martedì 3 gennaio 2012

Una biodiversa inculturazione.




È tutto relativo. Che significa? Che si riferisce, rispondente… 

Rispondente.
Sinonimi: consono, fedele, adatto, adeguato. Vedi anche: allineato, coerente, concorde, conforme, corrispondente, esatto, identico, preciso, puntuale. Contrari: discordante, discrepante, dissonante, inadatto, inadeguato. Vedi anche divergente, differente, diverso, contrastante, discorde.
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Cioè? Se ‘relativo’ può essere sostituito con un termine similare come ‘rispondente’, e quest’ultimo termine esprime concetti di ‘fedeltà a…’, allora rientriamo nella legge dell’analogia frattale, tanto sostenuta da SPS.  

Etimologicamente il termine assoluto deriva dal composto latino ab+solutus, che significa ‘sciolto da’… Relativo è invece ciò che secondo Platone non ha l'essere, bensì soltanto l'esistenza, ovvero è unicamente a partire da qualcos'altro; esistenza vuol dire infatti propriamente, in senso etimologico, ‘essere da’, cioè ricevere l'essere da un altro (dal latino ex + sistentia)…
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Ecco come ci si riesce a 'smarrire' attraverso il solo utilizzo delle ‘parole’ e, dunque, delle idee e dei pensieri di Natura logica più o meno razionale. Leggere la definizione di ‘relativo’ nella traduzione moderna del pensiero di Platone comporta il ritenersi ‘sminuiti’ rispetto a quello che ognuno può sentire, di più autentico e motivante, in Cuor proprio. Eppure è solo un giochetto di parole per esprimere un punto prospettico ‘relativo’ rispetto alla visione più ampia che si potrebbe avere se… la relatività/consapevolezza non offuscasse la ‘vista’.

Ergo… l’adeguatezza del vivere la Vita risuona sempre molto forte anche se ‘qualcuno o qualcosa’ cerca sempre di frenare i facili entusiasmi di provare a sentirsi una particella del Creatore: ‘essere da’.

Inoltre, tutto ciò autorizza a ritenere 'autentica' la descrizione, ad opera di Sitchin, del modellamento della forma umana attuale, ad immagine e somiglianza di entità aliene denominate Anunnaki

È tutto corretto a mio modo di sentire. È tutto relativo ma altamente carico di significato, ossia non ci perdiamo nulla del tutto, se è questa la nostra paura, in quanto il Piano Divino è ‘esatto’. 

Nulla è per caso, tutto è opportuno e analogamente descritto nella sommatoria delle verità cosparse per l’intero Creato. La verità è uno degli ingredienti della Creazione, a qualsiasi livello la si stia esplorando

La materia energetica è costituita dalla Verità/Amore, la quale emerge per inerzia assumendo fattezze e sembianze diverse e sempre opportune al livello della consapevolezza espressa dalla specie che osserva, addirittura all’altezza dell’individuo che esperimenta. 

Viviamo in un reame altamente sensibile e 'intelligente', nel quale ciò che non viene ‘capito’ si ritiene non esistente o nascosto. È la mente che lo ‘decide’, interpretando il significato ‘relativo’ al proprio momento storico. 

La relatività è frattale e collega ogni ambito. 

Essa non è un velo o una limitazione, bensì la descrizione del ‘momento’ e della capacità di cogliere il senso e la verità inerente al proprio processo esistenziale.

La frase ‘ho ascoltato Carlo che suonava un brano di Mozart’ è costituita da due proposizioni distinte: ho ascoltato Carlo e Carlo suonava un brano di Mozart, collegate in un unico enunciato con la sostituzione mediante pronome relativo della parola Carlo… Il pronome relativo serve in genere a evitare la ripetizione di un componente della frase, detto antecedente. Nell'esempio riportato Carlo è l'antecedente di cui si vuole evitare la ripetizione
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In questo caso il ‘relativo’ è inerente ad una ‘eleganza’, ossia all’evitare una ripetizione ‘sgradevole’ all’interno della frase. Ecco… l’eleganza in questione che cos’è, se non intelligenza molto simile all’arte ed, in definitiva, alla sensibilità naturale della Creazione tesa a mantenere il proprio stato di perfezione nomade, costantemente in evoluzione: perfezione che ‘cammina’.

Che senso ha perdersi nella terminologia utilizzata? 'Terminologia a termine', a tempo, in quanto collegata al medesimo vettore di spostamento evolutivo appena descritto. È sufficiente osservare il corso espresso dal genere umano e descritto, seppure in maniera ‘deviata’, nei libri di storia. La 'striscia' dipinta è un serpentone che matura entro se stesso, evolve fagocitando e trasformando quello che ‘ieri’ era valido,  assodato, ed ‘oggi’ si ritiene perlomeno ‘ristretto’ per poter agganciare il nuovo che entropicamente chiede attenzione

In fisica, con il termine relatività si fa riferimento genericamente alle trasformazioni matematiche che devono essere applicate alle descrizioni dei fenomeni nel passaggio tra due sistemi di riferimento in moto relativo

L'espressione teoria della relatività è usata per riferirsi alla teoria della relatività speciale e generale che Einstein ha elaborato tra il 1905 e il 1913, le quali hanno come elemento fondante il principio di relatività
 
Il concetto che il tempo sia legato al sistema di riferimento è il fondamento della relatività ristretta… La soluzione di Newton fu brillante e diventò un paradigma destinato a durare per secoli. Il tempo e lo spazio sono legati insieme a formare quello che viene chiamato spaziotempo
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Se io prendo, da un più ampio articolo/discorso, soltanto dei pezzi di frasi/pensieri, che mi hanno in qualche modo colpito, che cosa sto in realtà facendo? Sto modellando, adattando, quell’articolo o quel discorso al mio modello di percezione e di ancoraggio alla mia realtà inserita in quella più vasta degli ‘altri’, della società, etc

Sto semplicemente facendo quello che una ‘sonda, o Human Bit, deve fare, ossia prelevare dei campioni di ‘terreno’ da portare a bordo per scopi d’analisi ed eventuale integrazione delle proprie verità con ciò che si evince dall’analisi del ‘materiale’ reperito esternamente. Ossia sto descrivendo quel principio di auto conoscenza espresso dalle cellule attraverso la sensibilità della loro membrana filtrante il Mondo, al di fuori del proprio senso di appartenenza o fisicità, oltre ai limiti riferiti al proprio ‘essere’, esattamente come si potrebbe sentire un individuo su una nave, in mezzo al mare, che si sente saldato alla fisicità della nave ritenendola l’unica cosa ‘solida’, calpestabile, e dunque salvaguardante la propria esistenza nel Mondo delle 3d.

L’acqua, che circonda da ogni lato la nave, è scambiata per un potenziale pericolo, per cui ci si chiude a riccio attorno al Mondo che illusoriamente permette di continuare a respirare. Allo stesso modo è ritenuto lo Spazio attorno alla Terra. Ci siamo agganciati alla ‘roccia’ terrestre perché, una volta svanita la 'memoria', l’abbiamo scambiata per l’unica possibilità di Vita e i nostri sistemi di sostentamento si sono adattati per far sì che questo potesse accadere, proprio seguendo la nostra volontà. 

Per cui noi ci siamo adattati alla Vita sulla Terra, pur potendo assumere qualsiasi ‘forma’ relativamente allo ‘scenario’ ospitante.

