mondo e non mancherà mai negli ‘allevamenti intensivi sviluppati sulla Terra 3d’. Mi limiterò solo ad enunciare questa espressione:

anche le vittime, ‘tradite dai loro pari’, rientrano nel conteggio dei ‘danni collaterali’. Ora, il cordoglio globale per esse, alimenta lo stesso Potere che le ha mandate al ‘sacrificio contabilizzato’, la cui ri-edizione è stato l'11 settembre 2001.

Torniamo a questo termine: l’interesse.

In economia, l'interesse è la somma dovuta come compenso per ottenere la disponibilità di un capitale (solitamente una somma di denaro) per un certo periodo.
 
Il capitale prestato inizialmente è detto principale o iniziale, e la percentuale del principale che va pagata annualmente come interesse è detta tasso di interesse. I tassi d'interesse sono indicatori cruciali nei mercati finanziari.
 
Esistenza dell'interesse.
L'esistenza dell'interesse ha varie motivazioni:
  • Primo, l'interesse può essere interpretato come la retribuzione a fronte della rinuncia a disporre di una somma di denaro
  • Secondo, l'interesse sul denaro prestato è la retribuzione per aver rinunciato, avendone persa la disponibilità, a compiere investimenti alternativi. In altre parole, il prestito incorre in un costo opportunità a causa dei possibili usi alternativi che si sarebbero potuti fare con il denaro prestato
  • Terzo, ottenendo in futuro la somma prestata, chi la presta vuole essere ricompensato per la perdita di valore d'acquisto causata dall'inflazione
  • Quarto, l'interesse compensa chi presta denaro contro il rischio che il debitore fallisca o sia insolvente. Una parte del tasso di interesse rappresenta quindi un premio per il rischio di insolvenza del creditore. Semplicemente attrazione fisica.
Storia.
I primi prestiti di cui si ha notizia risalgono all'epoca sumerica e avvenivano in metallo e in grano. L'interesse era il prezzo da pagare per l'uso del capitale prestato, dato dalla differenza tra la somma da restituire alla scadenza (montante) e quella ricevuta dal creditore (capitale iniziale).
Il rischio di interessi elevati (vedi usura) ha spinto molte religioni a condannare il prestito con interesse. Se ne trovano tracce tanto nell'Antico come nel Nuovo Testamento e nel Corano.
 
Non mancano tuttavia anche nell'ambito di popolazioni la cui religione vietava il pagamento di interesse, forme di prestito retribuito. Era sufficiente escogitare forme diverse di retribuzione per ottenere lo stesso risultato, senza che sembrasse un prestito a interesse.
 
I monte di pietà, fortemente sostenuti dai francescani, ammettevano l'emissione del credito dietro un pegno e dietro il pagamento di una modica somma che serviva a coprire i costi di gestione del monte.
 
Successivamente interviene la riforma luterana e le idee di Calvino a sostenere la necessità di accettare il pagamento di interessi.
 
Con la rivoluzione francese e il codice civile del 1804 napoleonico si liberalizza il contratto di prestito, le cui caratteristiche vengono lasciate alla determinazione delle parti…
Link

L’interesse economico è il riflesso frattale di un altro interesse, sottile, inerente al motivo per  il quale, per effetto derivante, il Mondo è diventato come quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Il Mondo che abbiamo co creato è la risultante dell’interesse di entità che si nutrono della ‘vibrazione’, che la popolazione emette mentre vive nello/sullo scenario 3d opportunamente intessuto.

Tutto il resto è ‘collaterale’ rispetto al vero interesse velato dal ‘vuoto dimensionale’.

Andare alla ‘causa’ significa assumere l’esistenza di entità ‘altre’, che hanno la capacità di ‘veicolare’ le persone attraverso l’utilizzo altamente competente della opportuna miscelazione di leggi Cosmiche e Planetarie. Tutto viene perfettamente ‘spiegato’, o balza all’evidenza, se si accetta che possano esistere delle forme di Vita non riconosciute dalla Scienza né dalla ‘logica pragmatica moderna’, ma molto ben stigmatizzate, ad esempio, dalle Religioni o dalle forme di culto, ad ogni livello, emerse in tutto il Mondo ed in ogni Tempo. Qualcosa vorrà pur dire, vero?

Non ammettere l’esistenza di queste entità significa ‘vorticare a vuoto’ nel gorgo 'polare' delle 3d.

