lunedì 7 aprile 2025

Fraudolento mimetizzato: manifestazione rivelata.


Fraud = frode. 

Scam-bio = la truffa della “vita”. El (qua, così) = l’oro! Ah: e “te”…

Bio = era (è). Bio-grafia = f-orma. Bio-dome = cupola o “cielo”.

Il fraudolento è lento; molto… “lento”: almeno 15 anni di delay (ritardo). Ove, il ritardo è un “angolo”: errore di parallasse. Prendere lucciole per lanterne. 

Chi... è, sostanzialmente, dalla tua p-arte (qua, così).

L’etica del digitale è un campo in continua evoluzione che richiede un costante aggiornamento e dibattito…
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Un aggiornamento continuo? De che. Di quale “etica” si tratta, quindi? Quando, qualcosa “cambia nello tempo”? Quando, qualcosa è “mutevole” = è-voluto

L’etica è un valore portante nativo. Ok

Non è “qualcosa che…”. Almeno, “a casa di SPS(IO)”. Ci sei? Se poi, “te” giochi sempre “fuori casa”, si vede che sei sempre in casa altrui. Ergo, ecco perché c’è sempre qualcosa che “cambia” in tale “ferma” abitudine (la l’oro x “te” nell’AntiSistema). 

Qualcosa ch’è qualcuno ch’è manifesto ma rivelato (qua, così). Strategia. Sì, ma di quale tipo? Del tipo che... manco te l’immagini: non esiste; c’è. 

E perché “non esiste”? Uhm. Perché è-voluto. 

Perché? Perché il “rischio” è tenuto costantemente sotto controllo. In che modo? Mediante la totalità o perfezione che, non a caso, infatti…  “te” (qua, così) te la giudichi come “non di questo mondo”. L’errore di parallasse è un abbaglio clamoroso. Una prospettiva altra. Mentre la l’oro è sempre Oltre. Dunque, tutto ciò disegna “due onde”, una delle quali è sempre in anticipo potendo dettare (decide-Re) di conseguenza tutto quello che va ad interessare l’altra onda = l’AntiSistema con proprio “Te” dentro

Platone docet.








Non siamo più semplici utenti. Siamo il prodotto. E questo vale per tutti
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Tutti... Ok? Quando, qualcosa, raggiunge “cifre” di questo tipo = totalitarie? Bah. Quando, causalmente, è già successo tutto = qualcuno ha vinto e, va da sé che il resto diventa una conseguenza. Ora, una inesorabile riflessione, alla luce di quanto sopra (la non solo citazione):

com’è che, nel 20, 21, 22, ad esempio ma sostanzialmente… la “Italia” fu in grado di implementare ogni f-orma di controllo, annunciato politicamente con poco tempo di preavviso per qualsiasi parte, in forma sorprendentemente rapida e dunque efficace?

Eh! Chi aveva già predisposto i relativi “ambienti”?

“Il futuro è di chi ha un grande passato…”.
Adriano Olivetti

Chi? L'oro!

Olivetti & Mattei = ? , un Paese libero.


Dunque:

qualcuno deve avere iscritto SPS, mediante l’e-mail sempre presente in calce alla firma di/in ogni Bollettino, a questo non solo sito.

Risultato, ha iniziato ad arrivare regolarmente una newsletter, molto interessante e per certi versi davvero sorprendente o, meglio, confermante un certo “sentire” tipico del mondo SPS.
Questa entità è definita comeun centro di ricerca strategico per il Paese… 

Una “eredità del patrimonio Olivetti...”. Uhm

Troppo bello per essere vero. No? Sei nell’AntiSistema = un ambiente di controllo totale (panopticon perfetto) inscritto mentalmente nella struttura scorrevole a “giorno della marmotta” della Terra a palla (per la serie “ma n’do vai!”). SPS non ha ancora riscontrato nessuna entità planetaria sostanzialmente libera da “parassiti (l’oro)”. 

Sì, perché l’oro, pur essendo i “padroni del vapore”, non sono altro che parassiti. Non a caso trattano “te” analogamente. Ove, SPS(IO) è sì (come) un granello di sabbia (alla Gurdjieff), però è dotato di una potenza di auto determinazione tale che questo “granello” diventa una “Spada di Damocle” per lo status quo (qua, così). 