La nostra ‘forma’ è relativa a questo Mondo; è la ‘forma’ più adatta per poter esperimentare e per potersi meglio conoscere - di momento in momento

La nostra ‘forma’ è la quintessenza dell’intelligenza sempre all’opera. In quanto ‘relativa’ alla perfezione è essa stessa perfetta, seppure tendente a trasformarsi da stati di perfezione ad altri stati di perfezione a maggiore valore aggiunto; un esempio? La forma umana vestita di pellicce d’orso e quella vestita da una tuta spaziale. Senza fare classifiche, direi che la seconda vestizione è perlomeno più 'performante', anche se sempre riferita al proprio sistema di riferimento e, dunque, relativa ad un determinato ‘modello’ definito dallo scorrere del tempo e modellato dal livello di consapevolezza.

Tutto ciò che ‘ricordiamo’ è sempre stato opportuno e relativo. È una legge. È come la diluizione del principio omeopatico all’infinita potenza, quando non si riscontra più nessuna presenza ‘fisica’ del rimedio, eppure la sostanza costituita da acqua e diluito mantiene ancora la valenza del rimedio: ad immagine e somiglianza

È una memoria derivante da una legge, oppure che evidenzia la presenza di una legge, allo stesso modo del come ci si possa accorgere della presenza di un buco nero, ossia… constatando i suoi effetti sui corpi stellari circostanti.

L’invisibilità esprime un’ottica prospettica relativa al livello dell’osservatore. Non esiste in se stessa ma esiste sul piano di chi osserva giudicando per quello che vede o non vede, che percepisce o non percepisce.

È tutto relativo al proprio livello d’appartenenza. 

Questo concetto è valido e ‘discende’ direttamente dall’alto della Creazione ed è, in ultima analisi, la riprova dell’esistenza della legge del libero arbitrio e della biodiversità. A sua volta queste due leggi debbono essere ricomprese nei vari livelli della Creazione, per cui persino esse sono soggette al piano relativo degli eventi…

Papa: Basta relativismo, educare i giovani è guardare al futuro.
‘Educare i giovani alla giustizia e alla pace è un compito di ogni generazione’. Lo ha detto papa Benedetto XVI, nel corso della sua omelia della prima messa dell'anno a San Pietro. 

‘Educare e non solo istruire - ha spiegato - non è scontato ma è una scelta. La cultura relativista pone una questione radicale: ha ancora senso educare? E poi educare a che cosa? Vorrei sottolineare che di fronte alle ombre che oggi minacciano il mondo assumersi la responsabilità di educare i giovani significa guardare al futuro con speranza’.
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Punti di vista...

Queste parole esprimono un senso ‘colloso’ della comprensione. Verità di vario livello si mischiano dando luogo ad una miscela di significati, molto simile ad una nube, che le genti respirano in sé, generando fuori e dentro i più diversi risultati in termini di partecipazione alla crescita sociale e individuale. Frasi recepite come vere, miste a frasi sottili inerenti al ruolo di portavoce del Papa relativo all’eggregora religiosa. Le ‘ombre che minacciano il Mondo’… a cosa si riferisce il Papa?

Le sue parole sono un effetto gravitazionale del 'buco nero' che 'ci ha'.

La politica del terrore giunge ad ogni livello dell’Antisistema. È ‘così’, in quanto relativa all’influsso parassitario che ha preso il sopravvento in questa fase temporale della nostra esistenza. Steiner parlava di entità Asuriche, altri di Demoni, altri ancora di ‘radioattività’, etc

In qualsiasi modo vogliamo esprimere questa verità, ci limiteremo sempre ad generare un punto prospettico relativo rispetto al ‘tutto’, all’assoluto… eppure quel senso relativo sarà sempre all’altezza dell’assoluto, perché frutto della fruizione di leggi Cosmiche e Planetarie inerenti ed al servizio del nostro ‘piano di studi’.

Ciò che sfugge esiste tanto quanto ciò che viene interpretato alla luce di un ‘sentire’ attuale, limitato, scolpito, relativo al… nostro cammino.

Che altro? Perché è ‘pericolosa’, per l’attuale paradigma, questa presa di coscienza?
 
Perché tende a far aumentare l’entropia del cambiamento; un effetto indesiderato da coloro che traggono beneficio dall’attualità della condensazione energetica. L’esplosione entropica tende a promuovere per inerzia il vettore del cambiamento, sino alla sua fissazione in un’ulteriore sacca di perfezione da esperimentare alla luce di quello che lo ha ispirato e promosso, ossia uno stretto mix di vari piani interfacciati dalla consapevolezza della ‘specie ponte’ autorizzata ad esperirli: la forma umana.

Ovviamente scrivo questo in quanto rappresentante della forma ponte in questione e, dunque, esprimendo il mio punto prospettico relativo al mio, limitato, sentire. È come tifare per una squadra sportiva o sentirsi italiani piuttosto che francesi, ed infine è come sentirsi terrestri, umani, etc.

La relatività rispetto al sistema di riferimento è totale.

Ho evitato di riportare il processo culturale inerente al trascorrere del tempo, ed espresso dal corso evolutivo del pensiero umano, in merito al concetto di ‘relativo’, perché leggendolo mi sono come sentito respinto da tutta quella dimostrazione di intelligenza e cultura temporale, ossia che cambiava nel tempo sedimentando comunque quello che era ‘venuto prima’. Ecco, ho colto il fenomeno dell’opportunità veicolata dal cambio del testimone tra individui, ad opera del tempo, tuttavia mi sono sentito come fuori luogo nell’approfondire e cercare di capire quell’intensa dimostrazione di potenziale umano condensato in massime e vortici del pensiero ispirati dalle diverse forme d'aggregazione energetica alternatesi nel reame temporale

Non che per quello che scrivo io valga un discorso diverso, però è certamente più attuale rispetto al vivere perennemente nell’atmosfera da museo ‘proiettata e filtrata’ dai modelli Antisistemici in corso d’opera.

Un’atmosfera ‘controllata all’origine’ che mi sta sempre più ‘stretta’. Ho una visione che di tanto in tanto mi colpisce con grande forza: osservo gli Antichi mentre ritengono di avere capito e visto il ‘tutto’. E, mentre li guardo rallegrarsi di questo e mentre si accingono a descriverlo in parole, mi accorgo di un ‘corpo’ che si è mezzo tra la ‘luce’ e loro, influenzando in gran parte quello che hanno ritenuto di avere capito/visto. A cascata tutta quella sapienza si è riversata nel Mondo che è venuto 'dopo', influenzando la capacità prospettica di tutti gli altri. 

La ‘luce’ è stata filtrata opportunamente per gradi: è un bene o un male? Esprimere un giudizio è relativo, per cui mi limito a vivere il 'generato', assumendolo dal mio punto prospettico, pronto a cambiare tutto quello che non risuona con me. Questo ‘sono io’ e vale ovviamente per me… anche se, a ben percepire, ‘questo’ è quello che facciamo tutti quanti.

