venerdì 14 febbraio 2014

In proiezione sul proprio schema.


La saggezza degli antichi è il ricordo di ciò che fu, un giorno, l’umanità.
La saggezza degli antichi è la (ri)prova della ciclicità delle 3d (tutto scorre e tutto torna, ma in forma diversa).
La storia si (ri)pete ma mai nello stesso modo; l’alternarsi dei modelli di (ri)presentazione indica, sottilmente, la presenza immanifesta di un principio intelligente “ordinatore”. La stessa Quantistica indica nella presenza dell’osservatore lo strumento che, allo stesso Tempo, misura e viene misurato, essendo - volente o nolente - incluso nello scenario da (ri)levare (influenza frattale).
Tutto ciò è già accaduto, è già “stato”… e lo stiamo (ri)vivendo, colorato d’altre tinte
Come andò a finire quel Mondo? Che cosa è successo e perché è successo?

Ora, il buon Piero Angela e famiglia (la propria e quella più allargata di “cloni”), ce lo raccontano da interi decenni, vero?

Le “solite cose” (ri)visitate, ogni volta, grazie ad un particolare mix di (ri)nnovamento tecnologico, di Natura spettacolare, e di una “strana dimenticanza” da parte del suo “pubblico”. 


Definisco “strano”, questo stato del dimenticare continuo, che spinge le persone a (ri)vedere sempre le medesime rappresentazioni, solo variate per leggere sfumature a livello teatrale, ma non a (ri)vedere il proprio ideale di base, relativo a quei concetti (ri)petuti nel Tempo, sin da quando erano bambini (io ricordo che, con mio padre, già vedevo Quark nei primi anni 80 dello scorso secolo). 
 

giovedì 13 febbraio 2014

Osservo attorno a me segni di una grandezza dimenticata/sconosciuta.


 
Ci si deve liberare della speranza che il mare possa mai riposare. Dobbiamo imparare a navigare in venti forti.
Aristotele Onassis
Argomento i miei sogni
sovrapponendone al respiro
tutto il peso dell’anima
di ferro
  burro
   e ridicolo
     stagnante
       anelito di immortalità;
ardo oltre la linea d’orizzonte,
pazzo!
Quale scherzo
condanna ad ignorare
persino il senso della ragione,
gravitare come una boa
al seguito dell’onda,
ingannati dalle lusinghe
fatte di vento e di…leggenda.

Le illusioni
Giunge qualcosa di estremamente "grande"... da aree di me, (ri)specchiate ambientalmente e sensorialmente.  Come una sorta di "non visto" (eco) che, tuttavia, continua ad "esistere" ad ogni livello...

 
Per tutto ciò... scrivere è per me come meditare o come… "respirarci sopra" (divampare).
Scrivere non è solo scrivere. Scrivere è dare libero spazio a qualcosa di me che, usualmente, non ne ha. Scrivere è concretizzare l’arte individuale dell’essere, senza sapere esattamente cosa siaè dare ossigeno ed infiammare tutto quanto è infiammabile, per bruciare e (ri)nascere ogni volta, disegnando evolventi ad ogni livello di rappresentanza e (ri)circolo. 
Nel loop mi manifesto. Nel loop mi smarrisco. Nel loop continuo
La schiavitù è una leggera sfumatura che caratterizza, ancora una volta, senza nemmeno saperlo. È come essere "ammalati" e trascinare la condizione di malattia, senza che un medico te la confermi.
Malati e portatori sani di Vita.
La tua diagnosi esistenziale non la può emettere un dottore, secondo un protocollo scritto appositamente per “intrattenere”.
Ringrazio i medici ed ogni classe infrapposta tra me e me, ma… scelgo di farne a meno. Un taglio va immediatamente suturato, ma, nulla di più!
  

mercoledì 12 febbraio 2014

SPS vede.


 
Al fine di “ordire una trama” in maniera sottile, strategica e dominante, ossia – “non vista” – è utile (1) far credere che il "principio ordinatore" non esista (2) agire indirettamente (3) dividere la platea in ogni modo.
Lo strumento principe è lo sfruttamento polare della “confusione e dell’ordine”, alla luce di un evidente stato massivo di “non conoscenza” o di “conoscenza chiusa fine a se stessa”…


La società moderna è (ri)colma di nozioni e di sapere parziale, scambiato per “regola cardinale”. In questo, le singolarità si muovono come funzioni indirette di un “sapere mediano”, che non appare mai se non per “contrasto”, evidenziandone le tracce in maniera indiretta e frattale.

L’ombra è l’analogia inversa, che ben evidenzia il corpo proiettante.
A cosa equivale un “ombra”, a livello frattale?
Al “segno/marchio” impresso nelle 3d da una fonte relativa e “proprietaria”. L’ombra frattale non necessita di un corpo fisico proiettante:
l’Analogia Frattale (ri)prende ogni tipo di presenza (im)manifesta.
L’ombra sul Mondo attuale è qualcosa che lo “oscura indirettamente”.

Perché? Beh… per il semplice motivo che questo Mondo è ingiusto. Il grado (orizzontale) di ingiustizia regna ad ogni livello (verticale), in "virtù" di una replica precisa, diffusa nel tutto emerso. 

Il caso non esiste.
Il caso esiste se il principio ordinatore “lascia la presa”; anche se a quel punto "esiste il tuo principio ordinatore"