venerdì 27 gennaio 2012

Cambiamento e inerzia: azione e reazione. Reset.




Chi prende l'umanità con le sue illusioni, e tenta con esse di influenzarla, non deve essere biasimato.
Ernest Renan

Partiamo da questa riflessione da ‘sotto alla doccia’:
  • il Foscolo concepisce la ‘dottrina delle illusioni’ - come fuga dal sé
  • Zeland evidenzia il meccanismo dei ‘pendoli’  - come fuga dalle illusioni del sé.
Il primo si rifugia nelle illusioni, il secondo evidenzia proprio questo meccanismo. La differenza è vettoriale, ossia nella direzione intrapresa dal processo della consapevolezza. Un’altra differenza è insita nel tempo in cui vivono i due personaggi. Possiamo osservare le ‘abitudini’ di oggi, o il paradigma in auge, dalla diretta osservazione di alcune radici già esistenti ai tempi del Foscolo:

il Foscolo vive in un periodo delicato della nostra storia, un periodo di crisi, di passaggio. Fatti importanti sconvolgono la società europea: rivoluzione francese, imprese napoleoniche, Restaurazione, società segrete e movimenti liberali...

Vive il dramma spirituale della sua generazione.
Essendo un intellettuale molto sensibile ed impegnato, egli vive il dramma spirituale della sua generazione, una generazione combattuta fra ideali rivoluzionari e desiderio di pace, fra materialismo ed ansia religiosa, fra razionalismo ed idealismo, fra arte neoclassica e tendenze romantiche...

Riflette le contraddizioni del suo tempo.
Ed il Foscolo riflette pienamente le contraddizioni del suo tempo: il suo pensiero e la sua poetica sono pieni di dubbi, oscillazioni, scelte contrastanti.

Ha una vita inquieta.
La sua stessa vita appare inquieta, disordinata, tumultuosa:

una vita tipicamente romantica. Al di là di ogni calcolo e buon senso, il poeta si abbandona spesso ai sentimenti, ai folli amori, alle roventi passioni...

Una vita, quindi, in balìa di un cuore che, come egli stesso amava dire, è ricco di vizi e di virtù: capacissimo di battersi per gli ideali più nobili quanto di perdersi dietro agli istinti più bassi (come l’amore per il gioco, il lusso...), pronto spesso al dirompente furore dell’impegno politico, ma anche disposto, talvolta, a chiudersi rigidamente in se stesso.

Un carattere senza pace, senza equilibrio: egocentrico, scontroso, insofferente...

Diventa illuminista, ateo, materialista.
Perduta la fede cristiana, egli aderisce pienamente alle filosofie illuministiche: si sente razionalmente ateo e materialista. Per lui sono valide solo le conoscenze che derivano dai sensi e dalla ragione; l’universo è un meccanismo che si autoregola: un ciclo perenne di nascita, morte e trasformazione della materia; e l’uomo è un semplice ingranaggio di questo organismo: si muove ed agisce in base a forze meccaniche: istinti, passioni, lotta per la sopravvivenza...

Foscolo, dunque, è un pessimista.
L’uomo, dunque, vive in un mondo senza speranze, senza verità assolute, senza entità ultraterrene. La vita è un drammatico errare senza scopo verso il 'nulla eterno'. Da ciò deriva il radicato pessimismo del poeta, la sua disperata angoscia esistenziale. 
 
Ma avverte il fascino dei grandi ideali.
Ma se la ragione gli detta simili considerazioni, la sua profonda sensibilità lo porta intimamente a diffidare di queste concezioni meccanicistiche. Il Foscolo intuisce che una vita basata solo sul materialismo esasperato, sarebbe un’esistenza vuota e squallida. Egli avverte il fascino del trascendente, l’ansia di infinito, egli avverte la necessità di credere in più alti ideali, negli ideali, di verità, libertà, giustizia, patria, bellezza, amore... 

Ed elabora la sua 'religione delle illusioni'.
D’altro canto egli si rende perfettamente conto che tali valori sono  solo illusioni momentanee (l’amore prima o poi finisce; la bellezza sfiorisce; gli ideali politici non si realizzano...) ma vi si aggrappa lo stesso con passione perché senza di essi, afferma, 'io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor di più) nella rigida e noiosa indolenza'.

È questa la sua 'religione delle illusioni': una religione la cui fede è sempre messa a dura prova: spesso all’uomo che si rende conto della caducità degli ideali, non rimane che il suicidio.
È quello che succede all’Ortis: visto il fallimento di ogni sforzo patriottico, vista l’impossibilità di un amore felice, vista l’incapacità di dare un nobile senso alla propria vita, egli si suicida eroicamente. E lo stesso Foscolo, in più di una occasione, invoca la morte come fine di tutti i suoi travagli.

Fra cui spicca la poesia come 'eternizzatrice di valori'.

Ma fortunatamente questa 'teoria delle illusioni' non ha sempre risvolti così pessimistici, se non altro perché fra le illusioni, fra i miti, fra i valori più alti c’è la poesia

la più grande espressione di umanità e civiltà: la sola in grado di eternizzare i valori (e con essi gli eroi e i poeti).
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Fin dall’infanzia ci hanno insegnato a sottometterci alla volontà altrui, a fare il nostro dovere, a servire la patria, la famiglia, il partito politico, la ditta, lo stato , l’idea...servire tutti e qualsiasi cosa e solo in ultima istanza noi stessi. Ognuno di noi in un modo più a meno accentuato ha un senso del dovere, della responsabilità, dell’obbligo e di colpa…
Lo Spazio delle Varianti – Vadim Zeland 

Il contesto evidenziato dal Foscolo è completamente ‘figlio’ del suo tempo ed, al contempo, rivelatore del suo tempo. Le grandi correnti di potere scorrevano nell’Europa, scuotendola da cima a fondo attraverso la capacità del ‘rinnovo’ e l’abitudine della ‘restaurazione’, del ‘vecchio’, che intende sopravvivere ad oltranza.