Ecco un esempio ‘profano’:

Atlantia in rialzo dopo aumento tariffe. Brokers positivi.
Lo spunto rialzista registrato quest’oggi da Piazza Affari viene sfruttato a dovere da Atlantia che dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un frazionale rialzo, si spinge in avanti con ben più decisione quest’oggi… Atlantia guadagna terreno dopo che da ieri sono entrati in vigore gli adeguamenti tariffari per quest’anno delle concessionarie italiane del gruppo

L’incremento medio delle tariffe è del 3,4%, con un aumento del 3,5% per Autostrade per l’Italia, la principale concessionaria del gruppo che genera oltre il 90% dei ricavi di Atlantia. Ad ottenere gli incrementi maggiori sono stati il Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, e la Società Traforo del Monte Bianco, con un rialzo rispettivamente del 14,17% e del 5,97%. Gli analisti di Equita SIM definiscono positivo l’incremento delle tariffe leggermente superiore alle attese, ma l’impatto sulle stime è limitato, pari a circa 10 milioni di euro di maggiori ricavi o allo 0,4% dell’Ebitda stimato. 

Non cambia intanto la strategia suggerita dalla SIM milanese su Atlantia che resta un titolo da acquistare con un prezzo obiettivo a 14 euro. Buone notizie anche da Banca Akros che ha ribadito il rating ‘accumulate’, con un target price a 13,5 euro. Gli analisti ritengono che non ci siano rilevanti modifiche da apportare alla valutazione dopo la diffusione delle nuove tariffe stabilite dal Governo per Atlantia.
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Ricordate? Cane che si mangia la coda.
 
Il prezzo dell’azione sale perchè l’aumento delle tariffe farà guadagnare di più alla relativa azienda. Un cittadino che compra queste azioni sull’onda di questa notizia, in realtà cosa fa? Partecipa al gioco dell’aumento progressivo del costo della Vita. No? Poi però si lamenta del medesimo processo riscontrato in ogni altro ambito, ad esclusione di quello da cui trae un beneficio potenziale. 

Che cosa diffonde nel Mondo questa tipologia di comportamento egoico? Il sostentamento dell’attuale paradigma, il quale viene mantenuto in auge dal modo di fare espresso dalla maggioranza delle persone, un modo di fare conscio e inconscio al quale, il più delle volte, non pensiamo nemmeno; non ci accorgiamo nemmeno di essere i trasportatori di acqua al mulino dell’Antisistema

È una strategia parassitaria ma anche un modello esperienziale, alfine, da comprendere e trasmutare. 

Leggiamo questa interessante view scolpita dall’osservatorio umano, piazzato ad un livello maggiore della capacità panoramica individuale media.

Inculturazione.
L'inculturazione è un termine in uso nell'antropologia culturale, per indicare il processo di trasmissione della cultura da una generazione all'altra, in cui l'aspetto complementare è la socializzazione dell'individuo tramite l'apprendimento della lingua, l'educazione in ambito familiare, l'imitazione degli adulti e l'assimilazione delle regole di comportamento, l'educazione sessuale, la partecipazione a giochi, gare, danze e cerimonie, la memorizzazione dei racconti degli anziani, l'associazione a gruppi di età, società segrete e di culto, iniziazione.
 
Durante la fanciullezza e l'adolescenza si forma, mediante il processo di antropoiesi, la personalità di base dell'individuo: questi con la maturità e la vecchiaia diviene in grado di dare un contributo innovativo ed originale alla sua cultura. Alcune categorie di persone ricevono un'educazione particolare, finalizzata alla specificità dei loro ruoli, come ad esempio gli operatori magico-religiosi (guaritori, sciamani, stregoni), gli artigiani, i griot e gli artisti, spesso soggetti a tabù particolari.
 
L'inculturazione per la Chiesa cattolica.
L'inculturazione è per la Chiesa cattolica ‘l'incarnazione del Vangelo nelle culture autoctone ed insieme l'introduzione di esse nella vita della Chiesa’ (Papa Giovanni Paolo II, enciclica Slavorum Apostoli, 1985, nº 21).
 
Essa implica l'adozione e la trasformazione in senso cristiano di riti e credenze di culture non cristiane. Un esempio famoso di inculturazione è descritto in una lettera scritta da papa Gregorio Magno nel 601:
 
‘Si dice che gli uomini di questa nazione sono abituati a sacrificare buoi. È necessario trasformare questa tradizione in un rito cristiano. Nel giorno della consacrazione dei templi (pagani), cambiati in chiese e nelle feste dei santi, le cui reliquie saranno conservate là, gli permetterete come in passato di costruire strutture di foglie attorno alle chiese. Essi porteranno alle chiese i loro animali, li ammazzeranno, non offrendoli più al diavolo, ma per un banchetto cristiano nel nome e in onore di Dio, al quale renderanno grazie, dopo essersi saziati

Solo così, conservando per gli uomini alcune delle gioie del mondo, li condurrete più facilmente ad apprezzare le gioie dello spirito’.
 
Esempi di inculturazione, tanto remota da esserne stato perso il ricordo, sono il bastone ricurvo dei vescovi e degli abati, che era una insegna degli aruspici etruschi, e il colorito nero di molte antiche immagini della vergine Maria, comune anche in immagini di divinità greche ed egiziane...
 
L'inculturazione pone sempre difficili problemi teologici per assicurarsi che essa non produca in realtà l'abbandono di alcuni dogmi cristiani o l'introduzione di credenze pagane producendo una nuova religione sincretistica. Questo problema risultò particolarmente grave in occasione della prima introduzione del cristianesimo in Cina da parte dei gesuiti portando nel 1715 alla condanna dei riti cinesi da parte di papa Clemente XI. Analoghe difficoltà sorsero in Giappone e in India. L'inculturazione costituisce anche oggi un punto delicato per la chiesa dell'Africa.
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Questa è un’ampia verità. Il vettore che spinge è certamente inerente al Piano Divino ma assoggettato ed inquadrato, nelle pieghe del tempo, al grado e livello di consapevolezza raggiunto in un dato momento nello scorrimento esistenziale. L’azione dell’inculturazione è un imprinting che un sistema di potere diffonde per osmosi nell’atmosfera in cui cresce il nuovo venuto al Mondo, ma non solo

Come ben espresso dalla figura dell’agente Smith, in Matrix, potenzialmente ognuno di noi è l’agente al soldo del volere Antisistemico e non potrebbe essere altrimenti, in quanto siamo noi i ‘i lapis magici attraverso i quali scrivere il futuro’.

Il relativismo porta a vedere la Vita in maniera più ‘distaccata’ e libera dalle ossessioni inerenti al paradigma attuale, tuttavia reca con sé la faccia opposta della medaglia relativa alla qualità della propria centratura: saremo in grado di gestire la sconnessione dal modello di pensiero portante?
 
Nel non cadere nella trappola del giudizio, si cerchi di capire, ognuno dentro di sé, se si è pronti per una simile ‘libertà’. I moniti delle autorità giungono per autoconservazione ma anche per comportamento responsabile riferito ai pericoli che scorrono oltre alla bellezza del 'paesaggio intuito', il quale deve essere ‘meritato’ attraverso la propria condotta comportamentale ‘inter-sterna’, ossia interiore ed esteriore collegato in un tutt’uno, come un modello di Nastro di Moebius.

La verità di cui ci possiamo ammantare è sempre relativa, eppure autorevole ed opportuna.

Dunque, vedi, il 2012 rappresenta in realtà esperienze diverse per differenti stati di coscienza. Non sarà un evento in sé, come un’eclisse solare che è visibile nella maggior parte del mondo ma, piuttosto francamente, nessuno sa esattamente e per certo a cosa sarà simile, poiché non è paragonabile di preciso a nulla e il suo capitolo finale non è ancora stato scritto.
 