Sai, puoi schiacciare nell’angolino quanto vuoi una singolarità, però… non puoi andare mai Oltre = il rapporto tra controllo altrui Vs singolarità altra, al max può arrivare a 99/1. Se preferisci, 99,99/0,01. Ok

Quello “1” è inesorabile: 

è la “anomalia” contro cui lo “Architetto” lotta da sempre (qua, così), rimanendo costantemente con il cerino bruciato in mano. 

Certo, godendosi quella quasi perfezione che ammonta a totale meno la singolarità sfuggente. Quindi, è vero che la perfezione non è di questo mondo. Però, l’oro sono perfetti nella misura in cui è tutto il resto, laggente, il “prossimo” a non mangiare la foglia, con il risultato che la singolarità SPS(IO) rimane (in) Sé, seppure (qua, così), tuttavia… l’impero colpisce ancora (sempre), alias, prolifera. 

SPS deve rimanere, di conseguenza, schiacciato tra le pieghe AntiSistemiche, di modo che non possa essere “magnetico, contagioso, un valido esempio vivente, l'esserci, etc. etc. etc.”.

Ora, questa “fondazione” nella quale ci si è imbattuti, cosa rappresenta in tale contesto? 

Sinceramente, per SPS, una conferma del proprio “sentire o teoria del tutto”. Anche se, contemporaneamente (il gatto è vivo e morto all’unisono, all’interno della scatola potenziale) la stessa entità rappresenta l’ennesimo Golem a disposizione di chi ha “liberato” il Paese oramai da quasi 80 anni = un altro Golem avio-comandato dalla minoranza organizzata che non esiste; c’è. Anzi, che si è procurata la prospettiva generale per poter agire indisturbatamente “grazie ad un passato mai passato di moda e soprattutto del tutto rivelato, ossia, artificiale”. 

Gaza docet. 

Il “popolo eletto” = il “popolo della luna”, dell’Oltre. La parassitosi applicata ad arte, ovunque (qua, così) anche se “niente di serio”. Ci sei? Quindi, tale entità si porta “dietro (dentro)” tutto il rischio (la certezza) di essere una delle tante “contiguità wireless tentacolari” AntiSistemiche

Analizzando il sito in questione ci si imbatte in una realtà variegata e di certo molto “profonda”, che lascia ogni spazio al “complottismo”. L’atmosfera che si respira è di trovarsi di fronte ad una “montagna” = un Grande Albero (tagliato) dotato ovviamente di impianto radicale, tipo “vertebra di molfetta”. 

Cosa c’è “dietro”? 

Una Nazione. Oppure, l’ennesimo braccio destro artificiale del consueto “Bravo” (qua, così). In SPS vige tale regola, legge, auto convinzione, memoria:

il messaggio, non il messaggero = la sostanzialità della Verità che imp-regna ovunque non importa dove, come, quando, etc. etc. etc. avendo costantemente un solo ed unico... perchè (il funzionamento).

Da questo sito emerge uno stato dell’arte davvero “avanti”, rispetto a ciò che auto caratterizza ogni giorno della marmotta x laggente (qua, così), che si vede e vedrà sempre “sbucare davanti da un giorno all’altro interi ambienti già performanti”, tipo… le “città moderne” che sembrano essere nate come dal “nulla”, dopo essere andati a dormire la sera prima. 

Dark City docet. 

Visto che il metaverso ancora decisamente non esiste, possiamo però immaginare i risultati se cerchiamo di trovare le regole che gli daranno forma. E queste regole esistono: le ha scritte il “padrino delle virtual room object”, cioè l’italiano Nicolini Massimiliano… “Alla fine, nessuno di questi discorsi pubblici avrà importanza. Verrà il giorno in cui guarderemo a ciò che abbiamo realizzato e sapremo di averlo fatto… Non sappiamo esattamente quale forma assumerà il Metaverso. Neanche questo importa. Ciò che conta è che un giorno, una rete globale di contenuti spazialmente organizzati, prevalentemente 3D, sarà disponibile a tutti senza restrizioni, per l’uso in tutte le attività umane: un mezzo nuovo e profondamente trasformativo, reso possibile da importanti innovazioni nell’hardware, nell’interfaccia uomo-computer, infrastruttura di rete, strumenti di creazione ed economie digitali…”…
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Ok? Ci sei? Ti trovi

