Alcuni sono “scelti” per (s)confortare, dicendo la verità “sul/del come stanno/vanno le cose”.
SPS (Io) è tra questi (l'oceano è composto da "gocce")...
Il reale emerso è un fitto habitat, comandato a “distanza” (wireless ombra) ed ombreggiato da una situazione di dominio non apparente, se non nella (re)distribuzione proporzionale frattale – per mezzo della legge di frattalità, che “amalgama tutto insieme, (man)tenendo conto delle debite proporzioni esistenti sostanzialmente, al di là di ogni gradazione di “dubbio” (credo, apparenza, appartenenza, incanto, interesse, paradigma, etc.) tra forze emerse e non, tra potenza e… potenziale.
Questo, se leggi SPS da qualche tempo, lo sai già, ma:
“tra potenza e… potenz(i)a(le)”?
La caratteristica frattale del tutto (una sorta di clonazione delle forze, utilizzata come riferimento a specchio, per amalgamare la realtà emersa di conseguenza. Come per miscelare l’impasto della “farina, con la quale si andrà a caratterizzare l’ambiente del reale di riferimento) è, appunto, nel tutto.
È ipotizzabile che, nel tutto, sia (ri)flessa – oltre a quello che SPS ripete da sempre – anche quella componente di “potenziale”, (ri)ferita al “10” (20) che la percentuale di “squilibrio prevedibile 90 (80)” (ri)porta e (ri)colora fedelmente, nella situazione d’insieme sociale ed ambientale (realtà emersa)?
Il potenziale, dunque, (auto)esiste… perché “è” (im)possibile.
- sia possibile
- sia impossibile.
È il terzo stato l’(im)possibile, e se lo puoi (ri)pensare, allora lo puoi immaginare e, dunque, la “tua” mente ha in sé perlomeno una sua parziale traccia di (ri)ferimento. Per cui, la frattalità lo deve (re)distribuire nel Mondo.
Il potenziale è “scolpito” nel reale, anche quando non lo vedi.
Nel “90” (80) che viene controllato dal “10” (20) c’è potenziale.
Ma… “che cosa intende SPS per potenziale”?