Per cui in questo, cioè nel capitolo finale, noi stiamo interpretando ruoli improvvisati, non c’è nulla di scritto e neppure un regista, nel senso specifico della parola. Piuttosto, la Sorgente Primaria ci sta permettendo di scegliere il nostro destino: vivere una vita centrata sull’amore e seguire la  sovranità della Terra oppure vivere una vita basata sulla paura e restare nella frequenza della griglia della terza dimensione con tutte le sue limitazioni.
 
In ultima analisi, il 2012 è una scelta

Soltanto coloro che vogliono sottostare a una profonda revisione, a una nuova prospettiva, diciamo, della natura della realtà, e che si apriranno e si avvarranno del potere dell’intelligenza collettiva e di come questa intelligenza ristruttura il volto dell’umanità, soltanto questi vedranno in realtà il 2012 per quello che è

Tutti gli altri vedranno le illusioni e, in un certo senso, saranno forzati a vivere tra le ombre dell’esperienza reale.
Wingmakers

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 2 gennaio 2012

Un radar più capace.




Benvenuti nel 2012 di SPS. Cosa è cambiato? All’apparenza nulla... La notte di capodanno ha portato i soliti fatti drammatici legati alla voglia di divertimento senza limiti, tipico della mancanza di equilibrio. 

Nel Mondo si sono ‘srotolate’ lingue di deja-vu, immediatamente riportate alla ribalta dall’azione ‘fedele’ dei Media più o meno internazionali. E allora? Anno nuovo, Vita vecchia? Non esattamente, perché il 2012 è una convenzione, una convergenza, una misura di un’area energetica circoscritta dalla nostra intenzione di ‘fare o non fare’

A che serve l’allineamento energetico con il centro della Galassia, se ‘noi’ non facciamo nulla per ‘approfittare dell’occasione’ prospettata? Quale occasione? Quella di poter divenire quello che siamo in potenziale, in una maniera più ‘semplice’ , o meno ricca di ‘passato’ avviluppante.

Riportare in SPS dei fatti negativi che accadono nel Mondo è seguire la stessa ‘politica’ adottata dai telegiornali: terrorizzare la gente. Ma è davvero così limitata tale questione? Oppure c’è dell’altro?
 
L’attenzione della massa è come una potente antenna orientata su determinate frequenze. Un simile ‘share’ di pubblico condensa un vero e proprio potenziale, che alcune entità/persone hanno la capacità di mettere a fuoco o ‘a frutto’: non è una colpa

Chi determina il successo di una ‘iniziativa altrui' è sempre l’attenzione ed il gradimento della massa. Massa che, tuttavia, risponde quantisticamente e sincronicamente – a specchio – alla ‘qualità/intensità/dedizione’ di un input ‘esterno’, che ‘desidera’, secondo una maniera corretta di fare/sentire, concretamente un certo accadimento nel Mondo. 

Dove si colloca l’inizio del processo? Qual è la causa e l’effetto? Chi imprime la direzione e chi la segue? Chi sancisce il successo o il fallimento di un’azione? A me, sinceramente, viene in mente il famoso detto: cane che si morde la coda

Che cosa significa, in realtà, questo ‘motto’? Cerchiamo di avere presente la figura del cerchio e disegniamo, in un punto del suo perimetro, una testa con la bocca occupata nel mordere la coda di un fantomatico corpo, nel punto esatto in cui passa la ‘linea’ del perimetro, in maniera tale da rendere bene questa idea:

  
La ‘bocca’ vede e morde qualcosa di concreto che si è manifestato davanti a lei. Ella giudica per quello che i ‘fatti’ la spingono a vedere. Questa immagine è il simbolo della mancanza di consapevolezza e del meccanismo di causa ed effetto. Nelle 3d questa combinazione energetica equivale a:
  1. dare pugni a casaccio nell’aria
  2. subire un ‘uno-due’ micidiale direttamente sul mento.
Il risultato sarà quello di rimanere spossati e smarriti nel letto di un fiume in piena dei nostri stessi ‘umori’. In balia di se stessi, ma senza accorgersi di essere sia il generatore che l’usufruitore di tutta una serie di vicissitudini scaturenti dalla medesima fonte. 

È come se la casa di produzione di una fiction fosse anche il proprio pubblico e criticasse se stessa per opera riflessa, senza accorgersi che, in realtà, il pubblico è lo speculare di una propria aspettativa repressa o inconscia ma che, allo stesso tempo, attraverso la propria funzione di ‘ping’ pemette di ‘chiudere un circuito’ caratterizzato dalla capacità di ascolto/ricezione di tutta l’organizzazione ‘mediatica’.

È come dire che ’non si butta via niente’ e che ‘ce la suoniamo e ce la cantiamo’. La consapevolezza è un ago di bussola costantemente polarizzato con quel segnale superiore che emette sempre una trasmissione coerente con il centro e le sue estremità, che lo compongono in definitiva. Affermare che siamo ‘così’ o ‘cosà’, che significa?

Significa decodificare il segnale ‘di noi’ che giunge ‘per noi’. Un segnale capace di ‘definire e delineare’ il ‘corpo’ emittente attraverso la funzione differente della sua evidenza nel reame plasmabile delle 3d. Il ‘sonar’ è l’esempio frattale più evidente:

il sonar, termine che nasce come acronimo dell'espressione inglese sound navigation and ranging, è una tecnica che impiega la propagazione del suono (generalmente sottacqua) per navigare, comunicare o rilevare la presenza e la posizione di imbarcazioni…
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La propagazione del suono evidenzia quei corpi che rispondono in maniera differente rispetto all’ambiente circostante. Anche il radar funziona in maniera analoga. Comunque, a prescindere dai nomi o dalle differenti tecniche di funzionamento di simili attrezzature, il concetto è che una emissione particolare di onde irraggiate in una direzione, o a 360 gradi rispetto ad un ‘centro’, riescono ad interfacciare e rilevare la presenza di un corpo che si riflette per ‘risposta’ diretta delle medesime onde riflesse o assorbite.


Insomma, la presenza viene rilevata perché le onde emesse subiscono una 'deformazione' della loro ‘consistenza originale’. 

Nel processo di loop in cui siamo inseriti, sono le diverse componenti umane che 'desiderano', lanciando onde tutt’attorno a sé, che vengono riflesse da tutto quello che circonda, subendo una trasformazione inerente ed opportuna del segnale di partenza.   
  
La decodifica della differenza tra i segnali di 'entrata e uscita' ci manifesta nelle 3d. Tramite la nostra ‘azione’ ci identifichiamo nel Mondo manifesto. Mondo che sarà contrassegnato dalla presenza di altri ‘attori’ che faranno da feedback per il nostro ‘senso’ o esperienza vitale. 


Senza questa ‘risposta’ intelligente del ‘tutto’ che ci circonda, saremmo nella situazione di partenza della ’Sorgente’, ossia senza la capacità di auto comprendersi nella propria totalità. Esistono ‘corpi’ che, tuttavia, sfuggono a gran parte dei controlli di segnale emessi sulle bande di frequenza usuali. Nelle 3d ne troviamo la prova frattale, come il super caccia bombardiere a tecnologia Stealth:

la tecnologia Stealth viene raggiunta utilizzando una complessa filosofia del disegno che serve a ridurre la capacità dei sensori del nemico per rilevare, inseguire, o attaccare l'aereo stealth. Questa filosofia prende in considerazione anche il calore, rumore, e altre emissioni (radar, radio) dell'aeromobile, dal momento che possono servire per localizzarlo.