An-nota x bene:

reso possibile da importanti innovazioni nell’hardware, nell’interfaccia uomo-computer, infrastruttura di rete, strumenti di creazione ed economie digitali…

D+:

interfaccia uomo-computer…


Sai. Stai ancora aspettando al varco, tipo Linea Maginot, il famigerato “microchip sottopelle”. Ma il blitzkrieg avviene passandoti alle spalle, prendendoti “da dietro (dentro)”. Ergo: l’oro sono già ben Oltre, ma non te ne accorgi, non visto che è già successo e quindi può continuare a succedere come se niente fosse (è). 

Cosa mangi? Pensi sia aria quella che respiri?... Come ti curi? Cosa bevi? Di cosa ti alimenti? Cosa ti metti addosso? Cosa immetti dentro?

“Non è ciò che non conosci che ti mette nei guai, è ciò che dai per certo che non lo è…”.

Mark Twain

“L’America non si accorse che la noiosa banca era diventata la più importante industria… Per ogni 1% di disoccupati in più, muoiono 40000 persone. Lo sapevate?...”.
La grande scommessa




“Però mi faccia capire bene. La banca, allora, la chiama. Le dà le obbligazioni che vuole vendere, le dà anche i clienti, le dà i soldi per gestire la sua attività e le dà cospicue provvigioni per farlo, però lei rappresenta gli investitori?...”.

La grande scommessa

Ecco un valido esempio di è-voluto = i mutui subprime e tutto quello che ne è con-seguito un po’ ovunque. Come guarda non caso in Europa dove la “Uè!”, crisi by crisi ha sempre più aumentato potere (ossia ha sempre più assorbito sovranità altrui)…
Adesso, “te” dimmi come può una qualsiasi banca… fallire, nel momento in cui può, in ogni modo, mettersi in vendita allo scoperto su se stessa. No? Ci sei? Certo, non ufficialmente; che è un po’ come “fallire” per poi, toh:

un’araba fenice! Ci sei?

Risposta del tipo? Eccola…

“Sì, ma io non sto nella sede di Merril Linch. Sto nel New Jersey.
A 20 minuti di distanza.
Sono 5 in elicottero…
È esilarante…”.

La Grande scommessa



Kong + scie chimiche” by IA per il programma d'abitudine


Ti hanno s-piazzato con Cdo2 (al quadrato)

un Cdo fatto di Cdo...

Chiaro?...”. Poi ci sono quelli “sintetici”.
Dunque.  

“Non è ciò che non conosci che ti mette nei guai, è ciò che dai per certo che non lo è…”.

Mark Twain


Cosa “sai” (qua, così) se non “tutto quello che devi sapere (a pappagallo)”. No? Più che “quello che non conosci” è ciò che non ri-conosci (che non ricordi). Re-Seth

Ora, immagina di… andare Oltre allo Internet delle Cose (“te”). Come? Andare Oltre a qualcosa che è già… oltre! E come si fa? , ad esempio ma causalmente, non solo leggi... qua sotto.

The era of globalization in the world is over…”.

The office of the British Prime Minister
Hai mai pensato ad un esercito de-localizzato non lineare, le cui nere divise le fa Nike o Adidas?
“Viviamo nell’era della truffa…”.




