lunedì 28 settembre 2015

Evocare in forma frattale espansa.



Per stare al passo coi tempi, le nuove auto sono sempre più connesse a Internet.
Di conseguenza sono esposte anche ad attacchi informatici.
La dimostrazione è arrivata qualche settimana fa, quando una coppia di ricercatori hanno hackerato una Jeep Cherokee assumendone il controllo a distanza.
L’esperimento è stato condotto da due esperti informatici… sfruttando una falla del sistema UConnect per disattivare i freni e spegnere l’auto.
Fca (Fiat Chrysler Automobiles) è subito corsa ai ripari, rilasciando un aggiornamento del sistema UConnect, che è possibile installare autonomamente o rivolgendosi a un centro di assistenza della casa madre.
Esperimenti simili sono stati condotti anche su Bmw e Tesla.
Oggi, le auto sono sempre più computer su due ruote e di conseguenza si moltiplicano le tipologie di attacchi a cui possono essere soggette.
I veicoli esposti sono già milioni e le case automobilistiche si vedranno costrette nei prossimi anni ad adottare test di sicurezza non limitati solo a quelli fisici come il crash test, ma anche per verificare la vulnerabilità della tecnologia informatica installata a bordo (come già accade per gli aerei)…
Idea Web – ottobre 2015
Nota bene l’espressione “di conseguenza…” e quella “per stare al passo coi tempi…”, oltre alla trinità:
  1. assumendone il controllo a distanza
  2. le auto sono sempre più computer su due ruote
  3. si moltiplicano le tipologie di attacchi.
Ti rendi conto che, anche in una semplice news “da quattro soldi”, che puoi ritrovare/leggere su una rivista dedicata al “Mondo dei computer (tecnologia dello status quo)”, in poche righe di testo puoi rilevare quanto SPS ti suggerisce da qualche anno a questa parte?
E, infatti, che cosa manca al testo della notizia, affinché per intero sia allineato alla “filosofia unitaria di SPS”? Nulla di sostanziale, visto che… è rispettata a pieno anche la compresenza non manifesta del Dominio.
Perché succede tutto quello che la notizia riporta?
Cosa significa:
per stare al passo coi tempi?”.
Forse che, i tempi si muovono “di far loro/da sé” senza un nesso causale con qualcosa che li preordina, prevedendoli esattamente “qua, così”?
Leggi approfonditamente, dunque…
   

venerdì 25 settembre 2015

Il bene e il male.



Tu andrai dove la tua mente e la tua chimica ti condurranno…”.
The Congress
Quanto è "tua, qua, così" la mente e la chimica, che ti conducono?
Cari amici di Topolino,
voi siete certamente più tecnologici di me e, non  me ne vogliano, credo anche dei vostri genitori:
siete nati con un software più evoluto del nostro che vi permette di essere più veloci di fronte a tutto e, in particolare, davanti alla tecnologia.
Non avete bisogno di manuali d’istruzione… istintivamente sapete come procedere
Redazionale Topolino nr. 2848
Se passi dalla considerazione di essere/derivare da una causalità secondaria (status quo), alias:
  • non sai nulla di tuo (1)
Ad una consapevolezza di essere/derivare da una causalità primaria (reale potenziale), alias:
  • sai tutto di tuo (2)
Allora, ne consegue sempre che:
  • sei quello che sai
ma
  • in (1) sai quello che ricordi... di quello che ti dicono
  • in (2) sai quello che ricordi.
C’è, insomma ed alfine, causalità e causalità. C’è lo spazio consentito, concesso... e c’è lo spazio essenziale, originale, sovrano… come un aereo occupa una certa dimensione, all’interno di un “piano di volo sotto a costante controllo” e un uccello occupa tutto lo spazio che desidera “navigare”.
Le percepisci finalmente? Che cosa?
Le due diverse tecnologie in gioco, che si sovrappongono e s’intrecciano formando un fenomeno d’insieme, che gli umani hanno sempre ritradotto “qua, così” come “timore reverenziale per una forza superiore, non bene identificata, perché non bene identificabile per mezzo della sensorialità disponibile o… rimasta disponibile”.
C’è un certo tipo di natura (molto più antica, gentile, in equilibrio, solidale, quella che ti mette a disposizione tutta se stessa, quella che è completamente riciclabile, che non inquina e che è di fatto completamente neutra e neutrale rispetto alla sostenibilità ambientale in toto, quella che non favorisce nulla a discapito di altro, etc.).
C’è una diversa personalità naturale (più "giovane", iraconda, gerarchica, competitiva, concorrenziale, piramidale, quella della “catena alimentare”, che si nutre delle proprie componenti, che è “lupo per ogni altro lupo e/o pecora”, quella che cancella intere aree abitate per mezzo di potenze scatenate – in leva e non localmente – da “ali di farfalla”, che è nella sostanza ingiusta, violenta e dai chiari di Luna, etc.).
Queste due “facce” sono (1) ciò che resta dell’antichità (ossia, di ciò che si è sviluppato prima dell’attuale forma di Dominio) e (2) ciò che è il reale manifesto, frutto dello status quo by Dominio in corso d’opera.