 
L'invisibilità radar viene raggiunta tramite l'utilizzo di particolari geometrie (ad esempio nel F-117 con il sistematico utilizzo di angoli a 120°, si evitano gli angoli a 90° e le superfici tonde che sono riflettenti, si evitano gli impennaggi di coda); al rivestimento dell'aeromobile con particolari vernici con la capacità di assorbire le onde elettromagnetiche, sia radio che luminose (vedi la capacità della vernice del SR-71 di assorbire la luce di un proiettore laser).

 
L'invisibilità sonica e la minore visibilità all'infrarosso si avvale dell'utilizzo di motori con tecnologie più silenziose che producono meno calore e che refrigerano il flusso d'aria in uscita (si evitano i post-bruciatori, si utilizza la propulsione supercruise come nel F-22 Raptor).

 
L'invisibilità al visibile (oltre al radar) è molto più complicata, ed è attualmente investigata in aeromobili sperimentali come il 'Boeing Bird of Prey' americano, di colore bianco, con proiettori di luce e telecamere che li rendono capaci di non essere rilevati anche di giorno (specialmente se in volo tra le nuvole). Questo nuovo aereo ha recuperato i vecchi comandi idraulici ed ha superfici alari comandate da cavi e molle, visto che i comandi fly-by-wire possono essere gravemente danneggiati da un eventuale missile antiaereo dotato di testata EMP...
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Questa è una prova dell’esistenza, in ambito eterico, di entità che non sono ‘rilevabili’ dall’attuale ‘tecnologia’ bio organica sensoriale di cui mediamente disponiamo, ma


In realtà nessun velivolo è totalmente invisibile al radar, gli aeromobili stealth sono rilevabili dai radar convenzionali a distanze minori rispetto a quelli normali, rendendo il rilevamento meno tempestivo ed impedendo un'adeguata risposta, che inoltre diventa inefficace perché è difficile fare il 'tracking' (inseguimento del bersaglio), ed i radar dei missili anti-aerei hanno grossi problemi nel agganciare il bersaglio, rimanendo facilmente confusi da chaff, flare e dalle decoy (civette elettroniche). Si calcola che rispetto ad un aereo normale, uno stealth abbia soltanto un 15% di possibilità di essere attaccato, e che la possibilità di abbattimento sia minore…
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Ciò evidenzia la capacità biodiversa di non univocità nelle 3d


Da questo ambito deriva la mia ‘più che sensazione’ di non ritenere possibile un’ascensione planetaria globale, in quanto alcune leggi Cosmiche non lo permetterebbero. Proseguendo su questa direzione diviene persino logico ritenere la via del Conosci Te Stesso come quella corrente più idonea al fine dell’auto trasmutazione individuale.

La percezione di ‘dover cambiare il Mondo’ sulla spinta della capacità sentimentale umana, è un’illusione ad opera della tipologia energetica del contesto 3d che ci riflette. Il riflesso è in realtà molto più complesso e ‘ricco’ di quello che possa sembrare, anche ad una disamina approfondita della sua valenza. Perché? Perché esso ricomprende anche il riflesso invisibile delle entità parassite, la cui intenzione è direttamente impressa alla luce della nostra presenza, in quanto co creatori di questa versione della realtà.


La grande differenza tra chi ottiene risultati straordinari e chi soltanto ‘normali’ è la capacità di fare delle azioni. Ma… un attimo. Di compiere delle azioni secondo una direzione specifica.

 
Infatti, una delle cose che sa fare chi ha successo è l’abilità di rendersi conto di quello che deve fare per generare i risultati che vuole manifestare. Non solo agire. Ma capire quello che va fatto. E farlo.

 
Ha quasi sempre una specifica intenzione e la mantiene presente tra due momenti specifici…  tra quello che succede in questo momento in cui non è ancora presente quello che vuole e quello che deve essere presente perchè diventi vero il risultato che vuole ottenere…

 
Un’altra strategia che questo tipo di persone che ottengono risultati straordinari in quello che fanno, e che utilizzano in maniera molto naturale, è che sono capaci di compiere delle specifiche azioni come risposta naturale alle informazioni presenti nel sistemae che sono una risposta molto veloce ed allo stesso tempo la scelta migliore disponibile

 
Non cercano di fare la ‘cosa migliore in assoluto’ ma la migliore scelta possibile per loro.

 
Perchè c’è una differenza enorme tra chi ottiene risultati straordinari in quello che fa e chi ottiene risultati solamente ‘normali’. Questi ultimi credono sempre di dover fare azioni ‘straordinarie’… ed il loro sistema si prepara e si organizza per compiere azioni ‘straordinarie’, che però non sono in grado di compiere. O che non sono possibili nell’ambiente in cui operano in quel momento.

 
Quello che succede a chi ottiene risultati ‘normali’ è che cercano di produrre a tutti i costi quello che non sono pronti per ottenere… con azioni che non sono in grado di sostenere… E questo li blocca.

 
Quello che manda in crisi le persone non è non saper fare le cose. È pensare di dover fare qualcosa che non è possibile per loro. E questo le mantiene bloccate al centro di questi due pensieri: ‘dovrei fare questo’ ‘non sono in grado di farlo’. Il ‘segreto’ non è fare qualcosa di grandioso. È fare quello che va fatto e allo stesso tempo è possibile.
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Cane che si morde la coda. Illusione. Incantesimo… vittimismo, controllo… smarrimento.


L'incantesimo è la concentrazione di energie volitive verso un preciso scopo, comprendente l'alterazione del comportamento naturale delle cose o della volontà delle persone…
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Al giorno d’oggi manca anche la sola idea che il Mondo sia sotto incantesimo. Non ci si crede perché non lo si ritiene possibile. L’opera più strategica compiuta dall’incantatore è fare credere che esso non esista. In realtà è potuto accadere solo per diretto riflesso del nostro ‘periodo storico’ evolutivo o immaturità. L’incantatore è la ‘ragione’ per la quale siamo qua, è il riflesso più opportuno per auto descriverci, la risposta all'apparente nostra rinuncia a conoscerci.


È un radar che c’identifica nel panorama energetico esistenziale. Definire le funzioni native delle nostre diverse ‘parti’ è un’operazione altamente cosciente di ricomposizione del tutto, mantenendo costantemente aperta la visione di un ‘tutto’ sempre inerente ed opportuno ai fini della missione di esplorazione del sé.


Tutto dipende da noi. 


Cina, in migliaia protestano contro truffa su investimenti.
Migliaia di persone si sono radunate presso una stazione ferroviaria, nella Cina centrale, per protestare contro il fallimento di una serie di schemi di investimento, accusando il governo di non essere riuscito a bloccare l'operazione, riferiscono oggi i media e una nota delle autorità cinesi...

 
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate sui media le notizie sul fallimenti schemi di investimento illegali, che stanno diventando un grosso problema ad Anyang, zona a vocazione rurale.

 
Oggi il governo locale ha diffuso una nota in cui ammette la protesta e si impegna a usare la mano pesante contro gli schemi di investimento, che promettono agli investitori interessi molto più alti di quelli delle banche…
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Schemi di investimento. Avidità. Attaccamento. Illusione. Smarrimento…


Perché protestare? Perché non rendersi conto che il truffatore esiste per diretta conseguenza della nostra debolezza? Cane che si morde la coda.