L’umanità è ferma alle consuete domande, senza apparente risposte, che atavicamente si pone da ‘sempre’. La risposta non può essere agganciata rimanendo nelle 3d, senza senzienza sovradimensionale

La famosa ‘fede’, a cui molte religioni si appellano, è divenuta un termine ‘vuoto’. Un involucro sterilizzato ed opportunamente svuotato della sua più autentica valenza:

quella di ‘sentire’ oltre alla usuale percezione sensoriale.

Per applicare questa verità nella maniera più ‘performante’ occorre essere consapevoli della legge dell’Analogia Frattale, già conosciuta in altra ‘forma’ come...

Principio di Corrispondenza.
‘Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra’.
 
Tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di Vita, c’è sempre una corrispondenza. Comprendere questa regola, significa risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della Natura.

Anche se al di sopra della nostra portata vi sono molti piani d’essere: 

con l’applicazione di questo principio della corrispondenza, ne possiamo scoprire molti lati che altrimenti rimarrebbero oscuri. Inoltre, essendo questa una legge universale, essa vale su tutti i piani:
 
materiale, mentale e spirituale. 

La sua importanza presso gli Ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero
Il ‘Kybalion

Alla luce di questo Principio, ho evidenziato delle parti della citazione precedente:
  1. l'interesse sul denaro prestato è la retribuzione per aver rinunciato, avendone persa la disponibilità, a compiere investimenti alternativi
  2. i primi prestiti di cui si ha notizia risalgono all'epoca sumerica
  3. era sufficiente escogitare forme diverse di retribuzione per ottenere lo stesso risultato, senza che sembrasse un prestito a interesse
  4. la riforma luterana e le idee di Calvino sostennero la necessità di accettare il pagamento di interessi.
  5. con la rivoluzione francese e il codice civile del 1804 napoleonico si liberalizza il contratto di prestito, le cui caratteristiche vengono lasciate alla determinazione delle parti…
Cosa emerge?
  1. falso, perché la moderna ‘ingegneria economica speculativa autorizzata legalmente’ ha trovato il modo di utilizzare anche quello di cui non dispone più fisicamente al fine di generare nuovo interesse e dunque nuovo debito attraverso il concetto di ‘leva’
  2. il Piano è molto antico, reiterato e irrobustito nel Tempo, segno che è parte ‘autentica’ del più alto interesse di Natura energetica sovradimensionale
  3. il Piano è talmente potente da aggirare ogni e qualsiasi tentativo di suo arginamento, segno di una ‘insistenza’ scolpita nelle forme pensiero e nelle eggregore memorizzate nei banchi di memoria magnetica del Pianeta
  4. tutto concorre a mantenere lo status quo e i suoi perni inalienabili, persino le riforme, le leggi, le anse della Storia Deviata, etc.
  5. neanche le cosiddette ‘rivoluzioni’ sono servite a mutare la destinazione d’uso di questo Scenario 3d.
Quale è il riflesso frattale?

Che esiste un interesse che si è come impresso nelle 3d, autorizzato a compiersi attraverso la venuta umana e il proprio aggancio eterico al piano terreno, in virtù di un cammino conoscitivo insostituibile ed anch’esso impresso dal campo morfogenetico divino, relativo al ‘Conosci Te Stesso’.

Cerchiamo di espandere la consapevolezza e di riabbracciare il ‘lato oscuro’. È opportuno e costituisce una tappa fondamentale per il completamento di questo livello della propria conoscenza.

Interesse composto.
L'interesse composto o anatocismo, è interesse che viene regolarmente aggiunto al debito

L'interesse viene allora calcolato non solo sul principale, ma anche sugli interessi aggiunti al debito in precedenza, in altre parole, sul montante. Con l'interesse composto, la frequenza di capitalizzazione influenza l'interesse totale pagato nel corso della vita totale del prestito. La funzione dei montanti per l'interesse composto è un esponenziale rispetto al tempo.
Link

Più passa Tempo, più dobbiamo capitalizzare.

Questo è un gioco perverso la cui risoluzione passa per le sue ‘estremità’:
  • terminare di partecipare al ‘gioco’
  • pagarlo tutto in un sol colpo.
È più semplice rifiutarsi di pagarlo, no? Attenzione. Se l’intenzione è massiva allora il tutto si blocca e di conseguenza il ‘ricatto sociale’ si intensifica nelle solite modalità che conosciamo molto bene e che la ‘crisi’ dipinge in maniera altrettanto precisa.

