mercoledì 13 novembre 2013

Strategia perfetta.


  

Berlusconi, vittima di una grande ingiustizia giudiziaria, ha sempre tenuto un comportamento da uomo di Stato…
Angelino Alfano

Un “uomo di Stato”, che cos’è? Letteralmente, “un uomo dello Stato”. Cioè, un individuo che “appartiene” allo Stato. 
Che cos’è lo Stato? È una convenzione.
Dunque, la domanda sorge spontanea:
può un individuo in carne, ossa, sangue e quant'altro… appartenere ad una “convenzione”?
Una persona fisica che dipende da una persona non fisica?
 
Com’è possibile un simile comportamento arcano?
Ma vuoi vedere che… quel "tenero" film, chiamato “L’invasione degli ultracorpi”, affermava sottilmente il vero?

Vuoi vedere ch’è avvenuta una “possessione” dell’intero genere umano, in maniera tale che la "susseguente fantascienza" continuasse ad immaginare invasioni aliene, quando invece stava solamente "intuendo" ciò che era già avvenuto?
D'altronde, la pace, o questo tipo di pace alla “occidentale”, che dura da settant’anni, a cosa si può riparametrare, dando per scontato che tutti i livelli di verità vengano, comunque, riflessi dall’ambiente in maniera frattale?

Proprio a qualcosa che ha invaso qualcos’altro, senza colpo ferire (o registrando solo "danni collaterali")...



Personalmente, attraverso SPS, ho scelto di porre un Filtro di Semplificazione al vastissimo panorama della verità. Perché? Perché, non perdendosi la sostanza dell’informazione, ho preferito abbracciare quel livello materico nel quale la maggioranza della mia incarnazione è auto installata.
In questa maniera è più “adatto” trovare indizi relativi a ciò che l’impianto sensibile/intuitivo/coscienziale continua a trasmettere sulle “onde corte” del sentire.
Quale messaggio giunge continuo, instancabile come le onde del mare sulla battigia?
 

martedì 12 novembre 2013

Essere ed Esserlo.



Assistendo con la giusta “intensità” alla proiezione di un film, ascoltando la relativa colonna sonora e venendo in un certo senso “rapiti” da quell’insieme che si genera dentro di sé… avviene come una sorta di miracolo. In maniera inaspettata ci si trova coinvolti nella vicenda di “fantasia”, a tal punto che… la vicenda stessa diventa “autentica” per quella parte di noi regolata dalla potenza di elaborazione della mente.
Per la mente, l’input proveniente dal mix audiovisivo è reale, per cui essa ordina un comportamento delle parti come sequello che "vedi" stesse capitandoti davvero. Solitamente si prendono le parti del personaggio principale o, chissà, di colui o colei che maggiormente rispecchia un certo status quo individuale.

Se, allora, la mente si adatta a qualsiasi scenario sufficientemente “emotivo”, che cosa accadrebbe se "quello scenario cinematografico" corrispondesse al Mondo reale (3d)? Se quello scenario diventasse improvvisamente, per sua “estensione”, il Mondo esterno alla sala di proiezione? Se la continuazione del film divenisse la tua Vita? Se non si riuscisse più a scindere il film dalla presunta ed abituale realtà?

Dopo un certo periodo di Tempo, la mente e l’intero complesso umano, si abituano a qualsiasi avvenimento. La memoria, gioco forza, si adatta progressivamente non appena le generazioni iniziano ad “accatastarsi”, con il risultato sempre più evidente di “scordare le origini di un fenomeno di Massa” (ere).


È semplice constatare che un film corrisponde a quell’opera frutto dell’ingegno, della “sensibilità”, competenza, passione, interesse, di umani. Umani che sono alla base di tutte quelle varie mansioni, che occorrono al fine di realizzare l’opera finale.
Non esiste solo il livello della produzione e della regia. Esistono molti altri livelli, a cascata, necessari per condurre in porto le varie fasi di lavorazione.  
 

lunedì 11 novembre 2013

La firma.



 

Firma… Il termine deriva dalla parola latina firmus, nel senso di definito, inamovibile…
Link

Quanto è convenzionale questa definizione di firma? Basti pensare a quanti decreti legge siano stati firmati e poi regolarmente "superati" o a come un contratto firmato e sottoscritto abbia una scadenza. 
La firma, dunque, sembra essere un sigillo “inamovibile”, solo nel senso più stretto del termine e cioè quando va a designare il termine di un lavoro, che nelle 3d per coerenza sarà sempre un termine Temporaneo (apparenza)...
Infatti, nel reame fluido del Tempo 3d, nessun "lavoro" è mai definitivamente terminato (è la visione parziale delle "cose" che convince di ciò).
Con la firma si va, dunque, a chiudere provvisoriamente un certo ambito contrassegnato da una fine apparente, relativa ad un certo contesto ed alle sue “problematiche”…

Utilizzando solo il concetto usuale, che è annesso al vettore del “termine”, si può affermare tutto ed il contrario di tutto. Infatti, questa interfaccia tanto indefinita (linguaggio), è divenuta convenzionalmente sempre più densa di espressioni dubbie, cangianti, mutevoli ed (auto)ingannanti. 

La legge è arbitrata ed amministrata attraverso utilizzi convenzionali dei termini che, molto spesso, non sono nemmeno capiti e capibili dalla Massa. Una convenzione che indica un significato (Costituzione) ma ne vale un altro, in quanto a “peso specifico” (paradigma), in grado di raggiungere persino la polarità opposta della valenza "firmata" (valore d'apparenza).