lunedì 13 agosto 2012

Guerra totale.




‘I nemici dei nemici’: chi sono? I miei amici? In teoria. Solo in teoria.

In realtà, nel Mondo, c’è 'ampio spazio' per ritenere ognuno capace di vivere come un nemico per ogni altro suo simile. Non ci sono solo due fazioni che combattono ma, in teoria, la 'guerra' è totale.

Il frattale del traffico d’armi lo dimostra a pieno. 

Giustifichiamo, questo, in base ai rapporti d’affari e, dunque, al desiderio di ‘fare denaro’ da parte di pochi, che detengono il vero potere. Tuttavia, questo scenario è la rappresentazione di un qualcosa che emerge lentamente e costantemente dalla ‘terra’. La parte selvaggia e demoniaca dell’umanità. Un paradosso? No. 

Una lucida realtà trasfigurata dalla piega deviata della storia scritta dai ‘vincitori’.

Ho visto un film: ‘Lord of war’. Il suo finale è quanto di più perfetto e vicino all’essenza delle cose che muove il Mondo. Difficile trovare parole migliori e abbastanza concise per descrivere al meglio lo - stato dell’arte - che colora il Mondo

Ovviamente lo cito per intero e ne riporto la trasposizione originale, ritratta in Youtube. Le paroline magiche, ‘questo film è basato su fatti veri’, non fanno altro che aggiungere ‘valore’ alla scelta dei produttori di denunciare una situazione divenuta talmente grande ed evidente da non risultare più nemmeno visibile.

Allarghiamo a macchia d’olio, questo finale, e avremo trovato il bandolo della matassa, il pallino che sfugge in continuazione e che fa ammettere alla gente, espressioni del tipo ‘non c’è più religione’ oppure ‘Dio è morto’, come se il laccio che regola l’escursione del nodo del cappio, sia in qualche modo sempre collegato alla sfera religiosa. In questo film non c’è spazio per la religione. Il potere delle armi è ‘superiore’ e lega insieme, togliendo le caratterizzazioni degli usi e costumi, l’unico aspetto comune della vicenda:

la necessità di utilizzo delle armi per compensare la sete di violenza umana. È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare...

Un aspetto 'naturale' che emerge dalla terra che si calpesta. Nel ‘Signore degli anelli’, da dove il male estraeva il proprio esercito di fedeli servitori? Proprio dalla terra. Dalle sue profondità isolate, desolate e ritenute senza Vita.

Comunità, definite 'eretiche', dal punto prospettico dominante del Tempo,
come quelle dei Catari, definivano il corpo umano come 'demoniaco'. Che cosa significa? Ce lo ricorda, ad esempio, Rudolf Steiner, quando afferma che esistono delle entità in grado di colonizzare i vari corpi umani, compresi quelli più sottili e ritenuti inesistenti dal paradigma in auge. Il corpo, come aspetto visibile di un qualcosa di molto più strutturato rispetto alla sua parte emersa, è sede di Vita e d’esperienza. Powell ci ricorda che non c’è mai stata più Vita in un corpo che si decompone, ossia che non esitiamo a definire ‘morto’.

È sempre una questione di ‘punti di vista’. Dalla terra emerge quel lato che frattalmente è celato dentro di noi. Un 'lato oscuro della forza' che deve essere ri-compreso... e che lascia tracce di sè in ogni maniera e circostanza.

A pochi mesi, un feto umano ha una coda da rettile. Un residuo della nostra evoluzione. Era qualcosa da cui io non potevo scappare. Puoi combattere molti nemici e sopravvivere, ma non combattere la tua Natura, perché perderai sempre
Lor of war

Gli embrioni umani hanno una coda che misura circa un sesto della dimensione dell'embrione stesso. Con il successivo sviluppo dell'embrione in feto, la coda viene assorbita dal corpo. Questa temporanea coda è quindi una struttura vestigiale dell'uomo. Raramente capita che nascano bambini con una ‘coda morbida’, non contenente vertebre ma solo vasi sanguigni, muscoli e nervi, sebbene ci siano stati pochissimi casi documentati di code contenenti cartilagine o fino a cinque vertebre. 

La tecnologia moderna permette ai dottori di eliminare la coda al momento del parto

La più lunga coda umana nota è stata quella di un ragazzo di dodici anni, vissuto nell'allora Indocina francese, che misurava 22,9 cm. Un uomo chiamato Chandre Oram, nato in India, è famoso per la sua coda di 330 mm, ma si crede che più che di una vera e propria coda si tratti di un caso di spina bifida…
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La tecnologia moderna permette ai dottori di eliminare la coda al momento del parto. Come?
 
L'atavismo (dal latino atavus, che significa antenato) contrassegna una tendenza al ritorno alle caratteristiche presenti nell'antenato evolutivo di un individuo. L'atavismo, cioè, indica la ricomparsa, in un individuo, di un tratto che era scomparso molte generazioni prima. L'insieme dei caratteri atavici possono essere considerati come prove della storia evolutiva di un organismo che l'evoluzione ha poi cancellato o, in alcuni casi, riutilizzato…
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Cervello rettile o rettiliano.
È così chiamato perché fu il primo ad apparire, circa 300 milioni di anni fa. Importantissimo nella vita dell’uomo perché è responsabile di tutto ciò che è vitale, infatti regola la nutrizione, il sonno, l'istinto, i movimenti, la produzione ormonale, l'istinto di riproduzione, ecc

È il cervello che decide di rifiutare un combattimento, ma se è costretto a combattere non si tirerà indietro. 

Contiene le ghiandole più vitali, come l'ipofisi, l'epifisi, il talamo e l'ipotalamo. È infatti di vitale importanza tenerlo sano e in forma conducendo uno stile di vita sano a partire dall’alimentazione e alla pratica di attività sportiva. Al contrario, il sonno irregolare, l'uso di droghe o alcool e una vita sregolata lo danneggiano irreversibilmente. Questo cervello ha una memoria a breve termine, impara poco e solo dopo un lungo periodo di addestramento.
 
Tutti noi abbiamo quindi a che fare, nella nostra testa, con le reazioni istintuali, di pura sopravvivenza, tipiche dei rettili. Ciò che ci accade, accade prima di tutto nella nostra mente
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Abbiamo una parte del cervello definita ‘rettiliana’ e anche un abbozzo di coda. La ‘memoria a breve termine’ espressa dalla società attuale, sotto incantesimo, potrebbe essere una caratteristica evocata/replicata dal Controllo, attraverso il modello d’intrattenimento mediatico & co.

