Sarà un “rosario”? Uhm… Una corona di spine?
Polvere, “infinito”, etere, “energia”, e che altro ancora.
Deus et machina: ingranaggi e conoscenza/ignoranza.
Mantici… auto matici.
Strumenti linguistici disponibili, “filtro”.
Lebbra = effetto.
Lor signori bloccano da “sempre” il processo di verità, per mezzo della gerarchia e degli “esperti” che la coabitano.
Le macchine bibliche emettevano “fumo”? E luce… Effetti speciali più che funzionamento. Oppure, “andavano a vapore”? Ma no: come per i Vimana: potenziale.
Come per i “nativi”: con due specchietti colorati e quattro perline, “ooh: tu essere ‘Dio’, noi adorare te. Comanda padrone…”.
Le “sacre scritture” sono state de-scritte da persone “semplici”, alle prese con fenomeni “fuori dal comune”, tanto da essere presi per “divini”. D’altro canto, altre persone meno semplici, sempre agli “ordini”, hanno roboticamente seppure sapientemente aggiunto e/o tolto “giusto qualcosina”, così… tanto per “onor di cronaca”, per “dovere” e per “odor di cronaca” = di fogna o “zolfo”.
Or dunque, oggi 21 settembre 2022 è un altro giorno storico (dopo l’annunzio dell’operazione speciale nel febbraio 2022): la mobilitazione parziale in Russia, l’annuncio del referendum nel Donbass e la seguente annessione nel territorio russo delle repubbliche e dei territori liberati.
Il tutto “contro l’occidente, accidente”.
La modifica del costrutto di leggi che definiranno e gestiranno il momento speciale in termini di territorio russo (in toto) e relative intromissioni esterne (“ucraine”). Ossia, da quel punto (di sospensione) in poi, i nazi-onalisti ancora presenti nel Donbass saranno “gestiti” come terroristi della peggior specie ed avranno a che fare con l’esercito russo, direttamente.
Trecentomila riservisti russi (oltre alle truppe già in loco per l’operazione speciale ed ogni volontario o mercenario o appartenente a forze irregolari alleate) metteranno in sicurezza i “nuovi” confini russi, ora pari all’intero Donbass. Si respira aria diversa.
L’occidente ha “rotto”. Si è rotto; cor-rotto.