lunedì 9 agosto 2010

Aguzzare la vista.






A parte le spiegazioni scientifiche/meteorologiche che "chiariscono" certe configurazioni nuvolose, ho trovato in rete molti filmati che ipotizzano come una nuvola possa anche essere usata da un Ufo per mimetizzarsi o come alcune nuvole, in realtà, siano artificiali ed "utilizzate" sempre per il medesimo scopo.

Non voglio pontificare su questi fenomeni, però sono molto incuriosito da taluni effetti “speciali” nuvolosi che possiamo noi tutti ammirare nei cieli quasi quotidianamente.

A questo link  è possibile visionare il video da cui sono tratte le prime due immagini di questo post.

Ricordo che proprio in Independence Day, le astronavi aliene uscivano dalle nubi per mostrarsi finalmente al genere umano; in quel caso però gli extraterrestri erano dei gran “cattivoni”.
  





In rete si “pesca” anche questo lavoro di Sorayaluna72  molto interessante. In effetti nelle sacre scritture si parla spesso di formazioni nuvolose un po’ stranamente.
  





Anche nell’arte gli indizi non mancano.








Insomma, occhi aperti…

    

domenica 8 agosto 2010

Il lato oscuro della forza si nutre di noi.




In onore del ritorno della saga di "Guerre Stellari" in tv, ecco un brevissimo percorso che evidenzia come il lato oscuro della forza abbia lo stesso effetto dell’Antisistema, ossia aspirare energia prodotta dall’uomo, facendolo “funzionare” a basse vibrazioni:

“La Forza è un campo di energia. Ci avvolge, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia” (Obi-Wan Kenobi).

La Forza è dunque concepita come una specie di sensazione interiore, e chi l'ascolta è in grado di sentire quello che succede e lo rende capace di interagire, armonizzando se stesso con il fluire dell'universo.

Rabbia, paura, violenza: sono loro il lato oscuro. Veloci ti raggiungono quando combatti. Se anche una sola volta il sentiero oscuro intraprendi, per sempre esso dominerà il tuo destino. Consumerà te come consumò l'apprendista di Obi-Wan” (Yoda).

Tra i poteri del “Lato Oscuro” abbiamo:
  • Drenaggio di Forza
  • Drenaggio vitale 

Fonte: Wikipedia

  

sabato 7 agosto 2010

Etereo come la libertà.





Mi trovavo alla ricerca di una porzione di me, sparsa per il web e dunque nell’etere; un riflesso che mi suggerisse, attraverso una luce di “seconda mano”, su cosa fosse meglio inquadrare e, leggermente, focalizzare. 

In un pomeriggio misteriosamente caldo, seguito ad un giorno di autunno smarrito nel tempo, nel vento della trasformazione, mi sono sentito molto vicino all’amico Proust, il quale mi viene a trovare quantisticamente molto spesso; sempre più propenso a suggerirmi “pezzi” di saggezza oltremodo preziosa. 

Cocci di me sparsi ad arte nel passato

Non c'è idea che non porti in sé la sua possibile confutazione.
Marcel Proust

Perfetta serie di costrutti atta ad annichilire il proprio e medesimo potere sulle menti indiavolate a pontificare e a scontrarsi apertamente per un pubblico senso di altezzoso contrasto.

Cercare il consenso del pubblico?
 
La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.
Mario Andrea Rigoni

Sto bene da me, arrotolato in stretti giri di potenziale non inespresso ma libero di spaziare.

 

venerdì 6 agosto 2010

Cose belle... ogni giorno.




Quanto tempo!!!
Premetto che le vacanza al mare son state un po’ travagliate quest’anno, ma alla fine si è risolto tutto per il meglio e io & Nahele siamo persin riusciti a trascorrere una settimana da mia sorella, che abita nell’entroterra ligure vicino a Chiavari: è una zona davvero bella. Con il tempo ho imparato ad apprezzarla sempre di più e quando (in giugno) siamo andati sull’Adriatico (a parte i problemi insorti!), ho proprio capito che il panorama ligure è quello a noi più confacente. Peccato per i prezzi un po’ alti, ma dalla sua ha che è vicino e il viaggio non è sfiancante!


Tornati dal mare, ci sono stati due weekend di compleanni doppi: prima quello di Andrea&Peter (bimba e bimbo di Laura), poi quello di Corinna&Carolina (bimbe di Monica). Per i festeggiati “ufficiali” (Peter e Corinna) ho acquistato qualcosa di pronto, mentre per le due “ufficiose” ho fatto qualcosa io con le mie manine e la mia creatività.

Per Andrea ho preparato una tracollina a maglia di cotone verde.



E per Carolina un quadretto di lana cardata in stile Waldorf (di cui non trovo le foto... accidentaccio).

Nei ritagli di tempo ho scovato tanti blogs strepitosi (stavolta non solo americani!), e mi è venuta l’idea di intervistare delle mamme-bloggers per dare valore aggiunto a questa opera di ricerca di “risorse umane” che hanno le mie stesse passioni.
Ben presto spero quindi di ricevere risposte da qualcuna di loro…


Questo mese di luglio è stato produttivo anche per i miei lavori di maglia; ho cominciato un maglione che intendo fare per me:


Spero di finirlo presto!


Fonte di ispirazione il già citato blog di Shelley (Waldorfmama), di Giulia (Mammanatura) e di Claudia (Lacasanellaprateria) e… a proposito; grazie a lei ho ricevuto il suo e-book su come farsi da sé la propria bambola Waldorf!

Grazie!!!! Non vedo l’ora di cominciare!!!



Concludo questo mio nutrito post con un elenco (anche questo ispirato a diversi blogs-tra loro concatenati- natürlich!!!)…

Cose belle per cui vale vivere ogni giorno con gioia:

  • I miei uomini che giocano a basket insieme
  • Il colore della lavanda e della malva
  • I blogs che danno idee e ispirazioni
  • Un lavoro con la lana
  • Le fusa di un gatto
  • Una ricetta vegana
  • Il mio pane fatto in casa con la pasta madre
E per voi... cosa vale la vita di ogni giorno?

Serenità, a tutti noi!


Kundalini, depressione e scala emozionale.




Proseguiamo con la quinta tappa del “processo” Kundalini. Le altre parti le trovate qua.

La purificazione Kundalini è sempre accompagnata dalla depressione, poiché le energie sono, letteralmente, confinate nel profondo del corpo, per favorire la crescita umana. La depressione è un fenomeno relativo al portare alla luce “qualcosa” per essere osservato. È, dunque, ad un certo punto della nostra Vita, opportuna ed occorre imparare ad osservare i lati positivi di questo “meccanismo” di crescita: con essa si raggiunge un livello più profondo di comprensione, di volontà, di compassione, nonché profondità di pensiero e grande capacità creativa.

Bisogna vivere le proprie depressioni!

