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È famoso Vadim Zeland (o chi per esso), per l’asserire che ogni forma di organizzazione è deleteria per le singolarità che la compongono, poiché – sostanzialmente – tale organizzazione prende vita propria, nutrendosi dell’energia delle sue componenti.
Ricordi? È informazione di qualche anno addietro, ormai. Quindi, è diventata… che cosa? Leggenda? Mito? Memoria?
Auto disinnesco?
L'energia mentale è materiale, ed essa non scompare senza lasciare traccia.
Quando dei gruppi di persone cominciano a pensare in una stessa direzione, le loro "onde mentali" si sovrappongono e nell'oceano di energia si creano delle strutture energetiche d'informazione invisibili ma reali:
i pendoli.
Queste strutture cominciano a svilupparsi in modo autonomo e a sottomettere le persone alle loro leggi.
Una persona, capitata sotto l'influenza di un pendolo distruttivo, perde la libertà ed è costretta a diventare un ingranaggio di un grande meccanismo.
Alla Prima Repubblica è conseguita la Seconda Repubblica:
“squadra che vince, non si cambia”.
Pensare al/il contrario, si commette “peccato”, stando ai dati di fatto che la realtà manifesta “qua (così)” ti porta continuamente sottovento, potendo “odorare” la qualità dell’aria.
Perché non ti sembra di poter fare, sostanzialmente, nulla?
Perché dipendi, nel “tuo” giudizio (comprendere, ricordare, agire), dal parere “espert3” altrui, dal parere intermediario che è nel “mezzo”… e che fa le veci – da sottodominante – della dominante (senza nemmeno essere al corrente di prestarsi ad un tal giogo).
L’intermediazione è sempre di parte, confacendo al “proprio” interesse.
Quando “ti va bene”, è perché l’intermediari3 si accontenta, è in crisi oppure ha delle necessità impellenti di s-vendere… resta, comunque, il fatto che a prescindere da quale sia il tipo di servizio proposto, tutt3 concorre sempre al manutenere perfettamente “oliat3” l’AntiSistema.
Quest3 è una assoluta certezza, che è ottimale che anche tu “deduca” ambientalmente, in maniera tale da… “fare (attraverso l’atteggiamento ‘formulare’)”.
Ossia, fare… la differenza (ciò che riconosci meglio ricorrendo al termine “cambiamento”).
Le “fiction” sono i nuovi “libri” di storia da tramandare.
Più che i romanzi e i film, sono le Serie Tv a dimostrare ciò che continua a succedere sulla scorta del “è già success3”, come per una sorta di auto adeguamento collettivo inconscio (qualcosa che anche se ti sembra di decidere in prima persona, nella sostanza, tendi solamente a replicare, seguire, copiare, includere, mimare, incorporare, “far tu3”, non avere alternativa sostanziale apparente, etc.), come se fosse proprio la “forma” ambientale/sociale (convenzione, paradigma, regole non scritte, etc.) ad obbligarti.
Vero?
Lo sai molto bene che “è così”.
E la cosa assolutamente “non paradossale (dato che c’è una ragione: quella fondamentale, dominante ‘qua, così’)” è che è proprio la tanto auto esaltata “legge”, ad impedire che la realtà manifesta possa svolgersi anche in un’altra versione di sé.
La legge, che è fatta ad “immagine e somiglianza” di un certo… interesse (indimostrabile attraverso la legge, ad hoc, causale), è responsabile di bloccare tutt3 sul nascere.