giovedì 23 novembre 2023

Le macchine più sorprendenti.


Ho l’abitudine di inserire “segnalibri”, a livello di browser, ogni volta che c’è qualcosa di meritevole, per i più svariati motivi. Il rinnovato modo di “fare l'orecchio” sui testi che sono divenuti digitali. Orbene, la lista che si viene a creare è una lunga ed ordinata sequela di news, curiosità, articoli, etc. Ma la cosa che più colpisce è che, dopo molti anni, questo assieme risuona come diintrattenimento”. Gli incipit, che ricordano di cosa si tratta, sono leggibili senza entrare nel merito pigiando sul relativo link. Così, vedendo sufficientemente da distante, alla luce di cosa continua a succedere, tutto quel materiale è come un gigantesco scaffale di fumetti messi a disposizione per “ingannare il tempo” mentre si aspetta, dal parrucchiere, il proprio turno. 

Sì, c’è sempre sostanza. 

No, non serve a niente, senza essere sostanziali. 

E non sembra proprio che questa società di replicanti discordati differiti indifferenti, eppure che vanno a votare… lo sia. Tutto scorre, passa, spazza. Sembra non lasciare tracce troppo definitive. Cioè, sembra tutto “a posto”. Eppure, la storia è una corrente che trascina con sé l’interezza. Una giurisdizione unica, come longa mano, mafia, potere che se lo è preso, etc. Chi ha iniziato? Chi ha “creato”? Chi ha lottato? Chi ha investito? Chi ha organizzato? Domande. Sempre domande. A cui una risposta proprio non si può dare, perché chi ricorda non esiste anche se c’è, lasciando l’intero carico alla mercé di tale lacuna del tutto artificiale = ad arte, di parte. 

Ma ‘ndo vai qua dentro.


Andando “avanti” così, presto, 1 + 1 ti diranno che fa 3. E sarà normale. Scientificamente comprovato. Una volta che cogli in flagrante lo schema che ricorre, il regolamento, allora lo puoi auto decodificare sostanzialmente. E dal 2020 lor signori hanno fatto il passo più lungo della gamba. Si sono resi evidenti. Manifestati. Da quel momento è stato tutto un valzer di dichiarazioni strampalate e criminali, eppure… diventate la norma, per una società ch’è stata anzitempo preparata ad hoc per assistere impotente o, meglio, depotenziata. Oramai affermazioni di leader pubblici e privati tipo “prepariamoci alla guerra contro la Russia” sono all’ordine del giorno. Sino al 2019 era davvero un altro mondo. Una realtà che, lo hanno detto chiaramente, non ritornerà mai più. Eppure, lato Russia sono certi che passata la bufera, l’Europa ritornerà ad aprirsi verso il dirimpettaio storico. 

Sì, forse l’Europa ma la “Ue”? Se non cambia testa!

Nel 2024 ci saranno le elezioni un po’ ovunque. E saranno portanti per definire le squadre che competeranno per la prossima legislatura. Con la “sinistra” al potere, dal 2020 il mondo è stato resettato. E con il progressivo guadagno della “destra”, cosa succederà? Il potere dei Governi, lo vediamo nella “Italia” ad esempio, conta sino ad un certo punto se a livello di organizzazioni trasversali internazionali la corrente tira in altro senso. Certo, poiché se l’industria de’… Media, magistratura, Ong, Intelligence, Chiesa, mondo dell’arte, intrattenimento, educazione scolastica e non solo, volontariato, dissenso, orientamento sessuale, tempo libero, IA, etc. etc. etc. che ha una “influenza” decisiva nei confronti della società, intercettando l’individuo uno per uno (uguale a tre) – se tale industria – è contro il Governo, ebbene, continuerà a succedere quello ch’è già successo ed è continuamente previsto. Poi, immaginando (calcolando) che i due fuochi (dx e sx) facciano parte del medesimo fornello, allora il giogo è a somma zero: 

1 + 1 = 0. 

Proprio come 1 * 0 = 0. Laddove per “zero” occorre intendere la situazione in toto, l’AntiSistema. Ciò che sembra immutabile all’essere a massa, causalmente. Qualcosa come un fermo immagine appeso sopra alla testa di chiunque, come… firmamento. Inamovibile, tanto che appunto è stato creato appositamente il firewall (guardiano) “Dio” e/o “Big Bang”. 

mercoledì 22 novembre 2023

L'e-vento.


Per “combattere” quello che sta succedendo alla società, coronata da continui delitti a sfondo ibrido torbido, “la società civile si mobilita”. In che modo? La proposta è di introdurre nelle scuole:

12 ore annuali obbligatorie tra ragazzi ed “esperti”.

Cioè, l’incontro tra chi “lavora” e chi ancora no. Uno scontro tra titani. Daje a ride, al solito. Questa “violenza di genere” scoppia in “Italia” proprio quando Gaza inizia a divenire insostenibile: il disgusto per quello scempio cresce sempre più a dismisura. Allora che succede, puntualmente? Un colpo al cerchio ed uno alla famiglia tradizionale. I ragazzi “difettosi” si formano prima dei 10 anni, quindi occorre intervenire anzitempo: il disegno è sempre quello, ossia, intercettarli sempre più precocemente. Il contrario del... curare, insomma: prevenire, facendo continui... esami. I “sinistri” avevano proposto addirittura “asili per tutti, gratuiti”. L’uovo di Colombo, per loro. Non avendo Tv, da mo’, quello che va in onda per fortuna è una sorta di vuoto cosmico che, comunque, riverbera “grazie” a tutti i sintonizzati. 

Un vero mistero come ancora si riesca ad assistere a questi “programmi”. 

Nomi famosi in fase di riciclo (come l’economia) accendono crociate ad ogni cantone, menando il can per l’aia e gli spettatori per il naso. Uno spettacolo davvero indegno per ciò che il Governo attuale annunzia come prossima Nazione. Come sarà mai possibile seè tutto in mani altrui. Si vede anche senza essere “esperti”. Basta esserci.