Nei primi anni del ventunesimo secolo, nessuno avrebbe creduto che il nostro Mondo fosse osservato da intelligenze più evolute della nostra, e mentre gli uomini erano impegnati nella Vita di tutti i giorni, qualcuno li studiasse, li analizzasse con la stessa precisione con la quale l’uomo scruta al microscopio le creature effimere, che brulicano e si moltiplicano in una goccia d’acqua

Con infinito compiacimento l’uomo percorreva il Globo in lungo ed in largo, fiducioso del proprio dominio su questo Mondo… eppure, attraverso la volta dello Spazio, intelletti vasti e freddi e ostili, guardavano al nostro Pianeta con occhi invidiosi e, lentamente, e indisturbati ordivano i loro piani contro di noi…
La guerra dei Mondi

Come non pensare alla genetica attuale, come a quel riflesso che veicola a quella relativa ad un passato dimenticato, che chiama sempre come un aggancio inesorabile alla propria ‘causa’? C’è un’eco che aleggia attorno al Pianeta. Sitchin e i Sumeri hanno tradotto questa verità attraverso la presenza di entità extraterrestri sulla Terra, le quali hanno interagito con la normale spinta evolutiva naturale, in funzione di piani e destini potenzialmente diversi rispetto allo status quo imperante al momento del loro arrivo nelle 3d terrestri. 

Allegoria o realtà? Che importa? Questa è un’orma (orma-i) stampata ineluttabilmente in noi. Fa parte di noi. Costituisce l’emersione di una versione della realtà, senz’altro avente scopo e dimensione fisica.

Oggi avrei bisogno di molto più Tempo a mia disposizione, perché il carico informativo giuntomi è certamente rilevante, tuttavia mi astengo dal rinunciare alla mia giornata in funzione di segnali ancora così poco delineati lungo il sentiero intrapreso. Per cui, concludo per oggi con la citazione promessa in apertura d’articolo. Una profonda denuncia e una grande presa d’atto di come taluni eventi seguano flussi naturali dell’interfacciamento umano sul Globo.

- Ha visto il giornale di oggi? Certificati di proprietà falsi. Compagnie fittizie. Tutto meticolosamente catalogato. Difficile trovare un signore della guerra, dittatore o despota, con cui lei non sia stato in stretti rapporti d’amicizia. È stata sua moglie, la sua ‘moglie trofeo’, che ci ha condotti alla meta. Senza che lei se ne accorgesse, l’abbiamo pedinata.
- Posso?
- Sì. Legga pure.
- È felice?
- Di cosa?
- Del giornale.
- Dice che sono tutto ciò che disprezza. Che sono l’impersonificazione del male. Che sono la cosa… il  responsabile del crollo della struttura della società e dell’ordine mondiale. Sono un fabbricante di genocidi. Se ha qualcosa da dirmi, lo faccia. Perché non ha molto tempo.
- A che gioco sta giocando? Ha forse le allucinazioni? Lei ha infranto ogni forma possibile d’embargo d’armi. Ci sono così tante prove contro di lei, da metterla in prigione per più ergastoli consecutivi. Passerà i prossimi dieci anni della sua Vita a fare la spola da una cella ad un aula di tribunale prima che lei incominci veramente a scontare la pena. Io non credo che si renda pienamente conto della gravità della sua situazione.
- La mia famiglia mi ha ripudiato. Mia moglie e mio figlio mi hanno lasciato. Mio fratello è morto. Mi creda… io mi rendo perfettamente conto della gravità della mia situazione, ma glielo assicuro… non passerò neanche un secondo in tribunale.
- Lei è un illuso.
- Lei mi piace, Jack. Beh, forse no, ma la comprendo. Le voglio dire quello che accadrà. In questo modo, potrà prepararsi.
- Va bene.
 
- Presto qualcuno busserà a quella porta e lei verrà chiamato; in corridoio ci sarà un suo superiore: come prima cosa si complimenterà per il bel lavoro svolto, le dirà che lei farà del mondo un posto più sicuro, riceverà un elogio ed una promozione e poi le comunicherà che mi rilasceranno. Lei protesterà, probabilmente minaccerà di dimettersi, ma alla fine io sarò rilasciato, esattamente per la stessa ragione per cui le pensa che sarò condannato: 

io sono in rapporti d'affari con i più vili e sanguinari uomini della terra che si sono proclamati leader; ma alcuni di questi uomini sono i nemici dei suoi nemici, mentre il più grosso commerciante d'armi del mondo è il suo capo:

il Presidente degli Stati Uniti, che spedisce più merce in un giorno di quanto faccia io in un anno. A volte è imbarazzante avere le sue impronte digitali sulle armi; a volte lui ha bisogno di un uomo come me per rifornire le truppe che non può rifornire personalmente. Così lei definisce me un male ma, sfortunatamente per lei, io sono un male necessario
- Ti direi di andare all’Inferno. Se non sapessi che ci sei già.
Lord of war
 
La maggior parte delle persone sono contente di uscire di prigione. Sapevo che mi avrebbero pagato per andarmene. Il fatto che loro avessero avuto bisogno di me quel giorno, non significava che non mi avrebbero usato come capro espiatorio la volta successiva, ma io sono tornato a fare quello che faccio meglio…
Lord of war

 

C’è senz’altro da meditare su questo materiale.

Esistono forze che ne replicano altre, e questo al fine di meglio poter comprendere come funzionano quelle più celate dal punto prospettico dimensionale in cui ‘si è’.

Esiste una ‘regia’ che vincola e veicola. Nulla è per caso e la ‘crisi’ è un acceleratore d’eventi controllato.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 10 agosto 2012

Acqua più pulita, ma con un po' di questa roba.