Occorre considerarle una sorta di processo creativo, penetrarne le energie, amplificarle e poi ascoltarle. Spaziando con la propria mente , è possibile ricordare episodi dell’infanzia o di Vite precedenti, oppure eventi recenti o futuri. La depressione può conferire nuove facoltà percettive o facilitare nuovi approcci filosofici: può capitare che si senta il bisogno di cambiare pettinatura, di provare una nuova ricetta, di iniziare un nuovo progetto. 

Si veda la depressione come un’avventura che conduce verso la realtà più profonda della propria esistenza. 

Del resto, è improprio definire il subconscio in tal modo, dato che si tratta della nostra prima coscienza, della combinazione della consapevolezza fisica ed emotiva. Una parte del processo Kundalini consiste proprio nell’affiancare tale coscienza prima alla coscienza mentale e spirituale con cui ci affacciamo alla Vita, favorendo in tal modo la scoperta delle sue energie e del suo messaggio che, al pari degli altri livelli della consapevolezza umana, si rivelano di enorme utilità e supporto.

Il processo di purificazione, può essere inizialmente rifiutato o aggirato, tramite il desiderio di suicidarsi o di morire: questo atteggiamento è un aspetto naturale del processo e andrebbe considerato come tale. L’abbandono di molti percorsi obsoleti prepara il terreno alla nuova Vita. Riuscire a comprendere il proprio desiderio di Morte può essere l’inizio di una nuova esistenza: nello stesso corpo, ma con uno spirito rinnovato e prospettive nuove. Il processo non è altro che l’abbandono del passato e l’inizio della nuova Vita.

Esplorando le proprie sensazioni collegate alla Vita e alla Morte occorre stabilire se il desiderio di fermarsi proviene dalla persona o dal corpo. Talvolta il corpo è impoverito o esausto ed è stanco di fungere da veicolo; in tal caso una corretta alimentazione, il riposo e una cura migliore di sé basteranno ad aprire nuove prospettive di Vita. Al contrario, se si è convinti di avere perso ogni tipo di interesse e di motivazione, ecco alcuni consigli che possono indicare la nuova direzione da seguire:
  • Nella posizione più rilassata possibile, si pensi a tutto ciò che si è riusciti a fare in questa Vita; si compili una lista e la si valuti, poi un elenco degli obiettivi non ancora raggiunti e lo si valuti. Che cosa occorre fare per raggiungere questi nuovi obiettivi?
  • Si prenda atto delle vecchie caratteristiche della propria Vita e della precedente personalità. Che cosa occorre cambiare per dare spazio a un nuovo “Io”? Come potrebbe essere la nuova personalità nella nuova Vita? Si concentrino le proprie sensazioni sul superamento del vecchio e sull’avvento del nuovo. Quanto più intensa sarà la percezione del nuovo, tanto più rapida e semplice sarà la transizione del corpo. Ci si convinca del fatto che le novità stanno già accadendo.
  • Si scriva un articolo su se stessi, come se dovesse essere pubblicato in futuro, che riporti i successi conseguiti e quant’altro si desideri aggiungere. Si mediti sulle diverse possibilità.
  • Si riesamini il proprio desiderio di Morte. Si intravede qualcosa, nel futuro, che possa essere più appagante?
  • Ci si concentri nuovamente sul fatto che il vecchio sta scomparendo o morendo. Si permetta una rinascita con un modo nuovo di vivere la Vita.
(Materiale tratto dal libro di Genevieve Lewis PaulsonKundalini e Chakras” ).

La depressione, nella scala emotiva ha una precisa collocazione e un ruolo unico e molto importante; giunti nelle sue “regioni” sempre a causa di motivazioni esistenziali valide e opportune, occorre attingere dal proprio sé, ed indossarle, le giuste caratteristiche atte a permettere il “movimento” e non la “fissità”. In quel “territorio” è opportuno muovere il nostro essere al fine di non continuare ad affondare.

È interessante sapere che il nostro approccio alle emozioni determina la nostra energia vitale e che, se non le affrontiamo, queste corrodono il nostro subconscio. Quando, per esempio, rifiuti l’idea di andare al lavoro ogni giorno perdi energia vitale. La conseguenza è una diminuzione delle funzioni del tuo sistema immunitario che ti porterà ad ammalarti più facilmente durante i mesi invernali: ma mentre tu rimani sdraiato a letto col morale a terra, il tuo subconscio è felice perché non vai al lavoro. Il rifiuto di recarsi al lavoro, comune a molte persone, è la causa della maggior parte degli infarti (che, per questo motivo avviene il lunedì mattina): il solo pensiero di ricominciare la settimana riempie di stress il nostro cuore, incapace di affrontare, ormai indebolito da tanta resistenza, il nuovo e improvviso colpo”.

Questi illuminati pensieri sono parte del libro “L’anello mancante del segreto” del Dr. Roy Martina. Dovremmo noi tutti avere sempre presente la tabella di testa di questo articolo, sapientemente descritta in questo modo dall’autore stesso sopra citato:

“Ho creato, con dei collaboratori, una scala del Fitness Emozionale che mostra cosa succede e come si perda energia vitale qualora non si affrontino le proprie emozioni. Strettamente legata alla Legge di Attrazione spiega perché le cose vadano male così spesso e perché si continui ad attrarre cose indesiderate come un capo scontroso o un partner che non comunica con te e ti esclude dalla sua Vita”.

Nella tabella di testa dell’articolo è esposta questa scala emozionale. Il solo leggerla con attenzione è prendere in considerazione l’idea di comprendere e di volere cambiare in meglio. Non importa se i punti non sono sviluppati, come succede invece nel libro; importa però che chi “legge”, veda il senso di una tabella che, altrimenti, lascia il tempo che trova. Potremo allora vedere che la depressione è l’ultimo scalino di questa preziosa scala.

Ma non dipingiamola di negatività, invece usiamola come trampolino di lancio per risalire la “corrente”. Arrabbiamoci nel caso ma muoviamoci da quella “zona” di bassa energia. Stazionare nella depressione deve servire per bagnarsi nelle proprie profondità meno ambite, eppure cariche di una capacità diversa di “smuovere”, di fare da molla anche quando non “se ne ha più”. È tutto opportuno e uscire dalla depressione equivale ad essere lanciati nell’atmosfera con un razzo ad idrogeno.

Essere depressi è come arrotolarsi su se stessi come un gatto quando dorme nel freddo; è volersi bene in realtà. Voglia di capirsi. Sintomo di rinascita. Ode alla Vita toccando il suo lato complementare. È come iniziare il giro del mondo attorno a sé, iniziando dalle zone sotto al livello del “mare”, dalle depressioni geografiche.

È, come al solito, una questione di “migliore” prospettiva la bussola per evolvere, utilizzando come leva ogni eventuale “bastone tra le ruote”.

 

giovedì 5 agosto 2010

Scalare matematicamente un potenziale.