Internet of Bodies, quando uomo e macchina si fondono.
di Nicolini Massimiliano
Sistemi bio-digitali interconnessi: il ruolo dei chip sottocutanei nell’evoluzione dell’Internet of Bodies (IoB).
Con l’affermarsi dell’Internet of Bodies (IoB), concetto ormai consolidato e promosso da enti internazionali come il World Economic Forum, il corpo umano si configura come componente attiva di un’infrastruttura digitale globale. I chip sottocutanei, inizialmente concepiti come strumenti di identificazione o dispositivi autonomi, stanno oggi assumendo il ruolo di nodi computazionali embedded, parte di un sistema bio-informativo integrato. Questo articolo analizza in modo sistematico l’evoluzione di tali tecnologie, la loro integrazione con ambienti ibridi sensoriali, i modelli predittivi abilitati dall’Intelligenza Artificiale e le implicazioni bioetiche e cliniche in ambito militare e civile…
Questa riconfigurazione ontologica implica che il corpo non sia più visto solo come una somma di organi o funzioni, ma come un’entità capace di interazione simbolica e computazionale con sistemi esterni, ridefinendo in tal modo il concetto stesso di soggettività.
La macchina non si sovrappone più al corpo in modo esterno o strumentale, ma lo penetra e lo riformula, producendo una nuova soggettività ibrida. In questa prospettiva, l’individuo non è più un soggetto separato dall’ambiente tecnico, bensì un nodo dell’ecosistema informazionale, capace di generare conoscenza non solo attraverso il pensiero, ma anche mediante la propria fisiologia aumentata. Il corpo diviene al contempo soggetto e strumento della conoscenza, luogo di trasmissione, rielaborazione e decisione, capace di restituire risposte fisiologiche guidate da algoritmi.
Questo mutamento ontologico comporta anche un ripensamento radicale dei confini tra naturale e artificiale, tra interno ed esterno, tra individuo e rete…
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La macchina non si sovrappone più al corpo in modo esterno o strumentale, ma lo penetra e lo riformula, producendo una nuova soggettività ibrida...

capace di restituire risposte fisiologiche guidate da algoritmi...

Matrix ti ha.

Commenti?

E ancora:
Perchè, ogni volta che “serve”, ti ritrovi davanti (dentro) ad ambienti già perfettamente funzionanti e sviluppati, manco fossero opera di un “mago”? Perché non esistono ma ci sono entità che si adoperano in tal modo, da Oltre.

Sebbene non finalizzati alla vendita, i risultati dei Pdr sono tangibili e possono essere applicati in vari contesti operativi dai nostri partner, migliorando processi e servizi. Il focus sulla formazione e l’addestramento all’interno dei Pdr assicura che i partner acquisiscano non solo nuove tecnologie, ma anche le competenze necessarie per utilizzarle efficacemente
Il nostro modello operativo si basa sulla creazione di ecosistemi tecnologici integrati, sviluppati in stretta collaborazione con i nostri partner. Olitec si dedica alla progettazione e realizzazione di sistemi avanzati e protocolli tecnologici. Questi sono concepiti per essere robusti, scalabili e in grado di supportare le esigenze di ricerca e sviluppo dei nostri partner. Piuttosto che focalizzarsi sulla vendita di prodotti finiti, ci concentriamo sulla costruzione di ecosistemi tecnologici. Questi ecosistemi permettono una maggiore interoperabilità e integrazione tra diverse tecnologie, facilitando l’adozione e l’implementazione di soluzioni innovative. I nostri Pdr favoriscono una stretta collaborazione tra Olitec e i partner, promuovendo la co-creazione di conoscenza e soluzioni. Questo approccio collaborativo garantisce che le soluzioni sviluppate siano perfettamente allineate con le esigenze specifiche dei partner
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Perfettamente allineate con le esigenze specifiche dei partner…

Chi ha interesse a sottoscrivere un Pdr con Olitec?
Tutte le realtà pubbliche o private che hanno necessità di avere un Cdr come Olitec che si occupa di studiare e sviluppare una o più applicazioni nell’arco del tempo di validità del Pdr…
Quali limiti ha un Pdr?
Ha un limite solo ed unicamente legato al valore di ecosistemi sviluppati che il sottoscrittore destina alla vendita a terzi…
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Prendendo per “i capelli” tale “mission”, … ecco perchè ad esempio nel 20, 21, 22… le “misure di controllo” funzionarono da subito sull’intero territorio! Dio bono. Era è-voluto

Lo sapevano.

Lo sanno di ogni “crisi”, non visto che è sempre (in) un progetto unico (qua, così). I f-attori concorrono tutti verso l’auto preservazione dell’ambiente AntiSistemico (l’oro).