Ma cosa ha fatto la Grecia, ad esempio? Dopo essere fallita ‘tecnicamente’, ha iniziato ad emettere nuovo debito, convincendo i creditori ad aderire al nuovo ‘patto’. Ossia ha ricominciato a fare esattamente la stessa cosa che ha sempre fatto. Nulla di nuovo, dunque, al Sole? Sembrerebbe… e questo fatto costituisce la prova frattale che questo Scenario 3d cicla in continuazione.

È l’individuo che deve lasciare questo ‘piano’, perché questo ‘piano’ è caratterizzato da una destinazione d’uso molto precisa: 

permettere la sperimentazione di Sé e permettere l’emersione del lato oscuro di Sé, come una sorta di scuola spirituale molto concreta. Perché il ‘lato oscuro’? Perché da buoni ‘allievi’, non siamo ancora ‘completi’, per cui necessitiamo, per imparare la nostra maestria, di padroneggiare il lato che meno si rende evidente… che meno conosciamo.

E questo Mondo ormai lo interpreta molto bene.

Crisi: Lagarde, è interesse Usa aiutare Europa.
È interesse degli Stati Uniti aiutare l'Europa. Lo ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, che ha chiesto alle 187 nazioni componenti il fondo di aumentare gli stanziamenti a favore dell'organizzazione internazionale per affrontare le crisi finanziarie che imperversano nel mondo.
Link 
 
L’interesse è 'di parte' ed esprime la necessità relativa al continuum temporale del potere acquisito, appunto, nel Tempo. Gli Usa intendono aiutare l’Europa per ‘interesse’.
 
Cvc si prepara al debutto della F1 a Singapore e punta a 2 mld di dollari.
La Formula Uno si prepara al debutto in borsa. Secondo alcune fonti vicine al dossier Cvc Capital Partners punta a raccogliere oltre 2 miliardi di dollari attraverso il collocamento di un pacchetto del 20% di Formula One Group a Singapore e ha sollecitato le banche interessate a curare l'ipo a farsi avanti con una proposta…

Per il momento sembra che la società di private equity abbia ingaggiato Goldman Sachs per studiare il possibile collocamento di una parte della sua quota nel grande circus.

L'ipo della Formula Uno, che Cvc valuta complessivamente oltre 10 miliardi di dollari, potrebbe rappresentare una spinta per Singapore, che è in competizione con Hong Kong per attirare le aziende di tutto il mondo che cercano di sfruttare economie emergenti asiatiche. In questa prospettiva sono in fase avanzata le trattative tra la città-stato e il Manchester United per portare sul listino i Red Devils.

Il chief executive officer della Formula Uno, Bernie Ecclestone, non avrebbe invece nessuna intenzione di vendere il pacchetto del 5,03% che ancora controlla. Ecclestone, che ha posseduto o comunque gestito il circus sin dal 1995, sta negoziando i termini che scadono il prossimo anno e avrebbe offerto a Ferrari e Red Bull fino a 45 milioni di dollari per iscriversi fino al 2020.
Link 
 
Interessi personali. Che altro? 

La quotazione in Borsa, solitamente, rappresenta un modello speculativo che nel Tempo lascia la massa col classico cerino spento nella mano. I buoni imprenditori non scelgono la Borsa

La Borsa viene selezionata per smaltire/spartire i debiti e non i profitti. Il dividendo è un buon specchietto per le allodole che, come al solito, emerge in ogni contesto in cui si vuole attirare l’attenzione degli Human Bit immemori di Se Stessi.

L'incredibile caso delle 'cellule immortali' di Henrietta Lacks.
Il nome di Henrietta Lacks è sconosciuto ai più, eppure questa signora vissuta in Virginia e morta 60 anni fa ad appena 31 anni ha contribuito a più di 60 mila pubblicazioni scientifiche, cinque premi Nobel e ancora oggi partecipa a molte ricerche, soprattutto sul cancro.
 
A rendere immortale Henrietta sono state le cellule del tumore che l'ha uccisa, le prime che sia stato possibile far crescere e riprodurre in laboratorio e le cui 'figlie' ancora oggi sono usate.
 
La storia delle cellule HeLa inizia nell'aprile del 1951 a Baltimora, al Johns Hopkins Hospital che ha in cura Henrietta Lacks, una donna di colore discendente di schiavi liberati, e nei cui laboratori viene prodotta la prima linea 'immortale' delle cellule che saranno poi vendute in tutto il mondo.
 
Grazie alla loro capacità di essere infettate dai virus queste aiuteranno a mettere a punto nel 1952 il vaccino per la poliomelite, e sono alla base degli studi che hanno portato alla clonazione, alla genomica e a molte altre aree della medicina, compresi studi sull'Aids e sul Papillomavirus.
 