La forza d’inerzia di un ‘vettore’ gravita ancora per molto tempo, anche quando le condizioni energetiche sono ormai pressochè cambiate: si dice che ‘qualcuno o qualcosa ha fatto il suo tempo’. 

Tuttavia la spinta inerziale rimane presente ‘oltre’ all’evidenza prospettata dal rinnovamento, sintanto che questo rimane solo nel livello potenziale della manifestazione.

È il simbolo frattale del 'ritardo' accumulato nel tempo deviato.

Questo fatto è un altro ‘responsabile’ del senso di smarrimento che fluisce riccamente quando un’era sta cambiando o è già cambiata ma non ha ancora manifestato i propri effetti nelle 3d.

La Poesia è capace di permettere la ‘respirazione’ del cambiamento quando è ancora allo stato ‘silente’ o di potenziale. Foscolo lo comprendeva intimamente, pur essendo un uomo relativo, ‘bagnato’, dal proprio tempo. La sua opera, insegnata nelle scuole ancora oggi, è molto pericolosa – se non ‘disinnescata’ - per almeno due motivi:
  1. l’inconsapevolezza attuale giovanile
  2. l’inconsapevolezza attuale dei docenti.
Che cosa stanno andando a realizzare le due ‘categorie’ umane? L’una riversa nell’altra il proprio ‘sapere’. Ma questo ‘sapere’, chi lo ha tramandato e chi ha deciso d'insegnarlo e, in definitiva, perché proprio in un certo 'modo'? 

Per fortuna, piuttosto che subire danni indelebili, è meglio che gli studenti siano ‘irresponsabili’, nel senso che quello che gli entra in un orecchio gli esca dall’altro, senza colpo ferire. La dottrina Foscoliana rappresenta una forza inerziale da ben padroneggiare attraverso la propria ‘preparazione’ spirituale, o conoscenza di se stessi

Il rischio è quello di assorbirla in quanto tale e ‘come insegnata’, per cui in un periodo tanto instabile come quello dell’adolescenza, essa può insinuarsi in profondità ed alimentare pessimismo cosmico e ampie depressioni. È sempre un motivo di ‘humus’, di terreno adolescenziale ancora poco preparato, e di modalità, sensibilità individuale, dei docenti all'interno del 'programma scolastico impartito dall'alto'.

Scrivo ovviamente aspetti inerenti alla mia esperienza esistenziale, che cerco di utilizzare come cartine di tornasole per interpretare la media massiva. 

Italia Oggi: Evasori per necessità. La Guardia di finanza riconosce alla Camera che c’è chi non paga le tasse per poter sopravvivere. Quindi niente verifiche sui poveracci…
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È questa la 'deriva' del paradigma in corso: un generatore di ‘dramma’ completamente automattizzato, robotizzato nelle routine dell’inconscio conquistato dall’Antisistema, come riflesso del potere parassitario imperante a livelli della vibrazione non direttamente percepibili attraverso i sensi comuni

I ‘poveracci’ siamo noi. 

Il termine è in senso dispregiativo. Che cosa significa? Significa, frattalmente, che quella è l’impressione che si è creata nell’entità di controllo. Ai suoi ‘occhi’ siamo dei poveracci; talmente ‘poveracci’ da essere utilizzati come batterie infinite di alimentazione inversa o negativa. Il vero senso di questo termine, in peso specifico inerente alla conoscenza parassitaria, è questo:

come può un essere divino accontentarsi di vivere in questa maniera? 

È quasi ‘stupore’, imbarazzo, che nel tempo è stato superato vista la mancanza di senzienza umana.

Il potere di controllo si è abituato al nostro sfruttamento, vista la nostra ‘rinuncia’ al risveglio. Ha preso forza e convinzione – rinuncia dopo rinuncia umana. E oggi siamo alle prese con l’intera emersione delle conseguenze della nostra 'dimenticanza'. Una perdita di memoria certamente sensata ai fini del cammino relativo al ‘conosci te stesso’. Una sorta di ‘inganno’ per la Tenebra che, incoraggiata dalla nostra latitanza, ha trovato il coraggio di emergere alla Luce.

Dal punto di Luce è più facile ‘vederla’ e aiutarla a ‘comprendere’. In questa maniera i cammini coincidono

Vediamola all’opera.

Cameron, la Tobin Tax è una pazzia.
L'idea dell'Unione europea di tassare le transazioni finanziarie è ‘semplicemente una follia’, ha dichiarato oggi a Davos il primo ministro britannico David Cameron.

‘Prendere in considerazione questa ipotesi in un momento in cui stiamo lottando per rilanciare le nostre economie è semplicemente una follia’, ha spiegato il premier inglese durante il suo discorso al World Economic Forum, aggiungendo che se l'imposta dovesse entrare in vigore in Europa potrebbe ridursi il Pil dell'Ue di 200 miliardi di euro, bruciando in questo modo circa 500mila posti di lavoro e spingendo il 90% dei mercati a lasciare l'Ue.

Per Cameron è arrivato il momento di prendere decisioni coraggiose per rilanciare la ripresa economica nell'Ue, ma non è il momento ‘di farci prendere dalla paura del fallimento: bisogna dimostrare la nostra leadership e prendere decisioni coraggiose’…
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Non è la ‘paura del fallimento’ a muovere certe idee. Il ‘fallimento’ di questo scenario 3d non sarebbe la ‘fine’ ma un nuovo inizio, che a livello di potenziale eterico è ormai maturo. Prima o poi emergerà anche nelle 3d e questa emersione dovrà forzatamente scansare la forma energetica che troverà ad occupare il suo ‘posto’. 