giovedì 24 settembre 2015

Il reale manifesto? Una malattia contagiosa.



Immagina:
se una “trama da film”, molto avvincente, ti suggerisce che “tu sei una formula chimica”, che cosa sei ormai portato/a a pensare?
Che, come minimo, non è vero. Perché? Perché tutto ciò è “solo” una trama da film. No?
Ora, immagina:
se la realtà manifesta è frutto di una simile “trama”, e in un film ti viene raccontata la verità ma... la trama da film è “fantascienza”, allora la realtà manifesta – che è, invece, “scienza” (a livello di convinzione di Massa) – non può essere ciò che traspare nel film.
Sì o no?

Rifletti ciò che ti “colpisce”.
È semplice e sola… frattalità espansa.
Qualcosa che “si può anche raggirare se (1) tu “non ci sei (non sei presente in te stesso/a)”, (2) tu “non ricordi (cosa è già successo)”, (3) tu non sai più, dunque, dell’esistenza del Dominio (l’origine dell’attuale forma di “qua, così”) e (4) tu non riconosci, oltre che te stesso/a, anche la codifica frattale espansa... a “capo del tutto riemerso ‘ad immagine e somiglianza’ del Dominio”.
Per cui, “pensa”… quale modo migliore per:
  • nascondere “alla luce del Sole”, ciò che è già successo
è
  • quella strategia, che ti porta ad essere “avvisato/a, ma non certamente ‘mezzo salvato/a’”
  • come, ad esempio, proprio il fatto di darti in pasto la verità... “tanto, poi, tu non ci credi e non te ne fai niente”.
Il risultato? È sempre quello:
  • ciò che è già successo (l’avvento del Dominio, la tua invasione e conquista, la tua amministrazione, l’emersione di questo reale manifesto, etc.)
  • rivela se stesso
  • nell’insieme delle altre infinite trame (secondarie)
ma
  • tu “non sei più in grado di ricomprendere e ricordare/riconoscere”.
Ad un simile punto (molto vicino ad una sorta di “non ritorno”), anche la frattalità espansa – nella propria funzione di memoria – risulta come annacquata nel tutto conseguente all’evento cardine che agisce, in un eterno ora, come valvola di controllo di qualcosa che sfugge ad un livello di comprensione/immaginazione umana, essendo anch’essa solo una conseguenza dell’evento che si dovrebbe indagare/scoprire.
Lo percepisci il loop perfetto? Non si tratta di vederlo, bensì, di giungere ad “avvertirlo (nonostante tutto e tutti)”.
Il Sistema Solare è quello che ti viene dipinto usualmente (attraverso mente usuale)?