venerdì 23 gennaio 2015

Se lo dice lui, allora...


Alcuni sono “scelti” per (s)confortare, dicendo la verità “sul/del come stanno/vanno le cose”.
SPS (Io) è tra questi (l'oceano è composto da "gocce")...
Da dove giunge l’ispirazione, che (re)spira da qualsiasi direzione e parte?

Il reale emerso è un fitto habitat, comandato a “distanza” (wireless ombra) ed ombreggiato da una situazione di dominio non apparente, se non nella (re)distribuzione proporzionale frattale – per mezzo della legge di frattalità, che “amalgama tutto insieme, (man)tenendo conto delle debite proporzioni esistenti sostanzialmente, al di là di ogni gradazione di “dubbio” (credo, apparenza, appartenenza, incanto, interesse, paradigma, etc.) tra forze emerse e non, tra potenza e… potenziale.

Appar(ten)enza.

Questo, se leggi SPS da qualche tempo, lo sai già, ma:
tra potenza e… potenz(i)a(le)”?
He He He…
La caratteristica frattale del tutto (una sorta di clonazione delle forze, utilizzata come riferimento a specchio, per amalgamare la realtà emersa di conseguenza. Come per miscelare l’impasto della “farina, con la quale si andrà a caratterizzare l’ambiente del reale di riferimento) è, appunto, nel tutto.
È ipotizzabile che, nel tutto, sia (ri)flessa – oltre a quello che SPS ripete da sempre – anche quella componente di “potenziale”, (ri)ferita al “10” (20) che la percentuale di “squilibrio prevedibile 90 (80)” (ri)porta e (ri)colora fedelmente, nella situazione d’insieme sociale ed ambientale (realtà emersa)?
Il potenziale è un punto di approdo che "è" ad una certa “distanza”, dal “dove sei ora tu”.
Il potenziale, dunque, (auto)esiste… perché “è” (im)possibile.
Essendo (im)possibile… esso “è”, sia che:
  • sia possibile
  • sia impossibile.
Perché? Perché “ci puoi pensare”. Perché “lo puoi pensare”. Ok?

È il terzo stato l’(im)possibile, e se lo puoi (ri)pensare, allora lo puoi immaginare e, dunque, la “tua” mente ha in sé perlomeno una sua parziale traccia di (ri)ferimento. Per cui, la frattalità lo deve (re)distribuire nel Mondo.
Il potenziale è “scolpito” nel reale, anche quando non lo vedi.
Nel “10” (20) che controlla il “90” (80) c’è potenziale.
Nel “90” (80) che viene controllato dal “10” (20) c’è potenziale.
Ma… “che cosa intende SPS per potenziale”?

giovedì 22 gennaio 2015

10 vs 90 (lo "squilibrio prevedibile").

 
Vilfredo Pareto ha sempre negato il legame che lo connette a Gaetano Mosca, anche se l’idea di quest’ultimo è da lui ampiamente accettata (una minoranza organizzata ha sempre il sopravvento su una maggioranza disorganizzata)….
Link
Una minoranza organizzata ha sempre il sopravvento su una maggioranza disorganizzata”.
La “minoranza organizzata” si (ri)flette, ad esempio, nella parte visibile dell’iceberg ma, in maniera inversamente proporzionale (“squilibrio prevedibile”), ossia:
nella realtà affiorata, taluni aspetti del “controllo” (piccola parte) si manifestano frattalmente in maniera direttamente proporzionale ed altri in maniera inversamente proporzionale, seppure la frattalità (re)distribuisce sempre un grado di “verità relativa a…”.
Il relativo diventa, però, assoluto… quando il “controllo” (piccola parte) è talmente espanso/(com)presente (intenso, forte, etc.), che giunge a corrispondere con la quasi pressoché integralità/totalità del tutto (ri)emerso (realtà di riferimento).
Questa espressione ha, al suo interno, molti punti basilari per la (ri)comprensione del reale.
C’è una “linearità” (sequenzialità, semplicità diretta, serie) e una “quanticità” (dinamicità, complessità indiretta, parallelo), nell’ordine che si viene a (co)creare nel piano del reale; qualcosa che (p)rende sempre in considerazione:
una (re)distribuzione proporzionale dei vari principi, che regolano gerarchicamente la (ri)formazione di quello che, in seguito (abitudine), (ri)assume la forma di “quello che ti sembra di (ri)conoscere da sempre”.
Il controllo massimo corrisponde all’Uno:
uno che controlla tutto/i.
Ma, visto che tu esisti, la proporzione massima è (im)possibile. Con tutta probabilità, questa “leva” (rag)giunge al massimo il 99,99%, mentre “tu” conti per lo 00,01%.
Nella miscelazione del reale, che (ri)sente anche delle componenti più lontane ed al di là del tipo di reame dimensionale, al quale sei (as)segnato al momento della (ri)nascita e che, dunque, ti limiti a (ri)conoscere… esistono altre forze che, comunque, “si fanno sentire” e che si amalgamano alla percentuale massima (con)sentita dalla “Fisica” (99,99%), riducendola a percentuali più basse (una situazione che il controllo cerca di migliorare in intensità).
Il “Principio 80/20”, dunque, rileva questa sproporzione ubiqua che, probabilmente, nella media del reale, è la percentuale più vicina al grado differenziale che divide “te” dalla consapevolezza dell’esistenza della (com)presenza del Nucleo Primo.
Per questioni di “sicurezza” è meglio alzare la (pro)porzione almeno al 90/10...

mercoledì 21 gennaio 2015

Il controllo in remoto dell’essere umano.


Un "pulitore di vetri", della facciata e(s)terna del Mondo.
Cieco chi guarda il cielo senza comprenderlo: è un viaggiatore che attraversa il mondo senza vederlo; è un sordo in mezzo ad un concerto.
Nicolas Camille Flammarion 
Nell’antichità, gli egizi (ri)uscirono a replicare in terra, una parte del cielo a cui avevano "accesso" sopra alle loro teste. Infatti, la piana di Giza e, per quello che si conosce, anche altre parti del territorio assunsero la medesima conformazione del cielo, replicato nella visione della Via Lattea, delle stelle della cintura di Orione, etc.
Le posizioni delle piramidi e la sinuosità del grande fiume Nilo:
uno scenario in/di replica del “cielo”.
Una rappresentazione teatrale, fine a se stessa? Naa… piuttosto il lascito ai posteri, alle generazioni (s)perdute successive, della infinita portata della rilevanza frattale del tutto:
come è sopra, così è sotto.
Le solite “cose”? La (s)coperta dell’acqua calda? Aria fritta?
Sì, per come ti sei abituato a masticare e a digerire tutto, in salsa agrodolce e, paradossalmente, sempre più insipida.
Se “come è sopra, così è sotto”… anche “come è sotto, così è sopra”?

La verità è senza menzogna, è certa è autentica (“Tutto è vero”. Prima legge di SPS).