Per la parte “profana” del Blog, oggi vorrei parlare di una immagine che ho colto dalla conferenza gratuita settimanale, che si tiene ogni mercoledì alle 21 su internet, del Travel Dream Group a proposito di Pyxism-Italia. Non voglio entrare nel merito dei dettagli informativi, ma rimanere agganciato a questa immagine, nella quale possiamo vedere “cosa potrebbe succedere se…”. Perché mi preme sottolineare questo discorso? Perché attraverso l’unione delle “forze” è possibile veramente smuovere le montagne. Certi “numeri” ad un certo livello sono paragonabili a quelli di vere e proprie aziende. Quasi 3 milioni di dollari con un investimento di 300 euro non sono affatto male! Certo! Ma chi ci crede? È di certo una bufala, pensa il nostro inconscio avvelenato dal passato. E, wrooooommmm, passa un treno davanti ai nostri occhi. Ma non fa nulla, perché alcuni treni ripassano molto in fretta, come in questo caso.

Ingredienti per fare quasi tre milioni di dollari in un anno:

  • 300 euro di investimento
  • 1 team di 258 persone
La cosa che colpisce è questa: in un mondo recepito in crisi, dove si perde il lavoro con estrema facilità, dove ci sono centinaia di migliaia di cassintegrati e in mobilità o disoccupati, dove ci si accontenta pur di avere un reddito di fare qualsiasi cosa, ebbene passa inosservato o, meglio, passa nell’indifferenza generale questo treno carico di potenziale.

Il dato di fatto sconvolgente è che sono proprio le persone che ne avrebbero più bisogno a non fidarsi, mentre “chi ne ha” meglio recepisce il “discorso”. La cifra iniziale è la colpevole di frenare l’ingresso nel Network, insieme al grande spauracchio di poter diventare una vittima di una grande truffa internazionale. Peccato che dopo il caso Madoff, sappiamo benissimo che la truffa più colossale in atto è proprio quella autorizzata legalmente dagli Stati, attraverso i mercati finanziari.

Pyxism Inc. è una società americana che trae il suo profitto dal settore viaggi; lo fa attraverso la tecnologia di internet e ha pensato bene di farsi pubblicità in questo modo, ossia attraverso la creazione di un circuito internazionale di passaparola. In questo modo ha un ritorno d’immagine in pubblicità senza spendere un dollaro nei circuiti tradizionali dei mass media.

Si parla, dunque, di fare pubblicità!

Il multilevel network marketing è un vero e proprio lavoro che, chiunque può svolgere da casa nel proprio tempo libero, secondo la propria volontà ed il proprio impegno. Togliamoci dalla testa la parola “truffa”, perché le truffe più grandi sono quelle che stanno mantenendo in piedi artificiosamente il mondo percepito come tale. È una questione di tempo e le cose cambieranno radicalmente, trasmutando l’Antisistema nel Sistema.


La chiave è la positività e l’unione in compartecipazione; pensate di fare una società di 258 persone che firmano di dividersi gli utili generati da Pyxism, dovuti ai compensi per avergli fatto pubblicità.

Gli utili annuali non sarebbero “solo” i quasi tre milioni di dollari che vanno al primo, ma anche tutto ciò che il team genererebbe, avendo firmato di mettere insieme gli utili.


Una cifra molto importante insomma
.

E questo per ogni anno solare. Dedicando pochissimo tempo individuale. Continuando a fare quello che si stava facendo in precedenza o altro.

Perché no?

Il business è assolutamente legale: è pubblicità! E se la società fosse composta da mille persone? O diecimila persone?

Ad ogni chiusura di ciclo otteniamo anche un certificato di soggiorno, da usufruirsi presso la struttura viaggi di Pyxism: altro giro virtuoso per ottenere ancora più passaparola e promozione gratuita.

Il successo nascerà un giorno in cui molte persone inizieranno a fidarsi l’uno dell’altro, unendosi.

Mio zio mi ha detto più volte che nel meridione esiste un paese nel quale è tradizione che, in occasione di ogni matrimonio in cui è interessata una famiglia domiciliata in loco, l’intero paese partecipa alle nozze, in termini economici. Questo significa che i novelli sposi, con la somma raccolta, si possono comprare direttamente la casa o buona parte della casa; altro che lista nozze! Le persone sanno che quello che "esce" poi "ritorna" moltiplicato e, dunque, ci stanno.


È proprio questo il concetto: unione, compartecipazione.


Ora, ogni volta che vedo quella immagine, quella tabella teorica ma trasformabile assolutamente in realtà, penso a come sia possibile che esista un simile potenziale non recepito dalle persone; poi penso che l’Antisistema ha svolto proprio un lavoro integrale, totale, sulla nostra capacità di osservazione e ponderazione di quello che è direttamente percepito come positivo e/o negativo.

Solo così posso spiegarmi le folli spese degli italiani verso i giochi
, ritenuti legali, garantiti dallo Stato; vero il poker online e compagnia bella. Giochi svuota tasche autorizzati.


Tentare la fortuna non è come scalare matematicamente la tabella esposta in questo articolo.
Tentare la fortuna significa che “uno vince ogni tanto” a scapito di tutti gli altri.

Facciamo attenzione ai “pesi invertiti” che ci hanno messo in testa.

Torniamo a fidarci fondamentalmente di noi stessi, degli altri, di ciò che ci dice l’istinto depurato dalla componente vittimistica del passato e del “sentito dire”.

Scaliamo matematicamente questa opportunità!
È lì per noi…


Si troveranno 260 persone che si fidano l'uno dell'altro ed, in generale, della Vita?

Al sito www.pyxismitalia.com troverete ogni tipo di informazione relativa a Pyxism, nonchè guide, videopresentazioni, assistenza, idee, possibilità di avere un sito gratis che funge da biglietto da visita e molto altro ancora.

  

mercoledì 4 agosto 2010

Shock addizionale dal Sole.





"Segnali dal futuro" è un film del 2009 diretto da Alex Proyas ed interpretato da Nicolas Cage, nel quale la scena finale è una immane esplosione solare che distrugge la Vita sulla Terra. In un video su internet David Wilcock parla del progetto Montauk e della macchina messa a punto per vedere il futuro ed ora smantellata, perché chiunque la interrogasse non riusciva ad andare oltre al 2012.

Non intendo sottolineare questo aspetto, che certamente incute timore, nell’evidenziare la notizia che il Sole è in piena attività proprio in questi giorni:

"Gli scienziati della Nasa tengono sotto stretto controllo il Sole: l'attività sulla sua superficie sta registrando dei picchi fuori dal comune

Previsto per la notte tra il 3 e il 4 agosto uno tsunami solare.