Vro nel pianeta carcere
La rieducazione attraverso protocolli Xpl Vro.
La realtà immersiva è una tecnologia che consente di interagire con ambienti digitali in modo coinvolgente e sfidante, perdendo completamente l’interazione con la realtà fisica. Le principali tecnologie immersive sono la realtà virtuale, la realtà aumentata e la realtà mista…
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Perdendo completamente l’interazione con la realtà fisica…

Sai. Non ti intuberanno nell’ennesimo “metaverso”: è già successo! Quindi, continuerà aNo? Matrix ti ha, perché sei sempre “te” (qua, così).

Olitec è, tra le altre cose, un ente di sviluppo di tecnologia hardware e software con pluriennale esperienza nell’ambito dello sviluppo di applicazioni e sistemi complessi per applicazioni di natura commerciale, finanziaria, produttiva, e diversa. Inoltre, è detentrice della tecnologia Vro, e possiede un dipartimento di ricerca e sviluppo dedicato alle intelligenze artificiali ed agli ambienti tridimensionali immersivi in realtà aumentata, che già ha all’attivo realizzazioni di Vro sin dal 1994 denominato per l’appunto Olitec…
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Come centro di ricerca l’attività della fondazione resta comunque protetto da riserbo come anche i propri addetti…
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Il... centro nel centro

Ad un certo punto si non solo legge che:

il discente deve rispettare il patto di non concorrenza e di riservatezza pena l’applicazione di una sanzione pecuniaria, il patto di riservatezza e segretezza avrà durata di anni quindici dalla fuoriuscita del percorso di formazione ed addestramento, per i discenti residenziali…

15 anni = valore medio del “tuo” ritardo (qua, così).

Immagina la tecnologia di 15 anni or sono e, dunque, contestualizza nella sostanza. Certo, se Olitec ha un “vantaggio” di 15 anni, prima che... qualcosa diventa pubblico, immagina di conseguenza l’oro in quale “ritardo” ti hanno immerso completamente. 

Trovi? Ricordi? La “cre-azione”.


“È una mimetizzazione…”.
Una porta.

“Vortici... possono condurre ovunque sulla Terra…. Come dorsale oceanica “sotto acqua-terra, completamente s-vista.  