La spinta inerziale Antisistemica confonderà sempre di più le menti collegate alla matrice della consuetudine.

I ‘dinosauri’ non permetteranno che un nuovo meteorite li possa colpire, incoraggiati dal fatto che, questo scenario è predisposto per ciclare in virtù della propria funzione di ‘nave scuola’. 

Ricordo sempre che ‘il raccolto non matura tutto insieme’.

Quindi? Quindi occorre completare il cammino individuale in maniera altruista, etica, morale e responsabile nei confronti del’ tutto’, pensando innanzitutto a sé, ma non in maniera egoica. Lasciando andare tutto quello che non è in sintonia con la propria vibrazione ripulita d’essere. Il cambiamento nelle 3d deve essere un effetto del nostro rinnovamento: deve accadere per osmosi, per effetto silente, per inerzia…

I dinosauri? Eccone uno:

il direttore del Tg4 Emilio Fede ha intenzione di andare in pensione a giugno e lasciare la direzione. A 81 anni e dopo 23 di conduzione. L'ha dichiarato in un'intervista alla Zanzara su Radio24

'Sarà una separazione consensuale, questo è sicuro. Tengo il mio ufficio, questo è già importante perchè con l'aria che tira potrei finire in una roulotte. E l'azienda è d'accordo su un settimanale di approfondimento su Rete4 in seconda serata. Praticamente è già in palinsesto'...
 
L'instancabile direttore non ha però intenzione di darsi alla macchia, quanto alla politica. La domanda è: Camera o Senato? 

'Spesso Berlusconi mi ha proposto la candidatura in Italia e ho sempre detto di no perchè volevo restare al Tg4. Però a giugno quando lascerò la direzione glielo chiederò. Non mi dispiacerebbe andare in Parlamento... Mi piacerebbe fare un'esperienza in Parlamento, magari insieme a mia moglie che è già senatrice'. Ergo Senato...
 
Per ora, dunque, nessuna certezza. Solo quella della condanna di Fede nell'ambito del processo del caso Ruby: ‘Sono già stato condannato, dunque non me ne frega niente. Il processo è scontato. C'è stata un'aggressione totale e questo pesa’.
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Come potrebbe influire, il possibile Senatore Fede, sul processo del cambiamento già in atto e scambiato per ‘crisi’ dall’opinione pubblica? 
  • Tengo il mio ufficio
  • mi piacerebbe fare un'esperienza in Parlamento, magari insieme a mia moglie che è già Senatrice
  • Sono già stato condannato, dunque non me ne frega niente.
Senza giudizio, mi limito ad interpretare quello che giunge a livello informativo e sensoriale, avendo ben chiaro che non esiste nessuna distinzione energetica tra un Santo e un Peccatore

essi interpretano delle 'parti' funzionali al proprio cammino riflesso in quello sociale.

Una nuova forma di alimentazione nella Germania degli sprechi.
I cittadini tedeschi ogni anno gettano mediamente 105 chili di cibo ancora commestibile nella spazzatura.
È quanto emerge da uno studio diffuso a fine 2011 dalla Fao. È proprio per questo che nel paese si sta diffondendo in maniera sempre più massiccia un fenomeno molto particolare. Sono, infatti, sempre più numerose le persone che rovistano nell’immondizia dei supermercati per cercare alimenti di ogni genere...

Oltre al dilagare del consumismo, vi è una errata convinzione che anima le scelte dei consumatori tedeschi. Molti cittadini, infatti, credono che la data riportata sui prodotti evidenzi una data inderogabile di scadenza, ma in realtà segnala soltanto un’indicazione di massima. Ed è proprio per assecondare questo atteggiamento che i proprietari dei negozi gettano nella spazzatura beni alimentari che altrimenti resterebbero invenduti. Di conseguenza i bidoni della Germania sono quotidianamente zeppi di mele, banane, latte, caffè, yogurt, zucchero e formaggio.

La scelta di raccogliere cibo dai rifiuti è diventata così diffusa che è stato addirittura coniato il nuovo vocabolo 'containern', traducibile con 'contenitori da cui prelevare alimenti'. Sono inoltre nati siti internet in cui vengono indicate le zone migliori dove recarsi per mangiare gratuitamente gli scarti

In risposta a questa pratica, supermercati e negozi hanno iniziato a sigillare i bidoni della spazzatura oppure hanno assunto del personale per tenere lontani i 'saccheggiatori'…
 
La Germania non è, tuttavia, l’unico paese del mondo industrializzato a distinguersi per l’enorme quantità di sprechi. In base alle stime realizzate dalla Fao, un terzo del cibo presente sul pianeta viene gettato via. Nelle nazioni occidentali il cibo che si trasforma in spazzatura (222 milioni di tonnellate) raggiunge quasi la produzione alimentare netta (230 milioni di tonnellate) dell’Africa sub-sahariana.
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È questo il paradigma dei dinosauri

convincere a comportarsi in maniera utile alla sola generazione di energia polarizzata negativamente. Le date di scadenza, presenti su ogni prodotto confezionato, sono una strategia occulta relativa al business, alla obsolescenza programmata e, dunque, un inno al consumo sfrenato carico di ‘sensi di colpa’; come se quel monito che sentiamo in profondità non riuscissimo proprio a soffocarlo, generando di conseguenza attrito tra esterno e interno e ‘soffrendo ‘per questo.

Il cibo, il prodotto, si trasforma di conseguenza in un qualcosa di ‘sporco’, destinato al cassonetto dell’immondizia come riflesso frattale dei nostri Colon imbrattati da chili di ‘sporcizia’.