Dopo la caduta del Muro, sono state rubate nella sola Ucraina, 32 miliardi di dollari di armi: uno dei più grossi furti del XX secolo
Lord of War

Lo Spirito Santo non è altro che lo spirito Luciferico risuscitato ed ora assurto a più pura e maggior gloria, lo spirito della conoscenza autonoma, della conoscenza piena di saggezza… Gli uomini porteranno nella vita soprasensibile i frutti conseguiti in questa vita sensibile, e sempre di nuovo, ad ogni nuova incarnazione, dalla vita soprasensibile li riporteranno qui… La paura delle tare ereditarie è quanto mai un frutto del nostro tempo materialistico.
Rudolf Steiner

Secondo i principi dell'omeopatia, la miglior cura per un morso di medusa è un pizzico di Urtica urens 200 CH. Questo perché, grazie alle sue spicole, questo succo di ortica provoca la stessa sensazione del morso della medusa, guarendo ciò che provoca
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Queste tre affermazioni, relative a campi diversi della conoscenza/biodiversità ed esperienza di Vita, sono in qualche modo collegate, connesse le une alle altre. Esse parlano di ‘cose diverse’, ma sottendono anche una stessa verità. Quale?
 
Il ‘furto’, l’Entità non manifesta e il principio ‘che guarisce ciò che provoca’, sono la descrizione diversa della stessa faccia della medaglia, che di facce ne ha tuttavia due. Cioè? Le stesse verità che si possono dedurre, intuire ed intessere insieme, possono fare luce su un aspetto della verità possibile nelle 3d. Ossia, la barriera che si erge a protezione dell’imparzialità dello scenario 3d, nel quale viviamo l’esperienza della nostra Vita carica di lezioni da apprendere, è preservata da una serie di firewall naturali, atti a mantenere scissi ed a distanza gli ‘studenti’ dall’intelaiatura Antisistemica e dal suo ‘staff’, che si occupa di recitare il ruolo del corpo docente.

Nella scuola Terra 3d, al fine di mantenere viva la funzione auto educatrice, occorre che una serie di ‘bavagli energetici’ siano mantenuti attivi ed efficaci nei confronti della consapevolezza umana. È come recitare in un reality; all’inizio, qualcosa di noi si ricorderà dell’esistenza delle telecamere ‘nascoste’, ma dopo un certo lasso di Tempo, ci si abituerà a quel carico di spionaggio sempre attivo. 

Anche se l’umano riesce ad avere la meglio, interpretando e traducendo opportunamente il significato quantico delle ‘cose’ che attira lungo il proprio cammino, in quel momento egli avrà compiuto solo una fase della vera decodifica, perché la verità ha sempre due facce allo stesso Tempo

È come camminare sulle uova o tra vasi preziosi: occorre sempre fare attenzione e non svendersi mai alla prima sensazione corposa di ‘avere compreso’, perché quell’attimo sarà come una ‘truffa illusoria’, l’attimo che precederà una nuova caduta di fronte all'esercito unitario e belligerante dell’Ego.

No, è più una sinfonia leggera di eventi piuttosto che l’interpretazione corretta di una sola verità. Siamo alla corte di una essenza quantica e non locale, sfuggevole eppure sempre presente. Il suo frattale? L’aria o l’acqua o i pesci. Provate a raccogliere aria con le mani. Provate a schiacciare l’acqua tra le mani. Provate a prendere pesciolini a riva con le mani.

Tutto risulterà solo sfuggevole, effimero, stancante, illusorio...

La cosa certa è che ‘non siamo soli’. La Vita è sinfonia. La Creazione è orchestrazione di specie e di eventi. Gli umani vedono attraverso la propria ‘lente’ e non vedono ‘oltre’. Fanno partire tutto da essi in poi, per cui non si ritengono parte della ‘catena alimentare/energetica’, ma la fanno partire da loro come se loro ne fossero in un qualche modo avulsi.

Niente affatto: l’umanità è parte del tutto. Non è un qualcosa o un evento isolato nel tutto. Semmai si volesse alludere a qualche forma di ‘isolamento’, ciò non si figurerebbe certamente nell’isolamento dalla partecipazione al tutto, quanto all’illusione della separazione frutto dell’esistenza di altre ‘parti’ in analoga ricerca di comprensione e verità.

La separazione è sia naturale che artificiale ed è prevista a scopo auto educativo. Essa rende più ‘vera/autentica’ l’esperienza esistenziale. Essa è anche una strategia. Dipende da ‘dove’ la si osserva…

L’Homo erectus non era solo. 
L'ipotesi che l'homo erectus non fosse l'unica specie umana della sua epoca sembra trovare sempre più credito, grazie al ritrovamento di nuovi fossili, nella zona del lago Turkana, in Kenya, da parte del team guidato dalla famosa antropologa Meave Leakey, che da anni porta avanti il Koobi Fora Research Project (Kfrp), progetto di ricerca sulla storia dell'evoluzione dell'uomo.
 
Tutto iniziò quarant'anni fa (esattamente nel 1972) con il ritrovamento, nell'Africa orientale, della parte superiore di un cranio di circa due milioni di anni, che aveva delle caratteristiche molto particolari e non riconducibili all'Homo erectus ad esso contemporaneo: una faccia piatta e allungata e un cervello molto grande. Il fossile fu chiamato KNM-ER 1470 e suscitò un lungo dibattito tra i ricercatori che, anche a causa della mancanza di denti e della mandibola, non riuscivano a capire se potesse essere un esemplare dai tratti particolari di qualche specie di ominide già conosciuta o se fosse una nuova specie di Homo.
 
Dal 2007 al 2009, il team di ricerca ha condotto nuovi scavi in un raggio di dieci chilometri dal luogo in cui era stato scoperto quel primo fossile, portandone alla luce altri tre, datati tra 1,78 e 1,95 milioni di anni: una faccia molto simile a KNM-ER 1470 ma più piccola e due mandibole che hanno permesso di completare la testa ritrovata nel 1972 e ricostruirne quindi l'aspetto. Questo ha permesso ai ricercatori di ordinare tutti i fossili ritrovati in questi anni nella zona, dividendo quelli che non appartengono alla specie Homo erectus, arrivando a costruire due gruppi con caratteristiche distinte.
 
I nuovi fossili confermano la presenza contemporanea di due specie primitive di Homo, oltre all'Homo erectus, nel Pleistocene inferiore, in Africa Orientale’, scrive Meave Leakey insieme al suo team di ricercatori, in un articolo pubblicato da Nature.
 