Che altro? Bah! La “tombola” proprio…

Avatar Farm Olitec.
Costruisci il tuo gemello digitale e integralo con il protocollo Hba.
La creazione del tuo Avatar Hba ti permetterà di entrare appieno nel Web3.
L’avatar Hba è una tecnologia rivoluzionaria, un sistema di identificazione univoca che si basa su parametri di unicità dell’individuo, è alla base della nuova era dell’identificazione personale nel Web3, basta Spid, password, Pec e altri sistemi di accreditamento basati su servizi di terzi, il vero account siamo noi! Siamo unici come esseri umani e come tali siamo unici nella Human Biometric Avatar.
L’avatar biometrico è un protocollo che permette l’autenticazione dell’individuo in maniera certa ed univoca nell’accesso ad altre applicazioni sviluppate nella tecnologia Web3.
Per costruire un avatar biometrico abbiamo necessità di acquisire determinate informazioni effettivamente di natura personale dell’individuo che rendono, incrociate tra di loro, certa l’identità del soggetto che ne è effettivamente proprietario. In questo caso l’avatar biometrico quando si presenta alla porta di una applicazione fornisce il risultato di una elaborazione di tutti i dati acquisiti e ne verifica il corretto match con il soggetto reale in quel preciso momento.
I dati che vengono inseriti all’interno dell’avatar biometrico sono:
impronte digitali
frequenza del battito cardiaco
mappatura dell’iride
mappatura del padiglione auricolare
mappatura completa del genoma
timbro vocale.
L’algoritmo una volta che ha acquisito tutte queste informazioni è in grado di controllarle e verificarle attraverso un’acquisizione campionata ed incrociata delle stesse e utilizza determinati parametri biometrici solo in funzione di determinate applicazioni.
Questo significa che per esempio l’incrocio della mappatura completa del genoma non verrà utilizzato dal protocollo dell’Avatar per accedere alla consultazione di una banca dati ma verrà utilizzato in specifiche applicazioni sanitarie o di altra natura che richiedono un’analisi anche di quel tipo di informazione; questo da una parte per non disperdere risorse ed energie di elaborazioni inutili e dall’altra parte perché rende più rapido anche l’utilizzo del protocollo per accedere ad applicazioni che non richiedono una grande quantità di analisi sulle informazioni che compongono il set di dati dell’avatar.
Quindi quando noi vorremo accedere ad un’applicazione nel metaverso che chiede la nostra autenticazione non dovremo fare altro che presentarci alla porta dell’applicazione e mostrare le nostre credenziali senza però rilasciare alcun tipo di dato, alcun tipo di informazione che ci riguarda all’interno dell’applicazione.
Questa è una novità importante nell’ambito della gestione del dato personale che permette una serie di vantaggi non indifferenti come per esempio l’impossibilità che qualcuno rubi le nostre credenziali oppure l’impossibilità di creare dei profili fasulli questo perché è fisicamente impossibile duplicare un individuo con le medesime caratteristiche e soprattutto perché l’apertura e l’acquisizione di quei dati una volta che viene fatta nella creazione dell’avatar biometrico non può essere aperta e consultata da nessuno se non dal soggetto originario che ha costruito la BlockChain sulla quale sono appoggiati i riferimenti ai dati relativi ai parametri biometrici acquisiti.
Come le applicazioni del Web3 e le amministrazioni pubbliche possono verificare il protocollo dell’avatar biometrico?
Attraverso delle telecamere dotate di sensori che già oggi sono in commercio, per quanto riguarda le applicazioni che richiedono anche l’analisi della mappatura genomica attraverso l’utilizzo di specifici analizzatori, software, che possono analizzare l’informazione genomica contenuta nell’avatar.
Quali potrebbero essere delle applicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni dell’avatar biometrico?
Eccone alcune
accesso sicuro a tutte le piattaforme Web 3 del mondo senza dispersione di dati personali
verifica della compatibilità a determinate tipologie di farmaco senza l’obbligatorietà di effettuare dei test fisici
autenticazione per operazioni e transazioni finanziarie
autenticazione per attività nei confronti della pubblica amministrazione
partecipazione ad atti notarili (cosa questa peraltro già in via di sperimentazione e descritta nella massima numero 200 del collegio notarile di Milano)
sottoscrizione di contratti digitali
partecipazione ad attività forensi
sostituzione di tutte le procedure di autenticazione che oggi sono eseguite attraverso sistemi quali Spid carta d’identità elettronica e posta elettronica certificata
telemedicina evoluta
accesso al proprio autoveicolo e messa in moto
accesso alla propria abitazione a tutti i sistemi di domotica
gestione di Smart Tv e apparecchiature connesse
verifica e compatibilità alimentare
verifica e compatibilità farmacologica
analisi e verifica della compatibilità genetica con terzi
garanzia totale nell’impossibilità di clonazione delle credenziali in quanto non esistenti
consegna e ritiro dei propri dati ad applicazioni terze solo per il tempo strettamente necessario ad elaborare le informazioni per nostro conto
utilizzo di qualsiasi applicazione di metaverso esistente senza account
…. e molto molto altro.
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Certo, soprattutto… “molto molto altro…”. Il solito modello utility (qua, così). 

Ricordi i vaccini? Ecco l'implementazione dentro - fuori.

Che occorre aggiungere, anc-ora. Vuoi meditarci sopra? Vedi che è già successo. Sei in differita. Per questo, indifferente, nella sostanza, in tale “so-stanza”. Olitec verrà approfondita in SPS. Olitec è una sliding doors. Uno s-vuoto. Ma, anche, un pieno. “Nella crisi, l’opportunità…”.






 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3927
prospettivavita@gmail.com


venerdì 4 aprile 2025

Artefatto.


Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va…”.
Adriano Celentano

Il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me… Uhm!

Mettiti comodo e sentiti un po' di musica in loop... mentre non solo leggi.

Senti la potenza. Osa!
Ricordi?

L'effetto specchio si forma sul lato dove si trova la fonte di luce...:
la fonte di luce... (il “sole”) è dentro all'atmosfera/cupola. Ci sei?...