Sono dei veri fuochi d'artificio quelli che vengono registrati in questi giorni dai satelliti puntati verso il Sole. Gli scienziati della Nasa nelle scorse ore hanno registrato un'esplosione fuori dal comune: l'evento si è verificato in corrispondenza di una macchia solare grande quanto il pianeta Terra. Un fenomeno che, secondo la Nasa, può essere collegato a un'eruzione di dimensioni ancora maggiori.
Queste esplosioni sono emissioni della corona solare che spingono nello spazio circostante onde di gas: uno tsunami solare, che secondo gli scienziati interessa anche la Terra. L'onda d'urto viaggia nello spazio e va a scontrarsi sul naturale scudo magnetico che circonda il nostro pianeta. Il primo effetto visibile dello tsunami sarà una vera 'invasione' di aurore boreali. Sono previste spettacolari luci visibili dai cieli del Nord Europa e del Nord America. Sono le più brillanti e colorate degli ultimi anni.
 
Ma si tratta di un fenomeno che va oltre queste spettacolari emanazioni. Gli astrofisici che stanno monitorando il sole spiegano che si tratta della prima eruzione di simili proporzioni diretta al nostro pianeta e sottolineano che un'esplosione come questa potrebbe distruggere i satelliti che incontra sulla sua strada. Le conseguenze sarebbero gravissime: le comunicazioni terrestri subirebbero danni significativi. Secondo le previsioni della Nasa, rilanciate dal Telegraph, l'Inghilterra potrebbe trovarsi senza elettricità e subire lunghi periodi di black-out. 

Anche le comunicazioni sarebbero pressoché impossibili.
 
Una devastante tempesta solare è prevista per il 2013. Secondo la Nasa, le nostre reti informatiche e quelle elettriche potrebbe essere distrutte dal picco di attività solare previsto per i prossimi anni".
Fonte: Yahoo

Che dire ? Non si tratta di un film di fantascienza o della trama di un romanzo d’immaginazione, è la realtà dei nostri tempi, dei nostri giorni. Lo stato d’animo che occorre sviluppare è un vortice che ha sede, origine, dal cuore. Ciò che succede è opportuno per risvegliare il maggior numero di Anime possibili. È l’inizio più concreto della fase di trasformazione più “audace” dai tempi della Creazione. E noi siamo gli attori principali chiamati a scrivere il proseguo della trama che ci vede, in ogni caso, come protagonisti principali.

Dall’antichità giunge una “voce” comune che narra di “divinità” che scesero in Terra per interagire in qualche modo con il grado di sviluppo raggiunto dalla popolazione locale di quei tempi. Ed è sempre voce comune che quelle entità sarebbero ritornate un giorno. Lasciamo perdere ogni retro pensiero sull’origine e sulle intenzioni di quei visitatori delle stelle; persino nelle preghiere cristiane come ad esempio nel “Mistero della fede”, si recita “…Nell’attesa della tua venuta…”, ovvio riferito al ritorno del Cristo. Ma riferimenti di questo tipo sono contenuti pressoché in ogni religione o culto che si analizzi in maniera seria, siano essi antichi o attuali.

L’umanità è in attesa del “Salvatore”, ma presto capirà che, questa volta, non verrà nessuno responsabilizzandosi in questo modo; siamo e saremo solo “assistiti”, ma il compito principale spetterà solo a noi. Il mutamento dovrà avvenire nei nostri cuori che si dovranno “aprire”… il resto sarà una conseguenza “logica” di questa apertura.

Nessun salvatore dunque.

È terminata l’epoca in cui era possibile dipendere da una dinamica tanto “frivola”, semplicistica e de responsabilizzante. Ognuno di noi contribuisce a “disegnare” il futuro comune, lavorando su se stesso, ricordando “chi egli è”.
 
Nel rispetto delle leggi universali, il genere umano è chiamato a “fare” come per sostenere un esame di altissimo livello, possiamo dire addirittura di “specializzazione”.

Nessuna preghiera a nessuna divinità.

Le preghiere vanno indirizzate al proprio sé, a se stessi: le preghiere sono energia d’intenzione, sono pensieri che contengono il potenziale del desiderio. A livello quantistico interagiscono con la struttura della materia, modellando dal potenziale l’apparizione dell’opera d’arte del proprio più intimo volere.

Basta delegare ad "altri" il proprio "potere" ed il proprio futuro.

Il Padre Solare è in gran fermento per ogni creatura sotto la sua responsabilità; il suo aiuto risiede in  queste onde d’energia ad alto potenziale.

A volte uno schiaffo risuona meglio di una eterna ed immobile comprensione: chiamiamolo uno shock addizionale!

Nessun senso di colpa per nessun peccato originale. 

Siamo amati per quello che siamo ad ogni istante dell'evoluzione.  Ciò che succederà sarà sempre e solo opportuno.

Il tempo dell’attesa è terminato: chi tornerà a trovarci non sarà il Salvatore ma i fratelli che potranno aiutarci a continuare il “lavoro” di apertura verso i piani sottili della Creazione; nel rispetto del libero arbitrio e, dunque, del nostro volere.

Siamo in tempo. Tutto è in ordine perfetto.

 

martedì 3 agosto 2010

Il buio del Cosmo è luce trasportata.




Papà secondo te c'è qualcuno sugli altri pianeti?
Non lo so, però io dico che se ci siamo solo noi mi pare uno spreco di spazio!
 
Questa breve citazione dal film Contact introduce una riflessione, sicuramente non nuova, che però appare, almeno quando la si formula, piuttosto paradossale:

perché lo spazio cosmico è buio?

Perché lo spazio è buio o nero, mentre sulla Terra, di giorno, c’è luce? Lo spazio aperto che è più vicino al Sole rispetto alla superficie terrestre, è senza luce, mentre la grande fonte di luce cosmica, il “lampadario” del Sistema Solare, il Sole, dovrebbe illuminarlo a giorno sempre. Perché non è così?

Dopo un primo ed imbarazzante attimo di sospensione e senso di svuotamento, sono giunte delle “immagini” con delle possibili risposte. La creatività umana prontamente al lavoro! Con buona pace di tutti coloro che si sono cimentati nel passato a dare una plausibile spiegazione, arrivo adesso io, un “ignorante” ma senza fette di salame sugli occhi né interessi di parte. L’osservazione giunge dal mondo dei frattali e, più precisamente, dalla visione di come si propaga un’onda anomala negli spazi aperti oceanici; spazi aperti che ricordano molto, in scala, gli enormi spazi cosmici. 

In seguito di uno “shock”, come un terremoto, sotto la superficie delle acque, si libera un potenziale energetico che crea la potenza per trasmettere forza e direzione ad una certa mole di massa acquea. Questa energia è insita, mischiata all’acqua e sino a che si trova negli spazi aperti, rimane come appiattita sulla superficie, sul pelo d’acqua, viaggiando a raggio dal punto di “creazione”.

Sino a quando non incontra un ostacolo, come un’isola o la costa delle terre “ferme”, non ci accorgeremo nemmeno dell’esistenza di questo “treno” d’onda e, soprattutto, della potenza mascherata tra le molecole d’acqua. Giunta in prossimità dell’ostacolo, la profondità dal fondale diminuisce, permettendo all’energia “aggregata” di liberarsi in altezza.