‘Una scoperta che non solo ci aiuta a ricostruire la storia della nostra evoluzione, ma conferma anche che la linea umana è sempre stata caratterizzata da un'elevata varietà di specie’, conclude Fred Spoor del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, che ha diretto l'analisi scientifica dei fossili.
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Non solo ‘la linea umana’, ma l’intera ‘linea creativa/esistenziale’ è biodiversa. L’Universo fa esperimenti? In un certo senso, sì. Ci si deve sentire come svuotati di valore, per questa affermazione? Dipende da ogni individualità. È questo il bello ed il brutto della Vita biodiversa:

siamo tutti uguali e diversi allo stesso Tempo. Come reagiamo di fronte ad eventi d’identica matrice? Semplice:

in maniera prevedibile e allo stesso modo sfuggevole. Questa verità rende la Vita apparentemente ‘confusa’ da interpretare e capire, sfuggevole come un insieme di pesciolini che nuotano tranquillamente a riva mentre qualcuno o qualcosa tenta di acchiapparli.

La comprensione dovrebbe riguardare un qualcosa di ‘non competitivo’, di rilassato, come lo può essere un bimbo che gioca chiedendo tutto e niente all’Universo allo stesso Tempo. Quello di cui si necessita esiste sempre nel momento in cui se ne ha davvero bisogno e, quando se ne ha davvero bisogno, quel momento sarà come avere già risolto l’enigma ed essersi emancipati dal potere della sua risoluzione.

Senza attaccamenti riceveremo tutto quello che occorre per colmare il ‘vaso del desiderio’. Un recipiente in grado di riempirsi e svuotarsi alla velocità dell’immaginazione. Un evidente segnale che la nostra estensione va al di la della dimensione attuale.

Incendi boschivi: le cause impreviste.
L'Italia continua a bruciare. Come ogni anno, nel periodo estivo arrivano i roghi lungo tutta la penisola, in preoccupante aumento: 

stimati infatti dalla Protezione Civile oltre 3900 roghi soltanto nei primi sette mesi dell'anno…
 
È il dolo infatti la principale causa dei roghi, che si concentrano nel periodo estivo per celarsi dietro le cause naturali - come l'autocombustione di alcuni materiali, come concimi, che a determinate temperature possono prendere fuoco - o attribuendo la colpa al forte caldo e ai venti afosi. 
 
In realtà, le cause che possono provocare gli incendi sono numerose e quasi tutte sono riconducibili alle azioni negative - colpose o dolose - dell'uomo
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Il ‘dolo’ e le colpe umane. Ci si ferma sempre e solo lì. Tra l’altro, denunciando ma facendo ‘orecchie da mercante’ in sincronica presenza. A che serve? Serve solo per denunciare frattalmente la presenza di un ‘dolo’ d’altro tipo

ad opera di ‘attori terzi’, non chiaramente manifesti ma distinguibili attraverso la loro ‘scia’, il loro riflesso, la loro ombra nelle 3d. Il dolo è un filtro, come si scriveva anche ieri.

Ha una sua utilità ed un suo specifico scopo. Le ‘lezioni’ sono tali da condurre l’allievo anche alla distruzione di se stesso e del Mondo in cui vive. Se è necessario potremmo anche raggiungere quel livello d’insegnamento. Se serve, accadrà

Il referendum anti casta raccoglie 1,3 milioni di firme. Ma nessuno te lo dice.
Nei mesi scorsi sono state avviate due differenti raccolte firme, facenti capo a due diversi organizzatori (il movimento politico Unione Popolare e il Comitato del Sole) per arrivare a due referendum che puntano entrambi alla riduzione dei compensi dei politici, andando a colpire la legge 1261 del 1965

Entrambe le esperienze sono state pressocchè ignorate dalla maggior parte dei media… 

Ma è Unione Popolare, promotore dell'altro referendum, ad aver convocato ieri una conferenza stampa alla Camera dei Deputati (praticamente deserta di giornalisti e politici) per annunciare il raggiungimento di ben 1.305.639 firme

'Un risultato straordinario' è il commento soddisfatto di Maria Di Prato, segretario del partito. Se il referendum otterrà il via libera e dovesse essere approvato, andrebbe ad abolire la 'diaria' di deputati e senatori, circa 3.500 euro al mese che ognuno riceve per le spese di soggiorno a Roma ('compresi i circa 200 che nella Capitale già risiedono', commenta il segretario di Unione Popolare).
 
Insomma, nel silenzio generale dei mezzi di comunicazione tradizionali, la corsa del cosiddetto referendum anti-casta continua.
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Silenzio assenso. I Media, al soldo Antisistemico, onorano il proprio contratto non scritto con le forze che intrattengono gli umani sulla Terra 3d.
È agli umani che tocca il compito di ‘andare  oltre’, di accorgersi, accendersi, destarsi, etc. I Media è come se fossero dei ripetitori (alieni) del campo energetico più 'forte' al momento...

Se la Massa si destasse, i Media 'muterebbero'. I Media lo faranno quando la funzione d’energia critica li saprà attivare in tal senso. Essi risponderanno di conseguenza come seguendo la spinta della marea.

Acqua di rubinetto, ecco cosa bevi.
Monossido d'idrogeno.
La conosciamo come acqua, ma per l'Unione internazionale per la chimica pura e applicata è ossido di idrogeno (H2O). Essenziale per la vita, è il solvente universale, lubrificante biologico e refrigerante. Quando esce dal tuo rubinetto, però, questo semplice composto di idrogeno e atomi di ossigeno è mischiato con sostanze che, forse, non ti fa piacere ingoiare.

Zolfo.
Filtra nella terra e alcuni scelgono acqua ad alti contenuti sulfurei per il suo effetto ‘pulente’ (lassativo). Negli acquedotti pubblici la legge impone un livello di 250 parti per milione per minimizzare l'odore di uova marce.

Radionuclidi.
Milioni di anni fa le ceneri dei vulcani, ricche di uranio (U), hanno formato parte della crosta terrestre e l'U238 è arrivato nelle falde acquifere producendo isotopi radioattivi come radio, torio e radon. Ma niente paura: bevendo dal rubinetto non risplenderai anche di notte.

Trialmetano.
Come fluoro e bromo, il cloro appartiene agli ‘alogeni’, un gruppo di elementi molto reattivi, veri rompiscatole della tavola periodica, in grado di spaccare molte molecole. Per questo il cloro è perfetto per uccidere i microbi. Ma si combina con materia organica per formare trialometano, che danneggia Dna e fegato e può causare il cancro

Bromato.
No, non è una bevanda tonificante da tenere in frigo, ma un potenziale cancerogeno prodotto da processi di purificazione mal gestiti. Quando dell'acqua che contiene ioni di bromo provenienti da depositi naturali è purificata con trattamenti all'ozono (O3), si forma, purtroppo,il bromato (BrO3). 