Oltre a non poter vedere i risultati straordinari delle sue cellule, Henrietta e la sua famiglia non hanno neanche potuto godere di una minima parte delle ricchezze accumulate dalla sua commercializzazione:

le cellule sono state infatti prelevate senza il consenso della paziente, e nessuna partecipazione è stata prevista neanche per i discendenti..
 
‘Queste cellule sono fondamentali non solo per la scienza, ma anche perchè hanno fatto iniziare il dibattito sul consenso informato - spiega Paolo Vezzoni dell'Istituto di tecnologie biomediche avanzate (Itba) del Cnr - io le ho usate in passato, e anche se ora ci sono moltissime linee cellulari diverse e più specifiche, si può dire che quella delle cellule HeLa ha aperto la strada a tutte le altre’.
Link

Ecco il consueto schema di possesso e arricchimento personale a norma di legge.

Crisi, Fmi: Recessioni più severe e lunghe con aumento debito famiglie.
Dall'analisi sulle economie avanzate negli ultimi tre decenni si può dedurre che ‘le recessioni precedute da un forte aumento del debito delle famiglie tendono a essere più severe e prolungate’. Lo scrive il Fondo monetario internazionale nel suo World Economic Outlook.

‘Nel corso nei cinque anni anteriori al 2007 - prosegue l'Fmi - il rapporto tra debito e reddito delle famiglie è aumentato in media di 39 punti percentuali, al 138%. In Danimarca, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi e Norvegia, il debito ha raggiunto il picco di più del 200% del reddito familiare’.
 
Secondo l'organizzazione internazionale ‘quando i prezzi delle case sono diminuiti, dando inizio alla crisi finanziaria globale, molte famiglie hanno visto la loro ricchezza ridursi rispetto al proprio debito e, con meno reddito e più disoccupazione, hanno fatto più fatica a onorare le rate del mutuo’. L'Fmi rileva che prima della fine del 2011 i prezzi delle case sono scesi dai massimi di circa il 41% in Irlanda, del 29% in Islanda, in Spagna del 23% come anche negli Stati Uniti, e del 21% in Danimarca. Secondo il Fondo, ‘le politiche governative possono aiutare a prevenire contrazioni prolungate dell'attività economica affrontando il problema del debito eccessivo delle famiglie’.
Link

Le politiche governative possono aiutare a prevenire contrazioni prolungate dell'attività economica affrontando il problema del debito eccessivo delle famiglie.
 
Gli ‘esperti’ sanno prevedere con largo anticipo gli esiti delle tendenze attuali proiettate nel futuro. Eppure non cambia nulla nella gestione della ‘cosa pubblica’, ad esempio.

Infatti il Governo Monti non ha potuto che aumentare nuovamente il debito delle famiglie italiane, non avendo alternativa palese.

Capite quanto sia profonda la presenza dell’attuale incantesimo?

È tanto profonda quanto la nostra incapacità di assumere come ‘vero’ il ‘non manifesto’, ossia la 'sorgente' dell'incantesimo', che si guarda molto bene dal rendersi evidente... ovviamente.

Se in Italia i prezzi delle case dovessero veramente crollare, secondo questo studio appena citato, si creerebbe un vortice depressionario senza precedenti, visto che le famiglie italiane sono detentrici in larga parte di abitazioni di proprietà.

Per terminare, intendo evidenziare che la ‘crisi finanziaria globale’ non è iniziata con la decrescita del prezzo delle case, ma semmai quella discesa era già l’effetto 3d dell’intento pianificato di instaurazione del vortice depressionario della crisi, dell’interesse al vedere il prezzo delle case in disgregamento.

È stata una corsa a ripararsi da parte di tutte quelle famiglie che avevano necessità di denaro per ‘onorare’ dei debiti che improvvisamente sono esplosi da un giorno con l’altro.

Una intelligente sinfonia molto simile al gettare un pezzetto di carne tra cani affamati, per poi gustarsi lo spettacolo. Il termine ‘gustarsi lo spettacolo’ è veramente degno di attenzione, visto che si tratta di un vero e proprio ‘banchetto’ energetico organizzato da chi ha la necessità di un nutrimento costante, come frattalmente è riflesso dall’esigenza umana di nutrimento e dalla presenza di allevamenti intensivi destinati alla stessa fame umana.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 10 aprile 2012

Prospettiva e suo 'rumore'.




La ‘fine’ di Steve Jobs coincide quasi matematicamente con l’infezione parassita del Mondo Apple. Come se Jobs fosse un antivirus ‘naturale’, un firewall talmente efficace da lasciare indenni le proprie 'creature' persino dalle mire commerciali più ambiziose delle case che producono i cosiddetti ‘Antivirus’.