Commodity: Nomura, l’oro è un bene rifugio o un asset rischioso?
L’oro è un bene rifugio o un asset rischioso? Se lo sono chiesto gli analisti di Nomura alla luce della correlazione positiva evidenziatasi a partire dallo scorso settembre tra il metallo giallo ed i mercati azionari…
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È tutto sistematicamente messo in discussione. Vedete? Il dubbio viene insinuato continuamente nelle ‘sfere’ mentali disturbate della massa. È una ‘sofferenza’, allo stesso modo del termine usato dalle Banche per descrivere i carichi pendenti, il credito a rischio: le sofferenze bancarie.

Il Tar rivoluziona il telecomando del dtt.
Colpo di scena nel mondo della televisione italiana. Il Tar del Lazio... ha accolto il ricorso di Sky Italia sul provvedimento dell'Autorità per le comunicazioni che ha fissato i criteri di assegnazione dei numeri del telecomando (Lcn) per i canali della nuova piattaforma digitale terrestre, ormai in uso da più di 11 milioni di famiglie italiane.

Fonti vicine alla pay tv di Rupert Murdoch hanno confermato la notizia, che rischia di comportare una vera e propria rivoluzione nel settore televisivo in chiaro rimettendo in discussione tutta la geografia della numerazione dei canali attualmente in onda. Il provvedimento di 300 pagine, depositato presso il Tribunale amministrativo del Lazio, dovrà essere ora visionato dai legali di tutte le parti in campo e sarà soggetto anche alla valutazione del secondo organo di giudizio, il Consiglio di Stato.
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Il cambiamento è sempre in atto, però può avere anch’esso le due polarità del contesto 3d:
  1. continuità del paradigma nel cambiamento
  2. cambiamento del paradigma.
Riflettete voi sul significato frattale del cambiamento della numerazione dei canali e dell'assegnazione numerica dei tasti dei telecomandi, facendo attenzione a non giudicare ma all’osservare dal livello prospettico più consapevole che riuscite a padroneggiare.

La Bce s'Interroga Su Come Gestire Bond Greci Che Detiene.
La Bce s'interroga e rischia di dividersi sulla gestione dei 40 miliardi di euro di bond greci in scadenza che detiene. Lo rivelano fonti dell'Eurotower secondo le quali l'istituto non intende accollarsi volontariamente una perdita sul rimborso dei titoli greci, ma sta discutendo la possibilità di dover accettare una perdita forzata e sta prendendo in considerazione le opzioni legali con cui evitare una simile eventualità

La Bce ha acquistato i titoli di stato greci e li ha accettati come collaterale in cambio di prestiti, per evitare un collasso di Atene. Si tratta di bond in scadenza, sui quali Francoforte non ha ancora deciso cosa fare. Il presidente dell'istituto, Mario Draghi, circa due settimane fa ha preferito rispondere con un 'no comment' a chi gli chiedeva quale posizione Francoforte intendesse assumere. 'Vedremo come va il negoziato (coi creditori privati, ndr) e poi ci faremo un'idea' ha replicato in quell'occasione Draghi .
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Sta discutendo la possibilità di dover accettare una perdita forzata e sta prendendo in considerazione le opzioni legali con cui evitare una simile eventualità.

Attenzione. In questa proposizione latente è insita la possibilità del ‘reset’. Cioè? Cioè fare finta che non sia accaduto nulla, adesso che il debito è giunto sino agli organismi internazionali. Nella loro pancia può magicamente annullarsi come smettendo di giocare una partita a Monopoli

Ma, dato che l’autorità degli stessi enti non smetterà di alimentare l’eggregora del denaro, allora il gioco riprenderà da un nuovo punto opportunamente e strategicamente ridisegnato.

L’obiettivo è non perdere la posizione dominante conquistata nel tempo.

Se la legge cambia, cambia per permettere nuovamente il ‘gioco delle tre carte’ sociale.

Cambiare sì, ma non per lasciare tutto inalterato sotto altre vesti. Il 'rischio' è molto grande perché questo livello 3d è destinato a ciclare. Se dovesse succedere il 'reset', il 'volemose bene', la massa tirerebbe un sospiro di sollievo?

Penso di sì… ma sarebbe drammaticamente fuori strada.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

* L'opera raffigurata in apertura d'articolo è di Simone Galimberti, che ringrazio.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 26 gennaio 2012

Il buco nero che non t'aspetti.




Quanto contano le abitudini nel 'panorama internazionale' e individuale odierno? Il tema è stato già ampiamente trattato in SPS, tuttavia vorrei continuare a ribadire l’importanza di ‘accorgersi’ di questi sottili gioghi dell’energia

Le abitudini vengono solitamente ‘rilevate’ quando un individuo, dopo un certo lasso di tempo e per qualche motivo, si rende conto che la propria Vita, o un ambito del proprio tempo, è polarizzato secondo dei cardini che rientrano in una stretta ‘recinzione’ della possibilità.

Come se fosse intercorsa una sorta di ‘fossilizzazione’ della capacità creativa di vivere. 

È opportuno continuare ad evindenziare che l’Antisistema è ‘sintonizzato’ proprio su un certo tipo di programmazione ‘abitudinaria’, per cui il paradigma, o la forma pensiero ‘allargata’, è ormai divenuto molto simile ad una ragnatela o ad un ombrello aperto e 'protettivo' della conservazione del timbro energetico co creato inconsciamente dall’intero genere umano.