Ciò che succede descrive il principio quantistico della duplice Natura dell’energia, la quale può essere un’onda oppure una particella, ma non tutte e due le “cose” insieme. Nel nostro caso i due stati equivalgono alla formazione dell’onda marina piatta, nascosta, e all’apparizione dell’onda in altezza, ben visibile e distruttiva in potenza.

In poche parole ciò che mi preme sottolineare è che l’onda o impulso d’onda è visibile quando c’è un ostacolo che lo riesce ad evidenziare, proprio come la costa terrestre o un isola. Secondo questo principio, nel Cosmo, che è costituito da onde d'energia, possono scorrere onde d’energia intensissima in maniera invisibile, sino a che “qualcosa” non permette loro di scaricare il potenziale “trasportato”, proprio come nel caso della luce solare.

Un “ostacolo”, come un pianeta, funge proprio da rivelatore di quella parte del “contenuto” dell’onda che istantaneamente è libera di manifestarsi, apparendo sotto forma di luce (in questo caso).

Stiamo dunque parlando di un vero e proprio sistema di trasporto, di trasmissione naturale di un contenuto e, tutto ciò, ricorda molto una parte della trama del film "K-Pax" con Kevin Spacey, nel quale l'alieno Prot giunge sulla Terra tramite un raggio di luce.

Dunque ecco la mia risposta al perché lo spazio è buio:

lo spazio è buio perché le onde viaggiano in “treni” ad alto potenziale che contengono l’impronta della luce solare, la quale non è libera ancora di manifestarsi sino a quando non trova un “riflettore”, un ostacolo proprio come la superficie terrestre e la sua atmosfera. Per cui avremo la situazione paradossale che sulla Terra, la riflessione continua tra la sua superficie e lo strato delle nuvole e delle varie fasce dell’atmosfera, eleverà la luce ricevuta riuscendo ad illuminare ogni ambito illuminabile.

Trovo questo fenomeno, spiegato in questo modo molto semplice, in estrema risonanza con i processi naturali esistenti sulla Terra che, dunque, insegnano a capire il “grande” dalla loro comprensione ed osservazione.

Cosa fa comprendere ancora questo meccanismo? 

Che ciò che non è ancora manifesto è tuttavia già “contenuto” nel potenziale di un “fenomeno”

Questo principio è molto vicino a ciò che esprime la legge d’attrazione quando evidenzia il comportamento che ognuno di noi dovrebbe avere nel momento in cui ha espresso il proprio desiderio: il lasciare andare vedendosi già in “possesso” di quello che desideriamo, perché quel potenziale è già presente attorno a noi ma non ancora manifesto. Il nostro punto di osservazione dovrà fare da “ostacolo” a quell’onda di potenziale, permettendo al potenziale stesso di evidenziarsi e, per così dire, fissarsi nella densità della materia tridimensionale e, in tal modo, apparire a noi.

Dato che il nostro occhio vede una parte molto limitata dello spettro della luce solare ricevuta, cerchiamo di intuire, in funzione di quello che abbiamo appena capito, quale sia l’enorme potenziale non ancora manifesto che è, tuttavia, già presente tutto intorno a noi.

Quel potenziale è ciò che si sta liberando in questi tempi, autorizzato dal nostro punto prospettico, dal cambio di vibrazione personale e globale, dall’aumento della consapevolezza del genere umano e dall’arrivo di treni d’onda sempre più ricchi di “valore aggiunto”.

La Vita è abbondanza.   
   
 

L'ubiquo e-Sprit (23).



(Cliccare sulla vignetta)

Termina qua, per adesso, la quotidianità della "striscia" immaginifica e dissacrante e-Sprit. Occasionalmente proporrò dei singoli "pezzi"; la produzione di 23 strisce termina con questa vignetta relativa all'unione, al senso della Vita umana innestato, fuso, "sposato" con le condizioni persino climatiche del pianeta, persino al senso omnicomprensivo del grande diluvio universale...

Spero di avere strappato qualche sorriso con questa mia "innocente" iniziativa :)

Grazie per la pazienza... 
 

lunedì 2 agosto 2010

Impastare saliva e terra...




Dopo avere scritto, tempo fa, un articolo sull’antica pratica dell’urinoterapia, raggiungibile a questo link  che Wikipedia contribuisce ciecamente a smantellare  qua, facendo capire in che ottica prendere materiale da essa, mi ritrovo di nuovo a dover parlare di una “sostanza” prodotta dal corpo umano: la saliva.

Cito direttamente da “Così curavano” di Daniel Meurois-Givaudan:

La saliva veniva usata regolarmente tanto dagli egizi quanto dagli esseni nei processi terapeutici, all’inizio di ogni seduta. Il terapeuta ne mescolava una piccola quantità con un po’ di terra che il malato prelevava nel luogo stesso in cui viveva.
Il miscuglio andava sistemato con dolcezza, come un’unzione, nella parte più alta della fronte, alla radice centrale dei capelli, oltre che sul punto del corpo che era sofferente, qualora lo si potesse localizzare con chiarezza. Se ne servivano localmente per creare un impatto, un’apertura.
La ragione era semplice: la saliva presenta una straordinaria concentrazione di prana. Buona parte dell’energia vitale di una persona è dunque focalizzata nella sua saliva, ed è una delle ragioni per cui gli innamorati provano il bisogno di baciarsi. Mescolare le energie fondamentali, anche soltanto a quel livello, rinforza il loro intero essere, stabilendo un ponte tra il sottile e il denso.
Mescolata a un po’ di terra, la saliva ne amplifica l’energia, la tonifica dal punto di vista vibratorio, aumentando così l’armonia che dovrebbe regnare fra la terra e il malato.
Il miscuglio di terra e saliva poteva provocare effetti davvero sorprendenti: di solito veniva spalmato sulla zona interessata seguendo dei lunghi e lenti movimenti di lemniscata (simbolo dell’infinito), un gesto moltiplicatore, un motore, un acceleratore diretto del ritmo circolatorio del prana; lo condensa.
Nell’insegnamento iniziatico di base dispensato dai sacerdoti, la lemniscata veniva descritta come una rappresentazione del motore cosmico del Grande Universo, costituito da due movimenti, uno di radunamento e l’altro di dispersione o dissolvimento. Un’inspirazione seguita da un’espirazione.
A modo suo, la lemniscata traduce il famoso principio alchemico “solve et coagula”, ossia sciogli e raduna.
L’impiego della saliva è diventato ovviamente una questione delicata, ai tempi nostri, soprattutto nella società occidentale: per ragioni igieniche la saliva viene immediatamente vista con sospetto, e di conseguenza, durante una cura, non la si può usare con la facilità di un tempo. Bisogna pensare che vada sistematicamente eliminata? Sarebbe davvero un peccato, perché le sue virtù sono incontestabili.
La soluzione starebbe forse nel chiedere l’accordo del malato, avendo il tempo di spiegargli il perché di questo metodo. Va da sé che un terapeuta, per poco che sappia di psicologia, saprà anche a chi potrà proporlo o no in seno alla terapia.
La regola d’oro è sempre quella di non suscitare né malessere né disagio, a meno che essi non facciano parte di un approccio globale basato sulla fiducia e sul libero consenso”.