Apple, un virus colpisce 700mila computer.
Flashback. Ricordatevi questo nome, perché si tratta, probabilmente, del primo virus che sancisce la fine di una visione romantica dei Mac come macchine indomite e senza punti vulnerabili. Il numero si sistemi colpiti supererebbe le 700mila unità. Ed è un numero, vedrete, destinato ad aumentare.  
 
Ma da cosa trae origine questa magagna per le macchine di Apple? Semplice: 

una combinazione di negligenze che, nel campo della sicurezza informatica, non si devono fare. Prima di tutto da parte dei produttori, che nella fattispecie sono Oracle, che gestisce la libreria Java, e Apple, che presiede alla creazione degli aggiornamenti dei propri computer. Nel Settembre del 2011, viene scoperta una nuova versione di questo malware, Flashback, che si maschera dietro le sembianze di un file d'installazione di Flash. Si visita un sito, viene richiesto di installare Flash come spesso capita, si accetta, parte l'installazione, si inseriscono i dati da amministratore e via, infezione compiuta. Un mese dopo, il malware viene raffinato: 

ora è in grado di disabilitare i sistemi di riconoscimento a suo carico da parte degli antivirus. Passa un altro mese, ed ecco un ulteriore miglioramento: 

ora Flashback sfrutta la libreria Java, utilizzata da molti siti web, per installarsi senza nemmeno bisogno dei dati amministratore. Basta visitare un sito e, se nel computer è installata una vecchia versione di Java, il proprio Mac viene infettato.
 
Il problema è che in tutto questo lasso di tempo né Oracle né Apple tengono in considerazione il problema, così il malware si è diffuso senza che gli utenti nemmeno ne fossero a conoscenza. Si vocifera di nuove minacce per i Mac e del rilascio di un aggiornamento solo a Marzo, ma pare che in realtà quello davvero efficace sia stato rilasciato solo negli ultimi giorni.
 
Aggiungiamo che gli utenti Mac, certi dell'invulnerabilità dei computer della mela, hanno fatto spallucce e, adesso, rischiano di trovarsi il sistema infettato. Si tratta di un trojan, ruba i dati, mette il computer nelle mani di criminali informatici, è dannatamente pericoloso: aggiornate subito il vostro Mac.  

E imparate la lezione, finalmente.
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In tempi di ‘crisi’ si è aperto un nuovo Mercato per le aziende ‘allopatiche’ che curano la presenza e gli effetti dei Virus al silicio. Che caso, vero? Settecentomila nuovi potenziali clienti in tempi contrassegnati dalla riduzione dei margini e degli attivi, non è poca cosa. E soprattutto la tendenza instaurata non è per nulla poca cosa. L’infezione è avvenuta. È molto difficile, poi, liberarsene del tutto…

A livello di Analogia Frattale è opportuno notare il parallelo, appunto, tra ‘Medicina Allopatica’ e ‘Aziende produttrici di Antivirus’:

‘curano’ nella stessa maniera, scambiando 'mirabilmente' le cause per gli effetti.

Molto probabilmente il loop descritto è della stessa Natura, ossia, relativa alla rilevazione/rivelazione della presenza parassitaria di stampo non manifesto. Il ‘Controllo’ è riflesso dalla volontà dell’utente di liberarsi dal Virus presente nel proprio Pc e dalla presenza di ‘Aziende’ che si ergono al livello della ‘protezione totale del Pc’; in realtà questi sono pallidi riflessi che mettono in grande evidenza una 'presenza sottile', per chi crede nella frattalità del tutto che non permette di non-lasciare tracce energetiche relative al proprio ‘passaggio/esistenza’ anche nelle 3d.

La presenza parassita riporta per ‘assonanza’ l’immagine/idea del ‘rumore’ o interferenza:

il rumore cambia l’ecosistema.
C'è una forma di inquinamento di cui si parla troppo poco perchè considerata, a torto, non pericolosa e dagli effetti meno devastanti rispetto agli spettacolari disastri industriali a cui ci hanno abituato i media negli ultimi anni: 

è l'inquinamento acustico.
 
Ma una ricerca pubblicata sull'ultimo numero di Proceedings of the Royal Society B

Biological Sciences, getta nuova luce sugli effetti del rumore sul nostro ecosistema.
 