I telegiornali smetteranno di evidenziare le negatività del Mondo quando non ce ne saranno più  o quando la massa non sarà più interessata a seguirle. Ognuno fa il suo ‘mestiere’. Ognuno diversamente, proprio come evidenziato dalle impronte digitali biodiverse.


Siamo nel 2012. Le ‘cose’ non cambieranno da sole. 


C’è solo la possibilità maggiore che le cose cambino, ma per diretta risposta di un nostro cambiamento interiore. È come trovarsi in un luogo più o meno adatto a quello che abbiamo in mente di realizzare: non fa la differenza ma aiuta.

Cercare di giocare a scacchi in un ritrovo di giocatori di Monopoli è più complesso e fuori luogo, anche se non impossibile…


Cercherò di postare notizie d’ogni genere, ma sempre evidenziando la Natura ‘inerente’ del segnale, senza spargere negatività o positività ma emanando un segnale di ‘risposta’ di/per coloro che sincronicamente leggeranno quello che scriverò.


Il Radar (dall'acronimo inglese RAdio Detection And Ranging) è un sistema che utilizza onde elettromagnetiche appartenenti allo spettro delle onde radio o microonde per il rilevamento e la determinazione (in un certo sistema di riferimento) della posizione (coordinate in distanza, altezza e azimuth) e/o velocità di oggetti (target) sia fissi che mobili, come aerei, navi, veicoli a motore, formazioni atmosferiche o il suolo stesso visto dall'alto…
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 30 dicembre 2011

Nel 'tunnel' del 2012.




Durante la vostra vita vi saranno rivelate cose che dimostreranno la stoltezza di ciò che prima veniva ritenuto saggio. Vedrete come tradizioni e valori storici una volta considerati assolutamente essenziali alla sopravvivenza, sono in realtà incompatibili con una vita ed una società sane.
 
Quei comportamenti che sembravano più soddisfacenti a quelle creature che si consideravano isole d'individualità, saranno abbandonati da tutti coloro che scopriranno la fondamentale unità di ogni forma di vita.
Trasmissioni Stellari – Ken Carey 

Devo molto a questo 'libro', soprattutto il primo della serie ‘Trasmissioni Stellari’. Leggerlo ha generato in me un impatto magnetico indescrivibile, i cui effetti sono alla base del sostentamento della ‘lingua di fuoco etereo’ che si è accesa in me da circa sei anni.

La bianco-azzurra danza a spirale di questo limpido Mondo tra le Stelle, non può neppure essere immaginata da chi è perso nella polvere della sua superficie. Non può esser chiaramente percepita da chi dimentica il fuoco del proprio centro, la corrente che porta alla Vita. C’è un modo di ricordare queste cose, ma per trovarlo occorre che vi liberiate di tutto ciò che blocca la vostra consapevolezza.
 
Non potrete ricordare fin quando non sarete disposti a dimenticare.
 
La conoscenza umana deve essere liberata, dovete dare ad essa meno valore. Il suo peso blocca i passaggi che ricevono l’informazione e attraverso cui altrimenti scorrerebbe la luce della vera conoscenza dentro la vostra Anima. Ciò che perdete rilassando il vostro pensiero ed aprendo il vostro Cuore, non è conoscenza, perché questa non va mai persa

Rischiate di perdere solamente le miopi dichiarazioni dei balbettanti primati, che a causa della loro infatuazione per le pianure hanno dimenticato gli Spiriti della Foresta e delle Stelle
Trasmissioni Stellari – Il terzo millennio / La Vita nel Mondo post-storico

Il processo di rilascio della conoscenza, intesa come risultato dell’attuale forma di paradigma, è molto vivo in me. Riconosco la mia ‘ignoranza’ di quello che contraddistingue la ‘cultura’ livellata attuale, costituita da forme pensiero cronicizzate, imparate a memoria sui banchi di scuola della Vita. La forma frattale impoverente è proprio la scuola pubblica: un modello educativo basato sullo studio dei ‘dinosauri’. 

La 'scuola imposta' è una punizione per la rinuncia nativa all’auto conoscenza. Ma non la si può ‘rifiutare’ a priori; essa racchiude una delle chiavi interpretative del nostro ruolo nella ruota dell’esistenza: il conoscersi sempre più a fondo sino a identificarsi con quel ‘tutto’ che sembra circondare in quanto propria emanazione, esattamente come l’Aura umana che sappiamo generare attraverso il ‘movimento senza movimento’.


Scrivendo quest’oggi l’ultimo articolo di SPS targato 2011, brilla in me l’immagine di un’isola. Un isola di luce… che significato potrà mai avere se non quello dell’aggancio di un nuovo ‘modello’ vibrazionale della realtà? L’isola che non c’è… ricordate?

Seconda stella a destra:
questo è il cammino
e poi dritto
fino al mattino.
Non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è...
Edoardo Bennato

L'isola che non c'è (Neverland) è un luogo immaginario in cui agisce il personaggio di Peter Pan inventato da James Matthew Barrie (1904). Solo i bambini possono accedervi, grazie alla loro immaginazione, seguendo la ‘seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino’.
 
Il riferimento all'isola che non c'è viene spesso utilizzato metaforicamente per riferirsi a un'utopia o a un ideale, implicando che chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione.
 
Un uso più sofisticato di tale termine è quello che implica la positività della cerca di quell'utopia o quell'ideale, senza però illudersi che questo sia pienamente raggiungibile nel mondo reale.
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Se estrapoliamo le informazioni che colpiscono maggiormente, otteniamo:
  • chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione
  • senza però illudersi che questo sia pienamente raggiungibile nel mondo reale.
Ecco le ‘coordinate’ per raggiungere l’isola:
  • immaginazione = apertura = lasciare andare il peso dell’attuale paradigma
  • trascendere quello che si crede ‘reale’ = ascendere
  • fondere il possibile con l'immaginazione... con l'impossibile.
Queste caratteristiche sono native nel Mondo dei bambini e si tendono ad insabbiare crescendo, perché il Mondo dei ‘grandi’ fagocita quello dei ‘piccoli’.

L’educazione che cosa rappresenta, se inquadrata da questa prospettiva? Esattamente un ‘filtro’, un ‘passa/non passa’ verso un’altra dimensione dell’essere, la quale richiede di cambiare se stessi per poter entrare e vibrare alla stessa lunghezza d’onda. È ancora ‘scienza’. È ancora tecnologia. 

Non entriamo nel processo del giudizio, essendo quest’ultimo inerente al Mondo dei ‘grandi’ ed, in quanto tale, interamente abbracciabile e misurabile, gestibile dall’osservazione superiore dalla quale ‘operiamo’, tramite la prospettiva adoperata in questo momento.

Il giudizio è uno ‘stato’, una caratteristica dello stato tridimensionale. Da SPS lo assumiamo nella sua esatta collocazione, proprio come possiamo inquadrare un globulo rosso utilizzando l’esatta scala di misura e la corretta consapevolezza in merito alla sua preziosa presenza inserita, però, all’interno di un 'intero' in maniera ‘sinfonica’. 