Ecco, dunque, ancora una volta una “verità” che è stata completamente ribaltata da parte dell’Antisistema. Emerge sempre più chiaramente un contesto globale atto ad annichilire il potere individuale, insito nell’umano, di autoguarigione. Il mondo delle multinazionali del farmaco ha soppiantato il mondo a tuttotondo che ruotava attorno ad ogni individualità incarnata. Oggi, oramai, gli indottrinamenti sono penetrati talmente a tale profondità, che “vanno da soli”; la collettività s’è n’è fatta una ragione, pensa di avere capito, applica tali principi di allontanamento da se stessa.

Diciamo pure che la virtù sta sempre nel mezzo, per cui è logico pensare alla saliva ad un “mezzo” naturale prodotto dal costrutto fisico umano per provvedere in singola autonomia alla propria cura.

È molto importante l’affermazione di Givaudan relativa alla grande concentrazione di prana contenuta nella saliva, alla necessità di baciarsi degli innamorati, allo scambio energetico che si mette in atto durante l’atto del bacio: in quel momento si by passa completamente l’ostilità verso la saliva propria ed altrui, come se una o più barriere cadessero sotto all’azione dell’impulso feromonico e sessuale. In quei momenti si muta d’intensità, tutto è diversamente percepito.

Fantastico, poi, il riferimento alla lemniscata, ossia a quel procedimento “grafico” e funzionale, che descrive l’atto della creazione e del respiro universale, rappresentato in maniera frattale in ogni ambito dell’osservato: un motore! Ne avevo “parlato” in un vecchio articolo che è possibile leggere a questo link 

Le onde del mare descrivono proprio, a ben vedere, il simbolo dell’infinito.

In quel simbolo è racchiusa la chiave per capire e ottenere la libera energia del Cosmo; ne sono certo.

Un’ultima riflessione: nell’articolo relativo all'acqua ossigenata nelle orecchie per combattere l'influenza, è chiaramente emersa la verità insabbiata che i virus entrano nel corpo umano attraverso l’apparato uditivo, ma l’Antisistema ci racconta che, invece, occorre tenere sotto controllo le vie aeree come naso e bocca e tenere una perfetta igiene delle mani. Nessuna menzione alle orecchie; ricordo che negli anni 30/40 in Germania avevano chiaramente scoperto e dimostrato la correlazione tra influenza e virus/batteri che penetravano dalle orecchie. Scoperta che aveva portato poi all’utilizzo della “banale” e poco costosa acqua ossigenata per prevenire i sintomi dell’influenza. Oggi, di questa preziosa, acuta  e semplice scoperta non c’è più traccia, se non su alcuni blog e siti “coraggiosi”.  Penso che allontanare l’attenzione da questa verità, agganciata al passaggio dei virus dai condotti uditivi, completamente senza protezione, focalizzandola invece sui condotti relativi a bocca e naso, sia una gigantesca opera di allontanamento anche dal principio vitale e protettivo della saliva.

Infatti a causa di regole elementari di igiene, si dice, in questo modo la saliva viene colpevolizzata di essere una pericolosa fonte di impurità e rea di poter “ungere” le persone. Ricordiamo per esempio, parlando di AIDS, come sia ancora ritenuto pericoloso, dalla gente, il solo avvicinarsi e toccare un malato che soffre di quella malattia, inventata nei laboratori militari, o i casi, di qualche anno fa, relativi all’influenza aviaria, quando un paio di volatili morti trovati in un allevamento significavano una sistematica caccia all’unto da parte della collettività: non siamo molto distanti dalle bestialità medioevali.

Per concludere con questa attività di insabbiamento l’Antisistema, in un sol colpo, ha ottenuto almeno questi vantaggi:
  • disinteresse verso i condotti uditivi dai quali passano indisturbati i virus
  • demonizzazione della saliva come possibile causa di contagio ed altro
  • allontanamento dalle capacità insite nell’uomo di auto guarirsi e dal proprio “potere”
  • allontanamento dal concetto di prana
  • creazione di grandi interessi economici focalizzati verso l’industria del farmaco
  • ospedalizzazione della collettività e sua intossicazione ad opera di farmaci a base chimica
  • creazione di masse influenzali e business, che si rimbalzano da un continente all’altro senza fine di continuità
  • allontanamento da quei principi semplici e poco costosi a disposizione, come per esempio l’acqua ossigenata
  • autorizzazione conclamata di somministrazione di pseudo vaccini tossici anche nei bambini

Eccetera, eccetera, eccetera… 

  

L'ubiquo e-Sprit (22).



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domenica 1 agosto 2010

Nell'attesa dell'annuncio globale dell'esistenza degli ET.




L'attesa sta per finire!

Ci sono momenti, attimi, episodi, vicissitudini che rientrano nell’ambito del sincrodestino che, una volta vissuti, lasciano dei “segni” molto in profondità. Scuotono vibrazionalmente il tessuto della quotidianità. Quando viviamo simili esperienze è perché siamo pronti e perché le abbiamo attirate a noi in qualche maniera; è come se fossimo riusciti a costituire un centro magnetico sufficientemente forte e stabile da permettere un’attrazione di quello che veramente si necessita al fine di comprendere meglio ciò che ci circonda e che, di rimando, “siamo”.

Chiamiamole esperienze da shock addizionale, capaci da estrarci da quegli “attimi di sosta” necessari per prepararsi al successivo progresso o scalino della “scala” ascensionale.


Ci fermiamo per consolidare, fare il vuoto, fagocitare e digerire proprio come dopo un pasto. Da questo punto di vista ogni episodio occorso è opportuno.


Quando mi sono imbattuto nell’intervista al Dr. Michael Wolf, raggiungibile a questo link, non sapevo nemmeno chi costui fosse; nel giro dei pochi minuti relativi all’ascolto dell’intervista telefonica trasmessa via radio negli USA, ho scoperto un uomo meraviglioso e estremamente coraggioso. La malattia che lo ha “portato via” fisicamente dal pianeta nel settembre 2000, ha “permesso” che l’uomo Wolf trovasse il coraggio per aprirsi, come uno splendido fiore, all’umanità intera.
Non intendo fare un trattato su di lui, ma solo cercare di pubblicizzare il messaggio che questa persona ha trovato il modo di diffondere a pioggia, uscendo da un ambito talmente segregato e compresso da risultare completamente invisibile: il mondo oscurato della ricerca ultra avanzata, della “sicurezza” globale planetaria, dei Servizi Segreti, del Governo Oscuro, della contattistica Aliena, etc.

Udendo l’intervista, spezzata in due parti diverse e contigue, ci accorgiamo subito che, qualcuno, ha permesso che una personalità di questo tipo potesse parlare pubblicamente.
Nulla è per caso. Ciò che porta all’evidenza il Dr. Wolf è la realtà del mondo percepito come “esterno”, quella parte della Terra che si apre al Cosmo e che si offre alla visione di occhi Extraterrestri.