Clinton D. Francis e i suoi colleghi del National Evolutionary Synthesis Center di Durham (North Carolina), hanno studiato per anni alcune zone del New Mexico esposte ad attività umane particolarmente rumorose, rilevando un innaturale aumento nel numero dei colibrì che le abitavano e una contestuale riduzione nel numero di ghiandaie, altra specie tipica di quelle aree.
 
Anni dopo gli scienziati hanno scoperto che in quella stessa zona era aumentato il numero di fiori ma era sensibilmente diminuito il numero di alberi. 
 
‘È un effetto domino’ spiega Francis. ‘I pini dipendono dalle ghiandaie per diffondere i loro semi, mentre i colibrì, agenti importanti nell'impollinazione dei fiori, preferiscono le zone senza le ghiandaie che sono loro naturali nemici, mangiano le loro uova e rubano loro i nidi’. 
 
I ricercatori hanno monitorato vari siti anche all'interno dell'oasi naturale del Rattlesnake Canyon (New Mexico), osservando effetti simili anche sulle popolazioni di pini e di topi: 

questi roditori sono infatti ghiotti consumatori di semi del pino del Colorado (Pinus edulis) e amano i luoghi particolarmente rumorosi. Ma dato che il loro sistema digestivo rende i semi inutilizzabili per la riproduzione delle piante, nelle zone con elevato inquinamento acustico si sta assistendo a un notevole aumento della popolazione di topi e a un diradamento della foresta. 
 
Secondo Francis la situazione non va affatto sottovalutata perchè il pino del Colorado è un elemento importante dell'ecosistema di quella zona, dal quale dipende la sopravvivenza di almeno altre 1000 specie tra invertebrati, rettili, funghi, piccoli mammiferi e uccelli.
 
E come se tutto questo non bastasse una ricerca inglese da poco pubblicata evidenzia come negli ultimi 30 anni il volume del canto degli uccelli sia aumentato per competere con il rumore del traffico e delle attività umane.
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Davvero pazzesco, vero? Le dinamiche sfuggevoli sono quelle determinanti. Un ‘rumore’ cosa mai può fare? Viene quasi logico domandarsi con sufficienza. Il rumore è un qualcosa di ‘fisico’ pur non avendo corporeità

Esso è una delle chiavi interpretative della presenza sottile non manifesta, che ha il potere di modifica della densità 3d.

Nel livello etereo, attualmente ‘non rilevato’, della combinazione vibrazionale che conduce ai ‘sintomi’ che caratterizzano la tridimensionalità scambiata per unica realtà, è insita la Natura più alta dell’emersione della versione della ‘realtà’.

Lo comprendiamo meglio quando schiacciamo un interruttore e si accende la lampadina o quando azioniamo il telecomando e si apre una porta. Oppure quando una piccola ‘lastra’ magica si connette ad Internet captando delle onde che circolano tutt’intorno alla propria presenza.
  • vibrazioni
  • onde
  • rumori
  • interferenze.
Il termine ‘interferenza’, dato che il ‘caso non esiste’, identifica molto di più di quello che siamo abituati a concepire

L’interferenza, innanzitutto, è un ‘punto di vista’. 

Per un gruppo di persone intente ad ascoltare in silenzio un oratore o della buona musica, le grida dell’ambulante che passa sotto alle finestre aperte, costituiscono delle noiose e pesanti interferenze, ma se 'lo si va a dire' all’ambulante, costui giustamente sosterrà che si tratta del proprio lavoro, della propria esistenza, della sopravvivenza di sé e della propria famiglia. Per cui?
  
La Vita è una questione di prospettive in cui il ‘rumore’ contraddistingue, identifica, evidenzia, abbraccia, veicola e sottintende scelte e imposizioni miscelate e camuffate nella fruizione del Tempo.

In realtà trattasi di vere e proprie ‘lezioni’ inerenti ad un ‘Piano di Studi’ molto efficace:

lo Studio di Sé, ossia una materia del ‘Conosci Te Stesso’.

In generale, il rumore è un segnale non desiderato, di origine naturale o artificiale, che si sovrappone all'informazione trasmessa o elaborata in un sistema. A seconda dei campi di applicazione il termine assume significati più specifici:
 
  • il rumore nell'acustica
  • il rumore nella psicologia
  • il rumore nell'elettronica.

Rumore (acustica).
Il rumore è un segnale di disturbo rispetto all'informazione trasmessa in un sistema. Come i suoni, il rumore è costituito da onde di pressione sonora.
 