E “strega comanda color…”, non importa dato che ogni colore va bene al fine di rivelare la cupola con Oltre, l’oro: 

che ti vedono proprio come quando avviene un interrogatorio nella sala predisposta dalla Polizia. Vetro “oscurato”, lavorato ad hoc

Nel “tuo caso”, l’azzurro ricopre la “volta celeste”, il “firmamento”, il “cielo” Obscured by Clouds (sempre l’oro, i “Pink Floyd” = fluido rosa). Quando il “cielo” si tinge di azzurro, di grigio, di bianco, di rosso, di arancione, di “quello che vuoi”, … è come una “striscia led” che può mutare di colore ma ciò che non cambia mai sostanzialmente è “proprio quello che fa” = rivelare:

l'effetto specchio si forma sul lato dove si trova la fonte di luce...

Dai.





Che (ti) cantava anche Prince?
Purple rain = pioggia porpora. Tutto fa brodo (qua, dentro). Tutto “serve” (l’oro). Non è quale colore: è il colore (la rivelazione)! Ove, colore è una categoria, etichetta, contenitore:

Levi-Strauss docet
che ha contribuito a rivelare la frattalità espansa
= l'auto caratteristica I-Ambientale
che funziona secondo legge, strumento, memoria = Verità.

P-arte della nave, parte dell’equipaggio… Infra-struttura. Sostanza. Funzione. Funzionare. Funzionamento… Qualcosa che…, ma x “te” (qua, così) bè “niente (al solito)”.
È lo status quo (qua, così). Il “colore interno” auto caratterizza l’interno della cupola, ergo: de che. Quando mai te ne puoi accorgere sostanzialmente, se non te lo ricordi. No

Sì, ti servono le “prove”. 




All-ora, prova a cambiare prospettiva: adotta quella non lineare, che non se ne fa niente delle “tue provole”. Cioè, proprio quello che l’oro si aspettano da “te”: procurarti le “prove”. 

Magari se vai al mercato… le trovi in “offerta”.
Perchè guardi sempre lì! No?

Nell’AntiSistema sei ridotto al rango di chi “rimane a guardare le pareti mentre la vernice (si) asciuga…”. Vedi che è persino una strategia della Cia/Fbi adottata sin dal secolo scorso con le popolazioni del cosiddetto Sud America (e non solo, ovvio). Rimanere “con le mani in mano, in attesa di/che…”. Una su tutte? L’attesa costante per la “venuta del Salvatore”. Wow. Ma, “chi ha tempo non aspetti tempo”, per “te” quindi cosa significa. Sì, lo “sai” a livello teorico, come se ti dovessero interrogare a scuola e “la so signora maestra”. Poi, però, non appena smetti di recitare a memoria, lo s-vuoto totale = non te ne “Fai…” mai niente, sostanzialmente.
Quindi:

“dentro” c’è una fonte (riflessa) di “luce (solare)”
che
illumina d’immenso… le pareti interne della cupola (
Caverna)
creando l’illusione ele-mentale sia del “cielo” che dello “arco celeste” che del “firmamento”, etc.
ove
la “luce (riflessa)” s’addensa contro la cupola, elevandosi a potenza
con la risultante che si forma l’idea di uno scenario “aperto” e potenzialmente violabile
tanto che ti basterebbe volare in alto, sempre più in su
al fine di… (provare per c®edere…). No?

Allora, ti fai bastare “osservare il cielo” con un potente telescopio che puoi comprare nel negozio “una volta” sotto casa (ora su Amazon), che è però come “guardare da una qualunque finestra, nella realtà… sempre un monitor, dove può essere manifestato (proiettato) qualsiasi effetto cgi, proprio come su qualunque Pc o schermo cinematografico”. Ok?






I piccoli satelliti sarebbero i pixel luminosi che formano l’immagine o la scritta dell’annuncio. La luce riflessa è quella del Sole. Gli utili netti di una “missione” di 91 giorni sarebbero di oltre 100 milioni di dollari…
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La Realtà Aumentata… offre la possibilità di aggiungere oggetti al mondo reale dando vita a un ambiente “aumentato”, in cui realtà e oggetti virtuali coesistono senza necessità di una totale immersione
Link

Si chiama realtà aumentata… ed è una tecnologia che sfrutta i display dei dispositivi mobile, dei wearable device, dei vetri dei veicoli e delle vetrine interattive per aggiungere informazioni a ciò che vediamo…
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Una tecnologia che sfrutta…:
display
vetri
vetrine…
per aggiungere informazioni a ciò che vediamo…

mediante... la luce riflessa... del Sole...