N-Nitrosodimetilamina.
Questa molecola è servita per indurre il cancro nei topi e studiare come curarlo, ma non c'è nessuna cospirazione per avvelenarti. Il composto può formarsi come prodotto collaterale, quando l'acqua viene purificata con le cloroammine. 

Piombo.
In una stessa città la qualità dell'acqua non è uguale in tutti i rubinetti perché, spesso, anche se filtrata e purificata a regola d'arte, in alcuni quartieri o immobili passa in vecchie tubature che rilasciano piombo. Il metallo può causare problemi nello sviluppo fisico e neurologico, soprattutto dei bambini, quando si supera la soglia delle 15 parti per miliardo. 

Clorammine.
Hai presente le etichette di ammoniaca che dicono: ‘Non mischiare con candeggina’ e quelle della candeggina che indicano: ‘Non mischiare con ammoniaca’? Gli impianti di purificazione le ignorano: 

il risultato è acqua più pulita, ma con un po' di questa roba.
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'Acqua più pulita, ma con un po' di questa roba'. Fantastico!

L’interfaccia del linguaggio e della consuetudine è impagabile. Ci si adatta a qualsiasi condizione. Secondo me non esiste nemmeno il concetto di ‘velenoso/benigno’, bensì di ‘quantità/misura’ in funzione della propria equazione, di se stessi.

Tutti uguali e tutti diversi. Tutti girando a loop come pesciolini rossi nella palla dell’acquario. Come se ne esce? Innanzitutto, se ne esce quando si è pronti. Altrimenti perché ci vorrebbero 9 mesi di trasformazioni esperienziale del feto umano? 

Tutto ha i propri Tempi. Tutto.

Quello che sfugge adesso, avrà un senso ‘fra poco’, ossia non appena saremo pronti per accogliere quella certa verità, la quale sarà solo una faccia della medaglia, per cui risulterà ancora sfuggevole, necessitando allora di un centro di ‘attecchimento’ proprio, sufficientemente forte per ricomprenderla alla luce della verità d’insieme, che a sua volta ricomprende entrambe le facce della medaglia. 

La 'medaglia' raccoglie/descrive un ordine superiore di eventi, un nuovo giro della possibilità, l’uscita dal loop che intrattiene.

E ovviamente, non siamo mai da soli. Avete mai visto una scuola abbandonata agli alunni?

La responsabilità dell’Universo è legge, così come la famiglia è sorretta dall’amore, d’ordine diverso, tra i suoi membri. È sempre così: 

ciò che abbraccia esige sempre anche un corrispettivo energetico.

La famosa ‘catena alimentare’, definita così in termini medievali della consapevolezza evolutiva, scoperta e definita dall’umanità dal solo proprio punto di vista, pensando allo stesso Tempo di ritagliarsi fuori dall’appartenenza di quella osservazione:

una catena alimentare o catena trofica è l'insieme dei rapporti tra gli organismi di un ecosistema. Ogni ecosistema ha una sua catena alimentare e, siccome un individuo può appartenere a più di una catena alimentare, si crea una vera e propria rete alimentare.
 
Se degli organismi hanno lo stesso ruolo nella catena alimentare, appartengono allo stesso livello di alimentazione…
Link 


In questi termini il tutto risulta piuttosto terrificante, dando luogo al reame della paura e della sopravvivenza. Se abbiamo osservato in questa maniera è perché qualcosa ha filtrato la visione attraverso la propria sfera personale o attraverso la propria ‘firma’ energetica.

La nostra paura è la loro paura.

Loro? Di chi? Credete alle favole? Beh… è ora di tornare a crederci perchè sono molto più concrete di quello che si possa essere indotti a pensare...

Dipende anche da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 9 agosto 2012

Il comando che impedisce di abbandonare il campo.




Molto spesso ‘ci troviamo’ a vivere in situazioni davvero bizzarre o paradossali. Non solo in famiglia ma anche al lavoro o con altri individui ‘esterni’. Le relazioni, i legami, gli interessi, veicolano e conducono a veri e propri ‘ricatti sottili’, in grado di cementare i rapporti a livelli d’equilibrio insostenibili, tuttavia sostenibili attraverso l’impianto dell’abitudine e della paura del ‘giudizio altrui’.

Subentra una sorta di collosa omertà, di supina accettazione di una tal situazione, perché ‘sembra proprio che non se ne possa fare a meno’. È sempre l’alternativa che sembra non esistere. O, perlomeno, l’alternativa passa da vie impervie e praticamente impraticabili, se non mutando se stessi ed i propri pregiudizi personali.

Sino a quale punto si è disposti a reggere? 

Quel ‘punto’ è diverso per ognuno di noi, ma esiste un punto comune di fronte al quale ‘tutti’ reagiamo nella stessa maniera. Quale? Quel punto che mette a rischio la nostra sopravvivenza. Nel passato, quante volte fazioni diverse, ma legate dalla stessa nazionalità, hanno trovato un 'accordo stretto', proprio di fronte al pericolo comune di una invasione esterna?

Non si dovrebbe mai sputare nel piatto dove si mangia. Ok?

Lo scoiattolo grigio è a rischio, ma non di estinzione. È stato approvato dalla Ue un piano che prevede lo sterminio dell'animale per la salvaguardia dello scoiattolo rosso, che sarebbe invece a rischio estinzione proprio a causa dello Sciurus carolinensis, lo scoiattolo grigio. 

Verranno stanziati quasi due milioni di euro per quella che sarà un'operazione da film horror e che vedrà quindi la morte di molti scoiattoli per mezzo avvelenamento con topicidi, inalazione di gas e rottura del collo. Gli animalisti insorgono, ma non sono gli unici. L'etologo Roberto Marchesini appare scettico sull'intera operazione

'Ho già visto la gassificazione di nutrie e colombi: sono state campagne fallimentari. Fatte per ridurre il numero di soggetti, hanno ottenuto il risultato opposto perché si è operata una selezione della specie: sono sopravvissuti i soggetti più forti, che si sono moltiplicati. Più si seleziona una specie, più aumenta di numero

Sarebbe molto più interessante investire in un piano per il controllo demografico e in uno studio utile per capire se il declino dello scoiattolo rosso, attribuito alla presenza di quello grigio, sia da attribuire davvero a quest'ultimo. Non si conosce la causa della decimazione di molte specie, penso agli anfibi, in particolare a tante varietà di raganelle ormai quasi scomparse'.
 