Il rumore è un fenomeno oscillatorio che consente la trasmissione di energia attraverso un mezzo… 

Il rumore acustico è collegato da sempre coi concetti di fastidio e di danno. L'interesse al rumore, e quindi la nascita di studi e ricerche per comprenderne la genesi e gli effetti e tentarne una limitazione, ha un primo impulso con lo sviluppo delle città, in particolare Roma, e successivamente con lo sviluppo delle realtà industriali.
 
Il problema del rumore urbano fu oggetto di legiferazione anche da parte di Giulio Cesare, che a questo scopo promulgò la Lex Julia Municipalis, che impediva il passaggio dei carri fino al pomeriggio inoltrato, spostando e concentrando di fatto il problema la sera e la notte
 
Utilizzi del rumore.
I ricercatori, poiché il rumore contiene energia, e può contenere informazione, sono alla ricerca di applicazioni utili del rumore.
 
Si sfruttano elementi bistabili non lineari (per esempio un pendolo con una molla che crea due posizioni stabili). Se il rumore ha sufficiente energia può riuscire a commutare la posizione del pendolo dall'una all'altra posizione stabile. Del materiale piezoelettrico ricava energia da queste oscillazioni…
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Rumore (psicologia).
Il rumore (o rumore informativo) in psicologia e semiotica, è un disturbo causato dall'eccesso di informazioni, tale che anche l'elemento potenzialmente utile non viene riconosciuto, nemmeno individuato, o individuato con difficoltà.
 
Costituisce rumore anche l'eccessiva ripetizione di un segnale, poiché le risorse cognitive utilizzate per la sua interpretazione diminuiscono via via che tale segnale si ripresenta con cadenza ciclica, limitando il livello dell'attenzione verso di esso.
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Rumore (elettronica).
In elettronica il rumore (o noise) è l'insieme di segnali in tensione o corrente elettrica indesiderati che si sovrappongono al segnale utile trasmesso o da elaborare, tipicamente presente sul canale di comunicazione tra utenti o apparati elettronici e sui dispositivi di ricezione/elaborazione.
 
Si distingue tra rumore e disturbo: 

per rumore solitamente si intendono segnali di origine aleatoria provenienti dall'interno e vengono descritti in termini probabilistici, mentre i disturbi sono segnali che provengono dall'esterno e possono pertanto essere descritti in termini deterministici ovvero interferenze.
 
Il rumore consiste di ‘fluttuazioni’ dovute a proprietà fondamentali della materia e in quanto tali di origine interna e non eliminabili

Queste fluttuazioni che si osservano a livello macroscopico derivano da fluttuazioni a livello microscopico. Si manifestano nella forma di segnali casuali il cui andamento nel tempo non è descrivibile analiticamente, ma solo in termini statistici.
 
L'effetto indesiderato consiste dunque in un'alterazione o distorsione del segnale utile contenente informazione tale da poter inficiare il corretto processo di rilevazione/elaborazione a valle della trasmissione.
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Ecco delle note utili al fine della rilevazione/rivelazione della ‘sorgente di rumore’ eterea:
  • il rumore è un segnale non desiderato, di origine naturale o artificiale, che si sovrappone all'informazione trasmessa o elaborata in un sistema
  • il rumore è un fenomeno oscillatorio che consente la trasmissione di energia attraverso un mezzo
  • i ricercatori, poiché il rumore contiene energia, e può contenere informazione, sono alla ricerca di applicazioni utili del rumore
  • il rumore (o rumore informativo) in psicologia e semiotica, è un disturbo causato dall'eccesso di informazioni, tale che anche l'elemento potenzialmente utile non viene riconosciuto, nemmeno individuato, o individuato con difficoltà
  • costituisce rumore anche l'eccessiva ripetizione di un segnale, poiché le risorse cognitive utilizzate per la sua interpretazione diminuiscono via via che tale segnale si ripresenta con cadenza ciclica, limitando il livello dell'attenzione verso di esso
  • in elettronica il rumore (o noise) è l'insieme di segnali in tensione o corrente elettrica indesiderati che si sovrappongono al segnale utile trasmesso o da elaborare, tipicamente presente sul canale di comunicazione tra utenti o apparati elettronici e sui dispositivi di ricezione/elaborazione
  • il rumore consiste di ‘fluttuazioni’ dovute a proprietà fondamentali della materia e in quanto tali di origine interna e non eliminabili
  • l'effetto indesiderato consiste in un'alterazione o distorsione del segnale utile contenente informazione tale da poter inficiare il corretto processo di rilevazione/elaborazione a valle della trasmissione.
Dunque? Che cosa possiamo desumere dalle informazioni normalmente a disposizione consultando la ‘Rete’, a proposito del ‘rumore’?
  • che è in grado di modificare la realtà percepita
  • che è un segnale contenente informazione
  • che l’informazione contenuta è ‘molteplice’ e c’è del 'valore aggiunto alla rimanenza'
  • che contiene energia propagata attraverso un mezzo, o attraverso delle proprietà fondamentali della materia
  • che diventa interferenza quando non si è in grado di polarizzare l’informazione ricevuta.
In definitiva:

che dipende da noi concludere se un ‘rumore’ è caotico o ordinato. Noi facciamo la differenza. Il nostro apparato ricevente, se è in grado di decodificare, ‘giudicherà’ quella trasmissione opportuna, o viceversa, continuerà a ‘dipingere’ nella solita modalità la ripartizione duale tra ‘fastidio’ e ‘piacere’.

Il giudizio è prospettico anch’esso. Vivendo su una simile onda di separazione cadremo nella polarità perpetua della Natura vibrazionale delle 3d. Da ciò si desume che è possibile vivere ed ‘essere’, anche nella fisicità, nella più completa e totale armonia, dal momento in cui è possibile capire la modalità imperante di un ‘luogo’ e della sua diretta causalità.

La ‘causa’ della disarmonia è la nostra mancanza di polarizzazione dell’osservazione e, di fatto, è contenuta in noi, dipende da noi, ci riassume in ogni dato istante. 

È possibile armonizzare gli opposti se attraverso la nostra funzione ‘ponte’ riusciamo a non essere travolti dal ‘rumore delle cascate della realtà’.

L’osservazione, e non l’osservato, può armonizzare l’ambiente, ma solo previa armonizzazione del proprio ‘contesto’. Sembra il classico paradosso temporale 3d, eppure l’equazione è finalmente sciolta. L’osservatore è al di fuori del costrutto 3d. Mediante triangolazione di Sé è possibile ‘risolvere’ la realtà percepita come segnale proprio e riflesso.

Il ‘fuori’ discute col ‘dentro’ in maniera solamente proattiva, virtuosa, lo può anche ‘modificare’ ma solo se il ‘dentro’ non è armonizzato e, in un certo senso, è disposto a cedere alle pressioni esterne.

La direzione della ‘crescita’ è biunivoca, ma solo se la ‘pressione’ derivante dalla presenza di Sé è cedevole, altrimenti la biunivocità è tale, ma ‘cresce’ e si manifesterà a tutto tondo senza arrendevolezza apparente né sostanziale.

Lo so, è un discorso che sto rendendo un po’ troppo complesso, anche se non è facile rendere a parole quello che si ‘sente’ per altri versi…

Il ‘fuori’ può far smarrire il ‘dentro’ solo se il ‘dentro’ è lontano da Sé. Altrimenti lo scambio di informazioni è polarizzato ed armonizzato in continuazione e non incarnerà mai ‘Lezioni’ d’altro tipo. Sulla Terra 3d non occorre soffrire per forza. 

L’interferenza è sempre propositiva e tale, solo se lo si necessita.

Dipende da noi…

Vibrazione.
Il termine vibrazione si riferisce in particolare ad una oscillazione meccanica attorno ad un punto d'equilibrio... 
 
Le vibrazioni possono disperdere energia e creare suoni e rumori indesiderati. Quando si prova a ridurre un rumore, il problema è ridurre la vibrazione che lo provoca…
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Una oscillazione attorno ad un punto d’equilibrio.

La vibrazione scaturisce da un 'equilibrio'. È un ‘andare avanti’ rispetto al dove si è. I concetti di dispersione e di riduzione del rumore sono solo frutti della propria non consapevolezza e dell’attuale punto prospettico dal quale si irraggia questa realtà.

Cambiare vibrazione è… cambiare prospettiva in maniera ‘totale’. Farlo, diventa estremamente 'opportuno', in quanto l'armonia delle sfere è da ritrovare, essendo 'perduta'. Tra i Pianeti, frattalmente, se ne registra la mancanza perlomeno di uno, del quale non rimangono che frammenti a monito e memoria di quello che fu. Ricordare e poi cancellare il ricordo, ancorando la consapevolezza nella prospettiva, riporterebbe armonia nel 'tutto.

Non ci servono 'monumenti alla pazzia', di nessun tipo essi siano, o almeno, servono per non dimenticare del tutto, come dei Flashback, ma poi occorre non diventarne dipendenti tramite divinizzazione o creazione di 'dirette' eggregore occludenti.

Agganciare e lasciare andare: come quando si respira.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com