È inutile nascondersi dietro al paravento del 'giudizio in merito a quello che appare', secondo il quale metro, l’individuo si soffoca con le proprie mani, tra:
  • vittimismo
  • senso di colpa
  • colpevolizzazione altrui
  • distacco dal proprio potere personale.
Queste sono forze che, globalmente, si neutralizzano lasciando ‘svuotati’ in profondità, proprio dove si annida la personalità divina, che non trova spazio per emergere nella corporeità fisica; schiacciata da una serie impressionante di cardini e vincoli ‘autorizzati’ dalla programmazione mentale e ‘permessi’ dall’insieme amalgamato delle leggi Cosmiche e Planetarie. L’esempio che mi viene in mente è quello di un’ambasciata in terra straniera:

quel ‘fazzoletto’ di terra in cui è ubicata l’ambasciata è una continuazione del proprio Paese rappresentato. Le leggi che vigono all’interno dell’ambasciata sono, molto spesso, diverse da quelle relative al Paese ‘ospitante’, pur facendo parte dell’insieme di terre racchiuse dalla stessa Entità Paese ‘ospitante’. Bene… ora vediamo l’ambasciata come l’Antisistema e il Paese ospitante come l’Universo.

L’Antisistema ‘lavora’ con leggi ‘diversamente amalgamate’ rispetto a ciò che esiste ‘fuori’. È permesso per via della biodiversità, del libero arbitrio, etc.
 
Se inquadriamo in questa maniera l’ambito 3d Antisistemico, possiamo scorgere quella sostanziale differenza che alimenta il paradigma terrestre rispetto alla consapevolezza che circola liberamente tutt’attorno.  Quello che occorre è anche una maggiore capacità di ‘astrazione’nella quotidianità del nostro tempo.

Il paradigma è costituito da profonde ‘radici’, che si alimentano dell’attenzione umana, dando luogo a circoli dell’energia che confondono, ammaliano e danno l’impressione di non esistere sino al momento in cui ‘succede qualcosa dentro di noi’

Il nastro di Mobius rende molto bene l’idea di ‘non accorgersi di una abitudine’, in quanto procedendo sempre ‘avanti’, si torna in realtà al punto di partenza senza avere idea di essere all’interno di un loop.

È molto sottile il ‘gioco’. Tanto sottile da essere 'invisibile' ai sensi

Un'ultima parte del suo intervento in Senato Monti l'aveva dedicata al tema cosiddetto delle ‘radici giudaiche-cristiane’ della Ue e a tale proposito ha ricordato che l'Unione ‘rimanda a valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali’. 

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento in questo senso alle politiche che ha definito per la ‘giustizia distributiva’ e per l'’equità intergenerazionale’.
Link 
 
Valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali

Questa è una verità coi 'fiocchi'. Monti lo ha affermato alla luce del 'Sole Europeo', per questioni di interesse nazionale. Se lasciamo da parte la questione legata al 'Patrio interesse', la verità emerge molto più nitidamente. Ciò equivale a sostenere che, dentro di noi sappiamo molto bene ‘come stanno le cose’

Se fosse possibile cambiare le 'cose' grazie all’interessamento anche di una sola individualità 'libera di essere', costei saprebbe certamente molto bene cosa ‘fare’. Non è credibile questa verità? Beh… per me lo è.

Ciò che non emerge nelle 3d è ampiamente vivo nel nostro ‘humus’ interiore, ossia in quel substrato ancora intatto della senzienza, in cui nessuno può venire 'a raccontarcela'. Non so se riesco a spiegarmi, confido nella capacità deduttiva e sensibile dei lettori.

Monti, ad esempio, pur essendo un uomo di ‘Anti Sistema’, lo sa molto bene; tanto bene da ribadirlo pubblicamente in ambito di ascolto europeo. Che cosa avrà mai voluto dire? Una frase ‘aliena’ nel timbro del discorso improntato, oppure un chiaro monito rivolto alla platea silente, di cui egli è il primo per ‘assenteismo’ proattivo?

La vulnerabilità finanziaria, convenzionalmente identificata da una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30 per cento del reddito, riguarda l'11,1 per cento dei nuclei indebitati e si concentra presso le famiglie con entrate modeste
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Questa è un’abitudine? Certamente. Una brutta abitudine, che guarda caso è inerente alla massa, dal momento in cui è la massa a ‘soffrire’ di entrate modeste. Presa per la gola della propria ‘debolezza’, la massa risponde 'prontamente', adattandosi a vivere di debito

In questa maniera ‘anestetizza’ il proprio potere, che invece è diametralmente polarizzato sull’abbondanza naturale dell’Universo, per cui il risultato è un lento e progressivo smorzamento della ‘fiamma’ esistenziale.

Vivere di debito è vivere al traino di un potere altrui. 

Un 'potere' non bene identificato, dal momento in cui il concetto stesso di debito è stato reso virtuale. Non si capisce chi siano i ‘creditori’, mentre è molto chiaro chi siano i ‘debitori’. Sembra che tutti siano debitori verso qualcuno o ‘qualcosa’. Ecco un altro aspetto del loop: si procede tornando indietro, ma senza accorgersi, perché la direzione è sempre quella determinata da ‘un passo avanti l’altro’. Wow, che astuta strategia, degna del miglior giocatore di scacchi.

Irlanda torna su mercati dopo 16 mesi: chiesto scambio 11,8 mld bond.
L'Irlanda torna sui mercati finanziari per la prima volta dopo 16 mesi dopo il prestito di salvataggio internazionale. La National Treasury Management Agency ha comunicato di aver chiesto agli investitori che detengono 11,8 miliardi di euro in bond con scadenza a gennaio 2014 di scambiare tale obbligazioni con nuovi titoli che matureranno 13 mesi dopo.

La scambio servirà a ridurre i costi di rimborso per i primi mesi del 2014, momento critico per il debito irlandese secondo gli analisti. I fondi dal prestito di salvataggio da Ue e Fmi per Dublino dovrebbero esaurirsi entro dicembre 2013. L'Irlanda si è ritirata dai mercati a settembre 2010.
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Non si ‘scappa’. L’alternativa è molto sbiadita e la ‘concertazione’ spinge a riflettersi sulle stesse 'sponde causali'. Quel ‘qualcosa’ a cui dobbiamo il nostro debito, si guarda bene dal manifestarsi. Lo sa che non ne vale la pena, perché la strategia verrebbe meno

L’importante è riscuotere il debito economico sotto forma di alimentazione energetica, prolungando a tempo indefinito il ‘risarcimento’ finale. 