Ma perché lo scoiattolo grigio sarebbe così pericoloso? Si tratta di una specie aliena, ovvero una specie che per svariati motivi si diffonde in un habitat diverso da quello originale, sconvolgendo così gli equilibri di quello autoctono…
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Ciò che si combatte, lo si rafforza.

Il comportamento alla base di ogni squilibrio, a livello 3d, è sempre a carico degli umani e questo frattale lo dimostra a pieno. Tuttavia, di fronte a sconvolgimenti planetari, le diverse specie si sono trovate anche a distribuirsi in maniera differente rispetto alle abitudini maturate nel corso di millenni.

Insomma, 'si torna a circolare' col ragionamento, ossia si ‘gira in tondo’ o a loop

Ogni ambito del pensiero, ma non solo, nelle 3d terrestri gira a 'tutto tondo'. È una forma di equilibrio energetico in movimento. Dal punto di vista di SPS, questa caratteristica è simile al concetto di Libero Arbitrio, ossia di ‘anello di contenimento elastico’:

un giro di possibilità all’altezza della nostra ‘maturità’ psichica, fisica, spirituale, etc.

Il frattale che dimostra molto bene questo concetto è il ‘classico’ cane che dorme di fronte alla propria cuccia, con tanto di collare, a cui è agganciata una catena lunga tot centimetri. La lunghezza di quella catena determina il perimetro di possibile escursione della Vita del cane

Quel ‘perimetro’ corrisponde al suo Libero Arbitrio. 

Occorre, tuttavia, introdurre un concetto di Libero Arbitrio derivato, ossia in funzione dell’intervento di un’altra specie, nel caso in questione, di quella umana che interagisce con quella canina.

Se allarghiamo questo ‘metro ispettivo’, cosa si può intuire? Che anche la specie umana dovrebbe risentire di questa caratteristica di dipendenza altrui. È un po’ un concetto similare all'applicazione di 'filtri' in grado di limitare o deviare o modificare l’assunzione della componente luminosa, che scende dall’alto e viene smorzata da ‘qualcosa’ che si trova nel mezzo tra due punti di trasmissione…

Riassumendo, la specie umana è caratterizzata anche da questa fenomenologia d’eventi:
  1. equilibrio energetico in movimento a loop
  2. filtraggio della possibilità di ricevere informazioni dirette.
Ossia, si trova sempre un punto di equilibrio o di abitudine in funzione di un’esperienza, che deriva da una parziale ricezione di informazioni relative all’ambiente circostante e a se stessi. Ergo? Si delinea la presenza sottile di un ‘qualcosa’ in grado di modificare il ‘cielo degli eventi’ direttamente raggiungibile e comprensibile dagli umani.

La più importante regola per i terapeuti sistemici era il ‘quid pro quo coniugale’, in base al quale ogni membro della coppia poteva guadagnare qualcosa dalla relazione (non s’intende solo il contratto conscio, ma anche le aspettative inconsce di riconoscimento e di compensazione). 

La scuola di Palo Alto sosteneva anche che molte famiglie disfunzionali delegavano ad uno dei loro membri (il membro sintomatico) il ruolo di ‘componente omeostatica’, che riportava ogni volta il sistema al suo stato di tranquillità dopo che una regola era stata minacciata. In sostanza quando un componente della famiglia manifestava un bisogno nuovo o una maggiore necessità di svincolo, che avrebbe portato la famiglia ad uno nuovo stadio vitale, il membro sintomatico subiva una aggravamento o un incremento del sintomo. 

Il membro sintomatico pagava un prezzo altissimo, ma permetteva agli altri membri della famiglia di mantenere i rispettivi ruoli, perché tutti gli altri problemi diventavano secondari rispetto al sintomo di questo membro. Le regole e le informazioni passavano ad un livello non verbale, attraverso la comunicazione analogica e furono studiati vari livelli di comunicazione

In ‘La pragmatica della comunicazione umana’ di P. Watzlawick troviamo la descrizione di questi diversi livelli. 

Ogni affermazione convoglia non solo un contenuto informativo, ma anche una direttiva al ricevente su come il contenuto deve essere letto, essendoci sia aspetti informativi che di comando, a volte congruenti, ma spesso incongruenti.
 
Nelle famiglie disfunzionali prevaleva l’incongruenza a livello di comunicazione, per cui il gruppo di Bateson cercò un costrutto teorico che potesse spiegare questa modalità interattiva e formulò la ‘teoria del doppio legame’. La teoria del doppio legame è il contributo più interessante della scuola di Palo Alto, applicata alla comunicazione della famiglia e alla schizofrenia. I concetti chiave sono i seguenti:
  • devono esserci due o più persone, una di queste è la ‘vittima designata’ e l’altra la persona che ‘lega’;
  • l’esperienza deve essere ripetuta nel tempo;
  • c’è una modalità di comunicazione verbale ed una analogica che contraddice nettamente la prima e che manda segnali tali da minacciare la sopravvivenza della vittima;
  • c’è un ‘comando’ nella comunicazione analogica che impedisce alla ‘vittima’ di abbandonare il campo;
  • quando tutti gli elementi vengono sperimentati per un po’ di tempo diventano automatici e si instaura un vero e proprio schema di ‘doppio legame’.
Nessuno dei due membri è responsabile del proprio comportamento, il tutto è circolare (teoria della circolarità reciproca) e non viene ricercata una causa e un effetto…
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Ecco l’emersione dell’incantesimo.

Il Mondo umano è interamente ‘infestato’ da questa ‘colla’ memorizzata magneticamente dappertutto. Ricordiamo, tuttavia, il ‘Metodo Indiretto’, ossia la possibilità di osservare ‘qualcosa’ non direttamente manifesto fisicamente, attraverso il suo riflesso nell’ambiente circostante. Questo è il metodo che la scienza utilizza per capire che in un certo punto dell’Universo esiste un Buco Nero.

Quando si dice ‘tra i due litiganti, il terzo gode’, che cosa si intende?
 
