giovedì 2 settembre 2021

Essere fermi e non fare niente sono due cose molto diverse…



Dunque (non si comincia mai con “dunque”? Bah), “dove eravamo rimasti…”: dopo il piccolo esperimento (l’incipit di un inedito), riecco la trattazione sostanziale della “cronaca”. 

Qualcosa che “Fa…” solo SPS_IO, dove appunto “si fa la storia”, anche se questo vale solo per SPS_IO: 

una magra consolazione? 

All’opposto: hai presente quando si parla di “mission”? Ecco: è un tipo di “soddisfazione” che non si vorrebbe mai raggiungere, in questo “caso”, tuttavia “è uno sporco lavoro che qualcuno deve comunque fare”. Se ancora non è chiaro, il riferimento è alla denunzia sostanziale di quello che sta andando in onda in tutto il mondo, a prescindere, dal momento in cui “è già successo” e di conseguenza continua a succedere, proprio come quando in Tv danno continuamente le “repliche”. Ok? 

Come puoi interagire, ad esempio, con “la signora in giallo” se è una differita dell’originale? Già. Infatti, la Tv che sembra interattiva, non lo è perché studiata per ben altri motivi. Oppure ti basta sapere che puoi “telefonare in diretta” per aggiudicarti uno stupido montepremi acchiappa gonzi, al fine di persuaderti che sia tale? 

La Tv (come qualsiasi altro “mezzo”) serve

non ti è stata data per quello che puoi essere autorizzato persino a pensare. 

 

mercoledì 1 settembre 2021

Un piccolo esperimento (1).

 


La Rivoluzione

di

Bolivian Dundee…

 

Con la meta che si stagliava all’orizzonte: il tabaccaio, in fondo alla via. Come se scrutasse l’orizzonte su una nave intenta a solcare l’oceano. Come Colombo o chi per esso. In giro non c’era un’anima. Neanche un animale. Qualche veicolo. La mareggiata comportava questa situazione, allontanando dallo stare all’aperto. Riscaldando ambienti. Paventando gli ordini del giorno dopo. Temendo per ciò che si stava rimandando ed accumulando. Finendo per naufragare anche senza uscire di casa. Con finestre e tetti che osservavano al posto di chi vi ci abitava, riflettendo. Può, una storia, non avere senso? Il nulla è fattibile? Come l’incanto o un sogno senza risveglio. Aveva l’ombrello che scioperava al contrario, facendo passare piccole gocce che ricamavano appena oltre al capo, sull’abito che minacciava di cambiar colore, oltre che pesantezza. L’umido s’annidava in risvolti pianificando il terreno. Non sembrava possibile parlare con nessuno, perché nessuno aveva deciso di essere lì in quel momento. Dundee era solo. Dunque, parlava con chi? Stava dialogando. Di questo ne era sicuro. In quel mentre poteva anche decidere di essere l’ultimo rappresentante del suo genere in terra. Chi poteva opporsi?

 

martedì 31 agosto 2021

Un piccolo esperimento.

 

 

La Rivoluzione

di

Bolivian Dundee

Diluviando bene indeboliva Dune.

So cosa bisogna fare. Ma non so come farlo. Potrei allora immaginarlo. Così è più semplice e tutto va come dovrebbe essere, perché sono io che decido. Lì dentro è più bello. Non ho nessun problema. E con il fuori come la metto? Non avendo fretta…”.

Il mondo è un assieme. Probabilmente un assioma. Infatti è rivelazione, dogma, segreto o teoria ufficialmente riconosciuta. Il mondo è uno? Come lo puoi sapere se non ricordi. Allora che fai? Soffri di errore di parallasse. Guardi in un modo, da una direzione, un angolo e proietti tutto col risultato che ogni volta lasci perdere. Sì. Non te ne fai mai niente. Ma ciò che lasci corrisponde a ciò che è e rimane. Come Dune, che continuava a ricevere pioggia e a gonfiarsi, assumendo valenze trascendentali se osservavi tutto da… un po’ troppo sbronzo. Una vera e propria situazione, se non la posizione capace di voltare pagina così come di gettare via tutto senza un preciso perché.

“Ehi, Dundee…”. Si vociferava. La città era come viva. Nonostante la si potesse dipingere in ogni modo, era viva. Il che significava. Come se profumasse. Ovvero ricordando.