Cosa narra ciò che vi suscita simpatia? E, invece, ciò per il quale provate empatia? Questi codici sensoriali comunicano allo stesso modo del linguaggio di superficie. Essi risultano in una condizione di funzionamento perlopiù perfetto e semmai è la ‘linea’ che risente della trasmissione di significato:
- l’interfaccia funziona ancora
- la decodifica funziona ancora
- la capacità di sentire funziona ancora.
I processi infrastrutturali fisico/organici risentono delle mille fonti di 'rumore di fondo' e di incrostazione, che caratterizzano la piena fioritura dell’apparato umano di captazione/senzienza.
Il termine simpatia deriva dal greco sympatheia, letteralmente ‘patire insieme’, ‘provare emozioni con...’. L'essenza della simpatia infatti consiste nel provare emozioni simili ad un'altra persona, emozioni come la gioia, la sofferenza, la libido.
La simpatia nasce quando i sentimenti o le emozioni di una persona provocano simili sentimenti anche in un'altra, creando uno stato di ‘sentimento condiviso’. Nel significato etimologico, il termine simpatia è usato per la condivisione di sofferenza o infelicità, mentre nell'uso comune esso può anche riferirsi ad emozioni positive. In un senso ampio il termine può anche riferirsi alla condivisione di ideologie…
Simpatia ed empatia.
Lo stato psicologico della simpatia ha tratti in comune con quello dell'empatia. Le principali definizioni sono:
- Empatia: abilità di percepire e sentire direttamente ed in modo esperienziale le emozioni di un'altra persona così come lei le sente, indipendentemente dal condividere la sua visione delle cose.
- Simpatia: abilità di percepire la situazione in maniera simile alla persona coinvolta. Questo quindi implica preoccupazione, o partecipazione, o desiderio di alleviare i sentimenti negativi che l'altro sta provando.
- Empatia, ma non simpatia: quando si sentono internamente ed in modo esperienziale i sentimenti dell'altra persona (empatia), ma non si intende alleviare le sue sofferenze (simpatia)
- Simpatia, ma non empatia: quando si sa che qualcuno sta male e si sente la voglia di aiutarlo, ma non proviamo in modo diretto ed interiore il suo sentimento di dolore (empatia)
- Empatia e simpatia: quando si percepiscono i sentimenti dell'altra persona (empatia) e si sente la voglia di aiutarla...
Sentirsi 'uno' con un altro essere umano è cosa abbastanza rara. L’energia che motiva o demotiva si muove secondo vie accomodanti, sul modello dello scorrimento acqueo, oppure secondo altre leggi inerenti ad una fisica differente della gradazione luminosa? È chiaro che ogni pensiero macinato dalla mente e con la mente è una sorta di surrogato dell’idea portante originaria. Idea che entra nel complesso umano penetrandolo da un altro luogo di concezione.
La prospettiva ‘diverte’, ossia ‘distoglie, devia’.
Ovviamente, la domanda successiva è: da ‘cosa?’
Da un’altra prospettiva; non più giusta o meno giusta ma… diversa, anche solo leggermente, come tutte le gradazioni tra due colori distinti.
Ciò mette chiaramente in risalto che ‘esiste sempre un altro modo di vedere le cose’ e, in questi infiniti modi di fare esperienza, esistono senz’altro anche ‘luoghi’ caratterizzati dalla trascendenza delle leggi della fisica 3d. Pur, se nelle 3d, esistono facoltà ganglio atte a permettere la ‘respirazione’ tra diverse realtà.
Vedere non è sentire, fisicamente… ma lo diventa utilizzando la terminologia poetica, ad esempio. Attraverso la Poesia è possibile andare al di là delle regole imposte e spaziare oltremodo con la propria capacità di ‘vedere allargato’.
L’acqua può scorrere anche al contrario, da sotto in su. Perché no? Nelle 3d è possibile creare un simile effetto attraverso l’utilizzo di pompe idrauliche; in maniera estesa o frattale, in altre dimensioni (nel senso di prospettive) l’acqua può circolare diversamente in quanto i gangli di respirazione utilizzano l’energia proveniente dalle due o più realtà collegate ma, isolate solo dalla capacità della mente di mantenerle distanti per gradazione di simpatia/empatia.
È sempre un punto prospettico, qualsiasi cosa si possa co creare attraverso le facoltà condensate della mente. Esistono attori, registi, comparse, produttori, etc. le fasi della Vita sono diverse e si muovono come un insieme di alghe viste dalla panoramica di un acquario. Questo movimento è solidale con le correnti che ‘ispirano’.
L’ispirazione è l’atto del ‘portare dentro’ allo stesso modo dell’inspirazione.
- Ispirazione = intuizione
- Inspirazione = fase della respirazione.
Nelle 3d tutto si divide dando luogo alla co creazione. La dualità non è una maledizione ma il simbolo frattale della divisione cellulare e viceversa. Loop auto concentrici.