Per questo motivo, nelle 3d, si discute di rifinanziamenti, di ristrutturazione del debito, di patteggiamenti, etc. Perché l’intenzione è quella di prolungare all’infinito questa polarizzazione della possibilità, addensata nell’attuale forma di paradigma.

È tutto sotto il controllo del ‘creditore invisibile’. E tutto è indebitato sino al collo. Ci si tramanda debito ormai. I nuovi venuti sono già indebitati, ancora prima di iniziare a dire ‘Mamma’ o ‘Papà’.

Il debito karmico è riflesso ampiamente nelle 3d; il suo frattale è questa ‘abitudine’ tendente al paradossale. Un motivo incantesimale a lunga gittata. Un’avvolgente spirale attorno alle fisicità mentali neutralizzate dalla ‘corrente di loop’ che scorre senza fine di continuità.

Davos, Soros: Ue protegga Italia e Spagna, mezze misure insufficienti.
Il filantropo ed ex finanziere George Soros ha sollecitato le autorità europee ad adottare misure più decisive per proteggere le economie di Italia e Spagna dalla crisi. Parlando al World Economic Forum di Davos, ha sostenuto che ‘le mezze misure’ finora adottate non sono sufficienti per riportare alla crescita i due Paesi

I Paesi più deboli dell'eurozona, ha aggiunto, sono stati 'relegati al rango di Paesi del terzo mondo', che devono ripagare i debiti in valuta estera. Soros ha espresso il timore che le richieste irrealistiche a loro rivolte aggraveranno la tensione politica all'interno dell'Unione europea e ha appoggiato l'emissione di eurobond.
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‘Le mezze misure’ finora adottate. Mezze misure? Questa è una bella verità, che emerge per bocca stessa della speculazione storica. Dove voglia arrivare la ‘vecchia volpe’, non lo so, però so che egli dice cose vere anche se intenzionate a spingere verso lidi ripetitivi. Diciamo che prendo solo la bontà frattale relativa all’emersione della verità per bocca di Soros e Monti:
  • valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali
  • debito eccessivo
  • creditori non manifesti
  • mezze misure.
  • richieste irrealistiche.

Ecco il 'colore' della situazione in cui versiamo. Ora, non che voglia fare del pessimismo, ma semplicemente indicare lo stato dell’arte, inquadrandolo da una ‘altezza’ panoramica diversa da quella permessa dall’abitudine. Ricordo che, il Piano Divino è sempre all’opera ed è per sua costituzione, l’onda massima della legge d’ottava, la sorgente che alimenta il senso del nostro ‘viaggio’, che dunque non può fallire. Anche se il termine ‘fallimento’ è inteso con molta più apertura vibrazionale rispetto a quello che usualmente siamo portati a comprendere e identificare nelle trame sociali.

Stiamo realizzando un telescopio virtuale il cui specchio, idealmente, è grande come l'intero pianeta Terra’ spiega ai media Sheperd Doeleman, responsabile del progetto Event Horizon Telescope.
 
I risultati di questo esperimento daranno modo agli scienziati di verificare sul campo una parte della Teoria Generale della Relatività di Einstein, secondo la quale le polveri e i gas nei pressi di un buco nero - l'unica cosa che il supertelescopio riuscirà a fotografare visto che il buco nero, di per sé, è per l'appunto... nero - formano un circolo perfetto.
 
Se questa forma dovesse risultare anche solo minimamente distorta, bisognerà ripensare gran parte delle ipotesi formulate dello scienziato tedesco.
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Allora… intendo terminare per oggi analizzando per bene questa porzione di notizia. 

Com’è il ‘telescopio? Sì, ‘virtuale’ e ‘grande come l’intero pianeta Terra’. Siamo, dunque, ‘noi tutti’, che guardiamo nell’Universo. Che cosa stiamo andando a guardare? Un ’buco nero’ attorno al quale dovrebbe esistere un ‘circolo perfetto’ di gas e polveri. Un ‘loop’.

E com’è il ‘buco nero’? Invisibile.

Eppure è il diretto fautore di tutto quello che succede attorno al proprio raggio d’azione. È un ‘qualcosa’ che non ‘esiste’, perché non è visto? No, perché gli scienziati lo sanno che esiste. Per cui? Perché non si ammette che esiste anche il grande ‘Creditore’, il potere parassita, etc.?

I suoi effetti nel Mondo sono molto evidenti, perché riflessi dal nostro comportamento. Non basta, vero? E sapete il perché? Perché il grande ‘Creditore’ ha il controllo delle 3d, di questo scenario, attraverso il controllo del nostro inconscio e di conseguenza ha il controllo dell’Anti Sistema; lo speculare riflesso del Sistema che è relativo al trascendente e che non può manifestare se stesso in maniera lineare per causa della distorsione dimensionale.

Il 'telescopio' è virtuale, ossia inerente ad una forma di tecnologia differente da quella sviluppata in Terra 3d.

Il Volador sulla nostra Aura, la sua macchia scura, è il frattale di un ‘buco nero’ nello Spazio o delle ‘macchie solari’ sul Sole. Un effetto negativo? Dipende da noi rilevarlo e rivelarlo

‘Non è tutto oro quello che riluce’ – allo stesso modo ‘non è tutta tenebra quella che non riluce’.

