martedì 11 febbraio 2014

(Ri)ossigenazione simbolica e taglio della memoria.


Fino al 700 a.C. nelle scuole veniva insegnato che la Terra era sferica e che insieme agli altri pianeti, aventi anch’essi la stessa forma, girava intorno al Sole; era noto quindi il sistema eliocentrico. Circa nel 300 d.C. si insegnava che la Terra era piatta ed era al centro del sistema solare, veniva considerato eretico l’insegnamento riguardante la sfericità del pianeta.
In mille anni possono accadere moltissime cose, ma non da giustificare l’arretramento di una civiltà nelle conoscenze; a meno che un evento catastrofico, o bellico di vasta estensione, o un periodo di caos e terrore, abbia causato la perdita delle nozioni scientifiche acquisite. Un evento drammatico, la cui natura ci sfugge, avrebbe spinto l’umanità a dimenticare ciò che era conosciuto, forse, da millenni.
Le conoscenze elettriche - Mauro Paoletti
Un evento drammatico, la cui natura ci sfugge, avrebbe spinto l’umanità a dimenticare ciò che era conosciuto, forse, da millenni…
Ricordi quel “è solo un piccolo taglietto… per il tuo bene”, una citazione dal film “La bussola d’oro”?
Ebbene, sai che cos’è una lobotomizzazione?
La lobotomia era un intervento di neurochirurgia conosciuto anche come lobectomia o leucotomia. Consisteva nel recidere le connessioni della corteccia prefrontale dell'encefalo

Poteva essere eseguita con la variante dell'asportazione o distruzione diretta di esse. Il risultato più riscontrato era il cambiamento radicale della personalità. La lobotomia era usata in passato per trattare una vasta gamma di malattie psichiatriche come la schizofrenia, la depressione, la psicosi maniaco-depressiva o disturbi derivati dall'ansia. Oggi la lobotomia viene praticata, in una forma meno distruttiva e più selettiva, in casi di epilessia se il paziente è farmaco-resistente, e prende il nome di leucotomia temporale anteriore
 

lunedì 10 febbraio 2014

La legge "serve".


 

Servitù prediale:
la servitù predile è il diritto reale che ''consiste nel peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario" (art. 1027 cod.civ.)...
La storia (anche nella sua componente deviata) è lì a dimostrare che:
la legge è sempre stata dalla parte dei “forti”, ossia, che è sempre stata “scritta”, molto abilmente, per dare l’idea di uno Stato di apparente “diritto”, vestendo i concreti e contemporanei panni… di una verità di grado esattamente contrario (strategia che, ad un certo livello, diventa "preterintenzionale", ossia:
che va oltre l’intenzione di chi agisce... Link)
Occorre proprio essere "stolti" per non avere ancora compreso a pieno una simile realtà. Oppure è sufficiente essere sotto ad ipnosi/incantesimo o, ancora:
  • essere irresponsabili (cercare di trarre il massimo profitto dallo status quo, alias, conformarsi)
  • sentirsi impotenti (tirare a campare, alias, sopravvivere)
  • avere perduto ogni speranza (corrodersi giorno dopo giorno, alias, auto annichilirsi).
Non è difficile dimostrare che questa realtà è il frutto di tutti i comportamenti umani, sommati vettorialmente e diretti da una regia che non appare mai in prima persona.

Ad esempio:
quando un pediatra svizzero, il dottor Max-Henri Beguin, riuscì in qualche decennio a eliminare il problema della carie dentaria nelle famiglie che accettavano di seguire i suoi semplicissimi consigli dietetici (un caso senza precedenti), le comunità scientifiche e gli odontoiatri rifiutarono di riconoscere i buoni risultati da lui rilevati, adducendo a pretesto un’”assenza di rigore scientifico”. Eppure i fatti parlano chiaro:
a La Chaux-de-Fonds ci sono oggi molti giovani con una dentatura perfetta, con o senza il ricorso al fluoro. . .

venerdì 7 febbraio 2014

Teletrasporto nel vuoto.


 

Quando si leggono, in qualsiasi testo, delle espressioni tipo: “è come se…”, “allo stesso modo…”, “analogamente…”, etc. in cosa ci si imbatte? 
(1) In una sovrapposizione di stati: una cosa ne ricorda un’altra, a prescindere dal Tempo di appartenenza (allo stesso Tempo); (2) L’analogia è una “funzione atemporale”, che può essere colta o meno… seppure esista, a prescindere dal grado di attenzione o di percezione del lettore.
Che cosa si può desumere?
(1) Che il reame della “realtà 3d, scambiata per unica”, è paragonabile ad un tassello che “giunge/parte”, contemporaneamente, “da/per” (snodo)… (2) I reami di “realtà 3d” sono potenzialmente (com)presenti e dipendono/non dipendono dalla “presenza” dell’osservatore.
E che, dunque, le 3d sono una parte dell’intero

La prospettiva, attraverso la quale s’inquadra una “scena”, può essere tale da inglobare le intere 3d in modo da (ri)assumerle in un “punto”. Ciò permette di accedere ad un livello superiore della “circuiteria”, che sottintende l’opera Creatrice. 

Se le 3d (attuali) sono un punto sulla “mappa”, è logico che, per quanto asserito poco sopra, siano allo stesso Tempo anche “un puntino dotato di profondità ed altezza” (sovrapposizione di stati), in quanto ché, questo puntino, è solo lo schema approssimativo/semplificato di qualcosa che è, invece, dotato di capacità multi combinatoria (essendo una porta verso le infinite combinazioni di possibilità).