Allora, in cosa consiste anche la preziosità del ‘giudizio’? Nella possibilità di discernimento di se stessi attraverso gli altri. In che modo? Utilizzandolo sempre più in una modalità quantica della sua funzione, ossia allo stesso modo di un faro acceso nella notte, pur rimanendo consapevoli che, esso, è limitato, circoscritto, in una zona dell’essere ben precisa, in una fase di crescita legata al ritmo della sopravvivenza, che deve essere ‘lasciata’, esattamente come fa la farfalla quando esce dal proprio bozzolo.

Il giudizio nasconde le doti della sua capacità futura. 

Il giudizio di ‘oggi’ è desueto, se inquadrato in funzione delle diverse necessità dell’individuo 'attuale' in continua evoluzione. Esso, come ogni altro aspetto della possibilità, è simile alle fasi del Mondo vegetale, il cui culmine estetico viene toccato nel momento della fioritura, propedeutica alla formazione del seme simbolo ‘propositivo’ per eccellenza

Il giudizio è un aspetto attuale di quello che diverrà, allorquando le condizioni vibrazionali umane lo chiameranno a ‘fiorire’, a dare luogo ad una frattale trasformazione d’uso e d’essenza. Se il genere umano trasmuta se stesso, allo stesso tempo autorizza, innesca, il medesimo processo in tutto quello che sembra circondarlo, ma che è in realtà è come un’appendice alimentata dalla sua stessa ‘capacità’: esattamente come un campo è arido, fiorito, secco, verdeggiante, etc. per opera della ‘mano’ interessata a lui, vibrazionalmente connessa a lui…

Torniamo sul concetto di ‘isola’. 

L’umanità si è ‘trasferita’ in un ramo temporale diverso da quello che stava navigando prima di certi eventi di cui non ricordiamo più le esatte fattezze, ma conserviamo solo un pallido ricordo evanescente, simile ad una percezione lontana, che scambiamo con quella strana sensazione di ‘mancanza’ indefinita

La verità, di questo ‘bivio’ inforcato, è impressa a ‘fuoco’ in ogni movimento umano, in ogni forma pensiero umana, in ogni riflesso umano nella realtà scolpita. Questa caratteristica alimenta forme parassitarie che si sono sviluppate, o che sono state attirate verso il nostro campo morfogenetico: 

i dati sembrano indicare un ruolo fondamentale degli sportelli bancari nel direzionare i flussi verso prodotti della società di gestione di gruppo… Confcommercio ha stimato che oggi si mettono da parte 10 euro ogni 100, contro i 23 euro di vent’anni fa. In compenso, è aumentato l’indebitamento…
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Questa prospettiva 'impietosa' è figlia di un certo modo di fare informazione. Dice la verità, ma non tutta la verità. È ancora come guardare dal buco della serratura della propria abitazione e pretendere di descrivere tutto il Mondo:

‘Dobbiamo fare uno sforzo... per allontanarci da quell'orlo di burrone’, ha detto Monti, sottolineando che ‘non è una metafora’, ma spiegando che ‘abbiamo straordinari punti di forza, come la capacità di capire degli italiani quando si spiega loro cosa fare, senza assecondarli nelle illusioni’.
 
Alla domanda se ci siano da attendersi forti tensioni sociali nel prossimo futuro, il premier ha risposto: ‘Non lo so, faremo di tutto per evitare tensioni sociali’.
 
‘D'altronde - ha proseguito - il nostro dovere è produrre il cambiamento nella tutela transitoria di chi potrà soffrire del cambiamento. Ma credo che il Paese ci capisca e credo che non ci saranno proprio grandi tensioni'…
Link 
 
Evidenziamo questi punti cardinali:
  • non è una metafora
  • abbiamo straordinari punti di forza
  • senza assecondarli nelle illusioni
  • il nostro dovere è produrre il cambiamento nella tutela transitoria di chi potrà soffrire del cambiamento
  • credo che il Paese ci capisca.
A ‘chi’ si sta riferendo Monti? A chi sta comunicando il proprio messaggio? Di chi è ‘portavoce’? Che cosa sta esattamente affermando? 
 
Egli si chiama fuori da tutto il ‘resto’: lo si capisce da come utilizza i verbi e le parole. Egli è la voce grazie alla quale un certo ‘potere’ s’interfaccia nelle 3d e ‘ci parla’. Ma parla solo a noi? Non esattamente: parla al ‘Paese’, con la ‘P’ maiuscola. Cosa deve capire il ‘Paese’? 

Il nostro dovere è produrre il cambiamento nella tutela transitoria di chi potrà soffrire del cambiamento.
 
Perché parla in maniera tanto criptica? Forse perché la comunicazione è destinata ad altri ‘riceventi’? Che cos’è una comunicazione? Una volta era parlarsi direttamente, ma oggi?
 
Ecco… al posto di utilizzare il telefono, Monti parla alle eggregore utilizzando la comunicazione massiva. Non che sia l’unico modo, ma è senz’altro un modo di apparire, allo stesso tempo, nella propria funzione illusoria di riferimento pubblico, la punta di un iceberg non-fisico di cui, egli stesso, non è nemmeno cosciente. È giudizio questo? Hahaha…

Ad una condensazione energetica tanto influente non si può parlare al ‘telefono’ e poi la comunicazione va alimentata e quale migliore alimentazione deriva dall’attenzione della massa? Inoltre l’utilizzo delle onde elettromagnetiche per ‘comunicare’ riesce a by passare anche le variazioni dimensionali.

Mi sovviene il ricordo di una ‘cartolina’, che veicola informazioni di luoghi esotici e di vacanza: essa è un tramite tra diversi sistemi di riferimento. Essa è il ‘tratto d’unione’ tra diversi ‘luoghi’. Leggiamo con accuratezza questa ampia citazione da un interessante Sito che decodifica il messaggio della famosa serie ‘Lost’:

secondo la teoria, al posto del consueto spazio tridimensionale, un evento che accade in un punto qualsiasi deve essere descritto da quattro dimensioni, le tre del consueto spazio tridimensionale (x, y, z) più il tempo. Questo spazio-tempo a 4 dimensioni in fisica viene chiamato spazio di Minkowski
 
Ci sono dei fenomeni invaranti se si passa da un sistema di riferimento ad un altro (cioè per cui non subiscono cambiamenti di valore), ad esempio le equazioni dell’elettromagnetismo.
 
Ma attenzione, le comunicazioni radio sono onde elettromagnetiche e quindi durante il passaggio dal mondo reale all’isola non subiscono variazioni: questo potrebbe essere il motivo per cui il tempo resta uguale durante le comunicazioni al telefono che risultano perfettamente sincronizzate.
 
Matematicamente queste grandezze vengono dette ‘invarianti di Lorentz’...
 
Sono convinto che l’unico modo per poter mettere in comunicazione le due dimensioni (cioè i due sistemi di riferimento) sia quello di seguire le coordinate indicate da Faraday

Questa traiettoria potrebbe condurre all’interno di un tunnel (wormhole) invisibile: il wormhole rappresenta una estrapolazione della Teoria della Relatività Generale di Einstein, che può essere compresa solo se si considera uno spazio a più dimensioni ‘curvo’ (descritto da una geometria diversa da quella a cui probabilmente siete abituati, nota come la geometria di Riemann) e la possibilità di curvarlo, deformarlo attraverso intensi campi gravitazionali.
 