Risvegliamo il nostro potenziale, attiriamo a noi le personali modalità, alziamo la prospettiva e manteniamola stabile, afferriamo il nostro centro giroscopico e smettiamo di ruotare insieme con gli eventi scatenati per esperimentare la Vita e, al fine, se stessi; 'conosciamoci' sempre meglio, adottiamo la modalità di non giudizio, aboliamo i sensi di colpa ancestrali e chiediamo di ‘vedere sempre meglio’, crediamo che l’Universo ci parli ad ogni istante e che non siamo mai stati 'abbandonati' e che tutto sia in un ordine perfetto.

Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il Mondo.
Prof. Keating – L’attimo fuggente

Guarda il mondo con occhi nuovi. Colora la tua giornata d’ottimismo. Tutto dipende dal modo in cui affronti le piccole cose della vita. Puoi cambiare la prospettiva, sempre. 

Solo Tu puoi decidere se essere davvero Felice!
Anton Vanligt - Mai troppo folle

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 25 gennaio 2012

Sensibilità post terremoto.




Quello che una volta scandalizzava il popolo americano, ora raccoglie consensi…
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Le opinioni hanno l’abitudine di 'stazionare', per un certo lasso di tempo, ruotando in uno stretto giro della possibilità. Cerchiamo di osservarle come solidi Platonici, che ruotano su se stessi, al fine di generare effetti illusori relativi al proprio movimento. 

Quello che vediamo è solo l’apparente traccia evidenziata da una rotazione su se stessi e attorno ad un ‘anello’ gravitazionale, allo stesso modo di un Pianeta. Ciò equivale a sostenere la visione prospettica di uno sciabordio di leggi provenienti da diverse 'latitudini' dell’Universo; solitamente suddivise in:
  • native o Planetarie
  • esistenti o Cosmiche.
La rivoluzione attorno ad un ‘qualcosa’ comporta l’essere sotto l’influsso di quello stesso ‘qualcosa’. È come una sorta di ‘dipendenza’, questa attrazione a cui ci si concede. Una dipendenza anche funzionale, ossia relativa ad una certa scala gerarchica. La rotazione attorno a se stessi è una necessità, mentre quella attorno a ‘qualcosa’ è una funzione relativa all’appartenere all’insieme Universale. Quindi:
  • rotazione sul proprio asse = Vita = Io = esplorazione 3d = conosci te stesso
  • rivoluzione attorno ad un ‘corpo centrale’ = esistenza = Io sono.
Nelle 3d tutto concorre a formare dei loop, perché è la forma più ‘stabile’ dell’energia e della sua ottimizzazione. Questi loop descrivono frattalmente la rotazione attorno al proprio asse, in quanto una simile rotazione conferisce magnetismo appartenente al ‘corpo che ruota’. Il magnetismo è una forma di conservazione della ‘memoria’ e, quindi, del contesto racchiuso nel loop.

L’Aura è un effetto illusorio della rotazione su 'se stessi', come ci ricorda Carlo Dorofatti

Quando Castaneda descrive il Volador, come ‘attaccato’ all’Aura umana, in realtà descrive la visione dell’effetto illusorio di quello che gli ‘sciamani’ vedevano

La ‘macchia scura’ sullo sfondo dell’Aura è una proiezione magnetica di quel ‘lato oscuro’, che esiste in ogni individualità, ad immagine e somiglianza del Creatore. 

È come la cineproiezione di una pellicola relativa al Sé. 

I colori dell’Aura descrivono le varie funzionalità e ‘stati appartenenti’, per cui allo stesso modo le parti oscure descrivono i ‘gap funzionali’. Da questo punto di vista il Volador viene scambiato per la nostra ‘problematica’, invece che per un’autoesistenza attratta irresistibilmente dal nostro ‘scompenso’ energetico

In fondo al cammino del Conosci Te Stesso è installato il principio della ‘fine’, sia nostra che del parassita, nelle forme incarnate e ‘accessoriate’. L’accessorio è il parassita che ha sempre un senso, un preciso compito esistenziale e funzionale, scambiato molto spesso per un ‘nemico’ o per la ‘causa’ dei nostri problemi. Questa prospettiva cambia nel momento in cui si trascendono le paratie stagne dell’isolamento adattivo a cui ci siamo concessi. 

Nella sopravvivenza c’è il continuum di tutti quei meandri abitudinari legati alla diluzione nel tempo della consapevolezza. Sopravvivere mantiene intatti tutti quei ‘germi’ legati alla fase della sopravvivenza. È come se l’umanità dettasse i tempi e i ritmi della ‘Natura’ attraverso il proprio cammino, ottenendo di rimando sempre un preciso riflesso di Sé

Il riflesso è tale da indurre il proprio cambiamento persino nello ‘specchio’, che fedelmente non può fare altro che ‘obbedire’. 

Il riflesso è autentico, perché il corpo riflettente, effettivamente, diventa quello che riflette. Questa è la co creazione. Il corpo diventa quello che riflette: anche il nostro corpo.

Dove si colloca l’uscita dal loop?

Precisamente a livello trascendente le 3d. Alzando la propria vibrazione è possibile ricomprendere il loop, abbracciarlo e gentilmente scioglierlo nella sua continuazione, nel senso che ‘sciogliendolo’ si scopre quello successivo. 

Oggi, alle 9.07, penso che sia avvenuta una scossa di terremoto nella zona del Vigevanese. Ero al computer e ho percepito come una forza ‘sconosciuta per me’, che è letteralmente entrata in casa secondo un movimento ondulatorio:

la struttura della casa è stata attraversata da una forza che era ‘sotto’, ma allo stesso tempo ‘sopra’, attraverso l’effetto vibrazionale che ha scosso le finestre. Si è mossa anche l’aria, infatti degli sbuffi improvvisi hanno attraversato i serramenti. Una sensazione davvero strana e nuova per il circolo abitudinario a cui sono agganciato sensorialmente

La ‘campana eolica’ si è messa a suonare lentamente, per cui non ci sono dubbi che si sia trattata di una scossa di terremoto. I cani hanno iniziato ad abbaiare, anche se non molto aggressivamente. È stato come un evidenziare la ‘novità’… La sensazione iniziale di ‘non capire cosa stesse succedendo’ è ancora chiaramente impressa dentro di me, come la precisa sequenza di eventi accaduti, forse, in quattro/cinque di secondi, a scandire gli effetti fisici di una forza che giunge per ricordarci ‘qualcosa’: che siamo di passaggio su questa Terra. 