Proverbio usato per rilevare che nelle contese fra due persone, spesso viene a trarne vantaggio un estraneo.
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Attenzione: a loop, giungiamo sempre alla medesima intuizione, ossia che ‘esiste qualcosa tra noi e il Cielo’.

Come non prestare importanza a questa verità frattale?

Draghi denuncia: così i derivati venivano venduti a fette.
Come si è diffusa l'epidemia finanziaria dagli Stati Uniti all'Eurozona? Vendendo prodotti divenuti carta straccia grazie al giudizio benevolo delle agenzie di rating, che da questo voto traevano la maggior parte dei loro profitti. La denuncia, senza precedenti considerato chi la fa, arriva dal presidente della Bce Mario Draghi.

‘Le considerazioni della Banca d'Italia (Draghi al momento dell'interrogatorio era governatore di Via Nazionale) e della vigilanza in materia di derivati erano queste.
  1. Primo: quanto è il capitale che sta dietro questo prodotto?
  2. Secondo: quando io trasferisco un prodotto di questo tipo faccio un credito a una terza persona e poi vendo questo credito a un terzo. Quando c'è questa cessione del credito il vigilante si fa questa domanda: vengono ceduti tutto il credito e il rischio?’.
In soldoni Draghi, che ha avuto una lunga esperienza di vertice nella Goldman Sachs e quindi sa bene di che cosa parla, spiega al pubblico ministero che occorre capire ‘quanto capitale c'è nella persona che si assume il credito se il debitore non paga?’; in altre parole, quante possibilità ci sono che, in carenza di solvibilità del debitore, salti tutto? 

È questo il punto chiave su cui la crisi finanziaria si è avvitata negli Usa.
 
C'è poi un problema di ‘trasparenza dei prodotti’ e di capacità del mercato di valutarne la qualità.

‘Quello che è venuto fuori in maniera drammatica’, raccontava Draghi a inizio del 2011 al pm, ‘è che molti di questi prodotti erano stati costruiti in maniera tale per cui erano diventati molto complicati da valutare e da apprezzare. Se invece di esserci un credito ci sono mille crediti in quella scatola e mille crediti non sono fatti alle stesse persone, ma sono fatti a una pluralità di soggetti diversi, sono costruiti con componenti di rischio completamente diversi e con coefficienti di capitali completamente diversi. Dopodiché si fa una scatola e questa scatola viene venduta sotto forma di obbligazioni. È come affettare e vendere fette di quella scatola, ognuna con le sue caratteristiche di rischio e di capitale, per cui diventa complicato per il mercato apprezzare questo strumento’. 

E qui entrano in gioco le sorelle del rating, che nella crisi del 2007-2008 hanno avuto un ruolo fondamentale di arbitro in una partita da 670.000 miliardi di dollari (il valore attuale degli strumenti derivati nel mondo).

Il mercato non avrebbe nemmeno comprato queste scatole se non avessero avuto un rating da parte delle agenzie. Quindi le agenzie di rating si sono sostanzialmente prese la responsabilità di attribuire un rating a queste scatole, perché potessero essere poi vendute sul mercato ed è lì che la reputazione di queste agenzie è stata compromessa, perché tutti questi rating o gran parte di essi di sono rivelati sbagliati’. 

E il 90% dei ricavi delle agenzie di rating dipendeva proprio da questi voti ai prodotti strutturati, un clamoroso conflitto di interessi o peggio, secondo il presidente della Bce, di ‘soggezione al mercato e a chi emetteva queste scatole’. 

Una dichiarazione non da poco, se si pensa poi agli effetti che ancora oggi stanno propagando questi strumenti speculativi sui bilanci delle banche europee che proprio Draghi oggi è tenuto a vigilare e tutelare.
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Metodo Indiretto: capite?

Si comprendono verità ‘altre’, osservando da tutt’altra parte.

Draghi evidenzia questo panorama di malcostume, scaricando responsabilità. Però, ‘oggi’, la società privata della Bce si trova in una situazione di forza, proprio grazie a quella ‘truffa’ a cui Draghi allude. La ‘forza’ della Bce è che ormai ha costretto gli Stati Europei a chiedere formalmente il suo intervento salvifico. Ossia, cosa si ricorderà nella storia deviata? Che gli Stati ad un certo punto chiesero l’aiuto della Bce e non che la Bce impose loro di chiedere ufficialmente l’aiuto finanziario.

È cosa diversa…

Teoria del doppio legame:
a) devono esserci due o più persone, una di queste è la ‘vittima designata’ e l’altra la persona che ‘lega’;
b) l’esperienza deve essere ripetuta nel tempo;
c) c’è una modalità di comunicazione verbale ed una analogica che contraddice nettamente la prima e che manda segnali tali da minacciare la sopravvivenza della vittima;
d) c’è un ‘comando’ nella comunicazione analogica che impedisce alla ‘vittima’ di abbandonare il campo;
e) quando tutti gli elementi vengono sperimentati per un po’ di tempo diventano automatici e si instaura un vero e proprio schema di ‘doppio legame’...
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Attenzione nuovamente: e il terzo incomodo? Dove sta in questa faccenda?

Chi o cosa ha interesse ad intessere questa trama, questa ragnatela? Qualcuno o qualcosa che non si vede mai, che non vediamo, ma che possiamo ‘intuire’, proprio come qualche secolo fa, alcuni scienziati capirono che tra un Pianeta e l’altro doveva esisterne un altro

Lo capirono grazie al proprio intelletto ma anche grazie al proprio intuito.

Era ben noto da tempo che tra le orbite di Marte e Giove esisteva un anomalo 'vuoto', una distanza che separava i due corpi celesti ben maggiore di quanto ci si aspettasse ed apparentemente senza alcun ospite planetario

Il grande Keplero aveva immaginato la presenza di un pianeta vero e proprio ancora non osservato, ma ben presto l'ipotesi fu scartata perché ritenuta improbabile. 

Una relazione empirica, conosciuta come legge di Titius-Bode, mostra che le distanze dei pianeti dal Sole possono essere rappresentate da una semplice progressione geometrica

i valori che si ricavano da essa indicano molto bene le reali distanze dei corpi planetari dalla nostra stella. Lo stesso Urano fu scoperto proprio grazie a questa relazione, a 19 unità astronomiche dal Sole (ricordiamo che l'unità astronomica è la distanza Terra-Sole di 150 milioni di chilometri). 
 
