giovedì 15 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (2).



Se l'assegno più alto è un aiuto per una vita più lunga, tagliare l'assegno significherebbe contribuire a diminuire anche la permanenza in vita di chi lo percepisce
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Ci sono, in pratica, infiniti modi per controllare qualsiasi “fenomeno”
Sia, esso, un oggetto, una situazione, un contesto, etc.
Sia, esso, la vita e la durata della vita di una persona e/o di un gruppo, se non – addirittura – della Massa (umanità in toto) stessa.
È una logica molto semplice (al di là della complessità realizzativa, procedendo dettaglio per dettaglio). Quale?
Quella di fare decadere nella “dipendenza da…” l’oggetto (target) del desiderio:
in questo “caso”
l’umanità intera
nel “qua, così”.
Questa logica è, di più:
una chiara intenzione
e, dunque
una strategia ben definita (e… nota bene… quindi, ben definibile).
Andando oltre:
la strategia, in questione, richiede (al fine di una assoluta “precisione ed attendibilità auto realizzativa”) che la “sorgente” sia molto ben “camuffata”.
Alias:
assolutamente impossibile, inimmaginabile
e, “qua, così”, di conseguenza
compresente
immanifesta
dominante (come la simbologia derivante dall'immagine globale di Dio, spogliata da ogni “località deviante”, dimostra eccezionalmente a livello simbolico frattale espanso).
Allora, tutto ciò che puoi “dimostrare” usando “con granum salis (consapevolmente)” la decodifica simbolica frattale espansa (che permette di realizzare a pieno, proprio quello che succede, continua a succedere e, dunque, succedere sempre “qua, così”) è già previsto, dalla dominante stessa, che ha già provveduto ad auto disinnescare tutto, “in previsione di ciò…”. 
Questo significa che, ogni volta che l’umanità ha trovato il modo per risvegliarsi (poiché sempre potenziale)”, è sempre stata anticipata in sede dominante.
In che modo?
In ogni modo, utilizzando in toto l’ambiente stesso e le “sue” regole “naturali” di fondo.

mercoledì 14 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (1).



I Vostri Onori dovrebbero sapere per esperienza che il commercio in Asia deve essere mantenuto e accresciuto sotto la protezione delle armi, e che le armi devono essere pagate con i profitti del commercio, così che non possiamo continuare a commerciare senza guerra, né continuare la guerra senza commerciare”.
Un proconsole olandese delle Indie Orientali ai suoi superiori, fine del XVI secolo.
I nuovi imperi. La mappa geopolitica del XXI secolo - Carmine Gianluca Ansalone
Tutto questo "commerciare" a cosa ti ha portato?
Hai almeno due “vie” da percorrere “qua, così”; 1) quella dove cerchi di capire (partendo, ogni volta, da quello che si/ti dicono le parti, perennemente in conflitto apparente… da ciò che desumi sentendo i Tg, leggendo i giornali, ascoltando/vedendo i programmi radio, televisivi e internet, nei quali i personaggi sfilano esprimendo concetti che, d’assieme, ti confondono costantemente e coerentemente – “lato tuo/umanità, dominato”) e 2) quella dove trovi il modo di comprendere (e ricordare) il “giro del fumo”, partendo da tutto quello che si auto manifesta dal punto 1).
Queste due “vie” sono una, dentro all'altra (raccordate dalla tua consapevolezza). Non te ne accorgi ma il “groviglio” esiste
Ed esiste, in quanto ché… esiste (è compresente) la dominante. Questo intreccio è la “prova” simbolica frattale espansa, di una intenzione, di una strategia, di un progetto “altro”, che esula dal destino umano, dato che lo “fabbrica e lo marchia” di conseguenza.
Comprendere quello che continua a succedere è, alfine, ricordare quello che “è già successo”; non è il “farti una idea”, ma… il “sapere, già, che è così”.

martedì 13 dicembre 2016

Bollettino di raccordo.



Il presente Bollettino (e, almeno, il prossimo)… saranno considerati “di raccordo”, tra i precedenti e i futuri. 
Sì, perché è d’uopo inserire tutti quei riferimenti nozionali, ma altamente simbolici a livello frattale espanso, che saranno molto utili a “col3i, coloro (chi/cosa)” verrà, in seguito, ad analizzarli profondamente, al fine di auto generare la grande concentrazione di massa (qualcosa che è un insieme tra personalità, carattere, atteggiamento, centralità auto sostenibile, indipendenza non sequenziale, terzo stato “lato proprio/umanità, centrale” in giustizia ad angolo giro e In Comunione).
Insomma: come un Sole.


C’è, infatti, molta “informazione” sensibile e significativa, da non tralasciare
Segni del tempo, ma non solo.
Agganci e riferimenti incrociati a ciò che continua a succedere “qua, così”, sulla spinta di ciò che “è già successo (momento, punto, attimo… Big Bang, etc.).
Quindi, in questo Bollettino e, almeno, in un altro… a seguire, potrai incontrare “informazioni” collegabili sempre a livello di centralità frattale espansa, ma… che non sempre, probabilmente, riuscirai a sostenere a livello di “logica sequenziale”.
Non importa.
Perché ogni Bollettino non è un’opera d’arte, che necessita del preciso ed elegante lavoro di rifinitura.
Dato che SPS (Io) non scrivo per partecipare ad un concorso in stile letterario.
Bensì, alimento quella “fiamma” che continua ad alimentare Me. Qualcosa che non è nulla che puoi comprendere “qua, così” ma, al limite, qualcosa che puoi “solamente” trovare il modo di ricordare (dal momento in cui, tutto questo non è una proprietà privata o una facoltà del tutto singolare, unica ed irripetibile. Ma è, di più, “la via, direzione, tendenza” che spinge verso una risoluzione temporale, che è al di fuori del tempo stesso, pur standoci dentro. Perlomeno, di questo ramo ultra secolare “qua, così”, permesso e controllato wireless... dalla compresenza immanifesta dominante: dalla ragione fondamentale “a monte” di tutto).
Ci sono, circa, duemila Bollettini, accumulati in SPS (Me).
C’è un percorso, già percorso.
La registrazione molto chiara di quello che è già successo dal settembre 2009, in poi. Ci sono aspetti che sono comparsi e poi scomparsi, lasciando il posto ad altri aspetti sempre più “centrali”
C’è una prospettiva che “non c’era inizialmente” ed ora, all’opposto, si è manifestata.
C’è molto da “vederci” dentro.
È un cammino che, grazie anche a tutto quello che ora risulta come “superat3 (format3)”, ha una sua particolare “forma”, significato, sostanza e simbologia sostanziale frattale espansa:
il ritorno a ricordare
dalla propria memoria, esperienza
già format3.