Non è un intimidire ma un ricordare, molto simile ad un buffetto ricevuto sulla guancia dallo zio di turno.

È un avvertimento e va preso in quanto tale, nell’ottica sinfonica dell’esistenza. Una cosa è certa: ho compreso l’illusorietà fisica del pavimento, perché quell’onda lo ha reso simile all’essere su un materasso ad acqua. Una vera e propria meraviglia sensoriale.

Uno ‘schiaffo’ molto simile a quello shock addizionale descritto da Gurdjieff, al fine di compensare il semitono mancante della scala d’ottava? Le abitudini o i ‘loop’ vengono scossi alle fondamenta da eventi di questo tipo; eventi capaci di mutare le ‘aspettative’ prospettiche. Il ‘domani’ rischia di cambiare, alla luce di simili manifestazioni. Perché? 

Perché si evidenzia la struttura energetica di un luogo 'condensato' nell’abitudine, un luogo che si crede conoscere e misurare con la sola razionalità.

Gli effetti distruttivi di forti terremoti sono terribili, per carità, ma è il ‘ricordo’ che si installa in profondità che potrà fare la differenza, ‘poi’. Il valore aggiunto di un terremoto è quel senso di ‘leggerezza’ che si avverte anche dopo anni, quando la paura e lo sconforto si dissolvono sempre di più, lasciando spazio per quello strano, ma evidente, senso di ‘trascendenza fisica’ capace di aprire nuovi spiragli nella prospettiva.

Le abitudini 3d hanno simili fattezze, ad esempio:

risultati trimestrali in crescita per McDonald's. Il big statunitense dei fast food ha archiviato il quarto trimestre con un giro d'affari pari a 6,82 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto ai 6,2 miliardi registrati nell'analogo trimestre nel 2010... In salita anche l'utile netto che si è attestato a 1,376 miliardi, ossia 1,33 dollari per azione, contro i 1,24 miliardi, ossia 1,16 dollari per azione, registrati dodici mesi fa. Il mercato si attendeva un Eps per 1,30 dollari. McDonald's intende aprire 1.300 nuovi ristoranti.
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A quanto pare Francia e Germania hanno preparato un documento comune in cui chiedono regole meno penalizzanti per le banche che hanno anche business assicurativi; il rinvio delle regole sul leverage e sulla liquidità…
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Queste ‘abitudini’ descrivono lo stato dell’incantesimo che 'abbiamo creato' e che, ‘adesso’, ci controlla in virtù della propria intenzione di sopravvivenza.

Scrivevo anche ieri, ad esempio, di Matrix e della presenza di Smith in ogni individualità appartenente alla neuro simulazione globale. Ebbene, quel principio di controllo presente in ognuno di noi, corrisponde sia ad un aspetto interiore che esteriore: la paura attira i predatori.

Un discorso, quello relativo al parassitismo eterico, che mal si adatta allo status Antisistemico, che ‘ha’ il possesso della massa. È un discorso che non viene 'digerito' e che suscita ‘malumore’, generalmente

Infatti, va per la maggiore ‘far finta di nulla’, lasciandosi andare a quel finto divertimento sociale da intavolare nei momenti liberi del tempo ‘concesso’. Ieri, riflettendo sul perché il mio discorso intuitivo relativo al ‘controllo’, in generale, non venga preso sul serio dalle persone, ho capito improvvisamente la motivazione di base

Il pensiero è andato proprio alla ‘figura’ di Smith, cioè al fatto che, potenzialmente, egli è presente in ognuno di noi. Egli rappresenta il controllo dell’inconscio, quel ‘meccanismo’ sviluppato interiormente, in grado di attivarsi al fine di trasformare ognuno di noi in Smith

un controllo invisibile del nostro operato, che ci rende vittime e carnefici allo stesso tempo. Giudici di quello che fanno gli altri.

Ciò 'spiega' tutto quello che succede quando è la massa stessa a processare quegli individui che ‘esulano’ dal contesto abitudinario, in maniera ‘pericolosa’ per la consuetudine e, quindi, per la sopravvivenza del potere parassitario condensato nel ‘paradigma’.

Ho capito il perché dei miei problemi ‘pseudo nativi’, relativi all’approccio con il 'prossimo', ed il perché dell’indifferenza del 'prossimo' alle mie sollecitazioni, per la verità sino ad ora un po' all'acqua di rose.

È semplicemente una strategia – basata sull’indifferenza dimostrata da ogni potenziale ‘Smith’ presente all’interno del 'prossimo'

Un sistema di sicurezza Antisistemico, che emerge dalla nostra ‘rinuncia’ a conoscerci. Il loop è servito: come uscirne?
 
Insistendo con tenacia, pazienza, lungimiranza e ‘vera intenzione’: conoscendo se stessi.

Essendo se stessi e non un surrogato di se stessi. 

Smith è diventato una delle nostre personalità che dobbiamo imparare a riconoscere e gestire. È un grande lavoro da compiere. Un ‘lavoro’ che necessita di totalità e presenza, scelte radicali e non-paura.

Esattamente tutto quello che viene incoraggiato, al contrario, dal tessuto Antisistemico. È solo lì da ‘vedere’…

Abbiamo occhi per vedere? Oltre che bocche per lamentarci e sentirci vittime? Noi siamo anche i nostri 'carnefici'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com