La verità che emerge, anche se monosillabica, è assolutamente toccante. Quei “si” secchi che giungono come risposte, a volte fulminee a volte rigirate come su uno spiedo, sono fulmini che squarciano qualcosa in profondità nelle persone che ascoltano con presenza e senso di consapevolezza, senza paraocchi ed a cuore “aperto”.
Egli, nei panni di un autorevole uomo e scienziato che ha costituito uno dei perni attorno al quale l’inganno è stato perpetrato sino ai giorni nostri, racconta e conferma ciò che già supponevamo e conoscevamo per “logica” e “matematica”: che non siamo soli.

Che “loro” sono sempre stati tra noi e che dobbiamo a “loro” una buona parte del cammino evolutivo percorso sino a dove siamo oggi. Che non se ne sono mai andati.


Attraverso il suo libro 'Catchers of Heaven - Afferrando il Cielo', ormai fuori produzione e quasi introvabile, edito nel luglio 1996, egli ha lasciato una traccia indelebile relativa alla sua Vita percorsa ad “U”; andata e ritorno, invertendo il cammino, la polarità, come succede spesso con la Legge d’Ottava. La sua chiusura che è coincisa con la conoscenza e la sua apertura che è coincisa con una inversione evolutiva, come un fiore che si mostra con il buio della notte e si chiude con la luce del giorno.


Chi fosse in possesso di questa opera farebbe un grande favore all’umanità se potesse renderla disponibile elettronicamente in “rete”, in quanto costituisce una lettura, un passo “sicuro” in un mondo che confonde amabilmente le carte in tavola.


Ho scelto di credere a questo uomo!
A questo link è possibile leggere qualcosa dal suo libro. A questo link c’è dell’altro materiale per schiarirsi le idee e/o farsi una opinione sul “fenomeno” Wolf. La cosa che so per certa è che i Governi mondiali “sanno”, perché sono stati contattati da almeno un sessantennio.

È facile comprendere la posizione dei governanti che hanno la responsabilità di annunciare la “cosa” all’intero pianeta che, nel frattempo, è indaffarato a “fare altro” e a credere ad “altro”.
Sono chiare almeno due diverse e diametrali dinamiche:

  • l’Antisistema che opera in un senso
  • il Sistema che opera nell’altro.

L’Antisistema è il mondo da noi direttamente percepito, nel quale “viviamo”.

Ecco che appare, chiaramente e improvvisamente, uno dei significati relativi al cambiamento portato dall’anno 2012:
l’annuncio globale e congiunto a tutta la popolazione mondiale dell’esistenza di intelligenze extraterrestri.

La fine del “silenzio” comporterà l’inizio di una nuova era!

Senza passare attraverso nessuna distruzione o cataclisma. Anche se l’annuncio di questa verità ha la potenza deflagrante di un terremoto della massima scala misurabile. Tutto ciò che ci viene dato in “pasto”, a partire dai film di fantascienza, serve a creare nuove sinapsi nelle menti delle persone. Nei nostri panni di utenti dell’industria cinematografica, ci apriamo ai messaggi d’ogni tipo che le “pellicole” veicolano dentro di noi. La sola visione anche passiva di certe “cose” è sufficiente per attrezzare la mente a gestire e prendere in considerazione certi “argomenti”.


Nulla è per caso!

Il giorno dell’annuncio costituirà la fine e l’inizio, l’omega e l’alfa; la nuova era dell’acquario annuncia il grande evento


L'ubiquo e-Sprit (21).



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sabato 31 luglio 2010

Punti prospettici diversi.




L’uomo è ignorante, nel senso che “ignora” perché ha “dimenticato”. Come si diceva nel mitico film  “I tartassati”, un film del 1959 con Totò e Aldo Fabrizi per la  regia di Steno, nello strepitoso dialogo tra Louis De Funes, il consulente fiscale, e Totò nei panni del Cavalier Torquato Pezzella:

Consulente fiscale: Lei è un ignorante!
Cavalier Torquato Pezzella: In materia fiscale!

Magnifico! Questo breve dialogo ci racconta come tutti noi siamo ignoranti in qualche ambito dell’esistenza. Gli uomini enciclopedia sono esistiti tempo fa e, ancora oggi probabilmente ne esisteranno, tuttavia più la “ricerca” umana va avanti e più si allarga il bisogno, la necessità, di aumentare la capacità di memoria, proprio come per i computer multimediali dell’ultima generazione. Ci accorgeremo, andando avanti in questa direzione, che l’area di memoria nella quale memorizzare i nostri “dati” individuali, esiste già in Natura ed è libera, accessibile ed illimitata, ma risiede in un ambito extrasensoriale, per cui deve ancora essere “trovata”. Per questo motivo l’uomo moderno sta diventando uno “specialista”; per molti motivi si è specializzato in qualche ambito. Tutti insieme gli uomini formano, in questo modo, una squadra molto efficace ed operosa, proprio come le comunità di formiche ed api, ad esempio.  

Nell’uomo però è il lavoro retribuito il collante che mantiene insieme le persone, mentre in Natura è un segnale quantico di appartenenza il perno attorno al quale la comunità ruota.

Mutando il punto di vista prospettico, possiamo osservare come il concetto di lavoro e di conseguenza del denaro, si trasmuti in un qualcosa di oltremodo opportuno ai fini della crescita comunitaria. Quello che intendo dire è che la schiavitù percepita dalla moltitudine quando va al lavoro è un punto di vista personale che non tiene in considerazione le armoniche superiori di quello che “succede” sulla Terra.

Le attività lavorative mantengono insieme delle squadre di persone, creando sinergie che mai sarebbero potute emergere in assenza di una simile coercizione. È un concetto vicino al paradossale, come tante volte abbiamo potuto descrivere anche su questo Blog. L’attività da eseguire su se stessi è quella di elevare il proprio punto d’osservazione, cosa non facile quando si corre da mattina a sera.

Un esempio di quello che intendo dire è contenuto nel film d'animazione Bee Movie, di cui riporto una breve trama:

"Dopo giusto 3 giorni di College, un'ape di nome Barry Bee Benson resta sorpreso e amareggiato quando vede che ha una sola possibilità di carriera, il miele. Alla ricerca di nuove prospettive si avventura fuori dall'alveare ed infrange una delle regole cardine del mondo delle api: parla cioè con un'umana, una fioraia di New York City  di nome Vanessa Bloom. Barry rimane sconvolto nell'apprendere che gli umani usano e mangiano da secoli il miele delle api, e infine realizza che la sua vera vocazione è quella di intentare una causa contro la razza umana per il furto del loro prezioso miele. Barry vince la causa e tutto il miele del mondo viene confiscato e restituito alle api. Barry e Vanessa però presto scoprono che, una volta tornato il miele di tutto il mondo alle api, queste non hanno più un lavoro vista l'abbondanza del prezioso bene. Barry realizza anche che senza l'impollinazione i fiori e tutta la vita vegetale è destinata a morire così come tutta la vita sulla Terra vista la mancata produzione di ossigeno... 

