venerdì 5 gennaio 2018

Quale trasmissione va in onda?



Sei tu? Sei tu tu?...”.
Cappellaio
Tu, “sei tu”? Che domanda
“qua (così)”, non sei “tu tu”, bensì, “tu”. 
E ciò costituisce grande differenza. Che cosa “è già success3”
Chi… “è già success3”. 
Come in Alice attraverso lo specchio, in cui si pone uguale ad un uomo la funzione (artificiale) del “tempo”, allo stesso modo – nella “tua” realtà manifesta di/in ogni attimo – il “che cosa?” è “Chi”
Ciò che scambi per realtà ultima ed unica, è – nella sostanza – una trasmissione senza fine di continuità (da cui… il concetto di infinito), avente una sola regia, un solo copione, una sola direzione di scorrimento (da cui… il concetto di tempo e linearità).
Al timone v’è il Dominio:
la compresenza singolare gerarchica immanifesta, a giurisdizione planetaria (“qua, così”, AntiSistema). 
Qualcosa che “è” qualcun3, quindi, ha nelle proprie corde il “tuo” futuro, te che diventi “te”, or dunque. 
Tentare di comprendere senza ricordare, dal proprio centro portante, non fa altro che rinforzare la “tesi” del Dominio che, fai grande attenzione, “non esiste: c’è”.

giovedì 4 gennaio 2018

Al bando le ciance. Bando alle ciance.



Se (se) hai intenzione di chiamare il telefono azzurro (o del colore che preferisci, secondo la moda) per quello che stai per leggere, “lascia ogni speranza”, poiché… non interverrà nessun3. Nella sostanza “qua (così)”, sei sol3
Nel senso che, “è già success3” il tuo auto isolamento, la tua auto separazione, il tuo auto smarrimento, il tuo auto boicottaggio, etc. 
Dove, con la particella lessicale “tuo”, devi intendere:
auto (maticamente)
procurato
effetto.
Sì. 
Come un’ape, “tu” svolazzi di fiore in fiore, senza poter fare diversamente
Ogni tanto ti chiedi “perché?”, “che cosa sto facendo?”, etc. ma (ma) dura poco. Molto (molto) poco

mercoledì 3 gennaio 2018

Una solida portante.



Questo messaggio è per te
Proviene non tanto dalla storia, che è “tempo artificiale”, piuttosto, è come se ti giungesse dalla camera di fronte alla tua, da un altro “ambiente” che, comunque, narra sempre (sempre) dello stesso “tempo che fa...” nel medesimo edificio.
La Natura, l'arte mediante la quale Dio ha creato e dirige il mondo, è imitata dall'arte dell'uomo, come in molte altre cose, anche nella capacità di dar vita ad un animale artificiale.
Infatti, considerando che la vita non è che un movimento di membra il cui principio è da ricercarsi in qualche fondamentale elemento interno, perché non possiamo dire che tutti gli Automata - macchine che si muovono da sé per mezzo di molle e di ruote, come un orologio - hanno una vita artificiale?
Infatti che cos'è il cuore se non una molla; ed i nervi, se non molte corde; e le articolazioni se non delle ruote che imprimono movimento a tutto il corpo, così come fu impresso dall'Artefice?