Continua a succedere! Nella sostanza = la totalità... senza necessità di una totale immersione…










L'effetto specchio si forma sul lato dove si trova la fonte di luce...:
la fonte di luce... (il “sole”) è dentro all'atmosfera/cupola. Ci sei?...
Ciò che l’occhio, poi, scambia per “realtà dovuta all’attenzione” è ciò che appare o si manifesta, lasciando in secondo piano proprio il display, il vetro, la vetrina, etc. che sembra venire dato per scontato = dimenticato inesorabilmente. Di conseguenza, “cosa metti a fuoco sostanzialmente, usualmente”? D+: “cosa eviti accuratamente di mettere a fuoco sostanzialmente, usualmente”. Trovi?

Il Merge Cube è un oggetto già a disposizione di numerose scuole: è uno strumento potente e innovativo dalla forma di un cubo denso e morbido come una spugna, con dettagli color argento su ogni facciata, che funzionano da marker in grado di attivare delle esperienze interattive, agganciando le attività realizzate o sbloccando dei contenuti digitali. Le esperienze vengono attivate scansionando un codice QR, da smartphone o tablet, e inquadrando poi il cubo…
Link

Attenzione:

le esperienze vengono attivate scansionando un codice… (venendo colpito nell’attenzione)
e inquadrando poi
(guardando nella direzione è-voluta).

Ecco che il famoso non solo detto, “guardare al dito che indica la Luna” assume una portanza capitale. Ma… x “te” è sempre notte pro-fonda (qua, dentro). 

Come parlando ai “sassi”. 



Un po’ come la trasformazione dei comandanti meganoidi in Megaborg



Ricordi

Cosa sei “te” (qua, così). Uhm… La “tua” brutta copia = lo “ospite” perfetto lato l’oro (che possono decidere di divenire il “tuo” utente). Come ti spieghi i fenomeni di “possessione”? , come riflessi frattali espansi di ciò che continua a succederti, non visto che (ti) è già successo. 

Altrimenti, de che.

Un Digital Twin è una riproduzione digitale di un'entità fisica: di un prodotto, di un edificio, di un territorio, di un essere vivente, connesso con l'entità fisica mediante sensori. Il Digital Twin è una tecnologia abilitante per l'Internet delle cose nell'industria, dove gli oggetti fisici possono vivere e interagire virtualmente con altre macchine e persone; sono sempre più utilizzati nell'ambito Iot, in quanto servono a rappresentare in forma realistica oggetti e contesti in cui l'Internet delle cose dispone i suoi sensori…  

Link

Apposto proprio = ciaone! Anvedi un po’ come sei messo (qua, così) ma “niente di serio…”.

Cosa vuol dire deepfake?
Il termine inglese “deepfake” è una fusione di “deep learning” e “fake” e denota una tecnologia che sfrutta il deep learning e l’intelligenza artificiale per creare contenuti falsi. Nello specifico, il “deep learning” rappresenta una branca della ricerca sull’intelligenza artificiale che si dedica alla creazione di sistemi basati su reti neurali per l’elaborazione di dati complessi.
Che cos’è il deepfake?
Il deepfake è una tecnologia che utilizza sia le reti neurali che l’intelligenza artificiale (IA) per modificare in modo più o meno automatico filmati, audio o immagini, generando così nuovi contenuti estremamente realistici, ma falsi
Link









Gloriosi propositi in SPS(IO). Quali? Bah

Idee chiare. No? Quali? , “niente!”.

Ah! La realtà può anche essere... impoverita, tipo “te” (qua, così).

Tu lo sai qual è il segreto della vita?
No... Qual’è?
Questo!
Il tuo dito?
Una cosa... soltanto una cosa: tu tienila stretta, e tutto il resto può anche andare a puttane!
Già, certo, ma... qual’è questa cosa?
Questo sei tu che lo devi scoprire...”.
Scappo dalla città (La vita, l'amore e le vacche)



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3926
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