I mattoni di base che sorreggono la Vita si disperdono nell’infinitamente piccolo, dettando per questo motivo la direzione da seguire, in quanto ché l’infinitamente grande non viene ritenuto un ‘mattone base’ per l’evidenza della mente abituata a classificare per quello che logicamente vede e rappresenta entro se stessa. Il grande è poi ritenuto formato dal piccolo, per cui la direzione dell’osservazione spira verso l’infinitamente piccolo, ossia il ‘non visto’.
Ciò non dimostra nulla e, semmai, permette di cadere in un altro tipo di loop:
quello che recita il motivo e crea la figura del: ‘ricercatore’.
Il ‘ricercare’ è un atto vorticante dell’esperienza; è uno stanziamento dinamico nelle spire del Tempo, che rimane l’unico aspetto a muoversi effettivamente attraverso la conta degli anni individuali, ossia registrati convenzionalmente dentro di sé. Una vera e propria memoria che attinge da banche dati di routine.
Una Vita può essere spesa interamente alla ricerca di qualcosa:
ricerca che certamente alla fine darà un frutto, in quanto la Natura frattale dell’energia lo prevede.
Non importa quale sia la via esplorata, perché inevitabilmente, in maniera più o meno ‘facile’, condurrà verso il senso più appropriato tra i risvolti/dedalo della possibilità.
Quando simpatia ed empatia collimeranno… apparirà per incanto il Santo Graal, sulla via certa della ricerca che, per maggiore valenza, occorrerebbe meglio appellare come:
via della scelta.
Cosa scegliete? La meta non è in dubbio. È il viaggio l’elemento portante dell’esperienza. Che via sceglierete di compiere? Quella diretta o quella più arzigogolata che potete inventarvi?
Nei codici che caratterizzano e sorreggono l’infrastruttura esistenziale, è scritto tutto.
E – sapete esattamente – cosa c’è scritto attualmente al livello 3d della vostra prospettiva?
Che avete delegato tutto a qualcosa d’altro. È un vero e proprio contratto stipulato altrove ma valido in questa partizione della Creazione. I codici di leggi 3d devono rispettare frattalmente e rispecchiare questo accordo sovradimensionale.
Il Nucleo Primo è anch’esso un eco frattale di quello che è accaduto altrove.
Tra un’era glaciale e l’altra esistono le tracce delle vostre precedenti esperienze. Non tutto è stato disintegrato dall’opera delle forze naturali. La biodiversità non lo permette…
Notate quanto sia fuorviante il concetto di ‘non nutrirsi di qualcosa’, se agganciato alla prospettiva della ‘linea’ in quanto sinonimo di apparenza fisica. Gli effetti delle sostanze introdotte in voi sono anch’essi biodiversi ed interagenti in maniera 'altra' e complessa in funzione del mix di valori caratterizzanti le vostre interiorità e facoltà più o meno soppresse/represse/avvizzite/iper valorizzate/etc.
Il mitocondrio e la tossicità da glutammato.
L'eccessiva stimolazione del recettore per l' N-metil-D-aspartato (recettore Nmda), da parte del glutammato, è in grado di produrre un ingresso massivo di calcio che può portare a morte il neurone… Il calcio in eccesso che affluisce, in effetti, va a sovraccaricare il mitocondrio, penetrandovi, determinando così perdita del suo potenziale di membrana e diminuzione della produzione di ATP...
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Non esiste in realtà un concetto di veleno in quanto tale e assoluto.
È sempre il mix ed il contesto che polarizzano la sequenza.
Da qui si sviscera il terreno fertile dell’apparenza…
Il motto delle forze disorientanti, comandate sempre da una parte del sé, è:
Sii quello che sembri.
Lewis Carroll
Ciò che viene alla luce, viene anche investito di una ‘carica’ dall’ambiente che trova; chi si adatta diventa una entità umana Antisistemica. Chi non si adatta diventa un’entità umana Sistemica, ripristinando e sostentando in questo l’azione polare che spazza e caratterizza le 3d.
Giorni della merla, perché si chiamano così.
I tre giorni più freddi dell’anno: il 29, il 30 e il 31 gennaio sono ‘i giorni della Merla’ , un modo di dire… Tutte le leggende concordano però su un punto:
i giorni della Merla annunciano la Primavera.
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È sempre così… nel freddo il caldo e nel caldo il freddo; e il simbolo del Tao lo ricorda molto bene.
‘È sempre così’ – designa la presenza di una caratteristica che, per altri versi, non è dissimile da un incantesimo. E ogni incantesimo è sorretto da una fonte di Magia…
Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole e faccia attenzione che non sia l'ombra di un pigmeo.
Novalis
Apparenza e Magia non sono la stessa cosa: l’una è la conseguenza dell’altra. L’una è il carburante dell’altra. L’una sostenta l’altra e l’altra mantiene fissa la rotta sino al primo scoglio affiorante non visto o sino alla terraferma.
Verso quale lido siete condotti?
Dipende da voi nella misura in cui tornaste ad esprimere l’Uno nelle 3d, come se all’interno di un giroscopio della vostra maestria.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com