... Subito dopo, le api tornano al loro lavoro e ridanno il miele agli umani, capendo che senza il loro miele e il loro verde questi non possono essere felici e lo stesso vale per le api che senza il loro lavoro non sanno che fare, in definitiva, sia api che umani ora stanno molto meglio".
Fonte: Wikipedia
 
Prendiamo con le molle alcuni concetti e soffermiamoci sul concetto del lavoro che si evince dalla trama, sopratutto questo:

"... le api che senza il loro lavoro non sanno che fare...".
  
Ricordo che molti neo pensionati sviluppano grossi problemi quando il mondo del lavoro li lascia "liberi", in quanto non sanno più cosa fare.

Ecco allora delinearsi un teatrino nel quale ognuno di noi è allo stesso tempo protagonista e comparsa, nel momento in cui “flette” il proprio punto di vista identificandosi troppo con la situazione, ossia mantenendo troppo “spazio” tra “colui che guarda” e “colui che è osservato”. Senza questa “sincronia” tra le due parti che vibrano a diversa velocità, si procura uno strappo nella manifestazione densa, percepita, della Vita, proprio come abbiamo visto negli scorsi giorni attraverso la breve descrizione della Legge d’Ottava, degli intervalli naturali, degli shock addizionali, etc.

Mi sono sempre chiesto, vedendo l’opera costruttiva dell’uomo, quanto una tale opera sia perfetta, bella, eloquente, funzionale. Mi riferisco a quelle opere che l’uomo costruisce quando lavora bene e la logica del profitto non è tale da compromettere l’esito della sua stessa attività. E mi riferisco ad ogni ambito esistenziale umano. Il lavoro umano genera assoluta perfezione, identificata nell’attimo in cui è stato eseguito. Ossia la perfezione a cui alludo è figlia del proprio tempo e non è assoluta. Se oggi siamo in grado di costruire grattacieli in un certo modo, quel modo è perfetto per i tempi presenti. È una perfezione che sfugge ai più ma esiste ed è costantemente sotto ai nostri occhi, soprattutto adesso che gli occhi sono diventati multimediali.

Le persone, prese collettivamente, si lamentano sempre; generano un’onda di insoddisfazione. Perché? Perché vivono nella testa e negli interessi degli altri, sono invidiose, giudicano, sono egoiste. Quando vivono nella propria testa e nei propri interessi si smarriscono entro i campi vibrazionali del passato e del futuro. Lontani dal presente, scorrono con i propri pensieri lontani dal proprio cuore e lontani dalla comprensione che tutto attorno a loro è perfetto ed opportuno.

La perfezione è anche di questo mondo, altroché!

E solo che sfugge perché si è impegnati a rasentare l’inverosimile. In un vortice, una nube di paure l’uomo sfugge in realtà solo a se stesso. Ma è sempre stato così? Probabilmente si. Altrimenti non si spiegherebbe la linea direzionale impartita dall’evoluzione, anche se, molto spesso, nelle “cronache” dell’antichità si narra di una “caduta” del genere umano. La Legge dell’Ottava esprime una verità anche difficile, quando descrive la possibilità di almeno due stalli per ottava che, nel tempo, possono anche invertire la direzione impartita originalmente. Dunque, può essere che l’uomo sia effettivamente “tornato indietro”. Ma quando Gurdjieff esprime il concetto che le ottave creatrici ed evolutive possono anche andare “controcorrente”, si comprende che l’evoluzione va, comunque, avanti anche se la creazione “torna indietro”. È una questione di punto prospettico e attesa, dunque di spazio e tempo, almeno in questa parte del tessuto universale.

Come si inseriscono le attività aliene sulla Terra in questo ambito? Forse proprio come degli shock addizionali necessari alla Vita sulla Terra per uscire da un lungo tempo di stasi, o intervallo d’ottava, nel quale l’umanità intera era piombata secondo la probabilità espressa dalla legge universale dell’Ottava. Da questo punto d’osservazione notiamo come tutto sia sempre e solo opportuno se “spennellato” lungo le anse del tempo. Certo, un uomo normale non può ancora avere una simile “vista”, o visione degli eventi su una scala temporale tanto lunga, però un uomo che lavora su se stesso la può ricordare, percepire, immaginare, credere, sentire…

 Nella meccanicità umana, qualcosa è subentrato approfittando della situazione; osservando delle creature divine che si sono messe tanto alla prova, dimenticando chi esse stesse siano, nella logica dei grandi numeri e dell’abbondanza di Vite e di forme dell’Universo, ci stava che qualche entità cercasse di prendere profitto da una simile e ghiotta opportunità. L’Antisistema nasce proprio in questo senso, ma esso stesso è opportuno per la crescita evolutiva della Vita in generale.

Il lavoro, molto spesso, è sacrificio e sofferenza. Anche in questo caso siamo noi che facciamo la differenza, perché abbiamo quello che ci siamo meritati, nel senso che abbiamo quello che la legge d’attrazione, manovrata da noi, ha attirato a noi. Ma siamo certi che la legge d’attrazione sia manovrata da noi? Io assolutamente no, visto che il tutto funziona a livello inconscio ed, abbiamo visto, come nel nostri inconsci ci scriva qualcun altro. Ormai la “matassa” è talmente avvolta su se stessa che è difficile svolgerla da capo a capo. È tutto vero e falso e, ad onde o a spintoni, si procede attimo dopo attimo, a muoversi e ad affaccendarsi, mentre a volte, forse, sarebbe meglio rimanere un po’ fermi nell’attesa che uno spiraglio faccia capolino.

Forse è per questo motivo che sono “previsti” degli intervalli naturali nello scorrere degli eventi.

Un aspetto dell’antichità sul quale sono certo, in riferimento all’intelligenza umana, è che non è mutata affatto né è superiore oggi a quella di ieri. L’uomo non si misura in questo senso. L’uomo non è misurabile in nessun senso, né è campionabile o classificabile, anche se si presta in questo senso per via della sua grande differenziazione; differenziazione che è da leggere solo ed esclusivamente come ricchezza e manifestazione di abbondanza della Creazione. È una forza questa biodiversità che, invece, è sempre stata causa di problemi e fonte di cieco razzismo.

Ciò che l’uomo antico ha fatto era perfetto, così come l’uomo moderno è in grado di fare oggi. L’intelligenza e la perfezione sono un binomio risonante quando alla base c’è una immaginazione ed una volontà coese nel “remare” nella stessa direzione. Quando l’ignoranza lascia posto, trasmutandosi, alla conoscenza, il buio alla luce.

È un punto prospettico superiore, una sinfonia, una danza, una orchestra che suona estasiata, questa Vita di meraviglie…    

L'ubiquo e-Sprit (20).



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