martedì 20 marzo 2018

Dah!



Nulla viene dal nulla…”…
Con la sola forza del pensiero deduttivo Descartes propone una "prova ontologica" dell'esistenza di un Dio benevolo che ha dato all'uomo una mente e un corpo e che non può desiderare di ingannarlo
Link 
Quale differenza, sostanziale, intercorre fra la deduzione di Sherlock Holmes e quella di Cartesio? 
L’investigatore britannico, pur essendo una “invenzione”, incarna il significato attribuitogli attraverso questa astrazione (sostanza) e, di fatto, all’interno della propria coerenza, persino “Dio” deve fare i conti con la deduzione che... non essendo manifest3, di conseguenza, non esiste o non esiste più (ha altr3 significato).
La deduzione di Cartesio, forsanche perché imbevut3 d3ll’epoca del “rigore” religioso, deve scendere a patti con… “Dio”, ammettendone l’esistenza, seppure l’intenzione di Cartesio è quella di non credere a tutt3 ciò che non può dimostrare attraverso se stesso
Ergo:
Holmes è coerente verso “se stesso”
Cartesio è coerente verso la propria sopravvivenza.

lunedì 19 marzo 2018

Ta-.



Non sono affatto indeciso. Voglio scoprire da me come è fatto questo mondo…”.
Descartes (film)
Chi, “qua (così)”, può permettersi ancora di ragionare in tal maniera?
Magari, ti piace pensarl3. Ti illudi che... 
Chi... dove tutt3 “è” già decis3 “a monte” e 1) non te ne accorgi, 2) non lo sai, poiché 3) non ricordi, seppure 4) intuisci ma (ma) 5) non riesci a dare tutta questa importanza a tal tuo “sentire”? 
C’è, di fatto, sempre (sempre) qualche “ragione” che sembra principale, rispetto a ciò che “senti” di poter/dover approfondire… di tu3.
E, come nel film, non ti puoi proprio “permettere” di “scoprire da te come è fatto questo mondo”.
Certo, perché di ogni particolare, di ogni dettaglio, è già stata scattata una foto per “te”; una immagine, un video, etc. secondo una certa prassi, che “è” diventat3 il segnale portante scientifico, in quanto a “nuov3” religione (credo, fede).
Qualcosa che ha messo in ombra, dato che l’ha già adombrat3, l’indipendenza dalla prospettiva (interesse dominante pressofuso ed infuso ovunque, nell’AntiSistema), che “è” sopra a tutt3… l’intenzione di una “p-arte”, immanifest3... s’eppure compresente, all’insegna della regola:
non esiste; c’è…

venerdì 16 marzo 2018

I due segnali e il protocollo.



Quando tutt3 converge, sostanzialmente (un “dato di fatto” che può essere confutato, se esiste una intenzione sufficientemente vasta, potente ed estesa – che controlla “a monte” ogni… destino, deviando e convogliando in un unico bacino di contenimento -  che utilizza ciò che ha contribuito a creare – la legge – al fine di andare a modificare il modo attraverso cui la Massa decodifica e comprende/ricorda), allora significa chetutt3 “è” per un3 e un3 “è” per tutt3
È ovvio che la famosa massima dei Moschettieri, va bene per ogni stagione (tanto è adattabile e personalizzabile), ma “qua (così)” ess3 vale a dire e a sostenere unicamente la compresenza dominante (al limite, significativamente, il potenziale).
Sì.
Nell’AntiSistema (nel luogo comune ove ti ritrovi, d’assieme) ogni singolo accadimento ti permette di prendere in causa ed esaminare (accorgerti) la “necessità” – persino fisica – dell’esistenza dell’unica costante (anche se “incognita”) storica che, anche da sol3, garantisce un/il “pieno senso compiuto” a tutt3 ciò che “è già success3” e per ciò continua ancora (sempre) ad accadere e, dunque, a… funzionare