Tra l'orbita di Marte e Giove, a circa 400 milioni di chilometri dal Sole, rimaneva da colmare una lacuna, secondo la legge di Titius-Bode: 

fatto sta che un pianeta, in quella posizione, non si riusciva ad osservare. Ciò nonostante diversi osservatori astronomici si dedicavano alla ricerca di questo corpo celeste mancante, un compito di enorme impegno trattandosi di scandagliare visualmente grandi aree di cielo senza l'aiuto della fotografia, che sarebbe stata applicata all'astronomia solo 80 anni più tardi.
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Questa capacità di triangolare è assolutamente necessaria, al fine di aumentare la consapevolezza relativa al ‘chi si è e al dove ci si trova’.
 
Uno studio recentemente concluso dai ricercatori dell'Università della Western Australia ha evidenziato come il malanno più diffuso tra i campioni olimpici sia l'asma cronica, un disturbo respiratorio causato da allenamenti continui e molto intensi. 

Ad esserne colpiti sono soprattutto coloro che praticano sport di resistenza, sia estivi come fondo, nuoto o ciclismo, sia invernali come sci di fondo e pattinaggio di velocità. La colpa sarebbe dell'inspirazione profonda e per periodi prolungati di aria troppo fredda o troppo inquinata
 
Secondo Kenneth D. Fitch, lo scienziato responsabile dello studio, gli atleti che soffrono di asma sarebbero sempre di più: 

tra il 1996 e il 2000 sono aumentati così tanto che il CIO, il Comitato Olimpico Imternazionale, ha deciso di vederci chiaro. In molti casi infatti gli atleti asmatici sono in cura con beta-2-agonisti, una famiglia di farmaci comunemente utilizzata per il trattamento di questa malattia

La cosa strana è che spesso questi campioni  hanno avuto prestazioni migliori rispetto ai colleghi sani. Che i beta-2-agonisti siano da considerare doping? È presto per dirlo: 

secondo Fitch potrebbe essere solo una questione di allenamento. Gli atleti asmatici si allenerebbero di più rispetto ai compagni per sopperire al deficit respiratorio e questo li porterebbe ad avere risultati più brillanti. O, al contrario, l'asma potrebbe essere una conseguenza di allenamenti più intensi della media ai quali si sottopongono i campioni maggiormente motivati.
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Ci sono vari loop, in questa faccenda, ma questo è davvero ‘fantastico’:

gli atleti asmatici si allenerebbero di più rispetto ai compagni per sopperire al deficit respiratorio e questo li porterebbe ad avere risultati più brillanti. O, al contrario, l'asma potrebbe essere una conseguenza di allenamenti più intensi della media ai quali si sottopongono i campioni maggiormente motivati…
 
Non se ne esce, se non triangolando. Il ‘terzo incomodo’ chi è e dove è?
  • beta-2-agonisti, una famiglia di farmaci
  • aziende farmaceutiche.
Che altro?

Desiderio degli atleti di primeggiare e vincere:

che i beta-2-agonisti siano da considerare doping?
 
Altro loop che mette in evidenza come gli scompensi attuali siamo il frutto di una ‘volontaria’ rinuncia alla propria integrità o interezza, cioè ad un non credere più in se stessi. Quando si fa largo un vuoto di questo tipo, qualcosa d’altro lo riempie immediatamente. Perché? Perché il frattale della gravità, del magnetismo e delle leggi della fisica classica, lo fanno immediatamente capire:

l’equilibrio muta all’istante quando si apre un nuovo vuoto.

Da ciò si comprende come la Terra 3d sia una ‘scuola esperienziale’ e che tutto quello che vi si annida, sia una sorta di ‘docente nemmeno consapevole di esserlo’.

L'ostrica gigante che nessuno vuole aprire.
Cosa fare di un raro fossile vecchio 145 milioni di anni che al suo interno potrebbe contenere un tesoro dal valore scientifico (ed economico) straordinario? Romperlo e rischiare, o conservarlo intatto e tenersi il dubbio?
 
La perla è una forma di difesa del mollusco contro agenti esterni potenzialmente irritanti per i suoi tessuti

quando un parassita o un pezzo di conchiglia riescono a entrare tra le valve dell'ostrica, vengono immediatamente ricoperti da strati successivi di madreperla così da isolarli. A questi si sovrappongono poi svariati strati di calcio e altri minerali che creano il prezioso gioiello biologico.
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La perla è come un tumore, ma in questo caso, traslato rispetto alle vicissitudini umane, assume ben altra valenza. Un importante sospetto potrebbe estendersi alla presenza di organismi nanotecnologici presenti in noi da Tempo, respirati insieme all’aria o ingeriti attraverso il cibo sofisticato.

L’effetto spia viene scambiato per un pericolo…

Facebook si lancia nel gaming on line a soldi veri.
Pur di recuperare finanziariamente terreno, Facebook si allontana dalla concezione puramente ‘social’ e ‘for fun’, che ha caratterizzato la sua nascita nelle intenzioni del fondatore Mark Zuckerberg e si lancia nel gambling on line con soldi veri
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Sembra non esserci fine di continuità per questo paradigma:
  • molte famiglie disfunzionali delegavano ad uno dei loro membri (il membro sintomatico) il ruolo di ‘componente omeostatica’, che riportava ogni volta il sistema al suo stato di tranquillità dopo che una regola era stata minacciata
  • le regole e le informazioni passavano ad un livello non verbale, attraverso la comunicazione analogica e furono studiati vari livelli di comunicazione.
  • ogni affermazione convoglia non solo un contenuto informativo, ma anche una direttiva al ricevente su come il contenuto deve essere letto, essendoci sia aspetti informativi che di comando, a volte congruenti, ma spesso incongruenti

Come continuiamo a leggere questo paradigma?

Quando ci accorgeremo degli altri ‘livelli della comunicazione’?

Quando intuiremo apertamente l’esistenza di un ‘filtro’ tra noi e la Luce?

Un ultimo pensiero.

Lo schema dell'Albero della Vita è formato da:
  •   4 mondi
  • 10 centri energetici (o numerazioni chiamate Sephiroth)
  •   3 veli di esistenza negativa non manifestata
  •   3 pilastri e 22 sentieri.
Il cui insieme forma le 32 vie della Saggezza (queste 32 vie corrispondono alle dieci Sephiroth e ai ventidue sentieri)…
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Insieme siamo Uno.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com