Il wormhole rappresenta un tunnel spazio-temporale, praticamente una ‘scorciatoia’ che permetterebbe di collegare due punti dello spazio-tempo e quindi di viaggiare da un punto all’altro più velocemente rispetto a quanto si impiegherebbe nello spazio normale.
 
Cosa vuol dire nel nostro caso? Semplicemente che il tempo percepito all’interno del tunnel (dall’elicottero o dal missile ad esempio) è più breve rispetto a quello misurato nel mondo esterno (sia esso l’isola o nave). Ho riportato queste considerazione in una rudimentale rappresentazione grafica:

 
Quindi se si tentasse di andar via dall’isola senza passare dal wormhole, non si andrebbe da nessuna parte e si rimarrebbe nel sistema di riferimento dell’isola. Stessa cosa se si tentasse di entrare nel sistema isola dal mondo reale, l’isola non si riuscirebbe a trovare.

L’unico contatto sarebbe il 'tunnel'… 

Ma una volta nel tunnel, se si cambiasse rotta, si rischierebbe di rimanere tra i due sistemi di riferimento, senza possibilità di uscirne, a meno che non si riuscisse a trovare un varco, una connessione tra le due dimensioni (ed ecco che gli autori introducono la 'costante'…).
 
I Wormhole ed i viaggi nel tempo.
 
Un meccanismo in grado di generare un campo gravitazionale anomalo può essere causa di una deformazione spazio-temporale; l’isola ha queste proprietà, Daniel Faraday se ne accorge affermando proprio al suo esordio che la luce sull’isola si diffonde in modo strano. In effetti, come è noto in fisica relativistica, la luce non si propaga in modo rettilineo ma segue traiettorie 'geodediche'; una geodetica è una particolare curva che descrive localmente la traiettoria più breve fra punti di un particolare spazio, questa curva viene deformata in presenza di un campo gravitazionale molto intenso.
 
In condizioni particolari queste deformazioni spazio-teporali possono generare veri e propri cunicoli (wormhole) in cui le usuali leggi della fisica sul movimento spaziale e sullo scorrere del tempo sono diverse da quelle che conosciamo.

L’isola potrebbe essere in grado di generare questi cunicoli permanenti (come le traiettorie seguite dall’elicottero per entrare/uscire dall’isola), temporanei come il tunnel generato da anomalie geomagnetiche/gravitazionali causate dal ritardo di Desmond nel digitare la nota sequenza e che, come sappiamo, è stato causa della caduta dell’aereo sull’isola (e non nella dimensione reale) o variabili (quelli che si creano nella quinta stagione ripetutamente trasportando i nostri isolani alla deriva nel tempo).
 
In una pagina del diario di Daniel Faraday è riportato un grafico che potrebbe avvalere queste ipotesi: l’unione tra due eventi dello spazio-tempo, quello del mondo reale e quello immaginario (l’isola).
Link

Se ribaltiamo la polarità della prospettiva, quale diventa la ‘realtà’?

Un meccanismo in grado di generare un campo gravitazionale anomalo può essere causa di una deformazione spazio-temporale; l’isola ha queste proprietà
 
Ora, chiediamoci: ‘dove crede di vivere il genere umano?’. Ecco… e quando si sente parlare di ‘isola di Lemuria?’.

In noi è presente la stessa facoltà di alterazione spazio-temporale, messa in evidenza dal modello terrestre, perché è tutto ‘ad immagine e verosomiglianza’. Qualcosa si è intrapposto nello scorrere del tempo originale...

Con sempre maggior frequenza emergono le isole del futuro, si ritira invece il mare della passata programmazione. Nuove comunità, città, villaggi, intere regioni e nazioni si stanno riadattando alle correnti dell'amore. Questa è la vera notizia, la vera novità.

I vostri media spesso commentano tutto questo, ma per loro stessa natura essi sono più interessati agli avvenimenti che ai processi.

Mentre il nuovo mondo lentamente interpenetra e sostituisce l'antico, le sue principali conquiste e le sue innovazioni più significative vengono riconosciute come ‘avvenimenti’, e come tali sono trattate dai media, ma le cose più importanti avvengono sottilmente dietro le quinte

I media elettronici ben si adattano a coprire gli avvenimenti, ma solo i vostri media interiori vi danno gli strumenti per seguire i processi che stanno trasformando il mondo. Questi si possono sentire solo con il cuore e con l'anima. Le vostre stesse capacità percettive, rafforzate ed ampliate dall'amore, vi aiutano a riconoscere come essi operano nel mondo.
Trasmissioni Stellari – Ken Carey 

Ascendere. Dobbiamo cercare di assumere questa prospettiva come innanzitutto comprensibile per i nostri centri di potere già programmati sulle correnti vibrazionali ‘conosciute’.
Consapevolezza. L’ascensione è un processo, alla sua fine, ‘fisico’. Non stiamo parlando di ‘magia’, per quanto, secondo me, tutto sia magico. Infatti, l’utilizzo di un determinato ‘costrutto del linguaggio’ lascia il tempo che trova… in ‘realtà’ stiamo solo cercando di descrivere coi mezzi attualmente disponibili qualcosa che sfugge del tutto alla facoltà della comprensione a tutto tondo. Ossia?
 
È come essere ciechi e parlare ad un sordo, convinti che costui sia in ascolto. È come tirare sassi nell’acqua convinti di poterla ferire…

Occorre cercare di afferrare il concetto espresso dalla potenzialità, altrimenti come possiamo intenderlo?
 
È con questo augurio che chiudo l’ultimo articolo del 2011 di SPS…

Con viva speranza ‘credo’.

Il 2012 è un anno che fuoriesce direttamente dalle ‘cronache del tempo’, dalle strisce di fantascienza, dai vaporosi vortici del mito e delle leggende d’ogni epoca. È come assistere ad una stringa d’evento sulle note di una musica in grande scala, una musica sinfonica capace di raggiungere le ‘altezze’ inesplorate della confluenza tra possibile ed impossibile, quella ‘scorciatoia tre le anse del tempo capace di trasportare immagini di noi per noi stessi all’interno dell’ologramma omnicomprensivo e multidimensionale.


Vi abbraccio tutti attraverso la fiamma sacra dell’unione intenzionale. Sentiamoci su questa vibrazione e sacrifichiamo a lei la particella superata della paura, ringraziandola per quanto ‘procurato in noi e conferendogli l’opportunità di trasmutare la propria funzione alla luce del nostro rinnovamento

A tal proposito, ritenendo il pubblico di SPS sufficientemente ‘maturo’ anche per gestire qualsiasi fonte e provocazione, riporto questo nitido pensiero da assimilare nel suo significato universale decontestualizzato:

se non fossi un sognatore dove saremmo oggi?
Adolf Hitler

A presto…

Il leone: Che cos'è che di un misero fa un re? Il coraggio! Quale portento fa una bandiera sventolare al vento? Il coraggio! Chi rende ardita l'umile mosca nella foschia fosca nella notte losca... e fa sì che un moscerino la paura mai conosca? Il coraggio! Perché l'esploratore non teme l'avventura? Perché ha coraggio! Perché quando è in pericolo non prova mai paura? Perché ha coraggio! Perché Riccardo Cuor di Leone metteva i suoi nemici in apprensione? Che cosa aveva lui che io non ho?
Dorothy, Spaventapasseri e Uomo di latta: Il coraggio! 
Il mago di Oz

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com